IL CONFLITTO CHE VIENE DOPO LA GRANDE SANTIFICAZIONE

scritto da Remox
29 · Apr · 2014

IL CONFLITTO CHE VIENE
DOPO LA GRANDE SANTIFICAZIONE

Dopo la santificazione di
Giovanni Paolo II entriamo in un periodo caldo dell’anno, lo stesso anno che
come ricorderemo è definito “pestilente” nel Preambolo del Ramo III del 2000.

E’ l’anno in cui comincia la
serie di eclissi lunari e solari che sembrano citate nel Ramo XXIII del
Novecento, l’anno in cui nei mesi di Marzo e Aprile si è intensificata la crisi
ucraina, con il 21 Marzo giorno dell’annessione alla Russia della Repubblica di
Crimea.

L’anno in cui il mondo, ma soprattutto
l’Europa, è tornata al clima da guerra fredda. Il conflitto preconizzato dopo
la cerimonia di santificazione sarà quello ucraino? O bisogna aspettarsi
qualcosa di diverso?

Il tema è stato già anticipato
varie volte con l’attenzione posta alle quartine del Ramo I del 2000. La
rilettura che stiamo ricompiendo da quella fatta a suo tempo da Ramotti negli
anni ’90, tempi estremamente troppo anticipati rispetto al Nuovo Millennio, ci
ha portato dritti dritti alla cronaca dei nostri giorni. Da queste quartine
abbiamo ben visto che l’attenzione è concentrata sui luoghi del Mar Nero e che
riferimenti identici li troviamo anche nel Ramo II del 2000 e nel Ramo III del
2000.

Le aree sotto la lente di
osservazione sono due: l’Ucraina e le regioni più a sud al confine fra la
Turchia e l’Iran. Se la prima è legata alle tensioni fra Nato e Russia la
seconda è legata alla crisi siriana. Essendo entrambe le aree ben presenti all’interno
di un Ramo piuttosto movimentato nel parlare di guerre e conflitti dobbiamo
aspettarci un repentino peggioramento di entrambe le crisi.

Ho ipotizzato che Agosto potesse
essere il mese successivo alla cerimonia di santificazione in cui avremmo visto
questo peggioramento. E l’ho fatto sulla base della prima quartina del Ramo. In
passato ho sempre pensato che fosse relativo al Medioriente. Ma a questo punto
possiamo attenderci qualunque cosa.

Il conflitto ucraino (perché di
questo ormai si tratta) procede a bassa intensità con piccoli strappi e minacce
di invasione: si attendono i referendum autonomisti, ma la situazione di stallo
che si è venuta a creare sembra veramente difficile da sbrogliare. La crisi
somiglia sempre più a quella Jugoslava, ma a velocità ridotta, frutto della
forte contrapposizione della Russia che, minacciando l’invasione, rallenta le
manovre NATO in Ucraina.

Quella siriana appare quasi
dimenticata, ma procede con una violenta recrudescenza degli scontri, continui
morti e con nuove forniture di armi anticarro americane alle forze ribelli. La
pace o la fine del conflitto non sembrano vicine. In questa contesa la Turchia
e l’Iran sono su posizioni contrapposte con la prima impegnata direttamente a
creare un casus belli per un intervento occidentale nell’area.

Con queste brevi premesse andiamo
a rileggerci le tre quartine del Preambolo del Ramo I del 2000, già pubblicate
nella sezione dello scontro fra Oriente e Occidente, e probabilmente noteremo delle
attinenze con le attuali crisi.

Dal Ramo I
del 2000 “Guerra in Oriente”

Pres. 18
Luglio

L’heraut
errant du chien au Lion tourne,

Feu ville ardra, pille, prise nouuelle:

Decouurir fustes. Princes pris, on retourne,

Explor, pris gall. Au grand iointe pucelle.

Pres. 18 Luglio

Quando
l’araldo errante del cane al Leone torna,

Fuoco arderà
la città, saccheggio e presa novella:

Apparire le
navi, i principi prigionieri si ritorna,

Esploratori
presi di Francia, al grande unita pulzella.

Il primo verso della quartina è tutto un programma poiché è la chiave
per l’orientamento cronologico. Abbiamo tre soggetti: l’araldo errante, il cane
e il Leone. Quest’ultimo rappresenta la ben nota costellazione (Luglio-Agosto),
mentre l’araldo errante è quasi sicuramente Mercurio, il messaggero degli Dei.
Ramotti lo interpretò con Venere, ma nella realtà l’araldo è l’appellativo con
cui viene nominato Mercurio. Il Ramotti interpretò con Venere anche il “cane”,
chiamandolo “cane della luna”. Ma nella realtà dei fatti “il cane della luna” o
“la stella del cane” è Sirio, l’oggetto più brillante nel cielo dopo il Sole,
la Luna e Venere. E’ così chiamata poiché si trova nella costellazione del Cane
Maggiore. Coincidenza vuole che la quarta stella della costellazione, Mirzam,
sia appunto chiamata “l’araldo” poiché anticipa Sirio nel sorgere della
costellazione. Il Cane Maggiore inoltre prende il nome da uno dei due cani da
caccia di Cefalo, figlio di Mercurio. Nostradamus ci da quindi tre riferimenti
astronomici: Mercurio, Sirio e il Leone. Quand’è che Mercurio e Sirio sono in collegamento
con il Leone? Per quanto riguarda il biennio 2014-2015 Mercurio è in Leone nel
mese di Agosto, nel 2014 entra nel segno all’inizio del mese mentre nel 2015 è
già abbondantemente dentro al primo di Agosto. Sirio invece ha un periodo di
comparsa nel cielo definito da due importanti eventi: la levata eliaca ed il
tramonto. La levata eliaca avviene intorno all’11 Agosto mentre il tramonto
intorno al 18 Maggio. Fra il tramonto e la levata Sirio non è visibile in
cielo. La massima esposizione è nei mesi di Novembre , Dicembre, Gennaio,
Febbraio e Marzo.

Quand’è dunque che Sirio, stella del Cane, torna al Leone (Agosto)? Ma
ovviamente il giorno della sua levata eliaca e questo avveniva anche nel ‘500,
al tempo di Nostradamus, quando la levata eliaca era intorno al 6 Agosto.

Il periodo di esposizione della stella coincide con la crisi in
Ucraina, ma ad Agosto probabilmente si vedrà qualcos’altro…

Il secondo verso della quartina annuncia un saccheggio, una conquista:
con molta arguzia, anche se con indicazioni astronomiche non proprio esatte,
Ramotti associò la quartina all’invasione del Kuwait che avvenne il 2 Agosto
del 1990. Anche se attinente come tema non vi è però attinenza con gli
allineamenti. Mercurio infatti era già in Vergine. Potrebbe quindi essere che l’Agosto
in questione sia quello del 2014? 

Gli ultimi due versi sono piuttosto interessanti poiché parlano di
principi, esploratori, diplomatici presi, catturati o prigionieri alcuni dei
quali verranno liberati. La cosa avvenne con gli ostaggi occidentali presi dall’Iraq,
ma anche adesso con molte proteste per la cattura di diplomatici OCSE da parte
dei filorussi. La parola abbreviata “gall” può indicare la Francia o in
generale l’Europa Occidentale.

Il verso parla anche di navi che appaiono, anche questo in linea sia
con la Guerra del Golfo che con le odierne missioni navali nel Mar Nero.
Ovviamente non dobbiamo escludere che il conflitto di cui si parla non sia
quello ucraino, ma appunto quello siriano. Tuttavia la presenza dei versi sugli
ostaggi al momento si abbina al primo caso.

“Al Grande unita pulzella”, ai tempi della Guerra del Golfo il Ramotti interpretò il verso con la conquista da parte dell’Iraq del piccolo Kuwait, ma oggi abbiamo un ben diverso “Grande” sulla scena: il 21 Marzo la piccola Crimea si unisce alla Grande Madre Russia.

Pres. 40 Giugno

De Maison sept par mort mortelle
suite,

Gresle, Tempeste. Pestilent mal,
fureurs:

Roy d’Orient d’Occident tous en fuite,

Subiuguera ses iadis conquereurs.

Pres. 40 Giugno

Di Casa
sette per morte mortale successione,

Grandine,
tempesta, pestilente male, furori:

Il re d’Oriente
d’Occidente tutti in fuga,

Soggiogherà
i suoi d’un dì conquistatori.

Due grandi “Case” comuni all’Est sono già
cadute frammentandosi in sette parti: il Patto di Varsavia e la Ex Jugoslavia. Forse
però si preannuncia una terza scomposizione di un’altra grande casa comune: l’Ucraina.
Al momento sono già quattro le repubbliche dichiaratesi autonome e
indipendenti: la Crimea, quella di Donetsk, quella di Lugansk e quella di
Karkiv. Se consideriamo che gli altri grandi centri a rischio sono Kiev, Leopoli
ed Odessa ecco che arriviamo a sette. Sinceramente non so se sarà questo il
destino dell’Ucraina, ma non è così improbabile visto che nell’Est Europa è
qualcosa che accade spesso. Gli ultimi due versi della quartina sembrano
suggerire che il riferimento non è ne alla caduta del Patto di Varsavia ne a
quello della Ex Jugoslavia, poiché in entrambi i casi non c’era alcun Re d’Oriente
in grado di mettere in fuga quelli d’Occidente. Questi versi sembrano invece
calzare a pennello per la crisi ucraina dove all’Est i filo russi godono dell’appoggio
del grande Re di Mosca. Quelli d’Occidente sono invece in pericolo di
invasione.

Coloro che furono conquistatori verranno
dunque soggiogati. La soggezione che la Russia sta causando verso i suoi
avversari è piuttosto evidente.

Pres. 28 giugno

Là ou la foy estoit sera rompue,

Les ennemis les ennemis paistront:

Feu ciel pleuura, ardra, interrompue,

Nuit entreprise. Chefs querelles mettront.

Pres. 28 Giugno

Là ove è la (promessa)
di fede, (la promessa) sarà rotta,

I nemici di
nemici si pasceranno:

Fuoco dal
cielo pioverà, arderà ininterrotto,

Di notte
l’intrapresa, i leader fra lor protesteranno.

I primi due versi sembrano
parlare di patti non mantenuti come ad esempio gli accordi di Ginevra, ma anche
i patti di convivenza civile all’interno di una stessa nazione fra più gruppi
etnici. I nemici si pasceranno dei loro nemici come solitamente avviene in un
conflitto civile. Gli ultimi due versi parlano di un proditorio attacco
notturno che provocherà molte proteste. Potrebbe trattarsi di quello stesso
attacco previsto nel Presagio 18? E’ relativo all’Ucraina? O alla Siria? Al
momento è difficile rispondere.

Come si può vedere lo scenario
bellico è piuttosto intenso e rispecchia quel che sta avvenendo sotto i nostri
occhi. Ma affinchè si possano avere maggiori verifiche bisogna che avvengano
quei terremoti previsti per la primavera. Alcuni già sono avvenuti, ma è nel
mese di Maggio che mi aspetto altre scosse. Un resoconto lo potremo fare
comunque solo alla fine di Giugno.

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Anonimo
Anonimo
9 anni fa

Remox, ti seguo da tanto tempo e ne approfitto per dirti che apprezzo molto il tuo studio e sopratutto il tuo equilibrio nonostante il tema che tratti.. detto questo ti chiedo. Hai già parlato qualche mese fa dell'anno pestilenziale… e se fosse dovuto a dei virus portati in europa dalla mole di profughi di questi giorni? che ne pensi.. Ciao, complimenti ancora.. Stefano

Remox
Remox
9 anni fa
Rispondi a  Anonimo

Ciao Stefano, grazie.
I termini legati alla parola "peste" sono usati molto spesso da Nostradamus. Egli a causa della peste perse la prima moglie e i figli avuti da questa, operò spesso come medico e curatore durante le varie epidemie e rimase sicuramente colpito e segnato da queste esperienze. In quei tempi una cittadina colpita dalla peste veniva letteralmente annientata. Non escludo che queste sofferenze abbiano addirittura "amplificato" le qualità mistiche del veggente.
Quindi ogni qual volta viene usato quel termine s'intende uno sconvolgimento doloroso e crudele. E' capitato che in alcune quartine si riferisse alle epidemie come la grande peste di Londra, la Spagnola o l'AIDS, ma più spesso accade che usi il termine in senso generale per indicare dolore, sofferenza, paura. Nel caso specifico ritengo che "anno pestilente" stia a significare un anno doloroso, di sofferenze e non un anno in cui si verificheranno particolari epidemie. Non mi sembra infatti che nei Rami dedicati vi siano indicazioni in questo senso.

luc
luc
9 anni fa

Questo commento è stato eliminato dall’autore.

luc
luc
9 anni fa
Rispondi a  luc

Su diversi siti internazionali di stampo profetico, ho letto alcune interpretazioni su questo tema e ho notato il termine biblico Gog e Magog (Gog u-Magog) che spesso viene attribuito alla Russia di Putin come protagonista dell' ultimo conflitto mondiale ma anche alla Turchia che secondo alcuni ( interpretazione del Corano) darebbe vita al Mahdi il quale instaurerà il Grande Califato in tutto il medioriente insieme a Isa, Gesù secondo alcune fazioni musulmane dovrebbe ritornare a Damasco all'inizio del conflitto. Una cosa sembra cmq chiara e cioè che la crisi in Ucraina e la nuova guerra fredda tra Usa e Russia sono connesse al guerra civile in Siria e alla crisi atomica con l'Iran, anche perché la Turchia è interessata a distruggere il governo di Assad. Senza dimenticare una reazione unilaterale di Israele…

Remox
Remox
9 anni fa
Rispondi a  luc

La citazione di Gog Re di Magog viene dal libro di Ezechiele, nell'Antico Testamento poi ripresa da S. Giovanni nell'Apocalisse per indicare un portentoso nemico, l'ultimo, prima della fine del mondo e del Giudizio Universale. Si tratta quindi di un tempo assai lontano e pertanto tutti quelli che cercano di attualizzare ad oggi la profezia secondo me sbagliano di grosso. Per similitudine ovviamente si possono fare dei paragoni, ma senza pensare che il tempo descritto da S. Giovanni sia questo.
Ma chi sono in realtà Gog e Magog? Come hai detto tu le speculazioni in merito sono tante, ma secondo me i riferimenti vanno cercati nella storia di Israele raccontata nella Bibbia. Personalmente sposo la tesi di Velikovski il quale ritiene che il famigerato e assai oscuro popolo degli Hyksos, gli invasori che posero fine al Medio Regno Egizio, fossero in realtà gli Amaleciti, il popolo di Amalek. Uno dei più importanti e certi Re Hyksos di Egitto è Apophis il cui nome deriva da Apop. La derivazione di Gog da questo nome è evidente ed ha soprattuto un significato simbolico. Secondo la Bibbia gli Amaleciti stabilirono un vero impero vasto e potente che perseguitò il nascente Israele tanto che nessun popolo nell'Antico Testamento è odiato quanto i figli di Amalek.Secondo gli storici arabi questo popolo migrò dalla penisola arabica verso Nord, la Siria, e poi a Est verso l'Egitto. Fu in questa marcia quindi che si arrivò ai racconti narrati nella Bibbia delle sanginose lotte fra Israele, l'Egitto e gli Amaleciti.
Secondo questa ricostruzione quindi Gog re di Magog è un immagine del potente ed odiato Re Amalecita. E' dunque un simbolo che serve ad indicare un'orda famelica e distruttrice, nemica dei figli di Dio, guidata da un potente e malvagio Re. In sostanza un'immagine dell'Avversario ultimo e finale prima della fine del mondo e del Giudizio Universale.
Ecco perchè ogni tentativo di identificazione con il nostro tempo è privo di senso…nazioni e popoli saranno sicuramente assai diversi e così la geografia della terra.

Anonimo
Anonimo
9 anni fa

Ho letto e vvisto le immagine dei due Papi Santi. Possibile che il giglio dorato possa fare riferimento al Grande Monarca? Grazie della risposta. Gabriella

Anonimo
Anonimo
9 anni fa

Mala tempora currunt! Gli USA sono tornati a schierarsi nelle Filippine dopo 23 anni di assenza; Canadesi, Danesi e Francesi hanno inviato altri aerei in Polonia in rinforzo a quelli già schierati dai Polacchi; i Romeni si stanno ammassando ai confini (ci sono video perfino su youtube dei treni carichi di mezzi); due bombardieri Russi sono entrati nello spazio aereo britannico; gli Ucraini sono alla mobilitazione già da tempo. Io non penso che uno spiegamento così intenso di truppe (che oltretutto ha un costo) sia solo per farsi delle reciproche pressioni diplomatiche. Qualche incidente nel breve-medio termine è normale che possa scoppiare. Ulrich

Remox
Remox
9 anni fa

Ciao, è possibile si anche se credo più a un collegamento con il successore di papa Francesco.
Per il Grande Monarca ci sono altre tavole come la 60 (58) e la 52 (50). Le trovi negli articoli di Aprile 2013 mentre qui puoi leggere una possibile ricostruzione:

http://ducadeitempi.blogspot.it/2013/04/francesco-fatima-aggiornamento-la.html

un saluto.

luc
luc
9 anni fa

Buon giorno Andrè, t'invito a guardarti questo filmato, senza prevenzione alcuna sull'autore o la sua chiesa di appartenenza, analizzando unicamente le sue asserzioni a riguardo i segni che precederebbero la Grande Tribolazione, Luna, Sole, Terra, eccetera….http://www.youtube.com/watch?v=0EhlxkTFJHg

Anonimo
Anonimo
9 anni fa

Purtroppo di ora in ora sembra che il conflitto che inizierà dopo la santificazione del polacco sia proprio quello dell'Ucraina…visto che la situazione sta degenerando velocemente si resta ancora più sorpresi della precisione cronologica di questa profezia di Nostradamus collegata all'evento della santificazione di Giovanni Paolo II..
Saverio

Remox
Remox
9 anni fa
Rispondi a  Anonimo

Vero…e comunque c'è sempre il fronte turco-siriano-iraniano: sembra che, a breve, tornerà pericolosamente in auge.

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