VATICINIA NOSTRADAMI PARTE SESTA
Dal ventiseisimo al trentesimo Pontefice
Pio XII
Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli (1939 – 1958)
Pastor Angelicus – Pastore Angelico
Attribuzione: Tavola 36 (34) un papa sul trono incoronato da due angeli con religiose e sante ad assistere (Maria?). Il motto latino di S. Malachia per Pio XII è forse il più famoso e preciso di tutti quanti tanto da essere pienamente ripreso dalla tavola pittorica. Quando era ancora in vita Pio XII era appunto appellato come Pastor Angelicus, e fu lui stesso a dire che il popolo di Dio aveva in quel momento bisogno non di un papa politico, ma di un pastore angelico. La naturalità dell’attribuzione di quel titolo e la grande importanza del pontificato di Pio XII esclude la volontà di volersi accreditare ricorrendo alla profezia Malachiana. Durante il suo pontificato venne proclamato quello che al momento è l’ultimo dogma mariano, l’Assunzione di Maria in Cielo in anima e corpo.
Giovanni XXIII
Angelo Giuseppe Roncalli (1958 – 1963)
Pastor et Nauta – Pastore e Marinaio
Attribuzione: Tavola 37 (35) sopra una torre, un grande papa regge le chiavi pontificali e un pastorale con tre croci. Ai suoi piedi due leoni che reggono fiori. In alto a destra un Angelo con tromba e penna annuncia un grande evento. Disegnati sulla torre dei monti araldici e una stella. In alto a sinistra un sole splendente. Posto sopra la torre come il leone di Venezia (prima di divenire papa è stato patriarca di Venezia) insieme a due leoni con fiori, come i gigli nello stemma, e con giglio al posto della croce sulla tiara; da destra a sinistra la X delle chiavi, la X del pettorale e il III del pastorale formano il numero XXIII. L’Angelo annuncia la convocazione del più grande concilio della storia della Chiesa (in termini di numeri) il Concilio Vaticano II. Sulla torre e nel cielo i simboli dei successori, che con Giovanni XXIII e lo stesso Pio XII formeranno i papi del secondo Novecento: 1) Pio XII 2) Giovanni XXIII 3) Paolo VI con il simbolo dei monti araldici 4) Giovanni Paolo I con il simbolo della stella 5) Giovanni Paolo II con il simbolo del sole. Il motto di S. Malachia richiama il patriarcato di Venezia dove il papa fu infatti Pastore e Marinaio nella laguna.
Paolo VI
Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini (1963 – 1978)
Flos Florum – Fiore dei Fiori
Attribuzione: Tavola 38 (36) papa con il corpo di dragone impugna una spada con la quale persegue un orso. Il pontificato di Paolo VI fu contrassegnato dalla chiusura dei lavori del Concilio Vaticano II che provocò lo scisma dei tradizionalisti Lefebriani e l’inizio di una serie di polemiche sulle riforme troppo moderniste in seno alla Chiesa, in voga soprattutto in alcuni episcopati. In molti hanno parlato di tentativo di protestantizzazione della Chiesa Cattolica. Celebre la sua frase: “Aspettavamo la primavera, ed è venuta la tempesta”. Dovette assistere al rapimento e all’uccisione da parte delle brigate rosse comuniste del suo caro amico Aldo Moro, Presidente del Consiglio Italiano. I suoi tentativi di mediazione fallirono e lo sconforto lo indebolì fino alla morte. Ebbe a dire nel 1972 che il fumo di satana sembrava si fosse introdotto fin dentro al Vaticano. L’orso, animale simbolo della Russia, rappresenta il pericolo comunista mentre il corpo serpentiforme è sia un richiamo al periodo di confusione e lotte nella Chiesa che, soprattutto, al simbolo di Milano, il Biscione, città dove fu arcivescovo prima di divenire papa. Il Fiore dei Fiori di S. Malachia, nell’iconografia floreale cristiana, è il giglio presente nello stemma araldico assieme ai monti.
Giovanni Paolo I
Albino Luciani (1978 – 1978)
De Medietate Lunae – Della Mezzaluna
Attribuzione: Tavola 47 (45) un papa è incoronato da un angelo di fronte ai cardinali. Un re cavallo è in attesa ai suoi piedi. Giovanni Paolo I regnò per soli 33 giorni, sostanzialmente una fase lunare, da mezza luna a mezza luna (S. Malachia). Fu il primo papa a prendere due nomi e ai suoi piedi è in attesa un cavallo bianco re, uno dei simboli della Polonia: il successore Giovanni Paolo II. E’ l’unico altro papa oltre a quelli con nome Pio ad essere assistito da angeli, a segnalare la pietà per la sua prematura fine. Un’ulteriore interpretazione del motto di S. Malachia prende spunto dal nome del papa: Albino Luciani. La luna riflette in cielo una luce chiara, diremmo albina. Albina Luce – Albino Luciani.
Giovanni Paolo II
Karol Josef Wojtila (1978 – 2005)
De Labore Solis – Eclisse di Sole
Attribuzione: Tavola 41 (39) un grande papa regge un pastorale con Madonna e Bambino, ha in mano un libro con tre monete, un’alabarda alle sue spalle. Sopra la tiara un gallo e un giglio alla spalla destra. Nel cielo un sole splendente, un cavallo insieme ad un leone, mentre un piccolo guerriero turco con scimitarra attacca il pontefice. Giovanni Paolo II fu il primo papa straniero dopo secoli, devoto a Maria tanto da portare una grande M nel suo stemma araldico e nell’immagine vediamo infatti la Madonna nel pastorale. Subì l’attentato da parte di un terrorista turco nel 1981. Il cavallo è un simbolo polacco mentre il leone che lo azzanna è il pericolo incombente per l’aggressione da parte del potere sovietico per soffocare lo spirito di rivolta e libertà incoraggiato dal papa nella sua terra che porterà al crollo del comunismo. Pubblicò il nuovo catechismo della Chiesa Cattolica, ma cominciano anche gli scandali della Banca Vaticana IOR (monete). L’alabarda è l’arma usata dalla guardie svizzere e nel pontificato scoppierà lo scandalo legato al suicidio del loro comandante. Il sole richiama il motto profetico d S. Malachia, il quale sottolinea l’importanza dell’eclisse di sole. Infatti Karol Wojtiwa nacque il giorno in cui si verificò un’eclisse parziale di sole e il suo funerale fu celebrato nel giorno in cui si verificò un’altra eclisse parziale di sole. Il giglio fa parte dello stemma araldico di Cracovia dove fu arcivescovo prima di diventare papa. Il gallo è nel cristianesimo simbolo di resurrezione e nuova vita e Giovanni Paolo II fu senz’altro un papa che seppe dare alla Chiesa una nuova e vigorosa rinascita pastorale.
Avete passato la vita adf esaltare questo IDOLO con ogni sorta di titolo blasfemo, lo avete incensato, lodato, venerato… avete innalzato la creatura sopra il Creatore. Riceverete dunque il pastore stolto che vi ha condotto e guidato negli abissi.