I PONTEFICI DEL SECONDO GIUBILEO DEL NOVECENTO

scritto da Remox
25 · Lug · 2013

I PONTEFICI DEL SECONDO GIUBILEO DEL NOVECENTO

Dopo aver visto i papi del primo Giubileo del Novecento, vediamo ora i pontefici del secondo Giubileo. Nella quartina 592 il veggente ha introdotto con uno stratagemma matematico l’insieme di questi papi.

Rivediamoli nella tabella:

900

Nomina

Anni Regno

II 900

Malachia

1

1903

S. Pio X

11

Ignis ardens

2

1914

Benedetto XV

8

Religio depopulata

3

1922

Pio XI

17

Fides intrepida

4

1939

Pio XII

19

1

Pastor angelicus

5

1958

Giovanni XXIII

5

2

Pastor et nauta

6

1963

Paolo VI

15

3

Flos florum

7

1978

Giovanni Paolo I

4

De medietate lunae

8

1978

Giovanni Paolo II

27

5

De labore solis

La maggior parte delle quartine appartengono al Ramo XV, ma alcune sono del Ramo XVI dedicato agli anni del terrorismo in Italia e in Europa.

 Il primo dei papi da cui cominciare è:

Giovanni XXIII, il “papa buono”

Dal Ramo XV del Novecento “I pontefici del secondo Novecento”.

613

Vn dubieux ne viendra loing du regne,
La plus grand part le voudra soustenir.
Vn Capitole ne voudra point qu’il regne,
Sa grande charge ne pourra maintenir.

613

Un dubitoso non resta troppo al regno,

La maggior parte lo vorrà aiutare,

Però un capitolo sarà contro il suo regno,

Suo grande incarico non potrà terminare.

Il papa ormai avanti negli anni, uscito dal Conclave come candidato di compromesso, che avrebbe dovuto regnare senza troppi sconvolgimenti, fu invece il papa che iniziò il capitolo del Concilio Vaticano II. Ma non potrà terminare l’incarico, lasciando il posto al successore, Paolo VI.

125

Perdu trouué caché de si long siecle,
Sera pasteur demy Dieu honnore:
Ains que la Lune acheue son grand siecle,
Par autres vents sera deshonnoré.

125

Perduto e trovato, nel corso del lungo secolo,

Sarà Pastor onorato qual semi Dio:

Siccome compie la Luna il suo gran corso,

Per altri vecchi sarà misconosciuto.

In questa quartina il veggente presenta il “pastor et nauta”, Giovanni XXIII, e allo stesso tempo, fra il secondo e terzo verso, compone il motto di Giovanni Paolo I, “de medietate lunae” (Demy Lune). Il corso della Luna è il corso dei 20 secoli di cristianesimo, il corso che lascerà il posto al Sole. E forse non è una coincidenza il passaggio fra la Luna di Giovanni Paolo I e il Sole di Giovanni Paolo II. Giovanni Paolo I morirà dopo 33 giorni, forse vittima di un complotto ordito da “grandi vecchi”.

Da Giovanni XXIII a Paolo VI

Dal Ramo XV del Novecento “I pontefici del secondo Novecento”.

Presagio 7 Maggio

Le cinq, six, quinze, tard & tost l’on seiourne,
Le né sans fin: les citez reuoltées:
L’heraut de paix vint & trois s’en retourne,
L’ouuert cinq serre. nouuelles inuentées.

Presagio 7 Maggio

Dopo il cinque, il sei tosto e tardi per 15 anni aggiorna,

Il nato muore: nel sangue di città rivoltate:

Il 23 di pace araldo se ne torna,

Dal quinto aperto lo chiude, con novità inventate.

Straordinario presagio che presenta con la solita tagliente lucidità i papi del Concilio. Dopo il quinto papa del secolo, Giovanni XXIII, giunge il sesto papa, Paolo VI, che regnerà per 15 anni. Morirà nel pieno della crisi terroristica, di gran dolore per la morte del suo caro amico Aldo Moro. Ma anche il suo successore dopo 33 giorni morirà, anche lui in un’ Italia inquieta per il terrorismo. Giovanni XXIII morirà di vecchiaia in pace, e il Concilio da lui aperto verrà chiuso dal successore Paolo VI. La quartina andrebbe ricostruita in questo modo:

Il 23 di pace araldo se ne torna,

Dopo il cinque, il sei tosto e tardi per 15 anni aggiorna,

Dal quinto aperto lo chiude, con novità inventate,

Il nato muore: nel sangue di città rivoltate.

Paolo VI

Dal Ramo XVI del Novecento “Gli anni di piombo”

Presagio  31 Ottobre

Pluye, vent, classe Barbare Ister. Tyrrhene,
Passer holbades Geres, soldats munies:
Reduits bien faicts par Flor. franchie Sienne,
Les deux seront morts, amitiez vnies.

Presagio 31 Ottobre

Pioggia, vento di Barbara isterica banda. Il Tirreno,

Passare alabardieri, soldati rifornimenti e munizioni:

I suoi ribelli, ridotti i successi di Flora gigliato,

I due, uniti dall’amicizia, saranno morti.

I Presagi sono in assoluto le quartine più composite e difficili da decifrare. Senza la chiave ordinativa elaborata dal Ramotti sarebbe davvero arduo trovare il giusto significato. Anche il Presagio 31 non fa differenza, per il numero di parole composite utilizzate e quelle di doppio senso. Il primo verso descrive la follia del terrorismo in Italia. Una delle principali terroriste sarà Barbara Balzarani, condannata all’ergastolo. La classe ribelle, è in realtà una banda o brigata rossa. I rifornimenti di armi ai terroristi giungeranno a mezzo mare dai loro omonimi di Francia e Spagna. L’apoteosi della furia terroristica porterà al rapimento di Aldo Moro, primo ministro italiano e caro amico del papa in carica, Paolo VI. Il pontefice tenterà in tutti i modi di salvargli la vita per via diplomatica, ma senza successo. La morte di Moro, nel 1978, sarà per lui una ferita atroce che lo porterà a sua volta alla morte nello stesso anno. Il motto profetico di S. Malachia, che identifica il papa, è “flos florum”.

818

De Flore issue de sa mort sera cause,
Vn temps deuant par ieune & vieille bueyre
Car les trois lys luy feront telle pause,
Par son fruit sauue comme chair crue mueyre.

818

L’uscita di Flora sarà causa di sua morte,

Fra qualche tempo per vecchia e nuova trama,

Per i tre gigli gli faranno aver tal sorte,

Per il suo frutto sbagliato, con polpa marcita.

L’esortazione del papa non avrà successo, per il veggente sembra quasi che l’attività di Paolo VI in favore di Moro abbia peggiorato la situazione. I tre gigli sono quelli che compaiono nello stemma araldico di Paolo VI.

708

Flora, fuis, fuis le plus proche Romain,
Au Fesulan sera conflict donné:
Sang espandu, les plus grands prins à main,
Temple ne sexe ne sera pardonné.

708

Flora passato, passerà il prossimo Romano,

Al Fiesolano sarà il conflitto portato:

Sangue spanso, i più grandi presi di mano,

Ne al Tempio ne alla sinagoga sarà perdonato.

Il successore di Paolo VI morirà velocemente subito dopo la sua scomparsa. Al Fiesolano Olimpico si manifesterà la violenza terroristica che farà vittima Aldo Moro. I grandi rimarranno sconvolti e andranno in confusione. La stessa che prenderà la Chiesa e altre comunità religiose in quel tempo.

Giovanni Paolo I

Dal Ramo XV del Novecento “I pontefici del secondo Novecento”.

Presagio 32 Novembre

Venus la belle entrera dedans FLORE,
Les Exilez secrets lairront la place:
Vefues beaucoup. mort de Grand on deplore,
Oster du regne. le Grand Grand ne menace.

Presagio 32 Novembre

Seguirà a Flora la bella stella del mattino,

Gli esiliati in segreto abbandonano la piazza:

Troppe vedove e la morte del Grande si deplora,

Ostilità al regno un più Grande non minaccia.

Il successore del “flos florum” sarà la luminosa stella che compare nello stemma araldico di Giovanni Paolo I. Venere è chiamata la stella del mattino, in origine ritenuta una cometa. Ma è anche la “luce” del cognome del papa “Luciani”. I terroristi abbandoneranno la lotta armata, lasciando dietro di loro molti morti, vedove e l’uccisione del primo ministro Moro. In quegli anni non vi sarà una più grande minaccia, di origine internazionale.

Dal Preambolo

606

Apparoistra vers le Septentrion
Non loing de Cancer l’estoille cheuelue:
Suze, Sienne, Boëce, Eretrion,
Mourra de Rome grand, la nuict disperue.

606

Apparirà da Settentrione,

Non lontano da Luglio cometa fuggente:

Sovversione in Italia,

Morirà di Roma il Grande, la notte scomparente.

Papa Luciani viene dal Nord Italia e verrà eletto nel mese di Agosto. La fuggente stella, la cometa, la stella del mattino di Venere. Nel terzo verso compaiono nomi di città che identificano l’Italia che in quel tempo è percorsa dai venti del terrorismo. Il papa morirà a Roma a Settembre, trovato morto alle tre del mattino nel suo studio.

583

Ceux qui auront entreprins subuertir,
Nompareil regne, puissant & inuincible:
Feront par fraudes, nuicts trois aduertir,
Quand le plus grand à table lira Bible

583

Quelli che avranno preso a sovvertire,

Uguale nome regna, possente e invincibile:

Faranno per frode di notte alle tre fallir,

Il più grande al tavolo la Bibbia leggente.

La morte di Giovanni Paolo I rimarrà un mistero. Naturale o procurata per sovversione? Il veggente non risponde alla domanda, forse non lo sa nemmeno lui se, come si pensa, aveva la possibilità di informarsi “vedendo” la moderna stampa. Il papa morirà di notte, alle tre di mattina e sarà trovato riverso sulla sua scrivania con la Bibbia aperta. La quartina è estremamente precisa nel descriverne la morte. Il suo successore avrà lo stesso nome e sarà “possente e invincibile”.

1012

Esleu en Pape, d’esleu se mocqué,
Subit soudain esmeu prompt & timide,
Par trop bon doux à mourrir prouoqué,
Crainte esteinte la nuict de sara mort guide.

1012

Eletto un papa, d’elezione sarà beffato,

Subita improvvisa emozione da timido ardita,

Per troppa bontà e dolcezza a morte provocato,

Timorosa guida estinta la notte di sua morte.

Appena eletto, Giovanni Paolo I morirà misteriosamente di notte. Il ricordo è quello di un uomo buono, sorridente e pieno di dolcezza.

414

La mort subite du premier personnage
Aura changé & mis vn autre au regne:
Tost, tard venu à si haut & bas aage,
Que terre & mer faudra que on le craigne.

414

La morte improvvisa del primo personaggio

Per cambio al regno un altro metterà:

Tosto e tardi venuto così in alto in bassa età,

Che terra e mare staranno a indicarne gli spaventi.

Il primo Giovanni Paolo lascerà il posto al secondo, con uguale nome, che salirà al soglio di Pietro in giovane età. Il papa polacco girerà il mondo nei suoi innumerevoli viaggi che procureranno non pochi spaventi.

Giovanni Paolo II

Dal Ramo XV del Novecento “I pontefici del secondo Novecento”

836

Sera commis conte oindre aduché
De Saulne et sainct Aulbin et  Bel l’ oeuvre
Pauer de marbre de tours loings espluché
Non Bleteram resister & chef d’oeuure.

836

Sarà commesso contro il Sacro Ducato,

Di Saulo, Sant’Albino e Bel Lavoro.

Pavimento di marmo di lontane Torri esplose

Non resisteranno al capolavoro dei blateranti.

Questa è una quartina FONDAMENTALE. Duri saranno i colpi che avverseranno i pontefici del secondo Novecento. In particolare quelli indicati al secondo verso, i papi del 1978: Paolo VI, Albino Luciani e il De Labore Solis. Gli ultimi due versi spaziano ermeticamente in un lontano futuro (rispetto al ’78). Si adombrano lontane Torri esplose e un tempo in cui sarà pieno di blateranti (terroristi e leader politici capaci solo di blaterare) che porteranno caos e confusione nel mondo. E’ una quartina multi temporale e multi dimensionale. Un vero e proprio capolavoro di pre-veggenza.

601

Avtour des monts Pyrenees grans amas
De gent estrange secourir Roy nouueau:
Pres de Garonne du grand temple du Mas,
Vn Romain chef le craindra dedans l’eau.

601

Attorno ai monti Pirenei gran massa

Di gente straniera seguir nuovo Re:

Presso Garonna al gran Tempio del Monte,

Un Romano capo la temerà nell’acqua.

E’ una delle due quartine celeberrime dedicata al viaggio di Giovanni Paolo II a Lourdes. L’acqua indica sia l’Onda temporale che l’acqua miracolosa del santuario mariano.

1029

De Pol MANSOL dans cauerne caprine
Caché & prins extrait hors par la barbe,
Captif mene comme beste mastine
Par Pergourdans amenee pres de Tarbe.

1029

Uomo solare da Polonia in caverna caprina,

Entrato e preso, fuori estratto per la barba,

Sorvegliato come bestia mastina,

Dai Pegourdans portato a Tarbe.

E’ la seconda quartina del viaggio a Lourdes che per il modo in cui è composta ricorda lo stile della 879 del viaggio di Francesco a Lampedusa. Mansol, ovvero uomo solare, dal motto latino “de labore solis”. Pol è la Polonia, terra di origine del nuovo papa. Tarbe è un paese che si trova nei pressi di Lourdes. Il luogo dove sgorga l’acqua taumaturgica è la famosa grotta rocciosa, caprina. Numerose le precauzioni per la sicurezza del pontefice.

297

Romain Pontife garde de t’approcher,
De la cité que deux fleuues arrouse,
Ton sang viendra aupres de là cracher
Toy & les tiens quand fleurira la rose.

297

Romano pontefice guardati dall’avvicinarti

Alla città che due acque arrossa,

Verrà di là chi il tuo sangue versare,

Tuo e dei tuoi quando fiorirà la rosa.

Quartina altrettanto famosa che riprende la tavola pittorica del Vaticinia Nostradami numero 51 (49) che abbiamo visto in “I pontificati del Novecento”. Quando fiorirà la rosa rossa dei socialisti francesi avverrà il tragico attentato del 1981 in Piazza San Pietro. Il terrorista Agca verrà dalla Turchia, abbracciata dai due mari, il Mar Nero e l’Egeo.

Presagio 9 Luglio

Huit, quinze & cinq quelle desloyauté.
Viendra permettre l’explorateur malin:
Feu du ciel foudre. poeur, frayeur Papauté,
L’Occident tremble. trop serre vin Salin.

Presagio 9 Luglio

All’ottavo, al 15 e al quinto quale slealtà

Sarà concessa all’esplorator maligno:

Fuoco dal cielo, folgore, paura e spavento al papato,

L’Occidente trema, troppo serrato dal vin salino.

Il quinto papa del secolo, Giovanni XXIII, Paolo VI che ha regnato per 15 anni e l’ottavo papa, Giovanni Paolo II, sono i protagonisti della quartina. I loro pontificati saranno contrassegnati dalla violenze settarie del terrorismo, della rivoluzione islamica, della paura nucleare della guerra fredda. L’Occidente tremerà e il vino ecclesiale sarà esso stesso “inquinato” dal sale, per via delle eresie e del modernismo.

869

Aupres du ieune le vieux ange baisser,
Et le viendra surmonter à la fin:
Dix ans esgaux aux plus vieux rabaisser,
De trois deux l’vn huictiesme seraphin.

869

Dopo che il giovane l’angel vecchio abbassare

E lo verrà a sormontare alla fine:

Dieci anni trascorsi al più vecchio vien ridare,

Dei tre, due morti un resta: l’ottavo serafino.

Con questa bellissima quartina si conclude la sezione dedicata ai pontefici dei due Giubilei del Novecento. Paolo VI succederà al vegliardo Angelo Roncalli, ovvero Giovanni XXIII. Regnerà per 15 anni, 10 anni in più rispetto ai 5 del predecessore. Dei tre papi del ’78, due son morti e, nel tempo in cui vennero ordinate cronologicamente le quartine, ovvero negli anni ’80, ne rimane uno solo: l’ottavo papa del secolo, Giovanni Paolo II.

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