Per concludere, al momento, la sezione dedicata alla guerra fra Oriente e Occidente, prima di cominciare quella riguardante
Quanto durerà
Si tratta di una domanda che si era posto anche il Ramotti e a cui aveva avuto modo, grazie ad un inaspettato aiuto, di dare una risposta.
Nei Rami del Novecento ci sono tre quartine che sembrano dare dei riferimenti temporali alla guerra e alla pace.
Nel Ramo I del ‘900, che incomincia la storia del secolo, abbiamo la quartina 117, la prima del Ramo, posta quindi all’inizio del Preambolo, sempre composto da tre quartine appartenenti alla stessa Centuria.
Ramo I del Novecento “Est e Ovest verso la guerra” (ricorda qualcosa?)
Dal Preambolo
117
Par quarante ans l’Iris n’apparoistra,
Par quarante ans tous les iours sera veu:
La terre aride en siccité croistra,
Et grands deluges quand sera apperceu.
117
Per quarant’anni l’Iride scompare,
Per quarant’anni ogni giorno sarà vista:
In terra arida la siccità aumentare,
E grandi diluvi quando sarà intravista.
Gli anni che vanno dal 1914 al 1953 sono gli anni che vedono l’esplodere della Grande Guerra, della II Guerra Mondiale e della coda di quest’ultima in Asia con la guerra di Corea. In mezzo a questi eventi la rivoluzione comunista e
Vi saranno poi quarant’anni relativamente pacifici fino all’inizio degli anni ’90, quando cade il comunismo in Europa e ricominciano le guerre. Le guerre del Golfo e la prima guerra in Europa dagli anni ’40, quella della ex Jugoslavia.
Questi quarant’anni tuttavia devono essere visti non tanto come una misura precisa, ma come una divisione fra anni di guerra e caos e anni di relativo ordine mondiale.
Se andiamo avanti nella storia del Poema giungiamo al Ramo XII dopo
In questo Ramo abbiamo la quartina 1089.
Ramo XII “Il mondo rinnovato”
Dal corpo del Ramo
1089
De brique en mabre seront les murs reduits,
Sept & cinquante annees pacifiques:
Ioye aux humains, renoué l’aqueduict,
Santé, temps grands fruicts, ioye & mellifiques.
1089
Da marmo in mattone le mura saran ricostruite,
Cinquantasette anni pacifici:
Gioia agli umani per acquedotti rinnovati,
Salute, grandi frutti, letizia e dolce vita.
La quartina l’abbiamo già esaminata. Descrive la ricostruzione secondo canoni moderni del mondo dopo la distruzione della guerra. Non più il marmo neoclassico delle dittature fasciste, ma i pratici mattoni moderni. A garantire la salute e la ricchezza i nuovi acquedotti che trasporteranno non acqua, ma il prezioso petrolio. Gli anni pacifici saran cinquantasette. Se li facciamo partire dal 1945 arriviamo al 2002, se partiamo dal ’53 arriviamo al 2010. Oppure possiamo operare inversamente. Dopo 40 anni di guerra avremo 57 anni di pace. La somma è 97, per cui rimangono 3 anni, considerando il periodo di un secolo (Secolo di Febo). Saranno 3 anni di guerra?
Nel Ramo successivo, il XIII, abbiamo nel Preambolo, come seconda quartina del capitolo, la 495.
Ramo XIII “Comunismo e Consumismo”
Dal Preambolo
495
Le regne à deux laissé bien peu tiendront,
Trois ans sept mois passez feront la guere
Les deux Vestales contre rebelleront,
Victor puisnay en Armenique terre.
495
Il Regno a due perduto ben poco solidali,
Tre anni e il mese sette passato faran guerra,
Ribellione contro le due Vestali,
Vittorio erede in Armenica terra.
La quartina è dedicata all’Italia del dopo guerra. Cade
Alla caduta della Monarchia Vittorio Emanuele III andrà esule in Egitto mentre il principe ereditario, anch’egli Vittorio, si dedicherà a rappresentare aziende italiane nel commercio con
Per tornare quindi alla prima domanda, quanto durerà
181
D’humain troupeau neuf seront mis à part,
De iugement & conseil separez:
Leur sort sera diuisé en depart,
Kappa, Thita, Lambda mors bannis esgarez.
181
Da nuove masse umane saran messi da parte,
Di giudizio e governo separati:
Lor sorte sarà divisa in più parti,
Kappa, Theta, Lambda morti, banditi, stroncati.
La domanda dell’autore era semplice: chi erano i Kappa, Theta e Lambda?
La risposta fu che bisognava cercare all’inizio, a metà e alla fine della sezione del ‘900, mettere un apostrofo. Erano tre “Re” importanti, congiungendo i versi si sarebbe trovata una soluzione.
Ebbene, la prima quartina del Prologo del ‘900 e del 2000, la seconda quartina del Ramo XIII del ‘900 (a metà dell’opera, nel Preambolo) e la terza sestina dell’ultimo Ramo del ‘900, il XXIII, posta anch’essa nel Preambolo, contenevano tutte la parola “trois” che con l’apostrofo diventava “t’rois” ovvero “Re”.
Le quartine sono le seguenti:
602
En l’an cinq cens octante plus & moins,
On attendra le siecle bien estrange:
En l’an sept cens, & TROIS cieux en tesmoings,
Que plusieurs regnes vn à cinq feront change.
495
Le regne à deux laissé bien peu tiendront,
TROIS ans sept mois passez feront la guere
Les deux Vestales contre rebelleront,
Victor puisnay en Armenique terre.
1127
Celeste feu du costé d’Occident,
Et du Midy, courir iusques au Leuant,
Vers demy morts sans point trouuer racine,
TROISiesme aage, à Mars le Belliqueux,
Des Escarboucles on verra briller feux,
Aage Escarboucle, & à la fin famine.
Le abbiamo già tutte viste e commentate nei precedenti articoli. Se andiamo a congiungere i versi otterremo: “cieux en tesmoings, trois ans sept mois passez feront la guere, troisiesme aage, à Mars le Belliqueux” ovvero “gli astri fan testimonianza, tre anni e il mese sette passato faran la guerra, la terza volta di Marte il Bellicoso”
Pertanto i tre “Re” come abbiamo visto sono i re che rappresentano le tre guerre mondiali: i kaiser, i tiranni e i lunari d’oriente (sia la mezzaluna islamica, sia la falce comunista). E la guerra durerà tre anni e sette mesi, proprio come i tre anni che abbiamo visto sottraendo a cento i quarant’anni di guerra e i cinquantasette di pace.
Sappiamo che al culmine delle sofferenze si verificheranno le manifestazioni Divine del Grande Avvertimento e del Grande Miracolo. E abbiamo visto che sono due le possibili date per quest’ultimo evento: il 13 Aprile del 2017 e il 13 Aprile del 2028.
A ciascuno la libertà di fare le proprie deduzioni.