VATICINIA NOSTRADAMI
Rivoluzione Francese & Presa di Roma
Comincia la pubblicazione delle Tavole Pittoriche dei Vaticinia Nostradami non raffiguranti la persona dei pontefici, ma una serie di simboli, luoghi e personaggi che rimandano ai principali eventi che hanno contrassegnato la vita della Chiesa dal XVII secolo ad oggi e oltre fino al termine della profezia. Possiamo elencare questi eventi così: Rivoluzione Francese, Presa di Roma, i pontificati del ‘900, guerra fra Oriente e Occidente, la crisi ultima della Chiesa, la profezia di Fatima, il Nuovo Tempo, i messaggi in codice di Nostradamus.
In questa prima parte cominceremo con la Rivoluzione Francese e la Presa di Roma.
Tavola Pittorica 3 (1)
San Francesco di Sales
E’ la prima Tavola Pittorica dei Vaticinia Nostradami e raffigura San Francesco di Sales, gesuita. E così il primo religioso di questo manoscritto appartiene allo stesso ordine dell’ultimo papa dello stesso manoscritto. La tavola illustra il Santo mentre consegna la regola a religiosi e religiose; a fianco una delle opere pittoriche che lo ritraggono. Fu santificato da papa Alessandro VII pertanto tale figura può essere posta dopo la 9 (7) che raffigura appunto il pontefice.
Tavola Pittorica 18 (16)
Un mostro a forma di dragone, con testa umana e berretto frigio, solca un mare di fiamme. Con la coda, infilzata da una spada non visibile, trascina via delle stelle. Altre stelle presenti sulla Luna e tre stelle al centro del dipinto. Questo dragone satanico che richiama alla mente il Dragone dell’Apocalisse di S.Giovanni identifica il mostro della Rivoluzione Francese (berretto frigio). Le tre stelle compaiono negli stemmi araldici dei tre papi che hanno vissuto la violenza rivoluzionaria: Clemente XIV, Pio VI e Pio VII.
Tavola Pittorica 23 (21)
Ancora la Rivoluzione Francese: su un re e su un religioso incombe una falce maligna impugnata da una mano senza volto, impersonale. La Rivoluzione falcidierà a colpi di ghigliottina nobili e clero.
Tavola Pittorica 24 (22)
Nell’immagine subito seguente la 23, ancora la Rivoluzione Francese. Un monaco impugna una falce, rosa rossa in mano, una B rovesciata simile ai monti araldici e una gamba. La B richiama lo stemma araldico di Pio VII per i monti araldici e per il nome di battesimo, Barnaba. Il monaco con la falce e la rosa in mano costituisce un collegamento temporale molto importante. Dai giacobini della Rivoluzione Francese (ghigliottina), ai bolscevichi del Comunismo (falce). La rosa in mano è anche il simbolo dei socialisti francesi. Poco dopo la vittoria di Mitterrand in Francia, in Piazza San Pietro verrà gravemente ferito in un attentato il papa Giovanni Paolo II. Tre diversi eventi che hanno portato dolore, persecuzione e sofferenza alla Chiesa descritti in un’unica tavola pittorica.
Tavola Pittorica 27 (25)
Una città con mura e fortificazioni piena zeppa di soldati. Si appresta la presa di Roma.
Tavola Pittorica 29 (27)
Porta Pia, Roma è caduta e la Chiesa perde il potere temporale. Mani straniere sulla città mentre a destra, sempre nel dipinto, si vede la colonna commemorativa fatta erigere oltre 200 anni dopo (se vogliamo far risalire il dipinto al 1600, ma potrebbe essere assai più antico) che è visibile nella foto a lato. Chiunque sia stato il pittore, ben merita il titolo di veggente!
Tavola Pittorica 30 (28)
Un monaco seminudo con la mano benedicente, tipica dei pontefici, seduto su una nuda pietra, accompagnato da un giovane chierico. La Chiesa perde il potere temporale, ma potrà agire con più forza sul lato spirituale. Ben possiamo dire che la Provvidenza ha liberato la Chiesa di una pesante zavorra. E’ un’immagine forte che richiama alla mente quella dell’Apocalisse di S. Giovanni con la donna ammantata di porpora e ogni ricchezza adagiata sopra una bestia e che vien poi denudata. La figura del monaco richiama quella della Tavola Pittorica 34 (32) dove Pio IX è raffigurato come un monaco che cede la tiara ad un re lupo, casa Savoia.
Le ultime tre immagini sono da collocare con i papi Gregorio XVI e Pio IX, Tavole 21 (19) e 34 (32).