“DAL SAHEL PRONTI A PARTIRE A MILIONI”. I REPORT SUI MIGRANTI CHE AGITANO IL GOVERNO

scritto da NICOLA_Z
22 · Set · 2023

“DAL SAHEL PRONTI A PARTIRE A MILIONI”. I REPORT SUI MIGRANTI CHE AGITANO IL GOVERNO

A palazzo Chigi si teme che dai paesi subsahariani migrino fino a due milioni di persone. Il messaggio di Mattarella alla Ue: «Il regolamento di Dublino è preistoria»

 

(YOUSSEF HASSAN HOLGADO – editorialedomani.it) – Lo smisurato arrivo di migranti sulle coste italiane di quest’estate è solo un assaggio di quello che ci aspetterà nei prossimi anni. È quello che temono gli uffici del sottosegretario Alfredo Mantovano e il Viminale, che hanno letto alcuni report arrivati di recente dai nostri servizi di intelligence. Che hanno stimato, nel prossimo anno e mezzo, migrazioni interne e verso l’Europa di enorme entità, fino a due milioni di persone.

Il fenomeno coinvolge, secondo gli analisti, principalmente l’area del Sahel, oggi infuocata dalla siccità alimentata dal cambiamento climatico e dai colpi di stato delle giunte militari che negli ultimi due anni hanno preso il potere in Burkina Faso, Mali e da ultimo in Niger.

Uno scenario che preoccupa ovviamente il ministro Matteo Piantedosi, titolare con Mantovano della delega all’immigrazione, e la premier Giorgia Meloni.

Dal palco delle Nazioni unite a New York la presidente del Consiglio ha infatti lanciato un appello agli stati membri per «dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani» per arginare il «caos» africano che spinge «milioni di persone in cerca di condizioni di vita migliori».

LA STRATEGIA

Correre ai ripari prima che il fenomeno sia ingovernabile è il mantra che risuona a palazzo Chigi. A indirizzare le strategie è stato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in Sicilia – dove ha accolto per una visita di due giorni il suo omologo tedesco Frank Walter Steinmeir – ha detto: «L’immigrazione è un fenomeno epocale che va governato con visione del futuro non con provvedimenti improvvisati o tampone». E la visione futura spinge ora la premier Meloni a chiedere l’aiuto di Bruxelles per stringere accordi anche con i paesi del Sahel, sulla scia di quelli già siglati con Tunisia e Libia.

L’obiettivo del governo italiano è far entrare la prossima Commissione europea, che uscirà dalle urne delle elezioni del 2024, nei palazzi governativi del cuore dell’Africa per portare investimenti, provare a siglare intese per i rimpatri con i paesi che al momento non accettano le espulsioni dei loro cittadini e incrementare la cooperazione militare per contrastare il traffico di esseri umani e il terrorismo. Facile a dirlo ma ci sono diverse incognite da non sottovalutare.

  • La prima: non è detto che gli accordi funzionino, lo abbiamo visto quest’estate con il memorandum of understanding firmato a Tunisi.
  • La seconda è un tema politico: Bruxelles e Roma, scenderanno a patti con le giunte militari golpiste dei paesi del Sahel?
  • E infine: come reagiranno Russia e Francia che negli ultimi anni hanno avuto il controllo dell’area?

Lo scenario attuale, però, richiede anche interventi rapidi. Nella serata di mercoledì, gli Stati Uniti hanno annunciato che investiranno altri 247 milioni di dollari per inviare aiuti umanitari in Africa, alcuni di questi destinati proprio al Burkina Faso, uno dei paesi più attenzionati dai report sulla scrivania di Mantovano per l’aumento improvviso dei migranti provenienti da lì che arrivano in Italia.

Lato italiano, per il momento Meloni è riuscita a riunire a Roma lo scorso luglio oltre venti stati durante la conferenza sulle migrazioni che si è tenuta alla Farnesina. In quell’occasione aveva ribadito il concetto che non era più possibile continuare con accordi bilaterali tra due stati, ma era necessario l’intervento dell’Unione europea e delle Nazioni unite.

IL CONTRASTO

Governare i flussi migratori è il grande tema del nostro secolo. Nei paesi del Sahel le persone scappano non soltanto da conflitti civili, carestie e da una situazione economica disastrata, ma anche dagli attacchi terroristici. Nelle prime dieci posizioni della classifica dei paesi a più alto rischio terrorismo ci sono tre stati del Sahel: BURKINA FASO, NIGER, MALI (governati da giunte militari golpiste).

A cui vanno aggiunti anche SOMALIA e NIGERIA. Negli ultimi anni, il contrasto al terrorismo è stato portato avanti con missioni militari condotte dai paesi europei (su tutti la Francia) e dagli Stati Uniti.

Ma i nuovi cambiamenti politici stanno rinforzando i vari gruppi terroristici. Solo nella giornata del 21 settembre sono morti 22 civili in due diversi attacchi avvenuti nel nord e nell’ovest del Burkina Faso. Nel paese si contano circa due milioni di sfollati, molti dei quali arriveranno in Europa tramite Libia e Tunisia. Qui negli ultimi giorni si sono intensificate le operazioni di polizia, soprattutto a Sfax, la cittadina costiera da dove partono il maggior numero di imbarcazioni.

Le autorità locali, oltre a continuare le deportazioni dei migranti subsahariani stanno cercando di individuare – con l’aiuto delle immagini satellitari fornite da Frontex – le fabbriche dove vengono costruiti i barchini di ferraglia utilizzati dai trafficanti. Non è semplice trovarle e distruggerle, però, visto che vengono costruiti anche nei giardini di semplici abitazioni lungo la costa. Sono talmente tanti che i servizi di sicurezza tunisini non riescono a intercettarli tutti prima della partenza.

PROSSIME SFIDE

A livello politico, il prossimo passo è superare l’accordo di Dublino. Concetto ribadito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Le regole di Dublino sono preistoria – ha detto – l’accordo faceva riferimento a un altro mondo che non c’è più. È una logica fuori dalla realtà». Serve trovare soluzioni e insieme, ma gli stati europei sono divisi e molto dipenderà dalla composizione del prossimo esecutivo dell’Unione europea. La sentenza emessa dalla Corte di giustizia europea rischia di aprire un nuovo capitolo di scontro tra Italia e Francia. Da Lussemburgo hanno definito illegali i respingimenti dei migranti lungo la frontiera da parte di Parigi, una decisione che ha scatenato l’ira francese. La Commissione europea se ne è lavata le mani: «Prendiamo atto della sentenza ed effettueremo un monitoraggio, ma spetta agli stati membri garantire il rispetto di una sentenza del tribunale».

https://infosannio.com/2023/09/22/dal-sahei-pronti-a-partire-a-milioni-i-report-sui-migranti-che-agitano-il-governo/

 

IL MONITO DI BORRELL: ‘IL DOSSIER MIGRANTI RISCHIA DI DISSOLVERE L’UNIONE EUROPEA”

L’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue in un’intervista al Guardian: “Alcuni paesi non vogliono mescolarsi, vogliono restare puri”. Poi spiega come “la migrazione in Africa non è causata dalla guerra contro l’Ucraina”

 

A causa delle profonde differenze culturali tra i paesi europei e della loro incapacità a lungo termine di raggiungere una politica comune, la migrazione potrebbe essere “una forza dissolvente per l’Unione Europea“.

A lanciare l’allarme, in un’intervista al Guardian, è l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. A fondamento delle sue parole – spiega – nonostante la creazione di una frontiera esterna comune, ci sono profonde differenze culturali tra i Paesi europei e la loro incapacità di raggiungere una politica migratoria comune a lungo termine. Il nazionalismo è in aumento in Europa più per fattori legati alla crisi migratoria che per l’euroscetticismo: “alcuni membri dell’Ue hanno uno stile “giapponese” ovvero – spiega il funzinario europeo –  non vogliono mescolarsi. “Non vogliamo migranti. Non vogliamo accettare persone dall’esterno. Vogliamo la nostra purezza”, osserva Borrell secondo cui, invece, l’Europa “necessita” dei migranti contro il calo demografico. Poi fa riferimento alla Brexit. “Si temeva che la Brexit fosse un’epidemia. E non lo è stata. È stata un vaccino. Nessuno vuole seguire l’uscita degli inglesi dall’Unione Europea”.

Il diplomatico spagnolo porta ad esempio la Spagna che ha una lunga storia di accoglienza dei migranti: “Il paradosso è che l’Europa ha bisogno dei migranti perché abbiamo una crescita demografica così bassa. Se vogliamo sopravvivere dal punto di vista lavorativo, abbiamo bisogno dei migranti”. Ha tuttavia riconosciuto le dure scelte che l’Europa ha dovuto affrontare nel frenare l’immigrazione raggiungendo accordi con Paesi come la Tunisia, sottolineando che è suo dovere difendere non solo i valori europei ma allo stesso tempo gli interessi europei.

Secondo Borrell, poi, la guerra in Ucraina non sta alimentando le attuali controversie sull’immigrazione: “Il problema è che la pressione migratoria è aumentata, principalmente a causa delle guerre – non della guerra contro l’Ucraina. È la guerra in Siria, la guerra in Libia, i colpi di stato militari nel Sahel“. “Viviamo in un circolo di instabilità da Gibilterra al Caucaso e questo è accaduto prima della guerra in Ucraina e continuerà dopo la guerra in Ucraina. La migrazione in Africa non è causata dalla guerra contro l’Ucraina. Le cause profonde della migrazione in Africa sono la mancanza di sviluppo, la crescita economica e il cattivo governo”.

“L’Italia non rispetta” il sistema di “riammissione” previsto dalla Convenzione di Dublino “e finchè l’Italia non lo farà, non accoglieremo più profughi” sbarcati nel Paese. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, intervistata al programma di approfondimento politico “Maybrit Illner” sull’emittente pubblica Zdf. “Nell’Unione europea è stato concordato un meccanismo di solidarietà. Roma ora deve ‘tornare da noi e adempiere ai suoi obblighi”, ha aggiunto Faeser.

https://www.rainews.it/articoli/2023/09/il-monito-di-borrell-il-dossier-migranti-rischia-di-dissolvere-lunione-europea-a16bd375-4676-49eb-8feb-77768575279b.html

 

 

TAJANI: «UN PIANO PER L’AFRICA SERVONO SOLUZIONI NON SPARATE ELETTORALI» (CORRIERE DELLA SERA)

 

·       “C’è una pressione enorme…… Anche se chiudi Libia e Tunisia, domani arriveranno da Marocco, Algeria, o Egitto”.

·       “La situazione è esplosiva, anzi è già esplosa”.

·       “Khartum è una città distrutta. Il Niger, il Ciad, il Burkina Faso hanno situazioni esplosive”.

·       “La Tunisia è ormai un collo di bottiglia, dal Corno d’Africa alla Guinea è una situazione ingovernabile…….Anche Francia a Germania cominciano ad avere paura”.

·       rischiamo un esodo biblico”.

 

Antonio Tajani è su un volo Ita diretto a New York. Sul tavolino del suo posto di prima fila c’è una cartellina con scritto «Nazioni Unite», che contiene il Piano per l’Africa a cui lavora il governo. Camicia e scarpe da ginnastica, il vicepremier e ministro degli Esteri sfoglia l’agenda della tre-giorni americana, dall’inaugurazione al Consolato della mostra d’arte Collezione Farnesina con la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola («Un segnale di attenzione all’Italia»), fino al discorso di oggi al Palazzo di Vetro. Poi il leader di Forza Italia, «molto preoccupato», fa il punto sugli sbarchi e non risparmia frecciatine a Salvini.

A Lampedusa Meloni e von der Leyen hanno provato a stoppare Salvini e Marine Le Pen, che crescono nei sondaggi scavalcando a destra i governi di Roma e Parigi?

«Le Pen cresce, Salvini non lo so. Ma è miope vederla in chiave interna, usare la tattica sarebbe un errore. Dobbiamo trovare soluzioni, non fare a gara in campagna elettorale a chi la spara più grossa».

Il fallimento del governo sull’immigrazione è più evidente perché la destra ha alzato troppo l’asticella delle promesse elettorali? La leader di FdI e Salvini hanno fatto la campagna elettorale con gli slogan «porti chiusi» e «Ong taxi del mare»…

«Salvini? lo mi chiamo Tajani e rispondo per me, dico le stesse cose da 10 anni, da che ero commissario Ue e parlavo di un piano per l’Africa».

Lei e la premier Meloni, che a New York parlerà domani notte, chiederete aiuto alle Nazioni Unite?

«Si potrebbe chiedere all’Onu di creare dei centri come quelli dell’Unhcr in Niger, ma più grandi, situazioni di contenimento lungo le rotte dei migranti in Africa. C’è una pressione enorme. Il fenomeno va visto nel suo complesso, non solo dalla fine. Anche se chiudi Libia e Tunisia, domani arriveranno da Marocco, Algeria, o Egitto».

La premier è riuscita a convincere von der Leyen a imboccare la strada di una nuova missione navale, anche se per la Lega può diventare un fattore di attrazione?


«Una nuova missione Sophia va bene per dare un segnale di deterrenza e basta. lo sono convinto che l’unica soluzione sia quella diplomatica. La priorità è fare accordi e investimenti in Africa, in quei Paesi da cui i migranti partono. La situazione è esplosiva, anzi è già esplosa».

La paura dei leghisti è che i migranti intercettati dalle navi di una eventuale missione navale Ue finiscano comunque in Italia. È così?


«Stiamo attenti agli slogan che non portano a casa risultati. Puoi fare anche centri di trattenimento per far capire al migrante irregolare che non lo fai girare per l’Italia e lo rimandi indietro, ma senza gli accordi non risolviamo il problema».

La diplomazia ha fallito, come sostiene anche la Lega?


«No, non ha fallito, senza la diplomazia a quest’ora invece di diecimila migranti ne arriverebbero cinquantamila. I numeri sono altissimi, quando arrivano da tutta l’Africa devi fermarli alla partenza. Khartum è una città distrutta. Il Niger, il Ciad, il Burkina Faso hanno situazioni esplosive».

L’ondata record di barchini verso Lampedusa si può ripetere?


«La Tunisia è ormai un collo di bottiglia, dal Corno d’Africa alla Guinea è una situazione ingovernabile. Poi ci aggiungi la Libia e il Marocco con le calamità naturali, ci metti Siria e Afghanistan e vedi la gravità della situazione. Anche Francia a Germania cominciano ad avere paura».

Pensa davvero che l’Europa si stia muovendo?


«Sì, l’Europa ha capito che non è un problema di Lampedusa o dell’Italia ed è più grande di come appare. La Francia ha compreso che rischiamo un esodo biblico».

Macron nella telefonata con Meloni ha aperto all’operazione navale?


«Fare interventi tampone a fronte delle guerre, dell’aumento demografico, del riscaldamento climatico e del terrorismo è inutile. Scappano per non morire. In Africa nel 2050 saranno 2,5 miliardi di persone, altro che i diecimila di Lampedusa. Dopo la Ue e la Nato lo diremo all’Onu, che il caso italiano è solo la punta dell’iceberg».

A cosa serve allora il pugno duro del governo?


«A fermare i trafficanti oggi a Lampedusa, ma per risolvere il problema in modo strutturale serve una visione strategica. La premier all’Onu farà un intervento mirato».

https://www.corriere.it/politica/23_settembre_17/tajani-un-piano-l-africa-servono-soluzioni-non-sparate-elettorali-77da1e4e-558d-11ee-bbb9-2ab114abc1ec.shtml

 

MIGRANTI, TAJANI: “NON BASTA UE, SERVONO NATO, USA E ONU”

Per affrontare la questione migranti “forse non basta neanche l’Europa per quello che sta accadendo in Africa. Serve addirittura un’azione forte a livello internazionale. Nato, Stati Uniti e Onu devono essere più presenti e devono essere parte della soluzione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in collegamento telefonico con la direzione regionale di Forza Italia a Napoli.

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2023/09/16/news/migranti_tajani_non_basta_ue_servono_nato_usa_e_onu-414688345/

 

Antonio Tajani:  ……. “Rischiamo un esodo biblico. Non è questione di ordine pubblico, ed è inutile fare interventi tampone. Lo devono comprendere tutti, anche in Italia”. La Lega, gli viene detto, è ostile anche all’operazione navale: “Serve la via diplomatica. Il resto sono slogan che non offrono risultati. Io mi chiamo Tajani, non Salvini. E dico queste cose da dieci anni”.

“Uno spostamento di milioni e milioni di persone e non ci sono muri che tengono: guardate alla storia delle invasioni barbariche, non vennero fermate dall’esercito romano, l’esercito più forte della storia militare”.

https://agenpress.it/2023/09/18/migranti-tajani-la-situazione-non-e-esplosiva-e-gia-esplosa-ne-parlero-allonu-per-emergenza-anche-una-banca-per-lafric/

 

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Riesz_
P.Riesz_
2 mesi fa

MIGRANTI, TAJANI: “NON BASTA UE, SERVONO NATO, USA E ONU”.
Gli italioti si devono svegliare! Per prima cosa dovrebbero espellere dall’Italia tutti i politici (Tajani compreso), tutti i politicanti, tutti i vescovi e clero “accoglioni”, i giornalisti di tutte le testate ed altri che non sto qui ad elencare come i mafiosi e i massoni. Il primo pericolo è che il vasto territorio liberato venga immediatamente invaso da ulteriori migranti; pazienza! Tanto ci siamo, occorre dare il benservito, con il metodo più semplice che si usa da secoli, alla UE, alla NATO, agli USA e pure all’ONU. Chiedo troppo?
Poi con delicatezza, con fermezza e determinazione, bisogna invitare i migranti a tornare alle loro dimore: ci vorranno cinquanta anni! Ma ne vale la pena e anche se non potrò vedere la liberazione della polis, sarò felice di morire sui bastioni delle mura della città.

Massimiliano
Massimiliano
2 mesi fa

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/09/23/il-papa-non-ce-invasione-di-migranti-propagande-allarmiste_bcfc4248-5fa4-4a0e-9c88-4f6421d66c0b.html
Questo oscuro personaggio è colui che agisce in nome e per conto di Lucifero. Si può far finta di non vedere, ma prima o poi bisognerà cominciare a farci davvero i conti… con la realtà…! Saluti. Massimillano

eranuova
eranuova
2 mesi fa
Rispondi a  Massimiliano

dovresti ridimensionare la tua acredine contro questo papa, che, vuoi o non vuoi, è il papa: lo sai che sei fuori dalla Chiesa, con questo atteggiamento?…

Massimiliano
Massimiliano
2 mesi fa
Rispondi a  eranuova

Ahahahahahahahaha…. saluti. Massimiliano.

Riesz_
P.Riesz_
2 mesi fa
Rispondi a  eranuova

“lo sai che sei fuori dalla Chiesa, con questo atteggiamento?”: non bisogna farsi intimidire; occorre seguire la coscienza e nel caso lottare con fermezza. Se un papa (Bergoglio non è neanche papa) ti comandasse di buttarti nel pozzo, seguirai l’ordine per obbedienza? Io non di certo! A quel punto ci butterei invece il papa.

Anonimo
Anonimo
2 mesi fa
Rispondi a  P.Riesz_
Riesz_
P.Riesz_
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Da “CONFIDENZE DI UN ESORCISTA”
Edizioni Villadiseriane
lo, vescovo esorcista, 2a ed. 2009
{“BALLE” IN SALA STAMPA VATICANA

Nelle scorse settimane, nonostante la baldoria festaiola circostante, è venuto fuori con inusitato rumore il tema, niente affatto piacevole, del diavolo, della sua nefasta azione, degli interventi contro di esso. Chi scrive lo sa perché sulla questione è stato direttamente e con insistenza interpellato, in quanto “persona informata dei fatti”. Il rumore di cui ho accennato – dico immediatamente – non può che far piacere a chi sa che il Maligno normalmente ama nascondersi e mascherare la sua azione deleteria e, assicuro, niente affatto trascurabile. Tanto più la cosa è interessante in quanto il polverone sollevato e non sfuggito ad osservatori attenti, ha attinto la soglia dei sacri palazzi e la stessa persona del Papa.

Ecco i fatti. Un noto esorcista italiano afferma pubblicamente di aver sollecitato con un suo personale intervento un documento autorevole della Santa Sede che obblighi finalmente ogni ordinario a stabilire nella propria diocesi almeno un presbitero deputato a compiere il ministero di esorcista. Si sparge quindi la voce che in realtà un documento del genere sarebbe in preparazione, con approvazione del Sommo Pontefice.

Al riguardo, nella sede competente, dinanzi alla ovvia curiosità della stampa, viene smentita seccamente quest’ultima notizia: con il contorno di alcune estemporanee valutazioni circa l’opportunità di un intervento papale in tale… secondaria [!] materia.

“Il Papa ha ben altro a cui pensare che non a queste balle…” [testuale mi è stata assicurata da uno dei presenti la autenticità della colorita espressione] si sarebbe detto con sufficienza.

A chi mi chiedeva, non poco turbato, un commento su queste affermazioni ho dovuto dire, come faccio adesso per i miei lettori, che papa Ratzinger è stato forse l’unico tra i Sommi Pontefici che abbia pubblicamente parlato con lode del ministero degli esorcisti e della sua attuale necessità. E lo ha fatto in pubblica udienza generale il 14 settembre 2005! Quanto poi al pensiero del nostro Santo Padre sull’argomento non c’è da far altro che andare a consultare il famoso “Rapporto sulla fede”.

Ecco le sue parole riferite dal giornalista Messori: “Checché ne dicano certi teologi superficiali, il Diavolo è, per la fede cristiana, una presenza misteriosa ma reale, personale, non simbolica. Ed è una realtà potente […]. Ci sono già segni di questo ritorno di forze oscure, mentre crescono nel mondo secolarizzato i culti satanici” (p. 145).

A mio giudizio, dunque, non ci sarebbe affatto da meravigliarsi se Benedetto XVI, con l’acume pastorale e teologico che gli è proprio, avesse deciso di interessarsi d’autorità di un settore che vede, purtroppo, molti pastori inspiegabilmente inadempienti.

Non so tutto dell’iniziativa del p. Amorth al riguardo, ma è certo che se dovesse uscire un’istruzione papale sulla necessità di potenziare la lotta contro il Maligno e le sue arti che da sempre, conforme al Vangelo, la Chiesa ha ingaggiato contro Satana, sarei il primo a dire grazie al Papa. Quanto poi ai fumosi tentennamenti circa la “fede” sull’esistenza degli spiriti dannati non potrei far altro che richiamare un passo dell’indimenticabile catechesi che Paolo VI pronunziò il 15 novembre 1972. Ecco le chiare sue parole: “Il male è […] effetto […] d’un agente oscuro e nemico, il Demonio. Il male non è soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. […] Esce dal quadro biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente; ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale fantastica delle cause ignote dei nostri malanni. […] Sappiamo così che questo essere oscuro e conturbante esiste davvero e agisce ancora”. …}

Sembra che tra il 2009 ed il 2023 non siano passati solo 14 anni, bensì almeno due secoli. Il 2 settembre 2019 ci ha lasciato; lo aveva preceduto il paolino Gabriele Pietro Amorth il 16 settembre 2016; purtroppo non abbiamo più esorcisti di quel calibro per esorcizzare il Vaticano e tutti i suoi abitanti. Bergoglio sembra tranquillo ma non ha fatto i conti con la Madonna del soccorso: ahi!, ahi!

madonna-del-soccorso.jpg
Riesz_
P.Riesz_
2 mesi fa
Rispondi a  P.Riesz_

Precisazione: il brano sopra riportato è del vescovo esorcista Mons Gemma:

Andrea Gemma (Napoli, 7 giugno 1931 – Roma, 2 settembre 2019) è stato un vescovo cattolico e scrittore italiano, esorcista (unico vescovo ad esercitare la funzione!), appartenente alla congregazione della Piccola opera della Divina Provvidenza.

Riesz_
P.Riesz_
2 mesi fa
Rispondi a  P.Riesz_

Dal libro: HITLER PARLA
Una serie di conversazioni politiche
con Adolf Hitler
sui suoi veri obiettivi
Di HERMANN RAUSCHNING
Capitolo XVI
MAGIA, BIANCO E NERO
{Un giorno, quando Hitler sembrava di buon umore, una donna lungimirante della sua cerchia gli disse in tono di avvertimento:

“Mio Leader, non toccare la magia nera. Per ora sia il bianco che il nero sono aperti a te. Ma una volta che ti sarai imbarcato nella magia nera, questa dominerà il tuo destino. Ti terrà prigioniero. Non scegliere i successi facili e veloci. Davanti a te c’è il potere su un regno di puri spiriti. Non lasciarti portare fuori dal tuo vero cammino dagli spiriti legati alla terra, che ti priveranno del potere creativo.

A volte Hitler amava questo tipo di discorsi mistici. Solo in questa veste gli si poteva offrire un avvertimento serio. Quest’amica esprimeva a modo suo ciò che dovevano sentire tutti coloro che entravano in contatto con Hitler: Hitler si stava abbandonando a forze che lo trascinavano via, forze di violenza oscura e distruttiva. Immaginava di avere ancora la libertà di scelta, ma era stato a lungo schiavo di una magia che avrebbe potuto benissimo essere descritta, non solo in metafora ma in realtà, come quella degli spiriti maligni. E invece di un uomo che emerge passo dopo passo dall’oscurità della sua giovinezza e si libera dalle sue scorie nel suo cammino verso l’alto, abbiamo assistito allo sviluppo di un uomo posseduto, preda indifesa delle potenze delle tenebre.

Era stato un agente libero? Avrebbe potuto scegliere un altro corso? Molti di noi che lo conoscevano credevano che potesse farlo. Molti di noi speravano ancora di vedere un cambiamento quando era già troppo tardi. Ma per prima cosa era ostacolato dal peso morto degli oscuri sodali del passato che lo avevano accompagnato nella sua ascesa. Non era riuscito a ricacciarli nell’oscurità a cui giustamente appartenevano, e questa omissione pesò su tutta la sua carriera. …

Non posso giudicare se Hitler sia vicino alla follia in senso clinico. La mia esperienza con lui e ciò che ho imparato dagli altri indicano una mancanza di controllo pari alla totale demoralizzazione. Le sue urla urlanti e frenetiche, i suoi passi, le sue tempeste di rabbia: tutto questo era grottesco e spiacevole, ma non era follia. Quando un uomo adulto si scaglia contro i muri come un cavallo nella stalla, o si getta a terra, la sua condotta può essere morbosa, ma è più certamente scortese e indisciplinata.

Hitler, tuttavia, ha stati che si avvicinano alla mania di persecuzione e alla doppia personalità. La sua insonnia è più del semplice risultato di un eccessivo sforzo nervoso. Spesso si sveglia nel cuore della notte e vaga irrequieto avanti e indietro. Allora deve avere luce ovunque. Ultimamente ha mandato, in questi momenti, a cercare dei giovani che debbano fargli compagnia nelle ore di manifesta angoscia. A volte queste condizioni devono essere diventate terribili. Un uomo a lui più stretto quotidiano mi ha raccontato questo racconto: Hitler si sveglia di notte con grida convulse. Grida aiuto. Si siede sul bordo del letto, come se non riuscisse a muoversi. Trema di paura, facendo vibrare tutto il letto. Urla frasi confuse, del tutto incomprensibili. Sussulta, come se immaginasse di soffocare.

Il mio informatore mi ha descritto dettagliatamente una scena straordinaria: non avrei dato credito alla storia se non fosse venuta da una fonte del genere. Hitler se ne stava barcollante nella sua stanza, guardandosi attorno selvaggiamente. ” Lui ! Lui ! È stato qui! ” ansimò. Le sue labbra erano blu. Il sudore gli colava lungo il viso. All’improvviso cominciò a snocciolare cifre, parole strane e frasi spezzate, del tutto prive di senso. Sembrava orribile. Usava formazioni di parole stranamente composte e del tutto non tedesche . Poi rimase immobile, muovendo solo le labbra. È stato massaggiato e gli è stato offerto qualcosa da bere. Poi all’improvviso è scoppiato…

“Ecco, ecco! All’angolo ! Chi è quello ? “

Batté i piedi e strillò in modo familiare. Gli fu mostrato che non c’era nulla di straordinario nella stanza, e poi gradualmente si calmò. Dopodiché rimase addormentato per molte ore, e per qualche tempo le cose divennero sopportabili. È terribile pensare che un pazzo possa governare la Germania e portare il mondo alla guerra. E l’isteria è contagiosa. …

Ho sentito spesso uomini confessare che hanno paura di lui, che loro, per quanto adulti, non possono fargli visita senza battere il cuore. Hanno la sensazione che l’uomo si avventerà loro addosso e li strangolerà, o gli scaglierà addosso il calamaio, o farà qualcosa di insensato . C’è molto entusiasmo insincero, con gli occhi ipocritamente alzati, e molto autoinganno, dietro questo parlare di un’esperienza indimenticabile. …}.

Non era pazzo; era un “addotto” o “posseduto” da uno spirito potente e crudele; il risultato lo conosciamo perfettamente. Caratteristiche della possessione: a) un progetto chiaro portato avanti con decisione e velocemente; b) idee bizzarre imposte e portate a compimento col consenso generale; c) paura dei sottoposti che obbediscono ciecamente; d) persecuzione senza pietà per gli avversari.

La caratteristica propria dell’addotto consiste nella trasformazione di un uomo in una larva svuotata del proprio essere umano con i suoi pregi e difetti che opera da schiavo per Qualcun Altro.

Ci sono state in passato e a quanto pare anche oggi organizzazioni dedite alle arti nefande della magia nera. Ci sono politici che dicevano una cosa prima delle elezioni e poi fanno il contrario: sono stati svuotati? Il vescovo della congrega o mafia di san Gallo è anch’esso un addotto? Bizzarro lo è! Porta il simbolo del buon pastore rosacruciano; è temuto … Decidete Voi!

https://www.30giorni.it/articoli_id_392_l1.htm

Hitler satanista e l’esorcismo del Papa Pio XII

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Cmq, Nicola, finché il sangue di San Gennaro si scioglie regolarmente non ci sono pericoli di danni ingenti e morti. Se, e può accadere 3 volte in ciascun anno, in occasione delle consuete date non si sciogliesse allora sarebbe un segnale evidente di un problema grave che si verificherà. Di solito trattasi di terremoti in Campania, ma anche epidemie. Se invece bollisse, come è successo in passato, il pericolo facilmente deriverà da una eruzione vulcanica. Quindi sarebbe una indicazione ancora più precisa del sangue che non si scioglie. Il 19 Settembre si è sciolto, quindi non c’è un pericolo imminente, fino alla prossima data, che mi pare sia a Dicembre, puoi verificare, ora non ho modo di farlo. Saluti

Ultima modifica di 2 mesi fa da Dimash
Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Sì e successo in passato in occasione dell’eruzione del Vesuvio. Ora sono da cellulare, bisogna rifare una ricerca ma io l’ho letta questa cosa.

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  Dimash

Però é un evento più raro, non la norma, anche in caso si trattasse di eruzione. Se non ricordo male è successo nel Seicento.

Grump
Grump
2 mesi fa
Rispondi a  Dimash

C’è qualche profezia sui Campi Flegrei o sul Vesuvio?

Remox
Editor
2 mesi fa
Rispondi a  Grump
Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  Remox

Ottimo Remox

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

E’ successo poche ore prima dell’eruzione del 1631, quindi non ha dato quasi nessun preavviso…….
Come ha riportato Remox quindi bisogna aspettare la guerra Iran-Israele per l’eruzione del Vesuvio( e dell’Etna), quindi c’è ancora da aspettare. Per i Campi Flegrei forse non bisogna preoccuparsi?

https://meteovesuvio.altervista.org/SAN_GENNARO_1631_SANGUE_SCIOLTO_METEOVESUVIO.html

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  Dimash

Evidenzio, per chi legge, la parte che ci interessa maggiormente riguardo il sangue di san Gennaro che bollì nel 1631, giorno dell’eruzione del Vesuvio. Il 16 Dicembre è una delle 3 date durante l’anno in cui si scioglie, se accade, il sangue di San Gennaro. Quindi l’episodio del 1631 ebbe anche questa peculiarità: l’eruzione coincise con una data tipica del prodigio.

Orbene, in un vecchio manoscritto, un monaco certosino addetto presso la Certosa di San Martino di Napoli, grande erudito del tempo, nel descrivere l’eruzione del 16 dicembre 1631 di cui era stato diretto testimone, ad certo punto nel descrivere l’evolversi degli eventi a poche ore dall’inizio dell’eruzione, quando ancora non era ben chiaro a Napoli la portata della devastazione che sarebbe seguita, dice:

volendo cauar fuori il sangue del glorioso martire S. Gennaro principale protettore della Città, fù ritrouato liquefatto, et bollente prima che si incontrasse con la testa del santo, il che fu di gran timore à tutti, per dinotare qualche gran calamità soprastante.

Spring
Spring
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Secondo Zaro i terremoti andranno da Leuca a Cantù. Non credo che si possa star tranquilli neanche altrove.

Pochi gli studiosi delle correlazioni tra il mondo materiale e quello spirituale, peccato. Comunque in un paese di calunniatori e delizianti della calunnia i terremoti ne sono la materializzazione.

Remox
Editor
2 mesi fa

In Armenia si è aperto un altro fronte delicato che vede la Turchia pericolosamente in gioco contro gli interessi russi ed iraniani. Erdogan è anche un abile negoziatore, ma a volte il tavolo salta.

Vimana
Vimana
2 mesi fa
Rispondi a  Remox

Remox quando scrivi un articolo?

Anonimo
Anonimo
2 mesi fa
Rispondi a  Vimana

Vogliamo una scaletta

Remox
Editor
2 mesi fa
Rispondi a  Vimana

Sono state scritte tante cose, ora più che altro è il momento che certi eventi accadano.

Spring
Spring
2 mesi fa

Questi sembrano già partiti.
Al minuto 31 mi pare di sentir la voce di …

Spring
Spring
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Credo fosse un intrattenimento prima della messa, almeno guardando tutti quei sacerdoti lì presenti.

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Tutta questa invasione migratoria in Italia aiuterà, tra le altre cose, a dissanguare le nostre casse pubbliche già sfondate. Il governo Meloni farà sforamenti su sforamenti nel bilancio statale. Già ne parlano.
Altro che promesse elettorali di impedire o sfavorire che partano dall’Africa.
In cambio di ulteriori pesanti deficit verso cui ci dirigiamo, saremo chiamati ad essere sempre più vassalli dei poteri forti europei e americani

Ultima modifica di 2 mesi fa da Dimash
Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Sì, infatti, tutti questi migranti che arrivano senza alcun filtro riguardo le loro competenze(rectius: incompetenze) saranno in gran parte solo zavorra, a differenza dei migranti selezionati in base a titoli di studio e competenze certificate che vengono fatti accedere in altre nazioni della mitteleuropa. Qui in Italia, differentemente, rimane e faranno rimanere, causa chiusura delle frontiere verso l’Europa continentale, una massa indistinta di migranti economici e rifugiati per cause di guerra, o infiltrati estremisti musulmani, che aspettano di essere mantenuti, e che vogliono solo diritti ma senza doveri. Sostenuti dai partiti di Sinistra, dai sindacati e dai mezzi di dis-informazione. Persone che contribuiranno ad affossarci e che quando i soldi non varranno più niente si rivolteranno contro di noi, e già le loro pretese spesso lo anticipa.
In più accoglieranno un giorno il loro eroe mussulmano Archel, e si vendicheranno anche contro la nostra religione e chi la professa. Però guai a noi se non li accogliamo, saremmo intolleranti e senza cuore, secondo il buonismo avvelenato delle élite massoniche che ci dicono sempre, per mezzo di giornalisti e politici accoglioni, cosa sia buono e giusto, secondo i loro criteri arbitrari e pretestuosi.

Ultima modifica di 2 mesi fa da Dimash
Anonimo
Anonimo
2 mesi fa
Rispondi a  Dimash

Chiudiamo tutte le moschee così a qualcuno passerà la voglia di venire in Italia.

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  Anonimo

Eh magari, siamo comandati in casa dagli stranieri, è una cosa paradossale. Per colpa delle ideologie egualitarie e globaliste massoniche, che dettano la linea persino del presunto papa.

Eppure guai a chi lo dicesse apertamente, si verrebbe accusati di odio religioso ed intolleranza, razzismo. Queste idee sono state gradualmente inculcate nella popolazione tanto che a frotte si farebbe ammazzare pur di non passare per razzista, secondo la subcultura di oggi.

Anonimo
Anonimo
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Siamo ancora lontani da tutto questo..

Anonimo
Anonimo
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Intendevo dire alle conseguenze degli sbarchi

indopama
indopama
2 mesi fa
Rispondi a  Anonimo

“Sale la tensione tra Kosovo e Serbia dopo l’attacco di un gruppo armato. Gli Stati Uniti hanno dichiarato che la Serbia ha compiuto un rafforzamento militare senza precedenti al confine con il Kosovo e hanno chiesto a Belgrado di ritirare le sue forze”

potrebbe essere la guerra vista dal veggente di Waldiviertel prima dell’invasione russa dell’europa.

https://www.turkiyenewspaper.com/politics/16522

Dimash
Dimash
2 mesi fa
Rispondi a  NICOLA_Z

Sì, giusto, sono di tante religioni, ma sappiamo che il pericolo viene dai musulmani. Però è la punizione divina che ci attende, come detto a suor Lucia, bisogna accettarla, anche se è uno scenario davvero da brividi. Dio ci aiuti e oltre alle punizioni ci dia anche la forza per sopportarle. Saluti

Anonimo
Anonimo
2 mesi fa
Rispondi a  Dimash

Di natura sono violenti e spietati.
Poveri noi

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