IL MISTERO DEL “GALLO”
Una nuova interessante
interpretazione
Questa mattina mentre mi trovavo
nell’affollata metropolitana di Roma pensavo e ripensavo alla Tavola Pittorica
41 (39), l’ultima del suo genere del Vaticinia Nostradami, dove insieme alla
figura del pontefice Giovanni Paolo II, compaiono anche altri simboli dal
diverso significato.
Mi son sempre chiesto se in quei
simboli non fosse possibile vedere anche l’immagine dei successori come per la
Tavola 37 (35) di Giovanni XXIII. Secondo il Ramotti il Gallo ad esempio
rappresentava il successore che il papa polacco aveva “in mente” e siccome il Gallo
è simbolo della Francia immaginava che il successore potesse essere il
cardinale di Parigi, oggi scomparso, Lustiger.
Giovanni Paolo II
Giovanni XXIII
Con l’elezione di Benedetto XVI è
prevalsa invece l’idea che i simboli fossero da attribuire al pontificato di
Giovanni Paolo II. Ma di tutti i simboli presenti, ognuno col suo significato,
rimaneva sempre fuori quello del Gallo. Il Sole infatti era un richiamo al De
Labore Solis, il motto di S. Malachia. Il cavallo è un simbolo nazionale
polacco. Il Leone che lo azzanna è il simbolo dei pericoli per la vita del papa
e per la Polonia che uscirà per prima dal ferreo Patto di Varsavia. Il turco
simboleggia l’attentato, l’alabarda svizzera lo scandalo del suicidio del capo
delle guardie. A rimanere fuori era sempre questo Gallo.
Tanto più che negli ultimi 7 Rami
del 2000 come abbiamo visto ci sono riferimenti a un personaggio Gallo. Alcuni
di questi possono attribuirsi al Grande Monarca, qualcuno magari alla Francia.
Osando, si potrebbe dire che c’è un richiamo a Francesco, il cui nome viene “dall’antica
Francia”. Ma l’attribuzione non mi soddisfa anche perché il papa argentino è
ben rappresentato dal Sole. L’uomo solare delle quartine dei papi è
attribuibile per alcune a Giovanni Paolo II, il De Labore Solis, e per altre a
Francesco, con il Sole araldico dei gesuiti che compare nel suo stemma e con il
Sole della bandiera argentina.
Ancora una volta rimane fuori il
Gallo…e con lui Benedetto XVI. Se la Tavola infatti avesse voluto indicare i
successori di Wojtila avrebbe di certo dovuto comprendere anche il papa
tedesco.
E così, mentre ero in metro, si è
improvvisamente affacciato alla mia mente un pensiero. Benedetto XVI,
Ratzinger, è il “canto del gallo”.
Pensiero alquanto strano che, per
il “tormento che mi dava”, qualche ora dopo ho voluto approfondire.
Il cognome del papa, Ratzinger,
viene dai termini “Rat” e “singen” che significano “consiglio, parole” e “canto”.
Una bella coincidenza considerando il fatto che il verso del gallo si chiama
appunto “canto”.
Vuoi vedere che il Gallo che
Giovanni Paolo II aveva in mente era il suo braccio destro, come era ovvio
pensare, e che il collegamento col simbolo è nel cognome del papa tedesco?
Se fosse così la Tavola Pittorica
sarebbe finalmente interpretata nella sua interezza e almeno una quartina, che
abbiamo già visto quando abbiamo parlato del successore di papa Francesco,
potrebbe trovare una migliore spiegazione.
Dal Ramo IV del 2000 “La Chiesa degli Ultimi Tempi”
Dal Preambolo
805
Apparoistra temple luisant orné,La lampe et
cierge à Borne et Bretueil:Pour la Lucerne
le canton destourné,Quand on verra le
grand Coq au cercueil.
805
Apparirà il Tempio lucente e ornato,
Lampada e cero a Borne e Bretueil:
Per Lucerna sarà il Canton sviato,
Quando si vedrà il gran Gallo nella bara.
La quartina posta nel Preambolo
ha una notevole rilevanza. La commentavo così:
“Chi è questo gran Gallo? Può essere il Grande Monarca francese? Io non
credo. Sia perché siamo solo al Ramo IV del 2000, sia perché il Poema sembra
proprio terminare con il Regno di questo personaggio. Può essere un riferimento
a papa Francesco sfruttando la somiglianza del nome con la Francia? Mi sembra
poco probabile. Per cui, a mio modesto parere, rimangono solo due possibilità:
o un leader politico, oppure il successore del papa, visto che nei primi versi
si parla del Tempio, della Chiesa.”
A questo punto lascerei perdere
anche il successore. Il riferimento potrebbe essere proprio alla morte del papa
emerito. In un tempo in cui la sede della Chiesa, forse, verrà spostata in
Svizzera o da lì passerà per un più lungo viaggio.
un sillogismo sulla tavola pittorica di GPII:
papa+gallo
successore di pietro+gallo
pietro+gallo
("Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte")
papa+gallo= un papa che rinnega il suo ruolo? cristo?
riguardo al leone che azzanna,
si dice anche che ci fosse un complotto per uccidere benedetto xvi
“Complotto contro Benedetto XVI entro 12 mesi morirà
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/10/complotto-di-morte-benedetto-xvi/190221/
comunque, cosa significherebbe
-Il giglio sopra la Destra del papa?
-Quella sorta di libro con cio che sembra apparire 3 monete/denari?
Carino il sillogismo, ha un suo perchè. Il leone che azzanna il cavallo è un simbolo dei pericoli che incombono sulla Polonia e il papa polacco nei suoi numerosi viaggi. Contro di lui varie ipotesi di attentato, mentre la Polonia si è rivoltata per prima contro l'URSS. Il cavallo è un simbolo nazionale polacco. Il libro di solito rappresenta documenti teologici. Sotto Giovanni Paolo II è stato pubblicato il nuovo catechismo più numerose encicliche, è il papa che ne ha scritte di più. I denari sono simbolo degli scandali finanziari che hanno colpito il suo pontificato e che continuano ancora oggi. Il giglio dorato, secondo me, è il successore di Francesco, rappresentato dal sole. Potrebbe indicare anche il Grande Monarca. Nelle visioni dei mistici cattolici il Grande Monarca ha un vessillo bianco con giglio d'oro. Stesso colore dell'immagine della Madonna a cui il Grande Monarca è consacrato.