LE ÉLITE DI DAVOS METTONO IN GUARDIA LE NAZIONI DAL RESISTERE AL “DOLOROSO CAMBIAMENTO GLOBALE”

scritto da NICOLA_Z
30 · Mag · 2022
davos

Le élite di Davos hanno affermato che la CRISI ENERGETICA GLOBALE è una “TRANSIZIONE” che sarà “DOLOROSA” per la maggior parte, ma a cui le nazioni che desiderano preservare la propria sovranità, non dovrebbero resistere.

Intervenendo al WORLD ECONOMIC FORUM sulla crisi energetica, il vicecancelliere tedesco ROBERT HABECK ha avvertito i governi di non proteggere i propri cittadini e di seguire invece le regole del mercato.

In altre parole, le nazioni dovrebbero abbracciare l’AGENDA DEL GREAT RESET dei globalisti.

Durante una tavola rotonda del WORLD ECONOMIC FORUM sulla crisi energetica, il vicecancelliere tedesco ROBERT HABECK ha affermato che i paesi dovrebbero resistere alla tentazione di mettere i propri interessi al primo posto. Ha aggiunto che la sostenibilità richiede un cambiamento nella “regola dei mercati”.

Durante un panel del WORLD ECONOMIC FORUM sulla crisi energetica, il vicecancelliere tedesco ROBERT HABECK ha affermato che i paesi dovrebbero resistere alla tentazione di occuparsi prima dei propri interessi. Ha aggiunto che la sostenibilità richiede il cambiamento della “regola dei mercati”. pic.twitter.com/BYzQqMRDbk

— Andrew Lawton (@AndrewLawton) 23 maggio 2022

In un’altra sessione, KJERSTIN BRAATHEN, amministratore delegato del più grande istituto finanziario norvegese, ha descritto il CAOS NEL MERCATO ENERGETICO come una “TRANSIZIONE”. Ha aggiunto che in futuro CI SARANNO GRANDI CARENZE e DIFFICOLTÀ ECONOMICHE, ma che “NE VALE LA PENA”.

Il direttore finanziario norvegese, KJERSTIN BRAATHEN, ha parlato a Davos delle piccole e medie imprese, affermando che la TRANSIZIONE ENERGETICA porterà a CARENZE ENERGETICHE e PRESSIONI INFLAZIONISTICHE, ma “NE VALE LA PENA” di subire tale “DOLORE” .

Parlando delle piccole e medie imprese a Davos, il CEO della finanza norvegese KJERSTIN BRAATHEN afferma che la transizione energetica creerà CARENZE ENERGETICHE e PRESSIONI INFLAZIONISTICHE, ma di questo “DOLORE” ne “VALE LA PENA”. pic.twitter.com/Ne70lRle5W

— Andrew Lawton (@AndrewLawton) 23 maggio 2022

È interessante notare che il presidente degli Stati Uniti JOE BIDEN ha usato esattamente le stesse parole dell’élite di Davos.

Ha detto che stiamo attraversando una “TRANSIZIONE INCREDIBILE” con i prezzi del gas.

Fonte: Video: le élite di Davos avvertono che la “TRANSIZIONE GLOBALE DOLOROSA” non dovrebbe essere contrastata dalle Nazioni

Videos: Davos Elites Warn ‘Painful Global Transition’ Should Not Be Resisted By Nation States

https://uncutnews.ch/die-eliten-von-davos-warnen-die-laender-davor-sich-dem-schmerzhaften-globalen-wandel-zu-widersetzen/

I PREZZI DEI CARBURANTI STELLARI SONO UNA PARTE DELL’ ”INCREDIBILE TRANSIZIONE VERDE”, PAROLA DI BIDEN

Joe Biden ieri si è fatta scappare la verità sui prezzi esorbitanti dei carburanti, affermando  davanti ai giornalisti riuniti in una conferenza stampa a Tokyo, che i prezzi inaccessibili del gas negli Stati Uniti fanno parte di una deliberata “TRANSIZIONE” verso L’ENERGIA VERDE.

Per chi volesse ascoltare direttamente le parole del Presidente ecco il breve video.

Joe Biden: “When it comes to the gas prices, we’re going through an INCREDIBLE TRANSITION” pic.twitter.com/8TGnc7vFa8

— RNC Research (@RNCResearch) May 23, 2022

Faticando a parlare in modo coerente, Biden ha detto: “Per quanto riguarda i prezzi del gas, stiamo attraversando un’INCREDIBILE TRANSIZIONE che, se Dio vuole, quando sarà finita saremo più forti, quando sarà finita

Quindi, improvvisamente, Vladimir Putin non è più da biasimare per gli alti prezzi del carburante e del petrolio nel mondo, ma la responsabilità, come facilmente prevedibile, è della TRANSIZIONE ECOLOGICA…..

..…Tutto questo però va controcorrente con l’attività di un  Presidente che poi libera 180 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche, sempre più scarse, per cercare di controllare i prezzi dei carburanti. In realtà quella che impera è una grande, contraddittoria, confusione: si puniscono le società petrolifere, ma , per un banale errore, non si danno nuove concessioni di estrazione. Quindi la crisi non è dovuta a Putin, ma è causata direttamente dai  governi occidentali. Non è un caso.

I prezzi dei carburanti stellari sono una parte dell’”incredibile transizione verde”, parola di Biden

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