Come è noto agli studiosi di profezie, il Grande Castigo è stato annunciato a diversi santi e veggenti molti anni prima dell’apparizione di La Salette (1846). La rivoluzione anticristiana, infatti, era scoppiata violentemente tra il 1789 e il 1799 e proseguita col Regno napoleonico.
Una di queste grandi sante, purtroppo poco conosciuta, è la beata Elisabetta Canori Mora (1774-1825), mistica, sposa e madre esemplare.
La beata Elisabetta scrisse di suo pugno le sue visioni ed esperienze mistiche in centinaia di pagine, per obbedienza al suo confessore. I manoscritti sono ora custoditi nell’archivio dei Padri Trinitari, nella chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane (San Carlino) a Roma.
Dopo la beatificazione, il 24 aprile 1994, da parte di Giovanni Paolo II, nel 1996, la Libreria Editrice Vaticana, con l’Imprimatur della Diocesi di Roma, ha provveduto a curare la pubblicazione integrale dei suoi scritti (La mia vita nel Cuore della Trinità — Diario della Beata Elisabetta Canori Mora, sposa e madre, Libreria Editrice Vaticana, 1996, 765 pp., Imprimatur del Vicariato di Roma, P. Luigi Moretti, Segretario Generale, 31-8-1995).
Questi scritti furono meticolosamente esaminati da una commissione ecclesiastica quando Papa Pio IX autorizzò la causa di canonizzazione. La sentenza ufficiale, emessa il 5 novembre 1900, affermava che gli scritti non contenevano alcun errore contro la Fede o i buoni costumi (contra Fidem vel bonos mores), né alcuna dottrina nuova e peregrina o aliena dal comune sentimento o dalla consuetudine della Chiesa (aut doctrina aliqua nova et peregrina atque a communi Ecclesiae sensu et consuetudine aliena).
Pertanto, possono essere presi senza problemi.
Il testo integrale del Diario è disponibile in Internet su Intratext, in lingua originale italiana.
Si può anche scaricare in pdf da qui:
Diario beata Elisabetta Canori Mora
Cenni biografici
Elisabetta Canori nacque a Roma il 21 novembre 1774 da una ricca famiglia romana (il padre era un proprietario terriero).
All’età di 22 anni, sposò Cristoforo Mora, un avvocato di buona famiglia, ma di pessimo carattere e abitudini sregolate, che le causò grandi sofferenze. Questi, pur non abbandonando il tetto coniugale, tradì la moglie per tutta intera la vita di lei, rientrando spesso a notte fonda, dopo serate di sesso, gioco e bagordi. Invaghitosi di una donna di bassa condizione, abbandonò la famiglia e, sperperando la sua fortuna, ridusse in miseria sua moglie e le sue due figlie (Marianna e Maria Lucina).
Elisabetta, alle violenze fisiche e psicologiche del marito (anche percosse e tentativi di omicidio), rispose con una fedeltà incondizionata. Continuò ad amarlo e a pregare per lui, perché le fu rivelato che, dopo la morte di lei, sarebbe diventato sacerdote («Vedi quanto è irascibile e incredulo? Bene, verrà un tempo in cui diventerà religioso e sacerdote»).
Cinque anni dopo la morte di Elisabetta (intanto anche l’amante era morta), Cristoforo, dopo un doloroso travaglio interiore, si convertì ed entrò nell’Ordine secolare dei Trinitari, dove condusse una vita esemplare di penitenza. Successivamente divenne francescano conventuale e infine, sacerdote, proprio come sua moglie gli aveva predetto («Ridete, ridete, voi direte la Messa e confesserete»).

Elisabetta con le sue due figlie
All’età di 28 anni, Elisabetta ebbe la sua prima esperienza mistica dopo essersi miracolosamente ripresa da una misteriosa malattia. Poco dopo, entrò nell’Ordine Trinitario come terziaria.
Decise di vivere in totale fedeltà al marito e alle due figlie, che mantenne col proprio lavoro (di sarta), tra grandi difficoltà.
La sua forza scaturiva da una preghiera intensa: si offrì vittima a Dio, sotto la guida del suo confessore, per il Papa, la Chiesa, la sua città di Roma, oltre che per la conversione del marito e dell’amante di lui. Dio accettò l’offerta e arricchì Elisabetta in modo singolare di doni speciali: esperienze mistiche, scrutazione dei cuori, spirito di profezia, poteri taumaturgici, che fecero della sua casetta un punto di riferimento per molte persone che si rivolgevano a lei.
Morì a Roma il 5 febbraio 1825, appena cinquantenne. È sepolta nella Chiesa di San Carlino. La sua memoria liturgica si celebra il 5 febbraio.
Il marito morirà l’8 settembre di undici anni dopo, con fama di santo, diventando il miglior capolavoro di Elisabetta.

Elisabetta negli ultimi anni
«Figlia, diletta mia, offriti al mio celeste Padre a pro della mia Chiesa. Ti prometto il mio aiuto».
(Gesù a Elisabetta, 1814, Diario 18.4)
Nelle numerose visioni, a Elisabetta furono mostrati i gravi problemi della Chiesa (che iniziavano in quegli anni di primo Ottocento) e le tremende battaglie che la Chiesa militante avrebbe dovuto affrontare in un futuro non lontano. Ella vide soprattutto il grande trionfo della Chiesa e la sua futura restaurazione.
Qui mi limiterò a trattare alcune visioni sul Grande Castigo che precede il trionfo della Chiesa (non ancora avvenuto).
Offerta riparatrice
Il 24 gennaio 1819 Elisabetta comprese in rivelazione che Dio la voleva vittima «per la gloria sua, per vantaggio della santa Chiesa cattolica, per sostenere il Sommo Pontefice e la santa Chiesa, e per vantaggio dei poveri peccatori.» (Diario 44.2)
«Figlia», mi sento dire, «figlia diletta mia, mira le grandi offese che riceve la mia immensità! Se mi ami, offriti a riparare la mia divina giustizia, levami il flagello dalla mia onnipotente mano, che pieno di furore sono sul momento di scaricare sopra questo mondo ingrato.» (Diario 44.2)
Da cosa era causato quel «furore»?
Bisognerebbe citare molti passi del Diario per comprendere, ma si può dire, che i mali della Chiesa, lei li vide in una maniera chiarissima e sono gli stessi mali che giungono fino ai nostri giorni, da lei descritti con una precisione incredibile: i nemici («questi settari, uomini iniqui e scellerati») volevano – dice lei – «spiantare» la Chiesa «dalle sue radici», erigendo «templi alle false divinità nel grembo della cattolica Chiesa, nella residenza del romano Pontefice»; «pretendono di atterrare, di sradicare dalle sue profonde radici, di buttar giù dai suoi più profondi fondamenti la nostra santa madre Chiesa cattolica.»
Questo è, in estrema sintesi, il Mistero di iniquità in atto, di cui parla san Paolo (2Ts 2,7), ed è facile comprendere a quali nemici ella si riferisse. L’abominazione di false divinità, erette in Vaticano (logge massoniche), che ella vedeva come pericoli futuri, per noi, oggi, sono cosa fatta. Attendiamo ormai solo il giudizio di Dio per queste abominazioni.
30.6. Offerta riparatrice
Il dì 21 ottobre 1815, nella santa Comunione ebbi notizia dell’enorme attentato che si macchina dai persecutori della cattolica religione; pensano questi di spiantarla propriamente dalle sue radici. Pensano questi miseri di erigere templi alle false divinità nel grembo della cattolica Chiesa, nella residenza del romano Pontefice, del Vicario di Cristo! Pensare di erigere templi alle false divinità! Oh empietà, oh ardire esecrando! Piaccia a Dio che questo non accada, raccomandiamoci caldamente al Signore, perché vadano a vuoto i loro rei disegni. Guai a noi, poveri cattolici, se possono mettere in esecuzione quanto macchinano contro di noi!
«Tutti quelli che entreranno in queste assemblee, tutti moriranno!», mi diceva il mio Signore. A questa parola l’anima mia si spaventò molto: «Mi intendi di qual morte intendo parlare?», soggiunse il Signore, «intendo parlare di quella morte che toglie la fede alle anime».
A queste parole il mio spirito si riempì di somma mestizia, per avere avuto in quel momento un embrione del gran numero di queste infelici anime, che disgraziatamente moriranno.
Il 24 dicembre 1816, la Madonna le mostrò la «Grande Empietà».
La divina Madre a me rivolta, così mi dice: «Mira, o figlia, mira la grande empietà!».
A queste parole vedo che arditamente tentano i nostri apostati di strappargli arditamente e temerariamente il suo santissimo Figliolo dal suo purissimo seno, dalle sue santissime braccia. A questo grande attentato la divina Madre non più chiedeva misericordia per il mondo, ma giustizia chiedeva all’Eterno Divin Padre; il quale, rivestito della sua inesorabile giustizia e pieno di sdegno, si rivolse verso il mondo. In quel momento si sconvolse tutta la natura, e il mondo perdette il suo giusto ordine, e si formò sulla terra la più grande infelicità che mai possa dirsi né immaginarsi.
Cosa così lacrimevole e afflittiva che renderà il mondo all’ultima desolazione. Non posso dir di più. (Diario 40.4)
La fine della Misericordia potrebbe essere una probabile allusione alla dissacrazione dell’Eucaristia: in quel momento la Madonna non chiederà più misericordia per l’umanità, ma Giustizia all’Eterno Padre per il «grande attentato».
LA NAVE DELLA CHIESA
Il 10 gennaio 1824, Elisabetta supplica Dio di porre fine a tutti i mali della Chiesa e chiede di conoscere quando avverrà il tempo di questo Trionfo sui nemici della Chiesa.
Con l’elezione a Papa di Leone XII (28 settembre 1823), Elisabetta pensò che la nuova era della Chiesa potesse iniziare allora. Ma Gesù le mostrò che non sarebbe bastato cambiare solo il «pilota», ma anche l’intero l’equipaggio della nave della Chiesa («i naviganti») avrebbe dovuto essere rinnovato.
La riforma della Chiesa e la restaurazione di tutte le cose non avrebbero avuto luogo – Egli disse – fino a quando il mondo intero e tutto il popolo non avessero sofferto rivoluzioni e un generale sconvolgimento.
Allora Elisabetta scongiurò il Signore di fare «una nuova nave», ma così si sentì rispondere:
«Figlia, prima di costruire questa nave, si devono recidere cinque alberi che sono in terra sopra le loro radici».
Dio le fece capire che questi cinque alberi enigmatici simboleggiavano «le cinque eresie che infettano il mondo in questi nostri tempi» (Diario 73.12).
Le cinque eresie a cui si fa riferimento sono identificate con le «false massime della filosofia dei nostri tempi» (Diario 74.1). Queste false massime avevano originato i movimenti rivoluzionari del suo tempo, ispirati allo spirito e alle dottrine della Rivoluzione francese. Tali massime guidarono la congiura che sovvertì la Chiesa e l’ordine sociopolitico fino ad oggi.
Qui c’è una chiara connessione con il messaggio di Fatima. Infatti, gli errori della Russia, predetti a Fatima un secolo dopo (1917), sono la derivazione di quelle cinque eresie annunciate, perché, come osserva Elisabetta: «…questi cinque alberi con le loro radici alimentavano e producevano un foltissimo bosco di milioni di piante sterili e selvatiche» (Diario 73.12), ovvero, quei cinque errori (false massime) generavano una moltitudine di altri errori per filiazione.
A questo punto, Elisabetta è profondamente addolorata, perché intuisce profeticamente una cosa molto importante:
A questo parlare, l’anima mia molto si rattristò, pensando che vi fosse un lunghissimo tempo per formare questa nave. «Dunque», dicevo piangendo, «non basteranno due secoli per fabbricare questa nave!…».
I due secoli si compiranno il 10 gennaio 2024. Rattristata, lei intuisce che non basteranno due secoli per costruire la nave spirituale (quindi, poco più di 200 anni); si sente venire meno dal dolore per tutto quel tempo; e, affranta, chiede di morire. Ma Gesù la consola, dicendole che il tempo è Suo e che lo può abbreviare quanto vuole. Questo per dire che, almeno dal 1996 (anno della pubblicazione degli scritti), si poteva conoscere che si sarebbe andati oltre il 2024 (parliamo del Trionfo della Chiesa).
73.11. La nave della Chiesa
Il dì 10 gennaio 1824 l’anima fu ammessa a parlare familiarmente con il suo Dio, trattenendosi per sua infinita bontà a parlare con la povera anima delle presenti circostanze della nostra santa religione cattolica e della santa Chiesa. L’anima mia così pregava il suo Dio per i presenti bisogni della santa Chiesa: «Mio Dio», diceva l’anima, «quando sarà che io vi veda da tutti gli uomini onorato e glorificato come conviene? Ma, oh mio Dio, quanto sono pochi quelli che vi amano! oh quanto è mai grande il numero di quelli che vi disprezzano, mio Dio, che grande pena è questa per me! Credevo con questa nuova elezione di pontefice si fosse rinnovata la santa Chiesa, e che il Cristianesimo avesse a mutare costume; ma, per quanto vedo, camminano ancora nello stesso piede».
A questo mio affannoso parlare, Dio così mi rispose: «Figlia, non ti ricordi che io ti dissi che la nave era la stessa e che poco gioverebbe ai naviganti di questa nave l’aver cambiato il pilota?».
L’anima: «Ah sì, mio Dio, mi ricordo che, tre giorni dopo l’elezione di questo sommo pontefice Leone, mi faceste bene intendere che la serie delle persecuzioni non era per terminare. Mio Dio, se la nave sarà sempre la stessa, noi andremo sempre soggetti agli stessi mali! Ah Signore, metteteci riparo voi, fate una nave nuova, che ci conduca tutti al porto della beata eternità del paradiso! Sì, mio Dio, vi chiedo questa grazia, deh non me la negate, per i vostri infiniti meriti, mi avete promesso di esaudire le povere mie preghiere, deh, per vostra bontà, ascoltatemi dunque, che io vi prego per tutto il Cristianesimo: rimetteteci sul buon sentiero, ve ne prego, ve ne supplico, per il vostro sangue preziosissimo; deh fabbricate la nave di nostra sicurezza!».
Così mi intesi rispondere: «Figlia, prima di costruire questa nave, si devono recidere cinque alberi che sono in terra sopra le loro radici».
A questo parlare, l’anima mia molto si rattristò, pensando che vi fosse un lunghissimo tempo per formare questa nave. «Dunque», dicevo piangendo, «non basteranno due secoli per fabbricare questa nave! Mio Dio, che pena è questa per me, se Noè mise cento anni per fabbricare l’Arca, voi dunque, mio Dio, proseguirete ad essere offeso per tanto spazio di tempo? Io non ci posso pensare, mi sento venir meno dal dolore. Gesù mio, levatemi la vita, mentre non reggo a vedervi tanto offeso».
Piangevo dirottamente ed ero sopraffatta da grande afflizione di spirito; nel tempo che stavo in questa afflittiva situazione, così intesi parlarmi: «Rasserena il tuo spirito, rasciuga pure le tue lacrime. Sappi che questo non è un lavoro terrestre, come quello di Noè, ma un lavoro celeste, mentre i fabbricatori di questa nave sono i miei angeli. Rallègrati, o mia diletta figlia, e non ti rattristare! Il tempo è nelle mie mani, posso abbreviarlo quanto mi piace, prega, non ti stancare, non sarà tanto lungo quanto tu pensi».
L’anima così rispose: «Quanto mi rallegrate, mio Dio, col farmi sapere che vi compiacerete di abbreviare il tempo alle vostre misericordie, venga presto questo tempo benedetto, o mio Signore, che da tutti siate conosciuto, amato e adorato come conviene».
73.12. Il significato dei cinque smisurati alberi
Intanto il mio spirito in un baleno fu condotto a vedere il grande arsenale, dove vedeva molti santi angeli, che erano tutti intenti a dare di mano a questa grande opera; vi erano nel grande arsenale molti legni da costruzione, come ancora gli ordigni per costruire la detta nave, altri legni di costruzione vedevo fuori dell’arsenale allo scampagnato di una grande macchia, fui condotta poi nell’interno di detta macchia, dove mi furono additati i cinque alberi di smisurata grandezza. Osservai che questi cinque alberi con le loro radici alimentavano e producevano un foltissimo bosco di milioni di piante sterili e selvatiche, alla rimembranza di queste, non potei contenere le lacrime, restai attonita e piena di afflizione mi raccomandavo ai santi angeli, acciò disbrigassero la grande opera che gli aveva commessa il Signore.
Comunicai il suddetto fatto al mio padre spirituale, il quale in quel momento niente mi rispose su di ciò, ma il giorno appresso mi disse: «Pregate il Signore, acciò si degni farvi intendere il significato di quei cinque smisurati alberi che vi ha fatto vedere».
Puntualmente obbedii, e pregai il Signore a manifestarmi il significato di quei cinque smisurati alberi; si raccolse il mio spirito in Dio, e in quel tempo feci l’umile petizione al mio Dio, mostrandogli l’obbedienza che mi aveva imposto il mio padre spirituale. Dio, per sua infinita bontà, ricondusse il mio spirito in quella foltissima macchia, dove tornai a vedere i sopraddetti alberi di smisurata grandezza. Per mezzo di intellettuale intelligenza mi si fece intendere essere in questi smisurati alberi denotate le cinque eresie che infettano il mondo in questi nostri tempi, eresie che si oppongono del tutto al nostro santo Evangelo, e ne cercano la propria distruzione, queste maligne piante con le loro venefiche radici davano alimento a tutte quelle piante, che si trovavano in quella foltissima macchia, che altro non vedevo che alberi secchi e sterili.
Il Grande Castigo: «Dio si riderà di loro».
Vediamo ora la visione che descrive il Castigo. Ne fornisco prima una breve parafrasi, perché alcuni passaggi apparentemente simbolici, descrivono fatti reali e concreti.
Siamo nella festa dei santi Pietro e Paolo, 29 giugno 1820, e lo spirito di Elisabetta viene rapito in estasi dinanzi a Dio. In mezzo ad una «perfetta quiete», ella vede, come già il 19 marzo 1820, il Grande Castigo: «In questo tempo fu al mio spirito, per mezzo di intellettuale cognizione, mostrato il grande castigo che Dio è per mandare sopra la terra, per le grandi iniquità che si commettono dalla maggior parte degli uomini.»
Vede scendere dal Cielo il principe degli apostoli san Pietro, vestito con abiti pontificali e accompagnato dagli angeli, che traccia sulla Terra col pastorale che ha in mano «una vastissima croce». Su questa grandissima croce egli segna quattro punti, ognuno su un braccio della croce. In questi punti, spuntano quattro «misteriosi alberi», «ricoperti di fiori e frutti preziosissimi». Elisabetta avverte che questi alberi servono per proteggere i fedeli dal Grande Castigo. Infatti, sono a forma di croce e «circondati da una luce risplendentissima». Come non vedere in questi «misteriosi alberi» i Segni luminosi e permanenti, promessi in varie apparizioni mariane, soprattutto a Garabandal? L’albero ha forma cilindrica, ma è luminoso, come la colonna di fumo e fuoco dell’Esodo.
Sul Segno permanente di Garabandal, ormai è certo che sarà una colonna di nube (di giorno) e di fuoco (di notte). Lo ha dichiarato Conchita stessa più volte («raggio di sole», «fumo», «colonna», ecc.).
Dopo il Miracolo, accadrà che il Cielo confermerà i vari luoghi in cui sono avvenute vere apparizioni celesti con un segno permanente, la colonna dell’Esodo (Shekhinàh, la Presenza). Questi Segni accompagneranno il popolo di Dio per il nuovo Esodo pieno di tribolazioni (la nuova uscita dall’Egitto) e saranno tutti collegati tra loro per formare una sorta di rete spirituale celestiale sulla Terra, per contrastare la rete diabolica dell’inferno.
Infatti, Elisabetta afferma che: «…il santo apostolo aveva eretto quei quattro misteriosi alberi per dare un luogo di rifugio al piccolo gregge di Gesù Cristo, per liberare i buoni cristiani dal tremendo castigo, che metterà a soqquadro tutto il mondo.»
Dopo il Miracolo, tutti i buoni cristiani accorreranno sotto la protezione di questi «alberi» e si rifugeranno sotto di essi per essere «liberi dal tremendo Castigo» (ossia, per superare indenni il Castigo): «Tutti i buoni cristiani, che avranno conservato nel loro cuore la fede di Gesù Cristo, saranno tutti sotto questi misteriosi alberi rifugiati; …e liberi dal tremendo castigo.»
Dopo aver assicurato «il piccolo gregge» sotto i misteriosi alberi, san Pietro risale al Cielo con tutti gli angeli che erano discesi con lui. Allora inizia il Castigo: cielo tenebroso, vento impetuoso e fischiante come eco su tutta la Terra, terrore negli uomini e negli animali, ecc.. Mentre tutto il mondo è in guerra («sanguinosa pugna») e gli uomini «si trucideranno tra loro senza pietà», l’onnipotenza di Dio punisce tutti i ribelli: «…si servirà Dio della potestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati…» (i massoni).
E così Elisabetta descrive i tre giorni di tenebre, con gli stessi contenuti di altri mistici:
«Questi uomini indegni pretendono di balzare Dio dal suo augustissimo trono, per mezzo della loro perversa malizia. Dio si riderà di loro e della loro malizia, e con un solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla potestà delle tenebre di sortire dall’inferno, e queste grandi legioni di demoni scorreranno tutto il mondo, e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra.» (Diario 50.6)
I demoni che sortiscono dall’inferno e fanno scempio di tutti i ribelli, compiendo stragi, rovine e distruzioni in tutto il mondo è un tratto comune a molte profezie.
Ma i buoni saranno protetti dagli spiriti maligni, che non potranno nuocere né alla loro «roba», né alla loro persona.
«Permetterà Dio a questi maligni spiriti di fare molte rovine sulla terra, deguasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrilegamente trattato: tutti questi luoghi saranno demoliti, rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.»
50.5. I santi apostoli Pietro e Paolo e i quattro alberi misteriosi
Il fatto che sono per raccontare mi seguì il giorno della festa del gran principe degli apostoli, il glorioso san Pietro, 29 giugno 1820. Fui alienata dai propri sensi, proseguendo a pregare il giorno del gran principe san Pietro del 1820, pregando per i bisogni della santa Chiesa cattolica, trovandomi di pregare per la conversione dei peccatori, fratelli miei, nel numero dei quali io occupo il primo luogo, si trovava il mio povero spirito sollevato per mezzo di particolare favore di Dio ad un rapimento celeste, e mi trovavo propriamente vicina a Dio medesimo, per mezzo di una luce inaccessibile ero unita intimamente in Dio in guisa tale che più non mi distinguevo, ma tutto ero trasformata in quella divina luce.
Ricevetti la dolce impressione della divina carità. Oh qual giubilo, oh qual contento di paradiso restò nel povero mio cuore! Quando ero in mezzo a questa dolcezza e il mio spirito era circondato da una perfetta quiete, mi parve di vedere aprirsi il cielo, e scendere dall’alto con grande maestà, corteggiato da molti santi angeli, che cantavano inni di gloria, il grandissimo principe degli apostoli san Pietro, vestito degli abiti pontificali, portava nelle mani il pastorale, con il quale segnava sopra la terra una vastissima croce. Nel tempo che il santo apostolo segnava la suddetta croce, i santi angeli gli facevano d’intorno corona, cantavano con sommo rispetto e venerazione, in lode del santo apostolo: «Costitues eos principes super omnem terram» [Salmo 45,17], con quello che segue in appresso.
Appuntava il suo misterioso pastorale sopra i quattro lati della suddetta croce segnata, e al momento vedevo apparire quattro verdeggianti alberi, ricoperti di fiori e frutti preziosissimi. I misteriosi alberi erano in forma di croce, erano circondati da una luce risplendentissima, fatta che ebbe questa operazione, andò ad aprire tutte le porte dei monasteri delle monache e dei religiosi. Con interno sentimento distinguevo che il santo apostolo aveva eretto quei quattro misteriosi alberi per dare un luogo di rifugio al piccolo gregge di Gesù Cristo, per liberare i buoni cristiani dal tremendo castigo, che metterà a soqquadro tutto il mondo. Tutti i buoni cristiani, che avranno conservato nel loro cuore la fede di Gesù Cristo, saranno tutti sotto questi misteriosi alberi rifugiati; come ancora tutti i buoni religiosi e religiose, che fedelmente avranno nel loro cuore conservato lo spirito del loro santo istituto saranno tutti sotto questi misteriosi alberi rifugiati e liberi dal tremendo castigo. Così dico di tanti buoni ecclesiastici secolari ed altro ceto di persone, che avranno conservato la fede nel loro cuore, questi saranno tutti salvi. Ma guai a quei religiosi e religiose inosservanti, che disprezzarono le sante regole, guai, guai, perché tutti periranno sotto il terribile flagello. Così dico di tutti i cattivi ecclesiastici secolari e ogni altro ceto di persone, di ogni stato, di ogni condizione, che dati in preda al libertinaggio e vanno dietro alle false massime della riprovata filosofia presente. Questi sono contro le massime del santo evangelo, negano la fede di Gesù Cristo, questi infelici tutti periranno sotto il peso del braccio sterminatore della divina giustizia di Dio, alla quale nessuno potrà resistere.
Rifugiati che erano tutti i buoni cristiani sotto i misteriosi alberi, che li vedevo sotto la forma di belle pecorelle, sotto la custodia del loro pastore san Pietro, al quale tutte prestavano umile soggezione e rispettosa obbedienza, queste simboliche comparse significa il popolo cristiano: che milita sotto il glorioso stendardo della croce, il quale sarà immune dal tremendo castigo, che Dio è per mandare sulla terra, per i tanti peccati che si commettono dalla maggior parte del cristianesimo.
50.6. Dio si riderà di loro
Fatta dunque dal santo apostolo la suddetta operazione di assicurare sotto i misteriosi alberi il piccolo gregge di Gesù Cristo, il santo apostolo risalì al cielo, accompagnato dai santi angeli che con lui erano discesi. Risaliti che furono al cielo, il cielo si ammantò di tenebroso azzurro, che il solo mirarlo faceva terrore, un caliginoso vento con l’impetuoso suo soffio dappertutto si faceva sentire, con l’impetuoso e tetro suo fischio urlando nell’aria qual fiero leone col suo fiero ruggito l’orrido suo eco per tutta la terra faceva risuonare.
Il terrore, lo spavento poneva tutti gli uomini e tutti gli animali in sommo spavento, tutto il mondo sarà in rivolta e si uccideranno gli uni con gli altri, si trucideranno tra loro senza pietà. Nel tempo della sanguinosa pugna, la mano vendicatrice di Dio sarà sopra questi infelici, e con la sua onnipotenza punirà il loro orgoglio e la loro temerarietà e sfacciata baldanza, si servirà Dio della potestà delle tenebre per sterminare questi settari, uomini iniqui e scellerati, che pretendono di atterrare, di sradicare dalle sue profonde radici, di buttar giù dai suoi più profondi fondamenti la nostra santa madre Chiesa cattolica.
Questi uomini indegni pretendono di balzare Dio dal suo augustissimo trono, per mezzo della loro perversa malizia. Dio si riderà di loro e della loro malizia, e con un solo cenno della sua destra mano onnipotente punirà questi iniqui, permettendo alla potestà delle tenebre di sortire dall’inferno, e queste grandi legioni di demoni scorreranno tutto il mondo, e per mezzo di grandi rovine eseguiranno gli ordini della divina giustizia, a cui questi maligni spiriti sono soggetti, sicché né più né meno di quanto lo permetterà Dio potranno danneggiare gli uomini e le loro sostanze, le loro famiglie, i loro poderi, villaggi, città, case e palazzi, e ogni altra cosa che sussisterà sopra la terra.
Comanderà Dio imperiosamente alla potestà delle tenebre che facciano crudo scempio di tutti i suoi ribelli, che temerariamente ardirono di offenderlo con tanto ardire e baldanza. Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni, perché volontariamente alla potestà del demonio si soggettarono, e con loro si confederarono a danneggiare la santa Chiesa cattolica. Permetterà Dio che da questi maligni spiriti siano puniti, per mezzo di morte cruda e spietata. E perché il povero mio spirito bene apprendesse questo sentimento della giustizia divina, mi fu mostrato l’orrido carcere infernale.
Vedevo aprirsi dal profondo cupo della terra una tenebrosa e spaventevole caverna, piena di fuoco, dove vedevo sortire tanti demoni, i quali, presa chi una figura e chi un’altra, chi da bestia, chi umana, venivano tutti ad infestare il mondo e fare dapertutto stragi e rovine.
Ma buono per i veri e buoni cristiani, mentre in loro favore avranno il valevole patrocinio dei gloriosi santi apostoli san Pietro e san Paolo. Questi vigileranno alla loro cura e custodia, acciò quei maligni spiriti non possano nuocere né la loro roba né le loro persone; ma questi buoni cristiani saranno preservati ed immuni dalle spietate rovine che faranno questi maligni spiriti, con il permesso di Dio e non altrimenti, mentre questo immenso Dio è l’assoluto padrone del cielo e della terra e dell’inferno, la cui tenebrosa potestà non può farci alcun danno senza il suo sommo permesso, senza la sua volontà.
Permetterà Dio a questi maligni spiriti di fare molte rovine sulla terra, deguasteranno tutti quei luoghi dove Dio è stato ed è oltraggiato, profanato, idolatrato e sacrilegamente trattato: tutti questi luoghi saranno demoliti, rovinati, e perderanno ogni loro vestigio.
Trionfo e Restaurazione della Chiesa
50.7. La riconciliazione di Dio con gli uomini
Fatta la suddetta operazione, puniti gli empi con morte crudele, demoliti questi indegni luoghi, vidi ad un tratto rasserenare il cielo, ed immantinente dall’altezza di esso vidi scendere sulla terra un maestoso trono, dove vedevo il santo apostolo san Pietro maestosamente vestito degli abiti pontificali, corteggiato da immenso numero di angeli, i quali gli facevano d’intorno corona, e cantando inni di gloria in lode del santo, ossequiandolo qual principe della terra. In questo tempo vidi nuovamente aprire il cielo e scendere con gran pompa e maestà il glorioso san Paolo, che con autorevole potestà di Dio, in un baleno scorreva tutto il mondo, e incatenava tutti quei maligni spiriti infernali, e li conduceva avanti al santo apostolo, il quale con il suo autorevole comando li tornò a confinare nelle tenebrose caverne, donde ne erano usciti. Al comando del santo apostolo san Pietro tutti tornarono nel baratro dell’inferno.
Al momento si vide sulla terra apparire un bello splendore, che annunziava la riconciliazione di Dio con gli uomini; dai santi angeli fu condotto il piccolo gregge di Gesù Cristo avanti al trono del gran principe san Pietro. Questo gregge era quel suddetto gregge di buoni cristiani, che in tempo del tremendo castigo sarà rifugiato sotto i misteriosi alberi anzidetti, significati quali gloriosi stendardi della croce, insegna misteriosa della nostra santa religione cattolica. I misteriosi frutti dei suddetti alberi sono i meriti infiniti di Gesù crocifisso, che per amore del genere umano volle essere appeso sopra l’albero della croce.
Presentato che fu dai santi angeli il piccolo numero dei cristiani avanti al trono del gran principe degli apostoli san Pietro, tutti quei buoni cristiani gli fecero profonda riverenza, e benedicendo Dio fecero i loro più umili ringraziamenti a Dio ed al santo apostolo, per avere retto e sostenuto la Chiesa di Gesù Cristo e il cristianesimo, acciò non andasse errato nelle false massime del mondo. Il santo scelse il nuovo pontefice, fu riordinata tutta la Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, si ristabilirono gli ordini religiosi, e tutte le case dei cristiani divennero tante case religiose, tanto era il fervore, lo zelo della gloria di Dio, che tutto era ordinato all’amore di Dio e del prossimo. In questa maniera si formò in un momento il trionfo, la gloria, l’onore della Chiesa cattolica: da tutti era acclamata, da tutti stimata, da tutti venerata, tutti si diedero alla sequela di essa, riconoscendo tutti il vicario di Cristo, il sommo pontefice.
Puniti gli empi «con morte crudele» e compiuta l’opera di distruzione di tutti i luoghi indegni («demoliti questi indegni luoghi»), il cielo si rasserena, san Pietro e san Paolo discendono dal Cielo e incatenano tutti gli spiriti maligni, confinandoli all’inferno.
Si vede un sole luminoso che annunzia «la riconciliazione di Dio con gli uomini»: questa è la stessa espressione usata nel segreto di La Salette.
E corrisponde esattamente al paragrafo 20 del segreto di La Salette, in cui si dice che «la Terra diventerà come un deserto», dopo l’atto di Giustizia divina:
«Allora Gesù Cristo, per un atto della sua giustizia e per la sua grande misericordia verso i giusti, comanderà ai suoi angeli di mettere a morte tutti i suoi nemici [esattamente come col castigo di Sodoma e Gomorra, gli angeli furono gli esecutori].
In un colpo i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato periranno e la terra diventerà come un deserto.
Poi, ci sarà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesù Cristo sarà servito, adorato e glorificato; la carità fiorirà ovunque. I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante, imitante le virtù di Gesù Cristo. Il Vangelo sarà predicato ovunque e gli uomini faranno grandi passi nella fede, perché ci sarà unità tra gli operai di Gesù Cristo e gli uomini vivranno nel timor di Dio.Ma questa pace tra gli uomini non durerà molto: 25 anni di raccolti abbondanti faranno dimenticare loro che i peccati degli uomini sono la causa di tutti i guai che capitano sulla terra.»
San Pietro sceglie il nuovo Pontefice (tramite un segno miracoloso) e la Chiesa viene restaurata sotto questo Papa santo:
«Il santo scelse il nuovo pontefice, fu riordinata tutta la Chiesa secondo i veri dettami del santo Evangelo, si ristabilirono gli ordini religiosi, e tutte le case dei cristiani divennero tante case religiose, tanto era il fervore, lo zelo della gloria di Dio, che tutto era ordinato all’amore di Dio e del prossimo. In questa maniera si formò in un momento il trionfo, la gloria, l’onore della Chiesa cattolica: da tutti era acclamata, da tutti stimata, da tutti venerata, tutti si diedero alla sequela di essa, riconoscendo tutti il vicario di Cristo, il sommo pontefice.»
Questi due passi, uno di Melania (Segreto § 20) e l’altro della beata Elisabetta (Diario 50.7), sono pressoché identici.
Non entra ancora in gioco l’anticristo finale, perché in entrambi si parla soltanto della «Grande Empietà», cioè della grande apostasia nella Chiesa, punita col Castigo dei tre giorni di tenebre.
Anche il Castigo di Garabandal, sappiamo che proverrà direttamente da Dio e non sarà il prodotto delle azioni umane, nel senso che non sarà una guerra o altro. Sarà mandato direttamente da Dio e in esso moriranno sia i buoni che i cattivi. Conchita ha dichiarato che «sarà peggio che essere avvolti nel fuoco, peggio che avere il fuoco sopra e sotto di noi.» Anche Mari Loli ha affermato: «Non ho parole per spiegarlo. Abbiamo visto i fiumi trasformarsi in sangue. Il fuoco cadde dal cielo… E qualcosa di molto peggio ancora, che non posso rivelare.» (Hanratty)
Sembra molto probabile che il Castigo descritto dalla Beata Elisabetta Canori Mora sia lo stesso Castigo annunciato a Garabandal e il medesimo Castigo profetizzato da molti altri santi e sante dell’Ottocento, soprattutto la Beata Anna Maria Taigi (i tre giorni di tenebre).
Molto interessante è quello che scrive il cardinale Carlo Salotti (1870-1947), Prefetto della Sacra Congregazione dei Riti, nella sua biografia sulla Beata Anna Maria Taigi, dove riporta la preziosa deposizione giurata di mons. Raffaele Natali, confessore della Beata Taigi:
«Quasi tutte quelle anime eroiche che rifulsero in Roma nella prima metà del secolo XIX, dal Ven. Pallotti al Beato Del Bufalo, dal Ven. Clausi alla Ven. Canori-Mora, profetizzarono come dopo la tempesta, che al loro tempo si addensava sulla Chiesa, e dopo le persecuzioni, che affliggevano allora il Papato, sarebbe venuto il trionfo del Cattolicesimo, trionfo luminoso, solenne e completo. Ma quando si sarebbe verificato questo trionfo? A quale epoca della storia era riservato di salutare questo grandioso avvenimento, che tante parte credente dell’umanità va da molto tempo aspettando? Ecco il misterioso enimma, sul quale la Beata Taigi viene a gettare, se non m’inganno, un raggio di luce che ne conforti e rassicuri. (…)
Ecco quanto il Natali ci riferisce testualmente intorno a cotale profezia, in una sua deposizione giurata:
“Fin dai tempi della S. M. di Pio Papa VII, cioè nell’anno 1818, la Serva di Dio mi descrisse la rivoluzione di Roma e tutto ciò che è accaduto, e me ne parlò in seguito più volte, anzi più spaventosamente, dicendomi che essa era stata mitigata per le preghiere di tante anime care a Dio, le quali si erano a lui offerte in soddisfazione della Divina Giustizia, ma che l’iniquità sarebbe andata in trionfo, che molti creduti buoni si sarebbero levata la maschera, che voleva il signore scoprire la zizzania perché in seguito avrebbe saputo esso che farne, e che le cose si sarebbero in modo ridotte che l’uomo non sarebbe stato capace di ordinarlo, ma che il suo braccio onnipotente avrebbe tutto rimediato.
Mi disse che il flagello della terra era stato mitigato, non così quello del cielo che era orribile, spaventoso ed universale, che non l’aveva il Signore comunicato ad anima a lui più cara di questa terra, che sarebbe venuto all’impensata, che gli empi sarebbero stati distrutti, che prima di detto flagello tutte quelle anime che nella sua epoca erano in credito di santità dovevano essere tutte sepolte; che più milioni di uomini dovevano morire per mano di ferro parte nelle guerre, parte nei litigi, parte proditoriamente, ed altri milioni di morte improvvisa (s’intende per tutto il mondo): che nazioni intere sarebbero indi venute all’unità della Chiesa cattolica, molti Turchi, Gentili ed Ebrei si sarebbero concertati, quali sarebbero stati di confusione ai rimasti cristiani nell’ammirare il fervore e l’esattezza della loro vita.
In una parola, mi disse che il Signore voleva purgare il mondo e la sua Chiesa, per la quale preparava un nuovo piantato di anime che, sconosciute, sarebbero comparse ad opere grandi ed a miracoli sorprendenti. Mi disse che sfogato che avrebbe la terra con guerre, rivoluzioni ed altre calamità, avrebbe cominciato il cielo ed avrebbe avuto fine il detto flagello con un trambusto generale di meteore le più spaventose e con grande mortalità. Mi disse la detta Serva di Dio più volte che il Signore le fece vedere nel misterioso sole il trionfo ed il gaudio universale della novella Chiesa così grande e sorprendente, che non poteva spiegare. Siccome però il flagello proveniente dalla terra fu mitigato per le preghiere di tante anime a Dio care, speriamo che anche quello del cielo venga mitigato, e che il Signore voglia trionfare più nella sua misericordia che nella sua giustizia (Processo Ordinario, fol. 695-696)”.»
Dall’opera di Carlo Salotti: La Beata Anna Maria Taigi – secondo la storia e la critica, Libreria Editrice Religiosa, Roma, 1922, (pp. 340-342).

Sodoma distrutta con fuoco e zolfo
Stando al testo sopra citato, la Beata Anna Maria Taigi parla di un Castigo celeste da individuarsi come una pioggia di meteore che, indubbiamente, porteranno terrore e morte. Ella già nel primo Ottocento previde il «fuoco dal cielo», predetto in alcune apparizioni mariane. In lingua italiana, «un trambusto generale di meteore» significa non un solo corpo celeste che cade sulla Terra, ma più astri o meteore che cadranno in varie parti della Terra e causeranno «grande mortalità» e corrisponde al versetto del Vangelo di Matteo 24,29: «…gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte». La parola «trambusto» significa baraonda, scompiglio, putiferio, caos. Sono le potenze dei cieli SCONVOLTE («…et virtutes caelorum commovebuntur» Matteo 24,29).
Conclusioni
In sintesi, dal Diario della beata Elisabetta apprendiamo che per la costruzione della nave/arca (spirituale) di salvezza (per il Castigo/Diluvio) occorreranno, a partire dal gennaio 1824, più di duecento anni. Interessante anche la simbologia dei «misteriosi alberi» a forma di Croce luminosa, che sono descritti come rifugi necessari per preservare i fedeli dal fuoco del Castigo.
Inoltre, secondo quanto riferisce la Beata Taigi (amica della Beata Elisabetta), il Castigo sarà di due specie:
1) castighi provenienti dalla Terra e dagli uomini: guerre, rivoluzioni e altri;
2) Castigo proveniente direttamente dal Cielo: i tre giorni di tenebre.
È utile fare un breve confronto.
Beata Taigi: «TUTTI i nemici della Chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale…»
La Salette: «Gesù Cristo … comanderà ai suoi angeli di mettere a morte TUTTI i suoi nemici. In un colpo i persecutori della Chiesa di Gesù Cristo e TUTTI gli uomini dediti al peccato periranno e la terra diventerà come un deserto.»
Beata Canori Mora: «Comanderà Dio imperiosamente alla potestà delle tenebre che facciano crudo scempio di TUTTI i suoi ribelli, che temerariamente ardirono di offenderlo con tanto ardire e baldanza. Permetterà Dio che siano castigati questi uomini iniqui dalla crudeltà dei fieri demoni, perché volontariamente alla potestà del demonio si soggettarono, e con loro si confederarono a danneggiare la santa Chiesa cattolica. Permetterà Dio che da questi maligni spiriti siano puniti, per mezzo di morte cruda e spietata. E perché il povero mio spirito bene apprendesse questo sentimento della giustizia divina, mi fu mostrato l’orrido carcere infernale.»
M’interessa sottolineare che durante questi tre giorni: «Tutti i nemici della Chiesa (visibili e sconosciuti) periranno sulla Terra durante questa oscurità universale, eccettuati soltanto quei pochi che si convertiranno…» (Beata Taigi)
Per questo motivo, la Chiesa trionfa, perché Dio farà perire tutti i nemici della Chiesa. In questo modo, la Terra sarà purificata e otterrà pace (non si sa per quanto tempo).
Dopo l’Avvertimento e anche dopo il Miracolo, i nemici saranno ancora vivi ed operanti sulla Terra, contaminandola con le loro idolatrie (Levitico 18,24-28).
Con una guerra qualsiasi, o anche con la terza guerra mondiale, mai si avrebbe che periscano in un sol colpo TUTTI i persecutori della Chiesa e TUTTI gli empi. Deve trattarsi per forza di un Castigo soprannaturale, inflitto per mano degli angeli (come a Sodoma e Gomorra).

La distruzione di Sodoma
Grazie dott. G.I,
articolo davvero bello e commovente, in parte angosciante per quanto profetizzato, ma anche dall’altro lato, consolante per il destino e la rinascita della Chiesa Cattolica, ma solo dopo una tremenda “Grande Tribolazione”.
Anche qui, ribadisco, “la Grande Tribolazione”, ci sarà senza l’avvento dell’anticristo finale di Melania di La Salette, la cui manifestazione sarà molto successiva, a tali tremendi eventi di purificazione generale.
“…..Si vede un sole luminoso che annunzia «la riconciliazione di Dio con gli uomini»: questa è la stessa espressione usata nel segreto di La Salette.
E corrisponde esattamente al paragrafo 20 del segreto di La Salette, in cui si dice che «la Terra diventerà come un deserto», dopo l’atto di Giustizia divina…….
……San Pietro sceglie il nuovo Pontefice (tramite un segno miracoloso) e la Chiesa viene restaurata sotto questo Papa santo……
……Questi due passi, uno di Melania (Segreto § 20) e l’altro della beata Elisabetta (Diario 50.7), sono pressoché identici.
Non entra ancora in gioco l’anticristo finale, perché in entrambi si parla soltanto della «Grande Empietà», cioè della grande apostasia nella Chiesa, punita col Castigo dei tre giorni di tenebre……”
Mi pare che anche Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane di Roma, parli dello stesso tremendo castigo della Canori Mora e della Taigi, senza considerare l’avvento dell’anticristo finale……
Dall’articolo del dott. G.I. del 11/12/2022 “Un’ipotesi sul PETRUS ROMANUS di san Malachia”
…….
La vittoria dell’Agnello è quella dopo la guerra micidiale annunciata nello stesso messaggio del 12 aprile 1947:
«Vi saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sante e sacre, quando gli sarà dato di farlo. (…)
Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna nei secoli per essere rifugio dei santi eletti da Dio, viventi nel suo trono d’amore.
L’ira di Satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla Terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, ecco il drappo talare funebre, sarà lasciata in balìa del mondo. Figli, diventate santi e santificatevi di più, amatevi tanto e sempre. L’oscurità della coscienza, il male che aumenta, vi testimonieranno il momento giunto della catastrofe finale; si scatena l’ira in tutta la Terra, la libertà satanica, permessa, farà strage in ogni luogo. Momento di sconforto e smarrimento sarà sopra voi; unitevi nell’amore di Dio, fate una sola regola: Evangelo vivo! Siate forti nella verità dello Spirito, l’Ovile di Cristo è e sarà la salvezza di tutti coloro che vogliono salvarsi.
Vedrete uomini guidati da Satana fare una lega unitaria per combattere ogni forma religiosa; la colpita maggiormente sarà la Chiesa del Cristo, per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro: commercio usureggiante e politica, contro Roma!…..
………
(da Saverio Gaeta, Il Veggente: Il segreto delle Tre Fontane, Salani 2016, p. 78-88)
Inoltre il castigo su tutta la Terra, profetizzato dalla Canori Mora e dalla Taigi, corrisponde a quanto detto dalla Madonna a don Stefano Gobbi, e nelle apparizioni di Akita, senza che ci sia stato anche l’avvento dell’anticristo finale di Melania…..
dott.G.I. :
……Riflettiamo però un momento sul Castigo come viene descritto nei messaggi a don Gobbi. Esso è lo stesso Castigo rivelato ad Akita. E non è una mia deduzione, ma è proprio affermato così:
La Chiesa sarà come sommersa dall’errore che verrà accolto e propagato e così giungerà al culmine l’apostasia che già da ora si diffonde a macchia d’olio. Saranno colpiti i Pastori e il gregge a loro affidato; per un momento il Signore permetterà che la Chiesa sia come da Lui abbandonata. La tenebra si addenserà sul mondo, che giungerà all’estremo della sua perversione. Quanto più si pervertirà, tanto più procederà con ostinazione sulla strada della ribellione a Dio, dell’idolatria, della bestemmia e dell’empietà.
Così si attirerà da se stesso quanto la divina Giustizia ha decretato per la sua totale purificazione con la tenebra, con il fuoco e con il sangue. Sarà il momento dei martiri che, in gran numero, verseranno il loro sangue, e dei rimasti che invidieranno coloro che vedranno perseguitati e uccisi.
Soltanto allora si comprenderà tutto quanto Io ho fatto per voi. (10 febbraio 1978)
Ora vi annuncio che è giunto il tempo della grande prova, perché in questi anni si realizzerà tutto quanto vi ho predetto.
L’apostasia ed il grande scisma nella Chiesa si sta per compiere ed il grande castigo che vi ho preannunciato in questo luogo [don Gobbi era in Giappone] è ormai alle porte. Scenderà fuoco dal cielo e grande parte della umanità verrà distrutta. Quelli che sopravviveranno invidieranno i morti, perché ovunque vi sarà desolazione, morte e rovina. (15 settembre 1993)
Questo Castigo, che sarà attirato dagli uomini stessi con l’apostasia, porterà a quella terribile conseguenza descritta anche ad Akita e altrove:
i sopravviventi invidieranno i morti uccisi, “perché ovunque vi sarà desolazione, morte e rovina”.
Quindi, dopo questo Castigo (qualunque esso sia), la Terra rimarrà desolata, devastata, piena di morti e di rovine.
Ciò corrisponde pienamente al paragrafo 20 del segreto di La Salette, in cui si dice che “la Terra diventerà come un deserto“……
….E poi c’è sempre il segreto breve di Melania, del 6 luglio 1851:
“Un grande Re salirà sul trono e regnerà per alcuni anni. La religione rifiorirà e si spanderà su tutta la terra e la fertilità sarà grande, il mondo, contento di non mancare di nulla, ricomincerà con i suoi disordini e abbandonerà Dio e si darà in braccio alle sue passioni criminali. … infine un inferno regnerà sulla terra: sarà allora che nascerà l’Anticristo da una religiosa, ma guai ad essa! Molte persone gli crederanno perché si dirà venuto dal cielo; guai a chi gli crede!…”…..
L’Anticristo di cui parla il segreto di Melania “si dirà venuto dal cielo”, cioè dirà di essere disceso dalle stelle, dallo spazio o da altri pianeti, ecc. (probabilmente in relazione agli UFO). Finora, nessun “uomo iniquo” nella Chiesa – e viventi ce ne sono tanti di anticristi – si è ancora dichiarato proveniente dal cielo. Pertanto, sarà facile riconoscerlo, perché si farà adorare, letteralmente. Ma non credo riguardi i nostri tempi.
“…significa che se non è Bergoglio a fare questa messa ecumenica, sarà il suo immediato successore.” (mario mancusi)
Sì, è possibile; ma l’attuale o il successore dovrà sempre avere tutte le caratteristiche descritte da Melania per essere l’Anticristo del segreto di La Salette (ed è molto improbabile). Altrimenti, sarà semplicemente l”uomo iniquo” definito dalla Madonna, un uomo corrotto, malvagio, empio.
Un anticristo precursore.
In sintesi, intendo dire che il segreto di La Salette, in ordine di tempo, va molto oltre il Castigo descritto da don Gobbi (e Akita).
https://www.ducadeitempi.it/2023/05/il-mistero-della-profezia-sui-papi-lelezione-di-petrus-romanus/
Ripeto a me i conti non tornano, in tutte queste profezie parliamo dell’Anticristo, ma quale?? Il Falso Profeta ? O l’anticristo bestia del mare , le cose si confondono e si intrecciano, nel messaggio di Melania si parla dell’Anticristo bestia della terra ( falso profeta) o dell’Anticristo bestia del mare ?sono rivelazioni parziali che non spiegano il rapporto di queste due bestie , della loro esatta collocazione, e se per questi tempi si avrà il falso profeta e per un tempo successivo la bestia della terra?? Dopo il tempo di pace breve ? Che non sarà una pace di 25 anni, ma molto di più.
inoltre l’abolizione come detto precedentemente da Dott. G.i. Dovrebbe essere per questi tempi, e ritengo che l’uomo iniquo che lo fara può solo essere la bestia della terra ( falso profeta)
Dott. G.i. Qual è il giusto rapporto tra queste due bestie, nessuna profezia che io sappia chiarisce l’intreccio tra queste due figure.
Aggiungo che io sappia ,l’unico che ha parlato chiaramente del falso profeta è:
https://www.marcotosatti.com/2020/05/03/la-profezia-di-fulton-sheen-ci-sara-una-chiesa-contraffatta/
La Chiesa di Cristo è una, ma il falso profeta ne creerà un’altra. Questa falsa chiesa sarà mondana, ecumenica e globale: una federazione di culti. Le religioni formeranno un certo tipo di associazione planetaria. Un parlamento mondiale di tutte le confessioni, che verrà privato di qualsiasi legalità, diventando l’emblema del corpo mistico dell’anticristo. La Chiesa sulla terra avrà il suo Giuda Iscariota e sarà appunto il falso profeta. Satana lo recluterà tra i nostri vescovi!»
Ditemi se non stiamo arrivando a questa situazione?? Pertanto il falso profeta è per i nostri giorni
Dopo il trionfo della Chiesa cattolica non ci potrà essere questa situazione, in quanto le altre religioni semplicemente non esisteranno più, ci sarà un solo Papà e la chiesa Cattolica universale
non solo il falso profeta è ‘per’ i nostri giorni, ma anche l’Anticristo (quello vero, l’unico) in quanto le due figure sono strettamente correlate, essendo l’uno (il falso profeta) il precursore del secondo, come Giovanni Battista lo fu per il Cristo…
“Ditemi se non stiamo arrivando a questa situazione?? Pertanto il falso profeta è per i nostri giorni.”
Mario, quello a cui tu fai riferimento ossia Il falso profeta, dei nostri giorni, oppure i falsi profeti dei nostri giorni, appartiene/appartengono ad una lotta antica, tra due categorie dell’umanità:
Chiesa contro Anti-chiesa.
Naturalmente il falso profeta o i falsi profeti, appartiene/appartengono all’Anti-Chiesa, e San Giovanni Apostolo ed Evangelista, parlava della sua esistenza già nel periodo storico di quando il Cristianesimo era appena nato, e lui era ancora vivo:
“Figlioli, è giunta l’ultima ora. Come avete sentito dire che l’anticristo deve venire, di fatto molti anticristi sono già venuti. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.” (1Gv 2,18).
Adesso viviamo certamente in un angosciante ripugnante tempo Anti-cristico, ma non ancora nel tempo dell’anticristo finale(quello di Melania), in questo nostro tempo certamente ci sarà un Falso profeta, o forse anche più di uno, e ci sarà sicuramente un’accelerata verso il rafforzamento stupefacente dell’anti-chiesa, ossia del “De corpore diaboli” o “Civitas diabuli”, un’accelerata di quel “mistero dell’iniquità”, che agisce dai tempi antichi, certamente già dai tempi degli apostoli di Cristo, dove era già in atto e già agiva lo “SPIRITO DELL’ANTICRISTO”, esso era già nel mondo a quell’epoca, come ci è stato rivelato apertamente dall’apostolo amato di Gesù Cristo:
“ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.” (1Gv 4,3).
Una Chiesa che si fondesse in una religione Mondiale, con tutte le altre religioni del mondo, tra cui anche religioni pagane e animistiche, certamente sarebbe una Chiesa, “che non riconosce più Gesù, e quindi non è da Dio”.
Detto ciò, non credo, che papa Francesco abbia un tale potere, anche se lui lo volesse ardentemente.
Forse lui è uno che sta preparando quel campo, e purtroppo è ai massimi vertici della Chiesa, ma nemmeno lui ha il potere di fondere varie religioni fra di loro, oppure di fondare un’unica religione mondiale, nonostante l’azione spudorata dello “spirito dell’anticristo”, che agisce fortemente nei nostri sciagurati tempi moderni.
Papa Francesco, non è in grado di unire alla Chiesa Cattolica tutti i cristiani (Cattolici, protestanti, anglicani, ortodossi, copti, armeni, ecc…..), figuriamoci se potrebbe mai fondere ed unificare in un’unica religione mondiale, tutti i cristiani, con tutte le varie confessioni esistenti, con tutti i mussulmani sunniti, tutti i mussulmani sciiti, i giudaici, i buddisti, i confuciani, gli induisti, i maoisti, gli scintoisti, gli animisti, gli agnostici, gli atei e via dicendo…….
Anzi la Chiesa Cattolica, con papa Francesco a suo capo, ed il suo successore, rischia LO SCISMA, altro che l’unità.
CHIESA E ANTICHIESA: LA GUERRA PLANETARIA TRA BENE E MALE
l Mysterium iniquitatis secondo Leone XIII
……Papa Leone XIII insegna dunque che l’umanità è divisa in due campi che si combattono senza tregua: il regno di Dio, costituito dalla Chiesa di Cristo, e il regno di Satana, composto dai seguaci del demonio. Questa lotta non è un episodio della storia, ma risale al primo momento della creazione dell’universo, e durerà fino alla fine dei tempi…..
……Satana preferisce conquistare uomini di Chiesa che laici, e all’interno degli uomini di Chiesa coloro che hanno la vocazione più alta; perdere un’anima pura e generosa, perdere un santo, perdere un vescovo, perdere un Papa: ecco la maggior conquista di Satana. Per questo è necessaria la maggior seduzione possibile, che consiste nel proporre alla sua vittima non beni materiali grossolani, ma beni spirituali alternativi, facendo leva sul desiderio di assoluto dell’uomo. Leone XIII, come testimoniò nel suo Esorcismo, vide il trono dell’abominazione e dell’empietà, posto persino “ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est”……..
https://gloria.tv/post/tk2WXzs6KQPw4tUih2QC8xoPs
Forse non mi sono espresso bene, io non so se Papà Francesco sia il Falso profeta, se non è lui sarà il successivo falso che dovrebbe succedergli, questo perché come detto precedentemente il Falso profeta sarà un membro della Chiesa, non ci può essere nessun Falso profeta dopo il Trionfo della Chiesa, perché ci sarà in tutto il mondo solo la chiesa Cattolica , non tante religioni, io faccio un puro ragionamento di esclusione, pertanto l’abolizione del sacrificio quotidiano sarà nel nostro tempo, perché solo un membro della Chiesa può farlo, alla luce di tutto questo mi spiegate l’Anticristo di Melania chi è ??? Perché a La Salette si parla solo della bestia del mare?? E l’altra bestia perché non se ne parla mai o meglio io ritengo che nelle profezie per le due bestie si utilizzi lo stesso termine Anticristo senza distinguerle , da qui nascono sovrapposizione e apparenti contrasti tra le due figure non esplicitate.
Esempio nelle profezie di El Escorial si dice che l’anticristo è già presente, salvo specificare poi che è già all’interno della Chiesa, chiaro riferimento al Falso profeta che comunque viene chiamato Anticristo ( ricordo che queste profezie sono approvate). Pertanto lo ripeto per l’ennesima volta i conti non tornano e non si può fare finta di citare alcune profezie e dimenticarne altre che si contraddicono, il tutto per fare quadrare ciò che non torna.
Mi unisco anch’io ai ringraziamenti a dott. G.I. L’ articolo è davvero molto bello.
Mi permetto di segnalare un vecchio numero di “Chiesa Viva” nel quale viene descritta la successione degli eventi che portano ai “Tre giorni di buio” e all’ “Era di pace” secondo le visioni di Marie-Julie Jahenny e Alois Irlmaier:
https://www.chiesaviva.com/i%20tre%20giorni%20di%20buio/i%20tre%20giorni%20di%20buio.pdf
“Ripeto a me i conti non tornano, in tutte queste profezie parliamo dell’Anticristo, ma quale?? Il Falso Profeta ? O l’anticristo bestia del mare, le cose si confondono e si intrecciano, nel messaggio di Melania si parla dell’Anticristo bestia della terra ( falso profeta) o dell’Anticristo bestia del mare ?” (Mario Mancusi)
Ringrazio tutti, ovviamente, NICOLA_Z, Ronin…, e per replicare a NICOLA_Z dico piuttosto che è commovente la storia di questa grande santa e mistica romana.
L’articolo mi è venuto in mente proprio dopo le ultime discussioni con Mario sulla pace breve (o lunga).
Anch’io sono ben consapevole che non tutto è chiaro e che molte cose sono ancora avvolte nel mistero (forse perché le profezie sono spesso condizionali).
Atteniamoci perciò alle poche cose sicure e stabili che possiamo conoscere.
Riguardo alle due bestie dell’Apocalisse e al rapporto tra esse, bisogna chiarire un concetto. Melania è stata molto esplicita e netta.
Quando lei scriveva ai sacerdoti che per lettera le chiedevano spiegazioni, diceva che “l’Antéchrist (je parle de celui qui sera véritablement possédé par le diable, de celui qui fera des prodiges, de celui qui sera Maître du monde et sera adoré)…“, “l’Anticristo (parlo di colui che sarà veramente posseduto dal diavolo, di colui che farà miracoli, di colui che sarà Padrone del mondo e sarà adorato)…”, questo Anticristo del Segreto ha dei connotati unici e facilmente riconoscibili.
“Quant aux autres antéchrists, il n’y en a jamais tant eu sur la terre comme il y en a aujourd’hui dans toutes les sociétés.”
“Quanto agli altri anticristi, non ce ne sono mai stati così tanti sulla Terra come ce ne sono oggi in tutte le società.”
(Lettera del 26 giugno 1892)
1) Sarà un leader, ebreo, posseduto dal diavolo.
2) Avrà il potere di operare miracoli e prodigi (es. guarigioni, resurrezioni, interventi sulla natura, ecc.).
3) Sarà il Padrone del mondo, nel senso che regnerà sul mondo intero e si proclamerà “Principe della pace”.
4) Si farà adorare come Dio dai suoi seguaci (Melania lo dice chiaramente), cioè pretenderà un culto divino e i suoi connazionali ebrei saranno felici di renderglielo (riconoscendolo come Messia).
5) Dice il Segreto che “avrà dei fratelli”, figli del male anche loro, che “all’età di dodici anni SARANNO NOTATI per le prodi vittorie che otterranno”; essi “saranno OGNUNO A CAPO DI ESERCITI, assistiti da legioni dell’inferno”. Qualche anno prima, dovremo notare dei ragazzi capi di eserciti vittoriosi.
6) Durante il suo regno breve ci sarà il ministero profetico di Enoch ed Elia.
7) Falsa ascensione e caduta dell’Anticristo. Dopo aver ucciso Enoch ed Elia e dopo la risurrezione e ascensione di questi ultimi, per non perdere seguaci, organizzerà la più grande impostura pubblica mai vista. Metterà in scena lo spettacolo in mondovisione della sua ascensione e dirà di voler raggiungere i due profeti Enoch ed Elia per riportarli sulla Terra (Ven. Bartolomeo Holzhauser). Quando farà vedere che sta ascendendo al cielo (e sarà realmente portato dai demoni a una certa altezza), San Michele lo abbatterà con la sua spada fiammeggiante (un fulmine). Cadrà e sarà inghiottito dalla Terra, che si aprirà per accoglierlo all’inferno. Ciò avverrà sul Monte degli Ulivi, a Gerusalemme (essendo egli ebreo).
Oltre a queste e altre peculiarità della sua persona, la cosa importante è che l’Anticristo di La Salette (in qualunque tempo venga) verrà solo quando gli unici padroni del mondo saranno i dieci re (è certo): il mondo intero in mano a soli dieci capi politici. Questi, secondo Apocalisse 17: “…riceveranno potere regale, per un’ora soltanto insieme con la bestia”, cioè regneranno insieme alla bestia.
Questo particolare è molto importante perché ci fa capire che al tempo dell’Anticristo finale, ci saranno SOLO DIECI RE A GOVERNARE IL MONDO INTERO (capi di Macro-Nazioni).
Il Segreto dice:
“…ci saranno guerre fino all’ULTIMA GUERRA, che sarà mossa dai dieci re dell’Anticristo, i quali avranno un disegno comune e saranno gli UNICI governanti del mondo.” (La Salette)
Questi dieci re (o capi di Nazioni) saranno gli unici a governare il mondo intero e, sottomettendosi alla Bestia, offriranno ad essa il dominio del mondo. Fa parte della preparazione necessaria (descritta nell’Apocalisse) perché l’Anticristo finale possa dominare il mondo intero. Altrimenti, un singolo uomo, sebbene carismatico, non potrebbe diventare il Padrone del mondo.
DOMANDA: Dove sono oggi i “dieci re” che governano il mondo intero?
Quando la Bestia verrà, deve trovare la strada già preparata e tutto pronto per il dominio mondiale: questi dieci re avranno la missione di mettergli il mondo nelle mani.
La Madonna, perciò, si riferisce al tempo successivo al Grande Castigo, in cui varie Nazioni saranno cancellate dalla faccia della Terra, rimanendone poche, e quelle rimaste saranno accorpate in Macro-Nazioni.
Oggi non si potrebbe realizzare ancora questa profezia, perché non ci sono le condizioni politiche e storiche.
Sulle due Bestie dell’Apocalisse, bisogna intendersi bene.
Melania diceva espressamente che la seconda Bestia (alias Falso Profeta) è l’intera Massoneria ecclesiastica.
Quindi la seconda Bestia (o Falso Profeta) è la Massoneria ecclesiastica nel suo insieme, cioè tutti i vescovi, sacerdoti e religiosi affiliati nelle logge. Da essa, probabilmente, uscirà un uomo particolarmente “iniquo” che perseguiterà la vera Chiesa. Va comunque intesa come potenza pseudo-religiosa che attraversa varie generazioni (quindi non muore e va oltre la morte dei singoli empi).
Anche i messaggi a don Gobbi dicono la stessa cosa.
“Perché a La Salette si parla solo della bestia del mare?? E l’altra bestia perché non se ne parla mai…” (Mario Mancusi)
Perché, come ho detto, le due Bestie dell’Apocalisse indicano potenze che vanno al di là della singola persona, attraversando più generazioni, anche se possono essere alla fine rappresentate da un personaggio di sintesi. L’Anticristo finale è obbiettivamente unico e incomparabile per le sue caratteristiche personali (posseduto dal diavolo, non semplicemente influenzato). Altri precursori, per quanto iniqui, non potranno mai eguagliarlo (fosse solo per il potere di operare miracoli).
Pertanto, l’altra bestia, la Bestia della Terra (alias Falso Profeta), rappresenta tutta la Massoneria ecclesiastica. E questa Bestia è continuamente viva ed operante: lo era al tempo della beata Elisabetta, al tempo di Melania, al tempo di Fatima, al tempo del Concilio… lo è ai nostri giorni, ininterrottamente (al di là dei singoli uomini che vanno e vengono).
Infine, alla domanda, se per questi tempi potremo avere il cosiddetto “falso profeta” e per un tempo successivo l’Anticristo finale, potrebbe anche essere. In questo caso, però, questo primo personaggio, proveniente dalla Massoneria ecclesiastica, sarebbe nient’altro che l'”uomo iniquo” di don Gobbi. Dunque, sempre un precursore.
Insomma, le due Bestie sono la Massoneria (simile a pantera) e la Massoneria ecclesiastica (simile ad agnello).
E i figli di queste due bestie sono tutti anticristi.
Dott.g.i. si e’ sempre detto che dopo il millennio di pace si avrà l’intervento diretto di >Satana e poi il giudizio finale e se questi non fosse altro che l’ anticristo di Melania posseduto direttamente da Satana, in tal caso la pace di 25 anni indicherebbe un tempo di pace lungo dove si avrebbero i 10 regni profetizzati con l’umanità tutta convertita al cattolicesimo e con un numero limitato di Ebrei non convertiti da cui nascerà l’Anticristo posseduto. In tal modo la nostra epoca si concluderebbe con un precursore Falso profeta che determinerebbe l’abolizione del sacrificio quotidiano, al termine del quale sia avrebbe il Grande Monarca e il Papa Santo , avvertimento – miracolo e castigo. Lo so che si è detto il contrario ma questa soluzione metterebbe d’accordo molte profezie recenti con quelle passate.
Le profezie sono ancora oscure, quindi restano ipotesi. Molto incide, a mio parere, il tempo che passerà tra il Miracolo e il Castigo e quante conversioni si otterranno col Miracolo. Perciò, la profezia del Castigo fu data (e resta sempre) condizionale.
A proposito dei dieci re e delle dieci macro-regioni che essi si troveranno a governare, ho trovato che già ora l’ONU raggruppa le Nazioni del mondo in circa dieci regioni (Geoschema delle Nazioni Unite).
“Lo schema geografico – geoschema – delle Nazioni Unite è un sistema che divide le nazioni del mondo in gruppi regionali e 17 subregionali.”
https://it.wikipedia.org/wiki/Geoschema_delle_Nazioni_Unite
Le Macro-regioni sono più o meno queste:
1 – Nord America (USA Canada)
2 – America Latina
3 – Europa
4 – Russia e “vicini”
5 – Africa subsahariana
6 – Nord Africa e Asia sud-occidentale
7 – Asia orientale (Cina Giappone)
8 – Asia meridionale (India)
9 – Sud-est asiatico (Indonesia)
10 – Australia e Oceania
Qualche variazione potrebbe esserci (per esempio, se accorpare il Messico e l’America centrale con l’America meridionale oppure no), ma sostanzialmente le macro-regioni sono già delineate.
Macro-region Population of the world (in milioni di abitanti)
1 European 541
2 Anglo-American 363
3 Russian 286
4 Australian-Oceanic 39
5 Sino-Japanese 1,668
6 Indonesian 629
7 Indian 1,755
8 Islamic 502
9 Latin American 630
10 African 994
Total 7,407
https://sciendo.com/pdf/10.2478/mgrsd-2018-0025
LETTERA A DON MINUTELLA
di Aldo Maria Valli
“IL PONTIFICATO DI FRANCESCO, ANCHE SE CI FA SOFFRIRE, È ALTAMENTE PROVVIDENZIALE”
Caro don Minutella,
sia lodato Gesù Cristo!
……..
……Ovviamente non nascondo ciò che ci divide. Vado al succo.
Lei ritiene che Francesco non sia papa e che l’ultimo legittimo successore di Pietro sia stato Benedetto XVI. Io ritengo invece (sia pure in mezzo a mille domande e relativi tormenti) che Francesco sia papa e che non considerarlo papa, fermandosi a Benedetto XVI, sia una specie di scorciatoia mentale, più o meno conscia, che ci impedisce di riconoscere che la Chiesa dal Concilio in poi ha intrapreso un percorso di apostasia di cui Francesco rappresenta solo l’ultimo segmento e del quale sono stati responsabili in misura diversa anche Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, due papi che per altro ho amato e amo per ciò che di buono hanno fatto a difesa della fede.
Lei forse penserà che questa diversità di vedute sia molto grande. Io invece non lo penso. Mi sembra che la divina Provvidenza abbia portato entrambi ad aprire gli occhi e che questa comune visione sia molto più importante di ciò che ci divide a proposito di Francesco.
Aggiungo, come ho detto in tante altre occasioni, che secondo me il pontificato di Francesco, anche se ci fa soffrire, è altamente provvidenziale proprio perché ci ha aiutato ad aprire gli occhi sullo stato della Chiesa e sull’impegno necessario per combattere l’apostasia.
Caro don Minutella, noi non ci siamo mai incontrati, ma mi lasci dire che, al di là della differenza di vedute, la ammiro per la sua capacità comunicativa……
https://www.aldomariavalli.it/2023/05/30/lettera-a-don-minutella/
LA NAVE DELLA CHIESA
NON BASTA CAMBIARE “IL PILOTA” DELLA NAVE, MA ANCHE L’INTERO L’EQUIPAGGIO DELLA NAVE DELLA CHIESA («I NAVIGANTI»)……
Il 10 gennaio 1824, Elisabetta supplica Dio di porre fine a tutti i mali della Chiesa e chiede di conoscere quando avverrà il tempo di questo Trionfo sui nemici della Chiesa.
Con l’elezione a Papa di Leone XII (28 settembre 1823), Elisabetta pensò che la nuova era della Chiesa potesse iniziare allora. Ma Gesù le mostrò che non sarebbe bastato cambiare solo il «pilota», ma anche l’intero l’equipaggio della nave della Chiesa («i naviganti») avrebbe dovuto essere rinnovato.
La riforma della Chiesa e la restaurazione di tutte le cose non avrebbero avuto luogo – Egli disse – fino a quando il mondo intero e tutto il popolo non avessero sofferto rivoluzioni e un generale sconvolgimento.
Allora Elisabetta scongiurò il Signore di fare «una nuova nave», ma così si sentì rispondere:
«Figlia, prima di costruire questa nave, si devono recidere cinque alberi che sono in terra sopra le loro radici»…..
….. A questo mio affannoso parlare, Dio così mi rispose: «Figlia, non ti ricordi che io ti dissi che la nave era la stessa e che poco gioverebbe ai naviganti di questa nave l’aver cambiato il pilota?»……
…..Così mi intesi rispondere: «Figlia, prima di costruire questa nave, si devono recidere cinque alberi che sono in terra sopra le loro radici»…..
….. Per mezzo di intellettuale intelligenza mi si fece intendere essere in questi smisurati alberi denotate le CINQUE ERESIE che infettano il mondo in questi nostri tempi, eresie che si oppongono del tutto al nostro santo Evangelo…..
Dott. G.I., potresti chiarirci quali sono le le CINQUE ERESIE che infettano il mondo in questi nostri tempi?
Nell’articolo, non è stato esplicitato.
Attendo fiducioso un tuo gentile chiarimento in merito, ol almeno una tua personale opinione, anche ipotetica.
grazie mille, e saluti.
“Dott. G.I., potresti chiarirci quali sono le le CINQUE ERESIE che infettano il mondo in questi nostri tempi?
Nell’articolo, non è stato esplicitato.” (NICOLA_Z)
La beata Elisabetta non nomina espressamente le cinque eresie, ma cerca di spiegarne il significato nel § 73.12 (Il significato dei cinque smisurati alberi) che ho riportato nell’articolo integralmente.
In altri passi del Diario, ella chiarisce che queste cinque eresie sono le “false massime della riprovata filosofia presente“, ossia gli errori (seducenti) del tempo di allora (e che durano ancora). A Fatima la Madonna li chiamò “errori” della Russia, ma erano errori che risalivano ad alcuni decenni addietro, provenienti dalle logge massoniche e che erano stati portati in Russia per suscitare un’altra rivoluzione.
Ecco alcuni passi del Diario che parlano di queste “false massime” (che si oppongono alle “sante massime” del Vangelo):
Da questi brevi estratti possiamo anche intuire quali sono queste cinque eresie.
Una certamente è l’ateismo e l’adorazione della dea Ragione, che discende dall’Illuminismo e dalla Rivoluzione francese. Infatti la Beata Elisabetta parla di coscienze “senza fede”, “senza religione”; di “miscredenza”; di “apostasia”; di false massime che “negano la fede di Gesù Cristo”; ecc..
Le altre eresie le possiamo ricavare semplicemente dal motto “Liberté, Égalité, Fraternité“, risalente al Settecento e associato alla Rivoluzione francese, divenuto poi il motto nazionale della Repubblica Francese.
La Libertà è una falsa massima, un’eresia;
la Uguaglianza è una falsa massima, un’eresia;
la fratellanza è una falsa massima, un’eresia.
L’alto iniziato René Guénon, riferendosi al motto rivoluzionario Libertà – Uguaglianza ‐ Fraternità, scriveva:
«Non bisogna dimenticare che queste parole costituiscono un motto massonico, cioè una formula iniziatica, prima di essere affidato all’incomprensione della folla che non ne ha mai conosciuto né il senso reale, né la vera applicazione.» (R. Guénon, L’Archeometra, Roma, Atanòr, 1986, p. 50).
Sono tre principi massonici, che nulla hanno a che vedere col Cristianesimo. Molti credono superficialmente (anche uomini di Chiesa) che siano principi cristiani o comunque compatibili con il Cristianesimo. Invece, sono “perverse massime della moderna filosofia“, per dirla con la Beata Canori.
In breve.
1) – La Massoneria per “libertà” intende la libertà per l’uomo di fare e credere quello che vuole, per cui nessuno ha il diritto di interferire nel credo o operato altrui andandogli a dire ‘tu sei nell’errore, convertiti’. Tramite questo principio, la Massoneria rigetta i comandamenti di Gesù Cristo. Da qui discende il relativismo in tutti i suoi aspetti (gnoseologico, etico, culturale, ecc.). Tutto ciò che uno Stato permette, è lecito (aborto, divorzio, maternità surrogata, culto a Satana, ecc.).
Nel Cristianesimo, invece, la libertà è intesa come libertà dal peccato (o meglio, dalla schiavitù del peccato). Gesù Cristo è morto sulla croce per liberarci dai nostri peccati e perché restassimo liberi.
Gesù Cristo “ci ha liberati dai nostri peccati col suo sangue” (Apocalisse 1,5)
“Cristo ci ha affrancati perché restassimo liberi” (Galati 5,1).
“Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.” (Galati 5,13)
La Massoneria insegna ad essere apparentemente tolleranti verso tutti, solo perché vuole che sia tollerata la propria dottrina eretica e relativista. Se infatti tutti sono liberi di credere e fare quello che vogliono, tutto deve essere tollerato, senza poter giudicare alcuno o alcuna cosa. “E chi sono io per giudicare?”, ha detto qualcuno. Questo è un principio di falsa libertà, contrario al Vangelo.
2) – Il principio di “uguaglianza” è un’altra falsa massima della dottrina massonica. Una vera utopia.
Diceva Amedeo Peyron, sacerdote e filologo classico:
Non è vera come uguaglianza sociale (anzi è una presa in giro), non è vera come uguaglianza dei sessi, né è vera come uguaglianza religiosa.
Nella Chiesa di Dio c’è uguaglianza, in quanto in Cristo non c’è maschio o femmina, schiavo o libero, Giudeo o Greco, come è scritto:
“Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.” (Galati 3,26-28)
Per la Fede in Gesù Cristo siamo in una posizione di uguaglianza; ma senza la Fede in Cristo e senza essere credenti (anzi essendo miscredenti) non c’è nessuna uguaglianza.
3) – Lo stesso discorso vale per il principio di “fratellanza“. “Fratelli tutti”…
S. Paolo ai credenti Galati: “Siete tutti figli di Dio, per la fede in Cristo Gesù” (Galati 3,26)
Quindi solo tra coloro che credono in Gesù Cristo esiste un legame di fratellanza.
Un ebreo, un apostata, un satanista, ecc. non hanno posto nella Chiesa, cioè nella comunità dei credenti per i quali unicamente vale il principio di fratellanza.
Per fratellanza, i massoni intendono che tutti gli uomini sono figli di Dio e quindi fratelli. La fratellanza dei massoni è la fratellanza secondo la carne. Negano essi che esistono i figli del diavolo, cioè la “zizzania” di cui si dice che alla fine saranno raccolti dagli angeli e gettati nella fornace di fuoco.
Ma per i massoni non esistono figli del diavolo, perché per loro non esiste il diavolo.
Dunque, cinque grandi eresie, che la Beata Elisabetta vide come alberi smisurati; ma, oltre a queste cinque, c’è un sottobosco di eresie, fatto di piante e cespugli fittissimi. Ai nostri giorni, enumerare tutte le eresie presenti, che si sono generate da quei pochi principi massonici, sarebbe quasi impossibile.
riconoscere a Minutella ‘capacità comunicative’ toglie credibilità ad Aldo Maria Valli: l’ex prete è solo un pallone gonfiato che va avanti solo perché tanti allocchi lo seguono appecorati…
Di palloni gonfiati, ce ne sono a valanga in ogni categoria di persone, tra i comunisti, tra i massoni, tra i nazisti,…..ecc…..,
però anche tra questi accoliti di individui lontani da Cristo, o addirittura anti-cristiani sfegatati, esistono quelli che hanno delle ‘capacità comunicative’…….
che i ‘lontani’ da Cristo siano, oltre che palloni gonfiati, anche ottimi comunicatori, ci può stare, ma un ‘vero’ cristiano non può mai essere un pallone gonfiato: se lo fosse, sarebbe già fuori strada e, perciò, non avrebbe alcuna credibilità…
Io non ci capisco più nulla
Il tuo scoramento è comprensibile, ma devo sottolineare che, alla confusione generata dal decadimento morale e dalle direttive dei promotori del Pensiero Unico, bisogna pure aggiungere quella dovuta alla nostra poca lucidità nel dare credito ad un gran numero di ‘profezie’ che, come minimo, sono discutibili e, spesso, anche fuorvianti…
Maria Valtorta
https://www.antoniosocci.com/san-paolo-siedera-nel-tempio-di-dio-additando-se-stesso-come-dio-le-profezie-che-indicano-il-tempo-e-il-luogo-in-cui-si-manifestera-il-dominio-dellanticristo-sono-molto-i/
Le indicazioni date da Gesù a Maria Valtorta sui tempi e sulla realtà dell’Anticristo sono un riferimento assoluto di cui tenere conto: tutto ciò che si discosta o addirittura è in contrasto con quella tempistica è da scartare o da ridimensionare…
San Paolo: “Siederà nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio”. Le profezie che indicano il tempo e il luogo in cui si manifesterà il dominio dell’Anticristo sono molto inquietanti… Alcune pagine del mio libro “Il dio Mercato, la Chiesa e l’Anticristo”
Scritto il 13 Dic, 2019
Un altro caso interessante è rappresentato dall’apparizione della Madonna a La Salette, nel 1846, che è stata riconosciuta dalla Chiesa. Nel messaggio datato 6 luglio 1851 si dice che «non passeranno due volte cinquant’anni» e «nascerà l’Anticristo».
Nel segreto del 1879 scritto da Melania diversi anni dopo l’approvazione delle apparizioni (su cui dunque non c’è un’approvazione della Chiesa) si legge fra l’altro (…): «Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’Anticristo». E poi: «La Chiesa sarà eclissata; il mondo sarà in costernazione».
(…) Ma è del Novecento la mistica che più ha parlato dell’Anticristo e con più chiarezza: Maria Valtorta. (…) A lei si devono anche tre volumi di dettati di origine soprannaturale – dal 1943 al 1950 – perlopiù attribuiti a Gesù Cristo, pubblicati sotto il titolo Quaderni.
In uno di questi «dettati», alla data 27 agosto 1943, quindi nel pieno della Seconda guerra mondiale e dei totalitarismi, Gesù dice alla mistica: «Ora siamo nel periodo che io chiamo dei precursori dell’Anticristo. Poi verrà il periodo dell’Anticristo che è il precursore di Satana».
Qual è la generazione che vedrà l’Anticristo? Sembra che si possa dedurre che sia la nostra dal dettato del 20 agosto 1943 in cui Gesù esorta a pregare per coloro che vivranno quelle sofferenze: «(…) Molti di questi sono già sulla Terra».
Nel dettato del 23 luglio Gesù dice alla Valtorta: «È logico che in un mondo in cui tante luci spirituali saranno morte si instauri palesemente il regno breve, ma tremendo dell’Anticristo».
In quel contesto egli spiega che «molte stelle saranno travolte dalle spire di Lucifero. […] Sono quelli che ho definito sale della terra e luce del mondo: i miei ministri». E aggiunge: «Non morrà la Chiesa, perché Io sarò con essa. Ma conoscerà ore di tenebre e orrore simili a quelle della mia Passione».
Il 20 agosto 1943 spiega ancora: «Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano. […] farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare».
Il 9 dicembre 1943, in un altro dettato, fra l’altro si legge: «Ricorda l’Apocalisse di Giovanni. (…) Quando questa demoniaca vendemmia avverrà nella Corte di Cristo, fra i grandi della sua Chiesa, allora, nella luce resa appena bagliore e conservata come unica lampada nei cuori dei fedeli al Cristo […] allora verrà il pastore idolo, il quale sarà e starà dove vorranno i suoi padroni».
Uno degli aspetti che più colpiscono in questi dettati è la perfetta descrizione della gigantesca crisi spirituale della nostra epoca, di cui la crisi del clero e dei pastori della Chiesa è l’aspetto più doloroso qui descritto.
Padre Livio Fanzaga, riflettendo su questi testi, ne ricava la convinzione, peraltro motivata, che «secondo la Valtorta [l’Anticristo] sarebbe un ecclesiastico».
Poi precisa subito decisamente: «La prima verità da ribadire con la massima chiarezza è che il papa è l’unica persona che non può essere l’Anticristo. Infatti egli è quella pietra su cui è costruita la Chiesa e contro la quale le forze dell’inferno non potranno mai prevalere. Tutt’al più potrebbe esserlo un antipapa, ma non il papa validamente eletto».
Osservazione interessante che – come ipotesi di scuola – si può anche allargare ad altre casistiche dello stesso genere. Per esempio la possibilità di un papa eretico di cui già scriveva John Henry Newman (oggi canonizzato) affermando, in base al diritto canonico, che «il papa il quale insegni eresie, ipso facto non è più papa» (…).
Infine una casistica di questo genere potrebbe essere quella che dà la chiave di interpretazione del terzo segreto di Fatima, nel caso in cui i due personaggi lì menzionati – «un vescovo vestito di bianco» (visto «come in uno specchio») e «il Santo Padre, mezzo tremulo, con passo vacillante» – si considerino appunto come due persone diverse e non come la stessa persona. È quanto ipotizzavo nel 2006 nel mio libro Il quarto segreto di Fatima.
Singolare è – come già abbiamo visto – la questione di Roma. Su cui medita anche il cardinale Newman che «segue per lo più la tradizione e, nella Terza lettura su “The City of the Antichrist”, si sofferma sulla natura ambivalente di Roma che ora appare “la grande Babilonia”, ora, in quanto sede della Chiesa e ultimo “regno” della profezia di Daniele, è ostacolo all’avvento dell’Anticristo, kathécon».
Così scrive Andrea Sandri aggiungendo che «Solov’ëv e Benson sono concordi nel descrivere la fine della sinfonia romana e il trasferimento apocalittico della Sede del papa in Terra Santa».
Sandri, che ricorda questi autori nella postfazione al libro L’Anticristo di Reinhard Raffalt, segnala come proprio questo pensatore, nel suo saggio del 1966, «affronta, facendo esplicito riferimento alle Letture di Newman, il tema di Roma come sede dell’Anticristo, e, con straordinaria perizia teologica e archeologica», formula una tesi suggestiva.
Nella Sacra Scrittura è detto infatti che «il maggior proposito» dell’Anticristo sarà «quello di stabilirsi nel tempio del Signore».
Molti di coloro che hanno commentato nei secoli questa profezia biblica «fanno coincidere questo tempio con il vecchio santuario ebraico a Gerusalemme».
Di cui però oggi non resta nulla, a parte le pietre del Muro del Pianto. Mentre, scrive Raffalt, “nella chiesa di San Pietro a Roma c’è un particolare che mi ha sempre fatto riflettere. […] Si conserva una colonna tardoantica (…). Secondo un’antica tradizione si tratterebbe dell’unica colonna rimasta del tempio di Gerusalemme. Lo scultore Lorenzo Bernini si ispirò alla sua forma per le quattro colonne che reggono il celebre baldacchino di bronzo della tomba di San Pietro. Ciò non avvenne senza una precisa intenzione. Si volle documentare la permanenza dell’eredità che dalla storia della salvezza di Israele è fluita nella Chiesa. Il mondo doveva riconoscere che il Tempio dell’Antica Alleanza si inserisce nel cuore della Chiesa. […] Perciò il giorno in cui, in un futuro ignoto, l’Anticristo apparirà, non si potrebbe pensare che egli sceglierà il baldacchino sulla tomba dell’Apostolo, che include il Tempio di Israele, come teatro per l’orribile scena nella quale si siederà al posto di Dio”.
Si tratta di un’ipotesi davvero inquietante. E Raffalt tiene a sottolineare che «non soltanto i nemici della Chiesa, ma anche alcuni suoi ardenti difensori, come per esempio il cardinale Newman, hanno messo in relazione i tempi ultimi di Roma con l’Anticristo e non hanno negato che il più grande nemico di Dio possa sorgere dalla stessa Chiesa. Terribili conclusioni, immagini angosciose».
Del resto avvenne proprio attorno al 1900 la misteriosa visione di papa Leone XIII al quale fu rivelato il futuro prossimo della Chiesa con l’immagine della basilica di San Pietro assalita dai demoni. Gli fu detto che Satana sarebbe stato sciolto dalle catene per un periodo per «provare» la Chiesa.
Il Pontefice, profondamente impressionato, scrisse uno speciale esorcismo, che raccomandò di usare spesso a vescovi e sacerdoti. Nella redazione originale di questo esorcismo In Satanam et angelos apostaticos (Contro Satana e gli angeli apostati), inserito nel Rituale romanum, si leggeva questa misteriosa formula: «Ecco la Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, saturata di amarezza e abbeverata di veleno da nemici molto astuti; essi hanno posato le loro empie mani su tutto ciò che c’è di più sacro. Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso».
Un altro caso interessante è rappresentato dall’apparizione della Madonna a La Salette, nel 1846, che è stata riconosciuta dalla Chiesa. Nel messaggio datato 6 luglio 1851 si dice che «non passeranno due volte cinquant’anni» e «nascerà l’Anticristo».
. un altro buon motivo per declassare queste ‘rivelazioni’: se fosse vero questo messaggio, oggi l’Anticristo avrebbe più di 70 anni…
Sappiamo benissimo come funziona, una volta che puntualmente queste “profezie” non si realizzano, viene detto che è stata la Madonna ad intercedere per ottenere un allungamento dei tempi.
E intanto il business continua…
“Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso».”
Questa profezia si è compiuta: il pastore è stato colpito (Benedetto XVI) ed il gregge è in fase di dispersione.
proprio non ci siamo: è un’interpretazione arbitraria, forzata, senza evidenze, dal momento che solo l’Anticristo metterà in atto l’abominio della desolazione, ed Egli non è ancora manifesto ed operante…
Il pastore idolo della Valtorta per te chi è?? Non ci sono tante scelte siamo agli sgoccioli , manca Petrus Romano ( ma sappiamo che sarà un martire), se non è Bergoglio sarà il suo successivo falso?? Non ci sono tante scelte , è una questione di pura matematica)))
leggendo quel passo della Valtorta mi pare sia abbastanza chiaro che Pastore idolo e Anticristo coincidano ed è altrettanto chiaro che sarà un prelato che, dopo una vita integerrima, provocherà un cataclisma per la sua caduta dal ‘Cielo’: è perciò evidente che non può essere Bergoglio, che ha sempre seguito una linea precisa nel suo ministero (che si accetti o no)…
Non so se è lui o il suo successore comunque mi limito a riportare
https://gloria.tv/post/djNvNE6jyp2X4rMeRxCDJRBun
Il veggente che vide un futuro papa eretico e la «lista nera» di Papa Bergoglio
Il centro del “messaggio” delle Tre Fontane – e delle premonizioni del Cornacchiola – riguarda (come è palese dopo la pubblicazione dei diari del veggente ad opera del giornalista Saverio Gaeta) le minacce dell’eresia e dell’apostasia dalla vera fede cattolica.
Ma forse l’episodio più inquietante ed enigmatico è quello descritto così dal Cornacchiola, in data 21 settembre 1988:
«Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta a un ammasso di rovine» .
Commenta Antonio Socci: «Ma è possibile? Il diritto canonico ha sempre ammesso la possibilità di un papa eretico, ma – a parte alcuni parziali episodi dei secoli passati – non si è mai verificato pienamente questo evento. La possibilità di un Papa che “nega ogni verità di fede e si mette al posto di Dio” ha un sapore apocalittico e richiama alcuni passi profetici delle Sacre Scritture» (A. Socci e la «prova finale»: il veggente delle Tre Fontane vide un futuro Papa eretico).
E richiama anche altre autorevoli profezie recenti. In particolare fa impressione questa di Anguera, di poco distante da noi (intendo a livello temporale):
«Un uomo orgoglioso ordinerà la modifica della Professione di Fede e le sue azioni compiaceranno gli uomini perversi. Sarà una grande offesa al mio figlio Gesù. Soffro per quello che vi attende. Pregate» (messaggio n. 4.424 di N. S. di Anguera, 31.1.2017).
Ebbene: non è assolutamente imprudente né temerario, arrivati a questo punto, dire che queste profezie sembrano non riguardare più il futuro bensì il nostro attualissimo (e drammaticissimo) momento presente, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Continuando la lettura troverete, in modo palese, la giustificazione di queste mie gravi affermazioni.
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«LISTA NERA» DELLE ETEROSOSSIE, CRIPTO-ERESIE E AFFERMAZIONI EQUIVOCHE DI PAPA BERGOGLIO
Mi astengo da commenti ad eccezione di poche annotazioni (perché renderei lungo e pesante l’articolo che già lo sarà per forza di cose…) che ha lo scopo solo di raccogliere le principali dichiarazioni eterodosse di papa Bergoglio e presentarle all’attenzione di tutti in modo tale che sia dimostrato che chi ha gravi perplessità su questo pontificato e lo critica ha più che ragione e chi continua a difenderlo si trova in stato di palese (e difficilmente giustificabile) ignoranza o, peggio, in malafede o, peggio di tutto, di eresia manifesta o camuffata!…
* * *
1 ottobre 2013: “Non esiste un Dio cattolico”
20 dicembre 2013: “La Madonna ha sempre taciuto, anche ai piedi della Croce… Il Vangelo non ci dice nulla: se ha detto una parola o no. Era silenziosa, ma dentro il suo cuore, quante cose diceva al Signore! ‘Tu, quel giorno – questo è quello che abbiamo letto – mi hai detto che sarà grande; tu mi ha detto che gli avresti dato il Trono di Davide, suo padre, che avrebbe regnato per sempre e adesso lo vedo lì!’. LA MADONNA ERA UMANA! E FORSE AVEVA VOGLIA DI DIRE: ‘BUGIE! SONO STATA INGANNATA!’…”
10 giugno 2014: Nella tristissima vicenda del commissariamento dei Francescani dell’Immacolata (commissariamento che equivale ad una soppressione dal momento che è stato inibito loro di celebrare la Messa di Sempre e che il loro seminario è stato chiuso) si inseriscono queste sconvolgenti dichiarazioni di papa Bergoglio. Rispondendo alle giuste ed accorate rimostranze di un frate, papa Bergoglio afferma: “Voi avete parlato con coraggio, questo mi piace. Ma voglio dirvi ufficialmente una parola. Questo ufficialmente. Il vostro carisma è un carisma singolare: C’è lo spirito di San Massimiliano Kolbe, un martire e c’è lo spirito di San Francesco, l’amore della povertà, l’amore a Gesù Cristo spogliato… ma c’è un’altra cosa che a me fa capire che il demonio è tanto arrabbiato con tutti voi: la Madonna. C’è qualcosa che il demonio non tollera, questa è l’interpretazione mia… non tollera la Madonna, non tollera e non tollera di più quella parola del vostro nome “Immacolata”, perché è stata l’unica persona solamente umana nella quale lui ha sempre trovato la porta chiusa, dal primo momento lui non la tollera. Ma pensate anche il momento che voi vivete adesso come una persecuzione diabolica , pensatela così… Ne sono sicuro”
Queste le parole del “papa”. Cosa voleva dire con questo? Che è lui lo strumento del demonio?
Nel link ci sono tutte l’eresie riportate
Il gregge oggi non viene disperso con la frusta, ma con caramelle e cioccolatini.
Mettersi al posto di Dio non vuol dire farsi adorare come un Dio, ma cambiare la legge come se si fosse Dio. Cambiare la dottrina di salvezza, ovvero il Vangelo, ovvero il magistero. E questo può farlo solo il “papa”.
Da un lato quindi abbiamo il falso pastore che disperde il gregge con grande misericordia dall’altro la “scienza”, il nuovo idolo feticcio che promette di salvare il mondo con i miracoli della tecnica.
Catechismo Chiesa Cattolica – 675
“Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il mistero di iniquità sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne“
Remox Pochi capiranno questa impostura
Ovviamente i periodi nella storia dell’uomo si ripetono come le profezie, questa situazione riguarderà i nostri giorni come i tempi prima del giudizio universale
Da un lato quindi abbiamo il falso pastore che disperde il gregge con grande misericordia…
. Credo che non abbiate neanche idea di ciò che attende i cristiani (altro che caramelle e cioccolatini) ad opera del (prossimo) futuro Pastore idolo…
Intanto milioni di persone (autorizzate con amore Letizia a prendere la comunione anche se divorziati e conviventi o risposati, )andranno direttamente all’inferno, per te è nulla ovviamente
in Amor et laetitia non vi è affatto tale autorizzazione
se anche vi fosse (ma non c’è), nessuno andrebbe all’inferno, perché la responsabilità cadrebbe su Francesco
immagino le vostre facce quando (finalmente) vi renderete conto di avere preso un abbaglio gigantesco (su Francesco) a cospetto del vero (unico) Pastore idolo…
Dott.g.i cosa ne pensi sull’argomento?? Innanzitutto se era tutto chiaro amore letizia perché ci fu una richiesta di chiarimento di 4 Cardinali, risposta mai scritta, e poi se uno prende la comunione sapendo in cuor suo di non poterla fare , si commette peccato?
Se un medico ti prescrive una medicina sbagliata che ti porta alla morte a nulla vale la tua “buona fede”…muori e basta…il medico sarà responsabile (magra consolazione) ma nel frattempo tu sei morto.
ovvio, ma non vai all’inferno…
Credo che non hai inteso la correlazione tra la morte fisica indotta da un cattivo medico e la morte spirituale indotta da un cattivo sacerdote…in entrambi i casi sono responsabili il cattivo medico e il cattivo sacerdote ma chi ne paga le conseguenze fisiche e spirituali è sempre chi segue le loro pessime indicazioni…”mi ha ingannato il serpente” non è stata sufficiente come giustificazione ad Eva per perdere il paradiso…essere “ingannati” da un cattivo medico o da un cattivo sacerdote portano come conseguenza la morte fisica o spirituale perché si è sempre liberi di rifiutare tali indicazioni.
avevo inteso benissimo…
..non sembrava dalla risposta…per essere chiari Eranuova solo 50 anni fa nessun sacerdote (medico dell’anima) si sarebbe nemmeno lontanamente sognato di permettere anche implicitamente di concedere la comunione a divorziati risposati perché sarebbero stati “rei del corpo e del sangue di Cristo” e avrebbero “mangiato e bevuto la loro condanna” …e questo proprio per evitare la “morte” spirituale di quelle persone e non essere loro stessi responsabili di questo peccato…il reato non è cambiato da allora e nemmeno le sue conseguenze …purtroppo invece sono cambiati alcuni sacerdoti e chi li guida permettendo implicitamente di avvelenare le anime a loro insaputa…è purtroppo quel “fumo” di satana che è entrato nella chiesa e trascina le anime all’inferno…non è quindi solo una questione di responsabilità in capo ai sacerdoti, vescovi o Papa (di cui pagheranno eventualmente le conseguenze per aver perso le pecorelle loro affidate) ma è l’effetto reale di indicazioni errate che ricade direttamente sui fedeli…gli insegnamenti errati portano al peccato…e il peccato alla morte…e se non interviene una grazia particolare di pentimento che porti alla confessione o alla contrizione prima della morte le conseguenze sono tristi.
Ovvio che chi brandisce quel testo per giustificarsi, ben sapendo come stanno le cose, va incontro a tutte le conseguenze. Ma non si può dire che sia stato proprio ingannato, visto che avrebbe continuato comunque sulla sua strada.
Dall’altra parte ci sono le nuove generazioni che, se coltivate in un certo modo, anche se inconsapevoli, possono diventare impenitenti fino all’ultima chance.
Chi ha letto il libro di Maria Simma saprà che JFK è andato in Cielo abbastanza velocemente. Eppure era uno che le donne non se le faceva scappare. Ma a detta di alcuni analisti, che di ciò che dice la disciplina cattolica se ne fanno un baffo, quel presidente aveva qualcosa nella capoccia che non era regolare. Era a loro noto che doveva scaricare un paio di volte al giorno, piuttosto inconsueto per una persona normale (l’ho sentito dire da un notissimo giornalista in TV, in una trasmissione sul presidente americano).
È un po’ di tempo che in rete gira anche questo
Dio giudicherà resto il fatto che come detto a Fatima la stragrande maggioranza degli uomini va all’inferno per il 6 comandamento
Non diamo solo la colpa al pastore.
Ci sono eunuchi dalla nascita e ci sono eunuchi a causa degli uomini (cfr Renzo e Lucia).
Uomini va inteso come genere umano. Infatti, se non ricordo male, un noto commentatore ancora attivo, definì l’altra metà del cielo italiano come autentici pitbull.
Non credo di essere stato abbastanza chiaro, ma spero di esserlo stato a sufficienza.
Dopo un’esperienza traumatica, la persona va in modalità sopravvivenza e spegne le strutture più alte che riguardano il ragionamento ed il linguaggio.
Resta in modalità on solo l’animalità.
..infatti…
“oggi l’Anticristo avrebbe più di 70 anni…”; “solo l’Anticristo metterà in atto l’abominio della desolazione, ed Egli non è ancora manifesto ed operante” : queste sì che sono buone notizie; il perché è presto detto: ha più di 70 anni e deve ancora iniziare; è certamente un rincoglionito, ma non sarebbe l’unico nel panorama politico provinciale, regionale, nazionale, europeo e mondiale.
Assolutamente condivido, lo sto dicendo da sempre
Sono pienamente d’accordo.
Ci sono tare ereditarie e c’è una situazione contingente che può durare anche tutta una vita. Non è facile giudicare.
Se si leggono le rivelazioni private, infatti, emerge con chiarezza che il giudizio se lo da’ la persona stessa, senza che possa mentire. Il giudizio del Giudice è “retorico”, in un certo qual senso.
Allo stesso tempo alla persona gli viene data anche un’ultima chance. È certamente poco conveniente farsi trovare impreparati, perché ben che vada ci sarà comunque da scontare, però tante situazioni uno non se le va a cercare. Anzi se si comporta onestamente finisce ancor più nei casini.
C’è solo una cosa che chiunque può fare, salvo non sia menomato mentalmente, e cioè pregare. Qui la scelta è libera.
Ecco come “lo spirito dell’anticristo”, agisce potentemente nei nostri tempi, mediante 2 suoi autorevoli rappresentanti della Terra……..
IL RE DI DAVOS DETTA LA LINEA AI VERDI: «CI SALVEREMO GRAZIE ALL’ESTINZIONE»
Secondo Klaus Schwab, il fondatore del Forum economico, la lotta al cambiamento climatico beneficerà del crollo della popolazione. Anche i dispositivi tecnologici inquinano, però bisogna produrne di più.
https://www.laverita.info/klaus-schwab-europa-green-2660867657.html
PER SCHWAB (FORUM DI DAVOS) LA PROPRIETÀ PRIVATA E MANGIARE CARNE SONO «COSE INSOSTENIBILI». UN’AGENDA FOLLE, CHE L’UE STA GIÀ REALIZZANDO
La direttiva finale, che Klaus Schwab ha postato in inglese sul web a conclusione dell’ultimo WORLD ECONOMIC FORUM (WEF), mette i brividi:
«Mentre l’umanità si dirige ulteriormente verso un futuro post-carbonio, il popolo deve accettare che mangiare carne e la proprietà privata sono cose semplicemente insostenibili».
Come dire: preparatevi al cibo green, a mangiare larve di insetti e farine di grilli, poiché gli allevamenti di bovini inquinano il mondo e saranno fortemente ridotti.
Di più: dimenticate anche la proprietà privata, smettetela di comprare case, poiché anche queste inquinano e provocano costi da eliminare. Può sembrare folle, ma è solo una piccola parte dell’agenda del GRAND RESET MONDIALE post-Covid che Schwab e il Forum di Davos predicano da tempo.
Un’agenda che spaventa la gente comune, ma vanta potenti sostenitori nella finanza speculativa globale, nonché solerti esecutori perfino negli euroburocrati di Bruxelles…….
……Quanto all’agenda Schwab sulla insostenibilità della proprietà, all’insegna del motto «non possiederete nulla e sarete felici», ovviamente rivolto al popolo bue, non certo ai miliardari che lo foraggiano, le norme Ue sulla casa green, con l’obbligo di ristrutturare entro il 2030 quelle che disperdono energia, siamo solo al primo passo.
Che sia una pretesa folle dell’Ue lo ha spiegato bene Marino Longoni su ItaliaOggi: in 3 anni con il superbonus sono state ristrutturate in Italia 350 mila abitazioni; farlo per 20-25 milioni di abitazioni in 5-6 anni sarebbe impossibile anche per Mandrake.
Ma l’agenda Schwab tira dritto con la stessa arroganza cieca. Speriamo che faccia la stessa fine.
https://www.italiaoggi.it/news/per-schwab-forum-di-davos-la-proprieta-privata-e-mangiare-carne-sono-cose-insostenibili-un-agenda-folle-2590734
JOHN KERRY RIDUCE L’AGRICOLTURA, “EMETTE TROPPO CO2”
“….SIGNIFICA PROGRAMMARE FREDDAMENTE LA PENURIA E CARESTIA PER CENTINAIA DI MILIONI DI PERSONE….”
Nominato da Biden “special envoy per il Clima”, John Kerry (l’ex vice di Obama) ha promesso che per salvare il mondo dal riscaldamento globale taglierà la produzione agricola .
“L’agricoltura contribuisce al 33% di tutte le emissioni del mondo”, ha detto durante il suo discorso programmatico. Non possiamo arrivare a zero emissioni, non possiamo fare questo lavoro se l’agricoltura non è al centro della soluzione”. Quindi tutti noi comprendiamo la profondità di questa missione”.
Così ha riportato FOX NEWS. Ed ha aggiunto:
“I sistemi alimentari contribuiscono di per sé a una quantità significativa di emissioni solo per il modo in cui facciamo le cose che facciamo. Con una popolazione in crescita sul pianeta – abbiamo appena superato la soglia degli 8 miliardi di abitanti in tutto il mondo – si prevede che le emissioni del sistema alimentare causino da sole un altro mezzo grado di riscaldamento entro la metà del secolo”.
La colossale agricoltura americana non alimenta solo gli americani, ma parte importante del mondo con le esportazioni dell’enorme surplus.
Tagliare (reprimere) l’agricoltura USA significa programmare freddamente la penuria e carestia per centinaia di milioni di persone, come ha detto del resto chiaramente Kerry: cosa volete, abbiamo superato gli otto miliardi……
……Ovviamente saranno invece penalizzati con sovrattasse e sovraccosti del carburante i coltivatori che non “innoveranno”. L’esempio del governo olandese, che sta distruggendo con le cattive i suoi allevatori, è ispiratore; così come la produzione di insetti alimentari sdoganata dalla UE.
Insomma viene lanciata una specie di Rivoluzione che non è senza ricordare il “GRANDE BALZO IN AVANTI” del Maoismo, quando da parte del potere comunista alle comuni agricole collettivizzate cinesi fu dato l’obbligo aggiuntivo di produrre, oltre al cibo, ferro in fornaci rurali fra i campi.
Il risultato fu una carestia che provocò 14 milioni di morti secondo le stesse cifre ufficiali, ma probabilmente il doppio. In fondo, non è questo lo scopo vero anche di John Kerry e del POTERE GLOBALE?
E’ possibile e sperabile che nei prossimi mesi scoppi la rivolta degli agricoltori statunitensi?….
https://www.maurizioblondet.it/john-kerry-riduce-lagricoltura-emette-troppo-co2/
Giuseppe Masala Chili:
Dopo aver ascoltato il delirio dello Zar USA per il Cambiamento Climatico JOHN KERRY nel quale dice che bisogna diminuire le produzioni alimentari mondiali di circa il 33%, il che significa che la gente dovrà morire di fame (sarà il meccanismo impersonale del libero mercato a stabilire chi) sono arrivato alla conclusione che siamo entrati nell’epoca di Malthus.
La CO2 che vogliono ridurre siamo noi.
Se nessuno li ferma impareremo a nostre spese che il Caporale austriaco(*) è un benefattore dell’umanità rispetto al Reverendo(*).
https://comments.app/view/ELmkUEki
N.B. : Evidentemente per “Caporale austriaco” si intende Herr Adolf H., e per “Reverendo”, il pio e misericordioso benefattore dell’umanità Mr. JOHN KERRY……
“Innanzitutto se era tutto chiaro Amoris laetitia perché ci fu una richiesta di chiarimento di 4 Cardinali, risposta mai scritta, e poi se uno prende la comunione sapendo in cuor suo di non poterla fare , si commette peccato?” (mario mancusi)
Innanzitutto, ricordiamoci che Dio oltre ad essere infinita Misericordia, è anche infinita Giustizia. Pretendere di andare in paradiso continuando a voler commettere peccati mortali, è un voler burlare Dio, ma San Paolo afferma che “Deus non irridetur”, cioè Dio non si lascia prendere in giro da noi.
«Chi vuole ricevere Cristo nella Comunione eucaristica deve essere in stato di grazia. Se uno è consapevole di aver peccato mortalmente, non deve accostarsi all’Eucaristia senza prima aver ricevuto l’assoluzione nel sacramento della Penitenza» (Catechismo n.1415).
«Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave, deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla comunione». (Catechismo n.1385)
Riporto un testo di Giovanni Paolo II:
“A questo dovere lo richiama lo stesso Apostolo con l’ammonizione: «Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice» (1 Cor 11,28). San Giovanni Crisostomo, con la forza della sua eloquenza, esortava i fedeli: «Anch’io alzo la voce, supplico, prego e scongiuro di non accostarci a questa sacra Mensa con una coscienza macchiata e corrotta. Un tale accostamento, infatti, non potrà mai chiamarsi comunione, anche se tocchiamo mille volte il corpo del Signore, ma condanna, tormento e aumento di castighi». (ECCLESIA DE EUCHARISTIA n.36)
Il problema è: chi stabilisce quando una coscienza non è in stato di grazia, ed è consapevole di essere in peccato mortale? Esclusi i casi di quelli che vorrebbero prendere in giro Dio (come se Dio non conoscesse i loro più intimi pensieri), esistono casi (situazioni difficili, complesse e «irregolari» ) di persone (divorziati risposati o conviventi) che meriterebbero un trattamento tutto particolare.
Il capitolo VIII di Amoris Laetitia è intitolato: «Accompagnare, discernere e integrare la fragilità» in ordine al possibile accesso ai Sacramenti di un «divorziato che vive una nuova unione».
I tre verbi-chiave di Amoris Laetitia sono «Accompagnare, discernere e integrare», riferite alla «fragilità» delle famiglie.
In sintesi, la ricetta è cercare di «integrare tutti» nella Chiesa, anche i casi più difficili, perché compito della Chiesa è integrare tutti, cioè «aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale perché si senta oggetto di una misericordia immeritata, incondizionata e gratuita» (Amoris Laetitia n.297).
«Nessuno può essere condannato per sempre, perché questa non è la logica del Vangelo! Non mi riferisco solo ai divorziati che vivono una nuova unione, ma a tutti, in qualunque situazione si trovino. Ovviamente, se qualcuno ostenta un peccato oggettivo come se facesse parte dell’ideale cristiano, o vuole imporre qualcosa di diverso da quello che insegna la Chiesa, non può pretendere di fare catechesi o di predicare, e in questo senso c’è qualcosa che lo separa dalla comunità (cfr Mt 18,17). Ha bisogno di ascoltare nuovamente l’annuncio del Vangelo e l’invito alla conversione.» (Amoris Laetitia n.297)
Secondo Papa Francesco, i casi di persone “irregolari”:
«Essi non solo non devono sentirsi scomunicati, ma possono vivere e maturare come membra vive della Chiesa, sentendola come una madre che li accoglie sempre, si prende cura di loro con affetto e li incoraggia nel cammino della vita e del Vangelo. Questa integrazione è necessaria pure per la cura e l’educazione cristiana dei loro figli, che debbono essere considerati i più importanti». (Amoris Laetitia n.299)
L’Esortazione apostolica Amoris Laetitia.
https://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20160319_amoris-laetitia.html
Per rispondere alla domanda se i divorziati risposati o i conviventi possono accedere alla S. Comunione, occorre leggere e meditare attentamente tutta l’Esortazione apostolica.
Esplicitamente, in Amoris Laetitia, il Papa non parla dell’accesso dei divorziati risposati alla S. Comunione. Non dà una risposta di carattere generale.
Implicitamente ne parla nell’articolo 305, insieme con la nota 351, in cui afferma che l’aiuto che la Chiesa può dare: «In certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei Sacramenti.» (nota 351).
Da notare che Papa Francesco, nello scrivere: «In certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei Sacramenti.», usa il verbo potere (“potrebbe”), e non altri verbi, e per di più al condizionale…
Quindi, l’Esortazione non cambia la dottrina precedente, ma – questo sì – rende più complicato eseguire il discernimento.
Mentre in precedenza si faceva subito a dare una risposta, perché la questione era tagliata con la spada, in modo netto (con norme di carattere generale); ora, può essere richiesto un percorso ulteriore di discernimento.
Per essere chiaro e schematico, ecco quanto affermano quattro testi del Magistero precedente:
a – Giovanni Paolo II, in “Familiaris consortio“, n.84, scrive: “La Chiesa ribadisce la sua prassi, fondata sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati”;
https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio.html
b – In “Reconciliatio et paenitentia“, n.34, ancora Giovanni Paolo II dice che la Chiesa invita i suoi figli che si trovano in queste dolorose condizioni, e cioè sono divorziati risposati, “ad avvicinarsi alla misericordia divina per altre vie, non però per quella dei sacramenti della penitenza e dell’eucaristia, finché non abbiano raggiunto le disposizioni richieste.”;
https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_02121984_reconciliatio-et-paenitentia.html
c – E Benedetto XVI, in “Sacramentum caritatis“, n. 29, ribadisce: “Il sinodo dei vescovi [sull’Eucaristia, del 2005] ha confermato la prassi della Chiesa di non ammettere ai sacramenti i divorziati risposati…”;
https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/apost_exhortations/documents/hf_ben-xvi_exh_20070222_sacramentum-caritatis.html
d – Il Catechismo, n.1650, afferma: «Se i divorziati si sono risposati civilmente, essi si trovano in una situazione che oggettivamente contrasta con la Legge di Dio. Perciò essi non possono accedere alla Comunione eucaristica, per tutto il tempo che perdura tale situazione».
https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c3a7_it.htm
Queste regole chiarissime facilitavano il discernimento, perché davano una norma generale, valida in tutti i casi, anche quelli più problematici.
Secondo i suddetti documenti, ci sono due casi in cui i divorziati risposati possono ricevere la S. Comunione, evitando, in ogni caso, il pericolo di scandalo:
1 – quando vi è la certezza morale che il primo matrimonio è nullo, ma non ci sono le prove per dimostrarlo in sede giudiziaria (e pertanto non si può ottenere l’annullamento canonico);
2 – quando i due divorziati risposati si astengono dai rapporti sessuali, propri dei coniugi.
Con Amoris Laetitia, queste regole restano valide e non sono abolite.
L’Esortazione riafferma, in continuità con il Vangelo e con il Magistero della Chiesa, l’indissolubilità del matrimonio cristiano (n. 292); il divorzio come un male preoccupante anche per il numero crescente (n. 246); le nuove unioni consolidate nel tempo e irreversibili, ma che non sono l’ideale proposto dal Vangelo (n. 298); ecc..
Tuttavia, si prendono in considerazione i casi “irregolari” di persone divorziate e risposate, prevedendo un complicato percorso di discernimento, in vista di un loro EVENTUALE accesso ai Santi Sacramenti (S. Confessione e S. Comunione). Infatti, l’accesso ai Sacramenti è solo eventuale (“potrebbe”, dice la nota 351 che ho citato sopra). Tutto dipende dall’esito del discernimento.
Chi è che concretamente opera il discernimento di un singolo caso e decide se un divorziato risposato o convivente può accedere ai Sacramenti?
Senza entrare nei dettagli, l’Esortazione non parla di permesso del sacerdote per accedere ai Sacramenti, ma di processo di discernimento pastorale e personale accompagnato da un pastore (Amoris Laetitia n.300).
I presbiteri hanno il compito di «accompagnare le persone interessate sulla via del discernimento secondo l’insegnamento della Chiesa e gli orientamenti del Vescovo.
Si tratta di un itinerario di accompagnamento e di discernimento che «orienta questi fedeli alla presa di coscienza della loro situazione davanti a Dio. Il colloquio col sacerdote, in foro interno, concorre alla formazione di un giudizio corretto su ciò che ostacola la possibilità di una più piena partecipazione alla vita della Chiesa e sui passi che possono favorirla e farla crescere.»(Amoris Laetitia n.300)
L’Esortazione non promuove il “fai da te”, ma avvalendosi dell’accompagnamento/discernimento di un sacerdote (non accondiscendente o accomodante: cfr. Amoris Laetitia 298-300), qualora si propendesse per l’eventuale accesso ai Sacramenti (Santa Confessione e Santa Comunione) da parte di divorziati risposati o di conviventi “more uxorio”, ci si rivolge al Vescovo (cfr. Amoris laetitia n. 295-312) o a sacerdoti da lui prescelti.
In ogni caso, van tenuti presenti alcuni impegni da osservare, quali ad es.:
“Dev’essere chiaro che questo non è l’ideale che il Vangelo propone per il matrimonio e la famiglia” (n. 298); e dunque “la consapevolezza della irregolarità della propria situazione” (n. 298).
Afferma il Papa al n. 307: “Per evitare qualsiasi interpretazione deviata, ricordo che in nessun modo la Chiesa deve rinunciare a proporre l’ideale pieno del matrimonio, il progetto di Dio in tutta la sua grandezza”.
Non bisogna sbandierare: “Se qualcuno ostenta un peccato oggettivo come se facesse parte dell’ideale cristiano, o vuole imporre qualcosa di diverso da quello che insegna la Chiesa, non può pretendere di fare catechesi o di predicare, e in questo senso c’è qualcosa che lo separa dalla comunità (cfr Mt 18,17)” (n. 297).
E’ necessario sempre ricordare che non esiste, per nessuno, il diritto alla S. Comunione Eucaristica, essendo Essa un dono gratuito di Dio, come neppure esiste il diritto di usufruire di un tipo di “misericordia” che non comporti il pentimento e l’impegno serio ad uscire dal peccato.
Chi accedesse alla S. Comunione, deve pertanto:
– riconoscere l’indissolubilità del Sacramento del matrimonio, e non accettare il divorzio neppure in certi casi;
– non pretendere che siano Gesù Cristo e la Sua Chiesa ad adattarsi a noi, ma che dobbiamo essere noi a conformarci al Vangelo di Cristo;
– non pretendere dalla Chiesa ciò che essa non può dare.
Va evitata “ogni forma di scandalo” (n. 299), il che significa che la S. Comunione si può fare “in certi casi” senza recare danno alla comunità ecclesiale. In pratica la Comunione si potrebbe fare privatamente o là dove non si è conosciuti come divorziati risposati o conviventi:
– evitando così di causare giudizi, sconcerto e scandalo tra i fedeli;
– non facendo pubblicità al proprio caso;
– non generalizzando tale soluzione.
Pertanto non si tratta di un automatismo, di accesso generalizzato alla S. Comunione, possibile a tutti, in qualsiasi situazione, ma solo in certi casi e a certe condizioni.
Inoltre, il divorziato risposato o convivente che chiede a un sacerdote autorizzato dal proprio Vescovo di fare un percorso di discernimento sul proprio caso personale, è tenuto a molti altri impegni, come quello della preghiera quotidiana, personale-coniugale-familiare (perché “la famiglia, che prega unita, resta unita” n. 227); l’impegno di testimonianza cristiana in famiglia e nella professione (n. 158); la partecipazione costante alla S. Messa domenicale; l’impegno a educare i propri figli nella Fede cristiana (tutto il cap. VII); e, soprattutto, la cosa più difficile, l’impegno ad attuare la PIENA CONTINENZA, cioè l’astenersi dagli atti sessuali propri dei coniugi (cfr. Familiaris consortio, n.84). Amoris Laetitia non la cita espressamente, né la esclude, né la nega.
Dopo tutto il percorso di discernimento (dove la coscienza del divorziato risposato o convivente, accompagnato dal sacerdote, si è lasciata illuminare dalla Parola di Dio per riconoscere ciò che è bene e ciò che è male), se dopo questa maturazione di giudizio, la persona ritiene di volersi accostare ai Sacramenti, lo farà in piena responsabilità, assumendosene tutte le conseguenze davanti a Dio (che vede bene se il desiderio è dettato da vero amore o dalla pretesa di rivendicare un “diritto” all’Eucarestia). Viceversa, al termine del percorso di discernimento, la persona, ben illuminata sulla propria situazione gravemente irregolare, potrebbe essa stessa sentirsi non degna di accostarsi ai Sacramenti.
Il processo di discernimento termina con la conferma scritta della decisione: con onestà davanti a Dio, in piena libertà e sulla base di ciò che si è vissuto nell’intero processo, la persona o la coppia prende la decisione che sembra più in accordo con la volontà di Dio. Con la guida spirituale, si redige il resoconto del corso e la decisione presa, perché rimanga come documento per la persona o la coppia e per essere consegnata al vescovo diocesano e al parroco, se non fosse stato lui la guida spirituale.
Quindi, tutto dipende da come i sacerdoti indirizzano le anime. Se sono bravi a illuminare e a scoraggiare…; se poi la persona è decisa ad andare fino in fondo, non ascoltando la guida spirituale, firmerà la propria condanna.
In ogni caso, sono esclusi per il soggetto:
– il discernimento “fai da te”;
– le soluzioni facili, a buon mercato: “Sappiamo che non esistono «semplici ricette».” (n. 298)
– la ricerca di sacerdote/Vescovo accondiscendente o accomodante (cfr. n. 298-300).
Ricapitolando, per l’accompagnamento pastorale e l’integrazione ecclesiale dei fedeli in situazione matrimoniale “irregolare”, Francesco, invece che disporre una normativa generale, valida in tutti i casi, ha prospettato la via del discernimento, caso per caso.
Ecco perché non ha voluto rispondere ai cinque Dubia dei cardinali, perché le cinque domande sono di carattere generale.
Per esempio la seconda domanda chiede:
«2. Continua ad essere valido, dopo l’esortazione postsinodale Amoris laetitia (cfr. n. 304), l’insegnamento dell’enciclica di San Giovanni Paolo II Veritatis splendor n. 79, fondato sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione della Chiesa, circa l’esistenza di norme morali assolute, valide senza eccezioni, che proibiscono atti intrinsecamente cattivi?»
I 5 Dubia si possono leggere schematicamente qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Dubia_(Amoris_laetitia)
La risposta è contenuta nel n. 300 dell’Esortazione:
Da ciò deduciamo che, se il Sinodo non ha voluto offrire “una nuova normativa generale di tipo canonico, applicabile a tutti i casi“, ma soltanto aiutare a discernere alcuni “casi particolari“, significa che la normativa generale precedente resta sempre valida e in vigore.
Questa è l’interpretazione di Amoris Laetitia, fatta secondo l’ermeneutica della continuità e alla luce del Magistero precedente.
Altre interpretazioni furbesche (più liberali, soprattutto riguardo la continenza, cioè l’astenersi dagli atti sessuali propri dei coniugi) riceveranno il giusto giudizio di Dio. Per esempio, i Vescovi argentini, a proposito dell’impegno sincero di vivere la situazione irregolare nella continenza, hanno detto, al punto 5 del loro decalogo, che «l’Amoris laetitia non ignora le difficoltà di questa scelta (nota 329) e lascia aperta la possibilità di accedere al sacramento della riconciliazione, quando non si riesca a mantenere questo proposito.»
Infatti, nel 2016 i vescovi di Buenos Aires prepararono per i loro presbiteri un testo esplicativo di Amoris Laetitia dal titolo “Criterios básicos para la aplicación del capítulo VIII de Amoris laetitia”. Il testo fu inviato al Papa, il quale rispose con una lettera, nella quale scrisse: “Il testo è molto buono e spiega in modo eccellente il capitolo VIII di Amoris laetitia. Non c’è altra interpretazione. Sono sicuro che farà molto bene”.
Dunque, per rispondere alla domanda: i divorziati risposati o i conviventi possono accedere alla S. Comunione?
La risposta a livello generale resta sempre no, tranne che “in certi casi”, che devono però essere oggetto di discernimento particolare, da eseguirsi non da soli, ma accompagnati, mediante un percorso predisposto dal Vescovo del luogo.
Alcuni criteri per l’accompagnamento pastorale dati dalla Chiesa di Milano:
https://www.chiesadimilano.it/servizioperlafamiglia/files/2017/05/3315__Criteri_accompagnamento.pdf
APPENDICE
Il decalogo interpretativo dei Vescovi argentini (in pratica, la risposta indiretta ai Dubia):
1) Innanzitutto vogliamo ricordare che non è opportuno parlare di “permesso” per accedere ai sacramenti, ma di un processo di discernimento accompagnati da un pastore. Questo discernimento è «personale e pastorale» (300).
2) In questo percorso, il pastore deve porre l’accento sull’annuncio fondamentale, il kerygma, che stimoli all’ incontro personale con Gesù Cristo vivo o a rinnovare tale incontro (cfr. 58).
3) L’accompagnamento pastorale è un esercizio dalla «via caritatis». È un invito a seguire «la via di Gesù, che è quella della misericordia e dell’integrazione» (296). Questo itinerario appella alla carità pastorale del sacerdote che accoglie il penitente, lo ascolta attentamente e gli mostra il volto materno della Chiesa, mentre, contemporaneamente, accetta la sua retta intenzione e il suo buon proposito di leggere la propria vita alla luce del Vangelo e di praticare la carità (cfr. 306).
4) Questo cammino non finisce necessariamente nell’accesso ai sacramenti, ma può anche orientarsi ad altre forme di integrazione proprie della vita della Chiesa: una maggior presenza nella comunità, la partecipazione a gruppi di preghiera o di meditazione, l’impegno in qualche servizio ecclesiale, etc. (cfr. 299)
5) Quando le circostanze concrete di una coppia lo rendono fattibile, in particolare quando entrambi sono cristiani con un cammino di fede, si può proporre l’impegno di vivere la continenza sessuale. Amoris laetitia non ignora le difficoltà di questa scelta (cfr. nota 329) e lascia aperta la possibilità di accedere al sacramento della Riconciliazione quando non si riesca a mantenere questo proposito (cfr. nota 364, secondo gli insegnamenti di san Giovanni Paolo II al Cardenale W. Baum, del 22/03/1996).
6) In altre circostanze più complesse, e quando non si è potuta ottenere la dichiarazione di nullità, l’opzione appena menzionata può di fatto non essere percorribile. Ciò nonostante, è ugualmente possibile una percorso di discernimento. Se si giunge a riconoscere che, in un determinato caso, ci sono dei limiti personali che attenuano la responsabilità e la colpevolezza (cfr. 301-302), particolarmente quando una persona consideri che cadrebbe in ulteriori mancanze danneggiando i figli della nuova unione, Amoris laetítía apre la possibilità dell’ accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell’ Eucarestia (cfr. nota 336 y 351). Questi, a loro volta, disporranno la persona a continuare il processo di maturazione e a crescere con la forza della grazia.
7) Ma bisogna evitare di capire questa possibilità come un semplice accesso “allargato” ai sacramenti, o come se qualsiasi situazione giustificasse questo accesso. Quello che viene proposto è un discernimento che distingua adeguatamente caso per caso. Per esempio, speciale attenzione richiede «una nuova unione che viene da un recente divorzio» o «la situazione di chi è ripetutamente venuto meno ai propri impegni familiari» (298). O, ancora, quando c’è una sorta di apologia o di ostentazione della propria situazione «come se facesse parte dell’ ideale cristiano» (297). In questi casi più difficili, i pastori devono accompagnare le persone con pazienza cercando qualche cammino di integrazione (cfr. 297, 299).
8) È sempre importante orientare le persone a mettersi in coscienza davanti a Dio, e a questo fine è utile l’ «esame di coscienza» che propone Amoris Laetitia (cfr. 300), specialmente per ciò che si riferisce a «come ci si è comportati con i figli» o con il coniuge abbandonato. Quando ci sono state ingiustizie non risolte, l’accesso ai sacramenti risulta di particolare scandalo.
9) Può essere opportuno che un eventuale accesso ai sacramenti si realizzi in modo riservato, soprattutto quando si possano ipotizzare situazioni di disaccordo. Ma allo stesso tempo non bisogna smettere di accompagnare la comunità per aiutarla a crescere in spirito di comprensione e di accoglienza, badando bene a non creare confusioni a proposito dell’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio. La comunità è strumento di una misericordia che è «immeritata, incondizionata e gratuita» (297).
10) Il discernimento non si conclude, perché «è dinamico e deve rimanere sempre aperto a nuove tappe di crescita e a nuove decisioni che permettano di realizzare l’ideale in modo più pieno» (303), secondo la «legge della gradualità» (295) e confidando sull’aiuto della grazia.
https://www.cittadellaeditrice.com/munera/la-recezione-di-amoris-laetitia-4-il-decalogo-dei-vescovi-di-buenos-aires/
In poche parole il tipico modo gesuitico di dire e non dire, cavilli che non aiutano, il vostro parlare sia si o no, il metodo della rana bollita.
Il Sinodo sulla Famiglia è stato il palcoscenico della più grande battaglia fra consacrati degli ultimi decenni. In seguito, dopo quella esperienza, tutti gli incontri sono stati organizzati diversamente.
Tutto è cominciato con la relazione di Kasper nel concistoro del Febbraio 2014 che doveva rimanere segreta e invece fu pubblicata su Il Foglio.
Bisognerebbe ricordare anche le dichiarazioni del vescovo Bruno Forte che fecero ben capire come il papa aveva già deciso a che tipo di risultato giungere, ma che per farlo bisognava utilizzare vie traverse.
Mantenere intatta la regola generale a livello formale per colpire nei casi particolari (il situazionismo) è la tecnica usata da tempo ormai per far passare disposizioni che prima erano assolutamente vietate.
Dire e non dire, fare e non fare, allusioni, silenzi assensi, grandi prediche e azioni contrarie, usare alla bisogna “collaboratori” che di volta in volta poi vengono scaricati non è un comportamento degno del pastore.
Questi comportamenti non vengono attuati solo con i “nemici”, ma pure con i presunti “amici” o “concorrenti”. Per esempio, quando si parlava di Tagle come papabile e successore prescelto lo si è chiamato subito in Vaticano in Curia nell’occhio del ciclone affinchè venisse ben conosciuto e di fatto, date le note qualità, squalificato dalla corsa alla successione. Poi è toccato al vescovo di Milano, considerato inizialmente un suo protetto, che infatti è rimasto vescovo, caso più unico che raro per la diocesi ambrosiana. Da un po’ di tempo si parla di Zuppi con grande entusiasmo, ed ecco che viene spedito in Ucraina per il “piano di pace”, con buona pace del piano stesso.
Per tornare al Sinodo sulla Famiglia prima è stato usato Kasper come avanguardia, poi Forte come intrallazzatore, poi Schonborn come giustificatore tomista. Risultato: tutti e tre bruciati.
Chi ancora non vuol capire è perchè proprio non vuole. D’altronde fu chiaro ad inizio pontificato: un po’ furbo, passione per la politica, ammirazione per Peron (il trasformista).
Un’altra perla che proviene dalla “Grande Misericordia” di oltre Tevere, per la quale non si sa più che parole usare,…… perchè si rimane letteralmente senza parole!!!!
ENTRO BREVE AVREMO PIETRO PACCIANI PRESIDENTE DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE COADIUVATO DA BOMBOLO, ALVARO VITALI ED ER MONNEZZA
Il Cardinale KEVIN JOSEPH FARRELL è stato nominato Presidente della Suprema Cassazione dello Stato della Città del Vaticano, la equipollente SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE della Repubblica Italiana. Questo prelato è una creatura creata dall’Arcivescovo di Washington Cardinale Theodore McCarrick che nel 2018 fu riconosciuto colpevole di molestie e abusi sessuali continuati, tanto da essere colpito nel 2019 con la pena canonica più estrema: la dimissione dallo stato clericale, irrogata con sentenza della CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE che lo riconobbe colpevole di DELICTIS GRAVIORIBUS per avere abusato di uomini adulti e di giovani sacerdoti nell’arco di diversi decenni [cfr. decreto della Santa Sede].
L’attuale Presidente della Cassazione, oltre a non avere mai ricevuto alcuna formazione giuridica, a suo tempo fu insistentemente proposto e voluto come proprio vescovo ausiliare nel 2001 dal Cardinale Theodore McCarrick.
Con l’allora Arcivescovo di Washington egli visse per sei anni in un appartamento comune, ovviamente – va da sé – senza mai rendersi conto del giro che costui aveva e del genere di vita che conduceva, pur vivendo a suo stretto contatto sotto lo stesso tetto.
Cosa questa che ha sollevato a suo tempo le perplessità del Presidente emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, il Cardinale Leo Raymond Burke, che nel 2018 dichiarò:
«Certamente, data la sua evidente vicinanza a McCarrick, è poco verosimile che Farrell non sapesse niente dei suoi atti gravemente peccaminosi» [cfr. QUI].
Insomma: la persona con il pedigree più idoneo per essere nominato presidente della Cassazione delle Stato della Città del Vaticano, affiancato da tre giudici scelti e nominati dal Sommo Pontefice, i Cardinali Matteo Maria Zuppi, Augusto Paolo Lojudice e Mauro Gambetti, anch’essi totalmente privi di formazione giuridica, i quali si sono guardati bene dal rifiutare l’incarico, forse perché convinti che questo pontificato sarà eterno e che nella Chiesa non si aprirà mai uno di quei regolamenti di conti come mai si erano visti prima nella storia?
roba da non credere …
…….
https://isoladipatmos.com/entro-breve-avremo-pietro-pacciani-presidente-della-suprema-corte-di-cassazione-coadiuvato-da-bombolo-e-da-alvaro-vitali/
Don Ariel Levi Di Gualdo, dice espressamente:
“come fanno a credere che nella Chiesa non si aprirà mai uno di quei regolamenti di conti come mai si erano visti prima nella storia?
E’ la stessa domanda, che mi pongo pure io, ma in senso molto pessimista, cioè come sarà possibile in futuro che avvenga questo?
Perchè il futuro conclave, sarà in larga maggioranza formato da cardinali nominati da Papa Francesco, e pertanto sarà ad immagine e somiglianza di Bergoglio.
Da una tale assemblea, come potrà uscire un papa che non sia a immagine e somiglianza di Bergoglio?
Come potrà uscire qualcuso, che vada in controtendenza rispetto all’attuale papa?
Un conclave formato in netta maggioranza da cardinali bergogliani, non credo che lo permetterebbe.
Aggiungo nel sinodo sull’ Amazzonia fu stoppato sui viri provati grazie all’azione di Papà Benedetto, vediamo cosa uscirà dal prossimo sinodo, ma conosciamo già le premesse
La norma generale, valida in tutti i casi, è certamente la cosa migliore, perché rappresenta un criterio di uniformità e di certezza giuridica. Ma si sa che i gesuiti non amano la logica aristotelica, perché, secondo loro, in questioni di coscienza, non abbiamo la chiarezza dell’esattezza matematica, ma l’ambiguità che caratterizza la condizione umana.
Quello del «discernimento» è un espediente tipico della casuistica gesuitica, che rischia di moltiplicare le interpretazioni e quindi le prassi nelle varie diocesi, per cui potrà aversi un Vescovo con una interpretazione più rigida e un altro Vescovo con interpretazione più liberale.
Però ritengo che i buoni Vescovi, che hanno dovuto fare i conti con l’Esortazione, non abbiano trovato difficoltà nel proporre “l’ideale pieno del Vangelo e la dottrina della Chiesa” (n. 308) sul matrimonio e sulla famiglia, in quanto l’Esortazione apostolica resta sempre un’esortazione PASTORALE, che essi non sono per forza tenuti a condividere. Infatti, il Catechismo non è stato cambiato (né poteva esserlo) e sul punto in questione dice le cose di prima.
Poiché a livello dottrinale nulla è cambiato, nessuno è tenuto ad applicare un’esortazione puramente pastorale, che mira ad agire sulla prassi.
Infatti, il cardinale Burke, fin dall’inizio, pur avendo detto che Amoris Laetitia certamente andava accolta con rispetto, precisò che essa non è Magistero (è una semplice esortazione fatta ai pastori).
http://www.vitaumanainternazionale.org/2016/04/12/burke-amoris-laetitia-va-accolta-rispetto-non-magistero-lo-dice-papa-francesco/
Pertanto, non essendo intervenuto alcun cambiamento sul piano dottrinale, nessun Vescovo è tenuto ad applicare la prassi NON VINCOLANTE proposta da Amoris Laetitia. La applicheranno quei Vescovi che hanno la stessa visione della Chiesa e del mondo di Bergoglio.
Questo è il vero pericolo: la creazione di prassi diverse, laddove il Papa stesso, al n. 3 di Amoris Laetitia (l’ho citato sopra), sembra consapevole che “nella Chiesa è necessaria una unità di dottrina e di prassi“.
Declino germanico
https://phastidio.net/2023/05/29/germania-malata-europa-azzoppata-italia-affondata/
Io non lo so se Bergoglio sia stato eletto regolarmente cmq il diritto canonico prevede che se un Papa è eretico cessa di essere Papa.
Quindi attualmente non è più Papa
Forse intendevi riferirti al diritto cannonico, quello che spara ad un bersaglio ben definito a prescindere…
https://www.ilgiornale.it/news/vaticano/papa-nuovo-ospedale-2162509.html
Continua l’azione potente dello “SPIRITO DELL’ANTICRISTO”, in questo nostri sciagurati e funesti tempi, della “Chiesa in uscita”……
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AROMANTICISMO, FRUSTE E LA SOLITA SFILZA DI SCHWA. LE FOLLIE DEL GAY PRIDE
Il manifesto è una miscela di stramberie. E pure i bambini sono citati più volte
La decisione della Regione Lazio di ritirare il patrocinio al Roma Pride ha suscitato, come prevedibile, numerose polemiche con forti accuse degli organizzatori e della sinistra nei confronti del governatore Francesco Rocca, della giunta regionale e di tutto il centrodestra. Eppure, la scelta di non concedere più il patrocinio al pride, non solo è stata giusta ma doverosa alla luce di quanto emerso sulla manifestazione che si terrà sabato nella Capitale come denunciato dall’organizzazione Pro Vita e Famiglia e dal suo portavoce Jacopo Coghe.
Oltre alle parole del promotore Mario Colamarino, colpisce il contenuto del documento politico «Queeresistenza» pubblicato sul sito della manifestazione. Non siamo solo di fronte a un evento che la comunità Lgbt organizza dal proprio punto di vista legittimamente per chiedere più diritti ma al cospetto di rivendicazioni radicali ed estreme.
«Queeresistenza» è a tutti gli effetti un manifesto di come gli organizzatori del pride vorrebbero trasformare la società a partire dal linguaggio in cui abbonda l’utilizzo della schwa definendo la comunità Lgbt LGBTQIAK+ e rivendicando il diritto «all’autodeterminazione».
Gli appartenenti alla comunità «impossibile da elencare per intero» vengono così descritti in un elenco a tratti grottesco: «Siamo donne, padri, migranti, froci*, travestit*, disoccupat*, precari*, antifascist*, student*, operai*, insegnant*, artist*, transgender, lesbiche, anzian*, drag queen, queer, persone al primo coming out, persone per la prima volta al Pride, persone nere, asiatiche e latine, omosessuali, fratelli, sorelle, sex worker, femminist, disabili, uomini, professionist*, genitori di figli* omosessuali, asessuali, lavorator*, drag king, giovani, intersex, sportiv*, bisessuali, rom, sinti e camminanti, gender-fluid, attivist*, intellettuali, madri, persone che praticano sessualità non convenzionali, kinky e BDSM, genitori omosessuali, persone povere, sierocoinvolte, aromantiche, non binarie».
A finire sul banco degli imputati è, ça va sans dire, la famiglia, si parla infatti di «famiglie al plurale» affermando che «le configurazioni familiari sono infinite» e proponendo un nuovo modello di famiglia per «dare voce anche a chi non si riconosce nel modello di coppia monogama».
Da qui la rivendicazione di «una riforma del diritto di famiglia che preveda matrimonio egualitario, riconoscimento dell figli alla nascita da parte di entrambi i genitori e la trascrizione degli atti di nascita formati all’estero» fino alla richiesta della maternità surrogata: «vogliamo una legge che introduca e disciplini anche in Italia una gestazione per altri (GPA)».
Nel documento è dedicata un’attenzione particolare ai bambini che sono citati in numerosi passaggi: «fin dai primi Pride quando bambin* arcobaleno ante litteram sfilavano accanto a dyke in pelle e motocicletta e a leather men con maschere antigas e fruste». Non è solo la famiglia a finire nel mirino degli organizzatori del Roma Pride ma l’intero modello di società «unicamente occidentale e bianca» auspicando una comunità «afrodiscendente, asiatica, latina, migrante».
Concedere il patrocinio al Roma Pride significherebbe perciò avallare le idee e le proposte contenute nel documento politico che non solo rappresentano una visione della società eticamente inaccettabile per ogni conservatore ma propongono istanze radicali da cui è necessario prendere le distanze e non certo patrocinarle.
https://www.ilgiornale.it/news/politica/aromanticismo-fruste-e-solita-sfilza-schwa-follie-gay-pride-2162870.html
L’UNICA DERIVA ILLIBERALE HA I COLORI DELL’ARCOBALENO
Le censure, le liste di proscrizione, i carri basfemi: altro che Rocca, i veri illiberali si nascondono nella comunità Lgbt e vogliono imporci l’utero in affitto
Pensate ad Arisa. Da madrina del Gay Pride a epurata in uno schiocco di dita. Subissata di insulti e odio solo perché aveva osato spendere buone parole per Giorgia Meloni (“Mi piace perché ha molta cazzimma”) e aveva invitato a un “cambio di atteggiamento” nei suoi confronti, “non sempre in lotta ma in dialogo”. E poi pensate ai carri che “colorano” le sfilate dell’orgoglio omosessuale.
Uno su tutti rende bene l’idea della violenza ideologica portata in corteo:
la Madonna sadomaso esposta l’anno scorso a Cremona.
Non l’unico esempio, ma probabilmente il più emblematico.
E ancora: pensate agli “sbirri” gay cacciati dalla manifestazione bolognese dell’anno scorso in quanto espressione delle forze dell’ordine, “luogo di riproduzione di violenza sessista, omolesbobitransfobica, abilista e razzista”.
Pensate a tutto questo e poi, leggendo le reazioni smodate della sinistra alla decisione del governatore Francesco Rocca di revocare il patrocinio della Regione Lazio al Gay Pride di Roma, chiedetevi chi è davvero l’illiberale.
Nel Pd il primo a urlare alla deriva autoritaria (grande classico di questi tempi) è stato Alessandro Zan.
“Questa è omofobia di Stato”, ha tuonato ieri in una intervista alla Stampa.
“Usano pregiudizi ancora presenti nel Paese, per alimentarli e discriminare una parte dei cittadini. Esattamente come faceva il fascismo“.
Poi a Cartabianca Elly Schlein ha rincarato la dose parlando di “bullismo istituzionale”.
Il solito repertorio. “Vergogna!”, ha scritto Elodie su suoi social mentre l’eurodeputata dem Alessandra Moretti ha scritto che l’Italia rischia di indebolirsi “nel suo spirito democratico”.
E il verde Angelo Bonelli ha scodellato il più classico dei classici: “segnale allarmante della deriva illiberale di questa destra”.
Tutto da copione.
Eppure, se il Roma Pride non fosse stato politicizzato con un documento (intitolato QUEERESISTENZA) che promuove la maternità surrogata, la Regione Lazio non avrebbe tolto il patrocinio (visto anche che inizialmente glielo aveva concesso).
“Il riferimento a quella che la Cassazione ha definito UNA PRATICA DEGRADANTE è stato una provocazione inaccettabile”, ha spiegato Rocca che ieri ha tentato pure una mediazione chiedendo agli organizzatori di rimuovere qualsiasi accenno alla gravidanza per altri. Una pratica (illegale in Italia) che la Giunta regionale, non condividendola, non intende in alcun modo avallare.
D’altra parte nessuno si stupì più di tanto quando nel 2016 il sindaco più gay friendly d’Italia, Beppe Sala, non diede il patrocinio del Comune di Milano al Family Day.
Alla mediazione di Rocca gli organizzatori del Roma Pride hanno subito risposto picche dimostrando, ancora una volta, che non c’è spazio per il dialogo. Lo avevano manifestato giorni fa cacciando tra gli insulti Arisa, lo manifestano nuovamente adesso contro la Regione Lazio.
E qui torniamo al punto di partenza. Chi è il vero illiberale?
Sicuramente chi, dietro i colori dell’arcobaleno, caccia, censura, disprezza il dialogo e vuole imporre la propria ideologia.
E a farne le spese è, appunto, sempre la libertà.
https://www.ilgiornale.it/news/interni/lunica-deriva-autoritaria-arcobaleno-2162756.html
Il carnevale finirà tragicamente; la terza guerra mondiale è già nei blogs:
https://voxnews.info/2023/06/08/nato-pronta-ad-inviare-truppe-in-ucraina-verso-la-terza-guerra-mondiale/
Un pensiero su “Nato pronta ad inviare truppe in Ucraina: verso la terza guerra mondiale”
Caronte
Giugno 8, 2023 alle 12:37 am
di tutta risposta:
“Le forze speciali Akhmat, composte da tre divisioni, sono una forza enorme che può prendere la Polonia, la Francia e raggiungere la Germania. E questo accadrà nel prossimo futuro se gli avversari non cambieranno le loro tattiche” ha detto il capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov”
Urge comprendere che gli islamici non sono affatto da meno dei nazisti ed hanno la stessa vocazione criminale.
Qui si fa credere che Wagner e’ la forza militare migliore russa ma quello che e’ accaduto a Mariupol, lo sappiamo io e gli ufficiali russi. Vi dico solo che alla fine, ben 2500 criminali nazisti ucraini, si arresero come conigli e ne furono barbaramente uccisi altrettanti.
https://voxnews.info/2023/06/08/ucraina-draghi-russia-va-sconfitta-o-la-ue-sara-distrutta-%f0%9d%9d%9b/
Europa e Stati Uniti devono “garantire la sconfitta della Russia”, “non ci sono alternative”, perché una vittoria della Russia “demolirebbe la UE”.
Così Mario Draghi, che ha parlato al Mit di Boston, dove ha ricevuto il solito premio per servi del globalismo Miriam Pozen. “La guerra in Ucraina, come mai prima d’ora, ha dimostrato l’unità dell’Ue nella difesa dei suoi valori fondanti, andando oltre le priorità nazionali dei singoli Paesi. Questa unità sarà cruciale negli anni a venire”, rimarca l’ex dipendente di Goldman Sachs.
Secondo Draghi bisogna ”ridisegnare” l’Ue, accogliendo Paesi come l’Ucraina, i Paesi balcanici e dell’est Europa. Non solo, serve uno sforzo per arrivare a un sistema di difesa comune UE. Gli effetti del conflitto si faranno sentire a lungo: “Dobbiamo prepararci a un periodo prolungato in cui l’economia globale si comporterà in modo molto diverso rispetto al recente passato”, ci saranno cioè “sempre deficit più alti, perché non si potranno finanziare solo con gli aumenti di tasse le sfide che gli Stati hanno davanti, come l’emergenza climatica”.
Dopo queste parole viene voglia di arruolarsi. Con Wagner.
Perché siamo d’accordo con Draghi: se la Russia vince, crolla il vecchio nuovo ordine mondiale portandosi dietro l’oligarchia globalista che controlla l’Occidente, Ue compresa. E noi non vediamo l’ora.
La Russia difende i valori sulla punta delle proprie baionette.
https://k-politika.ru/napravlenie-udara-raskryla-odna-detal-zachem-rf-sozdayot-dve-novye-armii/?utm_source=warfiles.ru
08/06/2023
{Il capo del principale dipartimento organizzativo e di mobilitazione dello Stato maggiore delle forze armate russe, il colonnello generale Yevgeny Burdinsky, ha recentemente annunciato che quest’anno il Ministero della Difesa intende formare due nuovi distretti militari, un esercito combinato di armi e aria, nonché come 26 brigate e cinque divisioni.
Cosa significa questo?
Grandi riforme per grandi vittorie
L’intenzione della massima dirigenza politico-militare del Paese di riformare le Forze Armate è stata annunciata il 21 dicembre 2022 nella riunione finale del collegio del Ministero della Difesa. Il capo del dipartimento, Sergei Shoigu, ha annunciato la sua intenzione di trasformare sette brigate di carri armati e fucili motorizzati, nonché cinque brigate marine in divisioni a tutti gli effetti.
Sono stati inoltre annunciati piani per la creazione di:
– due divisioni d’assalto aviotrasportate delle forze aviotrasportate,
– tre divisioni di fucili a motore e un corpo d’armata in Carelia;
– cinque divisioni di artiglieria, l’inclusione in ciascun esercito combinato di armi e carri armati di una divisione dell’aviazione e di una brigata dell’aviazione dell’esercito (che dovrebbe includere da 80 a 100 elicotteri).
E una serie di altre innovazioni volte ad allargare le formazioni dell’esercito e ad aumentare la loro potenza di fuoco.
Il desiderio della NATO di sviluppare il potenziale militare vicino ai confini della Russia, nonché di espandere l’alleanza attraverso la Finlandia e la Svezia, è stato citato come motivo della riforma militare}.
E’ una mia fissa: Ramzan Kadyrov e ceceni arriveranno a Roma, dono munifico dello zar; per contrastarli manderemo loro incontro tutti i fan del carnevale.
La seconda fissa: nel 2026 secondo Gustavo Rol gli Italiani sarebbero solo il 40% di quelli di oggi, una strage senza precedenti.
https://www.maurizioblondet.it/gustavo-rol-la-data-e-2025/
“che nel 2025 in Italia vi saranno il 60% di persone “di colore” e il 40% di bianchi.”
Eh no, sono due asserzioni diverse, padre laico Riesz.
Comunque sia nei prossimi mesi saremo ad un passo dalla guerra mondiale. Da qui ad un anno ne vedremo di cose, il mondo cambierà nettamente. Le cose si fanno serie, quelli della Nato sono dei folli a seguire le élite belliciste massoniche, i poteri forti che stanno dietro i politici che ci dicono di volta in volta quale sia il lato giusto della Storia e quale sia la verità, ma contraffatta. In pratica la Nato può attaccare i Russi, e la Russia non può attaccare la Nato, ma può sempre attaccare le forze Nato in Ucraina. Auguri a loro e allo Stato sempre più fantasma dell’Ucraina.
Sarà una carneficina russa, ucraina, e di chi metterà i boots on the ground
I MEMBRI DELLA NATO POSSONO INVIARE TRUPPE IN UCRAINA, AVVERTE L’EX CAPO DELL’ALLEANZA
· Garanzie di sicurezza e percorso di adesione necessari al vertice Nato per evitare l’escalation, afferma Anders Rasmussen.
· La Polonia e gli Stati baltici potrebbero schierare truppe in Ucraina se non saranno soddisfatti dell’impegno della Nato, ha detto l’ex segretario generale dell’alleanza.
Un gruppo di paesi della Nato potrebbe essere disposto a schierare truppe sul terreno in Ucraina se gli Stati membri, inclusi gli Stati Uniti, non forniranno tangibili garanzie di sicurezza a Kiev al vertice dell’alleanza a Vilnius, ha detto l’ex segretario generale della Nato Anders Rasmussen.
Rasmussen, che ha agito come consigliere ufficiale del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, sul posto dell’Ucraina in una futura architettura di sicurezza europea, ha girato l’ Europa e Washington per valutare lo stato d’animo mutevole prima dell’inizio del vertice critico dell’11 luglio.
Ha anche avvertito che, anche se un gruppo di stati fornisse all’Ucraina garanzie di sicurezza, altri non permetterebbero che la questione della futura adesione dell’Ucraina alla NATO sia tenuta fuori dall’agenda di Vilnius……
……Rasmussen ha dichiarato: “Se la Nato non riesce a concordare un chiaro percorso per l’Ucraina, c’è una chiara possibilità che alcuni paesi possano agire individualmente. Sappiamo che la Polonia è molto impegnata nel fornire assistenza concreta all’Ucraina. E non escluderei la possibilità che la Polonia si impegni ancora di più in questo contesto su base nazionale e sia seguita dagli Stati baltici, magari includendo la possibilità di truppe sul terreno.
“Penso che i polacchi prenderebbero seriamente in considerazione l’idea di entrare e riunire una coalizione di volenterosi se l’Ucraina non ottiene nulla a Vilnius. Non dobbiamo sottovalutare i sentimenti polacchi, i polacchi sentono che per troppo tempo l’Europa occidentale non ha ascoltato i loro avvertimenti contro la vera mentalità russa”.
Ha detto che sarebbe del tutto legale per l’Ucraina cercare tale assistenza militare…….
https://www.theguardian.com/world/2023/jun/07/nato-members-may-send-troops-to-ukraine-warns-former-alliance-chief
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Insomma caro Domenico, P.Riesz_, Mario, e tutti voi, stanno saggiando il terreno dell’opinione pubblica, per fargli ingoiare come buona, l’idea di mandare le truppe di ogni Stato Nato in Ucraina.
Dopo parleranno anche i Capi degli Stati baltici, a favore di tale iniziativa, e poi il premier della Polonia, e poi quello del Regno Unito, e poi il segretario in carica della Nato Jens Stoltenberg, e poi la vergognosa marionetta a capo degli USA Biden, e poi escalation innescata fatta passare come come atto di grande amore e di umanità, ed infine tutta la Nato allegramente in guerra dichiarata contro la Russia……
Quos Deus perdere vult, dementat prius.
In Guerra e Pace Lev Tolstoj usa la locuzione per descrivere il Bonaparte che invade la Russia nel 1812. La Nato è il terzo che ci prova.
Ci vogliono pure affamare:
https://www.youtube.com/watch?v=7yS2O34tcwg
A proposito di dighe … anche qui pare che …
Tempi che maturano, video È solo l’ultima delle esercitazioni nei dintorni.
A quasi 43 anni dall’inizio delle apparizioni a Medjugorie, oggi Padre Livio ha dedicato un editoriale al primo segreto, riproponendo un’intervista a Mirjana del 1985 (che neanche lui ricordava più).
Magari non significa nulla, o magari lo Spirito Santo ha illuminato Padre Livio perché i segreti stanno per iniziare…
Raffaella
https://www.google.com/amp/s/www.papaboys.org/medjugorje-padre-livio-credo-che-il-tempo-dei-segreti-coincida-con-il-40-anno-di-apparizioni/amp/ se stiamo dietro a Padre Livio stiamo freschi..
Concordo, una persona squallida che si è venduto l’anima alle prime intemperie… Ps. Qualcuno, anche in questo blog, continua a dire che tutto va a rilento che tutto è ancora a posto che in fondo siamo lontani… Credo sia il caso di riflettere. Perchè questo è il tempo dell’Anticristo. Che lo si voglia vedere o che lo si neghi.Saluti.
Massimiliano.
Il veggente di Civitavecchia:Fabio Gregori, intervistato da don Antonio Mattatelli – gloria.tv
Il veggente di Civitavecchia:Fabio Gregori, intervistato da don Antonio Mattatelli
Fabio Gregori, il protagonista (insieme alla figlia Gessica e a tutta la famiglia) delle vicende riguardanti le lacrimazioni della ‘Madonnina’ di Civitavecchia, le quasi 100 apparizioni della Vergine, e le successive essudazioni di olio profumato, parla a tutto campo circa 1)il futuro del mondo e della chiesa, 2)l’incontro fra la piccola Gessica e suor Lucia di Fatima (che hanno parlato del terzo segreto), 3)degli attacchi del maligno alla famiglia e ai sacerdoti, 4)della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, 5)della Russia e di una possibile terza guerra mondiale 6)di come comportarsi quando la croce ci tocca da vicino 7)della preziosità dei sacramenti e della preghiera
Analisi interessante sulle profezie di Alois Irlmaier di Stephan Berndt
“Refugium – aree sicure secondo Alois Irlmaier e altri veggenti” Italiano – PDF Free Download (docplayer.org)
L’ho letto. Interessante comunque il fatto che tutte e 3 le guerre mondiali avranno avuto come epicentro la Germania in un modo o nell’altro. E dopo la 3 da quello che si capisce sia la Russia che le nazioni anglosassoni saranno delle potenze di secondo piano (l’Uk probabilmente non esisterà nemmeno più fisicamente) mentre l’Europa carolingia tornerà ad essere il fulcro e il motore del mondo. È come se il popolo tedesco debba avere un ruolo centrale nella Storia, sembra quasi una eterogenesi dei fini dato quello che è successo nelle 2 guerre mondiali precedenti…
Questo perché la monarchia francese discende da Re Davide , destinati quindi per volontà Divina a guidare il mondo
Sarà la Chiesa rinnovata a guidare il mondo e non una (improbabile e anacronistica) monarchia francese…
Il Papa Santo nel campo religioso e il Grande Monarca in ambito temporale, come per il Pastore idolo, non manca molto , staremo a vedere, ci toglieremo molti dubbi
DRAGHI RIPARTE DAL MIT: “LA RUSSIA VA SCONFITTA O SARÀ LA FINE DELL’EUROPA”
https://www.repubblica.it/economia/2023/06/07/news/draghi_riparte_dal_mit_la_russia_va_sconfitta_o_sara_la_fine_delleuropa-403614620/
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UCRAINA, DRAGHI: “RUSSIA VA SCONFITTA O EUROPA SARÀ DEMOLITA”
https://www.adnkronos.com/ucraina-draghi-russia-va-sconfitta-o-europa-sara-demolita_5NOEgrwLYNh0kqsG4iwhNt?refresh_ce
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DRAGHI: «KIEV DEVE VINCERE LA GUERRA O PER L’UE SARÀ UN COLPO FATALE»
· Draghi vede «conseguenze geopolitiche di un conflitto prolungato al confine orientale dell’Europa».
· «In primo luogo, l’Ue deve essere disposta a rafforzare le proprie capacità di difesa. Questo è essenziale per aiutare l’Ucraina per tutto il tempo necessario e per fornire una deterrenza significativa contro la Russia».
· «dobbiamo essere pronti a iniziare un viaggio con l’Ucraina che porti alla sua adesione alla Nato».
· «dobbiamo prepararci a un periodo prolungato in cui l’economia globale si comporterà in modo molto diverso dal recente passato».
https://www.ilsole24ore.com/art/draghi-kiev-deve-vincere-guerra-o-l-ue-sara-colpo-fatale-AEm2zdbD
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Quindi per usare il linguaggio del Despota della “Tirannide vaccinista”, Mario il Dragone rosso fuoco:
In tale “periodo prolungato l’economia globale, sarà molto diversa”, cioè sarà una vera e concreta ECONOMIA DI GUERRA, in cui l’euro, non servirà più per proteggerci dall’inflazione e dall’instabilità economica – finanziaria, ma piuttosto sarà uno strumento per indebitarci ancora di più fino all’esproprio della case di proprietà, e di ogni proprietà, per mezzo delle norme UE sulla CASA GREEN, con l’obbligo di ristrutturare entro il 2030 quelle che disperdono energia,
così da obbedire ai compagni di merende del WORLD ECONOMIC FORUM (WEF) il forum di Davos di Klaus Schwab,
il cui motto/obiettivo da raggiungere è «NON POSSIEDERETE NULLA E SARETE FELICI»……
A proposito di caos e guerre civili, pare che certi scenari si stiano già verificando in Nord America. Questo riguarda il Canada (a sentire il filmato questi disordini sembrano quasi voluti)
https://www.ilpiacenza.it/blog/libri/massoneria-e-sette-segrete.html
“Epiphanius” è lo pseudonimo dell’autore di un libro di oltre mille pagine dal titolo il titolo “Massoneria e sette segrete”, l’opera ha anche un sottotitolo esplicativo: “La faccia occulta della storia”. L’incipit della premessa, riporta la frase di Honoré de Balzac: “Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad ‘usum delphini’, e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”.
Vi sono due storie: una ufficiale falsa, quella conosciuta, ed una veritiera che non conosciamo, ed appunto perché vera, vergognosa. Tipico caso che tutti conosciamo, il Risorgimento italiano. Il piccolo Piemonte, un indebitato stato retto dalla casa sabauda, che conquista tutti gli altri Stati della Penisola e meraviglia, il ricco e grande Regno delle due Sicilie, grazie alla potente Inghilterra. Qualcuno dice grazie proprio alla massoneria inglese guidata da Palmerston. Che il Piemonte sia stato un esercito di occupazione è innegabile, che sia stata tutta e solo opera massonica (Cavour, Garibaldi e Mazzini lo erano), non ne sarei così sicuro, anche se molti protagonisti del Risorgimento erano stati bollati, già da Gramsci, come “…banda di avventurieri senza coscienza e senza pudore che, dopo aver fatto l’Italia, l’hanno divorata” (da Il Risorgimento-Einaudi 1954). …“Come si è detto, in democrazia l’importante non è la realtà in sé, ma piuttosto l’immagine di essa che i manipolatori occulti delle folle impongono tramite i mezzi di comunicazione, in particolare attraverso il mezzo televisivo”. La prima affermazione è quella che conta, le smentite che seguono non hanno alcuna efficacia. Tutti ricordano Hussein come un feroce e criminale dittatore, nessuno ricorda più che in Iraq non esisteva nessun arsenale chimico di distruzione di massa, tantomeno nessun potenziale atomico. Così come la catastrofe umanitaria nell’ex Jugoslavia che non c’era ad inizio del conflitto regionale, è stata invece “creata ad arte”. Il dramma umanitario e la cosiddetta pulizia etnica sono diventati reali solo dopo i bombardamenti della NATO che, anziché pacificare le varie etnie, ne hanno determinato lo scontro. .. }
La cosa strana è che la Nato ha continuato con lo stesso metodo in Ucraina; hanno sbagliato i calcoli ed ora stanno preparando il popolo bue ad un intervento armato diretto. Il metodo della Nato ha radici profonde nel passato, così almeno appare.
Da: Massoneria e sette segrete – La faccia occulta della storia di Epiphanius.
{…La corrispondenza Mazzini-Pike del 1870 Mazzini intratteneva una fitta corrispondenza col Pike: ai fini del nostro studio sono ben significative due lettere in particolare: quella che Mazzini inviò al Pike il 22 gennaio 1870 e quella del Pike a Mazzini datata 15 agosto 1871. Jean Lombard annota che questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Tempie House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma off lìmits, cioè di consultazione vietata; pur tuttavia la lettera di Albert Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta alla British Museum Library di Londra. Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro citato Pawns in the Game-0 . Il documento è curiosamente profetico e precorritore della sinistra triade “crisi-guerra-rivoluzione”, che ha tormentato il XX secolo. Ecco in che forma lo presenta il Carr: “[…] La prima Guerra Mondiale doveva essere combattuta per consentire agli “Illuminati” di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo. Le divergenze suscitate dagli agenti degli “Illuminati” fra Impero britannico e tedesco furono usate per fomentare questa guerra. Dopo che la guerra ebbe fine si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri governi e indebolire le religioni. La Seconda Guerra Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza fra fascisti e sionisti politici. La guerra doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico, onde consentire lo stabilimento in Palestina dello stato sovrano d’Israele. Durante la Seconda Guerra Mondiale si doveva costituire un’Internazionale Comunista altrettanto forte dell’intera Cristianità. A questo punto quest’ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo fin quando richiesto per il cataclisma sociale finale”. Può una persona informata negare che Roosevelt e Churchill hanno realizzato questa politica? “La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d’Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico”. […] Il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto (+). Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera che si dice catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra: “Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l’effetto dell’ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l’adorazione(*), riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell’ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!” “Quando Mazzini morì nel 1872 – prosegue ancora il Carr – nominò suo successore un altro capo rivoluzionario, Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero succeduti Lenin e Trotzki. Le attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da banchieri inglesi, francesi, tedeschi e americani. Il lettore deve avere presente che i banchieri internazionali di oggi, al pari dei cambiavalute dei tempi di Cristo, sono solo strumenti e agenti degli Illuminati. Mentre al grande pubblico era lasciato credere che il Comunismo è un movimento di lavoratori per distruggere il Capitalismo, gli ufficiali dei Servizi di Informazione inglesi e americani erano in possesso di autentici documenti comprovanti che capitalisti internazionalisti operanti attraverso i loro istituti bancari avevano finanziato entrambe le parti in ogni guerra e rivoluzione combattute dal 1776′}.
(+) Pandemie e fame programmata.
(*) L’azione di Bergoglio va nella stessa direzione: sterilizzare il cristianesimo, confonderlo con altre organizzazioni ed omologarlo alle idee di un mondo unipolare.
Il libro di Epiphanius (uno pseudonimo ovviamente) è un’ottima introduzione alla Massoneria e ai poteri occulti.
Negli anni è andato accrescendosi e aggiornandosi. Consiglio di leggerlo (ho anche un’edizione cartacea) e perciò, chi volesse, può scaricarlo gratuitamente:
OCR, una delle prime edizioni
https://renatus.it/files/epiphanius_massoneria_e_sette_segrete_la_faccia_o.pdf
oppure in questa pagina Facebook cliccando sul link di Mediafire (60 Mb):
https://www.facebook.com/Massoneriaesettesegrete/?locale=it_IT
Conferma che l’Avvertimento avverrà a inizio anno
Descrizione
L’AVVERTIMENTO AVRÀ LUOGO IN UN MESE A ME MOLTO CARO -LE PROFEZIE E I MESSAGGI RIVELATI A JAHENNY
L’AVVERTIMENTO (GARABANDAL) MESSAGGI RIVELATI A MARIE JULIE JAHENNY
Il 15 giugno 1882, Gesù dice a Maria Giulia: “Ci sarà un giorno con poco sole, poche stelle e poca
luce, nel primo mese dell’anno. Il grano starà ancora crescendo. Questo giorno di tenebre e di lampi
da mezzogiorno alle 4 sarà l’inizio dei castighi della mia giustizia, sarà l’entrata nella spaventosa
disgrazia. Questo giorno sarà il primo che Io verrò per convertire gli empi e vederne così un grande
numero ritornare a Me, prima del grande temporale che seguirà immediatamente. Per un giorno
intero il tuono non cesserà di brontolare. Il fuoco dei lampi farà molto male. La Bretagna sarà solo
in parte preservata. L’occhio sarà velato senza poter vedere il minimo oggetto.
L’avvertimento sarà come una rivelazione interiore dei nostri peccati.
La Madonna verrà con le legioni degli Angeli. Ella verrà a risvegliare la coscienza di ciascuno.
Questo sarà il confessionale di Maria; col suo aiuto, la contrizione e il desiderio della penitenza, noi
comprenderemo. E’ l’ora in cui Satana indietreggia. Il calcagno lo schiaccerà.
Quando i castighi verranno, i loro figli si innalzeranno nella gloria di Maria, e risaliranno a Dio.
Gesù dice il 7 marzo 1882: “Io farò dimenticare al mio popolo i terribili combattimenti che non
finiranno fino a quando avrò inviato un avvertimento bellissimo. Questa rivelazione luminosa farà
presentire al mio popolo che è vicino ai grandi giorni che non finiranno fin quando la terra sarà
rimasta orfana. Questo sarà l’inizio del grande diluvio.”
Questi due testi si completano, il primo segna l’avvenimento stesso ed i suoi effetti.
L’avvertimento sarà come una riammissione “in stato di grazia” di coloro che si convertiranno. Il
secondo collocato, quando si sarà sofferto in tutti i modi. Si capisce bene che bisogna soffrire per
essere capaci di convertirci e di metterci in ginocchio davanti a Dio. Si capisce che l’avvertimento si
presenta come l’entrata e l’inizio non di avvertimenti, ma come l’inizio dell’azione diretta da Dio. E’
questo che spiegherà l’ora ritardata di Dio fino a marzo degli anni prossimi. Perché marzo? Questo
fa parte della delicatezza della Santa Vergine in riconoscenza per tutta la generosità spirituale di
Maria Giulia: “Figlia Mia, l’avvertimento avrà luogo durante un mese a Me molto caro”. Per la
Madonna e per noi è il mese dell’Annunciazione, è il mese di San Giuseppe, il quale, più tardi,
chiederà di farlo onorare alla Fraudais. Vale la pena collocare l’importanza di questa azione diretta
di Dio, della Sua entrata e del Suo intervento, degli avvenimenti dati agli uomini e dichiarati da essi.
Si tratta dell’importanza di questo avvenimento di Dio. La Madonna dice: “Abbiate a cuore di
credermi e di non aver paura. Abbiate cuore di pregare per quelli che non pregano, perché dopo ciò,
il mio manto sarà definitivamente chiuso per tutta la durata delle prove. Nostro Signore aggiunge
ancora a questo riguardo: “Un grande spettacolo si svolgerà poi nel cielo perché tutti lo vedano.
Dopo sarà troppo tardi per chiedermi aiuto perché Io sarò ritornato nel seno della Divinità. Io sarò
allora nella mia Giustizia. Io non posso giudicare.”
se Maria, a Garabandal, dice che l’Avvertimento avverrà fra marzo ed aprile, appare (molto) verosimile, che Esso accadrà in aprile, come ampiamente è stato detto e ridetto, per cui trai tu stesso le conclusioni su questi messaggi…
A Garabandal, la Madonna ha dato indicazioni temporali sul
Miracolo, non sull’Avvertimento, che accadrà entro i 12 mesi precedenti il Miracolo.
hai ragione: rimangono però le mie perplessità: trovo inverosimile (ma non impossibile, comunque) che il Miracolo si realizzi appena un mese dopo l’Avvertimento, sempre considerando buone le indicazioni di Garabandal che affermano: ‘entro un anno’…
Secondo le ultime indiscrezioni date da dott.g. Nei mesi scorsi , appare fondato che L’avvertimento accadrà in anno pari e entro tre mesi prima del miracolo, quindi nello stesso anno legale del miracolo , … attendiamo
C’è chi dice che L’avvertimento avverrà una settimana prima del miracolo, tutto può essere , e per quanto ne sappiamo potrebbe accadere anche il giorno prima del miracolo
Eranuova o a tutti gli amici del blog vi faccio questa domanda: Conchita annuncerà 8 giorni prima che accada, il miracolo , ma a cosa servirebbe?? Nel momento della comparsa dell’ avvertimento sapremo automaticamente il giorno del miracolo , perché sappiamo che avverrà nel mese di aprile successivo quando il giovedì cadrà tra l’8 e il 16 , quindi a Cosa servirebbe questo annuncio ?? Io ho due risposte vediamo se coincidono con le mie
– intanto, secondo le indicazioni di Conchita è da escludersi che il Miracolo avvenga entro una settimana dall’Avvertimento: l’unica possibilità che questo accada è che dia l’annuncio il giorno prima dell’Avvertimento stesso: cosa improponibile…
Mi potresti riportare le indicazioni di Conchita con cui si esclude che il Miracolo avvenga entro una settimana dall’ avvertimento che io sappia c’è solo di ufficiale che il Miracolo avverrà entro un anno dall’ avvertimento , altro non mi risulta
Per me ci sono due possibili spiegazioni o L’avvertimento al momento dell’annuncio di Conchita della data del miracolo non è ancora avvenuto ( in tal caso si spiegherebbe l‘’affermazione dei veggenti che dissero che nel periodo del miracolo succederà qualcosa che porterà a non credere alle apparizioni, ossia l’annuncio del miracolo senza che L’avvertimento sia ancora accaduto)oppure per esempio come nel 2026 ci sono due possibile date per il miracolo 9 e 16 Aprile, entrambe queste date cadono di giovedì, quindi in questo caso se L’avvertimento accade prima dell’annuncio ,rimarrebbe ancora l’incertezza sulla data effettiva del miracolo
Remox o Dott.g.i. Cosa ne pensate? Per me rimane singolare l’annuncio del miracolo, quando tutto il mondo sarà ,dopo L’avvertimento, consapevole di quando avverrà ,grazie
O la dici o non la dici la data esatta..che senso ha dare questi suggerimenti..che cos’è un quiz? La Madonna si diverte a fare gli indovinelli?
Ma dai siamo seri..
La Madonna (falsa, falsissima) che fa gli indovinelli, che dice e non dice, che suggerisce ma non troppo, che minaccia ma poi si pente, la Madonna postina che travolge il brasiliano con i suoi messaggi, anno dopo anno. I bravi cattolici aspettano aspettano, mentre gli algoritmi avanzano, mentre l’AI conquista il mondo, mentre il 5G è alle porte e si abbattono gli alberi per consentire al 5G di invadere i corpi e le menti. Anche il grande monarca sarà un algoritmo?
I bravi cattolici aspettano come ha aspettato il miracolo Joey Lomangino, morto cieco nel 2014.
In una delle “Rivelazioni”, la veggente Conchita avrebbe affermato che la Vergine avrebbe dichiarato che nel giorno del grande miracolo Joey avrebbe riacquistato la vista e avrebbe visto con i suoi occhi sanati il miracolo.
Lucio Anneo e Anonimo( che è sempre Lucio Anneo) sono cose ridette e ridette, ma non vedi che nessuno interagisce con te ?? Fattene una ragione , tu te la canti e tu te la suoni , un troll continuo, se eviti di scrivere ci fai un piacere
Ognuno esprime le proprie opinioni, se non hai argomenti per rispondere non mi interessa.
Ps. Non sono Lucio Anneo, fattene una ragione.
Il problema è che tu non hai argomenti sai solo dire no su tutto, se non credi a nulla come Lucio Anneo ed Eranuova che scrivete a fare??
?…
Non proponete mai nulla, un analisi geopolitica , una vostra considerazione su profezie del passato o attuali, sapete solo criticare tutto e tutti
Evidentemente anche tu non leggi attentamente quanto scrivo: ho sempre argomentato e ho una visione ben chiara delle cose (che ho condiviso ampiamente con voi): ti basta chiedermi e vedrai che avrai una risposta per tutto (condivisibile o no)…
A Fatima la Madonna è stata molto chiara comunicando il terzo segreto da diffondere a tutto il mondo (magari anche con date precise) cosa che la Chiesa non ha fatto, come ha fatto anche capire Benedetto XVI.
Mi rifiuto di credere a tutte le altre apparizioni piene di messaggi vaghi con suggerimenti e indovinelli.
quando Conchita dichiara che annuncerà il Miracolo 8 giorni prima, è un’indicazione chiara che l’Avvertimento è già accaduto…
Che senso ha a quel punto comunicare ufficialmente la data del miracolo quando tutti già la sapranno ??
Mi pareva di averti già dato una risposta (forse ti è sfuggita)…
L’ho letta ma non mi convince senza considerare che a Garabandal non si parla mai di Anticristo.
d’accordo, non ti convince, ma non puoi rifarmi una domanda cui ho già risposto: magari altri ti daranno risposte più convincenti: del resto, che non si parli dell’Anticristo a Garabandal poco importa, quando si dice chiaramente che l’Avvertimento accadrà quando vi sarà una grande persecuzione contro la Chiesa: e chi ne sarebbe l’Autore se non l’Anticristo? non riesco a comprendere la vostra difficoltà ad accettare il fatto che la Grande Tribolazione non può essere (unita ad altri fattori concomitanti) che opera e (insieme) conseguenza dell’opera dell’Anticristo!?…
Se vedi i mie post ho sempre affermato che il pastore idolo è per i nostri tempi, quindi non mi puoi fare questa critica, ho ribadito che la ricostruzione fatta dell’Anticristo di La Salette nella sua collocazione temporale è di difficile interpretazione , mancano molti elementi per chiarire lo svolgimento degli eventi , comunque non faccio come fai tu che non considero le apparizioni e i messaggi di mistici e beati, che si discostano tra di loro , ma cerco di capire cosa li unisce
basta fare 2+2…
non basta cercare le cose in comune, altrimenti le troverai ovunque, anche nei più fasulli: perché un carismatico sia credibile deve essere gli stesso coerente con se stesso e con i punti di riferimento (tu sai quali sono i miei)..
Non puoi scartare la Emmerik che è una beata, o Marie-Julie beata, suor Maria d’Agreda venerabile, le apparizioni di Escorial approvate, suor Elena Aiello venerabile, e tante altre che hai escluso , non sono queste le apparizioni false , come per Don Gobbi le cui profezie apparentemente non si sono realizzate , occorre discernimento , e ciò che sembra nelle loro affermazioni in contrasto , trovano una difficile interpretazione come per l’Anticristo di La Salette. Dio ha volutamente nascosto molti misteri, e mischiato gli eventi futuri
non ho mai detto che quelle apparizioni sono ‘false’, direi non sono (in parte o molto) credibili: falsa è Carbonia, Zaro, Trevignano, ecc…
“Nel momento della comparsa dell’ avvertimento sapremo automaticamente il giorno del miracolo, perché sappiamo che avverrà nel mese di aprile successivo quando il giovedì cadrà tra l’8 e il 16 , quindi a Cosa servirebbe questo annuncio ??” (Mario Mancusi)
Che l’Avvertimento debba accadere prima del grande Miracolo, non c’è il minimo dubbio. Anzi, deve accadere prima dell’ANNUNCIO del Miracolo da parte di Conchita.
Questa non è una indiscrezione, ma è una fonte di prima mano, perché è una testimonianza diretta di Maria Saraco, amica di vecchia data di Conchita dagli anni sessanta, che ha riferito il particolare come le è stato manifestato da Conchita e come si trova in molti libri su Garabandal che potrei citare. Qualcuno infatti si era chiesto già all’inizio: “E se l’Avvertimento venisse dopo che Conchita annuncerà il Miracolo?” Conchita chiarì a Maria Saraco che non è possibile, perché esso avverrà prima dell’ANNUNCIO del Miracolo.
“The date was not revealed only that it will happen before the announcement of the Miracle.”
“La data non è stata rivelata, tranne che avverrà prima dell’annuncio del Miracolo.”
http://www.garabandal.org/warning.shtml
Furthermore, we also know that the miracle will happen in the month of April. (The Vigil Jan-April 1988 explains why we no longer consider March and May to be valid). Conchita knows the exact date and will announce it eight days in advance and the means of communicating the date to the world will (according to what Conchita told me in 1969) be a miracle in itself. She also told me that: “The World Wide Warning must happen Before the announcement of the miracle.”
Inoltre, sappiamo anche che il miracolo avverrà nel mese di aprile. (The Vigil gennaio-aprile 1988 spiega perché non consideriamo più validi marzo e maggio). Conchita conosce la data esatta e la annuncerà con otto giorni di anticipo e il mezzo per comunicare la data al mondo sarà (secondo quanto mi disse Conchita nel 1969) un miracolo in sé. Mi ha anche detto che: “L’Avvertimento mondiale deve avvenire prima dell’annuncio del Miracolo”.
http://www.garabandal.org/q_a.shtml
Quindi, se il Miracolo avvenisse – è solo un esempio – l’11 aprile 2024, giovedì, Conchita dovrebbe annunciarlo otto giorni prima, cioè mercoledì 3 aprile 2024.
Prima del preavviso di otto giorni, Dio avrà già inviato l’Avvertimento al mondo intero per purificarlo per il grande Miracolo. Pertanto, il mondo riceverà due avvisi anticipati: l’Avvertimento e il preavviso di otto giorni.
A cosa serve l’annuncio di Conchita?
Nel suo Diario, Conchita spiega semplicemente che la Madonna le chiede di annunciare in anticipo il Miracolo affinché le persone possano organizzarsi, con certezza di data, per venire numerosi a Garabandal.
Scrive Conchita (Diario):
La Virgen Santísima me ha anunciado un gran milagro que Dios Nuestro Señor hará por intercesión de Ella. Como el castigo, es muy, muy grande, como lo merecemos, el milagro también es inmensamente grande, como el mundo lo necesita. A mi me ha dicho la Virgen la fecha del milagro y en qué va a consistir y ocho días antes tengo que decirlo a la gente para que venga.
La Vergine Santissima mi ha annunciato un Miracolo che Dio, Nostro Signore, farà per Sua intercessione. Essendo il Castigo molto, molto grande, come noi meritiamo, il Miracolo è anche immensamente grande, così come il mondo ha bisogno. La Vergine mi ha detto la data del Miracolo e in che cosa consisterà. Devo comunicarlo otto giorni prima alla gente, affinché vengano in molti.
https://dokumen.tips/documents/diaro-de-conchita-garabandal.html
p. 69 (del libro)
Senza sapere una data precisa, come potrebbero le persone organizzare un viaggio?
Per esempio, nel 2026 ci sono due date ad aprile: il 9 aprile e il 16 aprile. Anche avendo avuto già l’Avvertimento, come si farebbe ad essere sicuri della data del Miracolo: il 9 aprile o il 16 aprile?
L’annuncio di Conchita chiarirà ogni dubbio e permetterà che molte persone vengano a Garabandal, soprattutto quelli che vorranno ottenere guarigioni fisiche (o spirituali). Questo è il motivo che lei ha dato (nel Diario) sulla ragione dell’annuncio anticipato. Con gli attuali mezzi di comunicazione e di viaggio, otto giorni saranno sufficienti per riunire le persone di tutto il mondo.
Invece, in un’intervista del 1977, Conchita disse una cosa strana sull’annuncio:
Question: Some say that the way you will announce the Miracle will in itself be a great miracle, can you explain it?
Answer: I believe that the way the Miracle will be announced will be a Miracle, because it is a huge responsibility for me and at that point it will take me a Miracle to be able to say it.
Domanda: È stato detto da alcuni che il modo con cui annuncerai il Miracolo sarà un “miracolo” in se stesso. Ci puoi spiegare questo?
Risposta: Io penso che il modo in cui il Miracolo verrà annunciato sarà un altro miracolo, perché sarà una grande responsabilità per me e a quel punto avrò bisogno di un miracolo per annunciarlo.
https://www.garabandal.it/en/rss-en/60-about/prophecies/116-miracle
Il senso di questa affermazione non è stato mai del tutto chiaro: “…e a quel punto mi ci vorrà un miracolo per annunciarlo“.
Perché avrà bisogno di un miracolo? Perché sarà difficile per lei annunciarlo? forse perché sarà molto anziana, malata…? o per qualche altro motivo (qualcosa in corso nel mondo)? Un sito ufficiale dice che il mezzo per comunicare la data al mondo sarà un miracolo in sé stesso (Maria Saraco: “The means of communicating the date to the world will be a miracle in itself.”).
Comunicarlo per Internet? o quale altro mezzo prodigioso? o forse Dio farà accadere qualcosa in quel mercoledì che agevolerà l’annuncio?
Non si sa di preciso.
Riguardo al video sulla Jahenny
https://www.youtube.com/watch?v=_AFq3fR0whg
quel canale diffonde solo errori. Ho visto alcuni video: sono traduzioni errate e falsificate dei messaggi della Jahenny, mescolati con altri messaggi, senza criterio. Perciò hanno disabilitato i commenti.
Il messaggio della Jahenny (15 giugno 1882) non si riferisce all’Avvertimento di Garabandal, ma all’inizio dei castighi per la Francia.
Basta cercarlo sul sito ufficiale, qui:
https://www.marie-julie-jahenny.fr/quelques-propheties.htm
Sta per scoppiare la tempesta sulla Francia dove ho voluto manifestare le meraviglie del mio Cuore divino e svelarne i segreti. Figli miei, la Francia sarà la prima ad essere ferita, lacerata, perseguitata.
Improvvisamente sorgeranno sulla Francia grandi flagelli e calamità che nulla potrà fermare o attenuare. Innumerevoli morti passeranno sulla Francia, che il mondo non avrà mai visto, e malattie che saranno sconosciute. È soprattutto nel Centro [Parigi] che questa mortalità lancerà il suo flagello.
Avverto il mio popolo che in seguito a questi numerosi flagelli in Francia, i primi dei quali non sono lontani, e ai quali seguiranno molti altri, vi avverto che un giorno ci sarà – ed è segnato – dove ci sarà poco sole, poche stelle né luce per fare un passo fuori dalle dimore, rifugi del mio popolo.
Il giorno comincerà a crescere; non sarà in piena estate, né nei giorni più lunghi e più corti. Non sarà alla fine di un anno, ma nei primi mesi che darò chiaramente i miei avvertimenti…
Je préviens mon peuple qu’à la suite de ces nombreux fléaux en France, dont les premiers ne sont pas loin, et qui seront suivis de beaucoup d’autres, je vous préviens qu’un jour se trouvera – et il est marqué – où il y aura peu de soleil, peu d’étoiles ni de lumière pour faire un pas hors des demeures, refuges de mon peuple.
Le jour commencera à croître; ce ne sera pas au fort de l’été, ni dans les jours les plus longs, courts encore. Ce ne sera pas à la fin d’une année, mais dans les premiers mois que je donnerai clairement mes avertissements…
“…i miei avvertimenti” è ben diverso dall’Avvertimento. Sono messaggi falsificati e miscelati con altri sconosciuti o inventati. Video completamente inaffidabili.
Grazie, tolto ogni dubbio, trova conferma la mia seconda ipotesi del perché dell’ annuncio della data del miracolo , in quanto ci sono anni come nel 2026 in cui ci sono due date possibili 9 e 16 Aprile , cadenti entrambi di giovedì.
Riassumendo avvertimento prima dell’annuncio del miracolo, probabilmente massimo 3 mesi prima , quindi nello stesso anno legale, in anno pari.
Abbiamo 11 Aprile 2024
9-16 Aprile 2026
Il 9 e 16 Aprile 2026 a mio avviso sono le date probabili , cadono dopo la fine del sinodo di ottobre 2024, c’è tutto il tempo nell’anno e mezzo successivo prima del miracolo per il viaggio del Papa a Mosca, per lo scisma e per le rivolte. In particolare il 16 Aprile è una data suggestiva, il sinodo prossimo é il numero 16, la Madonna si è sempre a presentata a Garabandal come Madonna del Carmine 16 Luglio, il 16 luglio 1054 ci fu lo scisma con la chiesa Ortodossa e il giorno del miracolo ci sarà probabilmente qualche forma di unione con gli ortodossi
…e Benedetto XVI (16) è nato il 16 aprile 1927.
Vedremo per il 2026, mentre prima lo escludo del tutto: troppo poco tempo per troppe cose ancora mancanti. In ogni caso se mancherà poco prima di Aprile 2026 ancora il viaggio del Papa a Mosca, o che sia costretto a scappare dal Vaticano per le persecuzioni e le rivolte, o lo scisma, vuol dire che non sarà neanche il 2026 l’anno giusto. Però i tempi non sono più lontani, a meno di altre dilazioni operate da Dio.
Quindi entro due anni e mezzo dovrebbe realizzarsi l’invasione russa? Di questo passo la vedo difficile..
No, dopo le rivolte in Europa, o l’inizio di esse, specie in Gb e Francia, che potrebbero essere interrotte dall’Avvertimento che forse dovrebbe placare i facinorosi per un po’ di tempo. Oltre ad illuminare le coscienze per qualche tempo. L’invasione russa verrà quando appunto le nazioni europee oltre ad essere fallite saranno senza difese ed esangui per motivi di guerra civile interna. Per cui in caso il miracolo a Garabandal avvenisse ad Aprile 2026, l’invasione russa verrebbe dopo la fine degli effetti benefici dell’Avvertimento nonché dopo le altre guerre civili in Europa, tra cui quella tedesca, spagnola e italiana. Quindi qualche anno dopo
Berlusconi è andato. Comunque la si pensi sull’uomo e il politico (io personalmente molto male) era l’ultimo argine che poteva fare da scudo per il nostro paese con la Russia. Adesso non c’è più nessuno che possa intercedere con loro per mitigare ciò che è previsto ci accada.
Infatti, giusta considerazione. Il governo italiano già bellicista ora non avrà alcun freno.
Intanto si osservano i primi successi della controffensiva ucraina, che puntano a Melitopol, e le città costiere di Berdiansk e Mariupol, per isolare la Crimea e il resto dell’oblast di Kherson. Forse entro Settembre ci riusciranno. Dopo di che la Russia potrebbe usare le maniere forti, ma limitatamente all’Ucraina, come colpo di coda. Il problema è che in Occidente si tende a minimizzare il rischio, ma poi si sveglieranno di botto
Per la serie il Pastore idolo, falso profeta o uomo iniquo, è per i nostri tempi:
“Satana si è introdotto nel seno della Chiesa e verrà a governare una falsa chiesa”: Padre Pio lo … – gloria.tv
“Satana si è introdotto nel seno della Chiesa e verrà a governare una falsa chiesa”: Padre Pio lo rivelò a don Gabriele Amorth
Un estratto dell’intervista:
ZAVALA – “Mi perdoni se insisto sul Terzo Segreto di Fatima: Padre Pio, allora, lo riferiva alla perdita di fede all’interno della Chiesa?”
Padre Gabriele corruga la fronte e protende il mento. Sembra molto colpito.
P. GABRIELE – “Effettivamente. Un giorno Padre Pio mi ha detto molto dolorosamente: ‘Lo sai, Gabriele? È Satana che si è introdotto nel seno della Chiesa e, in poco tempo, verrà a governare una falsa Chiesa’ “.
Z. – “Dio mio! Una specie di Anticristo! Quando lo ha profetizzato questo?”
P.G. – “Dev’esserr stato intorno al 1960, poiché ero già un prete allora”.
Z. – “È stato per questo che Giovanni XXIII aveva un tale panico nel rendere pubblico il Terzo Segreto di Fatima, perché i fedeli non pensassero che fosse un antipapa o qualcosa del genere …?”
Controffensiva ucraina, cosa sta succedendo? La “nuova” guerra su tre fronti: Kiev avanza, Putin trema (ma non lo ammette) (msn.com)
Controffensiva ucraina, cosa sta succedendo? La “nuova” guerra su tre fronti: Kiev avanza, Putin trema (ma non lo ammette)
La controffensiva analizzata dagli espertiL’ex ufficiale dei servizi segreti britannici Philip Ingram ha dichiarato che i risultati riportati dall’Ucraina sono «incoraggianti», soprattutto se si considera che le forze ucraine sono ancora nelle fasi di sondaggio e penetrazione dei loro attacchi. “Prevedo ancora un attacco in grande formazione lungo lo sforzo principale ucraino, una volta che le linee difensive russe iniziali saranno state sfondate”, ha detto Ingram. «Fino ad allora, gli ucraini continueranno a spingere attraverso le posizioni russe, tenendo indovinato dove e quando avverrà».
L’analista militare Konrad Muzyka, di Rochan Consulting, ha affermato in un articolo di lunedì su Substack che nella controffensiva finora Kiev ha impiegato circa dieci brigate, ma solo una ha confermato l’impiego di attrezzature di fabbricazione occidentale.
Il Cremlino minimizzaL’Isw ha affermato che i blogger militari russi stanno cercando di mettere in dubbio le notizie sui successi ucraini, affermando che le battaglie sono in corso in «zone grigie» o in aree contestate o non completamente occupate dalla Russia. Si tratta di un tentativo «di sminuire i risultati ucraini e di omettere le notizie sulle forze ucraine che sfondano le linee difensive», ha aggiunto l’Isw. Ha sottolineato che, sebbene le forze ucraine abbiano liberato diverse città, «le affermazioni di uno “sfondamento” ucraino sono al momento premature».
La radice del male
L’eresia antiliturgica dai Giansenisti a Giovanni XXIII (1668- 1960): i tre secoli di gestazione delle riforme conciliari. Articolo pubblicato sulla Rivista SODALITIUM, N° 11 (novembre 1986). di don Francesco Ricossa.
“La Liturgia, considerata in generale, è l’insieme dei simboli, dei canti e degli atti per mezzo dei quali la Chiesa esprime e manifesta la sua religione verso Dio” (Dom Guéranger. Institutions Liturgiques).
Prima di distruggere il papato e rovinare la chiesa, la massoneria ha rovinato per prima la liturgia a mezzo di ecclesiastici massoni. La riforma liturgica inizia con l’illuminismo e dopo diverse traversie approda nel suo punto di snodo:
{…A Pio XII succede Giovanni XXIII, Angelo Roncalli. Professore al Seminario di Bergamo, fu inquisito perché seguiva i testi del Duchesne, proibiti, sotto San Pio X in tutti i seminari italiani, e la cui opera “Histoire ancienne de l’Eglise”, finì all’Indice. (Poulat. Catholicisme, démocratie et socialisme. Pag. 246 e 346; Maccarrone: Mgr. Duchesne et son temps. 1975. pag. 469-472) Nunzio a Parigi, Roncalli svelerà la sua adesione alle tesi del Sillon, condannate da San Pio X (si legga tutto il testo della condanna, pubblicato in “Sodalitium” n. 4, Agosto-Settembre-Ottobre 1984), con una lettera alla vedova di Marc Sangnier, fondatore del movimento proscritto, nella quale, tra l’altro, scrive: “Il fascino potente della sua parola (di Sangnier N.d.r.), della sua anima, mi avevano incantato e conservo della sua persona e della sua attività politica e sociale il ricordo più vivo di tutta la mia giovinezza sacerdotale”, (lettera del 6 giugno 1950. Cfr. Itinéraires, n. 247, nov. 1980, pag. 152-153). Nominato Patriarca di Venezia, Mons. Roncalli darà pubblico benvenuto ai socialisti giunti nella sua città per il congresso del partito. Divenuto Giovanni XXIII crea Cardinale Mons. Montini, indice il Concilio Vaticano II e scrive l’Enciclica “Pacem in terris” nella quale afferma di già, cammuffandola con una frase volutamente ambigua, quella libertà religiosa che sarà proclamata dal Concilio, come testimonia il neoCardinale Pavan, collaboratore di Giovanni XXIII. L’atteggiamento di Giovanni XXIII, alla morte di Pio XII nel 1958, non poteva essere diverso, in materia liturgica, a quello dimostrato negli altri campi. Ben lo sapeva Dom Lambert Beauduin, ormai noto al lettore come quasi capostipite del movimento liturgico modernista, ed amico di Roncalli dal lontano 1924. P. Bouyer testimonia che Dom Beauduin gli disse il giorno della morte di Pio XII: “Se eleggessero Roncalli, tutto sarebbe salvato: sarebbe capace di convocare un Concilio e di consacrare l’Ecumenismo…”. (Bouyer. Dom L. Beauduin, un homme d’Eglise. 1964. pag. 180-181). Il 25 luglio 1960 Giovanni XXIII pubblica il Motu proprio “Rubricarum Instructum”. Già aveva deciso di convocare il Vaticano II e di procedere alla riforma del Diritto Canonico; con questo Motu Proprio Giovanni XXIII assorbe ed aggrava le riforme delle rubriche del 1955-56: ”Siamo arrivati alla decisione” scrive “che si doveva presentare ai Padri del futuro Concilio i principi fondamentali concernenti la riforma liturgica, e che non si doveva differire ulteriormente la riforma delle rubriche del Breviario e del Messale romano”. In questo quadro così poco ortodosso, con artefici così dubbi, in un clima già “conciliare”, nascono il Breviario ed il Messale di Giovanni XXIII, concepiti come “Liturgia di transizione” destinata a durare, come durò, tre o quattro anni: transizione tra la liturgia cattolica consacrata al Concilio di Trento e quella eterodossa preconizzata dal Vaticano II.
“L’ERESIA ANTILITURGICA” NELLA RIFORMA DI GIOVANNI XXIII
Abbiamo visto precedentemente come il grande Dom Guéranger definì “eresia antiliturgica” l’insieme dei falsi principi liturgici del XVIII secolo ispirati dall’illuminismo e dal Giansenismo. Vorrei mostrare in questo capitoletto la somiglianza, a volte letterale, tra le riforme di quel secolo lontano e quelle di Giovanni XXIII.
1)Riduzione del Mattutino a tre lezioni. …Ne consegue la soppressione di un terzo della Sacra Scrittura, dei due terzi delle vite dei Santi e dei quasi tre terzi (la totalità) dei commenti dei Padri alla Scrittura.
2)Diminuzione delle formule di stile ecclesiastico a favore della Sacra Scrittura. …Mentre il Breviario di San Pio X faceva commentare la Sacra Scrittura dai Padri, quello di Giovanni XXIII, lasciate praticamente intatte le lezioni scritturali, come abbiamo visto sopra, le lascia senza il commento della Chiesa, sopprimendo il commento patristico (soppresso il commento all’Antico Testamento o alle epistole, 5 o 6 righe di commento al Vangelo della domenica). …
3)Togliere le feste dei santi dalla Domenica. …
4)Favorire l’ufficio della feria alle feste dei Santi. …
5)Censurare i miracoli dalle vite dei Santi che sembrano leggendarie.
Era il principio dei liturgisti illuministi (“le vite dei santi furono spogliate di una parte dei loro miracoli e dei loro racconti pii” Dom Guéranger, pag. 171). Abbiamo visto che la riforma del 1960 sopprime 2 delle 3 lezioni del 2° Notturno, in cui si leggono le vite dei Santi. Ma ciò non bastava. Come abbiamo detto 11 feste sono totalmente soppresse, probabilmente perché “leggendarie” per i razionalisti preconciliari: per esempio S. Vitale, l’Invenzione della S. Croce, il martirio incruento di S. Giovanni alla Porta Latina, l’apparizione di S. Michele sul Gargano, S. Anacleto, S. Pietro in Vincoli, l’Invenzione ( = Ritrovamento) di S. Stefano, la Madonna di Loreto (una casa che vola!!. Ci si può credere nel XX secolo?); tra le votive, S. Filomena (che stupido il Curato d’Ars che ci credeva). Altri Santi poco illuministi sono eliminati più discretamente: la Madonna del Carmelo e della Mercede, S. Giorgio, S. Alessio, S. Eustachio, le stimmate di S. Francesco, restano come memoria in un giorno feriale. Partono anche due Papi, sembra senza motivo: S. Silvestro (troppo Costantiniano?) e S. Leone II. Quest’ultimo, forse, perché condannò Papa Onorio, e Giovanni XXIII… Segnaliamo infine un “capolavoro” che ci tocca da vicino. Dall’orazione della Messa della Madre del Buon Consiglio la riforma del 1960 ha tolto le parole che parlavano della apparizione miracolosa della Sua immagine. Se la Casa di Nazareth non può volare a Loreto, figuriamoci se un quadro che era in Albania può volare a Genazzano.
6)Spirito antiromano. I Giansenisti soppressero una delle 2 feste della Cattedra di San Pietro, al 10 gennaio, come pure l’Ottava di San Pietro (Dom Guéranger, pag. 170). Identiche misure con Giovanni XXIII. …
7)Soppressione del Confiteor prima della comunione dei fedeli. …
8)Riforma del Giovedì, Venerdì e Sabato Santo. …
9)Fare, insomma, un Breviario cortissimo e senza ripetizioni. Era il sogno dei liturgisti rinascimentali (Breviario di S. Croce, abolito da S. Pio V) e poi degli Illuministi. …Commenta Dom Guéranger: vogliono un Breviario “senza queste Rubriche complicate che obbligano il Sacerdote a fare dell’Ufficio Divino uno studio serio; dal resto le rubriche stesse sono tradizioni, ed è giusto che scompaiono. (…) Senza ripetizioni (…) e molto corto: ecco il grande mezzo di successo! (…). Si vuole un Breviario corto. Lo si avrà; e si troveranno dei Giansenisti per redigerlo”, (pag. 162, e anche 159). Questi tre principi saranno il vanto pubblico delle Riforme del 1955 e 1960: scompaiono le lunghe “Preces”, le memorie, i suffragi, i “Pater, Ave, Credo”, le Antifone alla Madonna, il Simbolo di S. Atanasio, 2/3 del Mattutino, e… chi più ne ha più ne metta!}.
Articolo interessante a cura di Tradition in Action(1) su Mons. Bugnini:
Nel giugno del 1992, la rivista 30 Giorni (Anno X, nº 6, pagg. 41-42) ha pubblicato un articolo del giornalista Andrea Tornielli sull’influenza della Massoneria nella riforma liturgica voluta da Paolo VI (1897-1978). Il periodico tentò di salvare Giovanni XXIII (1881-1963) e Paolo VI dalla responsabilità per il danno incalcolabile causato alle anime dalla riforma liturgica incolpando a Mons. Annibale Bugnini (1912-1982). Questi era stato nominato da Montini Segretario del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, l’organismo attivo dal 1963 al 1970 che aveva il compito di mettere in pratica il documento Sacrosantum Concilium, e che di fatto creò a tavolino il nuovo rito della Messa. Le prove principali a carico di Mons. Bugnini consistevano in due lettere che presumibilmente sono state trovate da una spia. Riproduciamo qui i contenuti di quelle lettere, e anche alcune informazioni supplementari fornite dalla rivista.
– Lettera a Mons. Bugnini, del 14 giugno 1964: «Caro BUAN (2) , ti comunichiamo il compito che ti ha assegnato il Consiglio dei Fratelli, in accordo con il Gran Maestro e con i Prìncipi Assistenti al Trono. Ti obblighiamo […] a diffondere la scristianizzazione confondendo i riti e le lingue, a mettere preti, Vescovi e Cardinali l’uno contro l’altro. La lingua di Babele e il rito saranno la nostra vittoria, come una sola lingua e un unico rito sono stati la forza della Chiesa […]. Tutto dovrà accadere nel giro di dieci anni». – Lettera da Mons. Bugnini, del 2 giugno 1967: «Incomparabile Gran Maestro […], la desacralizzazione sta avanzando rapidamente. É stata pubblicata un’altra Istruzione che entrerà in vigore il 29 giugno. Possiamo già cantare vittoria, in quanto la lingua volgare regna sovrana in tutta la liturgia, incluse le sue parti essenziali […]. É stata concessa la più grande libertà di scegliere tra i vari formulari, tra la creatività individuale e il… caos! [….]. In breve, con questo documento credo di aver diffuso il principio della massima licenziosità, secondo quanto Lei mi aveva chiesto. Ho lottato duramente contro i miei nemici dalla Congregazione dei Riti, e ho dovuto usare tutta la mia astuzia per ottenere l’approvazione del Papa. Per fortuna, abbiamo avuto l’appoggio di amici e Fratelli nell’Universa Laus (3), che ci sono fedeli. La ringrazio per i fondi spediti e attendo di vederLa presto. L’abbraccio, Suo Fratello BUAN».
NOTE
(1) Traduzione dall’originale inglese Was Msgr. Bugnini a Mason?, a cura di Antonio Casazza. Scritto reperibile alla pagina web http://www.traditioninaction.org/ProgressivistDoc/A_075_BugniniMason.htm
(2) Al momento dell’iniziazione, ogni massone riceve un numero di matricola e un nome. Secondo la famosa lista di prelati massoni, pubblicata sulla rivista OP del 12 settembre 1978, Mons, Bugnini aveva il numero di matricola 1365/76 e aveva ricevuto il nome in codice BUAN.
(3) L’Associazione Internazionale per lo Studio di Musica Liturgica.
Se le cose stanno così, gli aderenti alla massoneria ecclesiastica sono peggiori di Giuda Iscariota.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4608_Notizia_Giovanni_XXIII_era_massone.html
Giovanni XXIII, Angelo Roncalli, era massone.
{Notizia pubblicata dai massoni.
Pubblichiamo un articolo del Grande Oriente Democratico, che dovrebbe essere l’erede del Grande Oriente d’Italia. Diciamo dovrebbe perché non siamo certi di questa eredità, e in verità non ci interessa sapere come stanno veramente le cose.
Quel che è certo è che si tratta sempre di massoni praticanti.
Questo Grande Oriente Democratico, nel pubblicare le congratulazioni al neo cardinale Matteo Zuppi, ha affermato, come si può vedere nel testo dell’articolo, che Giovanni XXIII, Angelo Roncalli, era un massone.
Noi non diamo per certa questa notizia data dal sito massonico, ma ci ricordiamo che Don Luigi Villa ebbe a dichiarare che sia Giovanni XXIII sia Paolo VI erano affiliati alla massoneria (Cfr. Don Luigi Villa, Paolo VI beato?)}.
LA GRAN LOGGIA OCCIDENTALE MESSICANA
Dei massoni liberi e accettati in occasione
della morte di
PAPA GIOVANNI XXIII
rende pubblico il suo dolore per la scomparsa di questo
grande uomo, che venne a rivoluzionare le idee,
il pensiero e le forme della liturgia cattolica romana.
LE ENCICLICHE “WATER ET MAGISTRA”
E “PACEM INTERRIS”
hanno rivoluzionato i concetti in favore dei
DIRITTI DELL’UOMO E DELLA SUA LIBERTÀ
L’umanità ha perso un grande uomo e noi massoni
riconosciamo i suoi elevati principi, il suo umanitarismo
e la sua condizione di GRANDE LIBERALE.
Guadajara, Messico, 3 grugno 1963
GRAN LOGGIA OCCIDENTALE MESSICANA
Ltc. Josè Guadalupe Zuno lldez.
Come tutti sanno, i massoni sono esperti di liturgia cattolica; non per nulla hanno minato alla base la Chiesa proprio nella liturgia e ringraziano doverosamente chi ne è stato l’artefice per loro conto cioè l’uomo che venne a rivoluzionare le idee, il pensiero e le forme della liturgia cattolica romana, nella sua condizione di GRANDE LIBERALE.
http://www.chiesaviva.com/restauriamo%201.pdf
LA NUOVA TEOLOGIA
«Gesù chiese ai suoi Discepoli: “Che cosa dice la gente di Me?”.
Ed essi risposero: “Tu sei la Manifestazione della nostra essenza escatologica; sei il Messaggio che si enuncia attraverso la dialettica del processo di armonizzazione; sei…”.
Ma Gesù li interruppe, esclamando: “Coosa?”».
(da: “Die Welt”)
Da: Truth and Conflict in the Catholic Church_ Catholic Jewish Dialog
by Nadia Pandolfo, Loyola Marymount University, nadiapandolfo@gmail.com
La NUOVA TEOLOGIA di papa Francesco.
{…La più grande prova che la Chiesa si sta effettivamente spostando verso un approccio più storico-fenomenologico al dialogo interreligioso è l’elezione di Jorge Mario Bergoglio come successore di Papa Benedetto XVI nel 2013. Entro il primo mese dalla sua elezione, Papa Francesco ha espresso un serio impegno al dialogo interreligioso come mezzo per costruire ponti tra i popoli e stabilire la pace, 1indicando che la sua teologia, soprattutto in termini di relazioni cattolico-ebraiche, sarà più in linea con l’approccio storico-fenomenologico di Walter Kasper piuttosto che con l’approccio ontologico di Joseph Ratzinger. La prova dell’apprezzamento di Papa Francesco per l’esperienza umana soggettiva appare nel suo libro, Sobre el Cielo y la Tierra ( On Heaven and Earth ), scritto insieme al rabbino Abraham Skorka:
Il dialogo nasce da un atteggiamento di rispetto per l’altro, dalla convinzione che l’altro abbia qualcosa di buono da dire. Presuppone che ci sia spazio nel cuore per il punto di vista, l’opinione e la proposta della persona. Dialogare comporta un’accoglienza cordiale, non una condanna preventiva. Per dialogare occorre saper abbassare le difese, aprire le porte di casa, offrire calore umano.2
Francesco ha una storia di relazioni amichevoli con gli ebrei durante il suo servizio come arcivescovo di Buenos Aires. 3È molto rispettato sia dalla comunità ebraica che da quella musulmana in quanto umile, aperto e in possesso di un profondo rispetto per l’altro religioso. Entrambe le comunità prevedono relazioni più amichevoli e un dialogo fruttuoso rispetto a quelle sperimentate durante il pontificato di Papa Benedetto XVI.4
Metafisica
La disposizione metafisica di papa Francesco si fonda su un approccio storico-fenomenologico piuttosto che su un approccio ontologico. Per Francesco la verità è soprattutto relazionale. Come Kasper, Francesco sembra riconoscere che c’è almeno in parte un aspetto relativo alla verità, nel senso che la verità implica il dialogo con gli altri e con Dio. 5Dio insegna agli uomini la relazionalità attraverso il suo stesso essere trinitario relazionale. La verità è accolta interiormente da ciascuno di noi ed espressa in modo diverso secondo ciascuna delle nostre circostanze, culture, lingue e situazioni della vita. Parlare in termini di verità assoluta è un approccio infruttuoso al dialogo, secondo Francesco, perché anticipa l’esperienza e il modo di articolare la verità dell’altro:
Tanto per cominciare non parlerei di verità “assolute”, anche per i credenti, nel senso che assoluto è ciò che è sconnesso e privo di ogni relazione; la verità è variabile e soggettiva, anzi. Ma significa che ci viene sempre e solo come via e come vita. Gesù stesso non ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita?” In altre parole, la verità, essendo totalmente una cosa sola con l’amore, esige umiltà e disponibilità per essere cercata, accolta ed espressa. Occorre quindi una corretta comprensione dei termini e, forse, per uscire dall’impantanarsi di assoluti contrastanti, occorre ridefinire in profondità le questioni. Credo che ciò sia assolutamente necessario per avviare quel dialogo pacifico e costruttivo.6
Come Kasper, l’approccio di Francesco lascia spazio all’esperienza fenomenologica soggettiva degli altri pur riconoscendo un senso oggettivo della verità. La verità oggettiva, per Francesco, è anche ciò che è centrale nel messaggio cristiano, cioè il Vangelo ci invita a rispondere all’amore salvifico di Dio e «a vedere Dio negli altri, e ad uscire da noi stessi per cercare il bene degli altri. . . . Tutte le virtù sono al servizio di questa risposta d’amore».7
Per Francesco il linguaggio è inadeguato a descrivere compiutamente la verità. Pertanto le discrepanze, che emergono a causa della diversità di lingua e cultura, non sono viste in negativo nel senso che c’è conflitto, ma nel senso positivo che esperienze diverse dipingono un quadro più ricco della verità. Questi conflitti, anche se non sempre riconciliabili dalla mente umana, possono essere riconciliati dallo Spirito e dall’amore nella nostra connessione con gli altri in modi empatici. La verità non è qualcosa di separato da noi che possiamo afferrare o tenere sotto osservazione in senso ontologico. È qualcosa che si impossessa di noi in senso fenomenologico. In quanto esseri umani, non possiamo mai possedere la verità, anzi «è la verità che ci abbraccia e ci possiede. Lungi dal renderci inflessibili, la sicurezza della fede ci mette in cammino; rende possibile la testimonianza e il dialogo con tutti”.8 In questo modo l’idea di verità di Francesco viene da una disposizione filosofica diversa da quella di Ratzinger.
Come Kasper, anche papa Francesco sottolinea l’importanza della storia e della scienza nell’analisi delle scritture e della dottrina. 9Tutti, anche la Chiesa stessa, devono “crescere” nella propria conoscenza, discernimento e comprensione attraverso la relazione e l’amore. La Chiesa non deve aver paura di rivedere certi usi e costumi, che non servono più a comunicare il cuore del Vangelo. 10Francesco interpreta le diverse interpretazioni della Scrittura e della tradizione come la ricchezza della parola di Dio piuttosto che affermazioni di verità contraddittorie come ha indicato Ratzinger soprattutto nel suo ruolo di prefetto della CDF. Apparenti contraddizioni, per
Francesco, possono essere riconciliati nello Spirito nel rispetto e nell’amore e hanno il potenziale per esprimere più chiaramente la parola di Dio. 11Questa visione della verità sembra implicare che Francesco sia aperto al dissenso teologico e addirittura lo accolga nella sua capacità di offrire alla Chiesa un’opportunità per crescere nella sua comprensione.
La verità, per Francesco, è dinamica in senso fenomenologico ed è plasmata dalla storia: «Chi aspira a una ‘sicurezza’ dottrinale esagerata, chi cerca ostinatamente di recuperare un passato che non c’è più, ha una visione statica e introversa visione delle cose. In questo modo la fede diventa un’ideologia tra le altre ideologie». 12Di nuovo, questo è notevolmente dissimile dalla nozione di verità dottrinale di Ratzinger, che è tramandata da Dio, è immutabile e deve essere salvaguardata dalla Chiesa. Francesco vede la tradizione della Chiesa come in costante processo di rinnovamento, e questa continua riforma non è altro che la fedeltà della Chiesa a Gesù Cristo stesso che ci chiama alla vita nuova nella sua risurrezione.13 …]
Che dire? Bergoglio distrugge indirettamente la parte maggiore della filosofia classica incentrata sull’ontologia; distrugge il tomismo e si rifugia nelle ombrose ed indefinite regioni della fenomenologia che distrugge ogni certezza e riduce la verità a puro empirismo sociologico: è la vecchia strada che porta a negare la certezza del proprio esistere.
1 Papa Francesco ha affermato di ispirarsi a San Francesco che, “ci dice che dobbiamo lavorare per costruire la pace My
l’auspicio è che il dialogo tra noi [e le religioni non cristiane] aiuti a costruire ponti che uniscano tutte le persone, in modo tale che ognuno possa vedere nell’altro non un nemico, non un rivale, ma un fratello o una sorella da essere accolti e abbracciati”. Elisabetta Povoledo, “Il Papa fa appello a un maggiore dialogo interreligioso”, New York Times (22 marzo 2013). http://www.nytim es.com/2013/03/23/world/europe/pope-francis-urges-more-interreligious-dialogue.html? r=1& . Consultato: 15 marzo 2014. Francesco d’Assisi ha anche un significato speciale per le relazioni interreligiose perché visitò il sultano al-Malik al-Kamil a Damietta in Egitto durante la quinta crociata, cercando la pace in un tempo di conflitto (Leo D. Lefebure, “Papa Francesco e le relazioni interreligiose” http://www.parlamentofreligions.org/news/index.php/tag/rabbi-abraham-skorka/ .Consultato: 5/4/14).
2 Il cardinale Jorge Mario Bergoglio e il rabbino Abraham Skorka, Sobre el Cielo y la Tierra (Buenos Aires: Sudamericana, 2011; e-book: Random House Mondadori, 2011).
3 Nel 1994, quando i terroristi di Hezbollah bombardarono un centro comunitario ebraico di Buenos Aires e uccisero 85 persone, Bergoglio fu il primo personaggio pubblico a firmare una petizione che condannava l’attacco e chiedeva giustizia.
4 I leader della comunità islamica di Buenos Aires, Sheij Mohsen Ali e il segretario generale del CIRA, il dott. Sumer Noufouri, hanno elogiato la natura “pro-dialogo” di papa Francesco e hanno notato che Bergoglio ha compiuto sforzi per comprendere la loro posizione. Il Dr. Noufouri avrebbe affermato: “L’Argentina è un modello di dialogo e convivenza che, a Dio piacendo, potrebbe essere esportato nel mondo” (“Papa Francesco ‘Un amico della comunità islamica’”, Buenos Aires Herald, 14 marzo, 2013.
http://www.buenosairesherald.com/article/126369/pope-francis-a-friend-of-the-islamic-community . Accesso: 16 marzo 2014). Il rabbino David Rosen, direttore degli affari interconfessionali dell’American Jewish Committee, ha affermato che il nuovo papa è un “‘uomo caloroso, dolce e modesto’ noto a Buenos Aires per cucinare da solo e rispondere personalmente al telefono” (Ruth Ellen Gruber , “New Pope, Jorge Mario Bergoglio of Argentina, has Jewish Connections”, Jewish Telegraphic Agency, 13 marzo 2013 http://www.jta.org/2013/03/13/news-opinion/world/new-pope- jorge-mario-bergoglio-d’argentina-ha-ebreo-
connessioni#ixzz2wG6vFHrh. Accesso: 17 marzo 2014). Quando Papa Benedetto XVI ha fatto alcune osservazioni incendiarie sul profeta Maometto come “malvagio e disumano” in una conferenza di Ratisbona del 2006, Bergoglio ha criticato Benedetto XVI su Newsweek argentino affermando : “Queste dichiarazioni serviranno a distruggere in 20 secondi l’attenta costruzione di un rapporto con Islam che Papa Giovanni Paolo II ha costruito negli ultimi 20 anni”. Benedetto non ha preso di buon grado questa critica. Quasi immediatamente, il Vaticano ha rimosso Joaquín Piña, arcivescovo di Puerto Iguazú , nel nord dell’Argentina, che ha anche criticato Benedetto. Come subalterno di Bergoglio, la rimozione di Pina è stato un segnale che lo stesso cardinale di Buenos Aires potrebbe essere il prossimo ad andarsene. Come si è scoperto, Bergoglio ha mantenuto la sua posizione, ma in segno di protesta ha cancellato un volo per Roma per boicottare un sinodo convocato da Benedetto (Palash Ghosh, “Pope Francis: A Friend to Muslims?” International Business Times, 15 marzo 2013. http https://www.ibtimes.com/pope-francis-friend-muslims-1130225.Consultato : 17 marzo 2014). Ahmed el-Tayeb, Grande Imam di al-Azhar e presidente dell’Università egiziana di Al-Azhar, aveva interrotto il dialogo con il Vaticano a causa delle osservazioni di papa Benedetto sul profeta Maometto ha inviato le sue congratulazioni a papa Francesco indicando che ha più speranza per dialogando con il nuovo papa (Ghosh, “Papa Francesco: un amico dei musulmani?”).
5 Papa Francesco, La gioia del Vangelo , nota 44, 144. Francesco cita san Tommaso d’Aquino, il quale osservava che «la molteplicità e la varietà ‘erano l’intenzione del primo agente’, il quale desiderava che ‘ciò che mancava a ogni singola cosa per riflettere la bontà divina sarebbe compensato da altre cose,’ poiché la bontà del Creatore ‘non potrebbe essere opportunamente riflessa da una sola creatura’ (Tommaso d’Aquino, Summa Theologica, I , q/47, a.1). Di conseguenza, occorre cogliere la varietà delle cose nelle loro molteplici relazioni. Per analogia, occorre ascoltarsi e completarsi a vicenda nella nostra parziale ricezione della realtà e il Vangelo.”
6 Papa Francesco, “Lettera ai non credenti”.
7 Papa Francesco, La gioia del Vangelo , 20-21; vedi anche 74.
8 Papa Francesco, “Lettera ai non credenti”.
9 Cfr Papa Francesco, La gioia del Vangelo , 21, 22, 166-117.
10 Cfr Papa Francesco, La gioia del Vangelo , 22.
11 “Per coloro che desiderano un corpo dottrinale monolitico custodito da tutti e che non lascia spazio a sfumature, ciò potrebbe apparire indesiderabile e fonte di confusione. Ma in realtà tale varietà serve a far emergere e sviluppare diverse sfaccettature dell’inesauribile ricchezza del Vangelo» (Papa Francesco, La gioia del Vangelo , , 21).
12 Elizabeth Tenety, “In un’intervista ad ampio raggio, Papa Francesco stabilisce una visione per”, The Washington Post (19 settembre 2013). http://www.washingtonpost.com/blogs/on-faith/wp/2013/09/19/in-wide-ranging-interview-pope-francis-sets-vision-for-papacy/ ?
13 Cfr Papa Francesco, La gioia del Vangelo , 15.
… E XI PROVA A MEDIARE FRA SION E LA PALESTINA
Dopo il successo della mediazione che ha pacificato Iran e Arabia Saudita (che ha messo fine a 13 anni di ostilità istigate dagli Usraeliani) , Xi ha invitato a Pechino il capo dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas; una visita di ben quattro giorni.
La causa immediata sta nella sanguinosa escalation degli scontri tra l’esercito israeliano e il movimento islamista di Gaza, la Jihad islamica, tra il 9 e l’11 maggio, per il quale la diplomazia cinese si è unita a quella francese e degli Emirati nel richiedere un incontro di emergenza al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite .
Ma non solo: il capo della diplomazia cinese Qin Gang ha preso il telefono e chiamato il 17 aprile i suoi omologhi israeliano e palestinese, Eli Cohen e Riad Malki. “La Cina è preoccupata per le attuali tensioni tra Palestina e Israele. Il compito urgente è gestire la situazione per evitare che i conflitti si aggravino o addirittura vadano fuori controllo”, ha insistito il ministro degli Esteri cinese.
La Cina ha ribadito l’importanza di riprendere i colloqui di pace e attuare una “soluzione a due Stati”. In un contesto di crescenti tensioni a Gerusalemme, Pechino ha anche sostenuto il 3 gennaio l’iniziativa degli Emirati Arabi Uniti di convocare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sullo status del complesso della Moschea d’Oro……
.…..Ma, tanto per cominciare, “Il presidente cinese XI JINPING ha ribadito mercoledì al leader palestinese Mahmud Abbas il suo appello affinché uno stato di Palestina diventi un “membro a pieno titolo” delle Nazioni Unite”, hanno riferito i media statali.
“La via d’uscita fondamentale dalla questione palestinese risiede nella creazione di uno Stato palestinese indipendente”, ha affermato.
Xi ha detto ad Abbas durante una cerimonia di benvenuto presso la Grande Sala del Popolo che la Cina è “pronta a rafforzare il coordinamento e la cooperazione con la parte palestinese”.
“Oggi annunceremo congiuntamente l’istituzione di un partenariato strategico Cina-Palestina, che rappresenterà un’importante pietra miliare nella storia delle relazioni bilaterali”.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha definito il leader palestinese di lunga data Abbas un “vecchio e buon amico del popolo cinese” durante un regolare briefing con i media la scorsa settimana.
Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha detto ai suoi omologhi israeliani e palestinesi ad aprile che il suo paese era disposto ad aiutare i negoziati di pace, ha riferito Xinhua.
E Qin ha detto al ministro degli esteri palestinese Riyad Al-Maliki che Pechino sostiene la ripresa dei colloqui il prima possibile, secondo l’agenzia di stampa statale.
Palesemente, Pechino sta rafforzando i suoi legami in Medio Oriente, sfidando l’influenza degli Stati Uniti, sforzi che hanno suscitato, è il minimo che si possa dire, “ disagio” a Washington……
https://www.maurizioblondet.it/e-xi-prova-a-mediare-fra-sion-e-la-palestina/
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Insomma XI JINPING vuole apparire come un GRAN PACIFICATORE mondiale…… buona fortuna al mondo!
https://www.stilumcuriae.com/card-burke-prego-ogni-giorno-perche-il-sinodo-non-si-faccia
Beh, direi che no ha tutti i torti… Saluti.
Massimiliano
Anche il New York Times è costretto ad ammettere il fallimento della cosiddetta “controffensiva” di Zelensky. Sono rimasti sostanzialmente soli i media italiani ed europei a parlare degli immaginari “successi” dei nazisti di Kiev.
Basta leggere Blondet e Sacchetti per capire che la fantomatica controffensiva ucraina è stata un disastro
Stefano Pozza
La “guerra” più ridicola che si sia mai vista
Per tornare a Berlusconi. Nessun capo o ex capo di stato occidentale è andato ai funerali. Silenzio nei comunicati esteri. E tutto non per le politiche interne (per me negative) che ha fatto ma perché rimasto fino all’ultimo “amico” di V.P. A confronto di chi ci sta portando alla 3 guerra mondiale resterà un gigante della storia italiana.
Mi sembra Orban ci fosse.
Ieri a sorpresa una visita importante a Palazzo Chigi.
GLI AVVERTIMENTI DI MUSK A MELONI, I RISCHI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA RICETTA CONTRO LA DENATALITÀ: «DOVETE FARE BAMBINI!»
15 Giugno 2023
Il patron di Tesla ha incontrato il vice premier Antonio Tajani e la premier a palazzo Chigi, alla quale ha ripetuto le sue due più grandi preoccupazioni per l’Italia.
Su un punto Elon Musk e la premier Giorgia Meloni devono essersi trovati di sicuro d’accordo ed è ormai un chiodo fisso del patron di Tesla quando si parla di Italia. Dopo il faccia a faccia a palazzo Chigi, Musk al Tg1 ha ripetuto l’appello già lanciato di recente contro quella che secondo lui è un emergenza di denatalità per l’Italia: «Dovete fare bambini. Fate bambini!» dice il miliardario americano. Commentando l’incontro con Meloni, Musk dice di aver avuto «un’ottima conversazione con la premier, mi è sembrata avere molto a cuore l’Italia e il suo futuro, ci tiene decisamente».
Nel faccia a faccia a palazzo Chigi, Musk dice di aver parlato di DUE PUNTI secondo lui fondamentali che il governo italiano dovrebbe tenere in considerazione, suggerendo anche la sua ricetta economica: «Ho sollevato due preoccupazioni fondamentali.
PRIMO LA DENATALITÀ. In Italia ogni anno muore quasi il doppio delle persone che nascono. Ho consigliato altri sgravi fiscali per chi fa figli, o comunque misure per rendere la natalità una scelta più sostenibile».
IL SECONDO PUNTO riguarda «i rischi dell’intelligenza artificiale, di quella talmente potente da poterci sottomettere in futuro».
IN EUROPA TROPPE REGOLE
Sul tema degli investimenti in Europa, dopo che Antonio Tajani gli aveva indicato l’Italia come «il miglior paese in cui investire», Musk ha detto che l’Ue è «come il gigante Gulliver, legato a terra da troppi legacci e lacciuoli. C’è stato un accumularsi eccessivo di regole e leggi. Una volta che queste vengono create divengono immortali. Ma gli esseri umani non sono immortali. È una questione logica, non ideologica – ha aggiunto – dovrebbe nascere una commissione per cancellare periodicamente norme e regole, e non solo per crearle. È essenziale, o tutto finirà per diventare illegale in Europa».
https://www.open.online/2023/06/15/elon-musk-giorgia-meloni-denatalita-italia-rischi-ai/
https://www.agenzianova.com/news/il-vaticano-sta-discutendo-la-visita-di-papa-francesco-a-mosca/amp/
Il Vaticano sta discutendo con la delegazione della Chiesa ortodossa russa la possibilità di organizzare la visita di papa Francesco a Mosca. Lo ha detto all’agenzia di stampa “Ria Novosti” Leonid Sevastjanov, presidente dell’Unione mondiale dei Vecchi credenti (Arc), che mantiene la corrispondenza con papa Francesco.
Si discute della visita del Papa a Mosca. Ciò contribuirà a prevenire il divieto della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca”, ha affermato Sevastjanov. Papa Francesco, come ha osservato Sevastjanov, accoglie con favore la partecipazione dei Paesi africani al processo negoziale tra Ucraina e Russia, prega per il successo dei negoziati e ritiene importante ricordare a tutte le parti coinvolte che i negoziati sono “l’unica e incontrastata opportunità per risolvere il conflitto”.
https://comedonchisciotte.org/vladimir-zelensky-eroe-della-russia/
VLADIMIR ZELENSKY, EROE DELLA RUSSIADmitry Orlov
cluborlov.wordpress.com
{Durante il suo incarico di presidente (di ciò che resta) dell’Ucraina, Zelensky ha distrutto l’Ucraina, ma ha realizzato molte cose grandiose… per la Russia. Ecco i suoi principali risultati, in ordine sparso:
– Dopo essere stato eletto con la promessa di porre fine alle ostilità ha immediatamente proceduto all’inasprimento del conflitto nell’est del Paese, compromettendo totalmente ciò che restava della democrazia ucraina. Ha ulteriormente demolito lo spirito civico ucraino vietando tutti i media pubblici ad eccezione di un canale governativo, mettendo al bando tutta l’opposizione e tutte le fonti di notizie russe e, di fatto, instaurando una dittatura totalitaria.
– Ha bombardato senza sosta i civili delle regioni ora russe di Donetsk e Lugansk e poi, nella primavera del 2022, minacciandoli di un assalto genocida, ha fornito alla Russia un motivo inconfutabile per avviare l’Operazione Militare Speciale: salvare vite civili. Così facendo, ha contribuito ad espandere il territorio russo tramite l’annessione di quattro preziosissime province (Donetsk, Lugansk, Zaporozhye e Kherson) e ha posto le basi per l’eventuale aggiunta, tra le altre, delle regioni di Nikolaev, Odessa, Kharkov e Kiev.
– Ha sperperato 150 miliardi di dollari in aiuti stranieri (molti dei quali con il semplice espediente di rubarli), ha distrutto un’enorme quantità di attrezzature militari e munizioni senza ottenere nulla, e ha mandato alla morte 350 mila soldati ucraini (molti dei quali criminali di guerra nazisti), con un numero forse doppio di feriti.
– Ha ridotto la popolazione del suo Paese di quasi la metà: una parte di essa si è trasferita in Russia, ha ottenuto la cittadinanza russa e si è integrata produttivamente nella popolazione russa, mentre il resto è andato nell’Unione Europea, diventando un grosso peso per i bilanci sociali dei Paesi dell’UE.
– Ha ordinato alle truppe ucraine di bombardare scuole, asili, ospedali e abitazioni civili in regioni russe universalmente riconosciute, come Belgorod, ha lanciato attacchi con i droni direttamente sul Cremlino, ha dichiarato che il suo governo è un’organizzazione terroristica, precludendosi ogni possibilità di indurre la Russia a negoziare una pace che non sia interamente alle condizioni del Kremlino.
– Ha dimostrato la superiorità delle armi e delle tecniche militari russe rispetto a quelle della NATO, recentemente con la distruzione da parte della Russia di una delle batterie di missili Patriot fornite dagli Stati Uniti. Quasi tutti gli equipaggiamenti che l’Occidente è stato in grado di fornire agli ucraini si sono dimostrati inferiori alle controparti russe.
– Ha dato all’esercito russo ampie opportunità di perfezionare le proprie capacità di sconfiggere le forze della NATO, con la sperimentazione di nuove tecniche belliche di sorveglianza del campo di battaglia con i droni e i satelliti geostazionari. Ciò sarà senza dubbio molto utile sia per contrastare la NATO sia per incrementare le future vendite di armi alle nazioni non occidentali che desidereranno liberarsi dall’oppressione e dall’ingerenza occidentale.
– Ha venduto alcune delle armi ricevute dagli Stati Uniti ai cartelli della droga messicani, lasciando ai funzionari statunitensi l’unica scelta di chiudere gli occhi e fingere che ciò non sia accaduto. Forse saranno costretti a voltarsi dall’altra parte quando i cartelli utilizzeranno queste armi per conquistare un numero sempre maggiore di città e paesi statunitensi.
– Ha ospitato molti funzionari occidentali di alto rango, ai quali, in occasione della loro visita a Kiev, ha presentato sontuosi regali, come valigie di denaro riciclato in ringraziamento per gli aiuti esteri ricevuti, denaro che questi funzionari hanno poi portato a casa nel bagaglio diplomatico, esponendosi così a futuri ricatti.
– Ha dato l’esempio ad altri ebrei russi la cui sfortuna li aveva fatti finire in Ucraina piuttosto che in Russia, reinsediando i propri genitori in un quartiere elegante di Israele. Ma ha tenuto la moglie al suo fianco, e anche lei ha fatto un buon lavoro per demoralizzare la popolazione ucraina, quando, in uno shopping sfrenato in giro per l’Europa, ha sperperato più denaro di quanto la maggior parte degli ucraini potrebbe vedere in diverse vite, il tutto pagato dai contribuenti statunitensi. [La moglie] ha anche lavorato duramente per turlupinare i funzionari occidentali, facendo loro credere e spacciando per vere storie ridicole, come quella secondo cui le truppe russe avrebbero ricevuto compresse di Viagra per poter meglio violentare le donne ucraine.
– Zelensky è talvolta incauto; ad esempio, è stato sorpreso a nominare agenti del Servizio di Sicurezza Federale russo (ex KGB) in posti sensibili all’interno dell’establishment della difesa ucraina, anche se non è chiaro se ciò che resta della magistratura ucraina sarà in grado di perseguirlo.
– Uno dei suoi maggiori successi è stato quello di mettere gli Stati Uniti e la NATO in uno zugzwang. Si tratta di un termine scacchistico che indica una situazione in cui un giocatore può scegliere tra diverse mosse, che portano tutte alla sconfitta. Gli Stati Uniti e la NATO possono continuare a sostenere l’Ucraina, oppure possono smettere di sostenerla; in ogni caso, perderanno.
– Il suo più grande successo forse è stato quello di aiutare la Russia ad allontanarsi dai suoi vicini ostili in Occidente e a dirigersi verso Paesi amici in Asia, Medio Oriente, Africa e America Latina, tagliando i suoi legami economici, finanziari e culturali con l’Occidente e liberandosi dalle influenze occidentali. Il suo incrollabile sostegno ai nazisti ucraini, i cui emblemi, insegne e slogan ricalcano la Germania nazista e i cui eroi sono collaboratori dei nazisti, unito all’abbondante sostegno ricevuto dall’Occidente, i cui leader hanno scelto di chiudere un occhio sulle loro tendenze fasciste, ha cementato nella mente dei russi la visione dell’Occidente come nemico esistenziale: un’entità fascista e razzista determinata a distruggere la Russia, ma troppo debole e vigliacca per fare il lavoro da sola.
Tutto ciò pone una domanda: di chi è al servizio Vladimir Zelensky?
La risposta sembra ovvia: Vladimir Zelensky è al servizio della Russia. Questo è del tutto logico, dal momento che egli è, di fatto, russo. Più precisamente, è un ebreo russo, ma gli ebrei russi, come tutti gli altri gruppi etnici russi, sono prima russi e poi ebrei. La sua lingua madre è il russo e ha imparato l’ucraino (oltre all’inglese) solo dopo essere diventato Presidente, come parte della sua formazione professionale.}
L’Anticristo. Chi nella Chiesa teme l’esorcismo integrale di Leone XIII? : STILUM CURIAE (marcotosatti.com)
Perché questa paura della versione originale dell’Esorcismo di Leone XIII?
di fra Giovanni Maria
Le trovate fatte durante questa esegesi sull’anticristo hanno sorpreso anche l’autore di questo lavoro. Per molti sarà difficile accettare ciò che leggono benché si tratti soltanto di mettere insieme dei pezzi della Bibbia, come si fa nel Puzzle. Intanto serve a tutti sapere ciò che il Signore ha rivelato “per mezzo del suo angelo” [i] per essere preparati all’ultima battaglia, come al malato serve la medicina per la guarigione, anche se è amara. Senza il ricorso ad una traduzione letterale alla Vulgata, la versione ufficiale della Bibbia fino al Vaticano II, questa indagine sarebbe rimasta senza esito.
San Paolo nella seconda lettera ai Tessalonicesi parla della manifestazione ossia della rivelazione del “figlio della perdizione” [ii]. Questa rivelazione dipende dalla previa rimozione del “katechon”, la cui semplice presenza funge come impedimento efficace per ritardare la sua apparizione. ‘E importante sapere che secondo S. Ireneo, e non solo, “l’empio” di San Paolo si identifica con “l’anticristo” di San Giovanni apostolo e evangelista. [iii] Quindi, una volta rimosso questo impedimento e rivelato l’empio, “il mistero dell’iniquità che già è in atto” [iv] sarà distrutto da Gesù e definitivamente eradicato dalla storia “con il soffio della Sua bocca”, “annientato con lo splendore della Sua venuta.”[v]
Papa Leone XIII nella redazione originale dell’”Esorcismo contro gli angeli apostatici” ha evocato uno scenario veramente terrificante [vi], dove si può intuire che il “katechon” da togliere di mezzo sarà il Santo Padre, il successore di san Pietro. Nell’edizione del rituale romanum dei tempi di Pio XI l’esorcismo già era stato inspiegabilmente abbreviato, mancando anche questo passaggio di testo sconcertante [vii]. Ognuno si può fare la sua propria opinione. In conseguenza ad una visione storicamente confermata [viii] Leone XIII ha identificato la Santa Sede di Roma con il luogo dove “hanno posto il trono della loro abominazione ed empietà” [ix]. Le parole “abominazione e empietà” nei santi vangeli e nel linguaggio di san Paolo sono luoghi comuni per nominare l’anticristo a venire. [x] Riferendosi chiaramente “all’empio” nel secondo capitolo della Seconda Lettera di san Paolo ai Tessalonicesi, Papa Leone XIII con l’assistenza dello Spirito Santo fa un’esegesi dove identifica “il pastore ad essere colpito” con il successore di san Pietro. Egli, parlando della dispersione del gregge, indica la situazione storica a venire: il popolo di Dio, i fedeli cattolici saranno messi in confusione, si disperderanno in ogni direzione per la mancanza del vero pastore e la presenza del pastore idolo [xi]. Questi si impadronirà del Vaticano, della “Sede del beatissimo Pietro e della Cattedra della Verità”, e farà “abolire il sacrificio quotidiano” [xii], il secondo atto che indica l’inizio della grande tribolazione. [xiii]
Sorprende in questo contesto la testimonianza resa dall’abate Pecchenino, come riportata da “La Civiltà Cattolica” del 1930 [xiv], dove egli racconta che durante la sua visione “Leone XIII aveva lo sguardo fisso, senza battito di ciglia ma esprimendo un sentimento di terrore e di meraviglia, il suo volto cambiava colore ed espressione”. Per coincidenza questo atteggiamento corrisponde a quello di san Giovanni nel Apocalisse quando vide “quella donna ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù”; si dice che egli fu “preso da grande stupore.” [xv] Anche il nostro stupore sarà grande!
Cosa farà scattare la manifestazione dell’anticristo?
Dice san Paolo: “La venuta dell’empio avverrà con un’operazione di Satana [xvi], con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri.” [xvii] La traduzione operazione di Satana fatta secondo la Vulgata mette in evidenza che san Paolo vuole esprimere un’azione malefica del tutto straordinaria, un miracolo tremendo che farà stupire il mondo intero. Usando l’espressione venuta dell’empio, egli sta puntando in modo speciale sul momento dell’arrivo, non tanto sulla durata della presenza dell’anticristo nel mondo.
Tutto questo scenario lo troviamo descritto nel c.13 dell’Apocalisse dove dice: “Una delle sue teste (della bestia del mare) sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita. Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia.” [xviii]
Come si spiega questa frase? In Ap17,9 [xix] la testa significa anche un re, una persona umana. Allora il settimo re [xx], l’ultimo anticristo che viene [xxi], sarà colpito a morte, e in parodia alla risurrezione di Cristo risorgerà, perché la sua piaga mortale sarà guarita.
Questa sarà una terrificante sorpresa mondiale, un accadimento stratosferico che corrisponde perfettamente all’operazione di Satana descritta nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi. Questo falso miracolo farà che “la terra intera, presa d’ammirazione, andrà dietro alla bestia”. Contemplando semplicemente i testi della Sacra Scrittura, riceviamo la risposta perfetta, che l’arrivo dell’anticristo consisterà nella messa in scena di una finta risurrezione davanti al pubblico del mondo intero.
Il mistero di iniquità: una finta risurrezione
Adesso ci riferiamo al c.17 dell’Apocalisse: “La bestia, che era e non è più, salirà dall’abisso [xxii]; è l’ottavo re e anche uno dei sette, ma va verso la rovina.” [xxiii] Qui si parla del giallo del segreto ben velato che rivela la vera natura dell’anticristo. ‘E descritto anche nel libro di Daniele [xxiv], ma ci limitiamo al capitolo 13 dell’Apocalisse.
Forse conviene inserire una spiegazione del concetto “bestia” usato nell’Apocalisse. Questo viene dal libro di Daniele [xxv] ed è usato da S. Giovanni per descrivere la realtà demoniaca presente in tutta la storia del mondo; è l’organizzazione dell’inferno sulla terra come tale, da lui chiamata anche “sinagoga di Satana” [xxvi]. Ma il concetto contemporaneamente denomina le personalità storiche che incarnano di modo esemplare il male presente nelle diverse epoche. Bestia allo stesso tempo significa tutto l’insieme del male, come anche l’individuo che lo rappresenta. [xxvii]
Ritorniamo all’Apocalisse capitolo 17: si dice che il settimo e ultimo re/anticristo sarà sovrapposto da un ottavo re che appare di sorpresa, contrariamente alla narrazione anteriore delle sette teste. Ma da dove viene? Come già detto [xxviii], questo re misterioso salirà dall’abisso, verrà dall’inferno, dal luogo degli angeli caduti e degli uomini condannati!! Che questi sia anche uno dei sette, vuol dire che è l’anticristo di un’epoca passata, un uomo condannato e non un angelo caduto.
Adesso abbiamo tutti i pezzi del Puzzle insieme e possiamo vedere l’immagine completa: quella finta risurrezione che sarà lo scatto per un delirio mondiale mai visto nella storia, quell’operazione di Satana accennata sarà l’opera del re invisibile, dell’ottavo re. Egli non sarà una persona umana di anima e corpo, ma un demonio che sale dall’inferno. Ecco il segreto ben nascosto, ecco il mistero dell’iniquità di cui parla san Paolo. Non ci stupiamo adesso anche noi come si erano stupiti e meravigliati S. Giovanni Apostolo e Papa Leone XIII? Questo non ci fa gelare il sangue, quando consideriamo che questo doppio anticristo, come Leone XIII fa capire nella versione originale del suo esorcismo, apparirà come uno che usurpa il trono di san Pietro?
La bestia dalla terra con due corna simili all’Agnello
Per concludere la descrizione dell’anticristo che ha due corna andiamo al capitolo 13 dell’Apocalisse. Si legge: “E vidi salire dalla terra un’altra bestia che aveva due corna, simili all’Agnello, ma parlava come un drago.” [xxix] Questo è l’ultimo pezzo del Puzzle. Chi già può vedere la soluzione? Allora, questa altra bestia già la conosciamo: è l’ottavo redel capitolo 17 che sale dall’abisso, che ha replicato il settimo re/anticristo, “ma va verso la rovina”.
Voglio fare un’altra considerazione: la seconda bestia con due corna che sale dalla terra in parte è contenuta nella prima bestia con sette corna che sale dal mare in quanto è la sua settima testa. Esiste di fatto solo un’unica bestia con sette teste. La seconda bestia però fu mostrata a san Giovanni in una visione particolare perché la settima testa, l’ultimo anticristo a venire, con grande sorpresa, non sorge dal mare del paganesimo come i sei predecessori, ma dalla terra ferma della Chiesa di Cristo: è vestita scandalosamente con il bianco dell’Agnello, imitando la Sua risurrezione per la subdola sostituzione del settimo re con l’ottavo re invisibile. Così il nome di questa seconda bestia a partire del capitolo 16 dell’Apocalisse di S. Giovanni giustamente è cambiato con il concetto “falso profeta” [xxx].
Se “le 10 corna .. sono 10 re” [xxxi], allora le due corna sono anche due re, le due persone descritte in Ap 17 come i rappresentanti della settima e ultima epoca satanica della storia. La descrizione contraddittoria della seconda bestia/falso profeta, che unisce l’innocenza dell‘agnello con l’astuzia del dragone, rimanda alla straordinaria opera d’inganno profetizzata da S. Paolo [xxxii], ma anche alle due entità, umana e demoniaca, che si nasconderanno dietro la sua apparenza fisica.
Il fatto che le due corna sono simili a un agnello, ossia simili all’Agnello – perché la Vulgata usa il maiuscolo – dimostra quell’aspetto scandaloso già accennato che il falso profeta nella sua apparenza imiterà le sembianze del Cristo Risorto vestito con la tunica bianca, ossia del Suo Vicario sulla terra. La traduzione della CEI [xxxiii] è sotterranea e fuorviante, perché suggerisce irresponsabilmente un paragone con un agnello nel senso biologico.
“Il numero della Bestia è il numero di un uomo”
Alla fine del capitolo 13 leggiamo ancora: “Nessuno potrà comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.” [xxxiv] E dopo: “Il numero della bestia è infatti il numero di un uomo, e il suo numero è seicentosessantasei”. [xxxv] Questo è un altra conferma che il settimo re/anticristo è un uomo, e con san Giovanni lo lasciamo all’intelligenza del lettore [xxxvi] di scoprire questa persona illustre.
Adesso ha più senso parlare dell’“animare l’immagine della bestia (versione Vulgata), in modo che quell’immagine perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non avessero adorato l’immagine della bestia.” [xxxvii] Quest’immagine è il corpo umano della finta risurrezione del settimo re, apparentemente ritornato in vita e parlando e comportandosi come un uomo, essendo però solo un cadavere animato dalla “bestia che sale dall’abisso”. [xxxviii] Come ha detto il Signore? “Dovunque sia il cadavere, lì si raduneranno gli avvoltoi.”[xxxix]
A nostra consolazione vogliamo alla fine ancora ripetere che “il Signore Gesù distruggerà questo empio con il soffio della Sua bocca e lo annienterà con lo splendore della Sua venuta.”
Tutto questo è molto interessante ma non sembra coincidere con la nostra epoca. Stiamo andando verso una guerra mondiale ma dell’A. inteso come persona singola, dei 10 regni ecc. ecc. non c’è manco l’ombra. Il mondo non è mai stato cosi’ tanto diviso in blocchi come oggi ed anche per questo per avere una religione unica per tutti siamo lontanissimi. Sarà per un’altra epoca.
“Stiamo andando verso una guerra mondiale ma dell’A. inteso come persona singola, dei 10 regni ecc. ecc. non c’è manco l’ombra. Il mondo non è mai stato cosi’ tanto diviso in blocchi come oggi ed anche per questo per avere una religione unica per tutti siamo lontanissimi. Sarà per un’altra epoca.”
Esattamente Grump, “Sarà per un’altra epoca”, perchè non esistono i 10 regni, nè tantomento la religione unica, o almeno il cattolicesimo che sia quasi ovunque diffuso in tutto il mondo, il quale ad oggi non lo è, perchè rappresenta solo un ottavo(1/8), della popolazione mondiale.
Nè esiste un individuo che sia un mago/stregone super potente, come mai visto nella storia umana, in grado di operare prodigi magici stupefacenti e senza eguali, perchè è ciò che si evince dallo stesso articolo di fra Giovanni Maria:
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COSA FARÀ SCATTARE LA MANIFESTAZIONE DELL’ANTICRISTO?
Dice san Paolo: “La venuta dell’empio avverrà con un’operazione di Satana [xvi], con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri.” [xvii] La traduzione operazione di Satana fatta secondo la Vulgata mette in evidenza che san Paolo vuole esprimere un’azione malefica del tutto straordinaria, un miracolo tremendo che farà stupire il mondo intero. Usando l’espressione venuta dell’empio, egli sta puntando in modo speciale sul momento dell’arrivo, non tanto sulla durata della presenza dell’anticristo nel mondo……
…..l’arrivo dell’anticristo consisterà nella messa in scena di una finta risurrezione davanti al pubblico del mondo intero…….
……Adesso abbiamo tutti i pezzi del Puzzle insieme e possiamo vedere l’immagine completa: quella finta risurrezione che sarà lo scatto per un delirio mondiale mai visto nella storia, quell’operazione di Satana accennata sarà l’opera del re invisibile, dell’ottavo re. Egli non sarà una persona umana di anima e corpo, ma un demonio che sale dall’inferno. Ecco il segreto ben nascosto, ecco il mistero dell’iniquità di cui parla san Paolo…..
Ancora una volta voi commentate una parte e tralasciate un altra e nessuno mi sa rispondere, ho sempre detto che le cose non sono chiare Perché ci sono elementi che si ripetono chi sa risponde a questo?? Non è questa parte nella nostra epoca???
Papa Leone XIII nella redazione originale dell’”Esorcismo contro gli angeli apostatici” ha evocato uno scenario veramente terrificante [vi], dove si può intuire che il “katechon” da togliere di mezzo sarà il Santo Padre, il successore di san Pietro. Nell’edizione del rituale romanum dei tempi di Pio XI l’esorcismo già era stato inspiegabilmente abbreviato, mancando anche questo passaggio di testo sconcertante [vii]. Ognuno si può fare la sua propria opinione. In conseguenza ad una visione storicamente confermata [viii] Leone XIII ha identificato la Santa Sede di Roma con il luogo dove “hanno posto il trono della loro abominazione ed empietà” [ix]. Le parole “abominazione e empietà” nei santi vangeli e nel linguaggio di san Paolo sono luoghi comuni per nominare l’anticristo a venire. [x] Riferendosi chiaramente “all’empio” nel secondo capitolo della Seconda Lettera di san Paolo ai Tessalonicesi, Papa Leone XIII con l’assistenza dello Spirito Santo fa un’esegesi dove identifica “il pastore ad essere colpito” con il successore di san Pietro. Egli, parlando della dispersione del gregge, indica la situazione storica a venire: il popolo di Dio, i fedeli cattolici saranno messi in confusione, si disperderanno in ogni direzione per la mancanza del vero pastore e la presenza del pastore idolo [xi]. Questi si impadronirà del Vaticano, della “Sede del beatissimo Pietro e della Cattedra della Verità”, e farà “abolire il sacrificio quotidiano” [xii], il secondo atto che indica l’inizio della grande tribolazione. [xiii]
Sorprende in questo contesto la testimonianza resa dall’abate Pecchenino, come riportata da “La Civiltà Cattolica” del 1930 [xiv], dove egli racconta che durante la sua visione “Leone XIII aveva lo sguardo fisso, senza battito di ciglia ma esprimendo un sentimento di terrore e di meraviglia, il suo volto cambiava colore ed espressione”. Per coincidenza questo atteggiamento corrisponde a quello di san Giovanni nel Apocalisse quando vide “quella donna ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù”; si dice che egli fu “preso da grande stupore.” [xv] Anche il nostro stupore sarà grande!
Il katekckon è Papà Benedetto e il gregge è stato disperso, la chiesa contraffarà la stiamo vivendo, l’abolizione del sacrificio quotidiano è molto prossimo questione di pochi anni , pertanto le cose si devono interpretare tutte e non la parte che sembra non coincidere con i tempi attuali, le cose non sono chiare,
Adesso stiamo vivendo un calvario della Chiesa, che al momento è incruento, e diventerà cruento quando saranno rivelati i segreti di Medjugorje.
Il Katekon non è Benedetto XVI, come non lo fù nenche Pio VII, che fù arrestato e incarcerato da Napoleone Bonaparte, togliendo di mezzo il suo avversario, il papa di allora (era l’anno 1809).
Il Katekon, non è semplicemente una persona, ma è l’istituzione stessa della Cattedra di San Pietro, ed il suo bene divino più prezioso, il Sacramento dei Sacramenti (SS. Eucarestia di N.S. Gesù Cristo), che deriva dalla successione apostolica, mai interrotta da 2000 anni, nonostate persecuzioni di ogni genere, scismi , apostasie ed eresie dilaganti, nel corso della storia ecclesiastica.
Quindi ribadisco, non sono questi i tempi, di tale stupefacente anticristo finale, anche se è vero quello che dici tu, “che le cose non sono tutte chiare”.
Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere…. Tutto si allinea e si predispone per il momento… I tempi sono questi. Non si va oltre questo decennio. Il mondo negli anni 30 non sarà più come lo conosciamo. Il fatto che qualcuno ancora pensi che il cattolicesimo diventi la religione praticata da tutti o quasi è sintomo di grande superficialità e di poca conoscenza. Il Kathecon è rimosso. Roma non contiene più l’avanzata delle forze anticristiche, ma le agevola dall’interno… Satana marcia dentro la Chiesa Cattolica se qualcuno non se ne fosse ancora accorto. Il resto, mi spiace, è fuffa. Saluti.
Massimiliano
“Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la Cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso.” Non serve il traduttore per comprendere questa affermazione. E chi la fa ha visto Cristo e Satana dialogare… Ed era lui in quel momente a occupare la sede del beato Pietro… Penso sia molto chiara, e non soggetta a interpretazioni varie. O no? Saluti.
Massimiliano
Chi vuole capire capisca
Remox Editor
Remox
17 giorni fa
Reply to mario mancusi
“Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso».”
Questa profezia si è compiuta: il pastore è stato colpito (Benedetto XVI) ed il gregge è in fase di dispersione.
Remox
17 giorni fa
Reply to eranuova
Il gregge oggi non viene disperso con la frusta, ma con caramelle e cioccolatini.
Mettersi al posto di Dio non vuol dire farsi adorare come un Dio, ma cambiare la legge come se si fosse Dio. Cambiare la dottrina di salvezza, ovvero il Vangelo, ovvero il magistero. E questo può farlo solo il “papa”.
Da un lato quindi abbiamo il falso pastore che disperde il gregge con grande misericordia dall’altro la “scienza”, il nuovo idolo feticcio che promette di salvare il mondo con i miracoli della tecnica.
mario mancusi
19 giorni fa
Reply to dott.G.I.
Dott.g.i. si e’ sempre detto che dopo il millennio di pace si avrà l’intervento diretto di >Satana e poi il giudizio finale e se questi non fosse altro che l’ anticristo di Melania posseduto direttamente da Satana, in tal caso la pace di 25 anni indicherebbe un tempo di pace lungo dove si avrebbero i 10 regni profetizzati con l’umanità tutta convertita al cattolicesimo e con un numero limitato di Ebrei non convertiti da cui nascerà l’Anticristo posseduto. In tal modo la nostra epoca si concluderebbe con un precursore Falso profeta che determinerebbe l’abolizione del sacrificio quotidiano, al termine del quale sia avrebbe il Grande Monarca e il Papa Santo , avvertimento – miracolo e castigo. Lo so che si è detto il contrario ma questa soluzione metterebbe d’accordo molte profezie recenti con quelle passate.
Rispondi
dott.G.I. Author
dott.G.I.
18 giorni fa
Reply to mario mancusi
Le profezie sono ancora oscure, quindi restano ipotesi. Molto incide, a mio parere, il tempo che passerà tra il Miracolo e il Castigo e quante conversioni si otterranno col Miracolo. Perciò, la profezia del Castigo fu data (e resta sempre) condizionale.
“Remox Editor
Remox
17 giorni fa
Reply to mario mancusi
“Laddove fu istituita la sede del beato Pietro e la cattedra della Verità, là hanno posto il trono della loro abominazione nell’empietà; in modo che colpito il pastore, il gregge possa essere disperso».”
Questa profezia si è compiuta: il pastore è stato colpito (Benedetto XVI) ed il gregge è in fase di dispersione.
Remox
17 giorni fa
Reply to eranuova
Il gregge oggi non viene disperso con la frusta, ma con caramelle e cioccolatini.
Mettersi al posto di Dio non vuol dire farsi adorare come un Dio, ma cambiare la legge come se si fosse Dio. Cambiare la dottrina di salvezza, ovvero il Vangelo, ovvero il magistero. E questo può farlo solo il “papa”.
Da un lato quindi abbiamo il falso pastore che disperde il gregge con grande misericordia dall’altro la “scienza”, il nuovo idolo feticcio che promette di salvare il mondo con i miracoli della tecnica.”
Ancora:
2.504 – Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace, trasmesso il 02/04/2005
Cari figli, inginocchiatevi in preghiera. La verità non è lontana da voi. Dall’albero più famoso del giardino (Giovanni Paolo II) uscirà una radice (Ratzinger) che si diffonderà nel mondo (elezione di Benedetto XVI). In un immenso campo ci sarà il gregge. I nemici del pastore lo disperderanno (il Re tolto dal Trono), ma per grazia del Signore ci sarà l’unione (l’arrivo dell’Uomo di Fede).
Il messaggio 2.504 del 02/04/2005, è stato trasmesso esattamente nel giorno della morte di San Giovanni Paolo II.
“I nemici del pastore lo disperderanno”, si riferisce a tutti i nemici, veri lupi travestiti da agnelli, che hanno agito e agiscono, sotto l’azione più potente che mai nella storia, dello “spirito dell’anticristo”, membri effettivi della “sinagoga di satana”.
Costoro agiscono con lo “spirito dell’anticristo”, ancora più potente nelle loro diaboliche macchinazioni, ma senza che esista ancora l’anticristo finale incarnato in una persona umana.
Agiscono in quanto membri tenebrosi della “sinagoga di satana”, ossia la massoneria internazionale e la massoneria ecclesiastica, presente ovunque nel mondo ai vertici di ogni potere umano.
Saremo duramente provati, per causa di questa maledetta setta, ma al piccolo gregge, rimasto fedele al Pastore Supremo delle pecore, Gesù Cristo promette la sua divina protezione:
” ti custodirò nell’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra.” (Ap 3,10).
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“ma per grazia del Signore ci sarà l’unione (l’arrivo dell’Uomo di Fede)”,
cioè l’unione di tutti i cristiani, e di altri che non erano cristiani, con l’arrivo dell’Uomo di Fede, cioè del Petrus Romanus.
Il falso profeta, pastore iniquo, il Pastore idolo è Papà Francesco o il suo successore, uno dei due farà l’abolizione del sacrificio quotidiano
è vero, siamo tutti nell’attesa di schiarirci le idee, ma tu sembra ti ostini a mettere il dito nella piaga, continuando a ritenere Francesco un pastore idolo: così non te ne esci più da questo mare di vaghezza confusionaria…
Se non è il Pastore idolo è sicuramente il peggiore Papà della storia, solo tu non lo vedi, Remox Dott.g.i. e tutti gli altri te lo hanno fatto capire ma niente, dura cervice, pertanto il problema non sono io …. Medita , medita bene )))
ti (vi) do un suggerimento: non trasformate il Dott. G.I. e Remox, anch’essi, in ‘idoli’: credo che neanche a loro faccia piacere…
Ok aspettiamo, tanto avremo sempre vedute diverse))
Sono considerazioni interessanti che trovano riscontro nei messaggi della Madonna ad Anguera.
“La traduzione operazione di Satana fatta secondo la Vulgata mette in evidenza che san Paolo vuole esprimere un’azione malefica del tutto straordinaria, un miracolo tremendo che farà stupire il mondo intero.”
2.532 – 05.06.2005
“UN UOMO APPARENTEMENTE BUONO, OSSIA L’ANTICRISTO, ACQUISTERÀ GRANDE POTERE SATANICO. L’AZIONE MALEFICA SI VERIFICHERÀ NELLA FESTA DI UN GRANDE SANTO, QUELLO CHE QUANDO VENNE CHIAMATO DA DIO CADDE DA CAVALLO E LA SUA VITA FU TRASFORMATA.”
“…..l’arrivo dell’anticristo consisterà nella messa in scena di una finta risurrezione davanti al pubblico del mondo intero…….”
2.942 – 12/01/2008
Cari figli, a causa di colui che ha bisogno di un miracolo, verranno grandi sofferenze per la Chiesa. Colui che si oppone a Cristo guadagnerà un alleato e insieme causeranno gravi conflitti nella Chiesa del mio Gesù.
Le due corna della bestia che sale dalla terra come “due re” oltre che come tradizionale simbolo sacerdotale offre altri spunti proprio in relazione ai personaggi descritti in Anguera.
Papa Francesco o il suo successore che muore, ma il suo corpo si rianima perché posseduto da uno spirito infernale??
Assolutamente no per me. Siamo nel tempo della scienza, i miracoli che stupiscono sono di altro tipo.
Le due corna della bestia che sale dalla terra come “due re” oltre che come tradizionale simbolo sacerdotale offre altri spunti proprio in relazione ai personaggi descritti in Anguera.
Remox intendi i due falsi ??? i due antipapi ?
Si mi ha fatto pensare a quello.
Molto probabile
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/chiesa-ribolle-prepariamoci-sinodo-scoppiettante-nodi-357668.htm
Ripeto siamo prossimi agli eventi più importanti per la Chiesa e per il mondo. Estote Parati! Saluti.
Massimiliano
Leone XIII
Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suæ; ut percusso Pastore, et gregem disperdere valeant.
Laddove fu istituita la Sede del beatissimo Pietro e la Cattedra della Verità come luce per le genti, lì hanno posto il trono dell’abominazione e della loro empietà; affinché, colpito il Pastore, possano disperdere anche il gregge.
Questo passaggio della preghiera a san Michele scritta da Papa Leone XIII è esattamente quello che scriveva profeticamente nel suo Diario la beata Elisabetta Canori Mora nel 1815:
“Il dì 21 ottobre 1815, nella santa Comunione ebbi notizia dell’enorme attentato che si macchina dai persecutori della cattolica religione; pensano questi di spiantarla propriamente dalle sue radici. Pensano questi miseri di erigere templi alle false divinità nel grembo della cattolica Chiesa, nella residenza del romano Pontefice, del Vicario di Cristo! Pensare di erigere templi alle false divinità! Oh empietà, oh ardire esecrando!”
Bisogna intendere che i nemici della Chiesa hanno posto il centro della loro opera nella città di Roma, proprio in Vaticano, erigendo logge massoniche “nella residenza del romano Pontefice”, dove i traditori anziché adorare Dio, adorano “false divinità”.
Viene detto in molti messaggi, tra cui a don Gobbi (5 agosto 1995):
“Vi ho anche svelato le subdole e diaboliche insidie tese a voi dalla massoneria, che è entrata all’interno della Chiesa ed ha posto il centro del suo potere là dove Gesù ha posto il centro ed il fondamento della sua unità. Non turbatevi, perché questo fa parte del mistero di iniquità, che la Chiesa conosce fino dalla sua nascita. Infatti anche nel Collegio Apostolico è entrato Satana, che ha spinto Giuda, uno dei dodici, a diventare il traditore. In questi vostri tempi, il mistero di iniquità si sta manifestando in tutta la sua terribile potenza.”
Alla Valtorta:
Ma “abominio della desolazione” non è forse appena fuori della sede di Pietro? Non spinge le sue onde fetide di vizio, concupiscenza, frode, idolatria del senso, delle ingiuste ricchezze, del potere predato e predatore, contro i gradini stessi della Cattedra di Pietro? E che volete di più?
Ma leggete con attenzione le parole di Giovanni e non chiedete di sapere oltre.
Dio non si schernisce e non si tenta, o figli. E voi l’avete tanto tentato e lo tentate continuamente. Nell’interno delle vostre anime, delle vostre menti, dei vostri corpi, nell’interno delle vostre case, nell’interno delle vostre istituzioni. Dappertutto lo tentate e lo schernite.
I miei angeli si velano la faccia per non vedere il vostro mercimonio con Satana e i suoi precursori. Ma Io lo vedo e dico: “Basta!”.
Se Gerusalemme fu punita dei suoi delitti, non lo sarà la seconda Gerusalemme che dopo 20 secoli di cristianesimo alza, sugli altari bugiardi, nuovi dèi imposti da padroni ancor più segnati del segno della Bestia di quel che non siate voi d’Italia, e crede di ingannare Cristo con un bugiardo ossequio alla sua Croce e alla sua Chiesa, eseguito solo per raffinata ipocrisia che cela, sotto il sorriso e l’inchino, la spada del sicario?
Sì. Compite pure l’ultimo delitto. Perseguitate Me nei miei Pontefici e nei miei fedeli veri. Ma fatelo apertamente e fatelo presto. Ugualmente presto Io provvederò.
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/1/manoscritto/4/22-luglio-1943
I “padroni” segnati del segno della Bestia sono i massoni; i “nuovi dei” imposti da questi padroni sono le false divinità che essi adorano (letteralmente) nelle logge (Moloch, Pachamama, ecc.). Per esempio, Moloch (idolo pagano cananeo che richiedeva il sacrificio di bambini) è la divinità che ancora oggi viene adorata dall’elite luciferina che vuole il nuovo ordine mondiale… e la sua statua è stata esposta al Colosseo, il luogo simbolo del sacrificio dei cristiani. Significa che si preparano ad offrire al loro dio nuove vittime di cristiani, perché l’adorazione di questi idoli infernali non è mai incruenta e avviene sempre con sacrifici reali, cruenti.
https://vocecontrocorrente.it/2019/11/08/moloch-al-colosseo-ed-e-polemica-divinita-luciferina-dove-furono-uccisi-molti-martiri-cristiani/
Secondo la Valtorta, Roma (“seconda Gerusalemme”) sarà punita da un popolo del settentrione, che verrà per devastare, e, finita la devastazione, verrà la desolazione decretata, e verranno meno le ostie e i sacrifici, e nel tempio sarà l’abominazione della desolazione: “E i sacrifici e le ostie verran meno non potendosi più aver libertà di culto, e temendo, in molti, d’esser presi per questo“.
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/84/su-lapocalisse-di-s-giovanni-apostolo-settembre-ottobre-1950-i-quaderno-parte-ii
Il processo finale verso l’abominio è già iniziato, ma i tempi non sono noti.
Guardate questo che già oggi accade in Germania in una chiesa evangelica: la loro “messa” e l’omelia recitata da un ologramma, un avatar virtuale. Un qualunque anticristo potrebbe facilmente farsi adorare contemporaneamente in tutte le chiese (anche cattoliche) con questo sistema: una statua (ologramma 3D) parlante (Apocalisse 13:15 “Le fu concesso di dare uno spirito all’immagine della bestia affinché l’immagine potesse parlare…“).
La messa è finita (in mano a ChatGPT)
https://www.youtube.com/watch?v=yGRstjzcJWs
Il problema di queste aberrazioni non è tanto il fatto che vengano proposte dai nemici di Cristo, ma è che esse vengano accettate pacificamente dalle persone (a dir poco insensate).
Oggi, in tempi di menzogna universale, quello che ci può salvare è solo l’amore della Verità. Altre cose, pur buone e sante, senza l’amore alla Verità, non bastano.
Mi viene in mente un fatto raccontato dal tedesco Albrecht Weber, scrittore e amico di Conchita.
Scrive Weber:
http://www.virgendegarabandal.com/visionprofetica.html
È una visione molto significativa, profetica.
Questa visione di Conchita è strettamente legata al secondo Messaggio dato a Garabandal:
“Molti Cardinali, Vescovi e Sacerdoti camminano sulla via della perdizione e trascinano con loro moltissime anime. All’Eucaristia si dà sempre meno importanza.”
Nella visione “una strada larga” è la strada larga verso la perdizione di cui parla il Vangelo:
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!” (Matteo 7, 13-14)
Molte persone, senza riflettere, vanno per la strada che porta alla perdizione, e non si rendono nemmeno conto.
Ingannati da falsi pastori e falsi profeti, li seguono in modo irragionevole e sono persone anche devote, pie, che addirittura recitano il santo Rosario. Sono “ingannati religiosamente”, probabilmente da quegli stessi cardinali, vescovi e sacerdoti che “trascinano con loro moltissime anime”; e se nessuno prega per queste persone, sono perdute.
Ecco, stiamo arrivando a tempi così terribili, dal punto di vista spirituale, che non basterà più nemmeno il santo Rosario. Oggi che l’inganno e la menzogna sono ovunque, quello che ci salva è solo l’amore alla Verità!
Veritas ante omnia.
Dott.g.I quest’informazione è importante
Secondo la Valtorta, Roma (“seconda Gerusalemme”) sarà punita da un popolo del settentrione, che verrà per devastare, e, finita la devastazione, verrà la desolazione decretata, e verranno meno le ostie e i sacrifici, e nel tempio sarà l’abominazione della desolazione: “E i sacrifici e le ostie verran meno non potendosi più aver libertà di culto, e temendo, in molti, d’esser presi per questo“.
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/84/su-lapocalisse-di-s-giovanni-apostolo-settembre-ottobre-1950-i-quaderno-parte-ii
In pratica finita la devastazione di un popolo del nord, evidentemente la Russia e quindi la terza guerra mondiale verrà l’abolizione del sacrificio quotidiano , quindi sarà dopo il miracolo , nel periodo in cui ci sarà Petrus Romano , altro indizio che ci fa capire che noi vivremo quest’abominio.
Inoltre se quest’abominio deve essere fatto dall’uomo iniquo , la collocazione di quest’ultimo subito dopo la guerra mondiale è simile alle apparizioni di Maracaibo , ora è solo da capire se questo personaggio è il falso profeta , un precursore , l’anticristo con la A maiuscola, dubbi che solo il tempo chiarirà, di ipotesi ne abbiamo fatte , … vedremo
Mario: In pratica finita la devastazione di un popolo del nord, evidentemente la Russia
Io: perché dovrebbe essere (necessariamente) la Russia? rispetto all’Italia la Russia non è situata a nord ma ad est (al massimo nord est)…
Ok , per te chi può essere ,? nord può essere generico per indicare che la devastazione verrà dal nord dell’Italia, da un popolo che comunque sta a nord
ho riletto quel passo e, verosimilmente il punto di riferimento non è l’Italia
Riporto:
Un altro profeta (dell’antico testamento) disse: “Quando il popolo del settentrione… Un gran tumulto dalle terre del settentrione… Ecco venire dal settentrione…”.
L’una e l’altra predizione sono tanto chiare che basta alzar gli occhi e saper vedere, e voler vedere, per capire…
Quindi, si fa riferimento ad Israele, perciò quel popolo può essere (anche) la Russia, ma, a giudicare che, oggi, la Russia, difende la morale e i principi cristiani, ho delle perplessità…
Saranno per caso gli svizzeri…? Oh, di questi tempi vallo a sapere…! Saluti.
Massimiliano
Il popolo del settentrione non può essere riferito ai tedeschi: il brano è del 1950 e la guerra era già terminata.
Il discorso usa un linguaggio biblico-profetico per indicare i segni della fine, in generale.
Commentando le sette Chiese dell’Apocalisse, biasima e condanna l’errore del razionalismo, “i nemici sottili che sgretolano l’edificio della fede, e conseguentemente raffreddano la carità, per voler dare una versione nuova ai misteri e prodigi di Dio“.
Infatti dice:
“E la carità che si raffredderà in troppi cuori sarà uno dei segni precursori della fine.
È detto. E verrà. Aprite gli occhi spirituali, per leggere le predizioni del Cielo! Se li aprirete, leggerete la verità, e vedrete quali sono i veri segni della fine, e come essa sia già in atto… Ma se ancor lungo sarà il cammino perché tutto sia compiuto, le cose che già avvengono vi dicono che già si è iniziato il processo finale.”
Dopo aver parlato del raffreddarsi della carità (a causa del razionalismo), usa gli altri segni biblici della fine, cioè il “popolo che verrà” per devastare e, durante il caos della devastazione, la cessazione del sacrificio “non potendosi più aver libertà di culto”…
“Già, pur non essendo ancora in atto la devastazione e la persecuzione, molti rinnegano la via già scelta, perché l’abominio si spande come perfida gramigna, e la carità si raffredda mentre sorgono i falsi profeti di cui parla il Cristo nel capo 24 di Matteo e Paolo nel c.II della II epistola ai Tessalonicesi.”
Dice che il processo finale è iniziato: “Quindi non è detto che sia domani. Ma … già si è iniziato il processo finale.”
Io credo che i segni della fine siano ciclici e si ripetano in forme ed epoche diverse. Per esempio, col sacco di Roma del 1527, scesero i lanzichenecchi dal nord (tedeschi) e misero a ferro e fuoco la città. E fu una fine per quell’epoca.
Certamente il brano valtortiano si riferisce ad un clima di guerra e di persecuzione della Chiesa ed esorta a leggere i segni della fine (della fine della nostra epoca). Le forme concrete, poi, con cui questa fine si realizzerà (il popolo che verrà, l’abominio, la tribolazione, ecc.), saranno precisate dai fatti.
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/84/su-lapocalisse-di-s-giovanni-apostolo-settembre-ottobre-1950-i-quaderno-parte-ii