Con l’ultima serie di articoli dedicati alla profezia di San Malachia si è tentato di presentare e dimostrare alcuni aspetti essenziali di questo scritto. L’autore si è lasciato ispirare dall’ultimo dei profeti biblici, San Malachia, il cui libro è dedicato ad ammonimenti verso la classe sacerdotale infedele e al conseguente giudizio divino. Come un novello Malachia l’autore della profezia descrive una lunga successione di pontefici, i sommi sacerdoti della Chiesa, fino al tempo dell’ultima persecuzione, in un tempo di prova, a cui seguirà il giudizio di Dio. Per mascherare il proprio intento e storicizzare il manoscritto l’autore lo ha retrodatato a San Malachia vescovo di Armagh, monaco cistercense vissuto nel XII secolo. Fra i pontefici del tempo per iniziare la successione dei papi è stato scelto Celestino II la cui biografia non offre spunti di particolare rilievo se non per il fatto che è stato eletto dopo lo scisma che ha interessato il pontificato del predecessore, Innocenzo II. Questo scisma è stato causato da una doppia congiura fra due fazioni rivali fra i cardinali che hanno eletto due papi. Fu solo per l’azione di San Bernardo che Innocenzo II vide riconosciuta la propria autorità a dispetto di quella di Anacleto II e Vittore IV, antipapi. Lo scisma rientrò dopo il pentimento di Vittore.
Come all’inizio così alla fine: la scelta di Celestino II è legata alla fine della profezia dove nella Chiesa si potrebbe presentare uno scenario simile con due antipapi successivi l’uno all’altro dopo l’ultimo motto, Gloria Olivae, e prima dell’elezione dell’ultimo papa Petrus Romanus.
Il testo base scelto per ricostruire la successione dei papi è probabilmente la biografia dei papi di Onofrio Panvinio, pubblicata nel 1557, che contiene gli stessi errori nella successione di alcuni papi che sono presenti nella profezia di San Malachia.
I motti finali oltre al loro significato specifico in relazione al rispettivo pontefice introducono simbolicamente la Chiesa verso la propria passione: la luna (che si tinge di sangue con la morte improvvisa e sospetta di Giovanni Paolo I), il sole oscurato (come la chiesa eclissata annunciata dalla Madonna a La Salette), la gloria dell’ulivo (simbolo dell’orto degli ulivi dove comincia la passione di Cristo con l’abbandono ed il tradimento) ed infine la persecuzione prima del Giudizio.
Abbiamo visto poi come mediante la ricerca accademica e l’ausilio di importanti profezie come quelle di Anguera sia possibile provare a ricostruire l’identità di Petrus Romanus: probabilmente italiano, destinato a guidare la Chiesa nel momento di massima prova fino al martirio finale.
Si è poi stabilito come il periodo di stesura finale della profezia sia stato fra il Maggio del 1585, dopo l’elezione di Sisto V, e il Giugno del 1587 quando in una lettera (che vedremo meglio in seguito) del segretario del Cardinale Albani ad un pronipote del Cardinale viene citata la profezia di San Malachia in relazione al motto “De rore coeli” che identifica il successore di Sisto V. Questo punto è fondamentale per eliminare le ipotesi sull’autore della profezia che lo volevano essere un falsario incaricato di redigere un manoscritto per favorire l’elezione del Cardinale Simoncelli nel primo Conclave del 1590. L’autore dunque è vissuto nel XVI secolo.
Rimane perciò da capire chi sia stato a scrivere questa profezia. Fra le ipotesi principali, oltre a quella del falsario, abbiamo quella che identifica l’autore con il Chacon (il padre che nel testo di Wion attribuisce i motti ai vari papi) e quella espressa da Benedetto XVI che vuole la profezia originata dai circoli intorno a San Filippo Neri. Se la prima appare subito inverosimile, considerato che il Chacon era, diciamo, uno storico della Chiesa e che per le sue competenze è quindi chiamato a commentare la profezia nel libro Lignum Vitae, la seconda potrebbe essere più vicina al vero.
Con questo articolo vorrei dunque indagare i misteri relativi all’autore della profezia di san Malachia.
Innanzitutto è bene precisare nel merito della questione il contesto storico del tempo. La seconda metà del ‘400 ed il Rinascimento hanno visto fiorire un’intensa attività di ricerca nell’ambito dell’esoterismo, del mistero, della simbologia e delle profezie. Vediamo infatti nascere gli studi sull’enigmistica, sull’alchimia, diffondersi quelli sull’astrologia e in generale la simbologia. Non vi era una corte in Europa, papale compresa, che non avesse l’astrologo di fiducia o addirittura il mago. In questo clima si sviluppa un forte interesse per le profezie che rivelano il futuro dei monarchi e fra questi ovviamente ci sono i papi. Uno dei personaggi principali dell’epoca come sappiamo è Nostradamus, ma ce ne sono anche altri.
Nell’ambito di queste profezie che riguardano i papi le più famose sono quelle attribuite a Gioacchino da Fiore, vaticini elaborati nel XII secolo, tradotti in quadri da vari autori e ripubblicati in numerose edizioni fra il ‘400 e il ‘500. L’accoppiata quadro-vaticinio avrà realmente un grande successo poiché l’immagine simbolica è in grado di suscitare l’interesse dei cultori degli studi esoterici ed enigmistici e di colpire l’immaginario collettivo aprendosi ad un ventaglio di possibilità interpretative. Oltre alle pubblicazioni ufficiali si sviluppa anche un commercio di vaticini destinati alle corti fra i quali ovviamente si può trovare di tutto. Una forma in voga nel tempo per presentare il vaticinio sui papi è quello della rosa o della ruota. Si tratta di un cerchio suddiviso in spicchi ognuno dei quali attribuito ad un simbolo rappresentativo di un pontefice.
Non deve perciò stupire che la profezia sui papi di San Malachia compaia proprio in questo periodo. Ed il luogo della sua comparsa “ufficiale” è senz’altro Roma, alla corte del papa Sisto V.
Lo sappiamo per testimonianza diretta da parte di Maurizio Cattaneo, storico segretario personale del Cardinale Giangirolamo Albani. Nel 2015 l’autore Lorenzo Comensoli Antonini pubblica uno studio intitolato “Profezie e Alchimia alla corte di Gregorio XIII e Sisto V: Un carteggio dall’Accademia Carrara di Bergamo” dove analizza alcune lettere circolate negli ambienti del Cardinale Albani fra le quali ne troviamo una del 27 Giugno del 1587 scritta da Maurizio Cattaneo a Claudio Albani, pronipote del Cardinale dove dice:
“Io dico bene a V(ostra) S(ignoria) che ci sono di boni riscontri per noi, ma due gli ne voglio dire, che son profetie non moderne ma antiche; la prima di Malachia che contiene piu` di 200 papi che dice De rore coeli che si applica mirabilmente al nostro, et la passata diceva: Axis in medietate signi, et quella che seguira` dopo Rore coeli: Ex antiquitate urbis. Et un’altra del Beato Palmerio ch’e` una rosa con 16 papi cominciando da Marcello II ma non segue per ordine ma balza da capo a piedi et per traverso onde bisogna considerar solo le parole a chi si possono applicare. Alcuni vogliono che sia una profetia che dice: Aquila a turri progrediens plantabit coronam suam in Vaticanum, et l’attribuiscono a Verona che porta l’Aquila sola per insegna. Ma io ne ho trovata un’altra piu` applicabile al nostro che dice: Auspitio stellarum leo felici cursu sub pallio divi Petri sedebit in quo malos ense percutiens multifariam, stella eius ecclipsabit. Porta il leone et ha una stella et l’ecclipsabit denota brevi spatio. Non pare a V(ostra) S(ignoria) che queste siano significanti per noi? onde la speranza non e` morta ma viva, et lassaremo far al S(ignore) Dio.”
Per capire la lettera bisogna comprenderne il contesto. Maurizio Cattaneo, in quanto segretario personale del Cardinale Albani, viveva in quel periodo a Roma e frequentava la corte papale. In diverse missive con Claudio Albani discute di alchimia, esoterismo, profezie e per quanto concerne le profezie i due cercano di trovare dei vaticini che siano favorevoli al Cardinale Albani per una sua ipotetica elezione al soglio petrino. In questa lettera il Cattaneo parla di due profezie “antiche” perché sono attribuite a San Malachia ed al Beato Palmerio. Possiamo già comprendere che queste profezie il Cattaneo le vede a Roma e che, per quanto ci interessa, già sono attribuite a San Malachia. Non potendo per ovvie ragioni trattarsi del profeta biblico va da se che il San Malachia di cui parla il Cattaneo è il vescovo di Armagh a cui il Wion otto anni più tardi attribuirà la profezia (esistono solo due San Malachia). Per questo riferisce di profezie “antiche” non avendo motivo di dubitare dell’attribuzione. Dice però che la profezia contiene più di 200 papi quando invece in totale sono 112. Come spiegare la discrepanza? Considerato che cita con precisione e nella corretta sequenza tre motti, Axis in medietate signi, De rore coeli, Ex antiquitate urbis, e che attribuisce la profezia a San Malachia di Armagh dobbiamo pensare che i papi fino ad Ex antiquitate urbis siano gli stessi e dunque quelli in più debbano trovarsi dopo, spostando in avanti la conclusione della profezia. Tuttavia è possibile anche che il Cattaneo non abbia visto personalmente la profezia, ma solo una parte di essa o che ne abbia solo parlato con qualcuno tanto da sbagliare nel riportare il numero dei pontefici. Se la profezia infatti era finita nell’archivio di un Cardinale oppure addirittura direttamente nelle mani del papa era quasi impossibile per lui poterne avere una visione diretta. A corte invece, soprattutto in quel clima, era molto semplice condividere interessi comuni e far circolare delle voci. Proprio per questo vengono riportati solo ed esclusivamente i motti che interessavano in quel momento ovvero quello del papa regnante e degli immediati successori. Perché l’interesse era quello di capire in base ai vari vaticini quale Cardinale potesse diventare papa e quale fazione, quindi, acquisire potere. Da come infatti parla il Cattaneo delle due profezie si capisce che non le ha nelle sue disponibilità dirette, ma che ne ha potuto parlare, discutere e forse in parte visionare.
Dobbiamo considerare che se la profezia di San Malachia è stata ufficialmente pubblicata nel 1595 quella del Beato Palmerio lo è stata probabilmente fra il 1592 e il 1593 e sicuramente nel 1605 (il testo è disponibile nella libreria Google). Ciò significa che dal momento della loro comparsa a Roma, per donazione o acquisto, sono passati meno di 10 anni per la loro pubblicazione. Ma quando esattamente sono comparse?
Come già detto nei precedenti articoli l’analisi dei motti ci dice inconfondibilmente che fino ad “Axis in medietate signi” i motti sono molto precisi nell’indicare il nome del papa, il luogo di provenienza oppure il suo stemma araldico. Gli ultimi due prima di “De rore coeli” ad esempio sono “Medium corpus pilarum” (Gregorio XIII) ed “Axis in medietate signi” (Sisto V) entrambi descrittivi dello stemma araldico del papa, addirittura con l’utilizzo della stessa logica o forma mentis ad indicare il medesimo autore (Metà corpo e Mezzo segno). Nel caso di Gregorio XIII addirittura c’è il riferimento al papa Pio IV, della famiglia Medici (“pilarum” ovvero delle sfere, simbolo araldico dei Medici) , che lo nominò Cardinale aprendogli dunque la strada del Conclave. Ciò significa che questi due motti sono stati scritti dopo la nomina dei papi, da chi ne conosceva o ne aveva letto la storia.
A partire da “De rore coeli” i motti perdono questa caratteristica e l’ambito di interpretazione si amplia; sono stati scritti prima che i papi venissero eletti come si evince dalla lettera del Cattaneo. Siccome la biografia di Onofrio Panvinio, scritta nel 1557, si ferma a Paolo IV i motti di Pio IV, Pio V, Gregorio XIII e Sisto V sono stati scritti tutti dopo la loro elezione nel corso di 26 anni di pontificati, dal 1559 al 1585. Come a tenere un preciso archivio storico, da aggiornare nel tempo, prima DEL TEMPO, quello cioè profetico. E siccome Sisto V è stato eletto il 24 Aprile del 1585 e la lettera del Cattaneo è del 27 Giugno del 1587, la profezia arriva a Roma nella sua forma completa fra il 25 Aprile del 1585 e, al massimo, il 27 Giugno del 1587. Uno spazio di tempo di due anni.
Donata o acquistata.
Ma da chi?
Questo è ciò che cercheremo di approfondire in un prossimo articolo.
Ruota del Beato Palmerio, 1605
Grazie Remox, per questo tuo articolo, un ottimo excursus storico/religioso sull’origine della Profezia dei papi.
“..….Fra i pontefici del tempo per iniziare la successione dei papi è stato scelto Celestino II…….che è stato eletto dopo lo SCISMA che ha interessato il pontificato del predecessore, Innocenzo II……
……Lo SCISMA rientrò dopo il pentimento di Vittore.
Come all’inizio così alla fine:
la scelta di Celestino II è legata alla fine della profezia dove nella Chiesa si potrebbe presentare uno scenario simile con due antipapi successivi l’uno all’altro dopo l’ultimo motto, Gloria Olivae, e prima dell’elezione dell’ultimo papa Petrus Romanus.”
Insomma l’INIZIO dell’elenco dei papi, è stato fatto partire di proposito da Celestino II, eletto dopo la conclusione dello SCISMA di Anacleto II, di modo che tale INIZIO fosse come un “simbolo speculare” della FINE del medesimo elenco, in cui ci sarà ancora uno SCISMA e degli antipapi, che chiuderanno l’epoca della quinta era di Holzhauser, per poi far iniziare la sesta era, che verrà aperta dal Papa Santo e dal Grande Monarca.
Appunto come dici tu: “Come all’inizio così alla fine”.
Da Anguera sappiamo, che ci sarà un figlio che si pentirà, e stavolta il pentimento non servirà per far rientrare uno scisma, ma forse ne sarà la scintilla che ne scatenerà uno nuovo e doloroso.
Come già avevi già riportato da Anguera:
“Il segreto di un uomo sarà rivelato e ci sarà grande confusione”
“Un figlio si pentirà e la verità sarà rivelata”
“L’umanità sarà sorpresa dalla rivelazione fatta da un re”
“La barca di Pietro ondeggerà e ci sarà grande confusione. Pietro e il segreto: ecco la risposta.”
“Rimane perciò da capire chi sia stato a scrivere questa profezia……. Con questo articolo vorrei dunque indagare i misteri relativi all’autore della profezia di san Malachia.”
Questa risposta, hai provato già a darla in questo articolo:
“IL MISTERO SULLA PROFEZIA DEI PAPI DI SAN MALACHIA”
https://www.ducadeitempi.it/2014/05/il-mistero-sulla-profezia-dei-papi-di/
del 31 maggio 2014.
Ma sono curioso di leggere il prossimo tuo articolo, per capire come è arrivata a Roma nella sua forma completa, la profezia dei papi, tra il 1585 ed il 1587.
Ciao, e di nuovo grazie per il tuo ottimo lavoro.
Remox dott.G.I. cosa ne pensate di questo messaggio?
Messaggio: 2.996 – 13/05/2008 – Nostra Signora di Anguera
“…. Ecco i tempi che vi ho annunciato in passato. Arriverà per la Chiesa il momento della sua grande agonia. Dall’alta montagna scenderà il sangue dei fedeli consacrati. La Chiesa del mio Gesù vivrà il dolore del calvario. Un uomo vestito di bianco sarà perseguitato e condotto alla morte. Nella festa di un grande martire, i fedeli avranno di che piangere e lamentarsi….
Effettivamente non dovrebbe riferirsi a Papa Benedetto che per Anguera sarebbe un Re effettivo, ma avrebbe piu senso se fosse riferito ai due falsi, magari al secondo, il figlio che si pentirà??
infatti in altri messaggi
4.578 – Messaggio della Madonna di Anguera, trasmesso il 02/01/2018
UN UOMO VESTITO DI BIANCO PORTERA’ LA MORTE A MOLTI CONSACRATI
3.452 – 14 marzo 2011
QUANDO UN UOMO SI PRESENTERÀ CON TRE NOMI, CI SARÀ GRANDE CONFUSIONE NELLA CASA DI DIO
I msg 2996 e 4578 sono legati fra loro dalla visione di Fatima, con due uomini vestiti di bianco riflessi dallo specchio. Uno è condotto al calvario, l’altro contribuisce a crearlo.
Ieri Pedro Regis è stato ancora più chiaro nel ribadire il concetto che fra i due attuali pontefici uno è quello vero, mentre l’altro non agisce per il bene. Questi due msg possono essere letti in modo simbolico a rappresentare sia gli attuali due papi, che altri futuri (pensiamo all’uomo di fede martirizzato) oppure in modo non simbolico laddove soprattutto colui che è condotto al martirio rappresenta un papa specifico che morirà in una data in cui si ricorda un grande martire.
L’ultimo msg indica o Bergoglio oppure probabilmente il successore. E’ comunque un papa, poichè Pedro lo ha rivelato.
Postato nella categoria Friends, nel blog di Blondet,”Cesare Cavalleri,il grande salto è compiuto”,di Riccardo Caniato.Da non perdere.Non avevo voglia, ma leggendolo non mi ha stancato,anzi.L’ultimo capoverso è la sintesi,attualissima per questi tempi.”Anche di fronte alla morte”(n.d.r o allo scisma, al caos,etc.etc.).La “tensione al vero”,”dove c’è verita’ c’è bellezza” (c’è Dio).Un maestro.Quando ero ragazzino,un giorno dal dentista:disse qualcosa,non ricordo cosa,credo qualcosa per distrarmi, e io risi.Niente di personale, ovviamente, senno’ non avrei riso,forse nemmeno mia sorella avrebbe riso.Mi chiese perchè ridevo.”Perchè è vero”risposi.Si fece serio e come assorto tra se’ ripete’:”Perchè è vero…”.
Piu’ tardi disse a mio padre che ero un ragazzino in gamba,e quello,poverino, gli credette…
Continuo,perchè è importante:cito sovente don Giussani:”per capire bisogna decidere di capire”.Cercare un senso,avere tensione al vero.Non sara’ elegante,sara’ roba da piccoli borghesi.Ricordo quando ero studente,mio padre lavorava molto,ma quando vedeva qualcosa alla tv,film o altro,doveva trovarci un senso,senno’ restava perplesso, insoddisfatto.Bene:qualcosa in me,allora, trovava piccino questa sua tensione,e invece è la grandezza dell’anima creata da Dio.Chi non cerca un senso, non capisce, e chi non capisce impazzisce.Prossimamente sugli schermi del mondo.Beati gli umili,i piccoli,che danno per scontato di dover capire.Peraltro,non si puo’ correre subito alle conclusioni,quella è il contrario della tensione al vero,è “pancia”.Ma è “pancia” anche non cercarle.Il vero,anche un pezzetto per volta,illumina e riscalda,e basta per andare avanti.La verita’ è sottile,come la lama di un rasoio.
Perchè in definitiva capire porta a dare,a schierarsi,a servire,a testimoniare,da liberi.Non cercare, oppure prendere per buone le risposte ufficiali, che vanno di moda,porta a essere massa passiva,pecore portate al macello.senza vere convinzioni proprie,che poi non reggono alla prova,alla provocazione della prova.Peraltro bisogna anche sapersi fidare.Non farlo significa farsi un idolo della propria individualita’.e quindi non dare,etc.Tradire.Anche qui la verita’ è sottile,e l’errore ha due facce opposte, come una medaglia.La bellezza sta nel fatto che abbiamo veramente solo quello che abbiamo dato.Pregare davvero è dare,darsi,seguire,e questo ti rimane per sempre, è “la parte migliore che non ti sara’ tolta”perchè è lo Spirito che s’incarica di mantenere i contatti anche quando ognuno va o deve andare per la sua strada nella vita,o è mancato.Persone con cui magari hai condiviso quasi solo la fede, ricevendo e dando,a distanza di decenni.
Come afferma Marco Antonio secondo il poeta Rabirio
“HOC HABEO QUODCUMQUE DEDI”
Benissimo, non vedo l’ora di leggere la seconda parte! 🙂
Finanza in chiaro di Giancarlo Marcotti. https:www.youtube.com/watch?v=8ftClA28lps Cosa sta accadendo in Cina?
Si spengono le Luci, è morto BXVI. Quanto ancora si potrà procedere al buio?
Il 2023/2024 restano ancora i tempi più “propizi” per la realizzazione delle profezie nella loro parte più cruenta.
È MORTO IL PAPA EMERITO, JOSEPH RATZINGER
La notizia è stata comunicata “con dolore” dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Benedetto XVI aveva 95 anni e le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni
https://www.agi.it/cronaca/news/2022-12-31/morto-papa-emerito-ratzinger-19424765/
Riposi nella Gloria di Dio. Ed il Padre Celeste conceda grazie e misericordia a noi pecorelle del suo Santo Ovile!!!!
E’ venuto a mancare nel giorno di San Silvestro papa.
Ora comincia l’ultimo tratto di strada.
Quasi ne riflette la vita
(Papa dal 31/01/314 al 31/12/335)
fonte
Benedetto XVI è anche il 31mo ed ultimo papa (come singola figura) del manoscritto Vaticinia Nostradami.
Dopo 10 anni dalle dimissioni, nel 2023, comincia l’ultimo tratto di strada.
A questo punto ritengo che l’ipotesi formulata da Dott. G.I. nel commento al famoso messaggio sul trionfo di Maria dato a Don Gobbi, ovvero il 2033 come anno del trionfo, sia la più verosimile. Insomma, gli ultimi 10 anni.
… povero me 😞 …
Considera che, anche se vivrà nascosto e sarà perseguitato, al tempo, avremo ancora un vero Papa. Per cui avremo ancora una guida in futuro
Quindi anche il GM?
Perché altri 10 anni di persecuzioni saranno insopportabili.
E comunque, profeticamente parlando, il bel paese è ancora tutto intero. Anche se vicino Roma c’è stato una piccola scossa che lascia presagire qualcosa.
Il GM verrà in Italia, per liberala dai musulmani e dai comunisti, solo alla fine di questi tempi, per cui verrà anche dopo Petrus Romanus e cioè l’uomo giusto di Anguera. Non concordo col dott G.I., prendente spunto dal Cornacchiola, che questi sarà il Papa Santo( che farà miracoli). A meno che abbia capito male quello che ha scritto. Quello verrà dopo le prime vittorie del GM in Europa. Dopo Petrus Romanus.
Petrus Romanus sarà la nostra guida nei tempi finali della 5à era, però vivendo gran parte del tempo nascosto, o in esilio, e poi morirà martire, potremo beneficiarne poco, ma almeno sarà un punto di riferimento per noi. In qualche modo.
Dando per buona l’eccellente ipotesi del Dott. G.I. circa i dieci anni a venire secondo le locuzioni di Don Gobbi che culminerebbero nel bimillenario della Redenzione del 2033 e del grande Giubileo a questo evento correlato (senza contare che ci sarà nel mezzo anche la variabile provvidenziale del Giubileo del 2025) vorrei chiedere allo stesso Dott. G.I. e Remox cosa ne pensano dell’indicazione profetica di Don Bosco riguardo ai due pleniluni nel mese dei fiori, la prossima luna blu cadrà, infatti, nel maggio del 2026, e dunque della conseguente pace che comparirebbe sulla terra!
E’ un indicazione quest’ultima che potrebbe darci una tappa cronologica, concreta e decisiva sul dipanarsi degli eventi o si dovrebbe piuttosto prender in considerazione il seguente doppio plenilunio che cadrà solo nel lontano 2045? E inoltre potrebbe essere questa una chiara indicazione temporale del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, predetta a Fatima, visto che é l’augusta Regina del cielo a dirigere gli eventi?
Ecco il passaggio del Santo piemontese risalente al 1870:
“E voi, sacerdoti, perché non correte a piangere, tra il vestibolo e l’altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della Fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, sulle piazze, in ogni luogo, anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate, forse, che essa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che infrange l’ira di Dio e degli uomini?
Queste cose dovranno inesorabilmente venire, l’una dopo l’altra.
Ma l’augusta Regina del Cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani. Ella disperde i suoi nemici come nebbia! Ella riveste il venerando vecchio di tutti i suoi antichi paramenti!
…Arriverà ancora un violento uragano. L’iniquità è consumata; il peccato avrà fine e, prima che trascorrano due pleniluni del mese dei fiori, l’iride di pace comparirà sulla terra.
Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa.
Su tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo fino ad oggi, né più si vedrà fino all’ultimo dei giorni.”
Ave Maria!
Alois
Riguardo all’ipotesi dei due pleniluni nel maggio 2026, ne abbiamo parlato molte volte: per ora, non si può ancora accantonare (mancano ancora 3 anni e mezzo). Il “violento uragano” corrisponde a un’altra visione di don Bosco che termina col ritorno del Papa in Roma.
E potrebbe anche accordarsi con l’ipotesi dei 10 anni: infatti, a partire dal maggio 2026, la settimana tipica di 2520 giorni termina ad aprile 2033 (Pasqua in aprile).
Conchita affermò che quando avremo sperimentato l’Avvertimento sapremo che stiamo entrando nella fine dei tempi:
Già ora, con la morte di BXVI siamo nel periodo di tempo chiamato “fine dei tempi”.
Ma la “fine dei tempi” in senso stretto inizierà dopo l’Avvertimento e il Miracolo, cioè dopo gli ultimi avvertimenti di Dio. In senso stretto significa facendo riferimento al numero contato di giorni previsto nella Bibbia: può essere un’intera settimana o anche mezza settimana (3 anni e mezzo) o altra durata. Non è stato mai rivelato dalle veggenti quanto tempo passerà tra il Miracolo e il Castigo.
Dott G.I., siccome quando ritornerà un Papa dal viaggio in Russia inizieranno le rivolte in Europa, e il viaggio di ritorno coinciderà con il miracolo a Garabandal, che il Papa forse vedrà dall’aereo, e forse solo lui lo vedrà da quell’aereo,allora gli effetti dell’Avvertimento sulla concordia dei popoli e il miglioramento delle proprie vite spirituali, almeno in Europa, durerà al massimo un anno, che è il tempo massimo preannunziato tra Avvertimento e Miracolo? Non so’ se mi è sfuggito qualcosa su questo punto dalle dichiarazioni delle veggenti di Garabandal.
Se fosse così sarebbe un tempo piuttosto breve, invece pareva, dalle discussioni che avevamo fatto in passato, potesse durare anche qualche anno. Si parlava di periodo di sosta nelle tribolazioni.
Certamente l’Avvertimento, che comporterà l’analisi di coscienza da parte di tutti, favorirà il viaggio del Papa in Russia, per l’unione delle Chiese cristiane, eliminazione di eresie da parte dei protestanti e anche in assai minor misura degli ortodossi, la pace tra Russia e il resto d’Europa, gli Usa, o anche il Medio Oriente, Irlmaier parla di altre guerre che farà la Russia lì, per l’unione delle date della Pasqua o altro ancora.
La cosa che non mi torna molto è che appena dopo il miracolo a Garabandal inizino le rivolte in Europa. Il Miracolo invece che portare ad una riflessione i popoli europei, completando l’effetto benefico dell’Avvertimento, porterebbe ad una divisione subitanea e alle guerre civili in Europa? Mi parrebbe strano
Dott.G.I. il miracolo coinciderà con il viaggio del Papa a Mosca,è stato affermato da alcuni testimoni diretti di Garabandal; il papa vedrà il Miracolo dalla Russia.
Tale affermazione ha fondamento o frutto di indiscrezioni non certe ??
Ho risposto a questa tua stessa domanda qui.
Scusami avvolte mi dimentico, grazie
Errata corrige
Il monaco Paisios, non A. Irlmaier
“…siccome quando ritornerà un Papa dal viaggio in Russia inizieranno le rivolte in Europa, e il viaggio di ritorno coinciderà con il miracolo a Garabandal, che il Papa forse vedrà dall’aereo, e forse solo lui lo vedrà da quell’aereo…
La cosa che non mi torna molto è che appena dopo il miracolo a Garabandal inizino le rivolte in Europa. Il Miracolo invece che portare ad una riflessione i popoli europei, completando l’effetto benefico dell’Avvertimento, porterebbe ad una divisione subitanea e alle guerre civili in Europa?” (Dimash)
Stai facendo parecchia confusione.
Non ha alcun fondamento l’affermazione (nemmeno come ipotesi) che il Papa vedrà il Miracolo da un aereo, né che il viaggio di ritorno dalla Russia coinciderà col Miracolo, né che DOPO il Miracolo inizieranno le rivolte in Europa. Sono errori.
L’ordine corretto è questo:
– Prima c’è un Sinodo importante;
– poi c’è il viaggio del Papa in Russia, a Mosca;
– al ritorno in Vaticano da questo viaggio, scoppiano rivolte in Europa;
– inizia la Tribolazione comunista, con gravi persecuzioni alla Chiesa;
– il Papa non può restare a Roma ed è costretto a fuggire;
– c’è uno scisma;
– al culmine di questa Tribolazione (comunista), nel momento peggiore, Dio manda l’Avvertimento per illuminare le coscienze sulla Verità: la tempesta momentaneamente si calma.
– entro 12 mesi dall’Avvertimento accade il Miracolo, ecc…
Per ricordare bene i vari passaggi è meglio visualizzarli in immagini, per fissarli bene e non confonderli.
Prendo un’immagine dal sito portoghese: notare bene che la Grande Tribolazione (che non è ancora il Castigo) va dal viaggio del Papa fino all’Avvertimento.
Grazie dott G.I., è che alcuni passaggi come quello del Papa che sarebbe fuggito da Roma,secondo le apparizioni a Garabandal, non li conoscevo. In tal modo ho appiattito quanto era stato predetto lì. Meno male che ho chiesto, altrimenti la confusione sarebbe continuata.
In altre parole, dobbiamo patire ancora per anni.
Devo leggermi tutto il libro di Teneramata, forse da qualche parte c’è scritto come sgattaiolare in un’altra dimensione.
dott.G.I. nel sito postato
Nostra Signora di Garabandal: il grande miracolo di Garabandal (nossasenhoradegarabandal.blogspot.com)
avanzano ancora l’ipotesi che il miracolo possa accadere anche nel mese di maggio ?? in particolare
Sant’Estanislao, 11 aprile, festa di questo martire
– Sant’Ermenegildo, il 13 aprile, festa di questo martire
– San Pancerácio, il 12 maggio, festa di questo martire
mi pare che questo mese fosse stato definitivamente accantonato?ci sono novità ?
“avanzano ancora l’ipotesi che il miracolo possa accadere anche nel mese di maggio ?? …mi pare che questo mese fosse stato definitivamente accantonato?” (mario mancusi)
Le tre possibilità (marzo, aprile, maggio) continuano ad essere messe (quasi sempre) nelle varie spiegazioni, perché rappresentano la versione ufficiale data e voluta da Conchita. Che poi il mese sia aprile, ci si arriva per esclusione. La veggente stessa ha dato l’annuncio in questa forma e anzi, più volte ha chiesto di mantenere il riserbo sul martire: “Parlate di un martire dell’Eucaristia in generale, ma non ponete l’accento sul fatto che sia un giovane”. Quindi, le altre cose sono trapelate come informazioni confidenziali (non ufficiali).
L’ipotesi su san Pancrazio (si festeggia il 12 maggio), a parte quanto detto sul mese di aprile, è un chiaro ed evidente errore, che continua ad essere reiterato. Purtroppo, basta che qualcuno diffonda una falsa interpretazione, che questa venga subito ripresa e amplificata. Come l’ipotesi (errata) della beata Imelda Lambertini: conta nulla che nel Martirologio Romano sia annoverata come martire dell’Eucaristia (“…dopo aver ricevuto l’Eucaristia con straordinaria devozione, d’un tratto emise il suo spirito.”); non può essere lei, perché è una femmina, mentre il martire in questione è un maschio.
Su san Pancrazio c’è un errore simile: qualcuno ha diffuso la nozione che il giovane sia un martire dell’Eucaristia e molti continuano a ripetere, senza verificare. Dove? Non nelle opere recenti e poco affidabili, ma nel Martirologio Romano (in latino) o nelle opere dei Bollandisti (in latino).
Anche il citato sito portoghese commette questo errore:
San Pancrazio NON è un martire dell’Eucaristia (e il suo martirio non ha alcuna relazione con Essa), ma è un martire della Fede: fu martirizzato al secondo miglio della via Aurelia durante la persecuzione di Diocleziano, perché si rifiutò di sacrificare agli dèi e di offrire incenso all’imperatore.
Pancrazio fu chiamato a sacrificare, per esprimere la sua fedeltà a Diocleziano: in pratica, si trattava di bruciare qualche granellino d’incenso nell’incensiere, in onore agli dèi romani e all’imperatore, ritenuto una divinità. Il giovane si rifiutò e fu fatto decapitare sulla via Aurelia, al tramonto del 12 maggio 304.
Si può definire “martire dell’Eucaristia” un tale martire? Certamente no.
Fu martirizzato perché non volle offrire incenso agli idoli.
Non ci vuole molto per verificarlo.
La “Passio Sancti Pancratii” offre altri particolari.
Gli Acta del martirio raccontano che durante il tempo delle persecuzioni, in Frigia, un giovanetto di nome Pancrazio, di nobile famiglia, rimasto orfano della madre, venne dal padre morente affidato allo zio (il quale si prese cura di lui). Entrambi vennero a Roma, stabilendosi sul Celio, dove avevano delle proprietà. Sentendo parlare dei miracoli del Papa, pur essendo pagani, vennero presi dal desiderio di ascoltare le sue prediche, e dopo venti giorni di catecumenato divennero cristiani, ricevendo il sacramento del Battesimo. Dopo la morte dello zio, Pancrazio, rimasto solo al mondo, venne catturato durante i rastrellamenti dei cristiani a causa della persecuzione, e condotto in prigione. Il processo però, essendo il giovane di famiglia nobile, si svolse nel palazzo imperiale, alla presenza dell’Imperatore.
E qual era il vero capo d’accusa?
Fu riferito a Diocleziano dall’ufficio:
Infatti, il giovane non voleva offrire incenso a quegli dèi.
Diocleziano allora ordinò che fosse portato in sua presenza. Lo interrogò e tentò in ogni modo, prima con offerte e poi con minacce, di far recedere il giovane dalla sua Fede.
Ebbero una discussione sugli dèi. Alla fine Pancrazio gli rispose:
Dopo questa plateale bestemmia contro gli dèi romani, in faccia all’imperatore, Diocleziano lo fece decapitare.
Come si vede, l’Eucaristia non è nemmeno nominata.
In un’altra dimensione spirituale è possibilissimo, se ci fanno secchi.
Faccine qui neanche se ne possono mettere e vabbè.
In ogni caso, oltre a vedere quanto durerà ancora il pontificato di Bergolio, i pontificati restanti sono 1 o 2, e saranno molto brevi, più gli antipapi, e nè il periodo della prova può essere così lungo e duro, sennò rischieremmo tutti di disperare. Per cui Dio ci darà la Croce che serve e possiamo sopportare. Confidiamo di poterla sorreggere, con l’aiuto di Gesù, in tal modo non penseremo agli anni futuri bui ma alla Luce del nostro Compagno di Vita onnipresente che ci aiuterà giorno per giorno. Qualunque cosa accadrà ci sarà sempre Dio a darci nonostante tutto la felicità, per la quale basta poco, e allo stesso tempo coincide col Tutto.
Sbagliero’,ma il periodo tra visita del Papa in Russia e Miracolo lo ipotizzo piu’ corto e piu’ compatto e piu’ vicino a noi di quanto appaia su questa cartina,anche ricordando lo stretto incalzare degli avvenimenti descritti dalla Jahenney(rivolte,invasioni,comunismo,avvertimento e miracolo ).Piu’ spazio invece tra miracolo e castigo(possibile,probabile ma pur sempre condizionato e,se non mettiamo limiti alla Provvidenza,dulcis in fundo,potrebbe anche non essere necessario).
Speriamo che almeno sia il prossimo sinodo quello predetto a Garabandal, ma anche per un fatto di tempi, che non devono essere lunghi, è difficile non sia quello. E’ più in dubbio quale Papa farà il viaggio a Mosca.
Domenico anch’io penso che sia questo il Sinodo,per i motivi che dici e anche per i messaggi di Sievernich(Germania) e anche per le parole del quasi centenario Mons. Luigi Bettazzi sui feti nei primi mesi di vita.Avrei quasi un dossier(scherzo) su di lui(mio cognato fu provveditore agli studi in Piemonte, Alessandria e Torino).Contiguo all’area del dissenso cattolico,preti spretati,preti sposati,preti operai, e ogni sorta di diversi,area che frequentava una certa teologa italiana di cui non ricordo il nome completo,quella che raccolse firme contro la beatificazione di Giovanni Paolo II,che negava l’inferno(troppo buono Dio per crearlo),che viveva in campagna praticando la verginita’ col gatto sulle ginocchia.Mons.Bettazzi segretario ombra del partito radicale di Giacinto Pannella ,Emma Bonino e Mons. Vincenzo Paglia.Verginita’ di Maria,i miracoli e altre piacevolezze cose per il popolino ma non per chi ha una fede matura(centenaria?).Dio onnipotente ma la sua potenza non è attuale.Uomo simbolo,ultimo vescovo rimasto vivo di quelli presenti al Vaticano II,se è vero quanto ho letto;ha quasi cent’anni di eta’ come quelli concessi a Satana :-)Buon transito…al 2023 ,si capisce!Scherzi a parte,Sievernich coi suoi messaggi mi sembra una miniera da scavare e una scorciatoia per capire cosa sta succedendo.Non che Bergoglio sia diverso.PoveroDante Alighieri morto a 56 anni dopo essersi rovinato la salute con gli studi!Questi sanno come campare a lungo.Han fatto voto di celibato,mica di castita’.I consigli (evangelici ) non sono obblighi,non sono per tutti.Per tutti pero’,anche per loro, c’è il sesto Comandamento.Bergoglio se la prende coi farisei,che pretendono di riuscire in cosa che non è possibile evitare:ma non è questione di farisei,ma di protestanti:un cattolico puo’ peccare, ma non mettere in preventivo di farlo,senno’ cosa si confessa a fare?Poi,respirare,mangiare bere e dormire e fare movimento sono necessita’ quantificabili anche in giorni e settimane,mentre non rispettare il sesto comandamento ,specie se sei ordinato sacerdote e celebri l’Eucarestia, ma anche per qualunque cattolico,ha tempi molto elastici,a qualunque eta’ che esclude la necessita’ imprescindibile,anche se gli ormoni si accumulano nel sangue8ma possono anche calare).Succede che se non si rispettano i Comandamenti,o alcuni,per scelta, la Presenza di Grazia del Padre e del Figlio si dirada e le eresie fioccano. Blondet se la prende col deep state Usa,invincibile,per la cacciata di Benedetto XVISara’,ma ho il sospetto che Gesu’ Cristo se la prenda sopra tutto con la mafia di san Gallo e affini, che nel post di Blondet viene dipinta come un club di anziani di poco peso,al confronto col deep state Usa.Blondet parla molto di Fede ma ha la sindrome della segretaria perfetta sempre informata e informante con qualche cedimento verso il fascino del mondo.Invece,nel Mistero della Chiesa, le cose veramente pesanti sono altre.Vero pero’ che Ratzinger trovo’ una situazione finanziaria governata in anni in cui Giovanni Paolo II non poteva governare appieno e controllare,e il Vaticano riciclava eccome.Normalmente pero’,come diceva Padre Pio,dovrebbe valere che “Sarei pronto a bruciare la Casa sollievo della Provvidenza se fosse indispensabile per salvare una sola anima”e come dice il Vangelo “Pensate prima alle cose del Cielo e il resto vi sara’ dato in sovrappiu’).Il Divin Bambino di Praga a Sievernich ha detto che le vele dello spirito del male si stanno spezzando.In passato aveva detto che le vele dello spirito del male sono destinate a spezzarsi mentre quelle dello spirito Santo ,no.Aborto e Sinodo(che comprende anche l’aborto e molte altre “cosucce”per anziani prelati in liberta’)sono decisivi,e lo è la sorte della Germania,tra cose Celesti e cose terrestri.
Su tuo suggerimento sto leggendo i messaggi di Sievernich, è un’apparizione recente e contiene cose molto interessanti, ma devo approfondire di più. Gli anni difficili del 2020-22 ho letto che potrebbero essere quelli del covid, però non mi sono fatto ancora una idea mia. Il mons. Bettazzi, sopratutto a quell’età, invece di pensare ad essere unito a Dio, pensa a come dividersi da Lui fabbricando idee senza alcun senso di amore per la vita umana che è sacra fin dal concepimento. Essendo noi creati prima di tutto spiritualmente da Dio, contestualmente al concepimento, con cui viene dato un corpo dai due genitori, e i caratteri ereditari. Non sò se è venuta spontanea a lui quella falsità enorme dei pre-uomini nei primi mesi del concepimento, o è stato spinto da agenti del maligno ad aprire una nuova finestra di Overton nella Chiesa, in uno dei pochi punti morali che ancora caratterizza la Chiesa, anche di Francesco. Il danno che fanno questi uomini di Chiesa quando vanno contro la Dottrina, è quello di distruggere ogni punto di riferimento per i credenti tiepidi, che si ritrovano gradualmente in un nuova religione che fà l’occhiolino al mondo di oggi. E sembra una strategia preparata per assalire il grosso dei credenti, che la vera Fede già la stavano perdendo, ma non ambiscono realisticamente a circuire chi conserva l’invocazione costante dello Spirito vivificante di Dio, che tutto vede e tutto chiarifica, tanto grezze e tagliate con l’accetta sono le elucubrazioni che propongono tali prelati decomposti, a sostegno delle loro menzogne sfegatate. Saluti
IV Coro
Egli sigilla l’ordine e la misura
S. Edomiel
31 dicembre
San Silvestro I
Gli angeli dal sottocoro delle dominazioni, che sono sigillati per la fine dei tempi, portano come compito principale la battaglia della fine dei tempi. A questi angeli appartengono le quattro colonne angolari, che, quali i quattro venti, le quattro acque, i quattro spiriti, le quattro fiamme, irromperanno da tutte le quattro estremità del mondo, quando al tempo stabilito i quattro angeli neri alle rive dell’Eufrate (che significa alle rive della vivente vita della terra) saranno sciolti e come apocalittici mietitori verranno sulla terra. A questi angeli appartengono in aggiunta i sette angeli con le coppe dell’ira, realizzato il cui compito scoppierà la grande battaglia tra tutti gli spiriti, dove tutte le creature fatte di terra moriranno. A questi angeli appartengono i tre grandi angeli del giudizio e i tre ultimi angeli del raccolto. A loro appartengono però anche sette grandi, silenziosi e buoni angeli, che sigillano le comunità di Dio come proprietà di Dio, che racchiuderanno l’amore e la fiducia, il dovere e la misuratezza, la crescita e la bellezza e la misericordia di Dio in queste comunità, mentre all’esterno tutto cadrà in rovina.
Uno di questo sette grandi angeli col sigillo sta oggi qui come intercessore:
S. Edomiel,
che sigillerà per primo.
S. Edomiel è l’angelo dell’ordine e della legalità dell’amore, della misura. L’ordine e la legalità, la misura e la moderazione, saranno anche proprio per prime distolte dalla terra in rovina, che si scuoterà nel disordine delle guerre come nei brividi di febbre, e certamente saranno racchiuse nelle alquanto piccole comunità di Dio. La furia della guerra desertificherà ampie regioni e le renderà infertili, e le comunità di Dio saranno riportate agli anni di rifugio nelle catacombe. Allora però arriveranno la santità e la purezza, la massima misura dell’amore nella Chiesa, a un’impensabile fioritura; e questo tempo incomincerà, come è detto nel Vangelo, in cui già i giovani avranno visioni e gli uomini potranno vedere la gloria del Regno di Dio. Cosa è l’opera angelica e la conoscenza angelicale, se non un tale inchinarsi del Regno di Dio?
Preghiera: Signore Gesù Cristo, come un povero congelato bambinello sei tu venuto a noi, per redimerci dal disonore del peccato e dalla miseria. Come giudice del mondo tornerai sulla terra a suo tempo con i tuoi angeli! Lasciaci, noi ti preghiamo, stare sotto la custodia di coloro che tu hai mandato, a sigillare le comunità di Dio contro l’ultimo terribile assalto dell’inferno. Fa che veniamo sigillati, affinché possiamo nelle tue comunità aspettarti in pace. Amen.
(Gabriele Bitterlich – Opus Angelorum)
Alle ore 9.34 è morto Benedetto XVI , che Dio lo accolga.
Adesso sarà interessante capire come evolveranno gli eventi.
Significativo il giorno della sua morte proprio alla fine dell’anno (San Silvestro – 31 papa) , quasi a marcare la fine di una stagione della Chiesa…. Anche il giorno di sabato, ricorda il sabato Santo, il silenzio e la veglia prima della Pasqua, un po come è stato lui in questi anni.
si procede senza lanterne, al buio.
Con la morte di Benedetto l’ultimo giorno di questo ultimo anno di “preparazione”, mi pare che si preannunci con il 2023 la salita al Calvario…
Auguro a tutti noi una fede salda e una carità operativa.
Buon anno.
Da domani, in coincidenza con l’inizio dell’anno civile, entriamo a tutti gli effetti, dopo 10 anni di anticamera, nel periodo della “fine dei tempi” secondo le profezie di Garabandal.
Non se ne conosce la durata, ma se durasse una settimana biblica (7 anni) terminerebbe nel 2029.
dott.G.I credi veramente che ci metteremo così tanto per l’avvertimento di Garabandal? A mio modo di vedere pensavo al 2024/25 come anni per le profezie di garabandal e Medjugorie
“dott.G.I credi veramente che ci metteremo così tanto per l’avvertimento di Garabandal? A mio modo di vedere pensavo al 2024/25 come anni per le profezie di garabandal e Medjugorie” (Sombrero)
Tutto può essere. Non mi riferivo però all’Avvertimento (che è soltanto una sosta nella Tribolazione), ma all’intera durata della Tribolazione. Infatti, la cosiddetta “fine dei tempi” ha un inizio ed ha una fine: è un periodo di tempo FISSATO per porre fine al male che dilaga nel mondo. Il problema è capirne la durata: se si tratta di una tipica settimana biblica (cioè 360 giorni x 7 = 2520 giorni) oppure qualche altro ciclo più lungo. Alcuni, per esempio, dicono che la settimana biblica dura 28,5 anni (cioè 10416 giorni).
I messaggi di don Gobbi parlano di un periodo di dieci anni (se li facciamo iniziare oggi, 1 gennaio 2023…).
Insomma, ci sono diverse ipotesi.
Il devastatore, “a metà settimana farà cessare il sacrificio e l’offerta” (Daniele 9,27). Perciò:
“Dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l’abominio della desolazione ci saranno 1290 giorni. Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a 1335 giorni”.
Sono giorni contati per il maligno: né uno in più, né uno in meno. Ecco perché la Bibbia è fondamentale in questi calcoli.
Però, è anche vero che a Dio nulla è impossibile e che può accorciare quei giorni, come diceva Vincenzo (“Se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe” Mt 24,22).
Grazie Dott. G. I.
Dott G.i., ma quindi bisognerebbe vedere quando sarà abolito il sacrificio quotidiano, per iniziare a contare i 1290 giorni per arrivare alla fine dei Tempi? Come già detto però qui tante volte, questi eventi dovrebbero solo precedere in piccolo quello che accadrà al tempo dell’Anticristo finale.
“…ma quindi bisognerebbe vedere quando sarà abolito il sacrificio quotidiano, per iniziare a contare i 1290 giorni per arrivare alla fine dei Tempi?” (Dimash)
Sì, alla fine della fine. E i veri cattolici dovranno contare i giorni, perché saranno tempi di persecuzione durissima. “Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a 1335 giorni”, significa che chi pazienterà aspettando fino a 1335 sarà salvo.
Ovviamente, come ho detto, l’abolizione è a metà settimana e la restante mezza settimana (1290+45) è la più dura. È uno schema tipico che si ripete ciclicamente.
A don Gobbi, viene predetto questo “uomo iniquo” (un papa) che entrerà all’interno della Chiesa e porterà a termine l’abolizione del sacrificio. Ma i giorni sono sempre contati.
Quindi abbiamo, biblicamente, due fasi: l’ “abominio della desolazione” (che prende alcuni decenni per diffondersi) e l’ “orrendo sacrilegio” (che è il culmine dell’abominio della desolazione, l’abolizione dei 1290 giorni).
“…Petrus Romanus e cioè l’uomo giusto di Anguera. Non concordo col dott G.I., prendente spunto dal Cornacchiola, che questi sarà il Papa Santo (che farà miracoli).” (Dimash)
Il Cornacchiola dice che l’ultimo sarà “un santo”. Quindi, si deve intendere nel senso che Petrus Romanus sarà un uomo santo e non un papa cattivo. Da non confondersi col cosiddetto “Papa santo” che verrà dopo.
Grazie dei chiarimenti, dott G.I.
Sull’ultimo punto quindi era solo un equivoco, che in realtà avevo messo in conto. Meglio così, mi ero un pò preoccupato di quella apparente diversa considerazione di Petrus romanus. Saluti e buon anno
e se fosse dimezzata terminerebbe nel 2026.
Potrebb’essere che la settimana che non sara’ dimezzata(“Se quei giorni non fossero abbreviati non si salverebbe nessuno” dice il Vangelo),sia quella veramente pasquale, cio’ quella dell’Anticristo finale,dove la seconda parte della settimana sara’ la piu’ feroce e tragica, come fu per l’assedio di Gerusalemme.Questa settimana,invece, potrebb’essere natalizia,cioè indicare una venuta eucaristica benefica nel mezzo della notte dei tempi.Il Natale promesso ai gentili..Quello di due millenni fa era promesso agli ebrei.
Altrimenti c’è da sperare solo nell’ulteriore grazia di un ringiovanimento. Almeno per chi se l’è passata proprio male.
Benedetto XVI è morto. Ha sopportato un Calvario solo personale, non visibile ai più. Per ora non vi sono più due papi. Come Può cambiare la situazione questo avvenimento?
Un giorno triste per la morte di Papa Benedetto XVI, e anche perché potrebbe adesso incominciare l’ultimo tratto di strada, quello più doloroso, la salita verso il Calvario della Chiesa, e delle ostilità che aumenteranno (forse) tra i popoli e all’interno dei popoli, dopo la morte della Regina Elisabetta.
Nonostante la tristezza, vi auguro un nuovo anno 2023 alla riscoperta di Dio, e alla difesa strenua di Cristo Gesù, e della sua dottrina depositata nella medesima Chiesa, sotto la protezione della Madre di Dio, Vergine Immacolata Maria SS .
Il volto di Cristo sia su voi tutti, e vi guidi al porto sicuro della Salvezza Eterna!
“…Il Papa cambierà la sua residenza e la Chiesa non sarà difesa per venticinque mesi o più, perché durante tutto quel tempo non ci sarà Papa a Roma…Dopo molte tribolazioni, un Papa sarà eletto fra coloro che saranno sopravvissuti alle persecuzioni…”
XIII secolo, profezia di Giovanni di Vatiguerro
PROFEZIE PER IL TERZO MILLENNIO (Le profezie di Giovanni di Vatiguerro) (profezie3m.altervista.org)
queste province saranno salvate da un giovane esiliato che recupererà la corona del giglio e estenderà il suo dominio su tutto l’Universo. Una volta stabilito, distruggerà i figli di Bruto e la loro isola [secondo una legenda medievale Bruto di Troia fu il fondatore e primo re della Britannia, l’attuale Gran Bretagna; N.d.R.], così che non ne rimarrà più memoria per sempre. Queste sono le tribolazioni che devono avvenire prima del ristabilimento della cristianità.Ma dopo che l’intero universo sarà stato preda di tribolazioni e miserie così grandi e numerose, affinché le creature di Dio non perdano completamente la speranza, sarà eletto per volere di Dio un papa tra coloro che saranno sfuggiti alle persecuzioni della Chiesa, e sarà un uomo santissimo e dotato di ogni perfezione, e verrà incoronato dai santi angeli e posto sulla Santa Sede dai suoi fratelli che, con lui, saranno sopravvissuti alle persecuzioni della Chiesa e all’esilio.Questo Papa riformerà l’intero universo con la sua santità e riporterà tutti gli ecclesiastici all’antica maniera di vivere, conformemente ai discepoli di Cristo; e tutti lo rispetteranno a causa delle sue eminenti virtù; egli predicherà a piedi nudi e non temerà il potere dei principi. Inoltre, riporterà molti alla santa sede allontanandoli dai loro errori e dalla loro vita criminale. Convertirà quasi tutti gli infedeli, ma soprattutto gli ebrei.Questo papa avrà con sé un imperatore, un uomo molto virtuoso, che avrà in sé del sangue molto santo dei re di Francia. Questo principe lo aiuterà e gli obbedirà in ogni cosa per riformare l’Universo, e sotto questo papa e questo imperatore l’Universo sarà riformato, perché l’ira di Dio si placherà. Così non ci sarà che una sola legge, una sola fede, un solo battesimo, un solo modo di vivere. Tutti gli uomini avranno gli stessi sentimenti e si ameranno reciprocamente, e la pace durerà per molti anni.Ma dopo che il secolo sarà stato riformato, appariranno di nuovo diversi segni nel cielo e la malizia degli uomini si risveglierà. Torneranno alle loro vecchie iniquità e alla loro detestabile malvagità, e i loro crimini saranno peggiori dei primi: perciò Dio farà giungere e accelererà la fine del mondo. Ed è in questo modo che il tutto finirà”.
L’omelia di Papa Francesco durante il vespro,ha sottolineato la maternita’divina e verginale della B.V.M.”Nato da una donna, non in una donna”.Con questa frase Francesco intende sottolineare il rispetto che Dio ha per l’uomo chiamandolo a essere collaboratore della sua stessa salvezza.Mentre pensavo che questa non è una visione massonica e anticristica,mi sono accorto che riguardo all’anticristo finale, quello indemoniato, non so come presentera’ la sua nascita.So che si dichiarera’ Messia e imitera’ la morte e Resurrezione di Cristo(che la Storia avra’ confermato al tempo del trionfo della Chiesa cattolica,col papa Santo e il GM e delle grandi conversioni).Non so se pretendera’ di essere nato come nacque Gesu’ Cristo,(parto verginale e miracoloso)o se,affermando che Gesu’ non era il vero Messia,ma un precursore,neghera’ quelle modalita’ nel Gesu’ Cristo storico,e quindi implicitamente,dichiarandosi il vero Messia,le annullera’. Al riguardo chiedo lumi su questa materia in particolare al dott. GI,e a chiunque puo’ rispondere.o credo che Papa Francesco sia eretico,ma eretico è una cosa, massone anticristico è altra cosa.Per un massone,il Messia non viene fatto nascere nell’Umanita’ prendendone la carne di un uomo,ma è il frutto del percorso dell’Umanita’ ,e quindi ,in questo senso,nasce in una donna e non da una donna,oppure magari in provetta ma dal loro punto di vista farebbe poca differenza. Papa Francesco,si detto o si è sospettato,forse non crede all’Immacolata Concezione,ma questa sarebbe una eresia,non una posizione massonica anticristica. Per conto mio anche i precursori dell’Anticristo devono avere una visione massonica del Messia e non una visione trascendente legata alla Provvidenza e al rispetto pieno da parte di Dio(o del loro Dio come lo intendono)verso la collaborazione umana. Quindi l’Omelia di oggi mi porterebbe a escludere che Francesco possa essere il Papa di cui scrive Cornacchiola o anche il pastore idolo della Valtorta.
Solo che mentre di Cornacchiola posso anche dubitare,della Valtorta è molto difficile.
Aspettando l’anno nuovo(sono le 21,50 a Guayaquil),7 ore di fuso orario,bene precisare che tutte le eresie contraddicono lo Spirito Santo,ma non credo(correggetemi se sbaglio)che tutte necessariamente siano peccati sostanziali contro lo Spirito Santo,che è Spirito di Amore,anche se quanto alla materia sono peccati gravi.Questo dovrebbe interessare quelli che si fanno un problema per i dogmi,o perchè non vogliono accettare dogmi o perchè,per ,giustamente,escludere che per salvarsi basti l'”opzione fondamentale”,mentre si deve abbracciare tutta la verita’ rivelata e la dottrina,considerano in peccato mortale quelli che hanno difficolta’ in qualche parte. Semplicemente,come dicevano a me che non riuscivo a credere nella Resurrezione,a meta’ anni ’70 i piu’ esperti nel cammino di fede,”all’inizio anche noi, poi vedrai che col tempo ci arrivi”.Perchè dall’interno fai esperienza della Chiesa e ti fidi.Un po’ come succede con le persone.Cosi’ uno accetta tutta la Dottrina e poco a poco puo’ essere che ci arrivi personalmente.Quindi nè zelantoni nè modernisti eretici:la Verita’è sottile. se uno riflette sui sei peccati contro lo Spirito Santo si rende conto che quelli sono peccati pesanti contro l’Amore di Dio,contro lo Spirito che è Dio.Invece certi peccati contro la Fede non necessariamente sono contro lo Spirito di Dio,anche se,col tempo,cercando di osservare la parola di Dio,l’Amore, la Presenza rafforzano la Fede e quindi la Fede diventa una questione di Amore(esigente).
Tutti i veggenti hanno dei punti “attaccabili”. Negli Scritti della Valtorta, riguardo alla resurrezione dei corpi, per esempio, dice che chi è grasso resterà grasso … io pensavo che corpo glorioso volesse dire implicitamente anche corpo perfetto. E la ciccia non è proprio segno di perfezione.
Non riesco più a ritrovare quella pagina. È l’unica cosa strana che ho letto nei suoi Scritti
non ricordo questo passo da te citato, ma sono certo che, nei suoi scritti, vi si affermi che i risorti (beati) sono comunque tutti bellissimi… e i grassi non possono esserlo…
… bellissimi e … nudi, ma con un corpo glorioso.
Sicuramente ho salvato il link alla pagina web, ma trovarlo in quell’accozzaglia di link salvati non è semplice.
“Negli Scritti della Valtorta, riguardo alla resurrezione dei corpi, per esempio, dice che chi è grasso resterà grasso…” (Spring)
Non è proprio così. Alla Risurrezione dei corpi, ciascuno avrà i suoi propri lineamenti, ma le imperfezioni saranno eliminate.
«Gesù, nel suo Corpo glorificato, di una bellezza inconcepibile, è e non è diverso da quale era in Terra. È diverso perché ogni corpo glorificato assume una maestà e una perfezione che nessun mortale, per bello, maestoso e perfetto che sia, può avere; ma non è diverso perché la glorificazione della carne non altera i tratti della persona. Quindi, alla resurrezione dei corpi, colui che era alto sarà alto, colui che era esile sarà esile, colui che era robusto sarà robusto, e il biondo biondo, e il bruno bruno, e così via. Spariranno però le imperfezioni, perché nel Regno di Dio tutto è Bellezza, Purezza, Salute e Vita, così come era stabilito che fosse anche nel Paradiso terrestre, se l’uomo non vi avesse portato peccato, morte e dolori d’ogni specie, dalle malattie agli odi, tra uomo e uomo.» Valtorta
L’essere grasso o pinguedine è un’imperfezione che sarà eliminata.
Infatti, di Gesù dodicenne si dice:
«Gesù è un bel fanciullo dodicenne, alto, ben formato, robusto senza esser grasso. Sembra più adulto di quanto non sia, per la sua complessione. È già alto, tanto che raggiunge la spalla della Madre.» Valtorta
Gesù è robusto, ma non è grasso.
«Ho potuto confrontare bene i due Corpi e i due Volti essendo vicini l’uno all’altra, alla sponda destra del mio letto. Gesù presso il capezzale, Maria alla sua destra verso i piedi del letto.
Maria era più bassa di tutto il capo del Figlio suo, di modo che la testa della Vergine era all’altezza della spalla del Figlio, che è molto alto. Lei è molto più esile, mentre Lui ha spalle ampie e tutto un corpo robusto senza esser grasso.» Valtorta
Il grasso, nella Bibbia, è simbolo del peccato e del vizio.
Il malvagio, descritto nel libro di Giobbe (cap. XV) è:
Destinato in pasto agli avvoltoi,
sa che gli è preparata la rovina…
perché ha steso contro Dio la sua mano,
ha osato farsi forte contro l’Onnipotente;
correva contro di lui a testa alta,
al riparo del curvo spessore del suo scudo;
poiché aveva la faccia coperta di grasso
e pinguedine intorno ai suoi fianchi. (Giobbe 15, 17-27)
Così il Salmo 72 di Asaf:
… ho invidiato i prepotenti,
vedendo la prosperità dei malvagi.
Non c’è sofferenza per essi,
sano e pasciuto è il loro corpo.
Non conoscono l’affanno dei mortali
e non sono colpiti come gli altri uomini.
Dell’orgoglio si fanno una collana
e la violenza è il loro vestito.
Gli occhi escono loro fuori dalle orbite per il grasso;
dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.
…
Ecco, questi sono gli empi:
sempre tranquilli, ammassano ricchezze.
Se non sbaglio (ne avevate parlato in passato)c’entra la scolastica : l’anima è la forma del corpo,quindi, in senso scolastico, scolpirebbe tratti particolari legati ai compiti individuali nella vita terrena e anche ultraterrena.Oggi diremmo tratti essenziali.Altrochè quelli che .”I cattolici seguono passivamente un libro”.Mi sembra che la religione cattolica,se conosciuta un poco,sia anche ben umana,e valorizzi il corpo e l’individualita’.Tra icone orientali e corpi rinascimentali,forse la virtu’ sta nel mezzo.
3.790 – 16 marzo 2013
Cari figli, Pietro condurrà la sua barca in mezzo a grandi tempeste. Pregate. Il successore di Pietro avrà bisogno delle vostre preghiere. Egli sperimenterà il calvario. Sarà amato e odiato a motivo delle sue posizioni. Ecco i tempi dei dolori. Il veleno è nell’albero, non nel frutto. La Chiesa del mio Gesù cammina verso un futuro di grandi prove ma, come ho già detto, Gesù ha tutto sotto controllo. Pietro nella terra di Pietro. Quello che dico non lo potete capire adesso, ma tranquillizzate i vostri cuori, perché il mio Gesù cammina con voi. Il re soffrirà a causa dei suoi sudditi. Non temete. Sono vostra Madre e supplicherò il mio Gesù per voi. La strada sarà breve per il re, come l’attraversare della famosa piazza. Inginocchiatevi in preghiera. Alla fine la vittoria sarà del Signore. Amate la verità e restate con la Chiesa. Le lezioni del passato non possono essere dimenticate. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Con la morte di BXVI non si comprende ancora a chi è riferita quella frase in grassetto.
A BXVI, Bergoglio, o un altro Papa ancora?
Remox, dott G.I., avete delle idee? E anche cosa possano significare quelle espressioni.
“Con la morte di BXVI non si comprende ancora a chi è riferita quella frase in grassetto.
A BXVI, Bergoglio, o un altro Papa ancora?”
Buon anno nuovo Domenico,
in merito alla tua domanda, Remox aveva già risposto a tale quesito nel seguente articolo:
IL CALVARIO DI BENEDETTO XVI
dell’ 11/02/2022
3.790 – 16/03/2013
Cari figli, Pietro condurrà la sua barca in mezzo a grandi tempeste.
Pregate. Il successore di Pietro avrà bisogno delle vostre preghiere.
Egli sperimenterà il calvario.
Sarà amato e odiato a motivo delle sue posizioni. Ecco i tempi dei dolori.
Infatti in questo famoso messaggio dato tre giorni dopo l’elezione di Francesco la Madonna ha profetizzato su Benedetto XVI.
Come ha spiegato Pedro il successore di Pietro di cui si sta parlando è proprio il papa emerito e non il regnante.
Non si specifica infatti “il nuovo successore di Pietro” come fatto nel messaggio del 2005 per l’elezione di Ratzinger.
Si intende quindi che il successore è sempre lo stesso, ovvero il papa tedesco. ——>
——->
“2.512 – 19/04/2005
Cari figli, pregate per il nuovo successore di
Pietro. Con lui la Chiesa avanzerà, ma sarà perseguitata dai
nemici. Il Santo Padre sperimenterà il calvario, perché
molte delle sue posizioni andranno a contrastare i nemici della
Chiesa.”
https://www.ducadeitempi.it/2022/02/il-calvario-di-benedetto-xvi/
Grazie e buon anno anche a te, Nicola. Quindi chiarito che BXVI è il re di quel messaggio n. 3.790, rimane da capire cosa significhi che “la sua strada sarà breve come l’attraversare la famosa piazza”. Per verificare la veridicità della profezia di Anguera, che è discussa se sia una vera apparizione.
2.506 – 05.04.2005
Cari figli, la strada sarà breve per colui che verrà con il desiderio di fare un lungo cammino*. Sappiate, voi tutti, che il fuoco si diffonderà in varie nazioni, ma il soffio del Signore allontanerà colui che viene con vendetta. Il seme piantato in terra fertile darà buoni frutti. Nel mezzo delle tribolazioni verrà colui che sarà il vostro soccorso. Pregate. Solo nella preghiera raggiungerete la vittoria. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.
Anche nel messaggio n. 2506, riferibile a BXVI, eletto Papa il 19 Aprile 2005, si parlava di una strada breve, che è culminata con la rinuncia di Febbraio 2013, per cui sono stati quasi 8 anni di pontificato. La sua permanenza da Papa emerito è stata di quasi 10 anni. Quindi una differenza di 2 anni tra i due periodi di tempo, che quindi sono abbastanza simili per durata. Entrambi vengono definiti di breve durata, nei due messaggi di Anguera nn. 3.790 e 2.506 . Ma può definirsi un periodo breve? Rispetto al pontificato di GPII e di qualche altro pontefice nella Storia certamente, ma spannometricamente i pontificati sono durati circa 8-10 anni ognuno. Quindi sarebbero stati quasi tutti brevi? Ho qualche dubbio che siano stati due periodi di tempo definibili brevi.
https://filitaliasantarossa.com/cronologia-dei-papi
E poi cosa significherebbe che la strada sarà breve come l’attraversare la famosa piazza? E’ stato mai chiarito cosa significhi il riferimento alla famosa piazza?
Ho notato che il 31 Dicembre scorso, dopo la morte di BXVI, Francesco, in carrozzina, è uscito la sera in Piazza San Pietro, e ha attraversato Piazza san Pietro, salutando da lontano i fedeli( non molti).Forse il msg n. 3790 si riferiva a quell’evento, quale fine dell’esistenza in vita di BXVI?
Rimane un piccolo mistero su questa frase e sulla sua attribuzione. La frase del 2506 riferita a Benedetto XVI sembra essere l’ovvio collegamento con il 3790. Che tuttavia potrebbe riferirsi anche ad altro, vedremo.
Inoltre, il seguente messaggio parlerebbe di un uomo vestito di bianco che sarebbe stato perseguitato e condotto alla morte. BXVI è stato perseguitato spiritualmente, ed ostacolato nei suoi intenti per governare la Chiesa, è stato calunniato, ma è stato condotto a morte? Non mi pare, e in nessun senso. Quindi il messaggio 2.996 è riferibile a BXVI?
Il tutto poi avverrebbe nella festa di un grande martire. Il 31 Dicembre è san Silvestro I Papa, non morto martire. Siccome poi si parla nel messaggio 2.996 di uomo vestito di bianco, sembra più che si tratti di un non vero Papa, come i 2 Papi a cui sembra alludere il 3° messaggio di Fatima.
2.996
– 13/05/2008
Ecco
i tempi che vi ho annunciato in passato. Arriverà per la Chiesa il
momento della sua grande agonia. Dall’alta montagna scenderà il
sangue dei fedeli consacrati. La Chiesa del mio Gesù vivrà il
dolore del calvario. Un
uomo vestito di bianco sarà perseguitato e condotto alla morte.
Nella festa di un grande martire, i fedeli avranno di che piangere e
lamentarsi.
Per cui almeno questo messaggio forse è riferibile ad un falso Papa, che sarà ucciso. Forse perchè si pentirà e dirà un segreto scomodo per la falsa Chiesa infiltrata in quella di Roma?
“Per cui almeno questo messaggio forse è riferibile ad un falso Papa, che sarà ucciso”
Ciao Domenico, ovviamente io non ho alcuna certezza, in merito ai messaggi di Anguera, quindi tutto è possibile, ossia diverse interpretazioni possono essere plausibili e prese in considerazione.
Tuttavia io penso che molti messaggi di Anguera, non vadano letti ed interpretati “alla lettera”, ma piuttosto letti ed interpretati con metodo metaforico e simbolico, come del resto è tipico delle rivelazioni di Anguera, che nascondono molte verità future, velandole dietro ad un linguaggio simbolico/figurativo, spesso dichiaratamente criptico ed enigmatico (“quello che vi sto dicendo, adesso non potete capirlo”).
Anche il messaggio seguente:
“Un uomo vestito di bianco sarà perseguitato e condotto alla morte”, se mai si riferisse a Papa Ratzinger, potrebbe non essere un messaggio letterale, ma piuttosto riferirsi in senso figurato, alla tribolazione/persecuzione del pontificato di B. XVI, definito dalla madonna medesima un vero e proprio “CALVARIO”, messaggio comunicato nel giorno stesso della sua elezione come nuovo Pontefice della Chiesa Cattolica:
2.512 – 19/04/2005
Cari figli, pregate per il nuovo successore di
Pietro. Con lui la Chiesa avanzerà, ma sarà perseguitata dai
nemici. Il Santo Padre sperimenterà il calvario, perché
molte delle sue posizioni andranno a contrastare i nemici della
Chiesa.
La fine di un “calvario” è “la morte” o anche “un tipo di morte”; ma in questo caso la morte a cui è stato condotto il Gloria Olivae, si riferirebbe in realtà all’epilogo di una lunga agonia in cui egli è stato confinato ed affogato, dovendo abbandonare il suo ruolo da Pontefice attivo, con le famose dimissioni del febbraio 2013, e rimanendo misteriosamente “un Papa Emerito”, senza poter più regnare sul suo trono, “per confermare i fratelli nella fede in Cristo”.
Anche nel post di sotto, Remox ha esaminato la quartina n. 256, nella quale si parla della “MORTE NEL POZZO” di tale Papa, ed anche questa “morte nel pozzo”, è un linguaggio simbolico/figurato di Nostradamus, per indicare il destino della dolorosa persecuzione del Pontificato di B. XVI, con la conclusione nell’esilio del papa emerito:
“Il secondo verso somiglia alla descrizione del sogno profetico di Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane, che vede un papa gettato in un pozzo poiché non voleva concedere dei cedimenti al magistero perenne.
Il verso continua: la sommità è colpita dal Cielo, come il fulmine che colpisce la guglia di S. Pietro nel giorno delle dimissioni di papa Benedetto XVI.
Il pozzo potrebbe dunque rappresentare l’”esilio” del papa emerito, chiuso nel convento in Vaticano, “come un prigioniero”…..
….. Un annuncio di morte nel dolore di vedere la Chiesa naufragare senza aver potuto o saputo (la storia lo dirà) arrestare la peste e la spada che l’avrebbero colpita.
Una quartina impressionante e drammatica.”
Un Grande Naufragio.
Il messaggio citato ,a questo punto non può indicare Papa Benedetto
Un
uomo vestito di bianco sarà perseguitato e condotto alla morte.
Nella festa di un grande martire, i fedeli avranno di che piangere e
lamentarsi.
Benedetto non è morto nella festa di un grande martire, riguarderà il futuro
Si, ma il messaggio non dice solo che i fedeli piangeranno, ma anche che si lamenteranno.
Le lamentele, non si fanno generalmente per una morte fisica, neanche se fosse un omicidio, ma avvengono piuttosto per una decisione non condivisa, non compresa, ma anzi avversata, e percepita come pericolosa e dannosa per la Chiesa.
Quel tipo morte, pertanto potrebbe riferirsi, alla morte metaforica dell’esilio del papa emerito, avvenuta il giorno 28 febbriaio.
Quel giorno si festeggiano dei martiri, tra cui anche un Frate Francescano discepolo e collaboratore di San Massimiliano Kolbe, si chiamava frate Timoteo, era polacco, e la sua professione solenne da francescano, avvenne un 11 febbraio ( stesso data dell’annunzio delle dimissioni di papa B . XVI), e morto martire nel campo di concetramento nazista, un 28 febbraio (ultimo giorno da papa ufficiale di Benedetto).
Ipotesi interessante però perché chiamarlo uomo vestito di bianco?? E poi in questi messaggi che preannunciato la morte di Papa Giovanni Paolo Ii e Papa Benedetto XVI si parla di lamenti
2.464 – 01.01.2005
Cari figli, una grande moltitudine attende un segnale; si sentono pianti e lamenti e una madre perde suo figlio*
cosi questo messaggio probabilmente parla della morte di Papa Benedetto
5.379 | Giovedì 22 Dicembre 2022
Cari figli, un grande naufragio. Pianti e lamenti
In questi 2 messaggi, si parla di lamenti di dolore,
di angoscia e sofferenza di un futuro lutto che arriverà.
Nulla a che vedere con possibili lamentele a causa di decisioni disapprovate, non condivise, non comprese , o avversate.
Mons. Gänswein ha cominciato a dire alcune cose, altre ne dirà in un libro di prossima uscita….vedremo cosa ne verrà. In molti sono pronti a scommettere che l’aria si farà pesante.
E già caro Remox,
Mons. Gänswein ha evocato addirittura il diavolo, come colui che ha agito direttamente contro Papa Benedetto XVI
PADRE GEORG: “IN VATICANO IL DIAVOLO HA AGITO CONTRO BENEDETTO XVI”
https://www.repubblica.it/cronaca/2023/01/02/news/padre_georg_in_vaticano_il_diavolo_ha_agito_contro_di_lui-381685791/
A proposito di diavolo, Il veggente Irlmaier diceva:
Poi una corruzione morale come non mai (“Quasi tutti i governi saranno governati da Satana) .
Adesso per bocca di Mons. Gänswein, sappiamo che il maligno agisce anche in Vaticano contro il Papa, oltre che su “Quasi tutti i governi” del mondo, per manipolarli secondo la sua abominevole volontà infernale.
Chissà mai che Mons. Gänswein, non possa essere proprio lui, un “figlio pentito”, che si mette a rivelare delle cose tenute nascoste finora, come da profezia di Anguera?
Chi vivrà, vedrà! E ascolterà!
“Il partito sconfitto al Conclave del 2005 (San Gallo) dichiarò guerra al Pontefice. Ora la sua morte rompe un equilibrio già precario”
“Traditionis Custodes ha spezzato il cuore di Benedetto XVI. Togliere questo tesoro [della vecchia Messa] alla gente – beh, non posso dire di essere a mio agio con questo…”
Nicola, quello che aveva scritto Remox lo avevo letto, però nonostante la tua bella spiegazione qualche dubbio rimane. Riferito al vescovo vestito di bianco che pare non essere un vero Papa, come fa sospettare o intuire il 3° ex segreto di Fatima. E inoltre il messaggio n.2996 parla di un grande martire. Sia l’11 Febbraio, il 28 Febbraio il 31 Dicembre non si festeggiano martiri così conosciuti e celebrati.
Se per grande martire, intendiamo un martire molto famoso come San Pietro, San Paolo, San Giovanni Battista, o Santo Stefano, allora effivamente, non c’è paragone, perché nessuno di quei martiri del 28 febbraio, può vantare un fama paragonabile alla loro.
Ma non saprei dire se l’aggettivo “grande” si riferisse alla fama, o ad altre virtù di quel Testimone della fede cristiana.
La questione rimane aperta
Comunque leggendo questo
Papa San Pio X, nel 1914, sul letto di morte, ma ancora del tutto lucido, tenne questo discorso, che meravigliò molti:
“Ho visto uno dei miei successori con il mio stesso nome, che fuggirà sopra i corpi dei suoi fratelli. Si rifugerà in incognito da qualche parte; e dopo un breve periodo di sollievo, morirà di morte crudele. Il rispetto di Dio è scomparso dai cuori.
Si cerca di cancellare perfino il suo ricordo.
Questa perversità non è che l’inizio dei mali che devono giungere prima della fine del mondo.”
San Pio X Papa al secolo si chiamava Giuseppe Sarto.
Benedetto XVI al secolo si chiama Joseph Raztinger. Joseph significa Giuseppe in lingua tedesca.
L’interpretazione di Nicola ci può stare, dott.G.I. Cosa ne pensi
È vero che con Anguera ho assistito a interpretazioni molto sorprendenti (di Pedro), ma, a mio parere, il messaggio non si riferisce a BXVI.
MORRE O PAPA BENTO XVI – UMA VIDA QUE FOI DEDICADA À IGREJA DE JESUS – YouTube
Regis spiega che come questo messaggio anticipa la morte di Papa Giovanni Paolo II
2.464 – 01.01.2005
Cari figli, una grande moltitudine attende un segnale; si sentono pianti e lamenti e una madre perde suo figlio*
cosi questo messaggio probabilmente parla della morte di Papa Benedetto
5.379 | Giovedì 22 Dicembre 2022
Cari figli, un grande naufragio. Pianti e lamenti
La morte del papa Benedetto XVI nella quartina 256 descritta nel Marzo 2020 all’alba del Covid:
Dal Ramo IV del 2000 “La Chiesa degli Ultimi Tempi”
256
Que peste et glaiue n’a peu seu definer,
Mort dans le puys, sommet du ciel frappé:
L’abbé mourra quand verra ruiner,
Ceux du naufraige, l’escueil voulant grapper.
256
Colui che non ha saputo arrestare ne peste ne spada,
La morte nel pozzo, sommità dal ciel colpita,
E l’abate morirà quando perir vedrà,
Quelli del naufragio che allo scoglio si volevano aggrappare.
“La quartina 256 è estremamente interessante. Chi è che non ha saputo arrestare ne la peste ne la spada? A me sembra di scorgere l’identikit di un papa, probabilmente Benedetto XVI.
Iniziò il suo pontificato chiedendo preghiera affinchè non fuggisse davanti ai lupi e lo ha terminato con le misteriose dimissioni. Dopo di lui, appunto, peste e spada.
Il secondo verso somiglia alla descrizione del sogno profetico di Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane, che vede un papa gettato in un pozzo poiché non voleva concedere dei cedimenti al magistero perenne.
Il verso continua: la sommità è colpita dal Cielo, come il fulmine che colpisce la guglia di S. Pietro nel giorno delle dimissioni di papa Benedetto XVI.
Il pozzo potrebbe dunque rappresentare l’”esilio” del papa emerito, chiuso nel convento in Vaticano, “come un prigioniero”.
Continua la quartina: l’abate morirà. L’”abate” richiama l’”Abate di Foix” della quartina 812 che identifica Jacques Fournier della provincia di Foix che divenne papa col nome di Benedetto XII. Il nome del grande monaco, proprio come Ratzinger.
Morirà quando vedrà morire coloro che, colpiti dal grande naufragio della fede, vorranno aggrapparsi allo scoglio, o meglio alla Roccia petrina, senza riuscirci.
E non ci riusciranno forse perché la Roccia non sarà più tale, non più salda come dovrebbe.
Un annuncio di morte nel dolore di vedere la Chiesa naufragare senza aver potuto o saputo (la storia lo dirà) arrestare la peste e la spada che l’avrebbero colpita.
Una quartina impressionante e drammatica.”
Un Grande Naufragio.
https://gloria.tv/post/pagogXHgv8Lr2RBkPYUZ6c4Sn
LA SS REGINA DELL’UNIVERSO, AD ANGUERA, CI AVVISÓ QUESTO STESSO ANNO.
“5.272 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 19/04/2022
Cari figli, quando la pietra perderà lo splendore, l’oscurità sarà presente nel Tempio Santo di Dio. La chiave passerà di mano in mano, ma solamente la verità vi libererà e vi condurrà alla salvezza. Non vi allontanate dalla verità. La vostra vittoria è nella preghiera. Curate la vostra vita spirituale. Tutto in questa vita passa, ma la Grazia di Dio in voi sarà Eterna. Amate e difendete la verità. In Dio non c’è mezza verità. State attenti per non essere ingannati. Aprite i vostri cuori alla Luce del Signore e tutto andrà bene per voi. Avanti! Io sarò sempre con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per averMi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Io vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.”
Questa é línterpretazione che feci di questo e di altri messaggi in un commento al post che @Tempi di Maria fece il passato 21 di Aprile (La pietra, la chiave e l’oscurità: gli ultimi misteriosi messaggi di Anguera):
“La chiave passerà di mano in mano”
La “chiave” é il papato.
“passerá di mano in mano” significa che la stessa (chiave) verrá trattata come una moneta.
Interpretazione: avremo una serie di antipapi “figli” di Francesco.
“…arriverà il giorno in cui la pietra preziosa perderà la sua brillantezza”
la “pietra preziosa” é Pietro, il Vicario di Cristo, quindi SS Benedetto XVI
Interpretazione: prepariamoci alla dipartita del nostro Santo Padre, Benedetto, probabilmente in questo stesso anno Mariano 2022. Posteriormente “la chiave passerá di mano in mano”.
“La chiave passerà di mano in mano, ma solamente la verità vi libererà e vi condurrà alla salvezza” e “State attenti per non essere ingannati”.
Interpretazione: ci saranno altri antipapi (dal regno molto breve, ndr), solo se continuerete a denunciarli, avrete il “papa futuro ” (cit. Anna Caterina Emmerich).
“La grande imbarcazione si dirigerà verso la sua ultima fermata, ma prima di arrivare al porto sicuro dovrà passare per grandi ostacoli”.
La “grande imbarcazione” é la S. Chiesa (vedi sogno di S Giovanni Bosco).
Il “Porto sicuro” sono i due cuori Immacolati e Dolorosi di Gesú e Maria, le due “Colonne” (si veda come finisce lo stesso sogno di Bosco).
“L’ultima fermata” é l’ultima tappa della S. Chiesa, quella di Filadelfia, la “Chiesa della Consolazione”, il “Regno di Maria” (cit. Luis Marie Grignon de Monfort).
Interpretazione: si riferisce alla serie di antipapi antecedenti l’ultimo, vero papa: “Pietro il Romano” (cit. S. Malachia) che consacrerá DAVVERO la Russia al Cuore Immacolato di Maria e, come previsto da tanti, come S. Antonio Abbate (III/IV secolo DC) per citarne uno, dará inizio ai 25 anni di pace e prosperitá, soprattutto spirituale, che sono il “Regno di Maria”, il “porto sicuro”.
Il “Regno di Maria” precederá quello dell’Anticristo (e sará propedeutico per poter affrontare lo stesso), il quale (chi vivrá vedrá) culminerá nel “Trionfo del Cuore Immacolato di Maria” (cit. Apocalisse).
Ricordiamo ció che in varie occasioni la “Regina della Pace di Anguera” ha ripetuto l’anno scorso: “Dio ha fretta!”.
CONCLUSIONE
Caro fra Pietro, in un tuo post precedente ti chiedevi se il 2022 potesse essere un anno satanico o Mariano, ti risposi che sicuramente sarebbe stato Mariano e ora si aggiunge questa conferma. Ci potranno essere ancora due o tre anni di Tribolazione (milioni o addirittura miliardi di morti per “vaccino”, fame e miseria come conseguenza della distruzione del tessuto economico mondiale che si sta operando sotto i nostri occhi proprio ora e, dulcis in fundo, ci accompagneranno in questa passione una serie di antipapi…), ma é chiaro che il “Regno di Maria” é alle porte: la SS Regina dell’Universo é giá completamente vestita della sua armatura, il Capitano dell’ Ultimo Resto é pronta per l’Ultima, Grande battaglia (cit. Anna Caterina Emmerich), i suoi Apostoli degli Ultimi Tempi sono formati e stanno giá combattendo.
2.511 – 18.04.2005
Cari figli, arriverà il giorno in cui la pietra preziosa perderà la sua brillantezza. La grande imbarcazione si dirigerà verso la sua ultima fermata, ma prima di arrivare al porto sicuro dovrà passare per grandi ostacoli. Grande sarà la sofferenza di tutti coloro che non si tireranno indietro, ma Dio li ricompenserà per il coraggio di affrontare il martirio. Subito dopo, l’imbarcazione dovrà affrontare violente tempeste.
3.070 – 22/10/2008
La grande imbarcazione affronterà la peggiore di tutte le tempeste. Perderà la sua rotta e si scontrerà con un grande ostacolo. Quando tutto sembrerà perduto, il Signore verrà in suo soccorso ed essa giungerà vittoriosa al Porto sicuro.
3.086 – 24/11/2008
La Chiesa del mio Gesù troverà un grande ostacolo in Argentina. La sofferenza sarà grande per i consacrati.
3.260 – 1 gennaio 2010
La Chiesa incontrerà un grande ostacolo nella rivolta di una famosa congregazione. Restate saldi nella verità.
4.784 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 13/04/2019
Cari figli, camminate per un futuro doloroso. Uomini di grandi virtù e difensori della verità incontreranno un grande ostacolo nella Casa di Dio. Mani che portano luce saranno legate.
Aggiungiamo anche il messaggio del 1 gennaio 2022
5.224 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, nelle prime ore del 2022, trasmesso il 01/01/2022
La chiave passerà di mano in mano e i nemici domineranno ovunque.
Il meteo anomalo che sta investendo da tempo il Vecchio Continente per gli esperti non cesserà ora (msn.com)
Il meteo anomalo che sta investendo da tempo il Vecchio Continente per gli esperti non cesserà oraTiene banco sui siti specializzati e sui social media la preoccupante ondata di calore in Europa: sono previste temperature record in ordine alla stagione per gennaio e secondo molti report il meteo anomalo sta investendo da tempo il Vecchio Continente per gli esperti non cesserà a breve.
In Europa temperature record per gennaioLa situazione è davvero delicata, anche se apparentemente gratificante e di certo “utile” a contenere gli effetti della crisi energetica innescata anche dalla guerra della Russia all’Ucraina. Dal canto suo l’esperto Usa Colin McCarthy lo ha scritto chiaramente su Twitter in ordine a Us Stormwatch: “L’Europa sta vivendo la peggiore ondata di caldo mai registrata”.
Quella che di fatto è una anomalia termica con la colonnina di mercurio fino ai 20 gradi centigradi perfino sugli altipiani bavaresi della Germania ha una sua origine.
Vi ricorda qualcosa???
Si fa venire in mente le previsioni di Alois Irlmaier (1894-1959), il contadino che visse a Freisslassing in Baviera.
IRLMAIER PARLAVA DEL NOSTO TEMPO?
…..Uno dei segni premonitori di questa guerra sarà, infatti, il gran caldo. La montagna Watzmann (presso Berchtesgaden, che Irlmaier aveva davanti agli occhi tutti i giorni) era ai suoi tempi innevata anche d’estate: quando non ci sarà più neve sul Walzman comincerà. “A gennaio le zanzare balleranno” (!). I fiumi avranno così poca acqua che si potranno guadare camminando.
Quando visse Irlmeier, il pericolo veniva dall’Unione Sovietica. Apparentemente, le sue visioni hanno qualcosa di una guerra dell’epoca, e qualcosa di fantascientifico, come se due periodi si sovrapponessero. Il veggente disse che aveva rimandato la terza guerra mondiale la dichiarazione, da parte di Pio XII, del dogma dell’Assunzione di Maria al cielo, nel novembre 1950……
….. In sunto, ecco quelli che Irlmaier avvertiva come segni premonitori, con speciale riguardo alla Germania:
1. In primo luogo , una prosperità mai vista
2. Poi , un’apostasia come mai vista prima.
3. Poi una corruzione morale come non mai (“Quasi tutti i governi saranno governati da Satana) .
4. Poi arrivano un gran numero di stranieri nel paese .
5. C’è una grande inflazione . Il denaro perderà sempre più valore .
Come abbiamo visto, tra i segni che Irlmaier indicavano la guerra vicina, registrò il cambiamento del clima, il grande caldo in Baviera. ……
https://www.maurizioblondet.it/irlmaier-parlava-del-nosto-tempo/
Sul sito di Maurizio Blondet, ho trovato questa bellissima preghiera che nostro Signore Gesù Cristo insegnò a Marie-Julie Jahenny (1850-1941), per i 3 giorni di buio profetizzati per il futuro.
SUI TRE GIORNI DI BUIO
……Gesù le suggerì una preghiera per i giorni di buio. “Quando usciranno dalla terra grida spaventose, orribili, le urla delle anime in disgrazia che non devono più tornare alla mia misericordia, direte la preghiera seguente:
“Io ti saluto, ti adoro, ti abbraccio, o Croce adorabile del mio Salvatore.
Proteggici, conservaci, salvaci. Gesù ci ha tanto amato.
Sul tuo esempio, ti amo. Che la tua santa immagine calmi i nostri spaventi!
Che io non senta che calma e fiducia!”
Je te salue, je t’adore, je t’embrasse, ô Croix adorable de mon Sauveur. Protège-nous, garde-nous, sauve-nous. Jésus t’a tant aimé. A son exemple, je t’aime. Que ta sainte image calme mes frayeurs ! que je ne ressente que calme et confiance !
(Qui il sito che parla della stimmatizzata: http://mariejuliejahennypropheties.over-blog.com/)
…..
https://www.maurizioblondet.it/sui-tre-giorni-di-buio/
Il denaro dovrà ancora perdere molto valore, L’Euro ancora non si è svalutato molto. Questo è il punto riguardo al quale siamo ancora agli inizi: iperinflazione e svalutazione. Ma ci arriveremo, i fondi europei si basano su una fiducia dei mercati senza fondamento, e lo stesso vale per gli acquisti della BCE di titoli di credito. Stanno regalando soldi alle nazioni che non sono delle nazioni stesse, nè avranno la capacità di restituirli con la crisi che si prolungherà nel tempo( effetti della Brexit, guerra in Ucraina, problemi in Cina e altro che verrà, tra guerre e catastrofi preannunziate). I creditori privati ed istituzionali finiranno per perderli e da qui partirà la sfiducia internazionale verso l’Euro, con perdita pesante di valore della moneta comune.
Ci stiamo arrivando, ci stiamo arrivando
La GB è quella messa peggio perchè la Brexit li ha danneggiati già prima della guerra in Ucraina e del covid. Però alla fine è una realtà che, seppure interagente con il mercato dell’Ue, anche se meno di prima della Brexit, non ne fa parte. Nè ha l’Euro.
Perciò dobbiamo aspettare che i problemi finanziari esplodano nell’area Euro. Dell’Euro si parla, la moneta che ha sostituito il Marco tedesco nella Germania di Irlmaier. Ci stiamo arrivando anche qui, ma ci dobbiamo ancora arrivare, deve essere un fatto conclamato, che porterà ad una forte perdita di valore dell’Euro e ad aumenti abnormi dei prezzi, già iniziati sì, ma ancora non è iperinflazione. Quella sta in Turchia, al 70% in un anno. Regaliamoci una botta di inflazione del 70% annua ed ecco servite le rivolte. In Turchia non ci sono perchè è sostanzialmente una dittatura e vengono prevenute o soffocate sul nascere. In Ue che è costituita da Repubbliche, in buona sostanza, buona fortuna a noi. Di un male si deve morire 🙂
Edit
E magari in aggiunta all’inflazione il fallimento degli Stati nazionali dell’Ue
Se la dittatura è paragonabile al IX girone infernale, le democrazie i gironi li includono tutti, dal I al IX. Ma siccome al comune mortale che vive nelle Repubbliche gli è dato di “scegliere”, tutto pare filar liscio. Ma è sempre dal nono girone che si danno ordini.
Quindi se neanche da noi si vedono rivolte è solo perché sono soffocate in modi meno appariscenti.
Ha ragione Indo quando dice che sarà al segnale dell’élite che cominceranno i festeggiamenti.
C’è male e male. Ci si può anche spegnere serenamente.
Nelle Repubbliche non fila liscio niente, le persecuzioni, i condizionamenti, le fregature ci sono, ma sono più sottili. Sono imbonimenti, propaganda politica, segreti di Stato, illusione di contare qualcosa con il voto, mass media controllati da poteri occulti. Però se arriva l’iperinflazione e se falliamo non potranno darla a bere a nessuno, le persone, senza una prospettiva davanti e senza un reddito minimo, e specie se disabituata ai sacrifici, molto poco credente o comunque solo per abitudine, se la prenderà brutalmente con chi ha governato e amministrato fino ad allora. Con chi sarà ancora ricco, razziando il vicino di casa che non sà difendersi, svaligiando negozi, mettendo fuoco la casa del datore di lavoro che ha chiuso l’azienda, se la prenderà coi sacerdoti che predicano moderazione e il rispetto della proprietà privata, la sopportazione delle prove con grande pazienza e umiltà. Nelle Repubbliche democratiche atee il male è più nascosto e fà peggiori danni, contamina le coscienze assopendole poco alla volta, diffondendo disvalori fatti passare per conquiste civili, e facendo inseguire idoli terreni effimeri, il benessere solo fisico e materiale. Non ricorre a metodi violenti, salvo eccezioni di casi di maltrattamenti e omicidi compiuti dalle fdo, o permessi alle mafie. Per adesso ci risparmiano processi sommari e uccisioni ad opera di forze militari o paramilitari, ma quando verrà la dittatura ci ricorderemo che almeno qualche via di fuga c’era, che si poteva evitare uno scontro diretto violento con chi comanda. Quando verrà la dittatura comunista e islamista sarà chi comanda a venire a cercarci, anche se non avremo voglia di scontrarci direttamente con loro. Non rimpiangeremo tanto il passato, quanto di essere ancora vivi.
“Quando visse Irlmeier, il pericolo veniva dall’Unione Sovietica. Apparentemente, le sue visioni hanno qualcosa di una guerra dell’epoca, e qualcosa di fantascientifico, come se due periodi si sovrapponessero”.
Hai centrato il problema di queste profezie: una parte riguarda il tempo della guerra fredda, l’altra il futuro. E’ impressionante la descrizione del Poseidon costruito dai russi e la scomparsa dell’Inghilterra nella 3^ guerra mondiale.
A me si.
Aloisius Irlmaier!
riferendosi alla sua terra, la Germania, “a gennaio le zanzare balleranno”. In Germania !!!!
la prossimità dell’ estendersi della Grande Guerra in Europa, a causa della colpevole debolezza delle nazioni europee di fronte al delirio di sopraffazione americano, mi fa pensare sempre di più, che l’Ultimo Papa sia morto.
Resta un Pietro Romano (frutto della politica sinistrorsa della Curia Romana, cioè l’attuale regnante) a “pascere” il gregge tra mille tribolazioni.
quali peggiori tribolazioni di una pestilenza (indotta dalla cattiveria umana) e della Guerra totale ????
Non posso certo escludere con assoluta certezza che noi si possa vedere altri manichini vestiti di bianco, contemporanei o successivi a questo attuale, ma sicuramente non saranno Papi, e quindi definirli in qualche modo lascia il tempo che trova.
la Sede è vacante, proprio mentre siamo ad un passo dalla WW3.
Credo che la attraverseremo così come preconizzato da Irlmaier.
l’Orientale uscirà dal suo seggio per tutto distruggere ma quando il caos sarà giunto al culmine interverrà il Signore, mediante la Sfera della Redenzione, per evitare che sulla terra si spenga totalmente la Vita.
Nel frattempo vivremo l’Avvertimento ed il Miracolo.
Solo dopo, avremo nuovamente un Papa Santo ed il ritorno della Monarchia in Italia, Germania, Francia ed altri luoghi.
la Piazza Rossa sarà visitata dal Papa Atteso e la Statua della BV Maria innalzata in essa.
10 anni, io credo.
7 dei quali passati nell’Abominio della Desolazione. La negazione della Transustanziazione nell’Eucaristia per mezzo di questo fantoccio regnante o di un suo successore.
Questa sequenza di eventi è frutto dell’incrocio di varie Profezie e Veggenti che sono sicuro abbiate individuato.
Ancora non avevo letto tutti i messaggi di Sievernich,e in fondo neanche adesso.Solo volevo trascrivere tutte le citazioni bibliche e sono andato di fretta,ma mi sono fatto l’idea che aggiunga qualcosa a Garabandal e vada seguita moltissimo.Anche per le scalette temporali.Prima di tutto, la cosa piu’ importante mi sembra il collegamento causale tra Avvertimento e Sinodo,che in Conchita non c’è.Non solo coincidenza casuale.Forse Dio interviene con l’Avvertimento per bloccare il Sinodo Nessuna certezza,ma .sospettavo che il rinvio del Sinodo dopo fine 2023 potesse andare alle calende greche. Quanto alle scalette, tutto puo’essere,ma Sievernich parla di 3 anni diffcili:2020-2022. Riflettendoci,tendo a confermarmi nell’idea del 2022 come fine dei 100 anni di Satana per distruggere la Chiesa,e del 2021 come anno di esordio di un Natale nascosto,non diuna Settimana Santa.Lo scrissi e Massililiano inorridi’,poi attraverso il dott. GI seppi che ne parlavano alcuni messaggi di don Gobbi .Fatto sta che Isaia parla chiaro:Gesu’ si lamenta, dopo morto, col Padre(“Invano ho consumato le mie forze”etc,e il Padre invece gli estende la missione fino agli estremi confini della Terra(non dell’Universo).Gesu’ nella sua vita diceva di essere venuto per la casa d’Israele.La sua nascita storica fu per Israele.Il Natale dei Gentili è forse adesso,dal 2021,nascosto come il bambino di Medju e il Bambino misericordioso di Praga a Sievernich.2021: 490 anni da Guadalupe:settanta settimane.Nel manto stellato scritta una nascita regale e divina.Quindi invece di contare dalla morte di Benedetto XVI,se conto dal 2020-2021,arrivo al 2026-2027.Per questa settimana,come dice il Bambino a Sievernich,abbiamo ricevuto promessa di misericordia e rinvio o attenuazione della guerra.Con l’Avvertimento grandi cambiamenti. La settimana successiva, al 2033,potrebbe invece essere quella del castigo e della pulizia definitiva dopo la reazione dei faraoni di Wall Street e della Silicon Valley e della City.Useranno la pietra della Mecca contro la Croce.Non saprei dove collocare in questo quadro Petrus Romanus,ma sappiamo che avremo prima degli Antipapi.Ho scritto qui piu’ spunti che argomenti: chi puo’ ,se vuole,faccia ricerche documentabili,se trova interessanti gli spunti.Me, ormai, stare seduto mi ammazza.Non mi dispiace, ci sono sorti peggiori.Un ricordo per Benedetto XVI,mi ha dato tristezza, quasi rimorso,pensare come fu trattato.Bello il commento di Odifreddi,sul papato tragico di Benedetto.Ricordo come disse di sè, presentandosi da Papa,”Un semplice lavoratore della vigna!”.Il tono era di mite e timoroso rimprovero ,come dire “Perchè ce l’avete tanto con me?”.Ovviamente lo sapeva,ma questo non toglie niente alla verita’ ed efficacia di quel tono,di agnello perseguitato.
Non posso non far notare che la centralita’ della Germania nelle preoccupazioni del Bambino Divino di Praga,a Sievernich,è la centralita’ della Chiesa cattolica e la centralita’ dell’aborto e quando il Bambino Misericordioso dice che sta facendo Misericordia alla Germania,per questo lo fa e lo dice.D’accordo le ragioni umane per cui la Germania è minacciata dagli Usa,con l’intera Europa ,strategiche politiche economiche,il rapporto conla russia, la Hearland, etc.,ma cio’ che interessa sopra tutto al Bambino,giustamente, pare essere altro.ernich.Percio’ è evidente che forse dovremmo cominciare a parlare di piu’ di Sievernich,perchè è cruciale e magari il Brasile lo è per il Sud America.
Heartland
BENEDETTO XVI, LA FINE DEL VECCHIO, L’INIZIO DEL NUOVO, L’ANALISI DI GEORG GÄNSWEIN
Mons. Georg Gänswein:
In una delle ultime conversazioni che il biografo del Papa, Peter Seewald di Monaco di Baviera, poté avere con Benedetto XVI, nel congedarsi gli chiese:
“LEI È LA FINE DEL VECCHIO O L’INIZIO DEL NUOVO?”.
La risposta del Papa fu breve e sicura:
“L’UNA E L’ALTRO” rispose.
Il registratore era già spento; ecco perché quest’ultimo scambio di battute non si trova in nessuno dei libri-intervista di Peter Seewald, neanche nel famoso Luce del mondo. Si rinvengono solo in un’intervista, che egli concesse al Corriere della Sera all’indomani della Dichiarazione di rinuncia di Benedetto XVI, nella quale il biografo si ricordò di quelle parole chiave che figurano in certo qual modo come massima sul libro di Roberto Regoli.
In effetti devo ammettere che forse è impossibile riassumere più concisamente il pontificato di Benedetto XVI……..
…..Perciò, dall’undici febbraio 2013 il ministero papale non è più quello di prima. È e rimane il fondamento della Chiesa cattolica; e tuttavia è un fondamento che Benedetto XVI ha profondamente e durevolmente trasformato nel suo pontificato d’eccezione (Ausnahmepontifikat), rispetto al quale il sobrio cardinale Sodano, reagendo con immediatezza e semplicità subito dopo la sorprendente Dichiarazione di rinuncia, ……, aveva esclamato che quella notizia era risuonata fra i cardinali riuniti “COME UN FULMINE A CIEL SERENO”.
Era la mattina di quello stesso giorno in cui, di sera, un fulmine chilometrico con un’incredibile fragore colpì la punta della cupola di San Pietro posta sopra la tomba del Principe degli apostoli.
Di rado il cosmo ha accompagnato in modo più drammatico una svolta storica……
…….
segue….
…..continua
“Ugualmente brillante e illuminante è l’esposizione approfondita e ben documentata di don Regoli delle diverse fasi del pontificato.
Soprattutto dell’inizio di esso nel conclave dell’aprile del 2005, dal quale Joseph Ratzinger, dopo una delle elezioni più brevi della storia della Chiesa, uscì eletto dopo solo quattro scrutini a seguito di una “DRAMMATICA LOTTA” tra
• il cosiddetto “PARTITO DEL SALE DELLA TERRA” (“SALT OF EARTH PARTY”) intorno ai cardinali López Trujíllo, Ruini, Herranz, Rouco Varela o Medina,
• e il cosiddetto “GRUPPO DI SAN GALLO” [qui – qui] intorno ai cardinali Danneels, Martini, Silvestrini o Murphy-O’Connor [qui]; gruppo che, di recente, lo stesso cardinal Danneels di Bruxelles in modo divertito ha definito come “UNA SPECIE DI MAFIA-CLUB”.
L’elezione era certamente l’esito anche di uno SCONTRO, la cui chiave quasi aveva fornito lo stesso Ratzinger da cardinale decano, nella storica omelia del 18 aprile 2005 in San Pietro;
e precisamente lì dove a
• “una DITTATURA DEL RELATIVISMO che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie”,
• aveva contrapposto un’altra misura: “il FIGLIO DI DIO E VERO UOMO” come “LA MISURA DEL VERO UMANESIMO”.
Questa parte dell’intelligente analisi di Regoli oggi si legge quasi come un GIALLO MOZZAFIATO di non troppo tempo fa;
mentre invece la “DITTATURA DEL RELATIVISMO” da tempo si esprime in MODO TRAVOLGENTE attraverso i molti canali dei nuovi mezzi di comunicazione che, nel 2005, a stento si potevano immaginare.”
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/05/benedetto-xvi-la-fine-del-vecchio.html?m=1
Ritorno un momento,e cercando di controllarmi perchè a volte certe connessioni della memoria col ragionamento dazziel momento fanno bollire il sangue:quel certo famigerato Bettazzi,fino in fondo si conferma:nella centralita’ della Germania,di Ratzinger ,del Sinodo e dell’aborto recentemente ha detto cose pseudoscientifiche sul concepimento e sui primi mesi della gravidanza!!! IGli espeti hanno detto che fosse le ha dette in preparaione del Sinodo!Dimostrando cosi’ che lavora per SatanaVade retro!!!Sconcio, convertiti o tu sia maledetto.
Al posto di Ratznger prima lo dicevo a un Angelus alla gente, (Non prendetemi per matto se li meno)e poi vi avrei menato col bastone,scomunicati,tolti dai piedi,e chiamato a racolta le forze buone.Al diavolo lo Shwift.
Sono troppo arrabbiato per controllare i refusi prima di inviare! Chiedo a Dio di metterveli in conto.Vigliacchi sporchi!!!
Remox nell’originale della profezia di Malachia i motti sono numerati?? O la numerazione è stata un’aggiunta postuma?? Dico questo perché in alcuni testi si arriva fino a 111 e la frase finale che conosciamo non è indicata con 112, come a dire che tra il 111 gloria olivae e la frase ultima ci possono anche essere altri Papi, non considerati ( che dovrebbero essere i 2 antipapi). grazie
https://books.google.it/books?id=AhkR3M8Q3AUC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false
Puoi controllare da solo, pag. 307-311. I motti dei Papi non sono numerati
Ok grazie
La morte di Benedetto XVI segna la fine della chiesa cattolica dei primi2000 anni; oltre non ce ne sarà un’altra perché il cristianesimo è in fase di evaporazione; Bergoglio non è papa per il semplice fatto che sta conducendo la chiesa alla sua completa dissoluzione in un clima di assoluta incertezza e confusione. Tra papa Benedetto e Bergoglio vi è un abisso: filosofo e teologo fine il primo, semplicemente confusionario il secondo. Qual è il problema? La religione cattolica è sempre stata ritenuta rivelata e quindi per sua natura non può evolvere e cambiare: la si deve accettare così com’è o non la si accetta. Non da adesso, molti uomini della gerarchi ecclesiastica hanno preteso di applicare alla chiesa le stesse dinamiche delle società umane: il progressismo. Non hanno capito che le dinamiche introdotte nella chiesa la distruggono perché il messaggio evangelico èin antitesi con le dinamiche del mondo. Papa Benedetto è stato limpido: la chiesa non può seguire il progressismo né tantomeno il relativismo; la gerarchia non più fedele alla dottrina non poteva sopportare papa Benedetto. In passato c’erano stati alcuni teologi che avevano previsto la catastrofe ed indicato anche le cause: tutto inutile. A tal proposito riporto alcuni stralci dagli scritti di padre Julio Meinvielle:
Julio Meinvielle – “Amó la verdad” Cf. 2 Tes 2,10
{…Volendo analizzare le origini del “progressismo” nel mondo cattolico, non si può fare a meno di ricordare, anzitutto, che coloro che usano in maniera sistematica la parola progressismo sono i comunisti, perché per essi la storia si sviluppa in un processo dialettico che va dal peggio al meglio. Così, per esempio, per essi la società feudale si sviluppa in un processo dialettico verso la società borghese o liberale, la borghese verso quella socialista e questa, infine, verso quella comunista. Ciononostante, per progressismo si può anche intendere (in senso generale) il cammino della società verso condizioni e stadi più evoluti di sviluppo. Tuttavia, noi, quando parliamo di progressismo, intendiamo alludere a quel fenomeno che si avverte oggi nella Chiesa e che recentemente è diventato di moda a causa di forzate interpretazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. La stampa mondiale ha diviso i Padri conciliari in due grandi correnti: una, quella degli innovatori e amici delle riforme, definiti progressisti; l’altra, dei Padri più preoccupati di conservare le legittime tradizioni, qualificati conservatori, reazionari e integralisti. Nel parlare qui di progressismo, vogliamo anche alludere a un movimento che si può osservare oggi nella Chiesa e che sostiene dottrine e attitudini che devono essere considerate come errori deviazionisti, avvertendo però che non tutti coloro che si definiscono progressisti devono essere qualificati in questo senso censurabile. Infatti, ve ne sono alcuni che, non conoscendo in pieno il contenuto del termine progressismo così come è propagandato oggi, si definiscono progressisti, ma chiedono solo un progresso legittimo e necessario nella Chiesa. Dobbiamo anche notare che, benché il teilhardismo sia una versione del progressismo, possono esistere e di fatto esistono, altre manifestazioni censurabili di progressismo. Tutto ciò fa vedere come il progressismo, che oggi si diffonde, è un errore ambiguo, che può ammettere molte versioni, tendenze, deviazioni più o meno gravi, ma sempre di carattere ambiguo. Questa nebulosità l’ha segnalata Paolo VI, nel suo messaggio ai cattolici di Milano, indirizzato il 15 agosto1963, nel quale dice: “Noi percepiamo che le ricchezze delle tradizioni religiose sono minacciate dalla diminuzione e dalla rovina; minacciate non solo dall’esterno ma anche dall’interno; nella coscienza del popolo si modifica e si dissolve la sana mentalità religiosa e la tradizionale fedeltà alla Chiesa, che sono il fondamento e la fonte di questa ricchezza. Il nostro timore è proporzionato al valore del patrimonio spirituale che abbiamo la responsabilità di amministrare. La fede di Sant’Ambrogio, l’eredità di San Carlo, lo sforzo apostolico degli ultimi Arcivescovi, appaiono compromessi, non tanto per l’usura naturale del tempo, quanto per un certo mutamento radicale e irresistibile che sostituisce alla concezione di vita del nostro popolo, altra concezione che non si può definire se non con il termine ambiguo di progressista; essa non è né cristiana né cattolica”. Il fenomeno progressista Per caratterizzare il fenomeno progressista nella Chiesa, possiamo utilizzare gli articoli che la rivista Le Monde et la Vie pubblica nel suo numero di dicembre 1962, sotto il titolo “Dove va la Chiesa di Francia?”.Leggiamo a pag. 63: “Sul piano dottrinale, Papa Pio XII, il 13 luglio 1949, colpì con la scomunica i comunisti ed i loro complici. Tre mesi più tardi, Mounier, commentando questa condanna, avanzò l’ipotesi che fosse un grosso errore storico, il che permise di dire da parte di un degno Padre Cappellano ai suoi studenti, il 15 agosto 1958, in presenza del Vescovo di Nancy: i vostri maestri non sono né il Papa né i Vescovi, ma Emmanuel Mounier e Péguy. E’ evidente che Péguy era citato nella sua originaria e poi superata forma socialista e proletaria”. Queste tendenze progressiste sono espresse più chiaramente in una rivista cattolica, Témoignage Chrétien. L’11 marzo 1955, Mons. George Suffert scriveva che nel cuore dei cattolici vi sono oggi due Chiese: una Chiesa visibile, quasi del tutto decomposta, immersa nel capitalismo, che persegue una politica europea discutibile ed è condotta da vescovi di altra epoca ed invece una Chiesa ideale, formata da alcuni cristiani aperti, che rappresentano l’avvenire del cristianesimo, perché lottano gomito a gomito con il proletariato e auspicano, nel fondo del cuore, una Chiesa visibile più santa, più libera dai compromessi e dal denaro. I sacerdoti della nuova ondata ecclesiastica non si curano, vi si dice, della talare, del rosario, di Lourdes, di Montmartre e della liturgia, si dispensano dal ministero oscuro e fecondo del catechismo, confessionale e dei sacramenti ai moribondi, ma sono solo interessati ad una certa azione politica iniziata dai preti operai. Questa azione politica è quella che ha strappato a un deputato SFIO della Creuse la seguente confessione, che esprime tutto il programma del clero progressista: “Io avevo un feudo socialista completamente tranquillo. I Padri della Souterraine (Sacerdoti della Missione di Francia) me lo hanno fatto perdere, favorendo la vittoria del comunismo in esso”.Nello stesso numero della rivista francese che stiamo esaminando, c’è una intervista con Padre Boyer. Padre Boyer è un sacerdote che prima fu prete operaio, poi si accostò al comunismo e più tardi ritornò nella Chiesa, ma non in una posizione progressista, anzi, al contrario, in una totalmente opposta. Oggi dirige Action Fatima e lotta strenuamente contro i teilhardisti. Orbene, in questa intervista Padre Boyer dice: “i media progressisti della Chiesa danno poca importanza alla Messa individuale e quotidiana. Ritengono che sia la comunità a dover pregare e partecipare collettivamente alla Messa. Si è,5 inoltre, adottata la Messa detta in un quarto d’ora. Già Teilhard aveva semplificato la Messa. Diceva la Messa sopra il mondo: una Messa ben strana, senza altare, senz’ostia, senza vino, nella quale l’officiante offriva a Dio il mondo intero, tutto riunito. Certi gruppi, come quelli del Prado di Lione, sono andati più lontano: non insegnano alcunché sull’inferno, Satana e sul peccato ai giovani del Catechismo. Tutto ciò costituisce uno scisma morale, … Padre Boyer avverte che, in Francia, “l’intossicazione comincia nell’Istituto Cattolico di Parigi; continua poi attraverso i Gesuiti e i Seminari, ed è filtrata, dosata, somministrata attraverso il veicolo delle licenze e dei dottorati. I Seminari inviano i loro migliori allievi all’Istituto Cattolico. In seguito si dice ai neofiti: noialtri non possiamo dire quel che si dice al popolo volgare sinché non si sia entrati nei grandi segreti. Poi, un giorno, verrà un Concilio e legalizzerà tutto ciò. Frattanto, l’iniziato è divenuto curato di Parrocchia, Direttore di Seminario, Vescovo o che so io. In quest’opera i Gesuiti formano un blocco con Teilhard. Tutto si compie, giova ripeterlo, con una assoluta discrezione che non si può descrivere in un articolo. Concedo che questi giovani credono di agire per il meglio, al pari della maggioranza dei loro professori; tuttavia la purezza delle intenzioni non giustifica l’errore”}.
La corruzione della dottrina è un dato certo; l’influsso della massoneria è costante come pure l’infiltrazione della stessa nell’alta gerarchia ecclesiastica. E qui entra anche la politica; sembrerebbe naturale che la chiesa allo sbando si riversasse su movimenti operaisti; questo avvenne all’inizio per pochi elementi, ma poi la massoneria fece deviare l’intellighenzia cattolica sul fronte opposto del liberalismo per vie trasversali come i diritti (anche quelli contrari al diritto naturale come l’aborto), la questione ecologica, ecc.; ciò non deve meravigliare: i comunisti italiani degli anni cinquanta, sotto l’azione della massoneria, sono diventati per gradi poi semplicemente democratici alla Obama, paladini dei diritti …In questo senso riporto altro stralcio che si focalizza sul filosofo Maritain:
{Maritain — morto poche settimane fa (nota: era il 28 aprile 1973) — ha riempito il processo e il declino della Chiesa in questi ultimi sessant’anni. Quando il gruppo intellettuale argentino, quello dei Corsi di cultura cattolica, lo scoprì negli anni Venti, Maritain si era fatto conoscere come l’autore di “Antimoderne”. Un vigoroso risveglio dell’intelligenza cattolica fu una realtà, quindi, a livello mondiale con figure del rilievo di Chesterton, Belloc, Massis, Claudel, Papini, Psichari, Péguy e lo stesso Maritain. Questo vigore raggiunse anche la politica che, con l’“empirismo organizzativo” di Charles Maurras, si avvicinò alle grandi linee della politica del bene comune di Aristotele. Maritain, che in filosofia aveva scoperto San Tommaso, in religione aveva frequentato il “mistero della Chiesa” di Clérissac, in politica aveva aderito a L’Action Française di Carlo Mauras. C’era una grande coerenza nella personalità intellettuale del giovane Maritain che era, a sua volta, un riflesso di quella che esisteva nelle forze preponderanti della Chiesa francese. La sintonia tra cultura filosofica, politica e religione all’interno del settore cattolico non poteva non preoccupare seriamente le logge massoniche, denunciate come pericolo per la Chiesa, la Cultura e la Patria nell’Antimoderne .
C’era quindi da aspettarsi un contrattacco di tutte le forze sovversive contro questo rinascimento politico-religioso, il cui centro era il cattolicesimo francese. Il motivo non era difficile da trovare. Durante tutto il pontificato di san Pio X, morto nel 1914, si fece l’impossibile per ottenere la condanna romana de L’Action Française. Con Pio XI, che non era dotato del carisma che è presente solo nei santi, si sperava di realizzarlo. Per questo avrebbero tentato tutti i mezzi, compreso quello di mettere nelle mani del Pontefice numeri falsi del quotidiano L’ Action Française, pieno di bestemmie sacrileghe, che avrebbero fatto infuriare di fatto il Pontefice, che si distinse per la sua fede intrepida. Già nel 1926, Roma condannò pubblicamente la scuola politica de L’Action Française.
È facile prevedere cosa sarebbe successo dopo. Maritain, per estrazione familiare ed educazione, incline all’illuminismo delle logge, trovò l’occasione di rompere con L’Action Française e, con questa rottura, ripudiò anche il rifiuto del mondo e della politica moderna, che fino ad allora ebbe un risultato evidente, abbracciando il culto dei miti liberali e democratici. Ma, non potendo abbracciare questo culto, se prima non avesse distrutto la concezione cattolica della politica, strutturata intorno all’idea del cristianesimo, iniziò a distruggere questa idea e scrisse nel 1930 “Religion et Culture” e “Integral Humanism” nel 1934. Distrutto il cristianesimo tradizionale, ne fu sostituito un altro, democratico, liberale e laico, la cui esposizione culminerà nella seconda guerra mondiale con “I diritti dell’uomo e il diritto naturale” e con “Cristianesimo e democrazia”.
Maritain rimase fedele, in linea generale, alla filosofia speculativa di san Tommaso ed esercitò su di essa un potente influsso; non così, invece, nella politica in cui ebbe un’influenza ancora maggiore, specialmente nelle nuove generazioni cattoliche, sia direttamente attraverso i suoi libri, sia indirettamente attraverso i suoi discepoli, alcuni dei quali eccezionali come Emmanuel Mounier. Tutti i movimenti di democrazia cristiana nel mondo —fino ad allora ispirati al modello italiano di Luigi Sturzo— si sono ispirati ai libri e alle idee di Maritain; allo stesso modo, tutta la letteratura politica cattolica si ispirò ai suoi libri, che provocarono, soprattutto nei paesi cattolici, un avvelenamento delle idee politiche e della politica religiosa. Tutto ciò doveva produrre, a sua volta, confusione e indebolimento della stessa fede cattolica nelle nuove generazioni. Prodotta la bancarotta della buona dottrina in politica, i media cattolici sono rimasti indifesi contro il liberalismo, il socialismo e il comunismo. …
La verità della Chiesa e della civiltà cristiana è una e sola. Se la civiltà cristiana è distrutta, la Chiesa è distrutta. Maritain ha distrutto il cristianesimo, i suoi discepoli oggi distruggono la Chiesa}.
Una curiosita’:tra i conferenzieri che furono invitati agl’incontri organizzati da Antonietta Cappelli, ci fu pure Luigi Bettazzi.Questi s’infiltrano ovunque,hanno una spiccata predisposizione verso i lontani nella fede.Speriamo solo che invece di canonizzare Antonietta Cappelli,non canonizzino Mons. Bettazzi.
Altro ricordo di Ganswein su un episodio che fece discutere:
https://www.corriere.it/cronache/vaticano-news/23_gennaio_05/ganswein-scioccato-francesco-ratzinger-53c8416c-8cfb-11ed-8af7-148d8b1b948e.shtml
Gaswein ha le carte in regola per diventare un “capo popolo” per la fazione contraria a Francesco
il rischio di uno scisma negli Usa – Corriere.it – . (italy24.press)
il rischio di uno scisma negli Usa –
Il “partito” che, anche abusivamente, ha fatto riferimento a Ratzinger rischia di creare instabilità nella Chiesa. E c’è il rischio che il “fronte americano” spinga contro papa Francesco
Trastullarsi con il katéchon di São Paulo è forse eccessivo, viste le risonanze escatologiche e apocalittiche legate alla misteriosa figura di «colui che trattiene».
Tuttavia, certo, negli ultimi anni Benedetto XVI ha rappresentato, come Papa emerito, un “decisivo elemento di stabilizzazione e distensione”, riflette in Vaticano chi lo conosceva molto bene. «Soprattutto sul fronte di chi, più o meno abusivamente, si è ispirato a lui e si oppone a Francesco, la morte di Joseph Ratzinger potrebbe provocare due effetti opposti. O pacificare ulteriormente, il che, peraltro, è improbabile. O, più probabilmente, causare forte instabilità, in Vaticano come nella Chiesa universale”.
Benedetto XVI, del monastero Mater Ecclesiae, è stato esemplare dal punto di vista di quello che un tempo, quando era più diffuso, si chiamava «sensus Ecclesiae». Il Papa è il Papa, per un cattolico non è possibile scegliere come riferimento quello che più si avvicina alle proprie idee. Una lezione che Ratzinger aveva dato subito, il 28 febbraio 2013, rivolgendosi ai cardinali poche ore prima che diventasse effettiva la sua rinuncia al pontificato, senza poter sapere chi sarebbe stato il suo successore: «Tra voi, tra il Collegio dei Cardinali, eccolo anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata riverenza e obbedienza”. Le stesse parole che ha ripetuto a Francesco quando il nuovo Papa lo ha chiamato a Castel Gandolfo la sera della sua elezione.
Così, per quasi dieci anni, attraverso i suoi scritti o le confidenze affidate al biografo Peter Seewald, Le parole di Ratzinger hanno frenato le spinte centrifughe più evidente. E non sono solo gli estremisti, i «sedevacantisti» o vari complottisti che non gli hanno mai perdonato la sua rinuncia o hanno immaginato che non fosse valida e Benedetto fosse stato costretto da chissà quali poteri: «Sono tutte sciocchezze. Nessuno ha cercato di ricattarmi. Non l’avrei nemmeno permesso», ha spiegato l’emerito.
I malumori sono cresciuti negli anni e hanno avuto man mano epicentro dell’opposizione gli Stati Uniti.
Ne parliamo da tempo “scisma” della destra cattolica statunitense, ostile a Bergoglio e ricco di finanziamenti e reti, che aleggia da anni come uno spettro, una minaccia alla quale Francesco aveva già risposto con pacato ma secco, nel 2019, parlando ai giornalisti: «Prego che non ci sia scisma, ma io non ho paura: ci sono stati tanti scismi nella Chiesa…».
Il panorama è comunque vario. C’è la parte più estrema e colorita, rappresentata dall’ex nunzio a New York Carlo Maria Viganò, ora arcivescovo a riposo che già ha chiesto le dimissioni di Francesco nel 2018 e nel frattempo lo ha accusato, tra l’altro, di essere “dalla parte del Nemico”, cioè di Satana, e di guidare con un “falso magistero” una Chiesa che vuole essere il “braccio spirituale del Nuovo Ordine Mondiale e fautore della Religione Universale” per concretizzare “il progetto della Massoneria e la preparazione all’avvento dell’Anticristo”. C’è il cardinale ultraconservatore Raymond Leo Burke, già amico e poi in polemica con Steve Bannon, leader degli espliciti avversari. E poi c’è la resistenza meno esplicita ma più insidiosa: a novembre i vescovi Usa hanno eletto a maggioranza il nuovo presidente Timothy P. Broglioordinario militare ed ex segretario dell’allora cardinale segretario di Stato Angelo Sodano, candidato notoriamente molto distante da Francesco.
Chi non ha mai digerito il pontificato di Bergoglio si sta organizzando, non è un mistero che stia già pensando al prossimo conclave. Il punto di riferimento dell’ala più conservatrice, in Vaticano, è il cardinale guineano Roberto Sara77 anni.
All’estremo opposto, c’è l’altro temuto “scisma”, quello “progressista” che ha come riferimento Germania e il Sinodo della Chiesa tedescacon discussioni sul sacerdozio femminile, la possibilità di benedire le coppie gay, la revisione del celibato sacerdotale obbligatorio (“per alcuni sacerdoti sarebbe meglio se fossero sposati”, osservava il cardinale tedesco Reinhard Marx), insomma una serie di questioni dibattute soprattutto tra i fedeli del Nord Europa.
Nel mezzo, tra Spagna, Francia e persino Italia, malumori di vescovi silenziosi che non sono ancora emersi. Francesco sa tutto questo. Il Sinodo che si riunirà nell’ottobre 2023 si avvicina, non a caso ha voluto allungare i tempi e prevedere una seconda parte nel 2024, per far placare le crescenti tensioni. Il pontefice vuole che la Chiesa rifletta su se stessa e trovare nuovi modi per parlare al mondo, senza barricate o balzi in avanti: fino a parlare di “arretratezza” ideologica e di “progressismo” come “testimonianza dell’infedeltà”.
https://www.indianpunchline.com/us-climbs-escalation-ladder-in-ukraine/
4 GENNAIO 2023 DI MK BHADRAKUMAR
Gli Stati Uniti salgono la scala dell’escalation in Ucraina:Edificio colpito da 6 missili HIMARS di fabbricazione statunitense il giorno di Capodanno uccidendo almeno 89 coscritti russi, Makeyevka, Ucraina.
{…Ora, l’attacco di Capodanno arriva mentre l’amministrazione Biden sta cercando di fornire miliardi di armi all’Ucraina, affermando anche che evitare uno scontro diretto con la Russia è stata una delle massime priorità degli Stati Uniti.
Ad ogni modo, anche se l’intelligence russa avrebbe una buona idea della posizione degli ufficiali della NATO che conducono le operazioni ucraine, finora non sono stati presi di mira. Questo è il motivo per cui la decisione del Ministero della Difesa russo di lunedì di evidenziare che i missili Himars forniti dagli Stati Uniti hanno ucciso decine di soldati russi domenica notte avrebbe causato qualche disagio a Washington.
La grande domanda è se anche Mosca ora salirà la scala dell’escalation e prenderà di mira direttamente il personale militare americano schierato in Ucraina.
Naturalmente, qualsiasi uccisione di personale militare americano in Ucraina farà notizia molto dannosa nel ciclo di notizie statunitensi per l’amministrazione Biden. Finora, non c’è stato un solo caso di sacco per cadaveri arrivato dall’Ucraina. …}
Come nel caso dei gasdotti, Mosca non risponderà direttamente: non è necessario; sanno che gli HIMARS sono gestiti direttamente dagli Usa e più che una reazione di forza, è una reazione isterica all’andamento della guerra che è iniziato ultimamente in modo sfavorevole per l’Ucraina e gli Usa. L’analisi è dello stesso autore e risale a novembre:
https://www.indianpunchline.com/conflict-in-ukraine-is-doomed-to-escalate/
{30 novembre 22 – Il conflitto in Ucraina è destinato a intensificarsi.
….La visibile accelerazione dell’offensiva russa a Bakhmut nelle ultime settimane sta drasticamente accorciando i tempi per la cattura della città da diverse settimane al massimo nei prossimi giorni. Segni simili stanno comparendo anche a Maryinka e Ugledar nella regione del Donbass.
Se Bakhmut è il fulcro della linea di difesa ucraina nel Donbass, Maryinka è da dove le forze ucraine stanno bombardando la città di Donetsk; e la cattura di Ugledar consentirà alle forze russe di spostarsi verso la città di Zaporozhye e scongiurare definitivamente qualsiasi futura sfida al ponte di terra verso la Crimea e verso i porti del Mar d’Azov.
Il filo conduttore qui è che il continuo rafforzamento delle forze russe dispiegate nel Donbass dopo la mobilitazione di quasi 400.000 soldati sta iniziando a mostrare i suoi primi risultati. Per una volta, le forze russe sono più numerose dell’Ucraina e le fortificazioni russe sono state notevolmente rafforzate.
La caduta di Bakhmut segnerà che la battaglia del Donbass, che è il filo conduttore dell’operazione militare speciale russa, sta entrando nella sua fase finale. La linea di difesa ucraina nel Donbass si sta sgretolando. Il controllo russo del Donbass è a portata di mano in un futuro immaginabile.
Cosa succede dopo? L’obiettivo russo potrebbe essere quello di allontanare le forze ucraine dalla regione del Donbass e mantenere le steppe a est del fiume Dnepr come zona cuscinetto. In effetti, l’oblast di Dnipropetrovsk è anche ricco di risorse minerarie, contenente grandi giacimenti di minerale di ferro, minerale di manganese, minerale di titanio-zirconio, uranio, carbone antracite, gas naturale e carbone di petrolio e lignite ed è il principale centro dell’industria siderurgica ucraina, a parte dall’essere una regione di coltivazione intensiva di cereali, allevamento di animali e industria lattiero-casearia. La sua perdita sarà un duro colpo per Kiev. In termini politici, la narrazione della vittoria a Kiev – che l’Ucraina sta vincendo la guerra e sta per conquistare la Crimea, ecc. – sta diventando insostenibile ancora per molto.
Nel frattempo, anche l’Europa sta lottando con i suoi demoni – incapace di scrollarsi di dosso l’idea di un prezzo massimo del petrolio russo che sicuramente farà boomerang e aggraverà ulteriormente la sicurezza energetica dell’Europa; necessità di intensificare ancora le importazioni di GNL dalla Russia, che è molto più conveniente che dall’America; l’Europa non è in grado di rispondere al lancio della legge di riduzione dell’inflazione altamente consequenziale negli Stati Uniti o alla migrazione dell’industria europea in America; l’incapacità dell’UE di rafforzare il ruolo internazionale dell’euro nell’assorbire parte del risparmio mondiale in eccedenza, e così via.
Pertanto, in questo momento decisivo, di fronte a un’imminente escalation del conflitto in Ucraina nelle prossime settimane, i neocon negli Stati Uniti stanno cercando di intensificare le forniture di armi all’Ucraina. I neocon vincono invariabilmente le battaglie per il territorio nella Beltway, specialmente sotto un presidente debole. Se i repubblicani intensificano le indagini su Biden, la sua dipendenza dai neocon non farà che aumentare nel periodo a venire.
La propaganda del cambio di regime in Russia non svanirà nemmeno di fronte alla cruda realtà emergente della situazione di base emergente in Ucraina. L’obiettivo dei neoconservatori, come ha affermato succintamente lo storico investigativo Eric Zuesse , è “distruggere la Russia così velocemente che la Russia non sarà in grado di distruggere l’America per rappresaglia”. L’assoluta assurdità del pensiero è evidente per tutti tranne che per i neoconservatori. Quindi, ora sosterranno che l’errore cardinale commesso dagli Stati Uniti in Ucraina è stato il loro fallimento nel mettere gli stivali sul terreno in quel paese nel 2015 stesso.}
Qui gli Ucraini devono sempre perdere da quanto scrivi e invece hanno respinto i Russi a Kiev Kerson e Kharkiv , hanno riconquistato il 40 % del territorio perso, non è che sei un poco di parte e leggi troppo la propaganda Russa,)) riporti sempre cose a favore dei Russi, io parteggio per la pace , ma le chiacchiere stanno a zero , contano i fatti
Quanto da me riportato non proviene da fonti russe ma da terze parti, per la precisione da un rispettabile diplomatico indiano. MK Bhadrakumar è stato diplomatico di carriera presso il Servizio Esteri indiano per oltre 29 anni, con vari incarichi tra cui la missione di ambasciatore dell’India in Uzbekistan (1995-1998) e in Turchia (1998-2001); certamente ha avuto le sue buone ragioni per scrivere quanto ho sopra riportato. Se ho ben capito, ma mi posso sbagliare, l’attuale strategia russa consiste nel ritirarsi parzialmente dai territori occupati che avrebbero comportato troppe perdite inutili e concentrarsi a triturare l’esercito ucraino in posizione di attacco; nel contempo dietro gli Urali le industrie sfornano dai 100 ai 150 missili giornalieri per disarticolare l’intero territorio ucraino. Tale strategia ricalca quella di Stalin nella seconda guerra mondiale: le industrie militari dietro agli Urali in modo da avere gli arsenali sempre pieni; se la guerra andrà alla lunga saranno gli arsenali occidentali ad avere problemi. La strategia fa vincere le guerre sia nel presente come in passato. Nel suo De bello Gallico, Cesare descrive l’assedio di Alesia e riferisce che l’esercito gallico giunto in soccorso pose l’esercito romano a sua volta sotto assedio con duecentoquarantamila fanti ed ottomila cavalieri esterni. Per i romani sarebbe stata una disfatta totale … ma il genio di Cesare condusse l’esercito romano ad una fra le più gloriose imprese di tutti i tempi. Il generale russo Sergey Surovikin da pochi mesi in carica pare abbia imboccato la strategia giusta.
Profezia del 16 febbraio 2018, di Edson Glauber su Papa Benedetto XVIhttp://www.temponuovo.net/video/edson-papa.html
CONFLITTO MONDIALE | Le profezie della terza guerra mondiale, di Claude d’Elendil (wordpress.com)
Ricordiamo l’avvertimento dato a La Salette:
Melanie Calvat ha evocato il pontificato di due papi e li ha definiti “mangiati dai vermi, piatti, dubbiosi”. Il testo originale è:
“… Ma prima di questo tempo (di tribolazioni) ci sarà due volte una pace di breve durata, due Papi mangiati dai vermi, piatti, dubbiosi.
(Lettera datata Galatina, Italia, 30 settembre 1894).
Francesco Bergoglio essendo fuori dalle profezie di Malachia (che sono sempre state verificate in un modo o nell’altro), resta da aspettare il suo successore… da cui non ci si può aspettare nulla di buono. Molti eventi sono attesi per la prossima primavera e un “ritiro” di Francesco, per motivi di salute, sarebbe un nuovo indicatore cronologico che aprirebbe la porta a nuove disavventure; nel mondo e all’interno della Chiesa stessa.
Il carattere illegittimo, persino eretico, del suo successore sarà il frutto del rinnovamento dei cardinali elettori, operato da Francesco. Tutto è bloccato in questo senso. È questo secondo papa, “piatto, dubbioso e mangiatore di vermi”, che deve essere temuto a causa della sua collusione con i rivoluzionari e altri attori delle prossime guerre civili.
Rivelandoci la cronologia degli eventi – fisici, spirituali e morali – che ci avrebbero portato a una terribile guerra in Europa, Alois Irlmaier ci ha avvertito del deterioramento finale delle relazioni Est-Ovest. Sebbene non documentata, l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022 è stata solo una mezza sorpresa, ma è arrivata quando molti altri segni non sono stati soddisfatti. Questa guerra geograficamente contenuta era quindi destinata a durare.
Questa cronologia, che ha circa settant’anni, è terribilmente attuale:
1 – Prima di tutto ci sarà benessere materiale come mai prima d’ora!
2 – Poi seguirà la perdita della fede, come mai prima.
3 – Su questo ci sarà la perversione della morale, come mai prima d’ora.
4 – In quel momento un numero significativo di stranieri arriverà nel paese.
5 – Ci sarà una grande inflazione. Il denaro perderà il suo valore ancora e ancora.
6 – Poi seguì la rivoluzione.
7 – Poi i russi attaccheranno da ovest durante la notte.
Ed ora? Nel “2021” ho sottolineato l’importanza dell’anno 2023. Una delle quartine dell’abbazia di Orval – molto probabilmente lasciata da Nostradamus durante il suo soggiorno in questo luogo – suggerisce ancora una grande mortalità legata a questa data;
Di sventura la Francia soffrirà, Anno duemila e circa più tre:
La gente perirà,
poi il folle miracolo salverà
Capo divino portato escluz nella città di Troye
Nelle “vicinanze” delle “milliadi” – secondo millennio – ci sono “due” e “tre”. Anche se può sembrare un po’ “capillotratta”, questa formulazione, che si verifica nel contesto profetico generale, merita tutta la nostra attenzione.
La domanda che tutti si pongono ora è se l’anno 2023 – e più precisamente la fine di luglio – vedrà questa massiccia invasione russa verso l’Occidente; fino a Berlino e in Francia.
La cronologia di Irlmaier ci dice il tempo, così come le profezie di Marie-Julie Jahennie. Il 2023 fa parte del segmento 2021-2024, suggerito da questa estasi:
Marie-Julie Jahenny, morta all’età di 90 anni il 4 marzo 1941 a La Fraudais, ci ha lasciato un’indicazione molto speciale sotto forma di date: “da 80 a 83”. “La terra che ti ha visto nascere, e che ti vedrà spirare, sarà terribilmente minacciata, specialmente dai tempi dell’80-83.”
Leggere questa estasi come un conto alla rovescia, che separa il 1941 dal 2021, è l’unica soluzione logica a questo enigma che va avanti dal 1882. Quando ci ha rivelato queste parole dal Cielo:
« La Francia diventerà maomettana, negando la divinità di Cristo. “, datato 14 luglio 1881, ci ha dato l’ora della punizione; sopprimere l’apostasia di massa della Francia e, più in generale, dell’Occidente.
È necessaria cautela, ma il formidabile fascio profetico non può essere ignorato. L’ipotesi di un massiccio scoppio di conflitti nel 2023 è più che mai sul tavolo e la scomparsa di Benedetto XVI, ultimo papa della profezia cosiddetta “malachica”, è un ulteriore segno della vicinanza della Pena.
Se i prossimi tre mesi devono essere esaminati con la massima attenzione, è soprattutto da aprile che dovrebbero apparire i segni. Il 2023 rimane l’ipotesi più illuminata e i segni umani e morali sono evidenti. Il conflitto tra Russia e Ucraina non può rimanere così a lungo ed è destinato a diffondersi; in particolare attraverso i Balcani.
Si suppone che l’iperinflazione e i fallimenti profetizzati abbiano un esito terribile con un “collasso della terra” che deve portare via tutte le fortune e causare il collasso dell’eurozona. Questo violento arresto dell’intera economia occidentale deve creare condizioni favorevoli, consentendo alla Russia di lanciare la sua offensiva in Occidente.
Se l’inflazione, prevista da Marie-Julie, Madeleine Porsat, padre di Ravignan nel 1847, suor Catherine Filljung e Nostradamus, c’è e deve aumentare, non è un caso. Lo stesso vale per “il numero significativo di stranieri” o il conflitto con la Russia.
Si attendono segnali ed eventi gravi, in particolare nei Balcani. Quelli relativi all’Iran e all’Inghilterra sono in corso. Per quanto riguarda Gerusalemme, questa città dovrebbe a sua volta vivere eventi drammatici ed essere uno degli ultimi segni. Sta accadendo qui e ora.
Solo i segni annunciati saranno in grado di confermare la data del conflitto.
https://www.google.com/amp/s/www.ilpost.it/2023/01/06/carri-armati-occidente-ucraina/%3famp=1 intanto Germania e Francia forniscono carri armati all’ Ucraina.
Si avvicina l’invasione russa?
La falsa chiesa di Bergoglio sta evaporando e pure esplodendo:
https://www.marcotosatti.com/2023/01/06/laddio-a-benedetto-e-il-cuore-meschino-di-papa-francesco-el-caminante/
{…I mediocri si circondano di persone più mediocri di loro per poterle gestire a piacimento e per nascondere la propria mediocrità. È quello che ha fatto Bergoglio appena salito al soglio pontificio. Ed è stato dimostrato per l’ennesima volta con la morte di Papa Benedetto XVI.
Riassumo qui alcuni avvenimenti degli ultimi giorni, per lo più aneddotici, ma che rivelano l’animo meschino e gretto di Papa Francesco. Alcuni sono pubblici; altri, invece, mi sono state affidati da fonti discrete che percorrono i corridoi del Sacro Palazzo.
– Prima ancora che si diffondesse la notizia della morte di Benedetto XVI, da Santa Marta erano già partiti gli ordini: il lavoro in Vaticano sarebbe continuato come sempre. In altre parole, “qui non è successo niente”. Coloro che lavorano nella Santa Sede – chierici e laici – hanno fatto sapere che se non avessero sospeso le loro attività per poter partecipare almeno alla messa funebre, avrebbero comunque preso il giorno di riposo. Santa Marta dovette allora scendere a un compromesso: avrebbero potuto partecipare alla messa, ma solo fino alle 13.00. Poi sono dovuti tornare al lavoro.
– Non è stato dichiarato alcun lutto ufficiale nella Città del Vaticano, nelle sue sedi estere o nelle sue nunziature. Le campane non sono state suonate per i morti e le bandiere non sono state esposte a mezz’asta. Quest’ultimo dettaglio è stato una grande sorpresa. Ogni Paese ha questa misura di lutto quando muore una persona relativamente importante. Per il Vaticano e la corte di Papa Francesco, Papa Benedetto XVI non lo era. Curiosamente, lo Stato italiano e la Gran Bretagna ordinarono di esporre le loro bandiere a mezz’asta il 31 dicembre.
– Nei sacrosanti palazzi si ripeteva in continuazione che l’ordine era di continuare come se nulla fosse accaduto. Proprio per questo motivo, mercoledì, Papa Francesco ha tenuto l’udienza generale come di consueto, mentre a pochi metri di distanza giaceva il corpo insepolto del suo predecessore. E ha fatto appena un riferimento a lui, definendolo “un grande maestro della catechesi”.
– Molti cardinali e vescovi sono rimasti delusi per non aver potuto partecipare alla processione che ha portato le spoglie del defunto papa dal monastero Mater Ecclesiae alla Basilica di San Pietro. In qualsiasi Paese, in qualsiasi monarchia, questa processione ha una particolare e austera solennità, anche quando non si tratta della morte del monarca regnante (si ricordi il caso di Don Juan de Borbón, o della Regina Madre d’Inghilterra o del Principe Filippo di Edimburgo). Le spoglie di Benedetto XVI sono state trasportate in un furgone grigio. Né Francesco né il cardinale vicario hanno presieduto il corteo. Dietro il SUV c’erano semplicemente monsignor Georg Gänswein e le memores, le donne che lo hanno assistito negli ultimi anni. In curia la cosa è stata accolta molto male: “Non si fa così nemmeno con un vicino del più piccolo paese d’Italia”, dissero.
– Una delle cose che più ha colpito i membri della Casa Pontificia e degli altri uffici della Curia che si aggiravano intorno alla cappella funeraria è stato il numero di giovani sacerdoti – diverse centinaia – che sono venuti a dare l’addio a Papa Benedetto vestiti con l’abito talare. Uno di loro, a bassa voce, ha commentato: “Ho conosciuto Papa Benedetto quando ero seminarista, insieme al resto dei miei compagni di classe. Le parole che ci ha ripetuto più volte sono state: “Studiate molto e pregate molto”. Era impensabile che ci dicesse: “I sacerdoti sono uomini, e per questo molti di loro guardano la pornografia” (queste ultime parole sono i recenti commenti di Papa Francesco ai seminaristi dell’arcidiocesi di Barcellona).
– Allo stesso modo, ha colpito il numero di giovani e di famiglie con bambini che sono venuti a vedere Papa Benedetto fuori.
– Una delle cose che più ha infastidito i vescovi e i cardinali presenti è stato l’atteggiamento indolente del cardinale Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro. Il suo atteggiamento freddo e meccanico durante la celebrazione del primo responsorio (e la voce appena alzata che è stato sentito pronunciare) e la sua mancanza di previsione di molti dettagli non sono passati inosservati. Ripugnante è stata anche la presenza di Ettore Valzania, di professione meccanico odontotecnico, nominato dallo stesso cardinale direttore della basilica, che durante i tre giorni ha passeggiato all’interno della basilica indossando jeans mentre riceveva cardinali e capi di Stato. Questo personaggio oscuro e volgare era responsabile, tra l’altro, di aver disposto che i fedeli potessero fermarsi per non più di due o tre secondi davanti al corpo esposto del papa defunto, senza poter recitare una preghiera davanti a lui. Non sarebbe stato possibile, ad esempio, prolungare l’orario di apertura della Basilica di San Pietro?
– Papa Francesco era deciso a ritirarsi nel suo alloggio a Santa Marta non appena terminata la messa funebre. Due dei suoi più stretti collaboratori hanno dovuto insistere molto per fargli capire l’inopportunità del gesto. Infine, ha accettato di vedere la bara di Papa Benedetto nell’atrio della Basilica di San Pietro, spogliata dei suoi paramenti pontificali. E si rifiutò categoricamente di accompagnare il corteo nella cripta e di celebrarvi i riti finali, che furono affidati al cardinale Re, decano del Sacro Collegio.
– Molti dei vescovi e dei cardinali di tutto il mondo che sono venuti a salutare il Papa emerito sono rimasti stupiti – e lo hanno fatto sapere a chi era loro vicino – dall’indolenza dei gesti e delle parole di Papa Francesco nei confronti del suo predecessore. Uno di loro ha commentato: “Nutrire le anime e non le bocche, questa è la missione della Chiesa”.
– Non appena si è saputo della morte di Benedetto XVI, Santa Marta si è affrettata a dire che, per una dubbia volontà del defunto, avrebbero partecipato solo le delegazioni ufficiali di Italia e Germania. Il problema si è presentato mercoledì, quando la Segreteria di Stato ha scoperto con stupore che un numero molto elevato di delegazioni governative di vari Paesi avrebbe partecipato a titolo personale. La notizia era talmente inaspettata che solo in tarda serata il Governatorato ha dato ordine ai rispettivi funzionari di predisporre i parcheggi per i veicoli ufficiali che avrebbero trasportato i leader e i ministri.
– La Segreteria di Stato ha informato ufficialmente i Paesi che inviano delegazioni che i loro rappresentanti devono astenersi dall’indossare abiti formali. È stata una sorpresa, perché anche nel caso dei funerali dei cardinali si usa questo tipo di abito. Anche questi onori sono stati negati a Papa Ratzinger. …}.
Non sono petardi ma colpi di artiglieria.
Sicuramente c’e anche un calcolo dietro,analogo a quello della Traditionis Custodes.Cioe’:per evitare divisioni e strumentalizzazioni,etc..etc.Ma:1)Ubi maior minor cessat:se sei in contatto con il cuore e con la Fede e con lo Spirito,il maior è celebrare Ratzinger come si deve e nutrirti l’anima,tua e di altri,della Verita’ e della Bonta’ che le accompagna.Il resto è mondo,calcolo politico,e non c’entra con una celebrazione.Non capirlo e’ davvero colpo di artiglieria. Pero’ chi di mondo ferisce di mondo perisce e Francesco cade sotto i colpi dei pettegoli,tra cui giornalisti e fior di prelati.In questo caso,non sotto i colpi di Dio,di Gesu’ Cristo,di Ratzinger e,a grandissima distanza, neanche sotto i miei.Infatti,se vogliamo nutrirci l’anima(“basta poco e coincide col Tutto,ha scritto con poetica sintesi Dimash,una di quelle sintesi dietro cui si capisce bene che c’è l’esperienza vissuta)meglio pensare che a un discepolo prediletto di Cristo e della B.V.M si attagliava bene quanto successo prima e dopo la sua morte.Non solo:forse Francesco non se la sentiva proprio,recentemente la sua voce era diversa da quella di anni fa e anche qui si nasconde l’efficacia escatologica della regalita’ terrena di Cristo risuscitato…se Bergoglio soffrira’ per la parte meno giusta e piu’ ingenerosa delle critiche che lo accompagnano.Proprio la’ dove ha incontrato i suoi limiti,la debolezza,invece d’ignorarli come molte volte, preso dal calcolo mondano,proprio li’ è vulnerabile e puo’ far entrare lo Spirito santo.Dio,e la regalita terrena di Cristo sanno fare anche questo:come quel giudice che ,non potendo incastrare Al Capone per i suoi delitti,lo incastro’ sull’evasione fiscale.Intendiamoci:lo Spirito Santo puo’ tutto in positivo,ma se poi questo diventa discorsi liquidi,nel “vaso forato ” Bergoglio (cit. da S.Agostino)allora Bergoglio deve soffrire….quanto basta e anche un po’ di piu’.
E la regalita’ terrena di Cristo trionfa con forte evidenza nel numero di famiglie,giovani,sacerdoti e delegazioni di moltissime Nazioni.Hanno capito chi era Ratzinger,e in queste cose non ci sono diktat d’oltreoceano e demoni che tengano:o non ci arrivano,o,anche se ci arrivano, quando Cristo ordina si devono acquattare nella loro fanghiglia.La dittatura mondialista ha i piedi di argilla.Grazie a tutti quelli che hanno voluto anche questa volta farlo capire a chi vuole capire.(Tra cui non gl’Indopama).Sono sicuro che molti di questi saprebbero testimoniarlo anche a loro rischio,ma forse per ora sentono che non è ancora il momento di farlo,non è ancora la,loro ora,direbbe il Vangelo.Percio’ coraggio:i nemici di Cristo sono dei volgari bluffatori,come i demoni.Cristo ha tutto sotto controllo.La Germania smetta di fare schifo e si rialzi senza paura,o soffrira’ di piu’.
Questa seconda parte l’apprezzo.
Di questa prima parte non ci ho capito una c o meglio uno c.
Cappero? 🤔
Guarda, hai ragione:me la sono riletta e mi è venuto da ridere,anche se l’ho scritta io.La capisco perchè ci sono allenato.Parlavo di Bergoglio e dei suoi,anche dove ho usato il tu.In sintesi volevo dire che con Bergoglio e i suoi è meglio fare come diceva Oscar Wild o chi per lui verso i cretini,anche se non si tratta di cretini ma di modernisti faziosi ed eretici.Mettersi sul loro piano non conviene e ci battono con l’esperienza.Hanno soffocato la Messa in latino con la scusa che stava ,secondo loro,diventando occasione di divisioni.Magari sono le loro eresie che diventano causa di divisioni.Allo stesso modo,avranno forse scelto il basso profilo verso il funerale di Ratzinger con lo stesso argomento pretestuoso.Meglio sorvolare e considerare che Dio ha permesso cosi’e Ratzinger da Lassu’ sara’ contento cosi’.Aggiungevo una cosa sottile ma vera:che magari Bergoglio stava pure un po’ male e questo non è dipeso da lui ma ha aggravato la sua pessima figura,e i giornalisti lo hanno messo alla gogna.(Anni fa li associo’ alla rabbia canina con cui i farisei cercarono di far precipitare Gesu’ da un colle dopo che aveva letto un passo biblico e annunciato che il Regno annunciato era ormai tra loro,cioe’ era Egli stesso).Bene cosi’,secondo me: puo’ darsi che a forza di arrabbiarsi,Bergoglio dovra’ guardare le cose un po’ dall’alto,se non vuole schiattare di rabbia.
Provando a guardare al Futuro …. che ne pensate di questo?
“Al di là dello spazio e del tempo” conosciuto anche come “il libro di Teneramata” è uno dei migliori libri per capire la dimensione della vita ultra terrena…sta facendo una serie di commenti a questo libricino anche Don Leonardo Maria Pompei…https://www.youtube.com/playlist?list=PLXFtgJNOSzWj-0mWsjZzn8gvQs32–2bR
Thanx!
Infatti è stato l’algoritmo di YouTube a propormi alcuni video di Don Leonardo. Ma mi presentava video diversi, non una playlist completa.
Su temponuovo c’è il file in pdf, ma non so se sia il libro intero o solo un copioso estratto. Io per ora mi sto leggendo il libro. Poi mi guarderò i video di Don Leonardo.
Si tratta del libro intero…poco più di 100 pagine…si legge velocemente.
👍