IL CODICE DEI “SETTANTA”: PRESAGIO DI
UN NUOVO SCISMA?
“Del sangue nostro
Caorsini e Guaschi
s’apparecchian di bere: o buon principio,
a che vil fine convien che tu caschi!”
Corsi e ricorsi
storici possono aiutare a comprendere il tempo nel quale si vive e più ancora
possono diventare una traccia da seguire per comprendere cosa il grande
veggente provenzale volesse dirci.
Abbiamo esaminato tre
quartine riguardanti l’attuale pontificato o comunque l’attuale periodo della
Chiesa che hanno fra loro in comune la presenza di “numeri” che originariamente
ho attribuito alle tavole pittoriche del Vaticinia Nostradami.
Le quartine sono le
seguenti:
Dal Ramo III del 2000 “Crisi in
Europa”
674
La dechassee au regne tournera,Ses ennemis
trouuez des coniurez:Plus que
iamais son temps triomphera,Trois et
septante à mort trop asseurez.
674
La persona scacciata al regno tornerà,
Suoi nemici troveranno dei congiurati:
Più che giammai suo tempo trionferà,
Tre e settanta (73) a morte troppo assicurata.
Dal Ramo IV del 2000 “La
Chiesa degli Ultimi Tempi”
Pre 104 Decembre
Alegre point. douce fureur au
sacre,Enflez
trois quatre et au costé mourir:Voye
defaillir, n’estre à demy au sacre,Par sept et
trois, et par quinte courir.
Pre 104 Decembre
Nessuna
gioia, ma doccia furiosa al sacro.
Tre
decomposti, all’accostarsi del quarto morire.
Viaggio
fallito non resta che la metà del sacro:
Per la 73
e la 75 occorre andare.
115
Mars nous menasse par sa force bellique,Septante fois
fera le sang espandre:Auge et ruyne de l’EcclesiastiqueEt plus ceux
qui d’eux rien voudront entendre.
115
Marte ci minaccia con bellica forza
Settanta
volte farà spandere il sangue:
Auge
e rovina dell’Ecclesiastico
E più per
quelli che da essi non vorranno intendere nulla.
Vorrei soffermare l’attenzione
non tanto sul significato delle quartine, che già abbiamo avuto modo di
abbozzare, ma sul significato dei numeri in esse contenuti. L’idea di
attribuirli al Vaticinia Nostradami mi è venuta seguendo l’esempio del Ramotti
che così fece per il Presagio 104. Per analogia ho pensato che anche per le
altre due potesse valere la stessa interpretazione. Le tavole 73 e 75
richiamano infatti il passaggio di pontificato da Benedetto XVI a Francesco,
lasciando presagire gravi turbolenze ecclesiali.
73 monaco benedettino, rappresenta Benedetto XVI
Notare la somiglianza fra il monaco benedettino della Tavola 73 e il benedettino Pietro da Morrone, Celestino V
75 Francesco, pastorale in fiamme, il sei
Nelle quartine
dedicate ai papi del secondo Novecento i numeri avevano invece la funzione di
identificarli nella loro successione, nella durata del pontificato o anche nel
loro nome papale. Allo stesso modo in quelle del nuovo millennio abbiamo più
volte detto che il “tre” rappresenta il terzo papa da inizio secolo, ovvero
Francesco. In queste quartine sono presenti anche il “quattro”, il “cinque”, il
“sette” e il “settanta”, numero questo particolare, che compare due volte.
Il “quattro” lo abbiamo
messo in relazione con la durata del pontificato di Francesco. All’accostarsi
del quarto anno, il pontificato terminerà. Il “sette”, il “tre” e il “cinque”
sono stati invece usati per comporre il “73” e il “75”. Allo stesso modo il “settanta”
della 674 è stato usato per comporre il “73” mentre nella 115 rimane senza
spiegazione.
A questo punto è
logico pensare che, non scrivendo mai nulla a caso, Nostradamus volesse dare
qualche particolare indicazione. Che forse, sommandosi a quelle sul Vaticinia
Nostradami, può contribuire ad arricchire il quadro o a spiegar meglio il
significato delle tavole.
L’idea è venuta
proprio nel tentativo di comprendere il “settanta”.
Può esprimere una
durata temporale come 70 giorni o settimane o mesi o anni, può indicare il
numero di alcune quartine oppure può esprimere uno spazio di tempo.
Per quanto riguarda il
numero di quartine non nego che vi siano interessanti collegamenti, ma l’argomento
non è così attinente con le vicende di Chiesa. Rimane dunque la possibilità che
si debba considerare una specifica finestra temporale: “settanta volte farà il
sangue spandere”.
Dobbiamo considerare i
papi degli ultimi 70 anni? Oppure una lista di 70 pontefici? La risposta in
questi casi può giungere solo facendo delle prove. E quelle più significative
si trovano immaginando una lista di 70 papi.
Vi sono due possibili
liste dalle quali attingere: quella della successione dei legittimi pontefici e
quella della successione dei motti di San Malachia, alias Nostradamus. Fra le
due a me pare ovvio che sia la seconda quella da utilizzare, ma coincidenze
interessanti si trovano anche con la prima.
Cominciamo con questa.
Il punto di partenza
per individuare il periodo di tempo giusto è ovviamente il nostro poiché le
quartine sono ambientate nell’attualità o nel prossimo futuro. Il tempo dei due
papi, il 265mo e il 266mo vescovo di Roma. Retrocedendo di 70 pontefici
arriviamo al 195mo e al 196mo ovvero Clemente V e Giovanni XXII. Innanzitutto
possiamo vedere come con Clemente compaia il numero “cinque”. Un’altra
curiosità è che questo papa è stato eletto nel 1305 esattamente 700 anni prima
di Bendetto XVI, eletto nel 2005. Giovanni XXII, corrispondente di Francesco, è
stato invece eletto nel 1316.
Clemente V e Giovanni XXII
Clemente V è stato il
papa che ha trasferito il papato in Francia, in seguito alle convulsioni
romane, cominciando il periodo
Avignonese. E’ inoltre il papa che ha soppresso l’Ordine dei Cavalieri
Templari. Giovanni XXII fu invece uno dei papi più controversi: scomunicò l’imperatore,
diversi francescani, vide l’elezione di un antipapa e in più scivolò molto
vicino all’eresia. Emergono se vogliamo alcuni parallelismi con i temi
scottanti che riguardano l’attuale crisi della Chiesa: spostamento della sede
papale da Roma, forte opposizione del potere politico con persecuzione, tesi
sibillinamente eretiche, lotte con appartenenti all’ordine francescano (i
francescani dell’Immacolata), ribellioni interne alla Chiesa e finanche la
lotta con un Ordine cavalleresco (Ordine di Malta?).
La seconda lista è
forse ancora più interessante perché come sappiamo la successione dei papi e
degli antipapi dei primi 73 motti non è precisa e dunque il risultato che viene
fuori sottraendo il 70 al 111 (il motto di Benedetto XVI) e al 112 (dove si
trova la profezia estesa della Tribolazione della Chiesa) deve essere piuttosto
significativo, forse perché voluto e questo ci porta rispettivamente a papa
Gregorio XI e all’antipapa Clemente VII.
Gregorio XI e l’antipapa Clemente VII
Un altro Clemente
dunque, che questa volta porta il numero “sette”.
Gregorio XI è il papa
che riporterà la sede di Pietro a Roma soprattutto grazie all’indefessa opera
di Santa Caterina da Siena. Incredibilmente con la stessa sottrazione
riguardante Benedetto XVI abbiamo i papi che cominciano e concludono il periodo
Avignonese, quello dell’esilio. Una coincidenza che lascia pensare, soprattutto
in merito al volontario esilio del papa tedesco.
E ancora più
incredibilmente con la sottrazione riguardante Francesco abbiamo il papa che
per molti tratti ebbe un pontificato travagliato e denso di problemi, alcuni
dei quali causati dalle proprie posizioni, che molto ricordano l’inizio dell’attuale
e soprattutto abbiamo il primo antipapa del cosiddetto Scisma d’Occidente.
Clemente VII infatti era un cardinale di Ginevra, Roberto di Ginevra, grande
elettore di Urbano VI, che solamente 5 mesi dopo l’elezione del papa avvenuta
nel 1378, a Fondi, si fece eleggere papa egli stesso. Si sviluppò infatti una
fronda di cardinali fortemente ostile al legittimo papa che a causa del suo
pessimo carattere e delle sue decisioni autoritarie si alienò gran parte dei
sudditi (più di mezza Europa). Lo Scisma d’Occidente durò quarant’anni e
produsse notevoli danni.
Questo fa pensare a
quei messaggi della Madonna di Anguera che, in merito alla crisi di fede e al
tempo di confusione della Chiesa, ammoniscono a non dimenticare le lezioni del
passato e che sembrano far diretto riferimento proprio allo Scisma del 1378.
Abbiamo ben visto infatti che sia in quei messaggi che nello stesso Nostradamus
si parla di “cardinali pentiti” e di aperta ribellione.
Tornando alle quartine
abbiamo allora che dalle due liste si punta il dito contro la ribellione, lo
scisma, la lotta politica contro la Chiesa, l’esilio e infine il ritorno a
Roma. Insomma, i tratti principali di ciò che contraddistinguerà la
Tribolazione della Chiesa. E capiamo allora, senz’altro con più chiarezza, i
riferimenti grafici alle Tavole 73 e 75 con il demonio sulla spalla del monaco
benedettino, i dadi che mostrano il numero 6, il pastorale che prende fuoco.
Inoltre la presenza del “settanta” insieme al “tre” o quella del “sette” e del “cinque”
insieme al “tre” potrebbero essere proprio degli ulteriori riferimenti ai
Clemente V e VII in relazione al terzo papa del secolo, Francesco.
I presagi continuano
ad essere assai funesti.
“I presagi continuano ad essere assai funesti” sia per il papato che per il mondo: guerra generalizzata in ambito religioso e pure in quello politico.
Ci siamo? https://aurorasito.wordpress.com/author/sitoaurora/ Saker, Vineyard Saker, 4 dicembre 2014.
Vineyard Saker propone all’attenzione dei lettori quattro brani tratti dal testo del presidente Putin all’Assemblea Federale; ecco i passaggi chiave: 1) La Crimea è russa per sempre…. 2) La Russia non sarà mai una colonia europea….. 3) L’impero è un nemico mortale della Russia da molto prima della Crimea….. 4) La Russia non sarà vittima di prepotenze. Nessuno potrà mai avere la superiorità militare sulla Russia. Abbiamo un esercito moderno e pronto a combattere. Oggi è un esercito educato, ma formidabile. Abbiamo forza, volontà e coraggio nel proteggere la nostra libertà. Proteggeremo la diversità del mondo. ….
E mentre l’impero ha già utilizzato la maggior parte delle sue armi, i russi hanno appena iniziato le loro operazioni difensive. Sarà una lunga guerra e finirà solo quando uno dei due sostanzialmente crollerà.
Aggiunge Vineyard Saker: Il 1° marzo di quest’anno ho scritto un pezzo intitolato “Obama ha appena peggiorato di molto le cose in Ucraina, e la Russia è pronta alla guerra“. La Russia non ha voluto la guerra, le è stata imposta mentre non era pronta. Tuttavia, oggi Putin c’informa che la Russia si rifiuta di piegarsi ma che accetta la sfida e che la vincerà. P.Riesz_
Informo che il blogger citato da P. Riesz qui sopra: il russo residente in USA che utilizza lo pseudonimo the Saker gestisce un ottimo blog sempre ben informato e non partigiano per partito preso (pur di palesi simpatie russe), da poco anche in lingua italiana che trovate qui The Vineyard of the Saker
Se si desidera ascoltare una campana diversa da quella anglo-sassone ne consiglio la lettura.
C'e' anche il blog di Giulietto Chiesa che e' laico, a dispetto del nome.Ma questo forse e' gia' molto conosciuto.
Giulietto Chiesa è stato un esponente dell’intellighenzia comunista; ha vissuto la caduta del comunismo come un dramma; non ha fatto il voltagabbana come molti: è rimasto in trincea con pochi e bisogna dagli atto di palese rettitudine intellettuale. Tutt’altra cosa è a mio avviso The Saker; vive in Florida, è di origine russa e la sua famiglia era di dissidenti antisovietici; era un analista militare durante la guerra del Kosovo e a favore della guerra ma le sue esperienze durante quella guerra lo hanno cambiato radicalmente. Da anti-sovietico è diventato pro-Putin senza per questo risparmiargli critiche. Ha riscoperto il cristianesimo ortodosso che interpreta come l’anima russa sa fare e come russo coniuga realismo e pessimismo sì da renderlo un solido idealista. Il suo blog ha avuto successo ed è redatto in numerose lingue. Ottime le informazioni sul Donbass non solo sul piano militare ma anche sul piano sociale e politico con la descrizione delle nascita di un nuovo sentire veicolato dal cristianesimo ortodosso e dal socialismo. Sulla stessa scia è nato anche in Italia questo nuovo modo di fare giornalismo; ad es. il sito: http://voltideldonbass.wordpress.com/
P.Riesz
Remox,
approposito di scisma
Ratzinger torna a fare il Papa
Il Pontefice emerito rompe il silenzio e frena sull'apertura ai divorziati: "Nessuna polemica con Bergoglio". Ma Francesco insiste sulla sua linea
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ratzinger-torna-fare-papa-1073628.html
ASTRO
Figurati Astro i media vanno a nozze con i presunti disaccordi fra i papi ma secondo me la realtà è diversa. Da buon tedesco Benedetto XVI manda un messaggio alla sua Germania che come sempre è in prima linea quando bisogna causar prblemi.
Kasper, Lehman, Marx e compagnia sono i probabili destinatari dell'intervista.