BENEDETTO XVI E FRANCESCO
Un legame indissolubile
In questo articolo elencheremo le quartine direttamente attribuibili a Benedetto XVI e a papa Francesco. In seguito analizzeremo quelle che invece identificano i due papi insieme. Effettivamente in questa scelta del veggente vi è una profonda logica. I due papi infatti non sono protagonisti solo in relazione ai rispettivi pontificati, ma anche per la loro contemporanea presenza nelle vicende della Chiesa. E l’impressione è che il ruolo “pubblico” di Benedetto XVI sia tutt’altro che finito. I Rami di maggior interesse, dove si trovano le quartine che pubblicheremo e che riteniamo maggiormente chiare e significative, sono:
Prologo del ‘900 e del 2000
Proemio del 2000
Ramo II del 2000
Ramo III del 2000
Ramo IV del 2000
Ramo V del 2000
Il Ramo IV è quello con la maggior presenza di quartine legate alla Chiesa.
Ovviamente ve ne sono altre che non pubblicheremo poiché al momento non certe nella loro attribuzione e poiché coinvolgono anche altri avvenimenti e personaggi che al momento sono al di fuori dell’argomento principale.
Come ho già detto è possibile che alcune interpretazioni si riveleranno non propriamente esatte, ma questo potrà dircelo solo il passare dell’Onda. Personalmente mi sento piuttosto fiducioso sul fatto che il quadro che andrò a presentare sarà molto vicino alla realtà.
I pontificati di Benedetto XVI e Francesco sono estremamente importanti. Sono profetici, in quanto legati a Fatima e a Garabandal.
Benedetto XVI ha suonato la Tromba che annuncia l’inizio della Tribolazione mediante la propria rinuncia al ministero petrino. Francesco ha preso il testimone dal predecessore e si sta incamminando in quel sentiero disegnato nella visione di Fatima che lo porterà, insieme alla Chiesa, insieme al predecessore, forse il suo successore, sulla cima del monte Calvario.
Come ho introdotto in “La Tribolazione della Chiesa” anche il Cielo ha dato il suo segnale di inizio con la emblematica folgore che si abbatte sulla Cupola di S. Pietro.
Pertanto cominciamo proprio con la folgore il racconto della storia.
Dal Ramo II del 2000 “La Guerra in Medioriente si infiamma”
306
Dans temple clos le foudre y entrera,
Les citadins dedans leur fort greuez.
Cheuaux, boeufs, hômes, l’onde mur touchera,
Par faim, soif, soubs les plus foibles armez.
306
La folgore entrerà nel tempio chiuso,I cittadini sfiniti nel loro forte.Buoi, cavalli, uomini, mura l’Onda toccherà,
Per fame, sete, sottomesse le armate più deboli.
La quartina è decisamente un’introduzione alla Tribolazione. La folgore si abbatte sulla Cupola di S. Pietro. L’immagine viene magistralmente catturata da un fotografo dell’ANSA e fa immediatamente il giro del mondo. Il suo potere evocativo non lascia indifferenti. Benedetto XVI ha da poco annunciato la volontà di rinunciare al ministero petrino, i fedeli sono disorientati e l’opinione pubblica in generale comprende di trovarsi di fronte ad un momento storico.
La quartina prosegue annunciando un tempo prossimo in cui la fame, la sete, la penuria, le guerre sfiniranno le popolazioni. Il caos prenderà il sopravvento e l’Onda temporale, col suo sinusoidale procedere incalzante, toccherà uomini, città, campi, l’economia e ogni cosa. I buoi e i cavalli sono sinonimo di ciò che l’uomo usa per vivere, spostarsi, lavorare, combattere ecc….
Otto anni prima della folgore, muore Giovanni Paolo II, il grande papa del Novecento che ha introdotto la Chiesa nel Terzo Millennio. Dopo i grandiosi funerali viene eletto un nuovo pontefice, fedele collaboratore del papa polacco, proveniente dalla Baviera: Benedetto XVI.
Il Duca dei Tempi lo annuncia così:
Dal Ramo III del 2000 “Crisi in Europa”
358
Aupres du Rhin des montaignes Noriques
Naistra vn grand de gens trop tard venu,
Qui defendra Saurome & Pannoniques,
Qu’on ne sçaura qu’il sera deuenu.
358
Dalle Bavaresi Alpi al Reno accanto,
Un grande da gente troppo tardi venuta nascerà,
Saurome e Pannonia difenderà,
Che non si capirà cosa sarà divenuto.
La traduzione del primo verso viene direttamente dal Patrian autore di una monumentale opera su Nostradamus che raccoglie gli studi e le traduzioni dei più importanti interpreti fino agli anni ’70.
Il papa tedesco viene dalla Baviera e si affermerà subito per il suo intento di ravvivare la fede in Europa riappacificando Fede e Ragione. Le sue fini argomentazioni da sempre lo hanno contraddistinto come uno dei giganti del pensiero del nostro tempo. Celeberrimo sarà il suo discorso di Ratisbona incentrato sulle ragioni della Fede, sulla necessità di combattere il relativismo imperante che, tuttavia, esacerberà i rapporti con la comunità islamica. La Pannonia è una regione identificabile con la moderna Ungheria e Saurome viene invece identificata con la Saar. Parliamo quindi della Mitteleuropa, proprio quell’Europa Centrale, moderno centro politico europeo, verso cui il papa tedesco molto si è speso nel tentativo di riportare la fede. Nel termine Saurome possiamo leggere Saar – Rome, ovvero la città di Roma.
Magistrale l’ultimo verso. In effetti non si saprà bene cosa sia divenuto in seguito alle dimissioni. Ancora adesso continuano le discettazioni degli specialisti in diritto canonico. Mai prima d’ora vi era stato un “papa emerito”.
Come si può vedere solo una corretta collocazione delle quartine nel loro giusto contesto temporale e di “argomento” può facilitare l’interpretazione. Altrimenti la naturale variabilità dei versi permetterebbe di attribuire molteplici significati che nulla avrebbero a che vedere con le reali intenzioni comunicative del veggente.
574
De sang Troyen naistra coeur Germanique,
Qui deuiendra en si haute puissance:
Hors chassera estrange Arabique,
Tournant l’Eglise en pristine preeminence.
574
Da sangue germanico nascerà un cuore troiano (romano)
Che giungerà in così alta rinomanza:
Fuori caccerà l’arabica gente straniera,
Riportando la Chiesa nella sua precedente preminenza.
Ecco un esempio di quartina poliversa. A leggerla senza troppa attenzione potrebbe indicare l’autorità di un regnante Turco o Italiano con ascendenze tedesche e quindi spingere lo sguardo nel passato delle vicende umane per cercare una corretta attribuzione con un monarca, un eroe cristiano, o quant’altro. Ma la sua collocazione nel Ramo III del 2000 e la vicinanza stretta con la precedente quartina ne restringe automaticamente il campo d’interpretazione. Quello che in molti si ostinano a non capire è che le quartine sono di fatto delle composizioni poetiche in versi e non un trattato di storia. Usano licenze poetiche volutamente elusive e capaci di confondere per nascondere il loro reale significato. O per esprimerlo con un linguaggio fatto di metafore ed analogie a personaggi d’altri tempi che rendano il tutto in una veste epica. E’ appunto un Poema Temporale.
Pertanto la quartina potrebbe descrivere il Grande Monarca per l’accenno alla cacciata della gente araba. Oppure come io ritengo, con un primo metodo di lettura, in perfetta continuità con la precedente, descrivere il papa tedesco.
Il cuore troiano è tipicamente quello romano derivante da Enea. E a Roma il vero Monarca è il papa. Il papa verrà dalla Germania e giungerà alla rinomanza sia per il ruolo di pontefice della Chiesa Cattolica che per quello di essere il primo “papa emerito” della storia. La sua volontà è stata quella si recuperare la Fede nel continente europeo dove si sono concentrati i suoi sforzi. E anche per questo è stato fatto oggetto di disprezzo da molte comunità islamiche. La quartina nasconde sicuramente un suo completo compimento nel prossimo futuro.
Il secondo metodo di lettura, fondato sempre sul primo verso, ci presenta invece papa Francesco.
Da sangue Troiano, ovvero Italiano, verrà un cuore Germanico, ovvero Francesco. Il nome Francesco viene infatti dalla parola germanica “Franch” che significa “libero”. Le origini del papa sono appunto italiane. Riporterà la Chiesa alla primitiva autorità, quella di una maggiore povertà.
Quale dei due è il giusto sistema di lettura? Semplice, sono entrambi giusti, perché la quartina è appunto “poliversa”.
In questo tempo sono presenti due papi, e tutti e due compaiono in questi versi sovrapponendosi l’uno con l’altro. Persino la parola “germanique” è un anagramma di “argen quem” in latino “quell’argento” oppure “quello argentino”. E Nostradamus ha VOLUTAMENTE utilizzato questo doppio senso.
Ma ciò che al momento più di ogni altra cosa ha caratterizzato il pontificato di Benedetto XVI sono state le dimissioni del Febbraio 2013. E il Duca ne parla nella seguente quartina.
Dal Ramo IV del 2000 “La Chiesa degli Ultimi Tempi”
Dal Preambolo
853
Dedans Bolongne voudra lauer ses fautes,
Il ne pourra au temple du soleil:
Il volera faisant choses si hautes,
En Hierarchie n’en fut oncq vn pareil.
853
In Terra Romana vorrà lavare i suoi sbagli,
Egli non sarà al Tempio del Sole:
Egli volerà facendo cose sì alte,
In Gerarchia non ve ne fu uno uguale.
E’ una quartina piuttosto famosa, la prima del Ramo IV, e quindi la prima del Preambolo, che introduce l’argomento della Chiesa della Fine dei Tempi. Anni fa il Ramotti ipotizzava che potesse riferirsi a Giovanni Paolo II e alle sue richieste di scuse nel Giubileo del 2000. Ipotesi rafforzata dalla presenza del simbolo del Sole (De Labore Solis) che è anche simbolo del Secolo di Febo, quando il Sole prenderà il posto della Luna e giungerà a compimento la profezia del Duca dei Tempi. Il Tempio del sole è infatti anche il Tempo del Sole. Una simbologia che abbiamo visto in “Il Secolo di Febo”.
Tuttavia ho pensato che la quartina posta all’inizio del Ramo che riguarda le vicende della Chiesa della Fine dei Tempi dovesse per forza di cose avere un significato più profondo; significato che mi è apparso chiaro a partire da Febbraio 2013. Il Capitolo DOVEVA cominciare con la rinuncia di Benedetto XVI.
Tutti i traduttori hanno sempre tradotto “Bolongne” con Bologna. Io ho sempre pensato che nascondesse un diverso significato. Infatti anche nel Giubileo del 2000 non fu a Bologna che Giovanni Paolo II porse le scuse della Chiesa. In latino vi è una parola somigliante “Bolanae” che significa abitante di Bola, antica città perduta del regno di Alba Longa. E la parola a tutti gli effetti è, a mio avviso, una composizione fra Bola e Alba Longa (Bola Longe), località della moderna Albano (anagramma di Bolana), mascherata per farla sembrare Bologna. Ovviamente attaccata ad Albano vi è Castel Gandolfo il cui nome è uscito fuori nella quartina 686 (de la Gascogne) che abbiamo già dedicato all’elezione di papa Francesco. Alba Longa è una specie di antenata di Roma, abitata dai Latini.
Ed è il motivo per cui l’ho tradotta con Terra Romana.
A Roma il papa ha rinunciato all’incarico di Vescovo di Roma per poi ritirarsi a Castel Gandolfo.
Di tutti i voli compiuti dai papi per i loro viaggi apostolici, in special modo quelli di Giovanni Paolo II, quello che più rimarrà nella mente dei testimoni di questo tempo è quello del bianco elicottero vaticano che, sorvolando la città eterna e il Cupolone, ha portato Benedetto XVI nel suo ritiro ai Castelli Romani. Rinunciando al ministero petrino non sarà più alla guida della Chiesa e lascerà il posto a un successore che avrà nel suo stemma araldico un grande Sole splendente.
Mai prima d’ora nella gerarchia cattolica vi fu un “papa emerito”.
Con questo terzetto di quartine termina la presentazione stretta che il Duca dei Tempi fa del pontefice tedesco. Vi sono in realtà altre quartine che parlano di Ratzinger, ma le vedremo in seguito poiché sono attinenti ad altri argomenti che riguardano la Tribolazione.
Il successore di Benedetto XVI è Francesco e a lui, a mio avviso, sono riservate molte quartine poiché molto duro e difficile sarà il suo pontificato.
Vediamo quelle che presentano la figura del papa mentre nei prossimi articoli ci addentreremo meglio nel pontificato.
In realtà le abbiamo quasi tutte viste nei precedenti articoli, ma ne andremo ad aggiungere un paio per arricchire il quadro, e soprattutto una di questa sarà fondamentale per introdurre la descrizione della Chiesa dei due Papi.
Dal Prologo del ‘900 e del 2000:
1091
Clergé Romain l’an mil six cens & neuf,
Au chef de l’an fera election:
D’vn gris & noir de la Compagnie yssu,
Qui onc ne fut si maling.
1091
L’anno 1609 il Romano Clero
All’inizio dell’anno farà elezione
Preso dalla Compagnia di un grigio e nero
Che mai ve ne fu un (pontificato) così difficile.
Il -609- è un codice di puntamento per l’ordinamento cronologico delle quartine e sestine delle Centurie in un’opera organica che costituisce un autentico Poema Temporale. All’inizio dell’anno, soprattutto in termini astrologici, il Conclave elegge un papa proveniente dall’ordine della Compagnia di Gesù, il cui colore d’ordinanza ed identificativo è il nero. Non a caso il padre generale dell’ordine è chiamato “papa nero”. Bergoglio succede a Ratzinger, divenuto “papa emerito”, non più papa, ma sempre Santo Padre; non più bianco, ma grigio. E il suo pontificato sarà assai duro e difficile. Nella parola “maling” si nasconde il motto latino del pontefice “Miserando Atque eLIGeNdo”.
La quartina va riformulata in questo modo:
Al codice – 609 – il Romano Clero
All’inizio dell’anno farà elezione
Da un grigio (papa emerito) a un nero preso dalla Compagnia di Gesù
Mai vi fu un (pontificato) così difficile, il Miserando Atque Eligendo.
Dal Proemio del Terzo Millennio:
549
Nul de l’Espagne, mais de l’antique France
Ne sera esleu pour le trembant nacelle
A l’ennemy sera faicte fiance,
Qui dans son regne sera peste cruelle.
549
Non della Spagna, ma dell’antica Francia
Colui che sarà eletto per la tremante navicella
Col nemico sarà fatta intesa,
Che dentro il suo regno sarà peste crudele.
In questa bellissima quartina il veggente di Salon ci indica il nome scelto da papa Bergoglio. Verrà dall’antica Francia, ovvero la terra dei Franchi il cui nome viene dalla parola germanica “Franch” che vuol dire “libero”. Verrà eletto in un momento di scandali e fughe di notizie per il Vaticano. Gli ultimi due versi suggeriscono che verrà data fiducia a chi poi porterà nel pontificato caos e dolore. E quindi non ci resta che osservare attentamente l’azione che il nuovo pontefice porterà avanti.
Dal Ramo IV del 2000 “La Chiesa degli Ultimi Tempi”
686
Le grand Prelat vn iour apres son songe,
Interpreté au rebours de son sens:
De la Gascogne luy suruiendra vn monge,
Qui fera eslire le grand prelat de Sens.
686
Il grande Prelato, un giorno dopo il suo sogno,
Interpretato al contrario il senso:
Dalla Gascogne gli sopravverrà un monaco,
Che farà eleggere il grande prelato di Sens.
Altra bellissima quartina ampiamente dibattuta. Il riferimento è al famoso sogno profetico di San Pio X in cui un papa fugge da Roma. Ma il senso del sogno non è stato ben compreso. Un papa col suo stesso nome, Giuseppe, lascerà il soglio di Pietro, ma non per morte, bensì per dimissioni. Ratzinger, che è stato arcivescovo di Monaco di Baviera e che porta il nome del Monaco per eccellenza, Benedetto, succederà a San Pio X, col suo stesso nome, Giuseppe, e da Castel Gandolfo farà eleggere il gran prelato di Sens. Sens è un’ antichissima sede vescovile vicino Parigi, francese. Il verso identifica Francesco. “De la Gascogne” è anagramma di “Cas Gandole”.
Pertanto abbiamo:
Il giorno dopo il sogno del Grande Prelato, (San Pio X)
Ne è stato interpretato al contrario il senso,
Gli succederà un Monaco che da Castel Gandolfo (Benedetto XVI)
Farà eleggere il grande prelato di Sens. (Francia – Francesco)
Il primo viaggio di papa Francesco, definito il papa delle prime volte, è stato un inedito: si è recato nell’isola di Lampedusa per pregare ed invocare misericordia per oltre ventimila morti fra gli immigrati nel corso degli ultimi vent’anni. Si è recato in una delle periferie del mondo a lui tanto care.
Dal Proemio del Terzo Millennio:
879
Qui par fer pere perdra n’ay de Nonnaire,
De Gorgon sur la sera sang perfetant:
En terre estrange fera si tout de taire,
Qui bruslera luy mesme & son entant
879
Chi per ferro padre perderà nato da Monachella,
Della Gorgone sarà là il sangue mostrato:
In terra con gli stranieri tutti al silenzio ridurrà,
Che lui stesso per il suo scopo arderà.
Il Padre nato da Monachella è Ratzinger, che è stato vescovo di Monaco di Baviera ed è nato a Marktl am Inn, che significa “Mercatello sull’Inn” che si trova vicino Monaco.
Mercatello + Monaco = Monachella, una tipica ed ironica sottigliezza nostradamica. La parola “fer” vuol dire “ferro” e può indicare una morte crudele per il papa tedesco. Ma basta aggiungere una V e diventa “fevr” ovvero “Febbraio”, mese in cui il papa ha rassegnato le dimissioni. La Gorgone per eccellenza è “la Medusa”. Basta aggiungere una M e otteniamo Lampedusa. Il terzo verso ricorda la richiesta di silenzio e perdono, circondato dagli immigrati, per le numerosi morti. L’ultimo verso invece descrive lo zelo e l’arsione di fede di questo papa.
La prossima quartina è altrettanto interessante poiché descrive le origini del papa. Gli ultimi due versi invece nascondono eventi collocati nel futuro e che al momento sono difficilmente interpretabili.
Dal Ramo IV del 2000 “La Chiesa degli Ultimi Tempi”
967
Du haut des monts à l’entour de Lizere
Port à la Roche Valent cent assemblez
De Chasteauneuf Pierrelate en Donzere,
Contre le crest romans foy assemblez.
967
Dall’alto dei monti intorno all’Isere,
Al porto della Roccia Cento Valenti in Assemblea,
Da Castelnuovo, Pietro nascosto in Donzere,
Contro la cresta, Romana fede in assemblea.
Tutte le città nominate nell’originale francese si trovano nel dipartimento di Drome. Si potrà notare come Drome contenga la parola Rome, ovvero Roma. E’ un esempio tipico di come nomi di città francesi siano utilizzati per somiglianza di parole o fonetica per indicare altri luoghi, personaggi o semplici parole. Un modo come un altro per rendere ermetica una quartina.
Il luogo di origine di Bergoglio è nell’Astigiano piemontese, nei dintorni di Castelnuovo Don Bosco, non lontano dai monti della Val d’Isere. Dal Piemonte alla Roccia di Pietro, il nuovo Pietro Romano verrà eletto dall’Assemblea di oltre cento Cardinali (valente, figura influente, di spicco). La parte finale del terzo verso e il quarto nascondono un futuro incerto, di difficile interpretazione. Sembra quasi una congiura oppure una disputa, forse in ambito ecclesiale, che farà male al pontificato di Francesco. Al momento di più non voglio dire.
Con la prossima quartina invece andremo ad introdurre un simpatico quanto furbo giochino con il quale il Duca ha celato nei suoi versi l’immagine della Chiesa dei due Papi. Ma è qualcosa che approfondiremo nel prossimo articolo. Per adesso leggiamo la quartina 609.
Dal Ramo III del 2000 “Crisi in Europa”
609
Aux sacrez temples seront faicts escandales,Comptez seront par honneurs et louanges:D‘vn que on graue d’argent d’or les medalles,La fin sera en tourmens bien estranges.
609
Ai sacri templi saran fatti scandali,
Si conteranno fra lor per onori e lodi:
Da Uno che si grava in argento, d’oro le medaglie,
La fine sarà in tormenti ben strani (beni stranieri).
La quartina porta lo stesso numero del codice di ordinamento della 1091 in cui si parla dell’elezione di papa Francesco. E’ un periodo in cui la Chiesa è colpita da vari scandali legati al comportamento personale di alcuni prelati o delle istituzioni da loro dirette. Si ricorderanno le invettive di Benedetto XVI contro il carrierismo, cadute nel vuoto con lo scandalo Vatileaks. L’ultimo di questi scandali, per ora, è l’arresto di Monsignor Scarano per le vicende legate all’APSA. Fra di loro, molti prelati, si congiureranno l’un con l’altro al fine di avere carriere e onori. Basti pensare alle vicende legate allo IOR e ai dossier sulla Lobby Gay. Giungerà tuttavia UNO che predicherà distacco dalle cose terrene e maggiore attenzione alla semplicità e alla modestia del vivere. E come primo segno adotterà quello di portare al petto un crocifisso in metallo, color argento, invece che quello d’oro comunemente portato dai papi e dagli alti ecclesiastici.
Spero si noterà la finezza con la quale il veggente, utilizzando la parola “argento”, voglia sottolineare la provenienza del papa.
L’ultimo verso annuncia una fine di pontificato ben strana se non legata ad influssi stranieri.
Nei prossimi articoli cercheremo di capire meglio quali insidie si presenteranno per il pontificato del papa argentino.