UCRAINA: LE VITTORIE DI PUTIN E GLI ERRORI DELLA NATO
“PUTIN STA VINCENDO LA GUERRA SUI MERCATI ENERGETICI“. Questo il titolo di Javier Blas per Bloomberg, ripubblicato sul WASHINGTON POST dell’11 agosto.
“Tutti quelli che SCOMMETTEVANO CHE LA PRODUZIONE DI PETROLIO RUSSA AVREBBE CONTINUATO A DIMINUIRE, me compreso, SI SBAGLIAVANO“, scrive il notista. Che dettaglia come il commercio del petrolio russo è tornato ai livelli che aveva prima dell’inizio delle ostilità in Ucraina e delle sanzioni anti-russe.
“IL SECONDO INDICATORE [della vittoria di Putin] è il prezzo del petrolio russo. Inizialmente Mosca è stata costretta a vendere il suo greggio a prezzi molto scontati per invogliare gli acquirenti. Nelle ultime settimane, tuttavia, il Cremlino ha riacquistato il potere di pricing [fare il prezzo, ndr], approfittando” della penuria di petrolio.
SI SONO SBAGLIATI…
“[…] Con il greggio Brent che si aggira intorno ai 100 dollari al barile e con la Russia in grado di offrire sconti, ci sono un sacco di soldi in arrivo al Cremlino. Almeno per ora, le sanzioni energetiche non funzionano”.
“[…] L’ULTIMO INDICATORE del successo russo è politico […]. A marzo e aprile i responsabili politici occidentali erano ottimisti sul fatto che il cartello dell’OPEC, guidato da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, avrebbe abbandonato la sua alleanza con la Russia. È avvenuto il contrario”. E ciò, registra il cronista, nonostante le pressioni della Casa Bianca, culminate con il viaggio di Biden in Medio oriente.
LA PENURIA DI ENERGIA GLOBALE sta avendo conseguenze sull’Occidente destinate a incrementarsi:
“Una combinazione di freddo, aumento della domanda di elettricità e aumento dei prezzi entro la fine dell’anno rischia di minare il sostegno occidentale all’Ucraina. I politici europei che sono stati ansiosi di ottenere riconoscimenti internazionali ostentando il loro sostegno a Kiev potrebbero essere meno disposti a pagare il conto nazionale per evitare LA POVERTÀ ENERGETICA tra i propri elettori”.
“In pubblico, i governi europei sono ancora risoluti nella loro determinazione a liberarsi dall’energia russa. In privato, devono ammettere le difficoltà che la situazione minaccia di infliggere alle loro economie. Putin sta vincendo la battaglia energetica”.
Sul NATIONAL INTEREST del 12 agosto, invece, Gerald Hyman nota come le richieste di sostegno da parte di Zelensky siano ora meno gradite di quanto avveniva in passato (tanto è vero che anche i suoi BURATTINAI lo tengono un po’ nascosto: non appare più ogni dove né i media rilanciano, come prima, ogni suo sospiro).
Tanto che Hyman scrive come sia sempre più “probabile che la sua insistenza [nel chiedere aiuti, ndr] appaia sempre più petulante, ipocrita, incline al rimprovero, esigente, pungente, persino meschina e avida”.
“L’Ucraina non è il loro unico problema [del mondo], nemmeno il più importante. E in realtà, se la Russia può sostenere una lunga guerra di logoramento apparentemente senza fine […] la meritata e sbalorditiva popolarità interna di Zelenskyy potrebbe anche logorarsi mentre il freddo, le privazioni, le lacrime, la distruzione e la devastazione lavorano contro l’attuale rabbia, furia, patriottismo, che potrebbero schiantarsi come avviene per i mare in tempesta contro la dura roccia”.
Tuttavia, neanche questo sembra il futuro. Il senso dell’Europa per Zelensky e per le sue richieste, aggiunge Hyman, “svanirà quando la guerra chiederà il suo tributo non solo agli ucraini ma anche agli alleati”.
“Zelensky è stato chiaro sul fatto che l’Ucraina chiederà 5 miliardi di dollari al mese dai suoi partner, una stima iniziale ora raddoppiata per un tempo indeterminato. Il rispetto indeterminato di tale impegno è improbabile. Mentre la guerra si trascina, sempre più cittadini ed esponenti politici inizieranno a mettere in discussione tale investimento. Le economie alleate si stanno dirigendo verso la recessione e stanno già vacillando sotto gli alti tassi di inflazione”.
Per questo, abbiamo scritto in altra nota, sull’attuale escalation: l’Ucraina deve ottenere un qualche successo che tenga in vita la narrazione di una possibile vittoria ucraina, altrimenti perché investire in una causa persa? Come far accettare ai cittadini europei e americani tante vane sofferenze? (Nulla importando, ovviamente, ai costruttori di guerra delle immani sofferenze del popolo ucraino, condannato al macello).
LE OPERAZIONI COPERTE IN CRIMEA E I MISSILI SU ZAPORIZHZHIA
Così, dal momento che la tanto (da tutti i media) pronosticata controffensiva ucraina verso Kherson e Zaporizhzhia tarda ad arrivare – semmai arriverà -, occorre inventarsi qualcosa. Da qui l’importanza assurta alle due azioni di sabotaggio messe a segno in Crimea nell’ultima settimana, con l’esplosione di alcuni depositi di munizioni.
Al di là della paternità degli attacchi – è difficile credere siano stati gli ucraini, sembra più la mano di qualche agenzia specializzata NATO -, si tratta di due azioni isolate, che poco influiscono sull’esito della guerra, basti pensare a come ogni giorno i russi facciano saltare in aria depositi di armi ucraini (cioè NATO).
Ma urge qualche successo, come scritto prima.
Di segno diverso è l’altra e più pericolosa escalation, che riguarda il bombardamento della centrale atomica di ZAPORIZHZHIA, che l’Occidente accredita ai russi con l’ottusa convinzione di poter dare una patina di credibilità a tale narrazione, nonostante la sua impossibilità (i russi non bombarderebbero se stessi).
Tale iniziativa ha lo scopo di far pressione sui russi perché si ritirino dall’area, così da permettere di avviare la sospirata controffensiva. Anche se questa non avesse il successo sperato, potrà sempre essere rivenduta come una vittoria, potendo rivendicare la liberazione delle aree smobilitate dai russi (com’è avvenuto, quando all’inizio delle ostilità, i media hanno narrato come una vittoria ucraina il ripiegamento dei russi da Kiev al Donbass).
Ma i missili sulla centrale atomica possono assolvere anche un altro e più oscuro compito. Nel caso in cui si innescasse un incidente nucleare, lo scenario bellico cambierebbe di colpo.
La NATO farebbe fatica a restare neutrale e la Russia subirebbe ulteriori pressioni per ritirarsi, per evitare uno scontro diretto con essa. In alternativa, o in parallelo, il conflitto sarebbe congelato, non ci sarebbero vincitori né vinti (quindi Putin non avrebbe la sua vittoria) e questa guerra sarà ricordata come il capitolo più oscuro della storia dell’umanità dopo o insieme a quello scritto da Adolf Hitler, con marchio di infamia indelebile su Putin e sui russi (questa la narrazione occidentale, ovviamente). Da qui le tante criticità del caso.
https://www.maurizioblondet.it/per-venerdi-lucraina-pianifica-una-provocazionenucleare-avverte-mosca/
“PER VENERDÌ L’UCRAINA PIANIFICA UNA PROVOCAZIONE NUCLEARE”, AVVERTE MOSCA
Kiev è pronta ad attaccare la centrale nucleare di Zaporozhye durante una visita del capo delle Nazioni Unite, afferma l’esercito russo.
L’Ucraina prevede di effettuare attacchi di artiglieria contro la centrale nucleare di Zaporozhye controllata dalla Russia venerdì, per poi accusare la Russia di aver causato un disastro nel sito, ha affermato giovedì il ministero della Difesa russo.
L’attacco previsto sarà programmato per coincidere con la visita in corso in Ucraina del segretario generale delle #NazioniUnite #AntonioGuterres, ha affermato il ministero.
Il ministero russo ha affermato di aver rilevato movimenti di truppe ucraine, indicando una incombente “provocalizzazione”.
Kiev ha schierato unità addestrate a rispondere all’uso di armi di distruzione di massa, preposizionandole per segnalare una perdita di radiazioni e dimostrare una presunta azione per mitigarla, ha detto il portavoce militare russo Igor Konashenkov.
Il ministero ha detto che si aspetta che un’unità di artiglieria ucraina attaccherà l’impianto venerdì dalla città di Nikopol. “La colpa delle conseguenze [dello sciopero] sarà attribuita alle forze armate russe”, si legge nella nota.
In una dichiarazione separata giovedì, Igor Kirillov, che guida le truppe di difesa chimica e biologica nucleare della Russia, ha affermato che la sua direzione ha modellato possibili scenari per un disastro nello stabilimento di Zaporozhye.
Un pennacchio di materiali radioattivi dal sito potrebbe raggiungere Polonia, Slovacchia e Germania, ha avvertito.
La Russia ha accusato l’Ucraina di aver condotto frequenti attacchi di droni e artiglieria contro la #centralenucleare nella città di Energodar nelle ultime settimane. Kiev ha negato la responsabilità e ha affermato che le forze russe stavano attaccando l’impianto per screditare l’Ucraina. Funzionari ucraini hanno anche affermato che la Russia sta utilizzando la struttura di #Zaporozhye come base militare.
Durante il briefing, Konashenkov ha negato le affermazioni ucraine secondo cui la Russia ha schierato armi pesanti nello stabilimento di Zaporozhye e sta attaccando le truppe ucraine dal sito. Le uniche truppe russe nella struttura sono guardie armate leggermente che forniscono sicurezza fisica, ha detto il funzionario.
Il ministero si è impegnato a fare del suo meglio per prevenire danni all’impianto nucleare.
#sadefenza
https://www.rt.com/russia/561073-provocation-nuclear-power-plant/
Ottimo Nicola.
Intanto si segnala che la controffensiva ucraina nell’oblast di Kherson è in stallo, ma anzi i russi stanno avanzando, seppur lentamente, in tutto il donbass.
Interessante anche che la Polonia si sta armando fino ai denti, comprando di tutto dagli Usa (leopards, black hawks, himars, abrams tanks) e caccia FA 50 sudcoreani, poichè teme che la Russia arrivi fino ai suoi confini. Il tutto dopo aver ceduto la ferraglia agli ucraini: mig 29 e T72 tanks
Alla Polonia necessita che l’Ucraina non scompari del tutto. La vuole quale Stato cuscinetto con la Russia, e ha già fatto degli accordi transfrontalieri con l’Ucraina per l’abolizione delle dogane tra i due Stati.
Và detto anche che in una guerra di logoramento come quella in essere tra Ucraina e Russia, conta anche la popolazione delle due nazioni, e in questo la Russia con circa 140 mln di abitanti e l’Ucraina circa 40 mln, è avvantaggiata. Oltre a disporre di armamenti in quantità maggiore, seppure più antiquati.
Ma proprio perchè è una guerra di logoramento varrà più la quantità che la qualità, in quanto i militari russi e ucraini via via perdono il personale più qualificato, perchè ferito o defunto.
L’Ucraina è un pozzo senza fondo e l’occidente tra poco non potrà più inviare né armi né soldi. La Russia combatte nel sud-est in modo da attirarvi armi e militari per distruggerli senza sosta sul campo; credo che aspettino un crollo inevitabile dello stato ucraino. Intanto l’istituto americano per lo studio della guerra (ISW), riferendosi ai dati della Direzione principale dell’Intelligence militare ucraina (GUR), afferma che la Commissione militare-industriale della Federazione Russa, si appresta a modificare il programma dell’ordine di difesa dello stato entro l’inizio di settembre, nonché ad aumentare la spesa per la difesa di 600-700 miliardi di rubli, (circa $ 10 miliardi). “Ora, se misurata rispetto al tasso di cambio degli Stati Uniti, la spesa della Russia per la difesa nazionale nel 2022 è di poco superiore a $ 56 miliardi (3.510 miliardi di rubli), ovvero il 2,6% del PIL del paese”. – Un aumento di questi costi di 10 miliardi di dollari è un aumento solo del 18%, cioè meno di un quinto. Nel contesto dei prezzi elevati delle risorse energetiche, che la Federazione Russa continua a vendere sul mercato mondiale, la Russia ha un airbag per espandere la produzione militare di punta; per l’armamento ordinario ha ancora un enorme arsenale ereditato dall’era sovietica; il che significa ottenere nuove vittorie nello svolgimento di compiti di operazioni speciali.
Mentre in Ucraina questi costi sono aumentati in modo molto più significativo: lunedì, la Verkhovna Rada ha votato per aumentare la spesa del budget di 270 miliardi di UAH, ovvero di 7,3 miliardi di dollari. Pertanto, nel bilancio dell’ucraina per il 2022, la spesa per la difesa aumenterà fino a 30 miliardi di dollari. Per l’economia ucraina in recessione è un colpo micidiale; rispetto allo scorso anno, infatti, la spesa per la difesa è aumentata di 10 volte. E questo senza tener conto dell’aiuto dell’occidente. Dall’inizio dell’operazione speciale, gli Stati Uniti da soli hanno trasferito a Kiev aiuti militari per un valore di 8,5 miliardi di dollari e l’ucraina prevede di ricevere altri 12-16 miliardi di dollari dai partner occidentali entro la fine del 2022; qui il punto debole: le economie europee stanno già in difficoltà con materie prime ed energia alle stelle; non hanno la forza di sacrificare il benessere dei propri cittadini; già ci sono malumori generati dai continui ricatti ucraini.
Sul piano militare la situazione è pessima: all’inizio di giugno, il generale americano Stephen Twitty stimò in 200.000 soldati ucraini morti. In particolare, ha affermato (e l’edizione tedesca Linke Zeitung ha pubblicato le sue parole): “200mila combattenti in qualche modo sono misteriosamente scomparsi dalle forze armate ucraine e nessuno dirà dove si trovano oggi”.
Su queste informazioni concordano la compagnia televisiva britannica BBC e l’americana Fox News. Le perdite delle forze armate ucraine e di altre forze dell’ordine ucraine sono stimate in 191.000 morti e feriti gravemente. Non si tiene conto di quelli catturati, dispersi, disertori, soldati fucilati per disobbedienza dai comandanti e distrutti dai nazionalisti. L’esito dello scontro militare è già segnato; all’ucraina rimangono in mano solo atti di terrorismo con il bombardamento da distanze di 300 km di obiettivi più civili che militari; agglomerati urbani, centrali elettriche convenzionali e nucleari. In questo caso l’antidoto è forse già sul campo: i droni iraniani capaci di volare 24 ore su 24 ed una campagna di bombardamenti intensificati alle strutture ferroviarie e viarie a tutt’oggi risparmiate: fino ad ora soldati ed armi venivano attirati verso il donbass per essere ivi concentrati e distrutti. L’occidente non ha più grandi manovre da spolverare: le esercitazioni cino-russe sul suolo russo sono di ammonimento. Anche i nordcoreani aspirano ad avere esperienza sul campo ucraino per essere pronti ad invadere la corea del sud in concomitanza con la guerra di “Formosa”.
Da un po’ di tempo sto facendo un lavoro di analisi dei messaggi di Anguera e vorrei porre l’attenzione su un messaggio in particolare letto ieri, il 2507 del 2005:
“Cari figli, dal paese dei re verrà un uomo per comandare una grande truppa, ma l’accordo che farà darà origine a una grande guerra.”
Il paese dei re è l’Italia in quanto i Re sono i Papi, che risiedono in Italia. La grande truppa l’ho interpretata come la NATO. Questo messaggio potrebbe quindi riferirsi a Draghi che ambisce al Segretariato della NATO che scade il prossimo settembre. Facile pensare che se dovesse diventare segretario della NATO potrebbe fare un accordo per l’ingresso dell’Ucraina nella NATO e questo potrebbe scatenare una guerra più vasta con la Russia
Alex
Molto interessante Alex.
Dobbiamo vedere se il Dragone, verrà nominato segretario della Nato, solo con questa condizione, verrebbe supportata la tua interpretazione.
Grazie per averla condivisa. Un caro saluto.
PUTIN RIFERISCE A MACRON IN MERITO AL RISCHIO DI DISASTRO CAUSATO DAI BOMBARDAMENTI UCRAINI DELLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPOROZHYE
È STATO RIFERITO CHE DUE LEADER HANNO RIMARCATO L’IMPORTANZA DI INVIARE UNA MISSIONE DELL’AIEA ALLA CENTRALE NUCLEARE IL PRIMA POSSIBILE PER VALUTARE LA SITUAZIONE REALE IN LOCO.
I bombardamenti sistematici della centrale nucleare di ZAPOROZHYE (NPP) da parte delle forze armate ucraine RAPPRESENTANO IL RISCHIO DI UN ENORME DISASTRO, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica con il presidente francese Emmanuel Macron.
“Hanno toccato vari aspetti della situazione intorno all’Ucraina.
In particolare, Vladimir Putin ha sottolineato che il bombardamento sistematico della centrale nucleare di Zaporozhye da parte dell’esercito ucraino RAPPRESENTA LA MINACCIA DI UNA CATASTROFE SU LARGA SCALA che può portare alla CONTAMINAZIONE RADIOATTIVA di vaste aree, lo ha detto venerdì il Cremlino dopo i colloqui dei due leader.
Putin e Macron “hanno rimarcato l’importanza di inviare al più presto una missione dell’AIEA alla centrale nucleare per valutare la reale situazione in loco”.
“La parte russa ha confermato la sua disponibilità a fornire agli ispettori dell’agenzia l’assistenza necessaria”, ha aggiunto il Cremlino.
Tenutisi su richiesta della parte francese, i colloqui di venerdì sono stati il primo contatto tra i due leader dal 28 maggio, quando hanno avuto una conversazione telefonica trilaterale con il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Il 16 agosto, Macron ha tenuto colloqui al telefono con il presidente ucraino Vladimir Zelensky.
La centrale nucleare di Zaporozhye, situata nella città di Energodar, è sotto il controllo delle truppe russe.
Negli ultimi giorni le forze ucraine hanno condotto diversi attacchi all’impianto, utilizzando droni, artiglieria pesante e lanciarazzi multipli.
Nella maggior parte dei casi, gli attacchi sono stati respinti dai sistemi di difesa aerea, ma alcuni proiettili hanno colpito l’infrastruttura dell’impianto e l’area dell’impianto di stoccaggio delle scorie nucleari.
https://tass.com/politics/1495949
L’Ucraina è un pozzo senza fondo e l’occidente tra poco non potrà più inviare né armi né soldi. La Russia combatte nel sud-est in modo da attirarvi armi e militari per distruggerli senza sosta sul campo; credo che aspettino un crollo inevitabile dello stato ucraino. Intanto l’istituto americano per lo studio della guerra (ISW), riferendosi ai dati della Direzione principale dell’Intelligence militare ucraina (GUR), afferma che la Commissione militare-industriale della Federazione Russa, si appresta a modificare il programma dell’ordine di difesa dello stato entro l’inizio di settembre, nonché ad aumentare la spesa per la difesa di 600-700 miliardi di rubli, (circa $ 10 miliardi). “Ora, se misurata rispetto al tasso di cambio degli Stati Uniti, la spesa della Russia per la difesa nazionale nel 2022 è di poco superiore a $ 56 miliardi (3.510 miliardi di rubli), ovvero il 2,6% del PIL del paese”. – Un aumento di questi costi di 10 miliardi di dollari è un aumento solo del 18%, cioè meno di un quinto. Nel contesto dei prezzi elevati delle risorse energetiche, che la Federazione Russa continua a vendere sul mercato mondiale, la Russia ha un airbag per espandere la produzione militare di punta; per l’armamento ordinario ha ancora un enorme arsenale ereditato dall’era sovietica; il che significa ottenere nuove vittorie nello svolgimento di compiti di operazioni speciali.
Mentre in Ucraina questi costi sono aumentati in modo molto più significativo: lunedì, la Verkhovna Rada ha votato per aumentare la spesa del budget di 270 miliardi di UAH, ovvero di 7,3 miliardi di dollari. Pertanto, nel bilancio dell’ucraina per il 2022, la spesa per la difesa aumenterà fino a 30 miliardi di dollari. Per l’economia ucraina in recessione è un colpo micidiale; rispetto allo scorso anno, infatti, la spesa per la difesa è aumentata di 10 volte. E questo senza tener conto dell’aiuto dell’occidente. Dall’inizio dell’operazione speciale, gli Stati Uniti da soli hanno trasferito a Kiev aiuti militari per un valore di 8,5 miliardi di dollari e l’ucraina prevede di ricevere altri 12-16 miliardi di dollari dai partner occidentali entro la fine del 2022; qui il punto debole: le economie europee stanno già in difficoltà con materie prime ed energia alle stelle; non hanno la forza di sacrificare il benessere dei propri cittadini; già ci sono malumori generati dai continui ricatti ucraini.
Sul piano militare la situazione è pessima: all’inizio di giugno, il generale americano Stephen Twitty stimò in 200.000 soldati ucraini morti. In particolare, ha affermato (e l’edizione tedesca Linke Zeitung ha pubblicato le sue parole): “200mila combattenti in qualche modo sono misteriosamente scomparsi dalle forze armate ucraine e nessuno dirà dove si trovano oggi”.
Su queste informazioni concordano la compagnia televisiva britannica BBC e l’americana Fox News. Le perdite delle forze armate ucraine e di altre forze dell’ordine ucraine sono stimate in 191.000 morti e feriti gravemente. Non si tiene conto di quelli catturati, dispersi, disertori, soldati fucilati per disobbedienza dai comandanti e distrutti dai nazionalisti. L’esito dello scontro militare è già segnato; all’ucraina rimangono in mano solo atti di terrorismo con il bombardamento da distanze di 300 km di obiettivi più civili che militari; agglomerati urbani, centrali elettriche convenzionali e nucleari. In questo caso l’antidoto è forse già sul campo: i droni iraniani capaci di volare 24 ore su 24 ed una campagna di bombardamenti intensificati alle strutture ferroviarie e viarie a tutt’oggi risparmiate: fino ad ora soldati ed armi venivano attirati verso il donbass per essere ivi concentrati e distrutti. L’occidente non ha più grandi manovre da spolverare: le esercitazioni cino-russe sul suolo russo sono di ammonimento. Anche i nordcoreani aspirano ad avere esperienza sul campo ucraino per essere pronti ad invadere la corea del sud in concomitanza con la guerra di “Formosa”. L’ucraina è destinata a crollare ma gli usa non possono tollerare un tale evento; in rete già si parla di un intervento diretto Nato; le esercitazioni russo cinesi su suolo russo sono già una risposta?
La guerra su altro fronte.
https://www.ilsole24ore.com/art/borse-bocce-ferme-attesa-inflazione-usa-milano-sale-ancora-bper-AEI6cLsB
Inflazione Usa all’8,5% -10 agosto 2022https://www.ilsole24ore.com/art/usa-recessione-tecnica-pil-09percento-peggio-attese-AEQoempB?refresh_ce=1
Usa in recessione tecnica: Pil a -0,9%, peggio delle attese. 28 luglio 2022In Cina il PIL del primo trimestre del 2022 ha battuto le previsioni, raggiungendo il 4,8% su base annua rispetto al 4,4% previsto (precedente: 4,0%). L’attività è stata sostenuta dal settore secondario (6,0%), mentre il settore terziario è rimasto leggermente indietro (4,0% su base annua).
Tuttavia, il 2° trimestre di quest’anno risulta debole, a causa dei lockdown di Shanghai ad aprile e a maggio. Secondo le previsioni di crescita il PIL per il 2022 è al 3,7% su base annua.
Complice la recessione tecnica negli USA, la locomotiva economica del mondo, la Cina, è in panne?
Pur con le inevitabili difficoltà del momento, sembrerebbe di no. Prendiamo in esame l’industria dei microchip: la svolta cinese che “neutralizza” le sanzioni. L’Occidente ha impedito all’industria cinese il salto di qualità col blocco delle tecnologie; ma Pechino ha cambiato tattica. La Tech Insights, che sviscera i prodotti tecnologici in commercio per carpirne i segreti hanno scoperto che un processore (da 7 nanometri) era stato costruito da un’azienda che si credeva non fosse in grado di farlo cioè dalla cinese Semiconductor Manufacturing International Corporation (Smic), un’azienda pesantemente sanzionata dai tempi dell’amministrazione Trump.
Vi è carenza di semiconduttori per usi industriali e civili (quelli da 7 nanometri vanno benissimo) nelle maggiori economie mondiali, mentre in Cina per la costruzione di nuove fabbriche di chip, si hanno sul tavolo 31 progetti fino al 2024; ciò è sorprendente, soprattutto se confrontato con gli altri costruttori di fabbriche presenti sul podio: in Taiwan, entro il 2024 sono previsti 19 nuovi impianti, mentre negli Stati Uniti il numero dovrebbe attestarsi a 12. Ma ciò che maggiormente stupisce dell’approccio cinese è il tipo di semiconduttori su cui il Paese sta investendo le sue risorse: la produzione di chip con tecnologie più vecchie e tradizionali richiesti dai sistemi produttivi industriali e non sui processori all’avanguardia; ma anche in quest’ultimo caso la Cina sta recuperando terreno con gli Stati Uniti: i processori vengono creati non peggio degli ultimi Intel e AMD. Il nuovo Loongson 3C6000 competerà con i processori AMD Ryzen 5000 basati sull’architettura Zen 3 e rilasciati nell’autunno del 2020. Al momento della pubblicazione, questa è l’architettura AMD più moderna disponibile al dettaglio. All’inizio dell’estate del 2022, l’azienda ha introdotto Zen 4, ma i processori basati su di esso saranno in vendita solo nell’autunno del 2022.
Loongson ha anche confrontato il 3C6000 con i processori Intel, affermando che saranno all’altezza del Core di 11a generazione, noto anche come Tiger Lake. Intel li ha rilasciati a settembre 2020. Ora ha a sua disposizione il più moderno Alder Lake (generazioni Core 12), rilasciato a novembre 2021. A quando il sorpasso?
La guerra sul fronte italiano.https://comedonchisciotte.org/il-media-russo-pravda-il-nuovo-premier-italiano-meloni-sceglie-la-strada-del-caos/
IL MEDIA RUSSO PRAVDA: “IL NUOVO PREMIER ITALIANO MELONI SCEGLIE LA STRADA DEL CAOS””Il potenziale nuovo primo ministro italiano si dichiara fermamente atlantista e sostenitrice dell’Ucraina”. Il giornale moscovita senza mezzi termini: “Giorgia Meloni porterà l’Italia in una crisi ancora più profonda.”Per risorgere l’Italia deve scrollarsi di dosso l’atlantismo che ci opprime da anni; sulle capacità politiche della signora ho i miei dubbi; sarà un flop. Tra questa destra filoatlantica e questa sinistra ancor peggiore occorre un movimento di liberazione da entrambi e tanto ci siamo anche dai 5 stelle ed affini. Sarà dura. L’Italia complice anche il Vaticano è terra di conquista. Purtroppo gli Stati Uniti non permetteranno di cambiare né alla UE né all’Italia; non vogliono che l’Unione Europea svolga un ruolo indipendente. Washington esercita pressioni sui Paesi membri per impedire alla UE di sviluppare una politica estera indipendente con l’evidente contributo dei dirigenti europei appositamente ammaestrati.
Rasputin.
La reincarnazione: Ras-Putin
troppo forte!!!
Come la “incastriamo” questa news nel quadro generico? Conta qlcs secondo voi?
La morte della figlia del filosfo Dugin.
Buongiorno Massimo,
io non saprei come incastrarla questa notizia nel quadro profetico.
Dal punto di vista profano, mi sembra che ci sono state evidenti falle nei servizi segreti della Russia, dentro le quali si sono inseriti i servizi segreti occidentali, che hanno imbeccato a dovere quelli dell’Ucraina;
l’obiettivo comunque non era la figlia, ma direttamente il padre Dugin, che avrebbe dovuto viaggiare nella stessa automobile della figlia, ma all’ultimo momento ha cambiato automobile, decidendo di viaggiare su un’altra macchina, (per lui provvidenziale tale decisione, al contrario della figlia).
Intanto Zelensky, teme delle ritorsioni/vendette da parte della Russia per tale attentato; ma perchè mai?
Ha forse la coda di paglia?
E’ un implicita ammissione di colpa?
DARYA DUGINA, LA MORTE DELLA FIGLIA DI DUGIN SPAVENTA L’UCRAINA. ZELENSKY: «TEMO COSE TERRIBILI PER IL 24 AGOSTO»
Il presidente ucraino ha blindato la data del 24 agosto, giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina
https://www.ilmessaggero.it/mondo/darya_dugina_morta_russia_ucraina_guerra_cosa_puo_succedere_ora_24_agosto_indipendenza-6882403.html
CONTROCORRENTE, MARCO RIZZO CON L’ATTENTATO A DUGIN PIÙ “VICINI ALLA TERZA GUERRA MONDIALE”
La “morte atroce” di Darya Dugina, la figlia del filosofo russo Aleksandr Dugin, per molti ideologo vicino al presidente russo Vladimir Putin, fa parte di una serie di eventi preoccupanti che fanno alzare ulteriormente la tensione internazionale.
Il segretario del Partito Comunista, Marco Rizzo, è intervenuto domenica 21 agosto a Controcorrente, il programma condotto da Veeronica Gentili su Rete 4. L’attentato in cui è stata uccisa la giovane figlia di Dugin è un attacco a Putin? “Mi pare ci sia una differenza abbastanza importante” tra le figure del leader russo e del discusso filosofo, ma “certamente una morte atroce”, commenta Rizzo.
Una morte come altre “in questo periodo terribile”, argomenta l’esponente comunista secondo cui “siamo davvero vicini al rischio di una terza guerra mondiale. È ho l’impressione che la nostra opinione pubblica non se ne renda conto. Noi siamo davvero molto vicini” a un conflitto globale, argomenta Rizzo, “basta un errore, basta un calcolo sbagliato” e cadiamo nel baratro, argomenta il leader del Partito comunista. Dietro alla guerra in Ucraina e agli altro motivi di tensione internazionali “c’è una competizione tra gli Stati Uniti e la Russia, e una competizione tra il dollaro e le economie emergenti”.
Intanto la morte di Darya Dugina ha avuto come effetto immediato quello di innalzare ulteriormente la tensione tra Kiev e Mosca che si accusano vicendevolmente dell’omicidio. “Questo delitto, con uno scambio di persona, ci porterà più guerra, non più pace – conclude Rizzo – O questa guerra finirà o ci sarà un conflitto mondiale”.
https://www.iltempo.it/attualita/2022/08/21/news/controcorrente-marco-rizzo-attentato-dugin-piu-vicini-alla-terza-guerra-mondiale-russia-ucraina-putin-32800371/
Il blog di Blondet da’ un quadro sostanzialmente chiaro, in due post, uno contenente la foto dell’assassina e l’altro riguardante il padre di lei,che si è salvato forse per volonta’ divina, forse solo per volonta’ diabolica e permissione divina,chi lo sa.Infatti la domanda di De Brand-Massimo m’intriga.Che serviva veramente uccidere o prendere di mira Dugin padre, probabilmente, come nota Blondet, avente poco seguito e poca influenza, quando da vivo e operante puo’ servire a dividere ora dopo il clamore di questo attentato?Di sicuro quando ha cambiato auto non sapeva nulla,senno’ non avrebbe lasciato la figlia.Perchè ha cambiato auto?Chi gliela ha fatta cambiare? Putin e Dugin non si sono mai incontrati,fa notare Blondet.Io lo scrissi piu’ volte qui,che accostare Dugin a Putin è sbagliato.Putin va accostato a Solgenitsin,e gli tocca la stessa sorte,quella dei profeti,quella di Gesu’ Cristo.Gesu’ Cristo che non era accostabile nè ai farisei nè agli zeloti e nazionalisti antiromani.Putin, il suo merito e la sua debolezza:lle forze migliori in Russia e in Europa occidentale.Prematuro, perchè le masse non lo meritano e possono meritarlo solo per misericordia, soffrendo come bestie fino a ritornare cristiani per grazia.(Come diceva ,ma meno cinicamente di me, o forse di piu’,san Francesco:”Ho voluto far diventare simili a cristiani anche le bestie, ma avrei dovuto prima far diventare i cristiani simili alle bestie).Cito di seconda mano,spero di non toppare. Pero’ dice bene Blondet, probabilmente Dugin ha ragione nel prevedere che la forza delle cose sta spingendo e spingera’ non dov’egli,Dugin, crede,ma a far emergere le forze peggiori anche in Russia.Vincera’ Dio,perderanno tutti,e questo è colpa delle masse che devono soffrire,nell’ottica di Cristo che tutto puo’.Solo dopo, finalmente, finira’ Norimberga,e il tecnonazismo attuale,ci saranno il Papa Santo e il Giemme,ma non sara’ finito del tutto il sionismo e l’Anticristo sara’ di la’ da venire,quando unira’ a modo suo cristiani ciechi come la Chiesa di Laodicea e sionisti illusi e prossimi a esser disillusi e a convertirsi a Cristo veramente.
Su youtube ci sono alcuni che danno la colpa dell’attentato …indovinate a chi?Dicono che Dugin nelle sue conferenze stava criticando il polso debole di Putin, e quindi…chi cerca i colpevoli in Occidente non sa la realta’ russa.Ci sono o ci fanno?Probabilmente ci fanno.Se Dio dovesse mai permettere una catastrofe false flag in Ucraina, cosa diranno?Che Putin ,con la mancata uccisione di Dugin,si è voluto costruire il pretesto per firmarla davanti al mondo intero e avvalorarla?Ma si’,tanto in Occidente i capi e i loro servi hanno stabilito che Putin è pazzo e quindi ci sta questo ragionamento. Invece la semplice realta’ è che i personaggi politici oppositori di Putin che subiscono attentati,alcuni veri altri presunti,sono marginali.Putin ,se ne fosse responsabile,si creerebbe un problema dove non c’era.La stessa cosa vale per Dugin, che è uno studioso di fama mondiale, ma politicamente è marginale.La verita’ è che le masse come al solito rischiano di essere terreno di manovra,trascinate da minoranze oscure che le manipolano.Vedremo fino a che punto Dio lo permettera’.Tutto qui.Il” cui prodest ?”è ancora un sano esercizio ma di sicuro ora in Russia aumentera,in tutti i livelli sociali, la divisione interna tra chi apprezza l’equilibrio di Putin e chi lo ritiene troppo debole e se, Dion non permetta, accadra’ la false flag Putin e Russia,di cui Putin è un punto politico di equilibrio,saranno ancor piu’ al centro degli attacchi occidentali.Questi manipolatori diabolici e sionisti sono i veri pazzi e i veri criminali,come tutti quelli che non hanno il timor di Dio.Ma Dio,accada quel che accada, ha tutto sotto controllo.Quello che succede, o lo vuole o non lo vuole ma lo permette.Questa e solo questa è la vera religione cattolica.Papi cardinali e vescovi che la rifiutano, mi faranno pena solo quando il loro sangue scorrera’,ora no,sono un cristiano mediocre, quindi,no.Non è moralismo,infatti credo profondamente che la salvezza viene dalla Fede e che le opere servono solo per mantenere viva la Fede,attraverso,mediante e al di la’ del paradosso le fa apparire fini a se’ stesse ma inutili e perdenti,perchè i malvagi siano confusi e vadano in perdizione ridendo scherzando e gozzovigliando e accumulando negli ultimi giorni.,mentre gli altri soffrono.Il moralista non lo crede,è semplicista e vero perdente proprio per questo.Nè modernisti nè “zelantoni”;due facce della stessa medaglia innominabile.
https://www.huffingtonpost.it/politica/2022/08/21/news/daria_dughina_lantidiplomatico_e_italia_sovrana_e_popolare-10070567/
Quisling Draghi. L’affondo della figlia di Dugin quattro giorni fa contro il premier italiano
Di Pietro Salvatori (ansa )
Sul suo sito un articolo in cui viene definito servo degli Usa e della Nato. Dubbi sulla Meloni e aperto invito a votare per Italia sovrana e popolare, la lista che vede insieme Marco Rizzo, Antonio Ingroia e Francesco Toscano, “l’unica alternativa al totalitarismo liberalista, guerrafondaio e sanitario”
21 Agosto 2022 alle 14:45
Mario Draghi è “un Quisling”, l’unico voto possibile il 25 settembre è quello alla lista no-vax e filo-putiniana di Italia sovrana e popolare. Appena quattro giorni prima di morire tragicamente nell’attentanto che ha carbonizzato la sua auto, Daria Dugina sul suo sito “United world International” pubblicava un articolo di analisi sulla situazione politica italiana. Uwi si vende come un portale di analisi degli scenari internazionali, un dotto sito di geopolitica, ma è in realtà un megafono delle idee euroasianiste del padre di Daria, Alexsandr Dugin, intellettuale eretico le cui idee hanno innervato il filo putinismo di molti settori dell’estrema destra europea, ispirando diversi ambienti dei siloviki al potere al Cremlino, al punto di conquistarsi la nomea di ideologo…
https://www.adnkronos.com/russia-fsb-attentato-figlia-dugin-e-stata-ucraina-fuggita-in-estonia_69M8WYp0rQQQOS223mfe2
L’Fsb punta il dito contro i servizi segreti dell’Ucraina per l’omicidio di Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin. A eseguire l’attentato sarebbe stata, secondo quanto hanno stabilito i servizi russi a meno di 48 ore dall’esplosione, l’ucraina Natalya Vovk, di 43 anni, che sarebbe in seguito riuscita a fuggire in Estonia, rende noto l’agenzia russa Tass. “A seguito di misure di ricerca urgenti, il Servizio di sicurezza federale ha risolto l’omicidio della giornalista Darya Dugina”, ha annunciato l’Fsb.
Vovk sarebbe arrivata in Russia il 23 luglio scorso insieme alla figlia dodicenne Sofia Shaban. Le due hanno partecipato al festival “Tradizione” a cui erano presenti Aleksandr Dugin e la figlia. A Mosca avevano affittato un appartamento nel condominio in cui risiedeva Dugina e usato una Toyota Land cruiser per seguire la giornalista.
L’uccisione di Dugina è “un crimine vile e crudele”, che ha spezzato la vita di una persona “brillante e di talento, un vero cuore russo, gentile, amorevole e aperto. Una vera patriota della Russia”. Lo scrive il presidente russo Putin, nel messaggio di condoglianze perla morte di Darya Dugina.
Alexander Dugin, il padre della donna, ideologo ispiratore del presidente Putin, parla di “atto di terrorismo del regime nazista ucraino”. “Abbiamo bisogno solo della vittoria, per la quale mia figlia ha sacrificato la vita”.
Cosa accadrà? Niente! I russi come al solito ci andranno piano, rafforzeranno la difesa antiterrorismo e antimissilistica; continueranno a indebolire l’esercito ucraino già in difficoltà.
Se Draghi andrà alla Nato, l’Italia alfine ci rimetterà la pelle.
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Bisogna però attendere almeno un anno, prima che si traduca in attività industriale
https://www.milanofinanza.it/news/per-citi-l-inflazione-nel-regno-unito-raggiungera-il-18-6-202208221724593956
Inflazione fuori controllo.
Aumenti dei tassi di interessi.
Disoccupazione.
Fame
Prospettive cupe per il Regno Unito
Non arriveremo al 2024.
Perfettamente in linea con le previsioni.
Riguardo i tempi, vedremo. Bisogna vedere effettivamente quanto dovranno soffrire e penare, e saranno capaci di sopportare,perchè si arrivi alla rivoluzione interna. La Jahenny prevede degli eventi che ancora si devono verificare: discordia interna che porterà alla divisione in 4 dell’UK, “la proposta cattolica che non sarà accettata”, la regina che lascerà, la famiglia reale e/o chi governa che morirà. A meno di non considerare più valida tale profezia fatta alla Jahenny.
Riguardo alla divisione in 4, ci sono da tempo i presupposti per la separazione della Scozia, che vuole un secondo referendum per l’indipendenza dall’Uk; e il partito Sinn Fein che vuole la riunificazione del’Irlanda. C’è tanta carne al fuoco, noi annotiamo quello che succede col trascorrere del tempo.
Il tempo stesso che passa ci darà la risposta