LE VISIONI DELLA BEATA ANNA CATERINA EMMERICH
LA CHIESA DEI DUE PAPI
Il tempo in cui stiamo vivendo è unico nel suo genere. Mai prima d’ora la Chiesa ha avuto, così vicini fra loro e in accordo, un papa regnante e un papa emerito. Nella nostra civiltà delle immagini le due figure vestite di bianco, una di fianco all’altra, evocano suggestioni d’altri tempi… tempi grandiosi, terribili, conclusivi, profetici.
Tempi preparatori per il succedersi di eventi grandiosi che metteranno a dura prova la fede e la speranza del mondo.
E la preparazione in corso è volta a vivere la cosiddetta Grande Tribolazione, del mondo e della Chiesa.
Dissesti politici ed economici… rivolte e guerre civili, tradimenti, scissioni, fughe precipitose, manifestazioni celesti e guerre.
Eppure questo tempo particolare è stato previsto ed annunciato con abbondanza e dovizia di particolari. Fino a questo momento ci siamo concentrati principalmente sul passaggio di regno da Benedetto a Francesco e sullo scontro fra l’Oriente e l’Occidente. Ora è tempo di vedere cosa è stato annunciato e previsto da una delle più importanti mistiche della Chiesa: Anna Caterina Emmerich.
Abbiamo già detto di come le dimissioni di Benedetto XVI siano state il segnale d’inizio di questo conto alla rovescia profetico. Di come Francesco sia il papa eletto sotto il segno del martirio e di come questo segno accomuni in realtà i due papi.
Ora vedremo come la Emmerich abbia effettivamente visto il tempo dei due papi, una breve visione, e come abbia elencato i fatti che si succederanno rapidamente l’uno dopo l’altro.
La visione in questione è datata 13 Maggio 1820, una data di grande importanza profetica, anniversario di Fatima, dell’attentato a Giovanni Paolo II e legata al 13 Marzo e al 13 Aprile, date di elezioni di Francesco e del Grande Miracolo di Garabandal.
“Vidi anche il rapporto tra i due papi… Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città [di Roma]. Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità… Allora la visione sembrò estendersi da ogni parte. Intere comunità cattoliche erano oppresse, assediate, confinate e private della loro libertà. Vidi molte chiese che venivano chiuse, dappertutto grandi sofferenze, guerre e spargimento di sangue. Una plebaglia selvaggia e ignorante si dava ad azioni violente. Ma tutto ciò non durò a lungo“
Questa visione è stata utilizzata recentemente per mettere in discussione il pontificato di papa Francesco, descrivendolo come un papa che avrebbe portato l’apostasia e la scissione nella Chiesa. Ma questa impressione può essere suscitata solo da una lettura superficiale del testo. La veggente si limita a dire: vidi anche il RAPPORTO fra i due papi. Vi sono poi dei puntini di sospensione. La frase sembra scorrelata ed isolata e probabilmente è inserita in un discorso più ampio al momento non disponibile.
Il rapporto fra i due papi lo abbiamo visto pubblicamente. Il complottista dirà ovviamente che si tratta di una finzione e che in realtà Benedetto XVI è stato obbligato a dimettersi contro la sua volontà. Ma se così fosse, perché la veggente non avrebbe parlato apertamente di antipapa? La frase incriminata è scollegata dal resto della visione. La veggente vede un tempo in cui vi saranno due papi e probabilmente ha visto scene che descrivono il rapporto fra i due personaggi. Poi la visuale cambia e si passa a descrivere la realtà dei tempi in cui i due papi vivono e operano. Una falsa chiesa, eretica, tiepida… in una parola: modernista. In questo tempo di indebolimento della fede cominciano le rivoluzioni politiche, le guerre civili e le persecuzioni religiose. Ricorda qualcosa?
La Salette: “il francese combatterà col francese, l’italiano con l’italiano; poi ci sarà una guerra generale che sarà spaventosa.”
Epistola al Re Enrico II: “La plebe si solleverà, caccerà i seguaci dei legislatori e sembrerà che i regni [siano]indeboliti dagli Orientali, che Dio Creatore abbia slegato Satana dalle prigioni infernali, per far sorgere il grande Dog e Dohan che faranno una così grande frattura abominevole alle Chiese, che né i rossi né i bianchi senza occhi e senza mani non potranno più giudicare e sarà loro osteggiata la potenza. […] al clero sarà fatta ogni sorta di desolazione…”
Nella visione del 13 Maggio la veggente non contrappone la figura dei due papi addebitando ad uno di essi la costruzione di una falsa Chiesa. Se così fosse lo avrebbe ribadito anche nelle altre visioni in cui ha profetizzato la creazione di questa falsa Chiesa e delle nefaste conseguenze che avrebbe portato. Nella visione del 13 Maggio la veggente stabilisce per noi posteri un tempo certo in cui questi fatti accadranno. Un tempo mai prima venuto nella storia della Chiesa, il tempo dei due papi uniti ed in accordo fra loro.
Ma chi è dunque colui che costruirà questa falsa Chiesa eretica?
“Vidi ancora una volta che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le bufere la stavano danneggiando. Ma vidi anche che l’aiuto sarebbe arrivato quando le afflizioni avrebbero raggiunto il loro culmine. Vidi di nuovo la Beata Vergine ascendere sulla Chiesa e stendere il suo manto su di essa. Vidi un Papa che era mite e al tempo stesso molto fermo… Vidi un grande rinnovamento e la Chiesa che si librava in alto nel cielo”
Ecco la responsabile dei grandi mali, la setta segreta, ovvero massonica che lavora ardentemente alla demolizione della Chiesa.
Nelle visioni che seguono ci addentreremo nel futuro prossimo della Chiesa e del mondo e potremo notare come, ad una superficiale lettura, possa risultare che il papa di queste visioni sia Benedetto XVI con l’ovvia conseguenza di considerare Francesco come un avversario. Questo è esattamente il percorso che determinati ambienti stanno perseguendo per diffondere il dubbio e l’insicurezza sulle direzioni della Chiesa. Evidenziare le differenze carismatiche fra i due pontefici per creare una divisione, un settarismo che possa infine indebolire la fede.
“La Chiesa si trova in grande pericolo. Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma; ne risulterebbero innumerevoli mali se lo facesse. Ora stanno pretendendo qualcosa da lui. La dottrina protestante e quella dei greci scismatici devono diffondersi dappertutto. Ora vedo che in questo luogo la Chiesa viene minata in maniera così astuta che rimangono a mala pena un centinaio di sacerdoti che non siano stati ingannati. Tutti loro lavorano alla distruzione, persino il clero. Si avvicina una grande devastazione”.
Ecco un’altra visione che è stata utilizzata per diffondere il dubbio fra i fedeli. Cosa significa lasciare Roma? Lasciare l’incarico di pontefice? Abbandonare fisicamente la città? E cos’è che si sta pretendendo dal Santo Padre? Le dimissioni? Indubbiamente il paragone sembra reggere e il dubbio comincia a serpeggiare. Ma a ben vedere è la veggente stessa a rispondere alla domanda: devono diffondersi le eresie protestanti e quelle greche che, tradotto, significa: svuotamento dei sacramenti (dottrina protestante) e rifiuto dell’autorità papale (dottrina greca). Quel che si pretende dal papa è quindi una riforma teologica della Chiesa Cattolica in senso modernista. Come vedremo dalle visioni seguenti, lasciare Roma è inteso in senso fisico.
“Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente. Il Santo Padre e la Chiesa sono veramente in una così grande afflizione che bisognerebbe implorare Dio giorno e notte”
Il Santo Padre vive in un palazzo differente dove ammette solo poche persone a lui fidate. Anche in questo caso la visione sembra ben adattarsi alla figura di Benedetto XVI. Ma siamo proprio sicuri che sia lui il papa che vive nascosto?
“La scorsa notte sono stata condotta a Roma dove il Santo Padre, immerso nel suo dolore, è ancora nascosto per evitare le incombenze pericolose. Egli è molto debole ed esausto per i dolori, le preoccupazioni e le preghiere. Ora può fidarsi solo di poche persone; è principalmente per questa ragione che deve nascondersi. Ma ha ancora con sé un anziano sacerdote di grande semplicità e devozione. Egli è suo amico, e per la sua semplicità non pensavano valesse la pena toglierlo di mezzo. Ma quest’uomo riceve molte grazie da Dio. Vede e si rende conto di molte cose che riferisce fedelmente al Santo Padre. Mi veniva chiesto di informarlo, mentre stava pregando, sui traditori e gli operatori di iniquità che facevano parte delle alte gerarchie dei servi che vivevano accanto a lui, così che egli potesse avvedersene”
In questa visione il quadro è più chiaro. Il Santo Padre vive nel nascondimento, ritirato. Ma nascosto da chi? Dai suoi persecutori ovviamente, che si trovano nelle alte gerarchie. E’ evidente che questi persecutori non sanno dove si trovi il papa, per questo vive nascosto, poiché perseguitato. Corrisponde forse all’attuale figura di Benedetto XVI?
“Mentre attraversavo Roma con San Francesco e altri santi, vedemmo un grande palazzo avvolto dalle fiamme, da cima a fondo. Avevo tanta paura che gli occupanti potessero morire bruciati perché nessuno si faceva avanti per spegnere il fuoco. Tuttavia, mentre ci avvicinavamo il fuoco diminuì e noi vedemmo un edificio annerito. Attraversammo un gran numero di magnifiche stanze, e finalmente raggiungemmo il Papa. Era seduto al buio e addormentato su una grande poltrona. Era molto ammalato e debole; non riusciva più a camminare.
Gli ecclesiastici nella cerchia interna sembravano insinceri e privi di zelo; non mi piacevano. Parlai al Papa dei vescovi che presto dovevano essere nominati. Gli dissi anche che non doveva lasciare Roma. Se l’avesse fatto sarebbe stato il caos. Egli pensava che il male fosse inevitabile e che doveva partire per salvare molte cose… Era molto propenso a lasciare Roma, e veniva esortato insistentemente a farlo… La Chiesa è completamente isolata ed è come se fosse completamente deserta. Sembra che tutti stiano scappando. Dappertutto vedo grande miseria, odio, tradimento, rancore, confusione e una totale cecità. O città! O città! Cosa ti minaccia? La tempesta sta arrivando; sii vigile!”.
Questa visione è ancora più chiara. Notare prima di tutto che ad accompagnare la veggente, come unico Santo nominato, è San Francesco. Il papa è molto malato. E’ circondato da una corte che pare insincera. Non deve lasciare Roma anche se è pressato in tal senso. Deve nominare alcuni vescovi. E’ un tempo di miseria, odio, tradimento e confusione.
Anche in questo caso la figura di questo papa malato ed oppresso non corrisponde a quella di Benedetto XVI prima della sue dimissioni. I tempi descritti non sono quelli del Febbraio 2013. Non è ancora presente quel clima di odio e caos che invece è destinato ad arrivare fino a Roma. Inoltre il papa della visione manifesta la volontà di partire fisicamente per lasciare Roma. Anche in questo caso la visione di riferisce ad un papa nel pieno dei suoi poteri, cosa che l’attuale papa emerito, per sua stessa volontà, non ha più.
“Poi vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente… Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma”
A questo punto giunge la Tribolazione e si parla ancora una volta di questa chiesa eretica.
“Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza. La maggior parte dei sacerdoti erano attratti dalle dottrine seducenti ma false di giovani insegnanti, e tutti loro contribuivano all’opera di distruzione. In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e sarà preservata solo in alcuni posti, in poche case e in poche famiglie che Dio ha protetto dai disastri e dalle guerre”
E’ in atto la protestantizzazione della Chiesa Cattolica portata avanti da giovani insegnanti che propugnano dottrine nuove e seducenti che ingannano anche i sacerdoti. Ancora una volta ritorna il modernismo come principale nemico della dottrina cristiana.
“Ho avuto un’altra visione della grande tribolazione. Mi sembrava che si pretendesse dal clero una concessione che non poteva essere accordata. Vidi molti sacerdoti anziani, specialmente uno, che piangevano amaramente. Anche alcuni più giovani stavano piangendo. Ma altri, e i tiepidi erano fra questi, facevano senza alcuna obiezione ciò che gli veniva chiesto. Era come se la gente si stesse dividendo in due fazioni”
Ecco che torna il concetto della concessione che si pretende dal clero. Ma questa volta non è il papa ad essere chiamato in causa, ma il clero stesso. E’ evidente che si parla di una concessione in termini di dottrina e non a riguardo di dimissioni del papa.
“Vedo altri martiri, non ora ma in futuro… Vidi le sette segrete minare spietatamente la grande Chiesa. Vicino ad esse vidi una bestia orribile che saliva dal mare… In tutto il mondo le persone buone e devote, e specialmente il clero, erano vessate, oppresse e messe in prigione. Ebbi la sensazione che sarebbero diventate martiri un giorno. Quando la Chiesa per la maggior parte era stata distrutta e quando solo i santuari e gli altari erano ancora in piedi, vidi entrare nella Chiesa i devastatori con la Bestia. Là essi incontrarono una donna di nobile contegno che sembrava portare nel suo grembo un bambino, perché camminava lentamente. A questa vista i nemici erano terrorizzati e la Bestia non riusciva a fare neanche un altro passo in avanti. Essa proiettò il suo collo verso la Donna come per divorarla, ma la Donna si voltò e si prostrò [in segno di sottomissione a Dio; N.d.R.], con la testa che toccava il suolo. Allora vidi la Bestia che fuggiva di nuovo verso il mare, e i nemici stavano scappando nella più grande confusione… Poi vidi, in grande lontananza, grandiose legioni che si avvicinavano. Davanti a tutti vidi un uomo su un cavallo bianco. I prigionieri venivano liberati e si univano a loro. Tutti i nemici venivano inseguiti. Allora, vidi che la Chiesa veniva prontamente ricostruita, ed era magnifica più di prima”
L’ultima visione è un’immagine allegorica della grande lotta fra la Bestia satanica e la Vergine Maria, madre del Salvatore. Dinanzi alla Madonna la Bestia devastatrice della Chiesa fugge. Allo stesso tempo sorge un bianco cavaliere che la incalza insieme a tutti i nemici seguito da grandiose legioni. Anche qui vediamo in atto un’immagine allegorica che richiama l’Apocalisse con il Cristo che cavalca alla testa delle legioni angeliche, ma che getta una luce su fatti più terreni ugualmente profetizzati: la comparsa del Grande Monarca col suo stendardo bianco col giglio dorato che sconfigge i nemici della Chiesa e riporta la vittoria e la pace nel mondo.
In conclusione possiamo quindi dire che la Beata Emmerich non ha in alcun modo visto una chiesa eretica, capeggiata da un falso papa, combattere contro la vera chiesa. Ma ha identificato il nostro tempo come quello in cui si manifesterà la Tribolazione della Chiesa e del Mondo. Sia Benedetto XVI che Francesco sono entrambi protagonisti di questo tempo. Le visioni devono sempre essere lette sia dal loro lato letterale che simbolico. Pertanto possiamo dire che nella figura del papa che lascia Roma, in fuga da una città in rivolta e in una chiesa devastata, possiamo vedere sia il papa emerito che rassegna le sue dimissioni conscio di non aver più le forze per guidare la Chiesa in un momento in cui grandi sfide si approssimano e la fede è in crisi, sia il suo legittimo successore, eletto sotto il segno del martirio, che invece è chiamato a guidare la Chiesa in questi tempi burrascosi. E per quanto visto nei precedenti articoli è probabilmente Francesco il papa protagonista delle visioni della Emmerich, il papa chiamato a combattere la chiesa eretica e forse ad abbandonare Roma in fuga. Non devono sorprendere gli attuali attestati di stima verso il pontefice che giungono da più parti. E’ solo l’inizio e la seduzione è da sempre l’arma migliore per preparare l’attacco. E’ un tempo di grande Tribolazione che metterà a dura prova il mondo.
Non condivido l'opinione su Bergoglio. Penso piuttosto che sia lui la causa dei mali della chiesa. Ha banalizzato la liturgia e desacralizzato la figura del papa, facendo il gioco dei protestanti e dei greci. Non è papa non tanto per le note argomentazioni sull'invalidità della rinuncia di Ratzinger ma per vizio di accettazione. Essere vescovo di Roma, come si è presentato, è solo un accidente della sostanza, che è essere papa. Quando la veggente parla dei due papi individua proprio l'anomalia della chiesa attuale. Bergoglio non ha mai accettato di fare il papa. Osservalo senza pregiudizi, partendo dalle scarpe per arrivare alla bocca, e vedrai che è solo un cafone. Sunt lacrimae rerum!!!
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