VATICINIA NOSTRADAMI PARTE SECONDA Dal Sesto al Decimo Pontefice

scritto da Remox
10 · Apr · 2013

VATICINIA NOSTRADAMI PARTE SECONDA

Dal Sesto al Decimo Pontefice

Beato Innocenzo XI

Benedetto Odescalchi (1676-1689)

Bellua Insatiabilis – Bestia Insaziabile

                                                                                   

Innocenzo XI è stato un papa fervente ed estremamente attivo da un punto di vista politico nel tentativo di riunire la cristianità contro il pericolo turco. Fu infatti grazie alla formazione della prima Lega Santa nel 1683 che riuscì a fermare l’avanzata Ottomana verso la città di Vienna.

Attribuzione: Tavola 10 (8) dove è presente la colomba sinonimo di pace e assistenza dello Spirito Santo ed un dragone a doppia testa. Benedetto Odescalchi, proveniente da una famiglia di ricchi banchieri, è nato a Como nel Granducato di Milano nel cui stemma oltre all’aquila incoronata compare un mostro serpentiforme (basilisco o biscione) che inghiotte un uomo. E’ la bestia insaziabile del motto di S. Malachia.

Alessandro VIII

Pietro Vito Ottoboni (1689 – 1691)

Poenitentia Gloriosa – Penitenza Gloriosa

Attribuzione: Tavola 8 (6) dove si vede un papa vestito di rosso, colore tipico delle celebrazioni pasquali, in cui si evoca penitenza per i fedeli. Compare una palma, pianta pasquale, dinanzi alla quale il papa si inchina in ginocchio. E’ l’unico papa nei Vaticinia che compare in ginocchio, in penitenza e preghiera. Venne eletto pontefice nel giorno di San Bruno, Santo della Penitenza, e canonizzò San Giovanni di Dio che della penitenza e della carità fece le sue bandiere.  Una bandiera compare alle sue spalle suddivisa in tre bande oblique proprio come nel suo stemma araldico. La sua elezione fu propiziata dal Re Sole Luigi XIV per ricomporre le fratture avvenute durante il pontificato di Innocenzo XI. Nella tavola pittorica compare un grande sole da dove fuoriesce una mano benevola. Nonostante il tentativo del Re di Francia, i rapporti non furono buoni e alla fine Alessandro VIII condannò le dichiarazioni riguardanti la libertà delle chiese gallicane. Condannò anche il cosiddetto peccato filosofico insegnato in alcune scuole gesuite: un lupo addenta la tiara.

Innocenzo XII

Antonio Pignatelli (1691 – 1700)

Rastrum in Porta – Il Rastrello nella Porta

                                                                              

 

Attribuzione: Tavola 12 (10) dove compare un pontefice che tiene una palma nella sinistra e una colomba con la destra. Una spada trafigge un agnello montone aureolato mentre alla sua sinistra compare un papa con il corpo di serpente (probabilmente il predecessore con lo stesso nome Innocenzo XI). Innocenzo XII fu un papa pio che abolì il nepotismo e fu molto vicino ai poveri (colomba). Proveniva dalla famiglia nobile Pignatelli il cui palazzo sorgeva alle porte di Napoli alla “porta del rastrello” da cui il nome Antonio Pignatelli del Rastrello, che conferma il motto di S. Malachia. La palma che il papa tiene con la mano destra è a forma di rastrello. L’agnello montone trafitto compare nello stemma araldico del Regno di Napoli dove lo stesso animale è appeso (quasi impiccato) allo scudo araldico come riportato in figura.

Clemente XI

Giovanni Francesco Albani (1700 – 1721)

Flores Circumdati – Circondati dai Fiori

                                                             

 

Attribuzione: Tavola 14 (12) nell’immagine si intravvedono una testa di lupo ed una specie di gallo. Regge un pastorale a forma di croce. Le chiavi pontificali sono attaccate da un serpente. Il pontificato di Clemente XI è stato caratterizzato da guerre di successione e sconfitte sia sul piano militare che politico che hanno indebolito irrimediabilmente il ruolo del papato nei confronti dei popoli e dei regnanti d’Europa. Il lupo rappresenta il potere asburgico mentre il gallo quello dei borbone. Il motto di Malachia si riferisce allo scudo araldico incorniciato di fiori così come nell’originale in alto a destra.

Innocenzo XIII

Michelangelo Conti (1721 – 1724)

De Bona Religione – Della Buona Religione

Attribuzione: Tavola 6 (4). Il pontificato di Innocenzo XIII si contraddistinse per le lotte aspre alle eresie del giansenismo e del quietismo, da cui il motto di S. Malachia. Inoltre si inasprì lo scontro con l’ordine dei gesuiti per i riti cinesi che non fu portato a termine a causa della morte prematura del papa. Tuttavia si ritiene che quello scontro fu propedeutico alla soppressione dell’ordine operata qualche decennio dopo. Nell’immagine compare un pontefice con pastorale a forma di giglio rivolto verso il basso ed un aquila appollaiata ai piedi del pontefice simbolo dello stemma araldico di papa Innocenzo XIII.

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