GARABANDAL: LA MISTICA CRONOLOGIA DELLA FINE DEI TEMPI

scritto da Remox
24 · Giu · 2013

GARABANDAL: LA MISTICA CRONOLOGIA DELLA FINE DEI TEMPI

In piena guerra fredda venne elaborata dai circoli che contano, quelli sovvenzionati dalla grande finanza apolide, una nuova dottrina politica che prevedeva la fusione dei due massimi sistemi che in quel momento si contendevano il mondo. Da un lato il capitalismo, dall’altro il comunismo. Cosa mai potevano avere in comune i due blocchi? Semplicemente la volontà di dominare e il modo migliore per dominare è quello di unire le forze. Il sistema che doveva nascere da questa sintesi era una sorta di nuovo feudalesimo basato sui potentati finanziari il cui potere era amministrato da una pervadente burocrazia e da un sistema di controllo di stampo sovietico. Questa era la massima ambizione politica dell’elite europea. Ovviamente tale integrazione doveva essere favorita da un avvicinamento progressivo dei due sistemi, una maggiore apertura alla finanza del blocco sovietico ed una maggiore burocratizzazione dell’Europa Occidentale. Negli anni ’80 la Perestrojka di Gorbaciov non fu solamente un tentativo di riforma per salvare l’URSS, ma un tentativo di preparare l’URSS alla possibile fusione col modello mercantilista di stampo anglosassone.

Parallelamente però veniva ipotizzato un altro progetto concorrente al primo, pensato in primis dai tedeschi. Anche in questo caso l’obiettivo era una fusione fra i due blocchi, ma in un’ottica prettamente di efficientismo economico, tipico del modo di pensare tedesco. Così come la Germania era storicamente nata da un accordo doganale, e quindi da motivazioni economiche, allo stesso modo il progetto tedesco di integrazione con l’Est Europa era guidato dalla stessa idea e cioè integrare la possente industria tedesca con l’efficienza della propria forza lavoro con il vasto territorio russo e le sue infinite riserve di materie prime. Questo progetto avrebbe di fatto creato un’area economica chiusa, fondata sull’industria, autonoma ed indipendente dal modello mercantilista anglosassone.

Ovviamente un simile progetto era visto dalle centrali di Londra e Washington come una sciagura e qualunque sforzo era valido pur di impedirlo.

Ad oggi possiamo senz’altro dire che il modello uscito vincente dalla contesa è quello mercantilista con la proposizione di un’unione monetaria in Europa che ha visto progressivamente perdere sovranità dagli stati nazione. Parallelamente è cresciuta l’invadenza delle varie burocrazie nelle vite private dei cittadini e il potere di controllo ed intimidazione che l’autorità esercita sui popoli.

La caduta del comunismo in Europa del 1991 è dunque stata un intoppo all’implementazione del piano? Può questa caduta considerarsi definitiva?

Come abbiamo visto nel precedente articolo, quasi a rispondere ad un segnale univoco, evidentemente lanciato dalle solite centrali politiche sovranazionali, i partiti comunisti dell’Europa Occidentale sono perentoriamente diventati partiti socialdemocratici, movimenti “progressisti”, verdi ecologisti, o sommatorie di transfughi vari quali comunisti, socialisti, repubblicani, radicali.

Nell’Europa dell’Est di contro, le classi politiche dirigenti che si erano formate nelle medesime scuole di partito sono quasi del tutto rimaste nelle posizioni di potere e se non lo sono rimaste nei posti principalmente in vista lo sono rimaste in tutte quelle strutture amministrative e burocratiche intermedie che costituiscono l’ossatura di uno Stato.

In Russia l’attuale nomenclatura politica si è consolidata nel gruppo dei siloviki, ovvero i funzionari dell’area di San Pietroburgo che provengono dagli apparati di sicurezza dell’ex Kgb e che vedono in Putin l’esponente di spicco.

Pertanto possiamo dire che attualmente l’Europa è amministrata in tutto e per tutto da forze provenienti da formazione politica di stampo marxista: dai nomi delle istituzioni europee (commissione europea per esempio o commissari europei) alla funzione svolta dai vari organi. Di fatto una riproposizione del modello dei soviet, i parlamenti nazionali svuotati da ogni potere reale, che convergono nel soviet centrale di Bruxelles. Le politiche stesse che sono portate avanti sono politiche di rivoluzione sociale che hanno sostituito alla “lotta di classe” la lotta per i “diritti civili”. Ma l’intenzione di trasformare alchemicamente la società civile, con strappi brutali e seguendo un disegno materialista, è rimasta inalterata.

Sottotraccia il pericolo del marxismo materialista che sembrava morto è invece vivo e vegeto. E pronto a riesplodere appena si presenterà l’occasione giusta. E tale occasione è, con ogni probabilità, il collasso economico dell’Europa, già cominciato nelle sue aree periferiche.

Questa premessa si è resa necessaria per introdurre l’argomento centrale di questo articolo. Ovvero, mediante la rilettura delle apparizioni di Garabandal e di alcune interviste rilasciate dalle veggenti, indicare il tempo in cui la rivoluzione e la guerra travolgeranno l’Europa.

In tal senso abbiamo letto le diverse testimonianze di vari mistici che “hanno visto” le rivolte colpire le nazioni europee, “hanno visto” il “comunismo” tornare alla ribalta e “hanno visto” la Russia invadere l’Europa.

Per fugare ancora di più i dubbi rileggiamo alcune interviste alle veggenti spagnole.

Conchita durante un’intervista ad Albrecht Weber nel 1965

Conchita: Quando il comunismo tornerà di nuovo, tutto comincerà.

Weber: Cosa intendi con “tornerà di nuovo?”

Conchita: Si, quando tornerà di nuovo.

Weber: Vuoi dire che prima che avvenga l’Avvertimento il comunismo sparirà?

Conchita: Non lo so, ma la Santa Vergine mi ha detto “quando il comunismo tornerà di nuovo”

Nel 1965 si era in uno dei periodi di massima tensione della Guerra Fredda. Eppure le parole di Conchita già allora testimoniavano che la Vergine aveva avvertito, in poche parole, che il comunismo sarebbe stato una piaga per l’umanità e che sarebbe tornato. Nel 1965 mezza Europa era sotto il Patto di Varsavia e nessuno poteva pensare ad un crollo del sistema. Eppure la Madonna aveva detto che il comunismo sarebbe tornato e per tornare bisogna prima andare via. Solo nel 1991 queste parole hanno potuto acquisire un senso. L’avvertimento non era tanto per l’umanità del 1965, quanto per quella dei nostri giorni. E lo vediamo bene tutto intorno a noi; l’ideologia dominante ha radici profondamente marxiste e, in alcuni ambienti come quelli neocon, addirittura Trozkiste. Conchita ebbe modo di dire che l’influenza del comunismo nell’Europa del 1965 era inferiore a quella che aveva percepito per l’Europa del futuro.

Mari Loli

19 Ottobre 1982

D. Ricordi cosa abbia detto la Santa Vergine a proposito della tribolazione comunista che dovrebbe precedere l’Avvertimento?
R. Sembrerà come se il comunismo avesse invaso il mondo intero e fosse diventato difficile praticare la religione, per i sacerdoti sarà difficile dire Messa e per i fedeli aprire le chiese.

D. E’ questo che intendevi dire quando dicevi che sembrerà come se la Chiesa fosse scomparsa?
R.Si.

D.Sarà perché ci saranno persecuzioni e non perché la gente non sarà più praticante?
R. Si, però penso che molti non praticheranno più. Chiunque vorrà praticare dovrà nascondersi.

D. Questo succederà solo in Europa o anche negli Stati Uniti?
R. Non lo so perché per me in quel tempo l’Europa era il mondo. Ho solo dedotto che fosse così. La Santa Madre non ha specificato in quali luoghi. A me sembrava come se questo succedesse ovunque.

D. Tu hai detto che diventerà difficile per i sacerdoti dire Messa. E’ questo che la Santa Vergine ti ha detto o è qualcosa che hai pensato tu a causa della tribolazione comunista?
R. Secondo quello che mi ricordo è qualcosa che Lei mi ha detto.

D. E la Vergine ha detto che sembrerà che la Chiesa sia scomparsa?
R. Si.

D. La Santa Madre ha mai detto niente a proposito del Papa che dovrà lasciare Roma all’epoca dell’Avvertimento?
R. No, ma quello che mi sembrava—può essere che a quell’epoca io confondessi quello che vedevo e quello che la Santa Madre mi diceva perché sono passati tanti anni—ma mi sembrava che anche il Santo Padre non potesse restare a Roma, capisci quello che intendo dire, allo scoperto. Anche lui era perseguitato e doveva nascondersi come tutti gli altri.

D. I popoli combatteranno l’uno contro l’altro quando l’Avvertimento verrà.
R. (nessuna risposta).

Jacinta

Agosto 1979

D. Ti ricordi niente a proposito di una grande tribolazione, del comunismo?
R. Si, c’era un’invasione, cioè qualcosa che mi sembrava un’invasione, qualcosa di un grande male in cui il comunismo giocava un ruolo importante, ma io non ricordo quali nazioni o quali paesi fossero colpiti. La Vergine insisteva nel dirci di pregare (che sia allontanato). Questi difficili avvenimenti si verificheranno prima dell’Avvertimento, perché l’Avvertimento stesso si verificherà quando la situazione volgerà al peggio.

16 Aprile 1983

D. In un intervista del 1979 (sopra) dicesti descrivendo la tribolazione comunista che “sembrava un’invasione”. Hai visto delle scene di quest’invasione?
R. A volte confondo un’invasione con una persecuzione.

D. Hai anche detto che quando le cose volgeranno al peggio ci sarà l’Avvertimento. Come sai questo. Te lo ha detto la Vergine o l’hai visto in una visione?
R. La Vergine ha detto che ci sarà l’Avvertimento quando le cose volgeranno al peggio. E non sarà solo a causa della persecuzione ma perché la gente non praticherà più la religione.

D. Ci puoi dire qualcosa su come sarà il mondo quando verrà l’Avvertimento?

R. Sarà cattivo

In queste interviste viene chiaramente detto che le rivolte e le persecuzioni religiose di stampo comunista avverranno prima che il mondo sperimenti il Grande Avvertimento. E’ un’indicazione importante al fine di comprendere quando questi eventi cominceranno a manifestarsi. Bisogna ricordare che l’Avvertimento e il Miracolo avverranno entrambi in uno spazio di 12 mesi uno di seguito all’altro.

Intervista di Conchita con la Signora Christine Bocabeille

Christine: Se non puoi dirmi l’anno esatto nel quale avverrà l’Avvertimento, forse puoi darmi qualche indicazione approssimativa…

Conchita: Si, avverrà quando il mondo ne avrà più bisogno.

Christine: E quando sarà?

Conchita: Quando la Russia improvvisamente e repentinamente conquisterà una gran parte del mondo libero. Dio non vuole che questo avvenga così velocemente. In ogni caso l’Avvertimento verrà quando non si potrà più celebrare liberamente la Santa Messa; quello sarà il momento in cui il mondo avrà bisogno di un intervento divino.

Siamo ancora negli anni ’60 quando Conchita rilasciò questa breve intervista. Anche in questo caso vediamo che la veggente collega lo scoppio delle rivolte con il ruolo che la Russia avrà nell’aggredire e invadere improvvisamente l’Europa. E quando la persecuzione sarà tale che non si potranno nemmeno celebrare le Sante Messe, ecco che giungerà il tempo dell’Avvertimento e, successivamente, del Miracolo ovvero dell’intervento diretto di Dio.

Durante una conversazione tenutasi nella sua casa nel Novembre del 1965 Conchita disse: “Il papa andrà in Russia, a Mosca. Quando tornerà in Vaticano, allora le ostilità scoppieranno in diverse parti d’Europa.”

Quest’altra indicazione è importante per capire quando scoppieranno le rivoluzioni. Nel precedente articolo abbiamo visto che i disordini in Europa cominceranno nei Balcani con l’assassinio di un leader dell’area compresa fra la Ex Jugoslavia e l’Ungheria. Ora possiamo aggiungere un altro evento, mai avvenuto prima nella storia. Il viaggio del Santo Padre in Russia. Perché il papa si recherà in Russia? Per una riconciliazione con la Chiesa Ortodossa? O per cercare una via diplomatica per evitare il bagno di sangue di cui egli, certamente, sarà a conoscenza?

Il mio fermo convincimento rimane quello che a scatenare le rivolte saranno le varie massonerie che si nascondono dietro Bruxelles e che l’azione della Russia sarà determinata da un ottuso revanscismo nei confronti dell’ “Occidente”. Le ideologie materialiste, di qualunque risma, hanno sempre lo stesso obiettivo ovvero quello di dominare. Il piano di fusione dei due blocchi di cui ho parlato prima è destinato al fallimento in quanto nel momento in cui una delle due parti si sentirà più forte dell’altra penserà di poter tenere tutto per se e di imporsi come unica e sola vincitrice.

Ma torniamo alla domanda principale: quando avverrà?

I dati più significativi sono quelli che riguardano il Grande Miracolo e che abbiamo visto qui. L’evento avverrà:

·         Un Giovedì sera alle 20.30

·         Nel mese di Aprile (in successive interviste i mesi di Marzo e Maggio sono stati esclusi)

·         Nel giorno in cui si festeggia un giovane Santo Martire dell’Eucaristia con un nome non comune in Spagna

·         Chi assisterà al Miracolo crederà e guarirà dalle malattie

·         Fra coloro che saranno guariti figura un cittadino americano, Joey Lomangino, nato nel 1931 e cieco dal 1947.

Ecco come Conchita parla dell’ultimo punto, fondamentale per la cronologia:

D. Riguardo alle persone malate, la Vergine ha parlato di una persona particolare, un uomo cieco chiamato Joey Lomangino. Cosa ha detto di lui?
R. Ha detto che nel giorno del grande Miracolo egli riacquisterà la vista. Ha parlato anche di un ragazzo paralitico i cui genitori vennero dal mio paese (Garabandal). Anche questo ragazzo sarà guarito. Queste erano le due sole persone che Lei ha menzionato.

Dopo alcune ricerche si è stabilito che il giovane Santo Martire dell’Eucaristia con il nome non comune in Spagna è Sant’Ermenegildo, patrono di Spagna. Questo Santo si festeggia il 13 Aprile. Il 13 di ogni mese si festeggia l’anniversario delle Apparizioni di Fatima, cominciate il 13 Maggio e terminate il 13 Ottobre. Anche papa Francesco è stato eletto il giorno 13, del mese di Marzo.

Il Giovedì sera alle 20.30 è un’immagine dell’Ultima Cena del Giovedì Santo che precede la passione del Cristo, quando venne istituita l’Eucaristia. Il Miracolo è pertanto un evento Eucaristico e pasquale (Aprile è uno dei mesi in cui si festeggia la Pasqua). Il Giovedì Santo coincide con il 13 Aprile solo in due date da oggi al 2050 (quando Lomangino non può essere vivo per motivi biologici visto che è nato nel 1930): il 13 Aprile 2017 e il 13 Aprile 2028.

Pertanto nella migliore delle ipotesi, considerando l’età di Joey Lomangino, abbiamo 15 anni di tempo massimo da qui al Grande Miracolo e dallo scoppio della rivoluzione e della guerra.

Ma fra le due cronologie quella con maggiore significato è senz’altro la prima. Il 2017 infatti è il centenario delle Apparizioni di Fatima, cominciate il 13 Maggio del 1917. Ma è anche il centenario della Rivoluzione Bolscevica in Russia dell’Ottobre del 1917. Se consideriamo che l’Avvertimento avverrà entro i 12 mesi precedenti dal Grande Miracolo, abbiamo un quadro temporale piuttosto stretto e pressante per il nostro futuro, qualunque delle due cronologie sia quella esatta.

Da questa guerra e da questi disastri emergeranno il Grande Monarca francese e il Papa Santo che ricostruiranno il mondo in coincidenza con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria promesso a Fatima e il periodo di pace. E sappiamo anche che sarà direttamente l’intervento divino, tramite l’Avvertimento, il Miracolo e forse il Castigo, a porre termine alla follia dell’uomo.

Nel pieno del disastro la speranza per l’uomo non starà nella potenza militare o in quella della tecnologia. Ma starà in quella forza che l’uomo moderno non ha quasi mai voluto considerare, la Fede, perché considerata debole e perdente.

A tal proposito, e per concludere, vorrei citare la famosa opera di Tolkien “Il Signore degli Anelli” che può ben essere definita come “vero Profeta” del nostro tempo (lo riporto poiché ispirato da un ottimo articolo di Socci sul suo blog “Lo straniero”). In quella saga il terribile pericolo sorge da Est, a Mordor, e si prepara a devastare l’Occidente. Le forze di Sauron hanno dalla loro la potenza militare e quella della tecnica. Mentre l’Occidente si arrocca in difesa della città di Minas Tirith, simbolo di un grandioso passato ormai scomparso, attorno alla figura del Re ritrovato. Il Re è coadiuvato dal bianco sacerdote Gandalf ed entrambi lottano disperatamente per la sopravvivenza, ben sapendo che la speranza della vittoria non risiede nella forza delle armi.

Tolkien fa dire a Denethor, sovrintendente di Minas Tirith : “L’Occidente soccombe. Avvamperà un enorme incendio e tutto scomparirà”.

Denethor è l’immagine dell’Occidente stanco che, abbandonando le sue radici cristiane, ha oramai perso la speranza nel futuro, certo della sconfitta, una volta che si trova preso nelle ostilità improvvise.

A Denethor risponde Gandalf, il bianco sacerdote: “Le nostre forze sono state appena sufficienti a respingere il primo assalto. Il prossimo sarà più massiccio. Questa guerra è quindi senza speranza, come Denethor aveva intuito. La vittoria non può raggiungersi con le armi”.

Per poi aggiungere: “Ho detto che la vittoria non si potrà raggiungere con le armi. Spero ancora nella vittoria, ma non nelle armi”.

La vittoria infatti non verrà per le armi, ma per l’ultimo degli ultimi, l’Hobbit Frodo, che porterà l’anello del potere alla distruzione. Ma non sarà nemmeno lo stesso Frodo a distruggere l’anello, ma l’azione diretta della Grazia che da un male, Gollum, riuscirà a trarre un bene, la vittoria finale. Lo “scandalo e la stoltezza” cristiani di fuggire ciò che può dar potere e distruggerlo è per Sauron incomprensibile e, infine, causa della sua sconfitta.

Come non ravvisare gli straordinari paralleli con la nostra epoca e con ciò che ci attende? Era veramente Tolkien un Profeta? Era ispirato dalla Provvidenza? L’opera è scritta nel pieno della Guerra Fredda, ma come dice Gandalf… il primo attacco è stato respinto con difficoltà, ma il prossimo sarà massiccio! Il primo comunismo è caduto, ma il prossimo troverà i popoli impreparati ad affrontarlo. Mordor è alleata con i popoli del Sud e anche qui dobbiamo ravvisare il parallelismo con il risveglio islamico di cui tanto abbiamo parlato. La vecchia gloria di Minas Tirith è un emblema della vecchia gloria dell’Europa cristiana che non c’è più e che si prepara a soccombere privata di ogni speranza. Ma ecco sorgere un bianco sacerdote, il Santo Padre, che presenta a questa umanità affranta un novello Re, un Grande Monarca dell’antica stirpe reale che impugnerà la spada per difendere l’”Occidente”, l’Europa invasa e senza speranza, contro l’invasore. Ma non sarà la forza delle armi a garantire la vittoria finale, quanto l’intervento di Dio, mediante l’Avvertimento e il Miracolo, a sancire la definitiva vittoria del bene sul male. E queste schiere fedeli sono rappresentate da coloro che il potere schifa, quei pellegrini che costituiscono il silenzioso esercito orante di Maria.

Commenti

Sottoscrivi
Notificami
guest
3 Commenti
Le più vecchie
Le più nuove
Feedbacks in linea
Vedi tutti i commenti
vincenzo
vincenzo
9 anni fa

Remox condivido che le rivolte possano essere favorite da chi pensa di trarne vantaggio perche' controlla il potere senza essere esposto,e che l'esito non dipendera' dalle armi ma dall'intervento divino.Ma considero la colpa morale dell'Occidente, che lo rende tanto vigliacco e genocida quanto debole,e che gli Usa spendono da soli in armamenti quanto tutti gli altri Paesi del mondo, se non di piu',e hanno appena detto che continueranno a farlo per colpa della Russia che avrebbe invaso l'Ucraina.Figuriamoci.Invece, nonostante le menzogne,i federalisti ,ora secessionisti per colpa dell'occidente,combattono in inferiorita' di mezzi.All'est hanno avuto il comunismo, ma in Occidente,nonostante tutto, abbiamo avuto Chiese aperte, e liberta' di movimento.I secessionisti del Donbass,Volontari veri.Perfino una donna ucraina che faceva l'infermiera in Germania ,e' rientrata ,a imbracciare il mitra per difendere l'ospedale improvvisato in cui assisteva i feriti,e raccontava del degrado spirituale visto nella Germania,,corrotta, fallita finanziariamente e arrogante.La NATO ormai e' integrata militarmente con Israele e con un programa avviato da anni per uniformare armamenti e direzione.Quindi ,la sconfitta inziale, non dipende da inferiorita' negli armamenti tecnici,come del resto nella Storia e' successo spesso.Mi sembra piuttosto di vedere un potente accecato dalla sua superbia e dalla sua perversione,ed e' l'Occidente,colmo di peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.Apostata, o nella Dottrina, o di fatto.Questi Papi sono veri e Santi, e devo vedere un Socci senza vergogna, blasfemo contro lo Spirito, empio verso i Palestinesi oppressi, cialtrone in teologia, inconsistente nei suoi attacchi a Papa Francesco.Qua non si tratta di opinioni ,e' chiaro chi e' fuori del seminato.Uscira' la strenna, Antonio Socci Non e' Francesco. Titolo fatto dal'editore, di prassi, ma irriverente e da rifiutare, perche' ricorda una canzone di Battisti.Socci lo ha accettato, e ben gli sta, Antonio Socci Non e' Francesco. Neanche il senso del ridicolo resta a questi pagliacci vuoti e accecati.Annuit Coeptis.Ho negli occhi i volti delle ragazze di Garabandal davanti alla Chiesa chiusa,in cui non potevano entrare.Non avevano colpa, era per il disordine, ma e' un segno per chi colpa ce l'ha eccome.Via i mercanti dal tempio,vorrei vederlo scomuncato.Davanti a quello che la Russia ha subito nel secolo scorso,al cui confronto il triangolo rosso in emilia romagna e le sue vicende fu, ed e', una goccia nel mare,mi sento solo di pregare insieme al Popolo russo e insieme alla sua anima profonda.Viva Papa Francesco che e' andato in Albania e andra' in Russia.Qualunque uomo vero, e spero che tu, Andre' Remox ,sia tale,non puo'trastullarsi davanti a profezie che sono in parte aperte, ma ha il dovere di pregare perche' il popolo russo sia beneficato dalla Misericordia di Dio, come desiderio della Vergine Madre, del resto,e sia protagonista positivo e vincente, insieme alle altre Nazioni di Tradizione cristiana.Ha gia' pagato molto per le sue colpe, mentre l'Occidente ha pagato poco per colpe maggiori.Non basta il grande Monarca per mettere i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Anzi.La logica di Dio e' quella di far sovrabbondare la Grazia dove abbondo' il Peccato, ma e' nostro dovere assoluto tenere sempre in mente che questo significa due cose.Primo, le sofferenze maggiori e' giusto che tocchino all'Occidente, Secondo ,la vittoria sara' di tutti i popoli che si rivolgeranno a Dio in Gesu' Cristo,e non sara' certo dell'Occidente, bensi' di Gesu' Cristo.All'Occidente, semmai, una umilta' da legarsela sulla fronte.E non sono in grado di stabilirlo, ma per principio non credo che Nostradamus non ci abbia voluto dire questo.Vorrebbe dire che l'Occidente e' degenerato oltre le sue previsioni. Un saluto e buon proseguimento.

Remox
Remox
9 anni fa
Rispondi a  vincenzo

Si, Vincenzo il senso dell'articolo è che non ci sono categorie di been e male nella nostra realtà geopolitica per le quali tifare in quanto il dominio del potere di questo mondo è fluido e pervasivo.
Per quanto riguarda Socci non ho ancora letto il libro, ma credo che il suo atteggiamento nasca da un'interpretazione forzata e quindi sbagliata delle profezie su questo tempo. Alla fine temo che la sua presa di posizione non farà altro che esacerbare ancora di più lo spirito di confusione attuale.
Non so se sarà Francesco ad andare in Russia, forse… credo però che tutto si concluderà nello spazio di questo pontificato e di quello successivo.

Dubbioso
Dubbioso
6 anni fa
Rispondi a  vincenzo

Joe Lomangino é morto.

Share This