IL RAMO III DEL 2000
(Prima
Parte)
Nell’ultimo anno c’è
stata un’evidente accelerazione nell’accadimento di eventi narrati nel Poema
Temporale di Nostradamus. Con le dimissioni di Benedetto XVI si è
incontestabilmente aperta una nuova fase, ricca di spunti, che ci sta
proiettando verso l’apice di quel periodo storico conosciuto come “fine dei
tempi”, tempi che secondo me sono cominciati con la Rivoluzione Francese e la
caduta del ramo dei Re di Francia e che si concluderanno con il Trionfo del
Cuore Immacolato di Maria e il ritorno sul trono dell’Erede atteso.
Sono passati anni da
quando ho avuto la possibilità di leggere e studiare i Rami del 2000 facendomi
ovviamente un’idea vaga di quel che potevano contenere, ma senza mai riuscire a
tracciare una strada e probabilmente senza una vera e propria speranza di
riuscire a farlo.
Dopo la scomparsa del
Ramotti nel 2001 mi sono chiesto che fine avrebbe fatto tutto questo lavoro e
se ci sarebbe stato qualcuno pronto a riprenderlo. Mai avrei pensato di poter
aprire un blog a riguardo anche perché ero piuttosto scoraggiato dal non capire
il disegno profetico completo.
E invece dopo le
dimissioni del papa si è come accesa una luce e di getto sono stati pubblicati tutti
i 120 articoli fino a questo momento. Il titolo del Blog è stato scelto sulla
base di un’interpretazione del Ramotti di una quartina posta all’inizio del
Proemio del 2000, quindi proprio all’inizio di questa storia. Il lavoro tutto
vuole essere un omaggio al grande veggente di Salon e al suo più geniale
studioso.
Come detto fin dalla
presentazione tutti noi siamo testimoni del passaggio dell’Onda temporale che
salendo e scendendo lega in una sinusoide tutte le quartine e sestine dell’opera. E al momento attuale possiamo dire con buona
convinzione che il Ramo III del 2000 è quello che più di tutti descrive il
nostro tempo.
Voglio quindi
riassumere tutta la prima metà di questo importante capitolo collegandolo con
tutto quanto accaduto fino ad ora. In questo modo avremo una traccia temporale
e di argomento più razionale su cui basarci.
Il Ramo è composto in
tutto da 27 quartine e ne vedremo, più o meno, le prime 18, la maggior parte delle
quali pubblicate in vari articoli sparsi, più qualcun’altra inedita che potrà
servire ad illuminare un po’ di più il nostro percorso. Ogni Ramo come ormai
sapete ha una breve introduzione (Preambolo) composta da 3 quartine
appartenenti alla stessa centuria. Al proprio interno può essere poi suddiviso
in “paragrafi” le cui quartine risultano vicine per i temi trattati. Pertanto,
presentandole nell’ordine di comparsa, le raggrupperò in paragrafi distinti e
separati.
INTRODUZIONE
Del Preambolo del Ramo
pubblico due quartine.
Presagio 46
La ioye en larmes viendra captiuer Mars,
Deuant le Grand seront esmeus diuin
Sans sonner mot entreront par trois pars,
Mars assoupi. Dessus glas troutent vins.
Presagio 46
La gioia in lacrime, verra' a catturare Marte.
Davanti il Grande saranno commossi i Divini
Senza pronunciar parola verranno da ogni parte.
Marte assopito,dal di sopra ghiaccio e sferzanti venti.
Presagio 61
Ioye non longue, abandonné des siens,
L’an pestilent, le plus Grand assailli.
La Dame bonne aux champs Elysiens,
Et la plus part des biens froid non cueilly.
Presagio 61
Gioia non lunga, dai suoi abbandonato.
L’anno è pestilente, il più Grande è assalito.
La Dama buona ai campi Elisi,
E la maggior parte dei beni non raccolti per il
freddo.
Il primo presagio lo
abbiamo messo in relazione al funerale del primo Grande scomparso, Mandela. Il
secondo lo abbiamo presentato in questi giorni in relazione allo scandalo Hollande
e Premiere Dame. Questi due presagi sono fra loro in relazione poiché dettano
il passaggio fra il 2013 e il 2014 che si dovrebbe contrassegnare per essere un
anno pestilente. Non possiamo infatti pensare che i primi due versi del
presagio 61 siano attribuibili alle dimissioni di Benedetto XVI in quanto sono
avvenute volontariamente. Il papa può essere stato assalito dagli scandali in
Vaticano, ma il primo verso non si addice molto al suo pontificato. Che di
certo fin dall’inizio non può definirsi gioioso. Pertanto, proprio in relazione
allo scandalo Hollande avvenuto a inizio anno, dobbiamo pensare che il 2014 è “l’an
pestilent”.
Un altro legame fra i
due presagi è il tema del clima freddo, ghiacciato, tempestoso. Come vedremo
non sarà il primo riferimento a un clima avverso ai raccolti e dunque all’economia.
Da notare anche il parallelo fra i due Grandi e la gioia che si tramuta in lacrime. Un Grande viene abbandonato e assalito, l’altro muore dopo una vita intensa.
LA CHIESA
DEI DUE PAPI
Lamentazioni
108
Combien de fois prinse cité solaire
Seras changeant ses loix barbares et vaines:
Ton male s’approche. Plus seras tributaires
Le grand Hadrie recourira tes veines.
108
Quante volte presa città solare
sarà, cambieranno le leggi barbare e
vane.
Il tuo male s’avvicina: più sarai
tributaria
la grande Adria
riaprirà le tue vene.
346
Le ciel (de Plancus
la cité) nous presage,
Par clers insignes et par estoilles fixes,
Que de son change subit s’approche l’aage,
Ne pour son bien, ne pour ses malefices.
346
Il cielo della città di Planco ci
presagisce,
Per chiari segni e per stelle fisse,
Che un improvviso cambiamento si stà
avvicinando,
Nè per il suo bene nè per il suo
male.
Lamentazioni… Così chiamo queste due quartine che
seguono il Prembolo e che annunciano un importante cambiamento nella Chiesa. Leggendo la 108 non può non venire in mente il sogno profetico di
San Giovanni Bosco in cui il Signore dice:
E di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata,
Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale che non cerchi altro, né
altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e sua
gloria sta nel Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato;
tuttavia con la schiava parola fa tremare tutto il mondo.
Roma!… Io verrò quattro volte a te!
— Nella prima percuoterò le tue terre e gli abitanti di esse.
— Nella seconda porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri
ancora l’occhio?
— Verrò la terza, abbatterò le difese e i difensori e al comando del Padre subentrerà
il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.
— Ma i miei savi fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò farò la
quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te!
Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue e il
sangue dei figli tuoi laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio.
La città solare è Roma
in quanto sede del vicario di Cristo, Sole dei popoli. Molti commentatori
vedevano un riferimento alla Roma di Giovanni Paolo II il “De Labore Solis”. A
maggior ragione oggi possiamo dire che con papa Francesco, che ha il sole nello
stemma araldico e nella bandiera dell’Argentina, Roma è ancor di più città
solare o “del solare”.
All’inizio del Ramo,
all’inizio di questo tempo il veggente mette in guardia la città. Il tuo male s’avvicina,
proprio come nel sogno del Santo Salesiano. La grande Adria è l’Italia, ma
richiama anche l’imperatore Adriano che perseguitò i cristiani. Si annuncia un
tempo in cui la Chiesa verrà perseguitata dall’Italia stessa, come ai tempi dei
Savoia quando il Santo era in vita, dai suoi governanti e probabilmente dalla
sua stessa gente.
La 346 è altrettanto
interessante poiché annuncia un improvviso cambiamento che si sta avvicinando.
Le dimissioni di Benedetto XVI si inseriscono perfettamente in questo presagio.
Ma ciò che cattura la nostra attenzione è la città di Planco, addirittura messo
tra parentesi…. Perché? Planco era un antico romano e il riferimento con la
città di Roma è piuttosto evidente. Ma perché scegliere proprio Planco, nemmeno
tanto conosciuto? Forse perché è stato il fondatore della città di Lione che ne
conserva un monumento? Chi segue il blog, capirà subito il collegamento con
quanto abbiamo detto a proposito del successore di Francesco.
I DUE PAPI
358
Aupres du Rhin
des montaignes noriques
Naistra vn Grand de gens trop tard venu,
Qui defendra Saurome et Pannoniques,
Qu’on ne sçaura qu’il sera deuenu.
358
Dalle Bavaresi Alpi al Reno accanto
Nascerà un grande da gente troppo
tardi venuta,
Che difenderà Saar, Roma e Pannonia,
Che non si saprà cosa sarà divenuto.
143
Auant qu’aduienne le changement d’empire,
Il aduiendra vn cas bien merueilleux:
Le champ mué, le pillier de Porphire,
Mis, translaté sus le rocher noilleux.
143
Prima che avvenga il cambiamento
d’impero,
Accadrà un caso davvero meraviglioso,
Il campo mutato, la pietra angolare
di Porfirio
Messa, trasferita sulla roccia nodosa.
609
Aux sacrez
temples seront faicts escandales,
Comptez seront par honneurs et louanges:
D’vn que on graue d’argent d’or les medalles,
La fin sera en tourmens bien estranges.
609
Ai sacri templi saranno fatti
scandali,
Valutati saranno per onore e lodi:
D’Un che si grava d’argento, d’oro le
medaglie,
La fine sarà in tormenti ben strani.
574
De sang Troyen
naistra coeur Germanique
Qui deuiendra en si haute puissance:
Hors chassera estrange arabique,
Tournant l’Eglise en pristine preeminence.
574
Di sangue Troiano nascerà cuore
Germanico
Che giungerà in si alta potenza:
Fuori caccerà stranieri Arabi,
Tornante la Chiesa in precedente preminenza.
483
Combat nocturne
le vaillant capitaine,
Vaincu fuyra peu de gens profligé:
Son peuple esmeu, sedition non vaine.
Son propre fils le tiendra assiegé.
483
Combattimento notturno il valente
capitano,
Vinto fuggirà con poche genti sconfitte:
Suo popolo in sollevazione, sedizione
non vana.
Suo proprio figlio lo terrà
assediato.
Tutte queste quartine
le abbiamo già viste, ma è utile rileggerle insieme. La 358 presenta il papa
tedesco che si distingue per la sua “lotta” al relativismo imperante in Europa.
Proprio l’Europa centrale è tema delle sue dispute, in particolar modo la sua
Germania. Non si sa bene cosa sia divenuto, infatti mai prima nella storia è
esistito un “papa emerito”.
La 143 annuncia un
cambiamento sorprendente, il passaggio di consegne fra i due papi; paragona con
maestria Benedetto XVI al filosofo-teologo classico Porfirio. I temi della
Fede, Speranza e Verità sono comuni agli scritti di entrambi. La pietra
angolare o di fondamento della Chiesa, Pietro, verrà traslata su una nuova
Roccia, un nuovo Pietro devoto alla Madonna che scioglie i nodi.
Ma chi scioglierà i nodi della Roccia Nodosa, i nodi della Chiesa?
La 609 parla degli
scandali che hanno colpito il Vaticano dove a colpi bassi prelati dediti al
carrierismo si sono affrontati alle spalle dell’anziano pontefice.
Ma giunge un nuovo
papa che intende cambiare le cose ed uno dei primi segni distintivi sarà quello
di cambiare il crocifisso papale da oro ad argento. Per commenti più approfonditi a quest’importantissima
questione consiglio di leggere “I Papi d’Oro e d’Argento”.
La fine di questo papa
però, verrà in tormenti ben strani… quindi non una fine “normale”.
La 574 è una quartina
poliversa poiché a seconda di come viene letta può parlare di entrambi i
pontefici. Sangue troiano, romano, italiano e cuore Germanico è il papa
Francesco, il cui nome viene dal termine germanico “Franch”, libero, che diede
il nome all’antico popolo germanico dei Franchi che poi costituirono il primo
nucleo dell’antica Francia. Ma il cuore Germanico e il sangue romano è anche
Benedetto XVI, romano come papa e germanico di nazionalità. Gli ultimi due
versi sono per il papa argentino. Vi sarà lotta probabilmente con la fazione
più intransigente dell’Islam e tenterà di riportare la Chiesa ai suoi “precedenti”.
La predicazione sulla povertà e immediatezza nel servizio al popolo va proprio
in questa direzione.
La 483 ci proietta
invece nel futuro; il valente capitano, colui che conduce la nave, è un modo
per indicare il papa che conduce la barca di S. Pietro. Si annuncia una fuga,
una ribellione, una divisione. Sollevazione e sedizione del popolo e
probabilmente di parte degli ecclesiastici. Assediato dal suo proprio figlio…forse
uno stretto e fidato collaboratore?
Ovviamente non
possiamo non ipotizzare che si parli di un altro leader…ma tendo ad escluderlo.
Secondo me il valente capitano è il papa.
Concludo qui la prima parte dell’esposizione; nella prossima vedremo invece gli episodi di cronaca e
un’altra quartina che potrebbe a breve avverarsi provocando un pesante
scossone.