PAPA FRANCESCO E IL BAVAGLIO AL SINODO: DIBATTITI SEGRETI IN AULA SU TEMI DIVISIVI COME COPPIE GAY, DONNE E DEMOCRAZIA NELLA CHIESA
Il Vaticano sembra ormai orientato verso l’ipotesi di coprire con il segreto pontificio tutti i dibattiti interni
di Franca Giansoldati
Altro che Chiesa trasparente. Il maxi Sinodo che si aprirà a breve al di là del Tevere – quasi un “CONCILIO VATICANO III” fatto a pezzetti secondo la definizione di più di un cardinale – rischia di passare alla storia non solo come l’assise più spaccata che ci sia mai stata, ma persino sottoposta alla censura preventiva.
Dalle indicazioni che sono state diramate da Papa Francesco alle sue strutture di comunicazione, le informazioni che arriveranno alla stampa internazionale (e all’opinione pubblica) saranno sempre filtrate. Una specie di bavaglio.
La domanda che si stanno facendo i media internazionali è cosa si potrà effettivamente sapere delle importanti discussioni durante l’Assemblea plenaria a proposito delle riforme, del futuro della Chiesa in materia di matrimoni gay, di omosessualità, di sessualità, di modifiche al Catechismo, di sacerdozio femminile, di abolizione al celibato e di democratizzazione delle strutture ecclesiali?
Anche se il testo del regolamento interno non è ancora stato pubblicato, il Vaticano sembra ormai orientato verso l’ipotesi di coprire con il segreto pontificio tutti i dibattiti interni.
Questa disposizione, infatti, appare nel testo interno – attualmente in fase di studio – secondo quanto ha anticipato il settimanale cattolico francese La Croix. Il segreto, in buona sostanza, riguarderebbe non solo le opinioni personali espresse da ciascun membro dentro l’aula (inibendo ai singoli la libertà di espressione, che sarebbe un diritto universalmente riconosciuto) ma anche l’esito delle votazioni al termine delle discussioni. Per molti cattolici si tratta di un orientamento lesivo dei diritti che dovrebbero essere garantiti anche alla assemblea dei fedeli di tutto il mondo, considerando l’importanza delle questioni trattate relative alla vita di ognuno.
Una stretta di vite improvvisa e foriera di polemiche anche se già nel 2018, durante l’ultimo Sinodo, Francesco aveva deciso di sottoporre al segreto pontificio “le opinioni e i voti” dei partecipanti, come si leggeva nell’articolo 26 del regolamento di allora. Secondo il codice di diritto canonico, la violazione del segreto pontificio può essere punita con pene fino al divieto per un sacerdote di esercitare il suo ministero.
Ma per questo SINODO SULLA SINODALITÀ, lanciato nell’ottobre 2021 proprio con l’obiettivo di riflettere su come, per la Chiesa cattolica, si dovrà annunciare il suo messaggio al mondo contemporaneo, erano in fase di studio diverse altre ipotesi. Compreso la possibilità mettere in chiaro tutte o solo una parte delle discussioni dei 363 partecipanti al Sinodo, di cui 45 laici. Questo avrebbe dato la possibilità ad alcuni giornalisti di assistere a una parte dei dibattiti, o di istituire un sistema per seguire queste discussioni in diretta. Alcuni, in Vaticano, sostenevano l’idea che fosse necessario aprire una parte dei dibattiti, pur riservando la possibilità, per i partecipanti al Sinodo che lo desideravano, di parlare a porte chiuse, come i rappresentanti dei cattolici provenienti da paesi in cui la Chiesa è perseguitata.
Durante il volo di ritorno dalla Mongolia Papa Francesco ha offerto un anticipo delle restrizioni sulla informazione che si stanno preparando. «Se c’è una cosa che dobbiamo preservare è l’atmosfera sinodale. Questo non è un programma televisivo in cui si parla di tutto. No. C’è un momento religioso, un momento di scambio religioso».
Francesco aveva poi aggiunto: «Per quanto riguarda il segreto, c’è un dipartimento guidato da Paolo Ruffini, che è qui e che farà i comunicati stampa sui progressi del Sinodo. La commissione ha il difficile compito di dire: oggi la riflessione va in questa o quella direzione, e di trasmettere lo spirito ecclesiale, e non lo spirito politico”.
IL CARD. MÜLLER A INFOVATICANA: «FALSI PROFETI CHE SI PRESENTANO COME PROGRESSISTI HANNO ANNUNCIATO CHE TRASFORMERANNO LA CHIESA CATTOLICA IN UN’ORGANIZZAZIONE DI AIUTO PER L’AGENDA 2030»
Vi proponiamo – nella traduzione dell’amico Michelangelo, che ringraziamo – l’interessante intervista di Javier Arias al card. Gerhard Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicata oggi 12 settembre sul sito InfoVaticana.
Si avvicina la fase finale del Sinodo della sinodalità, che inizierà il prossimo ottobre. Tra i 400 partecipanti (cardinali, vescovi, laici e religiosi) ci sarà anche l’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede: il card. Gerhard Müller.
Poiché il Vaticano ha annunciato che i giornalisti avranno accesso solo alle informazioni da loro stessi fornite, abbiamo voluto parlare con il porporato tedesco di questo imminente evento ecclesiale che mette in fibrillazione gran parte della Chiesa.
Come vedrete nel corso dell’intervista (realizzata per iscritto, dato che il cardinale si trova in Polonia questa settimana), Müller affronta le questioni sollevate senza sottrarsi e va al cuore della questione.
Intervista al cardinale Müller:
D – Il prossimo ottobre inizierà la fase finale del Sinodo sulla sinodalità: come la sta affrontando?
R – Prego che tutto questo sia una benedizione e non un danno per la Chiesa. Mi impegno anche per la chiarezza teologica, affinché una Chiesa riunita attorno a Cristo non diventi una danza politica attorno al vitello d’oro dello spirito agnostico dell’epoca.
D – Papa Francesco l’ha inclusa nella lista dei partecipanti che avranno voce in capitolo nel Sinodo. Come ha accolto la notizia?
R – Voglio fare del mio meglio per il bene della Chiesa, per la quale ho dedicato tutta la mia vita, il mio pensiero e il mio lavoro fino ad ora.
D – Ha pensato al messaggio che trasmetterà durante l’Assemblea?
R – Vorrei soprattutto dire, viste le tante delusioni dei giovani di Lisbona: una Chiesa che non crede in Gesù Cristo, il Figlio del Dio vivente, non è più la Chiesa di Gesù Cristo. Ogni partecipante dovrebbe studiare il primo capitolo della Lumen Gentium, che tratta del mistero della Chiesa nel piano di salvezza del Dio Trino. La Chiesa non è il terreno di gioco degli ideologi dell'”umanesimo senza Dio” o degli strateghi delle conferenze di partito impedite.
La volontà universale di salvezza di Dio, che si trova in Cristo, unico mediatore tra Dio e l’uomo, storicamente ed escatologicamente realizzata, è il programma futuro della sua Chiesa e non il Grande Reboot dell'”élite” ateo-globalista di banchieri miliardari che nascondono il loro spietato arricchimento personale dietro la maschera della filantropia.
D – Cosa pensa della mossa di rendere inaccettabile per i giornalisti seguire ciò che accade in diretta?
R – Non conosco l’intenzione che sta dietro a questa misura, ma di certo 450 partecipanti non terranno le cose chiuse. Molti sfrutteranno i giornalisti a proprio vantaggio o viceversa. Questa è la grande ora della manipolazione, della propaganda di un’agenda che fa più male che bene alla Chiesa.
Se i laici vi partecipano con il diritto di voto, allora non è più un sinodo dei vescovi.
D – Alcune voci hanno criticato la presenza dei laici in questa Assemblea sinodale.
R – I vescovi partecipano al loro ufficio esercitando la responsabilità collegiale per tutta la Chiesa insieme al Papa. Se i laici vi partecipano con diritto di voto, allora non si tratta più di un sinodo dei vescovi o di una conferenza ecclesiastica che non ha l’autorità didattica apostolica del collegio episcopale. Parlare di Concilio Vaticano III può venire in mente solo a un ignorante, perché un sinodo romano di vescovi non è fin dall’inizio un concilio ecumenico, che il Papa non potrebbe dichiarare in seguito senza ignorare il diritto divino dei vescovi a un Concilio Vaticano III, che potrebbe fondare una nuova Chiesa superando o completando quella che si suppone ristagnata nel Concilio Vaticano II.
Ogni volta che gli effetti populistici fanno pendere la bilancia verso tali decisioni spontanee, la natura sacramentale della Chiesa e la sua missione vengono oscurate, anche se in seguito si cerca di giustificarle con il sacerdozio comune di tutti i credenti e di livellare la differenza di sostanza rispetto al sacerdozio ordinato sacramentale (Lumen Gentium 10).
D – Sono sempre di più i vescovi e i fedeli che esprimono preoccupazione per ciò che accadrà durante questo Sinodo, c’è da temere?
R – Sì, i falsi profeti (ideologi delle nuvole) che si presentano come progressisti hanno annunciato che trasformeranno la Chiesa cattolica in un’organizzazione di assistenza per l’Agenda 2030. Secondo loro, solo una Chiesa senza Cristo si adatta a un mondo senza Dio. Molti giovani sono tornati da Lisbona delusi dal fatto che non ci si concentra più sulla salvezza in Cristo, ma su una dottrina mondana della salvezza. A quanto pare ci sono persino vescovi che non credono più in Dio come origine e fine dell’uomo e salvatore del mondo, ma che, in modo pan-naturalistico o panteistico, considerano la cosiddetta madre terra come l’inizio dell’esistenza e la neutralità climatica come l’obiettivo del pianeta terra.
D – Pensa che i cambiamenti in materia di fede e dottrina possano essere approvati come sostengono alcuni gruppi e movimenti all’interno della Chiesa?
R – Nessuno sulla terra può cambiare, aggiungere o togliere qualcosa alla Parola di Dio. Come successori degli apostoli, il Papa e i vescovi devono insegnare al popolo ciò che il Cristo terreno e risorto, l’unico maestro, ha comandato loro di fare. Ed è solo in questo senso che si applica la promessa che l’esercito e il capo del suo corpo rimangono sempre con i suoi discepoli (Mt 28,19s). Si confonde, e non c’è da stupirsi vista la mancanza di una formazione teologica di base anche tra i vescovi, il contenuto della fede e la sua insuperabile pienezza in Cristo con la progressiva riflessione teologica e la crescita della consapevolezza di fede della Chiesa lungo la tradizione ecclesiastica (Dei verbum 8-10). L’infallibilità del Magistero si estende solo alla conservazione e all’interpretazione fedele del mistero della fede affidato una volta per tutte alla Chiesa (depositum fidei o sana dottrina, l’insegnamento degli Apostoli). Il Papa e i vescovi non ricevono una nuova rivelazione (Lumen gentium 25, DEI verbum 10).
Benedire l’obsolescenza immorale di persone dello stesso o dell’altro sesso è, per diretta contraddizione, una bestemmia.
D – Cosa succederebbe se, ad esempio, l’Assemblea sinodale approvasse la benedizione delle coppie omosessuali, il cambiamento della morale sessuale, l’eliminazione dell’obbligatorietà del celibato sacerdotale o il permesso del diaconato femminile? Lo accettereste?
R – Il celibato sacerdotale deve essere eliminato da questa lista, poiché il collegamento del sacramento dell’Ordine con il carisma della rinuncia volontaria al matrimonio non è dogmaticamente necessario, anche se questa antica tradizione della Chiesa latina non può essere arbitrariamente abolita con un tratto di penna, come hanno espressamente sottolineato i Padri conciliari al Concilio Vaticano II (Presbyterorum Ordines 16). E i rumorosi agitatori raramente si preoccupano della salvezza delle comunità senza sacerdoti, ma piuttosto attaccano questo consiglio evangelico, che considerano anacronistico o addirittura disumano in un’epoca sessualmente illuminata. Benedire il comportamento immorale di persone dello stesso sesso o di sesso opposto è una contraddizione diretta alla parola e alla volontà di Dio, una blasfemia gravemente peccaminosa. Il sacramento dell’Ordine sacro a livello di episcopato, presbiterato e diaconato può fornire il potere divino.
Solo una persona battezzata, la cui vocazione sia stata verificata dalla Chiesa in merito alla sua autenticità, può ricevere il diritto. Tali requisiti con voto a maggioranza sarebbero obsoleti a priori. Né potrebbero essere attuati nel diritto canonico dall’intero collegio episcopale con il Papa o dal Papa da solo, perché contraddicono la rivelazione e la chiara confessione della Chiesa.
L’autorità formale del Papa non può essere separata dal legame sostanziale con la Sacra Scrittura, la Tradizione apostolica e le decisioni dogmatiche del Magistero che lo ha preceduto. Altrimenti, come Lutero ha frainteso il papato, si metterebbe al posto di Dio, che è l’unico autore della sua verità rivelata, invece di limitarsi a testimoniare fedelmente, nell’autorità di Cristo, la fede rivelata in modo integrale e non adulterato e a presentarla autenticamente alla Chiesa.
In una situazione così estrema, da cui Dio può salvarci, ogni funzionario ecclesiastico avrebbe perso la sua autorità e nessun cattolico sarebbe più obbligato a obbedire religiosamente a un vescovo eretico o scismatico (Lumen Gentium 25; cfr. la risposta dei vescovi all’interpretazione errata di Bismarck). del Vaticano I. Vaticano, 1875).
D – Pensa che la Chiesa stia facendo abbastanza per difendere chiaramente le verità che sono in discussione oggi?
R – Purtroppo no. Il vostro sacro compito è quello di proclamare con coraggio la verità del Vangelo dentro e fuori la Chiesa. Anche Paolo una volta si oppose apertamente al comportamento ambiguo di Pietro (Gal 2), senza ovviamente mettere in discussione il suo primato stabilito da Cristo.
Non dobbiamo lasciarci intimidire all’interno della Chiesa o sedurre dalla prospettiva di una gara di buona condotta voluta dall’alto. Vescovi e sacerdoti sono nominati direttamente da Cristo, cosa di cui i rispettivi superiori gerarchici devono tenere conto. Tuttavia, essi sono in comunità tra loro, il che include l’obbedienza religiosa in materia di fede e l’obbedienza canonica nel governo della Chiesa. Ma questo non esime nessuno dalla propria responsabilità di coscienza nei confronti di Cristo, pastore e maestro, la cui autorità santifica, insegna e guida i credenti.
Occorre inoltre distinguere rigorosamente tra il rapporto del Papa con i suoi nunzi e dipendenti vaticani e il rapporto collegiale del Papa con i vescovi, che non sono suoi subordinati ma suoi fratelli nello stesso ufficio apostolico.
Ogni volta che i Papi si sono sentiti o comportati come politici, le cose sono sempre andate male.
D – Quale ruolo dovrebbe svolgere il Papa in questo momento?
R – In tutta la storia della Chiesa, ogni volta che i Papi si sono sentiti o comportati come politici, le cose sono andate male. In politica si tratta del potere del popolo sul popolo, nella Chiesa di Cristo si tratta del servizio della salvezza eterna degli uomini, a cui il Signore ha chiamato gli uomini come suoi apostoli. Il Papa siede sulla cattedra di Pietro. E il modo in cui Simon Pietro viene presentato nel Nuovo Testamento, con tutti i suoi alti e bassi, dovrebbe essere un incoraggiamento e un monito per ogni Papa. Nel Cenacolo, prima della sua Passione, Gesù dice a Pietro: Quando ti sarai convertito, rafforza i tuoi fratelli (Lc 22,32), cioè nella fede di Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16,16). Solo così egli è la roccia su cui Gesù costruisce la sua Chiesa, le porte dell’inferno non possono essere superate.
https://blog.messainlatino.it/2023/09/il-card-gerhard-muller-infovaticana.html?m=1
Libia profetizzato
Poche chiacchiere contano i fatti
3.598 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 21/01/2012
Cari figli, io sono al vostro fianco anche se non mi vedete. Non perdetevi d’animo. Chi sta con il Signore non sperimenterà mai il peso della sconfitta. Inginocchiatevi in preghiera, perché solo così potete ottenere la pace. Ecco il tempo delle grandi confusioni spirituali. Il demonio semina confusione tra di voi, ma la sua maschera cadrà e la verità regnerà nei cuori dei fedeli. State attenti. Vi chiedo di fare il bene a tutti. Riempitevi dell’amore del Signore, perché solo così sarete guariti spiritualmente. Io sono vostra Madre e supplicherò il mio Gesù in vostro favore. Coraggio. Affidate al mio Gesù la vostra esistenza. In Lui è la vostra speranza e salvezza. L’umanità si è allontanata dal Creatore e cammina verso un grande abisso. Al Bayda vivrà momenti di grande sofferenza e i miei poveri
https://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2023/09/12/inondazioni-in-libia-volontari-della-mezzaluna-rossa-al-lavoro-ad-al-bayda_4d7a5c7f-6d24-464f-8b20-96d1b5c08936.html
Inondazioni in Libia, volontari della Mezzaluna Rossa al lavoro ad Al Bayda
https://www.youtube.com/live/gSCQsqczMb0?si=3UnToB6K2hxboQSa
PROFEZIA PER RS: “IN UNA PICCOLA CITTÀ SARÀ UN GRANDE TERRORE: IL TUO NOME, UN OMAGGIO A DUE RE
https://www.youtube.com/live/5yBUV1EJPws?si=84kJNNkKD7cY5kwd
AL BAYDA: A MÃE DE JESUS AVISOU
Anche questo:
3.596 – 17 gennaio 2012
Coloro che stanno a Sousse chiederanno aiuto. Soffro per ciò che vi attende.
Sousse è un’altra città della Cirenaica colpita dall’alluvione. Qualche anno fa si era pensato alla città tunisina per via dell’attentato sul litorale contro i turisti, ma l’evento libico è stato certamente più dannoso.
tu stesso, con questa giusta osservazione, comprendi quanto sono vaghi, e perciò poco credibili, questi messaggi…
No eranuova, è proprio il contrario. Ciò che poteva sembrare vago diventa più concreto.
sono sempre pronto a riconoscere il vero se è dimostrabile: dimmi dove si evince, nei messaggi, che Derna è l’epicentro della catastrofe in Libia?!…
Derna infatti non l’epicentro del disastro, ma la principale città della Cirenaica, la regione che è stata colpita dal disastro. Essendo poi più grande e popolata delle altre città colpite è andata in prima pagina.
Comunque non devo convincerti, ognuno crede a ciò che vuole. Con questo modo di ragionare tutti i libri profetici delle Sacre Scritture sono da cestinare.
Però devi ammettere che una cosa è dire il Marocco la Libia ecc soffrirà una cosa invece è specificare nomi di località che nessuno conosce.
rivolgo anche a te, lo stesso quesito: dimmi dove si evince, nei messaggi, che Derna è l’epicentro della catastrofe in Libia?!…
Non troverai mai messaggi o profezie “chiare”.
Sono tutte molto vaghe per far sì che ognuno possa dare la propria interpretazione
Si certo, come no…! Mi sa che ti manca un pochino di conoscenza della questione anonimo. I profeti del vecchio testamento davano profezie vaghe? Fatima è vaga? Le profezie spesso sono difficili da interpretare perchè scrivere o ripetere con parole di uomo le parole del Cielo risulta particolarmente difficile. Poi se vogliamo dire che Anguera è comunque dubbia quantomeno nel metodo allora è un’altra questione. In ogni caso essendo Medjugorje e Anguera tutt’ora in corso, e con fatti che a breve termine saranno verificabili, sapremo presto se era davvero la Madonna a parlare… Saluti.
Massimiliano
Non credo in una Madonna che annuncia di continuo catastrofi in ogni parte del mondo.
Le catastrofi ci sono sempre state e continueranno ad esserci; sarebbe credibile se insieme al luogo dicesse anche l’anno in cui si verificherà tale evento.
Riguardo a Fatima non è ancora chiaro il terzo segreto quindi sì è molto vaga.
Su Medjugorje non mi esprimo proprio, lì si tratta solo di business
È stata ancora più precisa
VEJA ESSA PROFECIA: “PELA CIRENE SE OUVIRÃO GRITOS DE DESESPERO”
https://m.youtube.com/live/zyNtxKghRn8?si=BwVHtzWm_bzW-4GS&fbclid=IwAR2kxrgv2bQoh7PMD4Y1k7cGuc6xprkmaku6Ga6l_08jtfHdJlm6iOBrP7c_aem_AfEgMELNVznbSmsr11MisybotboxVjvL7aoXyXGXMdJYGUC5T5geGIGs3yJrBvYHPcw#bottom-sheet
Marocco profetizzato
URGENTE: VEDERE COSA HA DETTO LA MADONNA DI QUESTE 3 CITTÀ: AGADIR, RABAT, SAFI E UN’ALTRA A BAHIA
https://m.youtube.com/live/kmpJJ8XdFLA?si=COHzCUMycOL-UWM-&fbclid=IwAR0jiXNL6-HupgopEzRrofA9AWDbj0eualHj1nrobYMLzHRcUeyEZI2SCZs_aem_AWL-Ug1VtfEiy7TaYWUVipQ3Cm2evtziceQyOuclORCH08BTNTZ0VcoWAeFTQ1A8by4#bottom-sheet
3.746 – Mensagem de Nossa Senhora Rainha da Paz, transmitida em 04/12/2012
Stai andando verso un futuro di sofferenza. Safim (chiamato anche Safi) berrà il calice amaro del dolore. Un evento simile avrà luogo a Salvador
3.484 – Mensagem de Nossa Senhora, em Brasília/DF, transmitida em 17/05/2011
Caen piangerà la morte dei suoi figli e Memphis griderà aiuto. Agadir berrà il calice amaro del dolore e i Miei poveri figli porteranno una croce pesante. Soffro per ciò che ti verrà incontro.
3.408 – Mensagem de Nossa Senhora, transmitida em 04/12/2010
La morte sorgerà in Indonesia e i Miei poveri figli berranno il calice amaro della sofferenza. Rabat griderà aiuto. Sono la vostra Madre dolorosa e soffro per ciò che vi verrà incontro
PROFECIA VAI SE CUMPRINDO. VEJA O QUE DISSE A VIRGEM MARIA
https://m.youtube.com/live/ne4mPuX5Fd8?si=QWF8qx1m27Nkq5Ph&fbclid=IwAR1wxfYFiojqeL-XinhkmHr818bHcuPPCGA2sU1vvNdem66KFi_CBIVzp4U_aem_AWJyxrl2OxIdo44yz-7dDC5TuphlFg5_F5d3_XUeyNn4sORPBNV3QXTFrSAkl-r-yto#bottom-sheet
https://www.ilmattino.it/AMP/schede/terremoto_marocco_faglia_placca_africana_eurasiatica_catena_atlante_cosa_sappiamo-7621556.html
Un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito la regione di Marrakesh-Safi in Marocco.
https://www.maurizioblondet.it/picarreta-linvasione-straniera-castigo-per-litalia/ come si può credere a certe cose?
Luisa Piccarreta è già “serva di Dio” (il primo passo verso gli onori degli altari).
Le opere di Luisa Piccarreta, specialmente “L’Orologio della Passione”, erano lette e stimate da Padre Pio.
Padre Pio lesse e rilesse quattro volte “L’Orologio della passione”. A quanti venivano da lui dal centro Puglia diceva: “Perché venite da me, andate da Luisa, che è una maestra dello spirito.”
S. Annibale Maria di Francia, che curò la pubblicazione e scrisse la prefazione a “L’Orologio della Passione”, scrive in una sua lettera del 1921:
nota 53
“L’Orologio della Passione” era l’opera di Luisa Piccarreta, della quale Padre Anniibale curò la
pubblicazione e ne fece la prefazione. Fu stampato in cinque edizioni.
Epistolario di sant’Annibale, p. 581 (590 del pdf)
https://difrancia.net/wp-content/uploads/2021/09/Epistolario-Sant-Annibale-vol4.pdf
Qui si può trovare il libro:
https://cooperatores-veritatis.org/2019/03/30/luisa-piccarreta-santannibale-e-lorologio-della-passione/
Ci sarebbe molto da dire sugli scritti della Piccarreta messi a confronto con quelli di Maria Valtorta: quante incongruenze (e non solo)!…
Non voglio pensare che Dio sia così spietato e vendicativo
Beh, perchè non comprendi il senso delle cose del Cielo. Sei sempre lo stesso anonimo immagino…Ma se tu hai un figlio che sta prendendo una brutta strada che fai..? In ogni caso tu pensi come gli uomini… Cosa molto comune anche nel tempo in cui Gesù Cristo camminava su questa terra… Impara a vedere le cose in altro modo, perchè altrimenti non comprenderai mai ciò che accade e ciò che sta per accadere. Saluti.
Massimiliano
Se mio figlio prende una brutta strada di certo non lo ammazzo
Massimiliano non ci perdere tempo, sono i soliti tre troll che non credono a nulla e scrivono qui per disturbare gli altri, un consiglio a tutti quando scrivono non li considerate , semplice , alla fine si stancheranno
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca
Forse si comincia a vedere qualcosa… Saluti.
Massimiliano
https://www.aldomariavalli.it/2023/09/14/monsignor-schneider-scrive-al-vescovo-strickland-i-futuri-papi-la-ringrazieranno-per-la-sua-fedelta/
Che bella lettera! Bravissimo monsignor Stickland
Si sta sviluppando una polemica in rete fra Cionci e Mons. Viganò sulla questione della sede impedita che mi da l’occasione per evidenziare alcuni punti.
Ciò che Viganò vuole è che emerga la verità sull’invalidità del Conclave del 2013.
Come sapete nei confronti di Benedetto XVI sono state esercitate forti pressioni dai gruppi globalisti in particolare dall’amministrazione americana di Obama. Dalle email trapelate di Podesta si evince come Benedetto XVI fosse percepito come un ostacolo all’implementazione di determinati piani e come fosse necessaria per la Chiesa una Primavera, ovvero una rivoluzione colorata, altrimenti detta colpo di stato. Siamo a cavallo fra il 2011 e il 2012 quando le primavere arabe avevano incendiato il Medioriente portando a diversi cambi di regime oppure a guerre civili che durano tutt’ora. Nel 2012 cominciarono a circolare notizie riguardanti pericoli di vita per il Pontefice; il Cardinale Romeo durante un incontro diplomatico con esponenti cinesi parlò proprio di questi pericoli lasciando esterrefatti i suoi interlocutori. Quando tornò a Roma, convocato da Benedetto XVI, si scusò in lacrime per quella fuoriuscita di notizie. Lo stesso Socci cominciò a parlare di dimissioni e di pressioni esercitate nei confronti di Ratzinger.
Poco prima della famosa Declaratio il Vaticano fu disconnesso da SWIFT bloccando di fatto la vita finanziaria dello Stato Pontificio; poco dopo la Declaratio fu invece riconnesso. Questo tipo di decisioni come sappiamo possono essere messe in atto dietro diretta indicazione di Washington, come normalmente avviene per i cosiddetti “stati canaglia”. Il Vaticano fu di fatto assimilato ad uno di questi paesi.
Avendo perfettamente compreso il piano dei nemici Ratzinger mise in atto il suo contropiano, quello della sede impedita ai fini di proteggere la successione petrina. I nemici infatti volevano sostituirlo con un Pontefice modernista validamente eletto. Le dimissioni erano anche un modo per scongiurare atti più ostili contro la sua persona perchè si sa, morto un papa se ne fa un altro.
Quello che Cionci non ha colto è che il piano del papa era a “geometria variabile”, ovvero legato allo sviluppo degli eventi.
Nel Conclave del 2013 si affrontarono gli stessi “partiti” di quello del 2005: il San Gallo e il Sale della Terra. I primi sostenevano Bergoglio, i secondi Scola. Ad un certo punto del Conclave si era ormai certi che Scola sarebbe stato eletto papa e a quel punto è avvenuta, diciamo così, una pausa. E’ lecito pensare che siano stati introdotti all’interno del Conclave elementi estranei stranieri in deplorevole violazione di tutte le più fondamentali regole dello stesso. Questi elementi si sarebbero incontrati con un ristretto gruppo di Cardinali riproducendo e specificando il tipo di pressioni e “conseguenze” in cui sarebbe occorso un successore non gradito, ovvero Scola (presente all’incontro).
A quel punto avrebbero fatto l'”accordo” che prevedeva il ritiro della candidatura di Scola e la conseguente elezione di Bergoglio. Tutto ciò andò in scena in segreto all’insaputa della gran parte del Collegio Cardinalizio protetto ovviamente dal segreto del Conclave.
La grave violazione occorsa è dunque del tipo in grado di invalidare il Conclave ed è l’obiettivo che presumibilmente vuole raggiungere Mons. Viganò. Per farlo ha bisogno della testimonianza diretta di chi ha partecipato a quelle riunioni e di chi ha formulato l’accordo (Scola). Dimostrare l’invalidità del Conclave serve anche a definire la questione della sede impedita. Infatti se avessero eletto Scola, Benedetto XVI avrebbe compiuto un atto ufficiale di abdicazione per spazzare via ogni ambiguità. La certezza dell’informazione riguardante l’elezione di Scola era filtrata tanto da spingere la CEI a diramare l’incredibile velina di congratulazioni nei confronti del Cardinale italiano.
Quando Ratzinger scoprì che avevano eletto Bergoglio capì che i nemici avevano vinto e mantenne inalterato il piano originario per salvare la Chiesa.
Mons.Viganò, interessato anche alle vicende politiche americane e alla lotta fra deep state e Trump, vorrebbe la pubblica testimonianza di Scola per esporre i San Gallo e Bergoglio alle loro falsità ed alleanza con il clan obamiano.
Anche in Anguera si profila questo scenario; nei giorni del Conclave la Madonna dice:
3.786 – 9 marzo 2013
Il mio Gesù ha tutto sotto controllo. L’accordo causerà grande confusione. Non c’è fedeltà dove non c’è verità.
E poi anche questo messaggio potrebbe assumere un significato diverso da quello immaginato:
3.046 – 29/08/2008
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera per la Chiesa del mio Gesù. Colui che potrà essere Pietro diventerà Giuda. Aprirà le porte ai nemici e farà soffrire gli uomini e le donne di fede.
Scola che poteva diventare Pietro diventa invece un traditore mediante un accordo per paura dei nemici. Che così andranno a governare la Chiesa facendo soffrire i fedeli.
E in ultimo…
4.820 – 25/06/2019
Cari figli, soffro per quello che viene per voi. Un figlio si pentirà e la verità sarà rivelata. Sarà un tempo di dolore per i Miei Devoti. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Grande sarà la confusione nella Casa di Dio.
Si pentirà di quell’accordo e come chiesto da Mons. Viganò rivelerà la verità? Se si, ci sarà grande confusione nella Chiesa. Più di ora. Ma finalmente ci sarà Verità su quanto realmente accaduto.
Grazie mille Remox, per l’ottima e meritevole disamina sulla vicenda Benedetto XVI – Francesco, che hai postato……
—
—
—
“Avendo perfettamente compreso il piano dei nemici, Ratzinger mise in atto il suo contro-piano, quello della sede impedita ai fini di proteggere la successione petrina…….
…..Quello che Cionci non ha colto è che il piano del papa era a “geometria variabile”, ovvero legato allo sviluppo degli eventi……
……Dimostrare l’invalidità del Conclave serve anche a definire la questione della sede impedita.
Infatti se avessero eletto Scola, Benedetto XVI avrebbe compiuto un atto ufficiale di abdicazione per spazzare via ogni ambiguità…..
…..Quando Ratzinger scoprì che avevano eletto Bergoglio capì che i nemici avevano vinto e mantenne inalterato il piano originario per salvare la Chiesa…..
—
—
—
In questo momento io, come forse tanti in questo sito, ci sentiamo come in attesa, scioccati e spazientiti “dall’oppressione e dall’iniquità” della vicenda ecclesiale, da te ottimamente riassunta, in modo simile a come si trovava il profeta dell’Antico Testamento, Abacuc:
Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti,
a te alzerò il grido: “Violenza!”
e non soccorri? Perché mi fai vedere l’iniquità
e resti spettatore dell
oppressione? Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese. Non ha più forza la legge,
nè mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto……
…..Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo, Signore.
Tu lo hai scelto per far giustizia,
l'hai reso forte, o Roccia, per castigare. Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l’iniquità, perchè, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?.....
……Il Signore rispose e mi disse: "Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette
perchè la si legga speditamente. È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce; se indugia, attendila,
perchè certo verrà e non tarderà". Ecco, soccombe colui che non ha l`animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede. La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;……
…..Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore….. (Abc 1-2)
A mio parere, solo una sorta di “deriva” del Sinodo (ampiamente preannunciata), potrebbe indurre Scola ad un ripensamento/pentimento per l’accordo concluso al momento del Conclave: un sussulto di coscienza nel vedere la barca di Pietro in procinto di naufragare potrebbe indurlo a dire la verità, avverando così le profezie.
Il pentimento viene dopo aver visto le conseguenze dei proprio errori. Vedremo se il Sinodo avrà questo effetto….
mario mancusi
3 giorni fa
Rispondi a Dimash
https://www.youtube.com/live/gSCQsqczMb0?si=3UnToB6K2hxboQSa
PROFEZIA PER RS: “IN UNA PICCOLA CITTÀ SARÀ UN GRANDE TERRORE: IL TUO NOME, UN OMAGGIO A DUE RE”
Rispondi
Remox Editor
Remox
1 giorno fa
Rispondi a mario mancusi
Si tratta di Roca Sales, piccola città brasiliana nel Rio Grande do Sul. La zona pochi giorni fa è stata devastata da un ciclone:
Almeno 37 persone sono morte nel sud del Brasile a causa di una violenta tempesta che ha causato inondazioni in diverse città. Da lunedì l’acqua ha sommerso interi quartieri a Muçum e Taquari, costringendo alcuni residenti a salire sui tetti e ad aspettare di essere salvati.
“È spaventoso”, ha dichiarato Amilton Fontana, il sindaco di Roca Sales, una delle città più colpite, al sito A Hora. “La tempesta ha distrutto tutto” ha aggiunto. “Oggi a Roca Sales non è rimasto nulla”.
Rispondi
Sì, la “piccola città” sarebbe, secondo Pedro, Roca Sales, così chiamata in ricordo dell’incontro tra due presidenti (lui dice “due re”), il presidente del Brasile, Campos Sales, e il presidente dell’Argentina, Júlio Argentino Roca.
Tutto il messaggio si riferisce a grandi distruzioni in Brasile. Questo messaggio lo commentai in passato e, come dissi allora, la traduzione è fuorviante.
“la Stella del Sud perderà il suo splendore”
Estrela do Sul è una località brasiliana.
No pequeno sobrado haverá grande destruição.
Il piccolo sobrado, dice Pedro, è Sobradinho, altra località brasiliana.
Chegará o dia em que não existirá segredo nem progresso para os Meus pobres filhos.
Arriverà il giorno in cui non esisterà Segreto né Progresso per i miei poveri figli.
Segredo e Progresso sono due città brasiliane, che verranno distrutte. Tradotto come sopra, è difficile comprendere le allusioni.
E infine c’è Roca Sales, omaggio a due re.
https://rocasales-rs.com.br/municipio/historia-2/
https://www.ducadeitempi.it/2019/09/il-timore-di-uno-scisma-tedesco/#comment-12886
A CIDADE BRASILEIRA QUE ESTÁ DESAPARECENDO
https://m.youtube.com/live/cZu6rHL__oE?si=uhbM9dSr_HR4GPrT&fbclid=IwAR1S20DCNuHc2mEWpqA3On2xTV6zBz7W_CZeEkSyliSix4V9Ws-iWwAa0js_aem_AWVZTehknW9nPP0md-7ybYajngW44ECnQzdgTtdbHnZszcMcE3vGMax4qRVro3KtbQU
“Presto sarai in grado di pagare la spesa in tutti i Whole Foods negli Stati Uniti con un semplice tocco della mano. La tecnologia di pagamento tramite palmo sarà presente in tutti questi negozi a livello nazionale”
https://twitter.com/WallStreetSilv/status/1703458602340532296
e il riconoscimento facciale e’ il marchio sulla fronte
Il Cardinale Muller nell’intervista in oggetto, ha parlato della “SOSPENSIONE DELL’ASSENSO”, nel caso che il papa in carica, dovesse esprimere dottrine contrarie al “Deposito della fede” perché in tal caso funesto il papa, sarebbe nella situazione in cui “come Lutero ha frainteso il papato, si metterebbe al posto di Dio”:
“…..L’autorità formale del Papa non può essere separata dal legame sostanziale con la Sacra Scrittura, la Tradizione apostolica e le decisioni dogmatiche del Magistero che lo ha preceduto. Altrimenti, come Lutero ha frainteso il papato, si metterebbe al posto di Dio, che è l’unico autore della sua verità rivelata, invece di limitarsi a testimoniare fedelmente, nell’autorità di Cristo, la fede rivelata in modo integrale e non adulterato e a presentarla autenticamente alla Chiesa.
In una situazione così estrema, da cui Dio può salvarci, ogni funzionario ecclesiastico avrebbe perso la sua autorità e nessun cattolico sarebbe più obbligato a obbedire religiosamente a un vescovo eretico o scismatico (Lumen Gentium 25; cfr. la risposta dei vescovi all’interpretazione errata di Bismarck). del Vaticano I. Vaticano, 1875)……”
—
—
—
E invece vediamo cosa diceva il Cardinale Burke, in merito ad un eventuale papa eretico, in una intervista con CatholicWorldReport.com del 19 dicembre 2016:
…..
CWR: Mons. Athanasius Schneider, ORC, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Santa Maria ad Astana, Kazakistan e vescovo titolare di Celerina, che ha scritto una lettera aperta di sostegno ai quattro cardinali e ai loro dubia , ha anche affermato che la Chiesa è in uno SCISMA DI FATTO . Lei è d’accordo su questo punto?
Cardinale Burke: C’è una divisione molto grave nella Chiesa che deve essere sanata perché ha a che fare, come ho detto prima, con l’insegnamento dogmatico e morale fondamentale. E se la cosa non verrà chiarita presto, potrebbe sfociare in uno scisma formale.
CWR: C’è chi dice che il papa potrebbe separarsi dalla comunione con la Chiesa. Può il papa essere legittimamente dichiarato scismatico o eretico?
Cardinale Burke: Se un Papa professasse formalmente un’eresia cesserebbe, con quell’atto, di essere Papa. È automatico. E quindi, ciò potrebbe accadere.
CWR: Potrebbe succedere.
Cardinale Burke: Sì.
CWR: È un pensiero spaventoso.
Cardinale Burke: È un pensiero spaventoso, e spero che non ne saremo testimoni tanto presto.
……
……
CWR: Torniamo alla domanda sull’eresia del Papa. Cosa succede allora se il Papa commette un’eresia e non è più Papa? C’è un nuovo conclave? Chi è responsabile della Chiesa? O semplicemente non vogliamo nemmeno andare lì per iniziare a capire queste cose?
Cardinale Burke: Esiste già la disciplina da seguire quando il Papa cessa dal suo incarico, proprio come è accaduto quando Papa Benedetto XVI ha abdicato al suo incarico. La Chiesa ha continuato ad essere governata nel periodo intercorrente tra la data effettiva della sua abdicazione e l’inaugurazione del ministero pontificio di Papa Francesco.
CWR: Chi è competente a dichiararlo eretico?
Cardinale Burke: Dovrebbero essere membri del Collegio cardinalizio.
CWR: Tanto per chiarire ancora, sta dicendo che Papa Francesco è nell’eresia o ci è vicino?
Cardinale Burke: No, non sto dicendo che Papa Francesco sia eretico. Non l’ho mai detto. Né ho affermato che sia vicino all’eresia.
CWR: Lo Spirito Santo non ci protegge da un simile pericolo?
Cardinale Burke: Lo Spirito Santo abita la Chiesa. Lo Spirito Santo veglia sempre, ispira e rafforza la Chiesa. Ma i membri della Chiesa e, in modo eminente, la gerarchia devono cooperare secondo i suggerimenti dello Spirito Santo. Una cosa è che lo Spirito Santo sia presente con noi, ma un’altra cosa è per noi essere obbedienti allo Spirito Santo.
https://www.catholicworldreport.com/2016/12/19/cardinal-burke-no-i-am-not-saying-that-pope-francis-is-in-heresy/
NAGORNO KARABAKH, TRUPPE AZERE ENTRANO NELLA REGIONE. MOSCA: “FERMARE BAGNO DI SANGUE”
Raid su Stepanakert e altre aree della regione contesa con l’Armenia: per Baku si tratta di “operazione anti terrorismo”, Yerevan in allerta. Intanto la Russia invita le parti a deporre le armi
Nella tarda mattinata di questo martedì, le sirene di allarme aereo hanno iniziato a risuonare a Stepanakert e nelle aree limitrofe. Si è trattato del primo segnale che qualcosa di grave stava accadendo. E in effetti, poco dopo, anche da Baku sono arrivate conferme in tal senso.
“L’Azerbaigian – si legge in un comunicato del ministero della Difesa di Baku – ha avviato un’operazione anti terrorismo“. Il sospetto è che si tratti di un nuovo capitolo della guerra del Nagorno Karabakh. Il conflitto cioè figlio della dissoluzione dell’Urss e che vede Azerbaigian e Armenia contrapposte per il controllo della regione. Nell’area valeva un cessate il fuoco mediato dai russi nel novembre 2020, oggi però a parlare sono nuovamente le armi.
ATTACCO A STEPANAKERT
Il primo capitolo del conflitto si era concluso nel 1994, all’indomani cioè dell’indipendenza di Armenia e Azerbaijan. Proprio l’indipendenza dei due Paesi da Mosca aveva dato il via alle contese. Gli armeni hanno infatti rivendicato il controllo del Nagorno in virtù della loro storica presenza nella regione. Dal canto loro, gli azeri hanno invece ribadito l’inviolabilità dei confini ereditati dall’Urss dove invece l’area era stata assegnata a Baku. Con la vittoria dell’Armenia, è stata così creata la Repubblica dell’ARTSAKH, non riconosciuta però a livello internazionale.
Di quella repubblica formalmente STEPANAKERT ne è la capitale. Il territorio dell’entità voluta e creata dagli armeni si era però già notevolmente ridotto dopo le avanzate azere nella guerra scoppiata nel settembre 2020, secondo capitolo della contesa. Baku ha ripreso gran parte del territorio del Nagorno, siglando poi un cessate il fuoco mediato dai russi.
L’accordo, arrivato nel novembre 2020, ha lasciato agli armeni solo l’area di Stepanakert. Mosca dal canto suo si è impegnata ad affermarsi come forza di interposizione, garantendo la sicurezza nel cosiddetto “CORRIDOIO DI LACHIN“. Ossia l’unico lembo di terra capace di unire ciò che è rimasto dell’ARTSAK con l’Armenia. Ma un nuovo attacco azero era solo questione di tempo. Da mesi infatti il corridoio era inutilizzabile per via di proteste ambientaliste da molti collegate alla strategia di Baku volta a isolare l’ultima parte del Nagorno in mano armena.
Le sirene di allarme aereo hanno fatto intuire agli abitanti di Stepanakert l’inizio delle nuove operazioni militari. Subito in città negozi e uffici sono stati chiusi e la gente si è rifugiata a casa o in luoghi sicuri. Chi è rimasto fuori ha potuto udire distintamente non solo i colpi dei raid sferrati con i droni, ma anche dell’artiglieria pesante usata dall’esercito dell’Azerbaigian dalle trincee scavate lungo le linee di contatto.
Un attacco a tutto tondo quindi, mentre da Baku i comunicati del ministero della Difesa hanno iniziato a confermare l’avvio di quella che per gli azeri è una nuova operazione anti terrorismo. Secondo la ricostruzione del governo azero, l’attacco è dovuto a un presunto massiccio dispiegamento di militari armeni all’interno dell’Artsak. Circostanza bollata come fake news da Yeravan. “Le note ufficiali e i mass media azeri continuano a diffondere dichiarazioni false affermando che nel Nagorno-Karabakh ci sono unità delle forze armate della Repubblica di Armenia, attrezzature militari e personale – si legge in una nota degli armeni – Il ministero della Difesa della Repubblica d’Armenia ha ripetutamente affermato che la Repubblica d’Armenia non ha un esercito nel Nagorno-Karabakh”.
LA REAZIONE DI MOSCA
Dalla Russia le prime reazioni sono state affidate alla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha chiesto di “fermare lo spargimento di sangue”. “La Federazione russa – si legge nelle sue dichiarazioni – è profondamente allarmata per il forte inasprimento della situazione in Karabakh. La Russia chiede ad Armenia e Azerbaigian di porre fine alle ostilità e di ritornare ad una soluzione diplomatica”. Inoltre, la stessa portavoce ha ufficialmente ed espressamente chiesto di garantire l’incolumità dei soldati russi presenti nella regione in qualità di peacekeeper.
Mosca sarebbe stata comunque avvertita dal governo di Baku dell’imminente inizio dell’attacco. Circostanza che ha fatto scattare perplessità da parte del governo armeno. “La Russia – si legge in un comunicato dell’esecutivo di Yerevan citato dall’agenzia Interfax – non ha avvertito l’Armenia di un imminente attacco dell’Azerbaigian in Nagorno-Karabakh”.
I rapporti tra Armenia e Russia sono ai minimi storici da alcuni mesi a questa parte, da quando cioè Yeravan ha dato il via libera a esercitazioni congiunte con l’esercito Usa.
https://www.ilgiornale.it/news/guerra/lazerbaijan-ha-attaccato-nagorno-2213005.html
Dopo “l’OPERAZIONE ANTI TERRORISMO” avviata dall’AZERBAIGIAN contro l’Armenia, adesso anche la Francia avvia una “MISSIONE ANTI TERRORISMO” (chiamata “MISSION VIGIPIRATE“) contro L’Italia, blindando i suoi confini, alla faccia dello “spazio Schengen”, e dell’Europa Unita e solidale…..
—
—
LA FRANCIA SCHIERA MEZZI ANTI TERRORISMO E ELICOTTERI: CONFINE CON L’ITALIA SEMPRE PIÙ BLINDATO
Parigi decide di blindare la frontiera con l’Italia: mezzi anti terrorismo e almeno un elicottero in azione al confine di Ventimiglia, per prevenire l’ingresso di migranti monitorati anche i treni
……
IN CAMPO LA “MISSION VIGIPIRATE”
La presenza dell’elicottero della Dogana francese ne è una conferma, ma non è l’unico indizio in tal senso. Sempre a ridosso delle aree di confine italo-francesi sono stati avvistati i mezzi dell’ANTI TERRORISMO. Si tratta, come si legge sull’Ansa, di mezzi con la scritta “MISSION VIGIPIRATE“. Un riferimento a una passata operazione voluta dall’ex presidente Valéry Giscard d’Estaing e con cui vengono contrassegnati i mezzi usati per le MISSIONI ANTI TERRORISMO.
……
https://www.ilgiornale.it/news/politica-internazionale/francia-schiera-elicotteri-confine-ventimiglia-2213073.html
https://leozagami.com/
L’arcivescovo cattolico indossa una casula leopardata preferita dagli Illuminati per prepararci all’invasione africana17 settembre 2023 Articolo di Leo Zagami
{Nell’Antico Egitto, la pelle di leopardo ha sempre avuto un’importanza significativa come simbolo di divinità e autorità da parte delle antiche scuole misteriche degli Illuminati. Per questo motivo, la pelle di leopardo fu adottata come simbolo della spiritualità dell’Antico Egitto dai loro Sacerdoti, perché ai loro occhi, il leopardo rappresentava la Divinità e l’Autorità a causa dell’intelligenza e della padronanza del leopardo dei domini della terra, dell’acqua e degli alberi, che lo rendevano il leopardo il predatore più superiore.
Lo status sacro della pelle di leopardo fu successivamente ripreso dalla moderna scuola misterica dell’Ordine Ermetico dell’Alba d’Oro, come chiaramente mostrato nelle foto di uno dei suoi fondatori, Samuel Liddell MacGregor Mathers (1854-1918), così come di uno dei suoi membri più controversi, Aleister Crowley (1875-1947)(*). Tuttavia, oltre i confini dell’Antico Egitto, ha trovato il suo posto anche nelle tradizioni spirituali di varie comunità africane, come Yoruba, Zulu, Buganda e molte altre.
Lo status sacro della pelle di leopardo come simbolo nella spiritualità dell’antico Egitto fu adottato in tutta l’Africa precoloniale tra i re di tali comunità, ma non avremmo mai immaginato che la Chiesa cattolica e uno dei suoi arcivescovi più influenti, Nicola Girasoli (nato nel 1957 ) , che una volta venne indicato come possibile candidato per ricoprire l’incarico di Sostituto per gli Affari Generali presso la Segreteria di Stato perché ritenuto “molto vicino a Papa Francesco e gradito al cardinale Pietro Parolin”, il Segretario di Stato, che era nominato da Papa Francesco Nunzio Apostolico in Slovacchia lo scorso anno, celebrerà una Messa all’aperto nel Sud Italia, in Puglia, indossando una “Casula” leopardata, in quella che alcuni tradizionalisti hanno definito con critica, nella parziale frase latina, “Novus Horror Misae”. Una Casula, tra l’altro, è un paramento esterno senza maniche indossato da un sacerdote cattolico o anglicano durante la celebrazione della Messa, tipicamente ornato ma mai realizzato in pelle di leopardo, questo è certo. …
Ma l’adozione della pelle di leopardo da parte di figure di spicco degli Illuminati come Aleister Crowley, così come dei sistemi di credenze africane che abbracciano il Vodun africano, dovrebbe preoccuparci riguardo all’ultima tendenza cattolica introdotta dall’arcivescovo Nicola Girasoli, come la minaccia di un’invasione africana che sta diventando ogni giorno più evidente in Italia dopo l’arrivo di 7000 persone in poco più di 24 ore la scorsa settimana. …}.
Leo Zagani non vuole andare oltre la nota folkloristica e la paventata invasione africana; eppure la valenza simbolica è più che evidente oltre che a connessioni materiali significative:
1) il leopardo è il simbolo del cacciatore perfetto: “i leopardi cacciano prevalentemente al crepuscolo o di notte, ben mimetizzati nell’oscurità. Le loro prede variano notevolmente a seconda dall’habitat. Spesso questi animali vi si avvicinano furtivamente girandovi attorno per ore” (google); è il re delle tenebre; studia la sua preda con pazienza (come la massoneria), quando scatta lo fa con estrema velocità e per la preda non c’è scampo (chiesa cattolica); la chiesa cattolica è preda della massoneria, non può reagire perché il leopardo (re delle tenebre) agisce con Bergoglio: nessuno o quasi si è ribellato e la gerarchia ha solo espresso qualche mugugno.
2) la connessione materiale è il vescovo amico di Bergoglio: non c’è bisogno di indovinare chi l’abbia mandato con quella acconciatura carnelalesca in linea coll’intronizzazione di Pachamama in Vaticano. Aleister Crowley(!) indossava anche lui un manufatto di pelle di leopardo e nella foto allegata ha le braccia incrociate sul petto come quelle del buon pastore rosacruciano che… (guarda il caso!) compaiono sulla croce pettorale di Bergoglio.
Conclusione: la casula leopardata è il simbolo di vittoria ormai definitiva della falsa chiesa sulla cattolicità; la consacrazione avverrà col prossimo sinodo. Non penso che il Cielo gradisca lo sgarro: “il vescovo (non papa quindi) vestito di bianco (Bergoglio o il suo successore) salirà sul patibolo (non come martire).
(*) Nella prefazione al suo libro The World‘s Tragedy, una rivisitazione della vita di Gesù in chiave anticlericale che ironizza sulla verginità della Madonna, parlando dei cristiani, Crowley scrive: «È il loro Dio e la loro religione che odio e voglio distruggere». Animato da questi sentimenti egli giunse persino a scrivere da Tunisi una lettera al capo del bolscevismo Lev Bronstein, detto Trotsky (1879-1940), chiedendo che gli fosse affidata l’estirpazione del cristianesimo dalla faccia della terra.
allegato.
allegato.
(*) Nella prefazione al suo libro The World’s Tragedy … Il testo è stato ripreso da:
https://www.centrosangiorgio.com/occultismo/articoli/grande_bestia_666.htm
Le paurose ed incredibili crepe della NATO, uno shock proveniente dal più ferreo e fanatico alleato dell’Ucraina, una vera e propria pugnalata da una Nazione NATO con la bava alla bocca anti-russa, causata da “un’aspra lotta commerciale” per il grano…….
—
—
—
L’ANNUNCIO SHOCK DELLA POLONIA: «ORA BASTA, NON INVIAMO PIÙ ARMI ALL’UCRAINA». LA LITE SUL GRANO E IL VOTO A VARSAVIA: ECCO LA CRISI CHE INQUIETA LA NATO
Il governo polacco ha anche convocato l’ambasciatore di Kiev, dopo che Zelensky aveva attaccato all’Onu il divieto di import di cereali (re)imposto da Varsavia
Per lunghi, lunghissimi mesi è stata la più fiera alleata di Kiev e della «resistenza armata» anti-russa ad ogni costo sul fronte europeo. Al pari forse soltanto dei tre Paesi baltici. Ma ora l’asse di ferro tra Polonia e Ucraina, le cui crepe s’intravedevano da alcuni mesi, scricchiola paurosamente.
A dare l’annuncio esplosivo è stato questa sera in tv il primo ministro di Varsavia Mateusz Morawiecki:
«La Polonia smetterà di fornire aiuti militari all’Ucraina perché dovrà armare il suo esercito», ha scandito il premier nazionalista. «L’Ucraina si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all’Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia».
Possibile seppellire in un paio di frasi mesi di politica estera e di difesa del Paese da cui passano ogni giorno armamenti e aiuti di ogni genere all’Ucraina del fronte Nato? Al di là delle necessità militari dello stesso esercito di Varsavia, la questione che ha portato le relazioni tra i due Paesi al punto più critico da anni è di altra natura, ed ha a che fare con il grano.
Venuta a mancare da venerdì scorso la «copertura» da parte dell’Ue, Polonia, Slovacchia e Ungheria hanno infatti annunciato nei giorni scorsi l’imposizione di un nuovo divieto unilaterale d’importazioni di cereali dall’Ucraina. I tre Paesi est-europei, insieme con la Bulgaria, hanno richiesto a gran voce da mesi la misura contro quella che i rispettivi agricoltori lamentavano essere una «invasione di grano» dall’Ucraina, con effetti deprimenti sui prezzi della materia prima e sulle loro vendite.
L’ATTACCO DI ZELENSKY ALL’ONU E L’IRA POLACCA
Una pressione politica interna che torna a farsi possente in Polonia, dove il partito di governo (Pis) è atteso tra meno di un mese dal cruciale appuntamento delle elezioni politiche (15 ottobre), e non ha intenzione di alienarsi il sostengo delle campagne. La questione, che aveva provocato già nei mesi scorsi serie tensioni tra i Paesi coinvolti, è però deflagrata nelle ultime 24 ore.
Ieri, nel suo discorso all’Assemblea Generale Onu, il presidente ucraino VOLODYMYR ZELENSKY non le ha mandate a dire, affermando che la politicizzazione della questione dell’export del grano messa in atto da «alcuni alleati europei fa il gioco della Russia».
Oltraggio supremo per Varsavia, che oggi ha reagito con veemenza diplomatica, convocando l’ambasciatore ucraino nel Paese per avere spiegazioni sull’affermazione. Quindi, questa sera, l’annuncio-shock del premier MORAWIECKI sulle armi.
E se si dovesse spezzare il filo che ha tenuto strettamente legate Polonia e Ucraina, allora sì che al Cremlino qualcuno stapperebbe una bottiglia.
https://www.open.online/2023/09/20/polonia-annuncio-stop-invio-armi-ucraina-grano-elezioni-crisi/
—
—
—
LA POLONIA FERMERÀ LE FORNITURE DI ARMI A KIEV PER LA DISPUTA SUL GRANO
Il governo di Varsavia in campagna elettorale difende i contadini danneggiati dai cereali a basso costo in arrivo dal partner. Il premier Morawiecki: “Al momento non diamo materiale bellico all’Ucraina, serve a noi”. Rischi anche dalla Slovacchia
ODESSA — Più di Putin, possono i cereali. Guardavamo a Est, alla controffensiva che procede a passo lento, ed ecco che l’attacco (politico) all’Ucraina arriva da Ovest. Dall’alleato più stretto per giunta, che più condivide con gli ucraini il risentimento verso il presidente russo. La Polonia. Da diciannove mesi indefessa donatrice di carri armati, Mig e denaro, partner strategico per la Nato di cui ospita basi e soldati, si ritrova ora capofila di un’aspra lotta commerciale proprio contro Kiev per evitare che il copioso grano del vicino, a basso costo, sottragga fette di mercato ai contadini polacchi, slovacchi e ungheresi…..
https://www.repubblica.it/esteri/2023/09/20/news/ucraina_lite_grano_polonia_minaccia_stop_armi_kiev-415222821/?ref=drrt-1
Bisognerà solo vedere se manterranno le promesse elettorali. Che gli agricoltori sono, ingiustamente, l’ultima ruota del carro, però votano. I partiti di governo temono che il voto vada “disperso” a favore dell’estrema destra, e perdano le elezioni polacche.
La Polonia ha avuto un ruolo attivo fin’ora nella guerra in Ucraina, ma non proprio quello indicato dal veggente del Waldviertler con l’entrata in guerra nella zona intorno a Leopoli. Almeno non lo ha avuto ufficialmente, ma di fatto sì, ha inviato molti addestratori, volontari, armi e denaro, specie in quelle zone.
Bisogna però ancora rimanere in attesa per vedere gli sviluppi.
Però in buona sostanza la profezia si può dare per realizzata, anche perchè sono soggette a modifiche nel tempo in base alla risposta degli uomini e alle preghiere.
Una domanda per Remox e per il Dott. G.I. …indipendentemente dalle diverse sfumature tra Viganò e Cionci sulla questione della sede impedita in ogni caso con la morte di BXVI saremmo ora in uno stato di sede vacante da ormai 9 mesi secondo le loro interpretazioni…alla luce delle varie profezie che vedono la chiesa senza pastore per un certo periodo quali potrebbero essere i successivi scenari e per quanto tempo dovrebbe perdurare tale stato secondo le profezie accertate?…grazie
Se prendiamo come bussola di riferimento le profezie della Madonna ad Anguera la questione dell’illegittimità di Francesco, giuridica o spirituale, è certa. Infatti se Benedetto XVI è stato tolto dal trono, significa che l’atto di dimettersi è stato non libero e non consensuale. Dunque le dimissioni non sono valide. Ciò che è accaduto dopo, sede impedita o irregolarità gravi del Conclave, sono una conseguenza di ciò.
Se dunque il pontificato di Francesco è illegittimo significa che dopo la morte di Benedetto XVI non c’è papa a Roma.
La Madonna infatti lo dice. Dopo le dimissioni di Benedetto XVI annuncia “avrete ancora Pietro con voi”. Strana affermazione considerato che dopo pochi giorni sarebbe cominciato il Conclave che avrebbe eletto un nuovo papa. Era ovvio che la Chiesa avrebbe avuto Pietro. Meno strana invece se consideriamo che il riferimento all’avere Pietro non era rivolto al successore di Ratzinger, ma a lui direttamente. Avrete ancora Pietro, nonostante l’atto delle dimissioni. Cosa che si sposa bene con la tesi di Cionci.
Ci sarà un tempo però in cui Pietro non ci sarà più e sarà il tempo delle grandi confusioni nella Chiesa: “per un determinato periodo di tempo la Chiesa camminerà senza Pietro”. Per quanto detto in precedenza appare evidente che questo tempo comincia con la morte di Benedetto XVI (perchè Bergoglio non è Pietro). Quanto durerà? Non lo sappiamo. Sappiamo però, o meglio supponiamo, che dopo Francesco (probabilmente costretto a dimettersi in seguito ad uno scontro di potere) avremo un altro papa illegittimo: “Pietro non è Pietro, Pietro non sarà Pietro”.
Sappiamo anche che un giorno avremo due troni con solo un papa legittimo. A rigor di logica ciò dovrebbe accadere con il successore di Bergoglio, illegittimo, e l’elezione di un vero papa con uno scisma ufficialmente manifesto. Il giorno in cui sarà eletto il vero papa la questione si avvierà verso la sua soluzione perchè finalmente la Chiesa avrà la sua guida anche se minoritaria e perseguitata. Questa elezione potrà avvenire, presumibilmente, o in concomitanza con quella del falso papa o poco dopo. Molto dipenderà dalla composizione del collegio cardinalizio e da chi, effettivamente, sarà considerato legittimato a partecipare a questa elezione. I cardinali eletti da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI andranno a diminuire sempre più e la loro età ad aumentare. Nel mio articolo “IL MISTERO DELLA PROFEZIA SUI PAPI: L’ELEZIONE DI PETRUS ROMANUS” ho provato a tracciare uno scenario proprio in relazione a questo problema.
Grazie Remox…soprattutto per gli ulteriori dettagli che confermerebbero l’ipotesi di un’attuale sede vacante come paventato da Cionci e Viganò…rimane solo da capire quanto tempo la chiesa potrebbe restare senza una guida valida…pensavo che esistessero profezie a riguardo che permettevano di capire quanto tempo la chiesa sarebbe rimasta orfana…magari le conosce il Dott.G.I. a cui chiedo di aggiungere eventuali dettagli in merito.
Io credo che durante il sinodo accadranno molte cose e probabilmente la matassa andrà districandosi. Con la fine del sinodo, sempre che ci si arrivi, avremo una situazione molto più netta. I tempi solo Dio li conosce, ma si può presumere che entro pochi anni avremo nuovamente Pietro e pur nella tribolazione ci sentiremo finalmente molto più leggeri. E se saremo arrivati fino a quel punto mantenendo la fede allora saremo anche pronti a qualsiasi battaglia forti dell’invincibile armatura! Saluti.
Massimiliano
https://m.facebook.com/story.php/?id=100044205305341&story_fbid=328627682855813 ridiamo per non piangere
“Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha anche lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere”. Blaise Pascal.
Saluti. Massimiliano
aggiungerei: ha permesso anche tante (false) luci per confondere chi non vuole credere alla semplice Verità con la fede dei fanciulli….
C’è una profezia che parla di mesi e non tanti anni di sede vacante
https://profezie3m.altervista.org/ptm_profx_jahenny.htm
La Chiesa avrà la sua sede vacante per molti mesi […] Ci saranno due successivi antipapi che regneranno per tutto questo tempo sulla Santa Sede…” (29 settembre 1882, messaggio di San Michele)
Ho il timore fondato che il secondo sia peggiore del primo…! Giovanni Battista profeta e prepara la via a Cristo… George Mario Bergoglio falso profeta e prepara la via a…! Saluti.
Massimiliano
All’altro Argentino…
Se Anguera è vera, l’interpretazione fatta da Remox è probabile, anche perché Pedro continua a dire che il re tolto dal trono è BXVI e distingue tra vero successore e falso successore. Se è stato rimosso dal trono, qualcosa di oscuro è avvenuto. La certezza però non ce l’abbiamo.
E poiché non abbiamo la certezza – questo significa che Dio non l’ha ancora concessa al suo popolo oltre ogni dubbio – non possiamo credere con sicurezza che dal 31 dicembre 2022, cioè dalla morte di BXVI, siamo in uno stato di sede vacante. Possiamo tener presente tutti gli argomenti, gli indizi, i sospetti, ecc., ma non possiamo azzardarci a proclamare vera questa tesi, né verso noi stessi, né verso gli altri (come fa da tempo Cionci, che gira l’Italia tenendo continue conferenze su una teoria non verificata). Semplicemente perché non è prudente. Quando la tesi della sede impedita sarà dimostrata falsa, come faranno i suoi propugnatori a ritirarne gli effetti dagli ascoltatori, dopo anni di predicazione?
Il vescovo Schneider risponde ai sedevacantisti
https://www.sabinopaciolla.com/il-vescovo-schneider-risponde-ai-nuovi-sedevacantisti-francesco-e-il-papa/
In realtà, qui si tratta veramente di comprendere cosa è accaduto durante gli ultimi anni del pontificato di BXVI.
Tutti sono desiderosi di liberarsi di Bergoglio, ma ognuno propone vie diverse.
Sì, perché sono in campo tesi differenti, anche se sembrano simili, ciò che denota una dolorosa divisione tra i cattolici.
E sono gli stessi cattolici a creare queste divisioni, schierandosi per Tizio o per Caio o per Sempronio. Senza certezze, non bisogna schierarsi.
Lo ammette lo stesso Cionci nei suoi video, quando cerca insistentemente appoggi nel mondo ecclesiastico e della cultura italiani, senza risultato. Mons. Viganò non crede affatto alla tesi della sede impedita e non ha detto che B. non è Papa, ma ha detto che è un eretico e che dal Concilio Vat. II siamo governati da apostati (facendo un discorso più generale). Si sono creati tre poli, dice Cionci, e ognuno va per la sua strada. Mons. Viganò ha rifiutato più volte le proposte di collaborazione da parte di Cionci. Anche mons. Schneider ha fatto lo stesso:
“…già anni fa gli avevo mandato i risultati delle mie ricerche, ha voluto che non lo importunassi più con questo tipo di articoli. Ha rifiutato il libro Codice Ratzinger che hanno cercato di regalargli, non offre alcuna soluzione possibile, dice delle cose giuste perché appunto le considerazioni che ha fatto in merito all’accettazione pacifica universale e all’impossibilità di deporre un papa eretico sono del tutto corrette. Ma qui noi stiamo parlando di un’altra cosa…” (min 7:00)
https://www.youtube.com/watch?v=PZFdSaVkKrA
Cionci su mons. Viganò:
https://www.youtube.com/watch?v=Y4_3pg2d_jc
https://www.youtube.com/watch?v=LDX8ft10vHc
La divisione tra i cattolici è evidente e ciò è dovuto al fatto che la situazione non è chiara, mancano dei pezzi importanti di verità.
Profezie su questo specifico tema, che ci aiutino a capire come si uscirà da questa confusione, non ce ne sono (almeno, non ne conosco). Suor Lucia parlava di “disorientamento diabolico”. Ci siamo dentro.
Quello che noi possiamo fare è, come dice mons. Schneider, attendere con fiducia che Dio chiarisca questa situazione che va avanti da più di dieci anni (e il sinodo potrebbe essere una buona occasione):
“…dobbiamo mantenere la sobrietà (mantenere il sangue freddo) e allo stesso tempo una vera visione soprannaturale e la fiducia nell’intervento divino e nell’indistruttibilità della Chiesa.” (cit.)
Grazie Dott. G.I. ..e grazie Remox…ci tengo a sottolineare che nelle mie domande ho parlato di “ipotesi” e “di loro interpretazioni” proprio perché l’argomento è delicato e non ancora del tutto chiarito…quindi mi associo alle osservazioni e all’invito alla prudenza fatte da Dott. G.I. …ma se devo esprimere un parere personale mi risulta più coerente, aderente alla realtà e corroborata da una serie di osservazioni plausibili l’ipotesi di sede impedita e poi vacante di Cionci che quella più vaga di eresia di Viganò che sta prendendo la deriva dei lefebrviani…comunque restiamo in fiduciosa attesa di sviluppi.
…aggiungerei solo un commento breve a quanto indicato nel messaggio di Anguera riportato da Remox..“per un determinato periodo di tempo la Chiesa camminerà senza Pietro”…anche nei periodi più bui la chiesa si è sempre affrettata a nominare un nuovo Papa essendo consapevole del suo ruolo…e proprio per questo motivo a volte ne ha eletti più di uno contemporaneamente…non è quindi immaginabile una chiesa che accetti di restare volontariamente senza papa se non nel caso in cui essa sia già convinta di averlo…proprio come nel momento attuale in cui c’è un papa che un giorno potrebbe essere riconosciuto come mai eletto legittimamente…anche questa circostanza paradossale per la chiesa confermerebbe l’attuale stato di sede vacante “per un certo periodo” senza che nessuno si preoccupi di eleggere un nuovo papa perché quello presente sembra tale…veramente una situazione straordinaria e insolita.
“…dobbiamo mantenere la sobrietà (mantenere il sangue freddo) e allo stesso tempo una vera visione soprannaturale e la fiducia nell’intervento divino e nell’indistruttibilità della Chiesa.”
Certo, senza dimenticare però che Dio opera attraverso gli uomini.
Il non fare nulla nell’attesa dell’intervento chiarificatore può facilmente diventare un alibi.
Comunque come ho detto altre volte saranno i nemici stessi presi dalla loro brama di potere a fornire l’opportunità per risolvere la crisi.
I nemici dell’infame setta della mafia di San Gallo, che hanno congiurato con “il furore del re romano belgico”, ottenebrati dal loro delirio di onnipotenza maligna, daranno vigore alla Grazia Divina per lavorare nel cuore di un figlio della Chiesa affinché si apra ad un profondo e doloroso pentimento, per rivelare la verità, in grado di sgretolare diversi strati di menzogne e segreti inconfessabili……
4.820 – 25/06/2019
Cari figli, soffro per quello che viene per voi. Un figlio si pentirà e la verità sarà rivelata. Sarà un tempo di dolore per i Miei Devoti. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Grande sarà la confusione nella Casa di Dio.