VATICINIA NOSTRADAMI (parte seconda) I pontificati del ‘900

scritto da Remox
17 · Apr · 2013

VATICINIA NOSTRADAMI (parte seconda)

I pontificati del ‘900

Tavola Pittorica 35 (33) 

 

Immagine estremamente evocativa e ricca di simboli: è la prima fra quelle completamente attribuibili a Nostradamus per via della presenza della Ruota del Tempo (suo stemma araldico), azionata da un meccanismo mosso da una mano anonima in alto a sinistra. Su uno sfondo dove compaiono città e castelli vediamo, attraverso la ruota, il mare con l’onda del tempo sul quale navigano le imbarcazioni delle vicende umane. Sopra la ruota una clessidra, che misura il tempo, tenuta con la zampa da un pavone, simbolo di rinascita (per gli antichi identifica la fenice) il cui ciclo di vita (ciclo profetico) dura 500 anni. Si rinnovella il secolo (‘900) e nuovi avvenimenti sono all’orizzonte. La ruota grava sulle spalle di un popolano, il proletariato sfruttato e poi abbandonato dal Comunismo. Il gallo è simbolo della Francia, il Leone tiene al guinzaglio un pontefice cane ed è tenuto per la coda da un soldato. Un serpente avvolge le sue spire contro un altro soldato che porta il simbolo della croce. Un’aquila con tiara e un tondo a terra. Queste immagini sembrano evocare gli avvenimenti del primo Novecento con le rivoluzioni in Russia, Italia, Germania che Nostradamus descriverà nelle quartine come l’ascesa dei tre fratelli Stalin, Mussolini e Hitler. Inoltre vediamo l’accavallarsi di simboli che rappresentano nazioni che poi saranno impegnate nelle due guerre mondiali. Visibili anche gli elementi degli stemmi araldici di Benedetto XV (I Guerra Mondiale) e Pio XI (Fascismo e Nazismo), ovvero aquila e tondo.

Un cenno a parte merita il pavone. Per gli antichi la fenice, l’uccello mitologico che risorge dalla sue ceneri, aveva l’aspetto del pavone, uccello altrettanto esotico. Non esistendo in natura la fenice, si era scelto il pavone per via della sua particolare coda che, una volta aperta, assumeva la forma di una ruota. E proprio la ruota del tempo è lo stemma araldico scelto da Nostradamus. Il ciclo vitale della fenice dura 500 anni ed è proprio il ciclo temporale profetico dell’opera del veggente: dal 1555 data di prima pubblicazione delle Centurie al 2055. Tuttavia ritengo che l’ultimo venticinquennio sia solo abbozzato con qualche quartina di conclusione della sua opera è lasciato aperto al verificarsi degli ultimi eventi.

 

Tavola Pittorica 39 (37)

Con questa immagine cominciano a comparire i simboli che vanno a descrivere i pontefici del dopoguerra e della seconda metà del Novecento: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Nella Tavola 39 (37) un leone rampante con croce e spada difende il gregge; dalla sua bocca escono tre gigli. Alla destra una colomba con i raggi dello Spirito Santo sul calice. Quest’ultimo simbolo rappresenta lo stemma araldico di Pio XII, il leone quello di Giovanni XXIII mentre i tre gigli sono quelli del successore Paolo VI. Il leone che difende il gregge sarà colui che darà il via al Concilio Pastorale Vaticano II.

 

 
Tavole Pittoriche 40 (38) & 43 (41)


 

 

Queste Tavole vanno a braccetto l’una con l’altra poiché evidenziano il nuovo equilibrio dei poteri a livello mondiale con il passaggio di consegne dall’unicorno britannico a quello americano. L’unicorno è tipicamente un simbolo anglosassone, come abbiamo visto per le tavole dei papi. L’unicorno rampante è la potenza mondiale in ascesa, gli Stati Uniti d’America, con il Sole che, nelle quartine del Novecento che trattano lo scontro con l’Oriente, rappresenta l’Occidente (Venere per l’Oriente). Quello abbassato è la potenza che lascia, la Gran Bretagna (Inghilterra).

Tavola Pittorica 42 (40)

L’immagine ci mostra i simboli dei papi del concilio: il leone con la zampa alzata di Giovanni XXIII e i monti araldici di papa Montini, Paolo VI. Il leone ha la zampa alzata come quello di S. Marco simbolo di Venezia dove Roncalli è stato Patriarca di Venezia, ma non ha il vangelo. Infatti Giovanni XXIII aprirà il concilio, ma non sarà lui a chiuderlo. Il compito spetterà al successore Paolo VI.

Tavola Pittorica 49 (47)

Monti araldici con fiori, simbolo dello stemma di Paolo VI. Ma i monti araldici compaiono anche nello stemma di Giovanni Paolo I.

D’ora in avanti non andrò in ordine progressivo, ma cercherò di raggruppare le Tavole Pittoriche per affinità di argomento che, di conseguenza, darà un’idea del tempo in cui collocarle. Ovviamente l’analisi sarà generica, ma sufficiente a dare un quadro “plus esclarci” dei tempi futuri, sempre secondo l’intendimento del veggente ed in accordo con le varie fonti profetiche. Successivamente abbineremo alle tavole alcune quartine per sottolineare la diretta corrispondenza ed avvalorare la tesi che il Vaticinia Nostradami è probabilmente la fonte d’ispirazione delle Centurie.

Tavola Pittorica 66 (64)

Seconda immagine di Nostradamus, con la ruota del tempo in alto. Riassunto dei papi del secondo Novecento: il leone col tipico cappello rosso che usava Giovanni XXIII, i monti araldici di Paolo VI, la stella di Giovanni Paolo I e al centro del quadro un grande sole giganteggia. Il De Labore Solis, Giovanni Paolo II. Nostradamus usa gli stessi simboli, utilizzati per identificare questi papi, che abbiamo visto nella Tavola Pittorica di Giovanni XXIII, la 37 (35).

 

 

 Tavola Pittorica 51 (49)

Come anticipato nel commento alla Tavola 24 (22) ecco la Rosa in mano sotto una tiara pontificale. È il simbolo del socialismo francese che trionferà nelle elezioni della Primavera del 1981 con Mitterrand e subito dopo il quale avverrà l’attentato a Giovanni Paolo II. Notare la grande somiglianza dell’impugnatura e come il braccio che tiene la rosa sia inclinato alla stessa maniera della scritta Partito Socialista.

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