SANGUE A DALLAS
Dallas: uccisi 5 poliziotti alla marcia di protesta degli afroamericani. “Sembrava un’esecuzione pianificata”
Obama: “un problema di tutta l’America, non solo di neri e
ispanici”
La saga del “giovin nero” si arricchisce
di un’altra tragica puntata (probabilmente l’ultima nel suo contesto) che
questa volta però ci avvicina alla fine delle quartine profetiche.
Dopo Trayvon Martin, Michael Brown,
Freddy Gray e altri ancora la rabbia degli afroamericani ha prodotto una decisa
escalation di violenza.
Dal Ramo XXIII del Novecento “Il
secolo di Febo”
360
Par
toute Asie grande proscription,
Mesme en Mysie, Lysie, & Pamphilie.
Sang versera par absolution,
D’vn ieune noir remply de felonnie.
360
Per tutta l’Asia una grande
proscrizione,
La stessa anche per quelli di Siria e
Turchia.
Sangue si verserà per l’assoluzione
D’un giovin nero ripien di fellonia.
L’unica parte che mancava al
compimento della profezia era il sangue versato. Caso dopo caso gli imputati
per l’omicidio dei neri venivano assolti scatenando le proteste a volte
violente. Ma mai si era giunti ad episodi come quello di Dallas.
Una coincidenza singolare è la
seguente: per il caso di Freddy Gray erano stati chiamati a giudizio sei
poliziotti. Fra questi un bianco di nome Edward NERO, che è stato il primo ad
essere discolpato dalle accuse.
Baltimora: l’agente Edward Nero assolto, la gente: ”Non è giusto”
L’assoluzione è avvenuta lo scorso
Maggio ed ovviamente è stata subito molto contestata. Poco più di un mese dopo
ecco in risposta la strage di poliziotti di Dallas.
Scrivo a riguardo del post di Deotto.Lo faccio perche' sono temi che riguardano tutti, e percio' non e' che uno mi potrebbe dire:ma tu stai zitto, che non ho chiesto a te. A parte che finora dot. GI non ha detto nulla che io non condivida sulla Dottrina, se lo facesse, sarebbe giusto che ognuno dicesse la sua. Ma anche pu' capitare che gli sfugga la segnalazione del post fatta da Mancuso e non possa correggerla. Percio' chiarisco, perche' senno' cadremmo nel piu' ridicolo degl'individualismi, dove ognuno si sceglierebbe i consulenti che lo confermano nelle sue idee, e gli altri, zitti. Deotto, essendo dottore e direttore di un blog che si rifa' alla cattolicita', non ha attenuanti. Ma anche voi, Mancuso in particolare , visto che sei cattolico, ne avete poco.La distnzione tra materia e condizioni soggettive nel peccato,e conseguente condizione di peccato mortale o veniale, non e' una novita' ed e' nella Dottrina anche di Pio X.Non saperlo a livello di catechismo e' grave, per un cristiano, ma non saperlo a livello di coscienza e di cuore,cioe' di esistenza, che poi ti fa ricordare la Dottrina,non e' il massimo del giusto.Non e'un punto su cui ci possiamo dividere fra tradizionaliti piu' o meno e modernisti piu' o meno.Sul post di Deotto , pessimo, ci possiamo dividere solo tra piu' o meno gente preparata e coerente, e gente che piu' o meno non lo e' e che dimostra durezza o immaturita'di cuore, ma anche presunzione caprina, e che deve stare attenta a se' stessa e non alle sue costruzioni mentali sballate e sorrette da un cuore che evidentemente ha bisogno di inventarsele e sostenerle,perche' Dio da' intelligenza anche ai piccoli, e chi non la dimostra, non e' perche' e' piccolo, ma perche' ha un cuore deviato .E non c'e' niente da dscutere, c'e' solo da informarsi.Tra l'altro sono cose che sono state dette e ridette.La Chiesa col poter delle Chiavi, in linea prudenziale vietava e vieta la Eucarestia a chi e' oggettivamente in condizione evidente di peccato grave,per la materia e per le circostanze(convivenza non interrotta, nel caso specifico).La Chiesa non giudica in peccato mortale senza conoscere le condizioni soggettive.Basterebbe avere avuto tra le mani la Divina Commedia,per saperlo a senso,anche senza Catechismi e Documenti o meglio, dovrebbe bastare., ma forse a volte succede che andando avanti si va indietro.Per il potere delle chiavi, la Chiesa, come puo' vietare, puo' consentire "caso per caso"se ha elementi per farlo,e ovviamente prendendo per buone le dichiarazioni che i fedeli le fanno in Confessione(riguardo al proponimento che manca).Fcendolo,la Chiesa toglie in alcuni casi il divieto che ha imposto.Che ognuno di noi possa fare sacrilegio su uno dei 10 Comandamenti, e' una possibilita' ovvia, non e' una novita.Ma Dio non vuole robot, ne' da' pappe troppo pronte facili e chiare.anzi,se uno ha un minimo di dimestichezza col cristianesimo, e anche con la Bibbia, deve sapere che il contrario.Ma se siete rimasti bambini, allora la vostra copa e' meno grave, e per le condizioni soggettive non fate sacrilegio nell'accostarvi all'Eucarestia…nemmeno il dott. Deotto, nel caso.Solo fate fare brutta figura ai cristiani…della "fede adulta,direte voi?No! Ai cristiani, e basta.
Remox, non vorrei errare, ma in Dallas hanno il vizio di usare sempre la stessa tecnica militare, per intenderci quella di ben 53 anni fa….
jacques
Ed intanto l'Obama approfittando di tali incresciosi incidenti(?) parla non come un Presidente uscente ma come una Commander in Chief che sta, per forza maggiore ovviamente, per essere riconfermato nella carica.
Obama esorta a prendere provvedimenti contro Daesh, Russia e Brexit
E chi deve provvedere? La NATO.
"Gli attentati, ispirati o compiuti dal Daesh, hanno mietuto migliaia di innocenti nei paesi della NATO: da Orlando a Parigi, Bruxelles e Istanbul. I conflitti dall'Africa alla Siria ed Afghanistan hanno inondato di migranti l'intera Europa. L'aggressione russa all'Ucraina minaccia la nostra concezione dell'Europa, della libertà della pace. Il referendum britannico solleva importanti questioni sul futuro dell'integrazione europea", ha scritto Obama nel suo articolo per il Financial Times.
"Penso che i nostri paesi debbano mobilitare la volontà polica e prendere impegni concreti per contrastare queste sfide urgenti", ha aggiunto il presidente americano.
Ma che strano!
Si prepara un 2017 spaventoso, volutamente spaventoso.
http://www.maurizioblondet.it/dallas-maidan-arriva-golpe/
Le profezie hanno visto lontano.
Spring
Il messaggio di Anguera 2516, quello sull'uomo orgoglioso che farà accordi con l'Iran, che abbiamo messo in relazione con Putin e Obam (con preferenza il primo), ma che ultimamente ha portato a riflettere sul ruolo del presidente americano, sembra in queste ultime settimane pendere sempre più verso l'americano. In questo caso però sembra mancare il tempo tecnico perché si avverino alcune predizioni. Quindi l'ipotesi di annullamento delle presidenziali assume una certa rilevanza. I prossimi mesi saranno decisivi.
Remox esistono testi o messaggi che prospettano questa ipotesi? Un evento così importante come l'imposizione di uno stato di emergenza in USA non può non essere stato previsto-profetizzato….
"La Russia inciamperà e l'uomo orgoglioso agirà con la forza datagli dal demonio." è chiaro che parla di Putin
A me l'articolo di Blondet mi ha fatto immediatamente venire in mente il video del ragazzo israeliano, Natan, che abbiamo visto qualche settimana fa….dove dice che mancano pochi mesi e che Obama…..
Sembra tutto un copione già visto e rivisto, un copia e incolla quotidiano tutti i giorni da anni, e invece non è affatto così, affatto !
Le cose stanno precipitando, eccome….. certo non di giorno in giorno, ma la pallina già scende sul piano inclinato.
E' ovvio che solo chi ha gli occhi della Fede, quella Vera, può vedere…..e non perchè io sia un fanatico esaltato invasato e bigotto, che vedo cose invisibili o cosa, ma solo perchè sono un 'graziato' , un 'miracolato', uno a cui il Signore, attraverso la Sua Mamma, ha dato un bel nocchino sulla testa (dalle mie parti si dice canocchia) Nulla di ciò che 'vedo' (che poi non 'vedo' nulla, ma sono solo semplici cognizioni che anche qualcun altro nel Blog ha ) è merito mio o 'farina del mio sacco', questo sia chiaro….è solo come quando studi la musica tutti i giorni e suoni tutti i giorni, insomma prima o poi i pezzi ti entrano in testa, sempre che hai un Buon Maestro !
Gloria solo al Signore Uno e Trino e lode e onore alla Sua Mamma, la Beata Vergine Maria, Regina e Madre Nostra !
Nibbio: ci sono alcune profezie "americane" che sembrano parlare del ritorno di una guerra civile in USA. Io non ne ho mai trattato però.
Aldo: lo pensavo anch'io, ma non ne sono più tanto sicuro. Sarà il tempo a dircelo…non manca poi molto.
Però profezie "marginali" direi…
Gli USA sono l'ultima super potenza rimasta, il presidente USA è l'uomo più potente del mondo (così dicono….o ci voglion far credere…). Non è mai accaduta una cosa simile ed avrebbe una rilevanza mondiale!
Possibile che tale evento non sia stato indicato come punto di svolta? come segno dei tempi?
Poi se avverrà lo si vedrà…certo è che è insolito che non se ne parli che in alcune profezie americane!
Il NYT parla di una sola persona in azione, ovvero il riservista nero ucciso dopo l'attentato. I testimoni parlano di 3-4 cecchini con tiri da diverse posizioni sopraelevate. Intanto a St. Louis e in Georgia altri poliziotti sono stati fatti oggetto di tiri di armi da fuoco. Chissà se i futuri problemi nterni americani nasceranno da una sorta di guerra/guerriglia etnica interna. Ulrich
https://www.youtube.com/watch?v=BZp5TfKI9w8
@ vincenzo
https://it-it.facebook.com/don.tullio.rotondo.pagina/photos/a.670490926337262.1073741828.670487449670943/1043448629041488/?type=3&theater
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https://it-it.facebook.com/don.tullio.rotondo.pagina/photos/a.670490926337262.1073741828.670487449670943/1043445562375128/?type=3&theater
@ Mario Mancusi
Paolo Deotto ci ha messo tre mesi (dalla pubblicazione dell'esortazione) per scoprire l'acqua calda.
È ovvio che l'esortazione è un atto del magistero ORDINARIO. Chi lo nega?
http://www.riscossacristiana.it/il-cardinale-christoph-schonborn-e-lesplicito-invito-al-sacrilegio-di-paolo-deotto/
Le "anime belle" (come le chiama lui per “delicatezza”) hanno capito fin troppo bene fin dall'inizio quello che lui ora va realizzando.
Quando il cardinale Burke parla di "non magistero", bisogna intendere correttamente.
Scrive Burke:
«L’unica chiave per la corretta interpretazione di Amoris Laetitia è l’insegnamento costante della Chiesa e della sua disciplina che protegge e promuove questo insegnamento. Papa Francesco ha chiarito fin dall’inizio che l’Esortazione Apostolica Post-sinodale non è un atto di Magistero (cf. n. 3). La tipologia stessa del documento conferma la stessa cosa. È scritto come una riflessione del Santo Padre sul lavoro delle ultime due sessioni del Sinodo dei vescovi. Per esempio, nel capitolo ottavo, che ad alcuni piace interpretare come il progetto di una nuova disciplina con implicazioni ovvie per la dottrina della Chiesa, Papa Francesco, citando l’Esortazione Apostolica post-sinodale, Evangelii Gaudium, afferma:
– Comprendo coloro che preferiscono una pastorale più rigida che non dia luogo ad alcuna confusione. Ma credo sinceramente che Gesù vuole una Chiesa attenta al bene che lo Spirito sparge in mezzo alla fragilità: una Madre che, nel momento stesso in cui esprime chiaramente il suo insegnamento obiettivo, “non rinuncia al bene possibile, benché corra il rischio di sporcarsi con il fango della strada” (n. 308).
In altre parole, il Santo Padre sta proponendo ciò che lui personalmente ritiene essere la volontà di Cristo per la sua Chiesa, ma egli non intende imporre il suo punto di vista né condannare coloro che insistono su quella che lui chiama “una pastorale più rigida”. La natura personale cioè non magisteriale del documento emerge anche dal fatto che le citazioni riportate provengono principalmente dal documento finale della sessione 2015 del Sinodo dei Vescovi, nonché dai discorsi e dalle omelie di Papa Francesco stesso. Non si ha un impegno costante di collegare il testo in generale o tali citazioni al Magistero, ai Padri della Chiesa e agli altri autori provati.
In altre parole, un’Esortazione Apostolica post-sinodale, per la sua propria natura, non propone una nuova dottrina e una nuova disciplina, ma applica la dottrina e la disciplina costanti alle situazioni del mondo contemporaneo.
Allora come deve essere recepito questo documento? Prima di tutto, deve essere accolto con quel profondo rispetto dovuto al Romano Pontefice in quanto Vicario di Cristo, che è, secondo le parole del Concilio Ecumenico Vaticano II, “perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli” (Lumen Gentium, n. 23).
Alcuni commentatori confondono questo rispetto con un presunto obbligo di credere “per fede divina e cattolica” (can. 750, § 1) tutto ciò che è contenuto nel documento. Ma la Chiesa cattolica, mentre insiste sul rispetto dovuto all’Ufficio pietrino, in quanto istituito da Nostro Signore stesso, non ha mai sostenuto che ogni affermazione del Successore di San Pietro debba essere ricevuta come parte del suo Magistero infallibile.»
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1470_Card-Burke_Amoris_laetitia.html
Fin qui il cardinale Burke.
Quindi, atto sì del Magistero Ordinario, ma non Magistero infallibile.
La sua linea di resistenza consiste essenzialmente nel non riconoscere alla "Amoris laetitia" il rango di documento magisteriale, ma semplicemente quello di "una riflessione del Santo Padre", di un suo "punto di vista che EGLI NON INTENDE IMPORRE". Valgono cioè le regole di sempre.
Per Kasper, invece, la "Amoris laetitia" è nientemeno che "il più importante documento nella storia della Chiesa dell'ultimo millennio".
(continua…)
E chi si schiera apertamente con lui, come fa ad esempio il quotidiano "Avvenire" della conferenza episcopale italiana, non vede affatto nella "Amoris laetitia" soltanto "la riflessione ad alta voce di un padre saggio", ma proprio quello che il cardinale Burke non vuole vedervi: cioè "un documento del magistero" in piena regola, "saldo e rivoluzionario", che segna "l’archiviazione di una pastorale dei divieti e degli obblighi".
Leggiamo ora l'intervista al cardinale Christoph Schönborn:
«È evidente che si tratta di un atto di magistero! È una Esortazione apostolica. È chiaro che il Papa qui esercita il suo ruolo di pastore, di maestro e dottore della fede, dopo avere beneficiato della consultazione dei due Sinodi. Penso che, senza dubbio alcuno, si debba parlare di un documento pontificio di grande qualità, di un’autentica lezione di sacra doctrina, che ci riconduce all’attualità della Parola di Dio. Amoris laetitia è un atto del magistero che rende attuale nel tempo presente l’insegnamento della Chiesa».
«Il fatto rilevante di questo documento è che esso supera le categorie di “regolare” e “irregolare”. Non ci sono, in modo semplicistico, da un lato i matrimoni e le famiglie che funzionano, che vanno bene, mentre le altre non vanno bene. Francesco parla di questa realtà che riguarda tutti: siamo viatores, siamo in cammino. Siamo tutti soggetti al peccato e tutti abbiamo bisogno della misericordia. […] Francesco non nega che ci siano situazioni regolari o irregolari, ma va al di là di questa prospettiva per mettere in pratica il Vangelo: chi tra voi non ha mai peccato scagli la prima pietra».
«Il Papa ci invita a non guardare soltanto le condizioni esteriori, che hanno la loro importanza, ma a domandarci se abbiamo sete di perdono misericordioso, allo scopo di rispondere meglio al dinamismo santificatore della grazia. Il passaggio tra la regola generale e i “certi casi” non si può fare solo attraverso considerazioni di situazioni formali. È possibile dunque che, in certi casi, colui che è in una situazione oggettiva di peccato possa ricevere l’aiuto dei sacramenti».
Fin qui si potrebbe anche essere d'accordo. Poi il padre Spadaro pone la domanda centrale:
D (Antonio Spadaro): Che cosa vuol dire «in certi casi»? Qualcuno si chiede perché non farne una sorta di inventario…
R (Card. Schonborn): «Perché altrimenti il rischio è quello di cadere nella casistica astratta e, cosa più grave, creiamo — anche attraverso una norma d’eccezione — un diritto a ricevere l’Eucaristia in situazione oggettiva di peccato. Qui mi sembra che il Papa ci metta di fronte all’obbligo, per amore della verità, di discernere i casi singoli in foro interno come in foro esterno».
Il punto è proprio quello dei "certi casi". Nessun “inventario” è stato fatto.
Chi li giudica i singoli casi concreti?
I sacerdoti “in foro interno”.
Ma i sacerdoti la pensano tutti allo stesso modo? No.
Se tu dai una regola precisa, può darsi che a fatica si arrivi ad una uniformità di comportamenti.
Quando invece si lascia discernere e decidere al singolo sacerdote, avremo sicuramente difformità di comportamenti e quindi, teoricamente, divisione.
Ecco perché, nella sua ricerca di una pastorale della misericordia, l'esortazione è in certi punti segnata dal SOGGETTIVISMO e dal RELATIVISMO MORALE. La regola oggettiva è sostituita, alla maniera protestante, dalla coscienza personale. Ciò non è IN SÉ un male, ma potrebbe diventarlo (in mano a cattivi sacerdoti).
Le conseguenze dell’Amoris laetitia potrebbero essere (e già sono): un parroco, come è suo dovere, rifiuta di dare il Corpo di Cristo ai peccatori pubblici, mentre un altro invita tutti a fare la Comunione.
Il Presidente della Conferenza episcopale delle Filippine ha dichiarato che l’Amoris laetitia sarà immediatamente messa in pratica nel suo paese e di conseguenza, in certi casi, delle persone divorziate e «risposate» riceveranno la Comunione. Una profonda divisione si delinea in seno all’episcopato.
(continua…)
Cosa è stato fatto con questa esortazione?
Come è stato scritto, invece di elevare "ciò che è" al livello di "ciò che deve essere", si è abbassato "ciò che deve essere" a "ciò che è", alla morale permissiva dei modernisti e dei progressisti.
Quindi lo strappo c'è stato e grosso. Tutto ora dipenderà dalla sapienza dei singoli sacerdoti di discernere chi "in una situazione oggettiva di peccato" possa accedere al sacramento dell'Eucarestia. Teoricamente potrebbe essere anche nessuno (come era prima dell'esortazione), oppure tutti.
Poiché già si prevedono abusi a non finire, alcuni hanno invocato chiarimenti su come applicare concretamente l'esortazione.
Il cardinale Ennio Antonelli, ha chiesto “ulteriori indicazioni da parte della competente autorità", per ovviare a “rischi e abusi sia tra i pastori che tra i fedeli”. Il timore del cardinale è che "la comunione eucaristica dei divorziati risposati e dei conviventi diventi rapidamente un fatto generalizzato".
Bisogna leggere quello che scrive Antonelli:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351334
Consiglio di leggere una breve ma densa scheda del Padre Paolo Berti, cappuccino, membro del GRIS, molto concreta ed equilibrata.
Egli scrive (e qui si ricollega alla tesi del cardinale Burke: "L’unica chiave per la corretta interpretazione di Amoris Laetitia è l’insegnamento costante della Chiesa…"):
«Il nuovo documento “Amoris Laetitia” di Papa Francesco è un’esortazione apostolica post-sinodale, cioè a seguito dei lavori dell’ultimo Sinodo sulla Famiglia. NON È MAGISTERO INFALLIBILE, cioè ex cathedra e quindi con valore vincolante in assoluto, ma solo magistero AUTENTICO, che come tale rimane nei confini della dottrina della Chiesa. La singolarità è però l’invito a un atteggiamento genericamente più aperto nei confronti dei divorziati risposati, con una valutazione affidata al discernimento personale e pastorale dei sacerdoti, senza una regola che possa essere di base ad un’oggettività comune tra i sacerdoti. La regola o le regole, che fanno sempre da base comune, avrebbero dovuto essere espresse e quindi legiferate – canoniche -, ma ciò il documento lo esclude.
“E’ comprensibile che non si dovesse aspettare dal Sinodo o da questa esortazione una nuova normativa generale di tipo canonico, applicabile a tutti i casi. E’ possibile soltanto un nuovo incoraggiamento ad un responsabile discernimento personale e pastorale dei casi particolari, che dovrebbe riconoscere che, poiché il grado di responsabilità non è uguale in tutti i casi le conseguenze o gli effetti di una norma non necessariamente devono essere sempre gli stessi”.»
«Ecco, l’esortazione non ha posto alcuna norma, come è esplicitamente dichiarato, e non ne ha abrogata nessuna, nello specifico sul vivere da fratello e sorella, soluzione connessa con l’indissolubilità del matrimonio. Il vivere da fratello e sorella è punto espresso nella Familiaris Consortio di Giovanni Paolo II e nell’esortazione post-sinodale di Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis.
Solo nella nota (329) dell’Amoris Laetitia, in qualche modo, è RIDISCUSSA – NON ABROGATA – la norma del vivere da fratello e sorella.
«E’ certamente da sottolineare che in nessuna parte dell’Esortazione Papa Francesco dice che i divorziati risposati possono accedere all’Eucarestia senza la condizione di vivere da “fratello e sorella, ovvero da amici”, secondo quanto dice la Familiaris Consortio 84 e la Sacramentum Caritatis 29 di Benedetto XVI.»
http://www.perfettaletizia.it/archivio/infomazione/amoris_laetitia/scheda.html
In questo giusto contesto, posto dal padre Berti, (nessuna nuova norma è stata approvata canonicamente, né abrogata) dovrebbe essere più facile applicare l'esortazione, nel solco del Magistero perenne della Chiesa.
La questione, però, è ancora in divenire… e più che chiarezza, si è creata confusione.
dott. G.I.
Bla bla bla… i preti di città danno da sempre la comunione a tutti dato che non conoscono tutti quelli che seguono la messa pertanto gli abusi ci sono sempre stati
Sì, ma gli abusi di cui parli senza saperlo, non sono imputabili al sacerdote che dà la Comunione, ma al fedele che la riceve sacrilegamente.
L'Eucaristia può trasformarsi davvero in un veleno mortale per le anime.
È l'apostolo San Paolo che lo afferma quando dice:
“chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.” (Prima lettera ai Corinzi 11, 27-29)
L'apostolo parla di chi profana l'Eucarestia, facendo la Comunione in peccato mortale e quindi compiendo un sacrilegio.
Il sacerdote non è tenuto a chiedere i documenti a ciascun fedele per appurare se è in peccato o no; è il fedele che DEVE ESAMINARE SÉ STESSO prima di accedere all'Eucarestia ("Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice").
Coloro che si trovano in una situazione oggettiva di peccato grave possono essere peccatori
1) occulti oppure
2) notori (manifesti).
Il comportamento del sacerdote sarà diversificato.
"Riguardo ai peccatori bisogna distinguere. Alcuni sono occulti; altri manifesti o per l’evidenza dei fatti, come i pubblici usurai e i rapinatori; oppure per la sentenza di un tribunale ecclesiastico o civile. Ebbene, ai peccatori manifesti non si deve dare la santa comunione, neanche se la chiedono…
Invece se i peccatori non sono notori ma occulti, non si può negare la santa comunione quando la chiedono. Perché, essendo ogni cristiano ammesso alla mensa del Signore per il fatto che è battezzato, non gli si può togliere il suo diritto se non per una ragione manifesta."
http://it.aleteia.org/2013/09/18/quando-ci-si-puo-rifiutare-di-dare-leucarestia-per-evitare-un-sacrilegio/
http://www.lampinelletenebre.com/category/comunione-sacrilega/
Dunque, per i separati e i divorziati non cambia nulla, anche dopo l'esortazione: non possono ricevere l'Eucarestia (possono fare solo la Comunione spirituale).
Non è che quindi, dopo l'esortazione, tutti i separati e divorziati si sentono autorizzati a ricevere l'Eucarestia. Soltanto quelli che "in certi casi" sono esaminati dal sacerdote "in foro interno" e giudicati non meritevoli di tale esclusione.
Per il resto, per quelli che non si fanno seguire da un sacerdote che giudica il loro caso singolo, sono tutte comunioni sacrileghe!
Quindi, nessun fai-da-te generalizzato. Solo "in certi casi" da valutare.
Il problema è stato sollevato in passato per Berlusconi, pluridivorziato & co.: in molte occasioni pubbliche (es. funerali) riceveva la Comunione. Alcuni uomini di Chiesa dicevano che poteva farlo, altri dicevano che era sacrilegio.
"Sta alla sua coscienza giudicare se avesse o meno le disposizioni interiori richieste per fare la Comunione (cf canone 916). Non spetta neppure al sacerdote che distribuisce la Comunione impedire questo gesto, a meno che la persona in questione non sia scomunicata o interdetta con pubblica sentenza (cf canone 915)."
http://www.famigliacristiana.it/articolo/la-comunione-a-berlusconi-e-giusto.aspx
https://dietrolequintee.wordpress.com/2012/08/17/berlusconi-puo-fare-la-comunione-le-regole-della-chiesa-valgono-per-tutti-senza-eccezioni/
Durante la Messa di domenica 17 aprile 2016, celebrata dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, presso la sede espositiva di Rho Fiera a conclusione del 55ennesimo “Salone del Mobile”, proprio Silvio Berlusconi riceveva dalle mani di un sacerdote l’Ostia consacrata.
Angelo Scola ha applicato subito con Berlusconi l’”Amoris laetitia”!
http://www.dongiorgio.it/18/04/2016/angelo-scola-applica-subito-con-berlusconi-lamoris-laetitia/
Il discorso è giusto: ognuno è libero di mangiare la propria condanna.
dott. G.I.
Gesù dà la comunione a Giuda dopo averlo giudicato indegno e senza impedire che l'apostolo commetta il tradimento perchè così doveva essere (la predestinazione in cui crediamo noi protestanti). San Paolo non cita i divorziati tra gli indegni sebbene sono personalmente d'accordo che sono indegni eccetto chi, come una mia amica rumena, ha ricevuto dal marito solo botte e tradimenti e trovato la serenità con un altro uomo molto più grande (con cui però dice non c'è sesso) che assiste i suoi figli. Il papa ha fatto bene ad accogliere la richiesta tedesca evitando lo scisma, ma ora dovrebbe provvedere a eliminare cosa ha portato a quella richiesta ovvero al dato di fatto che i preti non hanno mai avuto il coraggio di rinunciare al denaro e quindi Berlusconi può fare la comunione perchè molto ricco e allo stesso modo i divorziati tedeschi possono fare la comunione perchè versano pesanti tasse alla Chiesa cattolica tedesca. Tutti quelli che hanno chiesto l'esenzione delle tasse ecclesiastiche allo Stato, pur se credenti, sono esclusi dai sacramenti. Una forma di nuova vendita di indulgenze?
Il mio timore è che mentre la Chiesa non ha ancora digerito l'esortazione post-sinodale, con tutti gli sforzi che sta facendo per far rientrare il documento tra la dottrina secolare cattolica, il Papa se ne esca con qualche altra picconata che già intravedo…
Il Papa vuole riformare la Messa.
Appello del Prefetto per il Culto Divino Sarah per riportare dal prossimo Avvento 2016 la celebrazione con un comune orientamento di fedeli e sacerdote ad orientem.
«E' molto importante» ha detto il prefetto della Congregazione vaticana per il Culto divino «tornare al più presto possibile a un orientamento comune, di sacerdoti e fedeli insieme nella stessa direzione – verso est, o almeno verso l'abside – verso il Signore che viene. Vi chiedo di attuare questa pratica per quanto possibile».
Già in altre occasioni il prefetto aveva caldeggiato chiaramente il culto rivolti ad orientem, dall'Offertorio in poi.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-ritorno-a-oriente-il-papa-vuole-riformare-la-messa-16697.htm
dott. G.I.
Questa sarebbe una grazia!
Sì, sarebbe una grazia e farebbe contenti tutti i tradizionalisti.
Ma bisogna vedere come viene attuata e se comporterà altre riforme (per esempio al Messale).
E chi scontenterà.
Resta comunque colossale l'ambiguità di questo pontefice.
dott. G.I.
Ambiguità a dir poco!
Chi lo capisce è bravo!!!!
Dott G.I. il mio timire è ancira più grave , non vorrei che in occasione del vuaggio in svezia del 31 ottobre si possa sancire la possibilità tra protestanti e cattolici di fare la comunione in modo legittimo vicendevolmente. …..sarebbe l'attacco finale all'eucarestia…..ma cornaacchiola bon predisse l'avvento di un papa eretico ? Cosa ne pensi
se si vuole riunificare la cristianità e sopravvivere all'espansione islamica l'intercomunione è un passo obbligato del resto già da tempo i valdesi ospitano un prete cattolico per l'omelia e viceversa… quanto all'orientamento proporrei La Mecca così cristiani e musulmani possono pregare insieme
Certo che no!!!
Oggi a Torino il Gay Pride con 120.000 persone a festeggiare con la diafana sindaca in testa.
Ho avuto una illuminazione: il GM sarà una donna e la Appendino la sua profetessa.
Coraggio, maschietti, prepariamo il cappotto di legno.
Seneca
A te basta infilarlo solo dalla testa
veramente mi riferivo ai vigliacchi come te che non hanno il coraggio di firmarsi
Seneca
Delle varie manifestazioni, tipo questa, mi sconvolge sempre il fatto che c è sempre un sacco di gente a spasso che non lavora e non produce XD Ulrich
Buona domenica a tutti 🙂
Forse caro Remox, è il caso di mettere nel Blog un'immagine di San Michele Arcangelo con una didascalia dedicata, magari anche di pochi pixel, magari invisibile all'occhio umano, ma metterla: tanto Chi la deve vedere, la vede.
Questo è il mio suggerimento.
il Signore vi dia pace !
Vediamo se è fattibile, grazie.
Caro Pierpaolo condivido e sostengo la tua richiesta al buon Remox …. mi permetto solo di dissentire sulle "dimensioni", io invece preferirei l'immagine di San Michele Arcangelo ben chiara e "visibile" !!
E' tempo ormai che un immagine dell'Arcangelo staziona sul mio comodino e mi segue ogni giorno e notte della mia vita su una semplice medaglietta che porto con me al collo insieme ad una della Vergine.
E se con umiltà posso permettermi di darti un consiglio fai anche tu la consacrazione a San Michele Arcangelo.
Quando verranno i tempi ( e secondo me vi siamo vicinissimi ) il Signore troverà sulla terra alcuni Eletti, questi saranno parte del suo esercito in Terra, saranno coloro che difenderanno con l'arma della preghiera e la fedeltà, senza se e senza ma, alle parole di Verità di Nostro Signore. Questi Eletti, non già super uomini bensì UMILI servi del Signore, formeranno a mio avviso una Coorte Auxilia alle Legioni celesti guidate dal Principe delle Milizie Celesti per quella che sarà la Battaglia …..
Videre Nec Videri
ma finiamola per cortesia, è la fede e una vita retta che salverà il mondo, non le immagini!!
Caro Mazzurco …. non è che adesso mi diventerà Musulmano ?!
Videre Nec Videri
Bravo Aldo. Solo i codardi hanno bisogno di idoli
Seneca
Da Mazzurco: " è la Fede e una vita retta che salverà il mondo, non le immagini "
Da Seneca : " Solo i codardi hanno bisogno di idoli "
….. vediamo se ho capito il vostro pensiero….
Ho appoggiato l'idea di Pierpaolo per aggiungere l'immagine di San Michele Arcangelo in questo Blog di Remox e mi sono permesso di aggiungere che avrei preferito anche che non fosse "nascosta" bensì che fosse ben "visibile".
Ho detto con serenità che ho un'immagine di S. Michele sul comodino e ne porto un'altra al collo insieme a quella della Vergine.
Dati questi fatti per voi divento uno senza Fede che percorre una via " non retta " e che mi affido ad immagini.
Non solo, ma sono anche un "codardo" che ha bisogno di "IDOLI" per manifestare la sua fede.
Bene …. probabilmente, se avete ragione, credo che mi dovrei trovare in buona compagnia 🙂
Siete mai entrati in una Chiesa ?
Fatelo !! E vi troverete immersi in una miriade di "Immagini" spesso meravigliose e di una fattura artistica che lascia senza parole, ma nessuno entrerà per le "immagini" bensì per pregare Nostro Signore!
Fatelo !! E davanti alla pietà di Michelangelo non adorerete un "Idolo" ma, e se il vostro cuore non si è troppo indurito, vi sgorgheranno le lacrime dagli occhi per quella "Istantanea" che ci viene dal passato.
" L'Immagine" , come la definite voi, apparsa ai tre pastorelli a Fatima è per voi un "Idolo", oppure una Grazia immensa che i tre hanno ricevuto?
Quando il Sacerdote alza al cielo l'Ostia Consacrata credete che i fedeli adorino l'idolo o il corpo di Cristo?
Quando nelle sue ultime uscite ufficiali Papa Giovanni Paolo II si reggeva tremolante al Bastone Pastorale credete che i fedeli vi vedessero un "idolo" o l'immenso atto d'amore di un grandissimo uomo per Nostro Signore?
Voi siete liberi di pensarla come più vi aggrada, mai vi giudicherò per questo, anzi ascolterò ogni vostra critica, ma credetemi io non mi vergogno di ciò che porto al collo, di ciò che tengo sul mio comodino o di ciò che ho nel cuore.
L'Idolatria , caro Seneca , è un peccato ! Lo so !
Ma credimi non sono un idolatra, solo perchè porto una medaglietta dell'Arcangelo! Definiresti dunque idolatri tutti coloro che portano un crocifisso? Anche i Papi?
Un cordiale saluto, con la promessa di ricordarvi nelle mie preghiere……
Videre Nec Videri
Ascolta sono un protestante moderato quindi non sono un iconoclasta, mi commuovo davanti a tante immagine sacre e l'ultimo mese ho pianto per giorni davanti alla bellezza dell'immagine di una giovane romana santa e fervente cattolica ma non per la Chiesa perchè laica che desiderava sposarsi, Ester Baghini, leggendo il suo diario che Dio mi ha fatto pervenire a terra in una strada deserta. Il problema non è perciò l'immagine in sè ma il pensare che basti diffondere una immagine per rafforzare una religione come fanno molte associazioni che mandano richieste di denaro per stampare in massa immagini della Madonna di Fatima che vengono poi gettate nei cassonetti. Ne ho raccolte a centinaia per rispetto della Madonna, se vuoi te le rragalo impacchettate con i nominativi postali di chi le ha gettate tra i rifiuti. Pace e bene.
Ahiahi e allora le icone di Rubilov della SANTA RUSSIA di San VLADIMIRO PUTIN. PUTIN e il "Nuovo Popolo di Dio" Sarebbero IIDOLATRI??😈 Risposta: Si ripeto NO.
Speriamo non vorranno mettere all'indice anche i libri illustrati per bambini. 🙂
Spring
Rifletto prima sullo scritto di dott. GI perche'i suoi link documentano ma sono gia' anticipati nella sua esposizione, come sempre precisa e preziosa. Gl altri link certamente poi li leggo. Niente da dire sulla confusione e tutto il resto, su cui concordo: lo stesso e' capitato col Vaticano II.Sono ancora della mia prima idea: per evitare confusione meglio chiedere ai divorziati un sacrificio, senza porre limiti alla Provvidenza.Una Comunione Spirituale puo' essere efficace anche senza la Sacramentale, e non e' proprio dei cristiani temere che la rinuncia o l'esclusione siano infecondi,uniti alla pieta' e al dolore,anzi…sarebbe un modo moderno e antico di ribadire la Potenza di Dio,delle sue Vie che non sono le nostre e non sono imprigionate nella Istituzone,anche se almeno ultimamente, devono riconoscere l'Istituzione e da essa essere riconosciute e legittimate.,e per volere di Cristo.Il discorso che faccio e' piu' strettamente "sub specie aeternitatis" :anche se fatto da battezzato non dottore in teologia morale.Credo che il dott. GI sia il primo a rendersi conto che altro e' il respiro e la solidita' delle sue esposizioni, che tra sono anche molto bilanciate e riconoscono la validita' degli argomenti da ogni parte ve ne siano,e un altro i ragionamentini asfittici, spesso fatti di angusti giochi di parole, del dott. Deotto,come spesso di altri critici.Oggettivamente menzognero,basti ricordare che parla di legittimazione del sacrilegio e senza andare per il sottile.Non c'e' molto da dire.Solo ricordare che il peccato mortale significa odio invece che Amore(Grazia) nel cuore:verso Dio, verso se' stessi,verso la vita e verso gli alri e passione volta a portare gli altri all'inferno con se' stessi:militanza diabolica,anche se invisibile e profonda.Se Deotto,invece di scriverlo da seduto o dirlo alle spalle della gente, andasse a dire ai divorziati risposati civilmente,che sono cosi' e cosi', credo che secondo statistica troverebbe presto chi gli farebbe fare la fine che si merita.La materia grave e' una delle condizioni del peccato mortale, e certamente chi persevera in essa arriva al peccato mortale (non e' detto alla impenitenza finale),certamente e' meglio prevenire, potendo ,che curare,senza pero' essere da piu' del Padreterno:che rischi,anche per l'eternita', ne ha presi e ne prende fin dalla Creazione,nel rispetto della liberta',ma il peccatore , a cui la materia grave nel peccato certamente fa male anche se non ha la piena avvertenza o il pieno deliberato consenso,incontra prima o poi, fosse anche in fin di vita ,la conapevolezza: rischio tremendo ma anche opportunita', entrambi gestiti dallo Spirito.Guai a peccare contro lo Spirito, ma gia' il peccato mortale e' contro lo Spirito,per come intendo, e mi corregga chi crede se sbaglio,solo che esistono i peccati contro lo Spirito nel senso che rappresentano la perseveranza nel peccato, e non certo che esistano peccati mortali, anche fatti una sola volta, che non sono contro lo Spirito, cioe' contro l'Amore di Dio.I Deotto sono una delle vergogne,perche' il loro modo di essere e comportarsi investe la vita sociale e comunitaria di ogni giorno,e ne fa dei calunniatori intolleranti,mentitori, dei ladri piu' o meno efficaci di verita' e di onore altrui, dei bestemmiatori di Cristo,dei millantatori,dei nemici della pace,fomentatori di contese e sopra tutto dei poveri miserabili vigliacchi, piu' vicini al peccato mortale di molti che ne vengono accusati.Lo dice Cristo nel Vangelo,e l'episodio raccontato da Mara Simma, in un link che diedi tempo fa, lo conferma singolarmente.I Deotto e compagnia dovrebbero uscire dalle fila dei cristiani, finche' non diventano un po' meno indecenti.Non lo dico per contesa, anche se avessi fatti personali, ma credo di dirlo con onesta' intellettuale e con lucidita'. Senno' non lo direi:lo terrei per me.
Circa la direzione dei fedeli nella Messa, se non imparai male, la sostanza e' che siamo in processione dietro la Croce di cristo, cioe' Crito che, dopo aver sgridato Pietro, giro'(altri traducevano "induri") il suo volto e si diresse verso Gerusalemme(come un soldato vero, non uno che sgancia l'atomica o manda i droni, etc).Il vero soldato sente in se' la vita in abbondanza e la spinta a donarla.Va per morire piu' che per uccidere,il che non vuole dire perdere, infatti Dio mette timore nell'esercito che non vuole vincitore.C'insegnavano che mentre entra una processione in Chiesa, con in testa la Croce, e noi siamo sulle panche dentro la Chiesa,dobbiamo farci il segno della croce mentre si avvicina la Croce e poi voltarci accodandoci idealmente alla Croce mentre ci sorpassa.Il celebrante la Messa rappresenta Cristo che ci precede e guida verso Gerusalemme.Il volto velato(ricordo la visione profetica di santa Teresina riguardo alla futura malattia e passione di suo padre)rientra nel passo del Vangelo di cui ho detto sopra.Non ricordo benissimo, posso sbagliare,ma credo che le Chiese consacrate,essendo dedicate a santi, martiri,etc,erano costruite guardando a oriente da occidente,cioe' dal dies natalis del santo,cioe' dall'altare consacrato,il giorno della morte e nascita al Cielo,percio' a occidente. Per cui se il Celebrante da' le spalle ai fedeli,tutti sono orientati a occidente,idealmente verso Gerusalemme,cioe' sono dietro a Cristo in cammino verso la Croce(Chiesa militante).( le attese anticipate e i carri davanti ai buoi lasciando ai massoni).Almeno cosi' capii, se non fantasticai.
"Il mio timore è ancora più grave , non vorrei che in occasione del viaggio in Svezia del 31 ottobre si possa sancire la possibilità tra protestanti e cattolici di fare la comunione in modo legittimo vicendevolmente…" (Mario Mancusi)
Il problema non è solo questo, ma c'è dell'altro molto più grave.
Qualche considerazione preliminare sul 2017.
Il 2017 sarà un anno veramente decisivo, non perché succederà chissà che cosa di speciale (né Avvertimento, né Miracolo, ecc.), ma perché è un anno importante simbolicamente e storicamente.
Il centenario di Fatima va visto in relazione ad altre due o tre ricorrenze collegate.
1) La massoneria festeggerà, nel 2017, il terzo centenario della sua esistenza (1717-2017). E sarà un anno intero di festeggiamenti.
La massoneria nacque ufficialmente il 24 giugno 1717 nella Gran Loggia a Londra. Questo fu l’approdo di un lungo lavoro iniziato già nel ‘600.
Per i nemici della Chiesa è un anno fondamentale: vorrebbero festeggiare il trionfo finale sulla Chiesa cattolica. Sono certo che tutto l'anno 2017 sarà un anno di festeggiamenti massonici e anticattolici.
2) il centenario della Rivoluzione russa (1917).
3) i 500 anni della Riforma protestante di Lutero (1517 – 2017)
La Decade di Lutero
Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero rese pubbliche le 95 tesi contro l’abuso dell’indulgenza. La famosa affissione delle tesi alla porta della chiesa del castello di Wittenberg è considerata l’inizio della Riforma.
C'è stata una decade introduttiva al grande anniversario. Il 21 settembre 2008 è stata solennemente inaugurata la "Lutherdekade" (Decade di Lutero) nella chiesa del castello di Wittenberg.
IL 2017 SARÀ UN INTERO ANNO DI FESTEGGIAMENTI PROTESTANTI.
La Chiesa evangelica inizia ufficialmente già nel 2016 le celebrazioni per il Giubileo della Riforma. Il 500.esimo anniversario dell’affissione delle tesi di Martin Lutero cadrà solo nel 2017, tuttavia il Giubileo viene aperto già il 31 ottobre.
La città di Lutero, Wittenberg, ha iniziato già da anni a ripulirsi in vista delle celebrazioni.
Il Giubileo della Riforma viene ritenuto dal parlamento tedesco un “evento di rango mondiale”. La data del 31 ottobre 2017, il 500.esimo anniversario dell’affissione delle tesi di Martin Lutero a Wittenberg, sarà proclamata giornata di festa in tutta la Germania. Nei cinque Länder della Germania orientale la giornata della Riforma è già una festività ufficiale. Nella giornata in cui ricorre il Giubileo termineranno le celebrazioni.
http://www.chiesaluterana.it/2016/01/13/ein-jahr-lang-feiern/
Veramente ciò che era impensabile dal marzo 2013, sta diventando realtà.
Papa Francesco sarà in Svezia il prossimo 31 ottobre: prenderà parte ad una cerimonia congiunta in programma a Lund fra la Chiesa Cattolica e la Federazione Luterana Mondiale, per commemorare il 500.mo anniversario della Riforma di Martin Lutero.
Era proprio necessario?
Positivo è che la Riforma da evento di divisione diventi occasione propizia per un incontro fra cattolici e luterani. Ma sarà sufficiente per favorire quel passo avanti dei protestanti verso il riconoscimento del PRIMATO papale?
Io credo di no e sono in tanti nella Chiesa a ritenere che, la partecipazione del Papa alle commemorazioni della Riforma alla fine rischi di rivelarsi soltanto una "riabilitazione" di Lutero.
Eppure il 2017 (anzi già da maggio 2016) inizierebbero piuttosto le celebrazioni per il Centenario della Apparizioni di Fatima. Benedetto XVI fece intendere che non avrebbe partecipato ai “festeggiamenti” luterani, mentre sollecitava la Chiesa intera a prepararsi bene per il Centenario di Fatima.
(continua…)
La beata Suor Serafina Micheli (1849-1911) vide la sua anima all’inferno, durante una visione mistica del 1883, mentre in Prussia festeggiavano il 400° della nascita.
E' questo che il papa andrà a festeggiare il 31 ottobre prossimo? Noi ci DISSOCIAMO da questo halloween, piuttosto eleveremo ancora più in alto i cuori circondati dalla Corona del Rosario di Maria dal quale, ogni Ave Maria intonata, è un pugno allo stomaco del demonio artefice di questa schizofrenia che sta lacerando la Santa Chiesa di Cristo, la Chiesa una, santa, cattolica e non protestante, non luterana e per nulla ecumenica se, per ecumenismo si intende quel “vangelo diverso” di cui san Paolo ci ammonisce nella Lettera ai Galati.>>
Ricordate la profezia del venerabile Bartolomeo Holzhauser?
"Il quinto periodo della Chiesa, che iniziò attorno al 1520, terminerà con l’arrivo del Papa Santo e del potente Monarca…"
"Attorno al 1520" vuol dire più esattamente il 1517, anno dell'affissione delle 95 tesi.
Dieci anni dopo venne il Castigo per Roma: la città invasa, incendiata e saccheggiata.
Il sacco di Roma iniziò il 6 maggio 1527 da parte delle truppe dei lanzichenecchi, i soldati mercenari tedeschi arruolati nell'esercito dell'Imperatore Carlo V d'Asburgo.
Dopo aver saccheggiato il saccheggiabile e perduta la possibilità di ottenere il riscatto, nonché decimati dalla peste e dalle diserzioni, gli Imperiali si ritirarono da Roma tra il 16 e il 18 febbraio 1528.
Dopo il terribile Sacco, la vita cambiò profondamente. La Roma gaudente del Rinascimento si trasformò nella Roma austera e penitente della Contro-Riforma.
Ecco quindi il decennio terribile, a mio parere: 2017 – 2027/2028
La Chiesa cattolica che dopo 500 anni arriva a riconoscere che il monaco ribelle aveva ragione?
Già uscito il libro del cardinal Kasper a favore di Lutero e l'ecumenismo
http://www.queriniana.it/libro/martin-lutero-2118
Lutero "canonizzato" da Avvenire, il quotidiano dei vescovi.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2015/12/avvenire-canonizza-lutero-cristiano.html
Inaugurata dal sindaco Marino nel cuore del Parco di Colle Oppio, a pochi passi dal Colosseo, la piazza “Martin Lutero: Teologo tedesco della Riforma (1483-1546)”. Un evento tanto atteso dal mondo evangelico e protestante di Roma.
http://aidlr.it/news/news-in-evidenza-02/
ecc.
Cosa festeggiare nel 2017 ? Fatima o Lutero ??
Le apparizioni di Fatima saranno oscurate da tutti i festeggiamenti programmati per il 2017 da protestanti e massoni.
Il papa ha detto testualmente che celebreremo insieme in tutto il mondo una comune COMMEMORAZIONE ECUMENICA … intende celebrare MONDIALMENTE una delle ferite più disastrose per la Chiesa Cattolica.
Ricordo che i luterani rifiutano tra altre cose:
1) la presenza reale
2) la verginità della Madonna
3) il dogma dell'Assunzione in Cielo
4) il titolo di Madre di Dio
5) il sacramento della penitenza
6) il battesimo da neonati e da fanciulli
7) il matrimonio indissolubile
8) il celibato dei preti
9) il sacrificio della Santa Messa
10 il culto dei santi
…
Come comportarsi in simili situazioni? Basterà astenersi dai festeggiamenti?
Lutero è un eretico e ribelle che sta all'Inferno!
Come cattolico, io non desidero proprio che il Papa chieda perdono ai figli di Lutero. E di che cosa? Delle loro eresie?
Link utili:
Sant'Alfonso Maria de Liguori, dottore della Chiesa
Storia delle Eresie
DELL'ERESIE DI LUTERO
http://www.intratext.com/ixt/itasa0000/__P34G.HTM
Suor Serafina Micheli e la visione di Lutero all'Inferno
http://www.miliziadisanmichelearcangelo.org/content/view/2468/90/lang,it/
http://www.recuperanti.it/txt/serafina_1.pdf
Come si vede, gli errori e le decisioni sbagliate ci sono e vanno aumentando sempre di più.
Questo è quello che si annuncia. Può darsi che tutto sfumerà… senza grosse conseguenze. Vedremo come si svolgeranno le cose.
Bisognerà per forza ritornare a parlarne verso ottobre.
dott. G.I.
Questa è la seconda parte
Fu proprio il cardinale Koch a dare questo comunicato ufficiale nel dicembre 2012, dicendo che Benedetto XVI (tedesco) non si sarebbe recato in Germania in occasione delle celebrazioni dei 500 anni della Riforma di Martin Lutero:
«Per la Chiesa cattolica non c’è nulla da festeggiare, l’aspirazione di Lutero non è riuscita. Si sono formate Chiese autonome e si sono svolte spaventose guerre di religione con conseguenze fatali per l’intera Europa. Come festeggiare?».
Nel suo nuovo libro ("Rapporto sulla speranza") il cardinale Müller ripete la stessa cosa:
«Noi cattolici non abbiamo alcun motivo per festeggiare il 31 ottobre 1517, la data considerata l’inizio della Riforma che portò allo scisma della cristianità occidentale».
http://riforma.it/it/articolo/2016/04/04/nessun-motivo-festeggiare-la-riforma
Dunque: «Per la Chiesa cattolica non c’è nulla da festeggiare».
Che cosa è cambiato oggi?
È cambiato il Papa e sta cambiando la Chiesa.
Siamo allora ad UNA COMMEMORAZIONE ECUMENICA della “Riforma” e cosa ci sarebbe di sbagliato?
Il problema è questo. Innanzi tutto è sbagliato parlare di RIFORMA. Festeggiando la Riforma luterana, il Papa fa passare il falso messaggio (che è una vera menzogna) che a riformare la Chiesa fu Lutero e non il Concilio di Trento. La vera commemorazione starebbe, perciò, non nel festeggiare la “riforma” di Lutero ma il Concilio di Trento!
Recentemente sono andato a rileggermi il comunicato ufficiale (non l'avevo letto quando uscì la notizia) perché non mi sembrava possibile ciò che scriveva l'articolista. Sapevo solo che il Papa aveva accettato l'invito di andare in Svezia. Invece…
La Preghiera Comune al centro della celebrazione si fonda in particolare sul documento “From Conflict to Communion: Lutheran-Catholic Common Commemoration of the Reformation in 2017 – Dal conflitto alla comunione: commemorazione comune luterano-cattolica della Riforma nel 2017” e presenta i temi del rendimento di grazie, del pentimento e dell’impegno alla testimonianza comune, “al fine – aggiunge il comunicato – di esprimere i doni della Riforma e chiedere perdono per le divisioni seguite alle dispute teologiche”.
RIPETO:
"…al fine di esprimere i doni della Riforma e chiedere perdono per le divisioni seguite alle dispute teologiche"
1) i "doni della Riforma" ???
2) "chiedere perdono per le divisioni" ???
Ma stiamo veramente scherzando?
Quali "doni" la Riforma luterana ha portato alla cattolicità, se non scismi, lotte, guerre, divisioni, eresie, ecc., ecc.?
E la cosa più grave ancora è l'intenzione di "chiedere perdono per le divisioni seguite alle dispute teologiche". Il comunicato ci sta annunciando con mesi di anticipo che il Papa andando a commemorare la Riforma luterana, chiederà PERDONO, cioè farà un formale ATTO di richiesta di perdono ai luterani, come se lo scisma fosse stato causato dai cattolici.
Riporto le conclusioni di questo ottimo articolo che invito a leggere.
https://gloria.tv/article/KtcFcvFQyfN
<<Che cosa? Ma stiamo scherzando? Chiedere perdono per le divisioni seguite alle dispute teologiche? Ma che si sono bevuti il cervello? Da quel “nulla da festeggiare” siamo arrivati a dover chiedere perdono per il Concilio di Trento? Perché questo è stato quel concilio: un raccogliere le dispute teologiche sollevate dalla PROTESTA (e non riforma) protestante e alla quale la Chiesa dette una risposta definitiva.
Non dobbiamo obbedire affatto quando la gerarchia cattolica ci imponesse un vangelo diverso.
E quale è questo “vangelo diverso”? Leggiamo cosa scriveva Lutero: nel suo Contra Enricum Regem Angliae (Werke, t. X, sez. II): «Quando avremo fatto crollare la Messa, penso che avremo fatto crollare tutto il Papato. Perché è sulla Messa, come su roccia, che il Papato intero si appoggia, con le sue dottrine e diocesi, con i suoi monasteri e ministeri e collegi e altari, cioè con tutto il suo ventre».
Martin Lutero (1483-1546).
(continua…)
Papa Francesco è molto amato da noi protestanti e pertanto è probabilmente lui il papa profetizzato dal santo monaco ortodosso Paisos che riuscirà a riunificare la cristianità intera lasciando i cristiani liberi nelle loro diversità in una grande chiesa meno dogmatica. Mi sembra inverosimile che ciò possa avvenire così presto nel 2017 ma sarebbe bello che la lacerazione abbia termine nel quinto centenario. Il papa ha detto che Lutero è stato una medicina per la Chiesa e pertanto il primo passo è stato fatto. Quando si fa un accordo qualcuno cede qualcosa, a quanto pare anche i protestanti hanno fatto autocritica sui loro eccessi iconoclasti. L'accordo si avvicina? Ottimo, ma perchè ciò avvenga sarebbe opportuno che i tradizionalisti, che vivono di fantomatiche visioni infernali di mistici esaltati (come ha fatto la suora a riconoscere Lutero tra innumerevoli anime?) che sono una esigua minoranza del cattolicesimo, siano espulsi.
Numeri alla mano, credo che solo il papa si renda conto che in Eurasia, ovvero nel vecchio mondo, i cattolici praticanti sono quattro gatti e che anche se sommati ai protestanti e agli ortodossi restano comunque in posizione nettamente inferiore rispetto alla crescita esponenziale dei musulmani, e prtanto se il cristianesimo non vuol soccombere con la denatalità e l'apostasia progressiva, non ha altra strada che l'unità, la stessa che permise ai cristiani del medioevo di vincere contro le invasioni ottomane.
Aldo tu dici bene…nel senso che da protestante dici eresie!
Noi siam cattolici e tutto questo semplicemente non corrisponde a Verità. La Chiesa meno dogmatica?! Ma scherziamo? Il mondo cristiano attualmente esistente è nella stragrande maggioranza protestante..nel senso che ormai i veri cattolici son un residuo, una piccola parte….
la crisi della Chiesa e del mondo (morale, spirituale, economica, sociale ecc ecc…) dipende proprio dalla protestantizzazione della Chiesa ovvero dell'apostasia silenziosa che la coinvolge.
Col Trionfo del Cuore Immacolato verrà finalmente ripristinata la unica vera chiesa di Cristo: Una Santa Cattolica Apostolica!
Ti ricordo che il trionfo del Cuore Immacolato avverrà dopo che il papa fuggirà da una città in rovine per essere ucciso ai piedi di una collina sormontata da una croce. Tradotto significa che, citando Anguera, "Roma verrà distrutta col fuoco dai russi". Avverrà tutto questo nel centenario di Fatima? Possibile. Ma se papa Francesco è l'ultimo papa delle profezie, ovvero il Petrus Romanus con la corona del martirio perchè dopo la sua morte Roma verrà distrutta, come sarà la cristianità della nuova era dopo la terza guerra mondiale? Certamente cattolica, ossia universale, senza divisioni, ma anche senza gerarchie ecclesiastiche e papi ma retta da un solo monarca cristiano e laico.
mazzurco non devi dire le profezie solo in parte e come ti conviene,, dopo ci sarà un monarca e un papa santo alla guida della unica chiesa cattolica apostolica romana
capito ??
Trovo surreale che un protestante segui profezie cattoliche..citi Anguera? ma che valore può avere per te Anguera? dove chiaramente si indica il cattolicesimo come l'unica chiesa di cristo?
Poi parli di unione…come se fosse un idolo..è vero, se la cristianità fosse unita sarebbe un bene ma unita in cosa? Unita in cristo ovvero nella chiesa cattolica apostolica romana sotto il sommo pontefice.
cito Anguera per chi ci crede, cito San Malachia per chi ci crede, in altri post ho espresso anche i miei dubbi su Anguera e circa l'ambiguità di Pedro Regis sul sostegno a papa Francesco che i suoi seguaci criticano apertamente, quindi quale chiesa cattolica? quella socciana che fa capo al novantenne Ratzinger?… penso che qui nessuno abbia la verità in tasca e siamo qui per scambiarci le nostre opinioni o no? se papa Francesco è l'ultimo papa della lista di San Malachia e della monaca di Dresda e "Roma pagana sparirà" (La Salette), possiamo ipotizzare che, se la profezia della lista è vera, dopo la distruzione di Roma non ci saranno più papi come intesi fino ad oggi, ossia eletto da un collegio di cardinali. Magari il grande monarca sarà affiancato da un profeta universalmente riconosciuto che avrà funzioni di papa.
L'ultimo papa e' Benedetto!
https://www.youtube.com/watch?v=BNwNiA7NYTc
"Durante l'ultima persecuzione della Santa Chiesa Romana Pietro il romano pascera' il gregge tra molte tribolazioni. Poi la citta' dei sette colli crollera'e il tremendo Giudice giudichera' il Suo popolo! FINE!!!"
Papa Francesco va inquadrato, come oramai molti cattolici hanno capito, nella causa delle tribolazioni.
I PAPI SONO 111 E IL 111ESIMO E BENEDETTOOOOOOOOOOOOOOOOO
In effetti al 112 non risponde papa Francesco.
Chissà se col 113 …
Spring
:-)))
Scusate, c'è stato un errore del blog che mi rifiutava la pubblicazione della seconda parte.
Poi sono riuscito…
dott. G.I.
Lutero all'inferno? Forse ci finiranno quelli che credono di essere i depositari della verità, i farisei ipocriti di cui parla Gesù…
Seneca
Dott G.I.
non posso pensare che tutto questo accada…le porte degli inferi non prevarranno! Qualcosa dovrà pur ben accadere per impedire a F di compiere certe cose no?
@ dott. G.I.
La ringrazio di vero cuore per i suoi preziosi commenti in questo blog.
Spesso leggendola riesce con sapienza e "ispirazione" a trasmettere sempre un messaggio di speranza e mi passi il paradosso "razionale" concretezza cristiana.
La prego di non essere "avaro" nel numero dei suoi commenti che leggo sempre con sincera attenzione ed ammirazione.
Videre Nec Videri
Dott. GI, la tua competenza è sempre una gradita sorpresa (anzi non è più una sorpresa ma una sicurezza…). Condivido le tue preoccupazioni. Il cuore della Chiesa è l'Eucarestia ovvero il Sacramento Fonte di ogni Sacramento. La lotta oltre che sulla Famiglia è proprio su questo tema. Pensare a cedimenti sui Sacramenti è qualcosa che mi fa rabbrividire….chi crede che il valore più importante sia l'Unità a scapito della Verità semplicemente non è cattolico.
Non fa una grinza quel che ha scritto il dott. GI e i link sono una documentazione preziosa.Le considerazioni di tipo utilitaristico non c'entrano con la fede e la dottrina:poi ognuno creda quel che vuole, ma non mischi considerazioni simil politiche e commerciali con le questioni di Fede. Tanto sappiamo che l'aiuto arrivera' quando tutto sembrera' perduto.Purtroppo, se da un lato e' giusto attenersi ai fatti e ai documenti di Papa Francesco,senza lanciare accuse di eresia consumata e lampante, dall'altro le perplessita' su dove vogliano arrivare aumentano.Del resto, per me basta considerare che da una parte c'e' l'enorme prudenza nel divulgare la parola di Maria a Fatima e nel eseguire le richieste, e dall'altra non c'e' prudenza nel dire e fare cose che dividono e creano confusione.Come ho scritto, a Messa siamo un esercito che segue Cristo verso la Passione, e non un'assemblea di consumatori che rivendicano i loro diritti.All'uscita dalla Messa, vale la dottrina sociale della Chiesa, ma rimane dentro alla realta' che la Messa testimonia e profetizza.Quindi, piu' che farci sensi di colpa per cose discutibili, credo sia bene essere realisti, e ricordarci che attualmente siamo perdenti .Finche' non otteniamo da Dio buoni governanti, possiamo anche dividere in mille parti un pane da 1 kg e distribuirlo a tutti e a nessuno,ma non cambia niente,e anzi ne deriva un'ottica distorta, I clerici che pensano che i fedeli siano un barile da cui si possa raschiare il fondo senza vergogna,e da piu' parti, sono fuori della realta'.Facessero autocritica vera, insieme ai fedeli, e prendessero atto della realta', invece di cercare compromessi e alleanze coi nemici del nuovo Israele, che siamo noi,che e' la Chiesa di Cristo,perche' la Bibbia racconta cosa succede in questi casi.Se l'esame di coscienza non e' approfondito,a partire dal ricordarci che siamo soldati che attualmente non conquistano ma anzi perdono posizioni,allora subentra l'illusione e l'agire secondo il mondo e non secondo la volonta' di Cristo.Davvero il destino comune di quelli che hanno un simile atteggiamento e' quello di diventare carne da macello.Se sei agguerrito puoi soffrire e puoi morire, ma se non lo sei, come si diceva a militare, allora "devi soffrire,devi morire".Si',perche' alle volte anche dietro alle cose volgari o di cattivo gusto puo' celarsi una sapienza , e viceversa… e la gente lo sapeva e forse lo sa ancora, in parte.
Ancora una breve nota, ora che ho letto tutti i commenti arretrati.Seneca scrivi che "solo i codardi hanno bisogno di idoli"per me confondi con la coperta di Linus, perche' gli idoli sono molti e anche immateriali,e tutti tendiamo a farci degli idoli,non e' un bisogno ma una debolezza congenita.Una fatalita', e solo la guida di Dio e dello Spirito ,attraverso la vita, ce ne tira fuori fino alla volta successiva.Com'e' vero che san Francesco, in una notte, comincio' il Padre Nostro, con le prime due parole, e si fermo' li', mentre frate Leone ne disse in quantita',cosi' credo che potrebbe succedere coi Comandamenti, se uno si fa l'esame di coscienza:comincia dal primo, e si ferma li' tutta la notte.
non servira' piu' il Papa perche' ognuno ascoltera' la voce di Dio dentro il proprio cuore. al massimo sara' utile qualcuno che ogni tanto ci ricorda di ascoltarla e magari suggerisce come riconoscerla.
Seneca per me ha ragione, se vi osservate bene, e' la paura che vi ha fatto scegliere il vostro idolo, Papa o altro che sia. e' comodo, fa illudere di aver gia' compreso l'obiettivo, il seguire quello li'.
uno si illude di essere gia' a posto, invece non ha ancora nemmeno cominciato il cammino della comprensione dell'obiettivo di questa vita. una rinuncia volontaria nel momento in cui ha sposato un qualcosa al di fuori di se' stesso.
l'obiettivo e' capire cosa siamo, capire l'io, quella cosa immortale che chiamiamo anche anima. tutto il resto sparira' e in quel momento avremo capito di aver fallito per l'ennesima volta.
le tue parole trasudano di superbia, inizia a camminare tu prima di consigliarlo agli altri…
jacques
questa è per Vincenzo
https://www.youtube.com/watch?v=Ah1hiqgCDZI
Seneca
Se non sbaglio il titolo dato a questo post era"SANGUE A DALLAS"ma come vedo di tutto s'è discusso….Remox io al tuo posto mi sentirei perlomeno mortificato,qualsiasi cosa posti è volutamente ignorata,forse va bene anche cosi!!(Il prossimo post?)
forevergreen
Genova ha i giorni tutti uguali e Guayaquil, ,maggior porto della costa est del sud America, li ha ancora piu' uguali.con due sole stagioni.Manca la primavera, che si sente a Genova fin da fine gennaio, con le gemme sugli alberi;mancano le fave e salame e molto altro del 1 maggio, le levate mattutine di maggio,con il concerto di 20 minuti degli ucceli, in crescendo, a lodare Dio per il nuovo giorno, cominciava sempre un merlo,ed era ancora buio, si aggiungevano perfino i galli e si faceva giorno lo stesso; con gli stormi di rondini attivissime e i giri sulle coolline fiorite e i giugno che non sono ancora caldo torrido,in cui raccogli gia' dalle coltivazioni e dalle semine di marzo aprile e fino a san Giovanni Battista le ragazze sorridono piene di desiderio fresco e gioioso,maturato a partire da gennaio, quando a san Sebastiano le giornate si erano gia' allungate di un'ora piu' un salto di cane;manca il primo temporale di fine giugno o di agosto ,manca il caldo umido e l'aria mossa e nervosa di fine agosto e settembre, quando il tempo fiacca,e il desiderio delle ragazze si faceva nostalgia e debolezza da cui uscire o passionaccia in cui entrare,rinviando i sogni a Natale o alla primavera dell'anno dopo.Mancano i primi freddi e la voglia di fare che ti mettono, e il tepore, i ricordi teneri d'infanzia quando la scuola cominciava a ottobre e il 4 era gia' festa, ma prima vedevi le rondini riuniti sui fili della luce che facevano l'appello prima di partire. Manca il freddo ascutto di certi dicembri, quando erano belli, e il tramonto divideva in due colline e monti con strisce nere in basso e aranciate sulle vette e sui pendii ,prima di Natale, e t'immaginavi che su quele colline ,viste dal mare, la Madonna avesse viaggiato per andare da Elisabetta, e a dicembre la gente ci avesse costruito il Presepe con le luci.Ma prima la stagione dei funghi, fino alle tramontane di fine novembre col freddo di dicembre,e poi quella del'olio
A proposito di idoli e di specchi, questo Papa usa spesso l'espressione "Chiesa che guarda se' stessa",anche a proposito del grande scisma del 1054.Ma oltre al significato orizzontale, c'e' quell verticale, che e' fondamentale.Papa leone IX che da' la scomunica al Patriarca Michele, chissa' se Papa francesco ci vuole vedere un'ironia nel nome dell'Arcangelo,che ricambia con l'anatema, e forse dice "Chi e' come Dio?" 😉 L'Ecumenismo,prima che possibile eresia, puo' diventare idolo:specchiandosi nelle proprie e altrui abilita'umane e mondane,e puntando su queste credendo di mettersi nelle mani di Dio.Tra un messaggio di Anguera e una profezia sul Papa che fara' la Consacrazione,sembra che molto prima di chiedersi "Chi sono io per giudicare", la questione sia diventata " Chi sono io?" .Ma nemmeno a rispondere "Il Vescovo di Roma"riesce a mettere d'accordo tutti i cattolici…figuriamoci gli altri. 🙂
“Lutero all'inferno? Forse ci finiranno quelli che credono di essere i depositari della verità, i farisei ipocriti di cui parla Gesù…” (Seneca)
Nessun depositario della Verità.
Avrei potuto affermare di mia autorità che Lutero è un dannato (e avrei detto ugualmente il vero). Invece, ho preferito citare l'autorità di una suora cattolica, Suor Serafina Micheli, beatificata il 28 maggio 2011. Non è una suorina qualunque, ma è una beata della Chiesa cattolica, fondatrice di un Ordine religioso, le Suore degli Angeli. I suoi scritti (anche le visioni) sono state minuziosamente esaminate dai censori teologici, prima che tutti gli atti del processo fossero passati alla Congregazione per le cause dei santi ed approvati.
Clotilde Micheli nacque a Imèr (Trento) l’11 settembre 1849, ha vissuto e lavorato in Germania e si è formata culturalmente in ambiente tedesco. Se Dio l'ha favorita di quella visione (tra le tante) c'è un preciso motivo.
Nel 1883, si trovava a passare per Eisleben, nella Sassonia, città natale di Lutero in occasione del quarto centenario della sua nascita (10 novembre 1483). Trovando una chiesa chiusa, si mise a pregare sugli scalini, ma un angelo la avvisò dicendo che era un tempio luterano protestante e le fece vedere Lutero all’inferno nei suoi patimenti. Così racconta l’episodio: mentre pregava, le comparve l’angelo custode, che le disse: «Alzati, perché questo è un tempio protestante».
Poi le soggiunse: «Ma io voglio farti vedere il luogo dove Martin Lutero è condannato e la pena che subisce in castigo del suo orgoglio».
Dopo queste parole vide un’orribile voragine di fuoco, in cui venivano crudelmente tormentate un incalcolabile numero di anime. Nel fondo di questa voragine v’era un uomo, Martin Lutero, che si distingueva dagli altri: era circondato da demoni che lo costringevano a stare in ginocchio e tutti, muniti di martelli, si sforzavano, ma invano, di conficcargli nella testa un grosso chiodo.
La suora pensava: se il popolo in festa vedesse questa scena drammatica, certamente non tributerebbe onori, ricordi, commemorazioni e festeggiamenti per un tale personaggio.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/91738
Quindi, non è come dice Aldo Mazzurco:
"… sarebbe opportuno che i tradizionalisti, che vivono di fantomatiche visioni infernali di mistici esaltati (come ha fatto la suora a riconoscere Lutero tra innumerevoli anime?)…"
Non è stata la suora a riconoscere Lutero tra innumerevoli anime, ma l'angelo custode le ha voluto mostrare quel dannato, perché il popolo stava festeggiando l'anniversario della sua nascita.
Di visioni dell'inferno raccontate nei diari, autobiografie e scritti in generale di santi e beati cattolici ce ne sono tantissimi. Come prestiamo fede alle visioni sull'inferno di santa Faustina Kowalska, di suor Josefa Menendéz, della beata Anna Caterina Emmerich, di santa Teresa d'Avila, di santa Veronica Giuliani, dei tre pastorelli di Fatima, ecc., ecc., così noi cattolici possiamo ben prestare fede anche alle visioni di suor Serafina Micheli, che è beata.
http://www.papalepapale.com/develop/santi-allinferno-una-discesa-negli-abissi-infernali-con-i-santi-che-ci-sono-stati/
Meditate protestanti su chi è veramente Lutero:
P. Ballerini, sac. gesuita: Chi fosse Martin Lutero.
La Civiltà Cattolica, anno XXXIV, serie XII, vol. IV (fasc. 801, 24 ott. 1883) Firenze 1883, pag. 257-271.
https://forum.termometropolitico.it/123655-chi-era-veramente-martin-lutero.html
http://intuajustitia.blogspot.it/2015/05/martin-lutero-leretico-omicida-suicida.html
(continua…)
"Numeri alla mano, credo che solo il papa si renda conto che in Eurasia, ovvero nel vecchio mondo, i cattolici praticanti sono quattro gatti e che anche se sommati ai protestanti e agli ortodossi restano comunque in posizione nettamente inferiore rispetto alla crescita esponenziale dei musulmani, e pertanto se il cristianesimo non vuol soccombere con la denatalità e l'apostasia progressiva, non ha altra strada che l'unità…" (Aldo Mazzurco)
Questo stato di cose è stato chiaramente predetto dalla beata Emmerich e non deve preoccupare:
"Quando vidi la Chiesa di San Pietro in rovina, e il modo in cui tanti membri del clero erano essi stessi impegnati in quest’opera di distruzione – nessuno di loro desiderava farlo apertamente davanti agli altri -, ero talmente dispiaciuta che chiamai Gesù con tutta la mia forza, implorando la Sua misericordia. Allora vidi davanti a me lo Sposo Celeste ed Egli mi parlò per lungo tempo…
Egli disse, fra le altre cose, che questo trasferimento della Chiesa da un luogo ad un altro significava che essa sarebbe sembrata in completo declino. Ma sarebbe risorta. Anche se rimanesse un solo cattolico, la Chiesa vincerebbe di nuovo perché non si fonda sui consigli e sull’intelligenza umani. Mi fece anche vedere che non era rimasto quasi nessun cristiano, nell’antico significato della parola". (4 ottobre 1820)
http://profezie3m.altervista.org/ptm_profx_emmerich.htm
Da questa visione della beata Emmerich, si comprende bene che i veri cristiani (cattolici) saranno ridotti a pochissimi. Ma anche se rimanessero pochi cattolici, quella sarebbe la vera Chiesa di Dio. Dinanzi a Dio, non è il numero che conta, ma l'essere fedeli alla Verità. Elia era rimasto l'unico vero profeta di Dio, mentre i falsi profeti di Baal erano circa 450. Sfidò i profeti di Baal sul monte Carmelo e li vinse. Dopodiché, presso il torrente Kison, li scannò tutti e 450, uno per uno (1Re 18,17-40).
Quindi, non c'è da preoccuparsi, ma da essere fedeli.
Dio trionferebbe anche se rimanesse un solo vero cattolico!
"Dott G.I., non posso pensare che tutto questo accada…le porte degli inferi non prevarranno! Qualcosa dovrà pur ben accadere per impedire a F di compiere certe cose no?" (anonimo)
Le porte degli inferi non prevarranno: questo è sicuro. Però ci ridurremo ad essere in pochi, i veri cristiani, come dice la Emmerich. L'apostasia colpirà tutte le nazioni cristiane: solo in Portogallo si conserverà per grazia la vera fede.
Possiamo solo sperare che la strada sia veramente breve per il re, perché ormai sono quasi tre anni e mezzo. Il sito Royaldevice ha proposto il 24 agosto 2016 come fine della strada (dal 13 marzo 2013 + 1260 giorni = 24 agosto 2016). Ma sono ipotesi.
(continua…)
"L'ultimo papa e' Benedetto!" (Anonimo)
Le “rivelazioni” di MDM ci dicono che Papa Benedetto è L’ULTIMO VERO PAPA e che “le chiavi di Roma saranno ora restituite a Dio Padre” (messaggio MDM del 6 giugno 2011).
Chi ripete le stesse cose di MDM è praticamente “sedevacantista”.
Le cosiddette “chiavi” (recte: “Potere delle chiavi”) sarebbero ritornate in cielo, perché cessate con la rinuncia di Benedetto XVI.
«Le chiavi di Roma sono state restituite al Padre mio, Dio l’Altissimo che governerà dai Cieli.» (MDM 20 March 2013: «The keys of Rome have been returned to my Father, God the Most High who will rule from the Heavens.»)
Intanto, non esistono “le chiavi di Roma”: l’espressione è errata e Gesù non parlerebbe con questo linguaggio improprio. Cristo ha dato a Pietro le “chiavi del regno dei cieli”, e ha promesso che le porte degli inferi non avrebbero mai prevalso contro la Chiesa. Ora, se la Chiesa non è più in possesso di queste “Chiavi”, non è solo il Pontefice che viene svuotato, ma tutta la Chiesa crolla come priva d’importanza. E sappiamo tutti che, al di fuori della Chiesa, non c’è salvezza.
Questa palese eresia è collegata all’altra conseguente che sostiene che Benedetto XVI è L’ULTIMO PAPA DELLA CHIESA E DELLA STORIA, Petrus Romanus (e ciò è più che ovvio, se le “chiavi” sono ritornate in Cielo!).
Se così fosse, saremmo costretti credere che dopo Benedetto XVI, non ci saranno più papi. Eresie!
Se invece intendiamo, con Garabandal, che Benedetto è l'ultimo papa (la sua morte) prima che inizi la fase profetica chiamata "fine dei tempi", allora è un altro discorso.
"La prego di non essere "avaro" nel numero dei suoi commenti che leggo sempre con sincera attenzione ed ammirazione." (Videre Nec Videri)
Generalmente mi astengo dall'inserire commenti non in tema con l'articolo del blog, tranne se richiesto.
Altrimenti poi ci si lamenta giustamente, come in questo caso:
"Se non sbaglio il titolo dato a questo post era "SANGUE A DALLAS" ma come vedo di tutto s'è discusso….Remox io al tuo posto mi sentirei perlomeno mortificato,qualsiasi cosa posti è volutamente ignorata,forse va bene anche cosi!!" (forevergreen)
Dipende quindi dagli articoli di Remox.
Sarebbe scorretto inserire commenti liberi.
Se Remox scrive degli articoli su temi interessanti… volentieri.
Un saluto a tutti
dott. G.I.
@ dott. G.I.
" Generalmente mi astengo dall'inserire commenti non in tema con l'articolo del blog …. "
Rispetto e condivido la sua cortese risposta e mi scuso con lei e con Remox per la mia "indelicata" richiesta, motivata soprattutto dalla fine logica ed eloquenza, oltre che ricchezza di riferimenti, dei suoi commenti in questo blog.
Un blog al quale sono affezionato per l'impostazione datagli dal buon Remox e per la varietà e "passione" dei tanti "avventori" di questa virtuale comunità.
Cordialmente
Videre Nec Videri
In realtà tante digressioni ci possono stare tranquillamente anche se non in tema in senso stretto. Sarebbe bene però cliccare su rispondi e non aprire un altro thread.
Va da sé che ci si aspetta un minimo di argomentazione anche se non al livello di Remox o del dott. G.I.
Spring
Come sempre davvero utili ed interessanti i post del dottor G.I.
Quindi gli ultimi tempi inizierebbero dalla morte di Benedetto XVI a quanto pare secondo le profezie di Garabandal. I futuri papi, compreso l'attuale Francesco I, non possono essere eretici, altrimenti non sarebbero stati nominati per volontà divina. Anche se c'è chi come Socci sostiene che l'elezione di Francesco I sia irregolare, non essendo state rispettate le modalità previste dal codice canonico. Non ho le competenze per disquisire su questo. Quello che volevo dire è che se come si dice ad Anguera ci saranno grandi confusioni spirituali, queste non potranno che coinvolgere ( se non partire) anche il magistero dei futuri papi. I quali saranno figli di questi ultimi tempi di smarrimento e di tenebra. Anche se veri papi. Compreso il futuro Papa che lascerà Roma, scacciato dal precursore dell'anticristo e dalla guerra e persecuzioni russe neocomuniste nonche da parte di islamisti, per insediarsi altrove. Luogo che mi chiedo quale sarà mai, se in Europa o altrove
dott G.i. mi pare di avere compreso che per te l'inizio della fine dei tempi considerando garabandal è da intendersi non con le dimissioni di benedetto vxi, come si è sempre interpretato , ma con la sua morte, questa è una cosa di non poco conto, sposta la lancetta degli eventi in avanti ?
Sì, sono convinto che è così.
In senso lato, si potrebbe anche far iniziare la fine dei tempi con la rinuncia di Benedetto XVI.
Tuttavia, gli studiosi di Garabandal hanno fatto giustamente notare una cosa.
Conchita confidò la profezia alla madre Aniceta esattamente nel giorno della morte di papa Giovanni XXIII, il 3 giugno 1963.
Mentre suonavano le campane della Chiesa di Garabandal, Conchita disse:
"Las campanas tocan por un muerto. Seguramente es por el Papa. Ahora ya no quedan más que tres Papas".
"Le campane suonano per un morto. Sicuramente è per il Papa. Ora non restano che tre papi".
«Ma come fai a saperlo?», le chiese la madre.
«Me l’ha detto la Madonna».
«Allora sta per venire la fine del mondo?».
«La Madonna non ha parlato di "fine del mondo", ma di "FINE DEI TEMPI"».
«E che differenza c’è?».
«Questo non lo so. So solo che mi ha detto che dopo questo Papa ce ne saranno altri tre [di cui uno non lo contava perché breve], poi giungerà la "FINE DEI TEMPI"».
http://www.garabandal.org.es/index.php/estudios/biblico/fin-de-los-tiempos-no-es-fin-del-mundo
https://moralyluces.wordpress.com/2012/02/06/estamos-en-el-fin-de-los-tiempos-respuesta-de-garabandal/
La Madonna in sostanza, per dare a Conchita un punto di riferimento temporale (nelle profezie, individuare il "tempo" è la cosa più instabile) ha preso come unità di misura i pontificati dei papi.
Noi diciamo: tra tre giorni (= trascorsi tre giorni), avverrà la tal cosa.
La Madonna dice: tra tre papi (= trascorsi tre pontificati), avverrà la fine dei tempi. Poiché il 3 giugno si chiuse (con la morte) il pontificato di Giovanni XXIII, quasi certamente la profezia si realizzerà dopo la morte di tre pontefici (in realtà quattro, perché la Vergine non ne contava uno):
1) Paolo VI
2) Giovanni Paolo I (non considerato, come i calciatori s.v. senza voto o n.g. non giudicabile)
3) Giovanni Paolo II
4) Benedetto XVI
Benedetto attualmente (e fin dalla sua rinuncia) è sempre "Papa emerito", e non è ancora morto.
Conchita:
"Ya solo quedan tres Papas y después ya viene el fin de los tiempos, que no es el fin del mundo".
"Ormai restano solo tre papi e DOPO (después) viene la fine dei tempi…"
Quel "después", (dopo), dice che i papi (= i pontificati considerati) devono consumarsi fino alla relativa morte (uscire di scena come Giovanni XXIII).
Credo che questa sia l'interpretazione più esatta.
dott. G.I.
Ha ragione padre Kramer quando in quel video parlando di profezie allude al fatto che il successore di Benedetto xvi sarebbe stato falso e cattivo, quindi secondo il mistico Ruffini la Madonna quando parla del Santo Padre che consacrera' la Russia al Suo Cuore Immacolato si riferisce ad un vero Santo Padre e non ad uno falso, successivo a Benedetto, la consacrazione pertanto avverra' quando il Santo Padre( vero e non falso) successivo a Benedetto xvi si prodighera' nel farla, nel frattempo godiamoci questo falso papa che a breve ci presentera' l'Anticristo: LA CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA E IL PERIODO DI PACE AVVERRA' DOPO LA SCONFITTA DELL'ANTICRISTO!!!
PAPA BENEDETTO E' IL PAPA CHE INSIEME AD ALTRI VESCOVI SACERDOTI RELIGIOSI E RELIGIOSE SALE LA MONTAGNA RIPIDA IN CIMA ALLA QUALE C'E' LA GRANDE CROCE DI TRONCHI GREZZI PRIMA DI ARRIVARVI ATTRAVERSA UNA GRANDE CITTA' MEZZA IN ROVINA E MEZZO TREMULO CON PASSO VACILLANTE AFFLITTO DI DOLORE E DI PENA PREGA PER LE ANIME DEI CADAVERI CHE INCONTRA SUL SUO CAMMINO.
Dott. G.I. io non credo che bisogna considerare la fine del pontificato con la morte di Benedetto XVI, ma con le sue dimissioni. L'unità di misura non è la vita del papa, ma la vita del pontificato. Per questo quello di Giovanni Paolo I non è tenuto in conto poichè non influisce nel conteggio degli anni. In sostanza la profezia, secondo me, annuncia l'inizio della "fine dei tempi" 50 anni dopo la morte di Giovanni XXIII: Paolo VI 15 anni, Giovanni Paolo II 27 anni, Benedetto XVI 8 anni. In totale 50 anni, dal 1963 al 2013.
Questo inizio della Via Crucis è secondo me rappresentato anche dalla visione di Fatima che inizia con un vescovo vestito di bianco (abbiamo avuto l'impressione fosse il Santo Padre) che coincide con la figura del papa emerito.
Papa Francesco è il primo papa di questa "fine dei tempi".
Da come vanno in fretta le cose, non è errato pensare che sarà anche l'ultimo Papa di questa "fine dei tempi". Il crollo della nostra civiltà moderna potrebbe avvenire in poche ore, anche per avvenimenti che 50 anni or sono potevano sembrare senza significato. In previsione di un aggravamento della situazione militare in Siria, la Russia ha allo studio lo spostamento della 7° divisione navale nel Mediterraneo. Il gioco al rialzo potrebbe finire molto male.
NoName.
"Dott. G.I. io non credo che bisogna considerare la fine del pontificato con la morte di Benedetto XVI, ma con le sue dimissioni. L'unità di misura non è la vita del papa, ma la vita del pontificato." (Remox)
Sì, l'interpretazione tradizionale è questa: l'unità di misura è la durata del pontificato.
Con Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, il problema non si è posto perché la vita del loro pontificato ha coinciso sempre con la morte. Con Benedetto XVI, c'è stata una SCISSIONE (almeno apparente e problematica): la vita del pontificato non coincide con la morte.
Ci troviamo di fronte ad un pontificato assolutamente anomalo: una novità senza precedenti nella storia della Chiesa, con molte incognite ancora insolute e con seri rischi ancora in atto.
Il discorso è un po' complesso perché verte su distizioni sottili.
Nel suo ritirarsi dal soglio di Pietro, nel febbraio del 2013, Joseph Ratzinger tenne a dire che nella sua elezione a papa c'era stato qualcosa che sarebbe rimasto "per sempre".
Infatti, ecco che continua a indossare l'abito bianco, continua a firmare come "Benedictus XVI Papa emeritus", continua ad abitare "nel recinto di san Pietro", continua a farsi chiamare "Santità" e "Santo Padre".
E da ultimo ci è stato detto dall'arcivescovo a più intimo contatto con lui, Georg Gänswein, che Benedetto "non ha affatto abbandonato l'ufficio di Pietro", anzi, ne ha fatto "un ministero allargato, con un membro attivo e un membro contemplativo", in "una dimensione collegiale e sinodale, quasi un ministero in comune".
Queste sbalorditive affermazioni di Gänswein, pronunciate il 20 maggio 2016 nell'aula magna della Pontificia Università Gregoriana, hanno fatto molto discutere.
Già la scelta del titolo di "papa emerito" ha fatto discutere teologi e canonisti in ambito cattolico.
Ci sono due tesi che si contendono il campo.
1)
Alcuni giorni dopo l'annuncio delle dimissioni da parte di Benedetto XVI, Manuel Jesus Arroba, professore di diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense, affermò che «giuridicamente di papa ce n'è soltanto uno; un "papa emerito" non può esistere», se le parole hanno un senso.
Agli inizi di marzo 2013, il gesuita Gianfranco Ghirlanda, ex rettore della Pontificia Università Gregoriana e docente di diritto canonico nella stessa università, in un lungo articolo apparso nelle pagine de La Civiltà Cattolica, espresse gli stessi contenuti, arrivando alla conclusione che «colui che cessa dal ministero pontificio non a causa di morte, pur evidentemente rimanendo vescovo, non è più papa, in quanto perde tutta la potestà primaziale, perché essa non gli era venuta dalla consacrazione episcopale, ma direttamente da Cristo tramite l'accettazione della legittima elezione». Questa è la prima tesi.
2)
Di parere opposto Stefano Violi, professore di diritto canonico nella Facoltà teologica dell'Emilia-Romagna e nella Facoltà di Teologia di Lugano, secondo il quale con la rinuncia, Benedetto XVI ha dichiarato non già di rinunciare al munus petrinus ("incarico petrino"), ma solo al suo esercizio: «Con atto libero Benedetto XVI ha esercitato la pienezza del potere privandosi di tutte le potestà inerenti il suo ufficio, per il bene della Chiesa, senza però abbandonare il servizio alla Chiesa; questo continua mediante l'esercizio della dimensione più eminentemente spirituale inerente al munus affidatogli, al quale non ha inteso rinunciare». Benedetto XVI cioè avrebbe rinunciato all'esercizio diretto e attivo del "ministero petrino", ma non al "ministero petrino" in sé, che è irrevocabile: questo spiegherebbe il perché della scelta del titolo di "papa emerito".
Per maggiori chiarimenti leggere qui l'intervento del prof. Roberto de Mattei:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350868
(continua…)
La situaziona attuale è veramente anomala.
L'anomalia non è nelle dimissioni di Benedetto XVI, previste dal diritto canonico.
L'anomalia non sta neppure nell'elezione del nuovo papa, regolarmente avvenuta attraverso la scelta dei cardinali e perfezionata dall'accettazione della sua funzione (fino a prova contraria).
L'anomalia sta nella contestuale presenza di un papa secondo il suo dire "per sempre" ma in "servizio contemplativo" a fianco del papa "in servizio attivo". Due aspetti e dimensioni che devono esser presenti nella stessa persona; tanto più trattandosi di un'investitura divina e non di una funzione amministrativa qualunque.
Ma c'è un'altra incertezza di fondo che nasce dalla circostanza, quanto meno ardita, del munus petrino 'dimezzato' per effetto della impropria scissione del Ministero attivo da quello contemplativo esercitato nel 'recinto di Pietro', dal quale Benedetto XVI continua ad esercitare il Ministero spirituale, mentre ha deposto la potestà di governo universale.
Questi problemi sono tuttora senza risposta.
Ma c'è di più. Il canonista Violi teorizza addirittura la superiorità ideale del papa "contemplativo" (Benedetto) su quello "attivo" (Francesco), in quanto più vicino all'esempio di Gesù che di tutto s'è spogliato, anche della sua divinità.
Inoltre non è affatto chiara la distinzione dei ruoli tra Francesco e Benedetto.
Ratzinger ha rotto più volte il silenzio che aveva fatto presagire dopo le dimissioni. Sono ormai una dozzina le volte in cui ha scritto o detto qualcosa in pubblico, ogni volta obbligando a studiare che cosa sia in accordo e che cosa no tra lui e il magistero del papa "attivo".
Insomma, sembra che il pontificato di Benedetto XVI non sia realmente concluso con la rinunzia, ma continui con interventi atipici.
Tutto questo crea realmente un specie di pontificato a due: non un papa ma due, uno "attivo" e uno "contemplativo".
Alcuni scrittori cattolici come Antonio Socci, Vittorio Messori e don Ariel Levi di Gualdo, hanno rilevato che questa inedita situazione sembra accreditare l’esistenza di una “diarchia” pontificia.
La situazione attuale si complicherebbe ancora di più, se ipotizziamo che anche il "papa attivo" (Francesco) rinunzi. Con l'elezione di un ulteriore papa, ci ritroveremmo con tre papi, due emeriti e uno in carica (triarchia).
Situazione assurda.
La preoccupazione maggiore è che questa situazione di fatto con due Papi entrambi nel recinto di San Pietro, di cui è confuso e fonte di confusione lo status, divenga occasione per un tentativo di (auto)demolizione del Papato secondo uno schema pensato da Rahner già nel 1974. Il gesuita Karl Rahner ipotizzava di sciogliere il munus petrinum dalle dirette responsabilità di governo in capo ad una sola persona – il Papa – per affidarne l’esercizio a due o più persone (un papato collegiale). Sarebbe la morte del Papato!
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=330950&Itemid=100021
Come se ne esce da questa anomalia, se anche i canonisti esperti hanno tesi contrapposte?
Solo con la morte del Papa rinunziante.
Ecco perché alcuni studiosi di Garabandal, pur tenendo in conto la tesi tradizionale secondo cui far iniziare la fine dei tempi dalla rinunzia del 2013, hanno sostenuto che come con i tre papi precedenti della profezia (Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II), con Benedetto XVI l'unità di misura sia la durata del pontificato coincidente con la vita del "papa emerito".
Sono teorie e interpretazioni che nascono dalla situazione assolutamente anomala che stiamo vivendo.
dott. G.I.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/07/11/caffarra-schonborn-sbaglia-e-questo-e-cio-che-vorrei-dire-al-santo-padre/
http://www.corrispondenzaromana.it/critica-alla-amoris-laetitia-di-45-teologi-e-filosofi-cattolici-di-tutto-il-mondo/
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_rimette_in_riga_il_cardinale_sarah_capofila_della_fronda_tradizionalista-1851521.html
Era troppo bello per essere vero!
dott. G.I.
ufffffff
sigh sob
Non e' che i post di Remox siano "volutamente ignorati",e' che le quartine sono ostiche di per se', e per giunta l'ordinamento temporale del Ramotti non lascia spazio a molte alternative anche tratte da studiosi:quindi non siamo quasi mai in grado di dare un contribito stretto.Di conseguenza i commenti non sottraggono spazio ai contributi specifici,ma riempiono uno spazio,e il problema puo' essere il tempo, per Remox, ma non altro. D'altra parte,dove c'e' qualcosa di valido,come i post di Remox, si organizza intorno naturalmente una trama di attivita' e vissuto quotidiano.Fa parte della vita,ed e' perfino il vero meccanismo della teoria evoluzionista, che non e' selezione riduttiva quanto ampliamento con tutte le nicchie e sottonicchie,rappresentate delle specie funzionali nell'occupare queste nicchie,quindi va bene anche cosi', a parte il tempo altrui di cui non possiamo abusare,ma sarebbe troppo lungo spiegarlo.Dio ama la vita,e gli esseri umani che intorno ad agricoltura e industria sviluppano il terziario con le sue mille invenzioni. lo st4esso fa la natura, a modo suo, sia i vegetali che gli animali.Si arrabbio' coi mercanti del Tempio, ma c'era un significato particolare,ce l'aveva col fariseismo e coi sacrifici formali ma non centrati nel Mistero di Cristo.Accanto al Teatro c'e' il Caffe', e magari pure il barbiere.Entri, e senza neanche aprire il giornale, come a un Circolo,gli amici ti annunciano le notizie piu' importanti, e ti danno i link.Un minimo di denomiatore comune c'e', e non dispiace:ma forse sono cose per anziani pensionati :-).Chi non ha pretese non si stanca e si gode la gratuita'.
Nel sito dedicato ai messaggi che riceve l'americano Ned Dougherty, End Times Daily, per il mese di luglio è postato questo messaggio:
"A Message to the People of the United States of America – Message will be posted following a period of discernment. Please be patient".
Ammesso e non concesso che si tratti di locuzioni degne di credibilità (lo scopriremo prima o poi, come accadde con Sanctus Joseph), mi pare che sia interessante questo preludio al messaggio…
Luz
Messaggio pubblicato proprio adesso…niente di significativo, almeno a mio parere…e a fondo pagina si chiede del denaro per acquistare non so bene cosa… Mah!
Luz
https://vericatholici.wordpress.com/2016/06/25/libellus-di-condanna/