IL PRINCIPE DEI CREDENTI

scritto da Remox
07 · Lug · 2014

IL PRINCIPE DEI
CREDENTI

 Still from Video showing ISIS chief Baghdadi in first video sermon, 4 July

“I vostri fratelli mujaheddin sono stati premiati da Dio con la
vittoria, ed Egli gli ha permesso di assumere il potere dopo lunghi anni di
jihad, di pazienza, e di combattimenti contro i Suoi nemici.

Egli ha concesso loro il successo e ha permesso loro di raggiungere il
loro obiettivo, per poi dichiarare il Califfato e l’inaugurazione del tempo
dell’Imam. Questo è il dovere dei musulmani, che è stato perso per secoli e che
è stato trascurato da molti musulmani.

I musulmani che hanno trascurato questo dovere sono peccatori, e
dovrebbero cercare il perdono. Sono stato incaricato di questo grande peso e di
questa grande responsabilità. E ‘una grande responsabilità e sono stato scelto
per guidarvi nonostante io non sia il migliore tra voi. Se mi vedrete seguire
la verità, aiutatemi, e se mi vedrete seguire la falsità, consigliatemi e
indicatemi la strada  giusta.

Obbeditemi finché obbedisco a Dio, e se disubbidisco a Lui, non
obbeditemi.

Non vi sto promettendo come re e governanti fanno ai loro seguaci il
benessere, la sicurezza e la prosperità, ma vi sto promettendo quello che Dio
Onnipotente ha promesso ai suoi credenti.”

Con queste parole si è presentato per la prima volta al mondo, in un video
sapientemente registrato, il “Principe dei Credenti”, Ibrahim Abu Bakr al
Baghdadi. E’ accaduto poco dopo che nell’ultimo articolo ci interrogavamo sull’aspetto
del califfo. Emerge fortemente un tratto hollywoodiano che ci fa pensare che si
è alla disperata ricerca di un nuovo nemico da odiare.

“E’ lui che attendiamo o dobbiamo aspettarne un altro?”

E’ difficile rispondere a questa domanda, solo il tempo potrò farlo.
Sarà importante verificare le affermazioni del governo iraqeno che danno il
leader dell’ISIS ferito durante un bombardamento e rifugiato in Siria per cure
mediche. Circostanza ovviamente smentita dai seguaci di al Baghdadi. Qualora il
ferimento venisse confermato si potrebbe addirittura ipotizzare che sia lui il protagonista
del verso del Presagio 113 di Agosto del Ramo III del 2000 “Il Grande ferito, i
più colpiti da morte al fianco”.

Le parole del leader dell’ISIS sono come le parole di un  profeta. Come profetizzato ad Anguera gli
uomini del terrore, capeggiati da colui che ha l’apparenza di un profeta,
porteranno sofferenza e dolore al nido dell’aquila e al Paese del Salvatore
.

Cari
figli, l’umanità cammina verso l’abisso dell’autodistruzione che gli uomini
hanno preparato con le proprie mani. Gli uomini dalla grande barba saranno
traditi e la grande furia si solleverà contro molte nazioni. Colui che diffonde
il terrore sarà preso e la madre delle nazioni terribili sarà colpita.

In quest’ultimo
messaggio del 2005 alcuni commentatori hanno visto la figura di Osama bin
Laden, ucciso dagli americani. Ma a leggerlo meglio sembra una profezia ancora
tutta da verificarsi.

Eileen George lo
descrive come giovane, capelli e baffi neri, veste una lunga tunica e porta un
turbante. A parte la barba, che normalmente i religiosi musulmani portano, la
descrizione sembra calzare in quanto al Baghdadi, a differenza di bin Laden, è
piuttosto giovane (43 anni).

Se questo è il caso
allora andrebbero rilette meglio anche alcune quartine del Ramo XIX del ‘900
sul risveglio dell’Islam per apprezzarne l’orizzonte profetico. Se infatti il
tema centrale è la Rivoluzione Islamica in Iran con l’ascesa di Khomeini, gli
eventi narrati spaziano come è giusto che sia in quanto il nostro tempo è
figlio anche dei fatti accaduti oltre trent’anni fa.

Dal Ramo XIX del ‘900 “Il
Risveglio Islamico”

Dal Preambolo

361

La grande bande & secte crucigere,

Se dressera en Mesopotamie:

Du proche fleuue compagnie legere,

Que telle loy tiendra pour ennemie.

361

La
grande banda e la setta crucigera,

Si
drizzerà in Mesopotamia:

Del
fiume accanto compagna non sarà rivoluzione

Che
tale legge considera nemica infamia.

Banda è un termine che
viene usato per indicare truppe non regolari, terroristi, mercenari. In
Mesopotamia giungeranno i tempi in cui Mezzaluna e Croce torneranno a
guerreggiare cominciando con la prima Guerra del Golfo. I due fiumi
mesopotamici simboleggiano le due fazioni islamiche rivali, quella sunnita e
quella sciita che si affronteranno duramente prima con la guerra Iraq-Iran e
poi ai giorni nostri nell’Era del Terrore.

870

Il entrera vilain meschant, infame

Tyrannisant la Mesopotamie

Tous amis fait d’adulterine dame,

Terre horrible noir de phisonomie.

870

Egli
entrerà villan malvagio e infame

Mettendo
in tirannia la Mesopotamia

Fatti
tutti amici d’adulterina Dama

Orribile
terra, nera di fisionomia.

Per accordarsi con il
tema del Ramo il Ramotti ipotizzò che al primo verso si volesse indicare
Khomeini, che appunto si vestiva di nero. Ma forse colui che tiranneggerà la
Mesopotamia è apparso solo ora, con il nero colore dello Stato Islamico, nuova adulterina
entità mediorientale.

Infine
come dicevamo in <<
IL “RE DAL TURBANTE BIANCO”, IL “PRINCIPE ARABO” E IL “PROFETA DEL TERRORE”>>
è probabile che con il turbante bianco si voglia indicare l’Iran e con il principe
arabo il novello “principe dei credenti”.

Attenzione al terzo verso: l’adulterina Dama è Venere, la dea dell’amore, che tradì il marito, commettendo adulterio, con Marte. Venere è il nome con il quale venne importato il culto di Iside, in latino ISIS, il nome dell’organizzazione di Al Baghdadi.

Dal Prologo del ‘900 e del 2000

525

Le prince Arabe Mars Sol, Venus, Lyon

Regne d’Eglise par mer succombera:

Deuers la Perse bien pres d’vn million,

Bisance, Egypte ver. sepr. Inuadera.

525

Il principe Arabo Marte, il Sole, Venere in Leone

Regno di Chiesa per mare soccomberà:

Dalla Persia ben vicino al milione,

Bisanzio, Egitto e verso nord invaderà.

L’Iran, sempre più
impegnato nel nuovo caos iraqeno, è destinato alla ribalta delle cronache. Il
principe arabo ha cominciato a distruggere i santuari sciiti, per quanto ancora
Teheran sarà in grado di resistere alla tentazione di intervenire
massicciamente?

Attenzione massima a
tutti i paesi dell’area, dall’Egitto ad est fino all’Iran ad ovest e soprattutto
al Kurdistan.

Previsto forse un ruolo
assai attivo per la Francia.

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luigiza
luigiza
9 anni fa

Emerge fortemente un tratto hollywoodiano che ci fa pensare che si è alla disperata ricerca di un nuovo nemico da odiare.

Ma infatti questi personaggi con le loro truppe stranamente ben equipaggiate sembrano fabbricati e a mio giudizio non rappresentano un vero pericolo per noi europei.
Se le linee che li riforniscono di armi e viveri dovessero inaridirsi scomparirebbero dalla scena in brevissimo tempo.

Il vero pericolo per noi, a mio avviso, verrà da colui che con la sola forza della parola sarà in grado di coalizzare intorno a se e guidare grandi masse, prima che fanatiche, determinate a raggiungere un dato obiettivo che sarà lui ad indicare.
Sarà qualcosa che non potremo ne controllare ne fermare. Dovrà essere una sorta di Ghandi ma alla rovescia.

Anonimo
Anonimo
9 anni fa
Rispondi a  luigiza

“Emerge fortemente un tratto hollywoodiano…”, la sceneggiatura è tutta americana! Esclusi i Curdi con promesse e finanziamenti, hanno puntato tutto sugli sciiti e sui sunniti dell’Iraq come ai soli attori dell’area, li hanno armati entrambi pesantemente coi petrodollari e dell’Iraq e dell’Arabia Saudita (il mercato è mercato!) promettendo ma non mantenendo la fornitura di aerei al governo di al-Maliki; in questo modo sunniti e sciiti si sarebbero scannati ben bene e quando fossero rimasti esausti rieccoli intervenire di nuovo sul campo da pacieri e da padroni. Le intenzioni degli americani erano più che “lodevoli”, il piano era perfetto; anche gli Iraniani se ne sarebbero stati buoni con piccole concessioni sul nucleare, sull’allentamento delle sanzioni ecc. … Ma gli iraniani non ragionano come gli americani e così pure al-Maliki che, chiedendo aiuto secondo i trattati sottoscritti, li ha sbugiardati di brutto e poi si è rivolto a Putin che non vedeva l’ora: venti aerei consegnati in quarantotto ore compresi piloti siriani e quindi operativi; gli altri sessanta sono in via di spedizione. Senza aviazione i guerriglieri sono destinati alla sconfitta:**Cari figli, l’umanità cammina verso l’abisso dell’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Gli uomini dalla grande barba saranno traditi e la grande furia si solleverà contro molte nazioni. Colui che diffonde il terrore sarà preso e la madre delle nazioni terribili sarà colpita.** Che farà casa Saud? Combattere gli sciiti anche in casa suicidandosi o, non fidandosi più degli americani e con risvolti per ora solo ipotizzabili, cercare un accordo con Teheran (turbante bianco)? Nasce da qui la vendetta della bomba su New York? Chi sarà mai la madre delle nazioni terribili che sarà colpita? P.Riesz_

Anonimo
Anonimo
9 anni fa
Rispondi a  luigiza

La politica americana del dividi et impera è sotto gli occhi di tutti. All'occorrenza appoggiano chiunque possa aiutarli a mantenere la propria egemonia. Hanno però fatto male i conti con la mentalità islamica e tribale degli arabi che non è controllabile come loro lo intendono. Se ne accorgeranno presto. Ulrich

Paolo Porsia
Paolo Porsia
9 anni fa

E…di QUESTA http://arabdemocrat.com/revealed-isis-iran-alliance-to-protect-bashar-al-assad/ che ne dite?

non dimenticate neppure http://www.iran-resist.org/article6661.html QUESTO…
CITAZIONE "Le régime était plus divisé que jamais ! Londres a diffusé dans le Daily mail une carte attribuée à Daesh (EIIL/ISIS) montrant la prise et la balkanisation de l’Iran pour insinuer une guerre financée par Washington avec d’amplifier la panique existante ! L’Allemagne dépité par la sanction contre sa principale banque a repris et diffusé la carte en question.

© http://WWW.IRAN-RESIST.ORG

JPEG – 53.3 ko

© http://WWW.IRAN-RESIST.ORG

JPEG – 44.9 ko

© http://WWW.IRAN-RESIST.ORG

Cette carte a fait beaucoup de bruits en Iran, mais elle ne peut être l’oeuvre de Daesh qui est un groupe en apparence arabe car on y voit une région nommée Khorassan et ce mot est purement iranien et signifie pays du soleil. On y voit aussi une région nommée Kurdistan alors que les Kurdes ont pris position contre ces nouveaux talibans de Washington. Nous avons, de fait, conclu qu’il s’agissait d’une création anglaise pour révolter en priorité la Turquie, l’Afghanistan ou le Pakistan contre les Etats-Unis et a accessoirement servi à semer plus de panique en Iran !"

Remox
Remox
9 anni fa

Ciao Paolo, non so…ci andrei piano nel pensare a un'alleanza ISIS con l'Iran… mi sembra che quest'ultimo sia stato messo nell'obiettivo insieme ai paesi di tutta l'area, nessuno escluso. Tempo fa, subito dopo l'11 Settembre, lessi un saggio di Richard Perle uno dei più importanti neocon americani. In quel saggio erano già tratteggiate le linee di intervento in Medioriente con lo smembramento dell'Iraq, della Siria e perfino dell'Arabia Saudita. L'Iran se non ricordo male era l'obiettivo ultimo della campagna di rimodellamento regionale. Ovviamente un conto è fare progetti e un altro riuscire ad applicarli così come li si è pensati.
Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.
Un saluto.

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