VATICINIA NOSTRADAMI PARTE QUINTA Dal ventunesimo al venticinquesimo Pontefice

scritto da Remox
10 · Apr · 2013

VATICINIA NOSTRADAMI PARTE QUINTA

Dal ventunesimo al venticinquesimo Pontefice

Pio IX

Giovanni Maria Mastai Ferretti (1846 – 1878)

Crux de Cruce – Croce dalla Croce

                                                                          

Attribuzione: Tavola 34 (32) il papa cede la tiara a un lupo re. Tiene in mano un libro, alle sue spalle il velo sacro è strappato da due angeli, il tempio è stato violato. Il pontificato di Pio IX è stato il più lungo della storia ed anche pregno di eventi. Caratterizzato dalla fine dello stato pontificio e dalla presa di Roma che divenne capitale d’Italia. Il papa perde il potere temporale definitivamente e cede la tiara al re sabaudo (il lupo è uno dei simboli di casa Savoia). Il velo è strappato. Pio IX promulgò diversi documenti (libro in mano) fra cui ricordiamo il Sillabo e soprattutto il dogma dell’Infallibilità sancita dal Concilio Vaticano I mai portato a termine per via della guerra. La nuova bandiera d’Italia, che ha Roma come capitale, vede la croce dello stemma araldico sabaudo (esposta sopra) sostituire la croce pontificale, come detto da S. Malachia.

Leone XIII

Vincenzo Giacchino Raffaele Luigi Pecci (1870 – 1903)

Lumen in Coelo – Luce nel Cielo

                                                                                  

Attribuzione: Tavola 26 (24) il papa compare su una radura e alle sue spalle si notano i cipressi. Un piccolo orso (almeno sembra) si alza verso la sua figura. Leone XIII regno a lungo per 25 anni e produsse ben 86 encicliche la più famosa delle quali è la Rerum Novarum incentrata sulla dottrina sociale e sull’apertura della Chiesa ai temi sociali, in particolar modo del lavoro. Stabilì i primi contatti diplomatici con gli Stati Uniti e la Russia future potenze del XX secolo e forse l’orso si riferisce proprio ai primi rapporti con la Russia, una nazione che pochi anni dopo la sua morte diverrà per la Chiesa fonte di molti problemi. I cipressi costituiscono il simbolo dello stemma araldico del papa. Anche Carpineto Romano, luogo di nascita del pontefice, ha diversi alberi nello stemma araldico. La cometa sullo sfondo del cielo blu che si vede nello stemma è la Luce nel Cielo di S. Malachia.

  

San Pio X

Giuseppe Melchiorre Sarto (1903 – 1914)

Ignis Ardens – Fuoco Ardente

 

Attribuzione: Tavola 33 (31) papa assiso sul trono, due angeli sorreggono il mantello o velo santo, libro in mano. Primo papa ad essere santificato diversi secoli dopo un predecessore con il suo stesso nome, San Pio V. Normalmente come vedremo nelle tavole pittoriche sono presente angeli per tutti i papi che portano questo nome a partire da Pio IX, ovvero da quando la Chiesa perde definitivamente il potere temporale. Il libro rappresenta il “Catechismo di San Pio X”, rimasto in vigore fino a poco tempo fa, il velo può essere un richiamo al cognome del papa, Sarto. Questa immagine si contrappone a quella di Pio IX con il velo strappato per via della presa di Roma. Il motto di S. Malachia è un richiamo alla santità di questo pontefice.

  

Benedetto XV

Giacomo della Chiesa (1914 – 1922)

Religio Depopulata – Religione Spopolata

 

Attribuzione: Tavola 31 (29) il papa con l’aureola cede la tiara al gregge. Questa tavola pittorica può essere facilmente scambiata con quella riguardante Pio IX data la somiglianza dei soggetti. L’aureola infatti potrebbe attribuirsi al papa Pio IX proclamato Beato; tuttavia ho preferito l’attuale scelta per la destinazione della dismissione della tiara. Pio IX cede infatti dinanzi all’invasione da parte di un potere straniero, i Savoia, ben rappresentato dal lupo-re. Esiste una rielaborazione dell’animale, in un’altra tavola pittorica che, in altre edizioni, sempre al numero 31, compare nei Vaticinia al posto di quella da me attribuita a Pio IX (in alto a destra), dove la testa di re è simile a quella di un re con i mustacchi alla maniera dei Kaiser tedeschi del primo novecento (tale tavola è presente anche in questa edizione, ma spostata molto in avanti come pure è presente nell’altra edizione sempre con lo stesso numero, come se fosse quasi un doppione). Il che potrebbe far pensare a Benedetto XV che cede la tiara al potere del Reich e agli eventi della I Guerra Mondiale. Ma come ho detto preferisco attenermi ad un’altra interpretazione. L’aureola è un richiamo al nome papale che deriva da San Benedetto, santo patrono d’Europa e peso massimo della Chiesa, e al cognome del papa che richiama la Chiesa tutta Santa. Benedetto XV fu pontefice in un periodo pieno di travagli dove la morte potè mietere milioni e milioni di vittime nell’Europa cristiana e nel popolo dei fedeli cattolici sia per l’epidemia della Spagnola che per la I Guerra Mondiale (Religio Depopulata). Cercò con tutti i mezzi di proteggere il suo gregge alzando la voce contro “l’inutile strage”. Poco meno di un secolo dopo (99 anni), un altro Benedetto deporrà la tiara ai piedi del gregge. Ma questa volta, nella tavola di attribuzione, vi sarà il re con i mustacchi (o forse un re cervo).

Pio XI

Ambrogio Damiano Achille Ratti (1922 – 1939)

Fides Intrepida – Fede Intrepida

 

Attribuzione: Tavola 32 (30) il papa viene benedetto da un angelo. Un altro Pio è associato a una figura angelica, il suo pontificato fu testimone dell’ascesa al potere di tutte e tre le ideologie totalitarie del primo Novecento, Comunismo, Fascismo e Nazismo. Famosi in particolar modo i suoi anatemi contro comunisti e nazisti, a rischio delle dirette conseguenze che avrebbero potuto provocare alla sicurezza della Chiesa, ma dettati dalla Fides Intrepida di questo pontefice.

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